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Alfabetica [« »] equipaggi 2 equipaggio 1 equivoco 1 era 830 eran 29 erano 110 eranvi 1 | Frequenza [« »] 976 si 880 le 880 una 830 era 773 l' 772 per 687 con | Giulio Piccini (alias Jarro) La principessa Concordanze era |
Parte, Cap.
1 1, I| nella sua corsa.~ ~Domenico era ben noto per diecine di 2 1, I| mutava cinque, sei padroni; era stato cocchiere, cuoco, 3 1, I| intemperanza.~ ~Ora egli era giardiniere del duca di 4 1, I| delle guerre d'Oriente, ed era tornato la sera innanzi, 5 1, I| Il parco di Montrone era tutto imbandierato, vi erano 6 1, I| della mancanza di lui, se ne era andato a mangiar e bere 7 1, I| corteggiare, il ridere, si era trattenuto più che non disegnava.~ ~ 8 1, I| modi bruschi, taciturna, era un personaggio assai misterioso; 9 1, I| adorava la sua unica figlia; era partito, affidandola ad 10 1, I| sua sorella, poichè egli era vedovo da molti anni. La 11 1, I| molti anni. La gentildonna era stata colta da una grave 12 1, I| recarsi in altro clima. Enrica era rimasta con Cristina e aveva 13 1, I| potea aver inquietudini: era di carattere leggero, spensierato, 14 1, I| gridò un contadino che era andato molto innanzi sulla 15 1, I| per poco....~ ~Il marchese era veramente concitato.~ ~Aveva 16 1, I| tremito in tutta la persona.~ ~Era come un uomo, la cui vita 17 1, I| sono, corse voce che egli era morto in Egitto.... Poi 18 1, I| scendeva la fastosa scala, che era dinanzi alla porta principale 19 1, I| agghiacciava sempre.~ ~Essa era sì indifferente, sì sdegnosa 20 1, I| Non sì tosto il duca era comparso con Enrica sulla 21 1, I| rivedersi in mezzo a' suoi, era commosso, ravvivato da vera 22 1, I| corre in fondo al parco, era deserta.~ ~In quell'ora 23 1, I| cassetta, ben salda, che era sul dinanzi della carrozza, 24 1, I| ricevuto ripulse: le si era mostrato, quando frequentava 25 1, I| alla regina madre: ma ciò era un semplice pretesto - per 26 1, I| potuto parlare.~ ~A ogni modo era lieto di esserle vicino.~ ~ 27 1, I| aveva appena trent'anni: era stato sempre ordinato nella 28 1, I| cena, i suoi convitati, era entrato nelle sue stanze.~ ~ 29 1, I| fitta nel cuore.~ ~Non gli era sembrato che sua figlia 30 1, I| espansione: sopra tutto era inquieto di averla ritrovata 31 1, II| d'una grande libertà.~ ~Era cresciuta forte, prosperosa, 32 1, II| desiderosa di piacere.~ ~Essa era già sviluppata di forme; 33 1, II| servigi, o a recar doni.~ ~Era alto della persona, di larghe 34 1, II| nudo, le gambe quasi nude, era bello a vedersi come una 35 1, II| giorno correva i campi, e s'era trattenuta con lui.~ ~Più 36 1, II| Talvolta, selvaggia com'era, gli dava uno schiaffo sonoro; 37 1, II| fra le alte erbe.... Non s'era accorta che qualcuno la 38 1, II| oltre un mese.~ ~Enrica era delirante,~ ~I suoi sensi 39 1, II| partenza del giovane, Enrica era tornata alla sua fierezza, 40 1, II| inorridiva del legame, onde s'era unita a un uomo sì basso: 41 1, II| orrore che le ispirava quanto era accaduto, ad augurarsi che 42 1, II| un delitto.~ ~Ma quanta era la veemenza dell'amore da 43 1, II| dell'amore da un lato, tanta era dall'altro la forza del 44 1, II| della passione.~ ~Cristina s'era detta in modo preciso:~ ~- 45 1, II| Enrica, in certi momenti, era stata con lei assai altera 46 1, II| ora, si faceva umile; si era impadronita del grande segreto: 47 1, II| La pietruzza, infatti, era ricaduta sulla terrazza 48 1, II| trovava il duca.~ ~Il lume si era spento nel salotto e il 49 1, II| il duca che, sin allora, era rimasto meditabondo, si 50 1, II| spasimava, si contorceva: era sopraffatta da una forte, 51 1, III| gli invitati.~ ~La sera era già molto innanzi, e il 52 1, III| in quella notte, se non s'era compiuto: lo turbavano la 53 1, III| che arte esercitasse.~ ~Era arrischiatissimo, soverchiatore; 54 1, III| in bassi servigi, di cui era sempre riuscito a ottenere 55 1, III| ricercava: lo fuggiva e gli era necessario: non l'avrebbe 56 1, III| avrebbe voluto vedere, ma gli era forza comportarlo: poichè 57 1, III| importuna richiesta, e non era il momento in cui potesse 58 1, III| stava appiattato, e che s'era tutto rannicchiato in sè, 59 1, III| il disonore.~ ~Il colpo era doppio: morta la moglie, 60 1, III| la moglie, la figliuola, era pur morta per lui ogni speranza 61 1, III| posto la bambina viva ov'era il cadavere dell'altra: 62 1, III| guide.~ ~La voce di Marco era divenuta sinistra.~ ~- Sono 63 1, III| nuovo all'osteriuola: c'era sempre fuori la gran carrozza 64 1, III| mucchio di macerie sul quale era caduto sì sconsolato.~ ~ 65 1, III| gravi imperfezioni con cui era nata: indica le ragioni 66 1, IV| Enrica, mentre la mattina era nella serra, avea ricevuto 67 1, IV| lei da un fanciullo, che s'era poi dato a correre come 68 1, IV| presentimento la vinse.~ ~La lettera era di Roberto Jannacone; egli 69 1, IV| esse gorgogliava il mare.~ ~Era stato gettato un ponte da 70 1, IV| Come luogo di convegno era scelto benissimo; nessuno 71 1, IV| espressioni di tanto amore, ed era nel tempo stesso sì imperiosa, 72 1, IV| trovarono presso il ponte, che era chiamato dell'Inferno: attorno 73 1, IV| dopo molti mesi.~ ~Roberto era cresciuto di forza e di 74 1, IV| schiaffeggiato da quelle parole.~ ~Ma era anch'egli d'animo altero.~ ~- 75 1, IV| labbra.~ ~Essa tremava: era divenuta in volto bianca 76 1, IV| Vedrà il lettore qual era il terribile disegno di 77 1, IV| aveva indicato.~ ~Roberto si era inginocchiato dinanzi alla 78 1, IV| pensieri più truci. Gli era sembrato a un tratto che 79 1, IV| esclamò Roberto, che era fuori del senno e a cui 80 1, IV| si riazzuffarono: Roberto era ubriaco di rabbia: tutti 81 1, IV| tutto il parco.~ ~Enrica era scomparsa.~ ~Ella avea attirato 82 1, IV| conte in quell'insidia: si era servita di lui per eccitare 83 1, IV| amante, contro l'uomo cui era unita da un vincolo segreto: 84 1, IV| all'assassino!~ ~Roberto era rimasto stordito per l'accaduto: 85 1, IV| duello leale e lì, poichè era sicuro della vittoria, sbramarsi 86 1, IV| sangue, di cui, come gli era uscito dal labbro, avea 87 1, IV| sfortunato gentiluomo.~ ~Il duca era a capo della sua gente: 88 1, IV| avrebbe salvato.~ ~Enrica si era fatta trovare presso al 89 1, IV| presso al ponte, allorchè era giunto suo padre insieme 90 1, IV| per chiarir tutti ch'ella era stata testimone dell'accaduto. 91 1, IV| testimone dell'accaduto. Ora s'era posta accanto al duca e 92 1, IV| giustificarsi?~ ~Ma Roberto era generosissimo; e poi egli 93 1, IV| generosissimo; e poi egli era annientato, sbigottito dall' 94 1, IV| della condizione in cui egli era piombato. Poi, a poco a 95 1, IV| cui l'aveano spinto.~ ~Gli era stato tolto il suo grado. 96 1, IV| il suo grado. Chi e che era egli nel mondo e pel mondo? 97 1, IV| certo di morte.~ ~Non v'era caso che trionfasse la sua 98 1, IV| smaniando. Avea saputo che s'era presentato alle carceri, 99 1, IV| alle carceri, ma non gli era stato concesso di vederlo.~ ~ 100 1, IV| giorno dopo che Roberto era tornato dal suo viaggio, 101 1, IV| pianto per l'allegrezza, ed era corso alla chiesa, pregando 102 1, IV| insperata alla quale il giovane era arrivato.~ ~Il pensiero 103 1, IV| Roberto.~ ~Ma il vecchio non s'era invece lasciato punto abbattere.~ ~ 104 1, IV| molto del delitto, di cui era accusato Roberto. Alla indignazione 105 1, IV| simpatia. Questa simpatia gli era pur cattivata dal rispetto, 106 1, IV| accaduto nel parco, egli era andato alla chiesa: e verso 107 1, IV| all'altro. La commozione era in tutti gli animi.~ ~Ma 108 1, IV| contro il presunto assassino era, nella popolazione, fomentato 109 1, IV| sera stessa in cui Roberto era tratto in prigione per la 110 1, IV| Roberto, nella, sua prigione, era dilaniato da tutti gli spasimi.~ ~ 111 1, IV| Il processo di Roberto era aspettato a Napoli con acutissima 112 1, IV| al vecchio, ma egli se n'era tornato con un suo parente, 113 1, IV| ricercava: a quale scopo?~ ~Gli era venuta l'idea di trovar 114 1, IV| una Corte straniera, e che era il nuovo innamorato della 115 1, IV| lo scacciavano, Enrica si era fatta sentire da' servi 116 1, IV| contro Roberto.~ ~Ormai era lieta: viveva sicura, sulla 117 1, IV| valendosi certo di denaro ch'era riuscito a portare con sè, 118 1, IV| fino il dichiarare ch'egli era innocente, per una tenera 119 1, IV| Enrica.~ ~Qualche volta era stato tentato di parlare, 120 1, IV| stessi coloni tra' quali era nato e che aveano assistito 121 1, IV| giudici tutto vestito di nero. Era pallidissimo: ma la sua 122 1, IV| lettore può comprendere, era impaziente di rivederla 123 1, IV| duchessa non si smarriva.~ ~C'era, tra i giudici, un sapiente: 124 1, IV| ardore lo studio delle leggi. Era un degno discepolo, a non 125 1, IV| napoletana.~ ~Ma il conte era tanto pusillanime quanto 126 1, IV| tanto pusillanime quanto era dotto: e un gentiluomo, 127 1, IV| parte civile.~ ~L'avvocato era un vecchio vagheggino, musicista, 128 1, IV| molto precario.~ ~Enrica era floridissima, dacchè credeva 129 1, IV| che in quel tribunale essa era, in tal momento, la sola 130 1, IV| cortese cenno di lui, ella si era alzato il velo.~ ~- La domanda 131 1, IV| Ci preme sapere qual era la posizione de' due uomini: 132 1, IV| posizione de' due uomini: chi era fra loro che attaccava con 133 1, IV| civile, irruentissimo.~ ~Era inutile per lui domandare 134 1, IV| poteva esser coraggioso, ma era debolissimo: guardiamo l' 135 1, IV| L'avvocato di Roberto non era molto avveduto, e dovea 136 1, IV| dinanzi a voi come accusato, era stato gravemente percosso 137 1, IV| sospirarono.~ ~Uno dei giudici era indifferentissimo a tutto: 138 1, IV| vestiti, e il cui appetito non era proporzionato al suo gramo 139 1, IV| il conte Guicciardi, non era ancor convinto della reità 140 1, IV| contro Roberto?~ ~Per lei non era nè calunnia, nè falsa accusa.~ ~ 141 1, IV| movimento; dunque Roberto era l'assassino del conte di 142 1, IV| fra i gorghi del mare, ov'era stato gettato il conte.~ ~ 143 1, IV| il sacrificio della vita era poco alla espiazione che 144 1, IV| animo di Enrica, Roberto era ormai un gran delinquente, 145 1, IV| feste in onore del padre, si era di tanto allontanata dalla 146 1, IV| Il conte Guicciardi si era alzato, e si era avvicinato 147 1, IV| Guicciardi si era alzato, e si era avvicinato alla finestra 148 1, IV| sguardi Enrica, fin che non si era richiusa dopo di lei la 149 1, IV| porta della sala d'udienza: era rimasto qualche tempo con 150 1, IV| nuovo stretto il cuore ed era ricaduto nel suo solito 151 1, IV| a suo tempo.~ ~Roberto era entrato nella prigione con 152 1, IV| avea soffiato nel fuoco: era stata la causa ch'egli dovesse 153 1, IV| cortigiano e commensale del duca, era stato inviato in Calabria: 154 1, IV| segreto: e poi la creatura era sì malaticcia.... la gente, 155 1, IV| tranquilla.~ ~Già Enrica era in vere angustie per procurarsi 156 1, IV| bambina!~ ~Una sola persona era a parte del terribile segreto: 157 1, IV| Roberto Jannacone, poichè egli era l'uomo nascosto fra le rovine 158 2, I| contro di lui.~ ~Il duca era morto da alcuni mesi, e 159 2, I| bellissime dame di Napoli, essa era desiderata indarno ne' ricevimenti 160 2, I| signorili, agli spettacoli, cui era assidua per lo innanzi, 161 2, I| le sette, la principessa era nel suo salotto e il principe 162 2, I| nitidissimi.~ ~Il principe era un uomo gaio, simpatico, 163 2, I| dirittura de' criteri.~ ~Era egli stesso il primo a condannare 164 2, I| La bellezza di Enrica era ormai nel suo massimo vigore, 165 2, I| seno meraviglioso. Ella non era punto avara di mostrarsi: 166 2, I| principe, al contrario, era snello, delicato.~ ~La principessa, 167 2, I| principessa, come sa il lettore, era collerica, impetuosa, poichè 168 2, I| principe, nell'ammogliarsi, era, ripetiamo, di buona fede. 169 2, I| non gli avea dato figli: era stata sempre fredda con 170 2, I| recavano qualche volta, v'era sempre un che di vertiginoso. 171 2, I| e lo pensava, allorchè era scapolo.~ ~Bisognava ch' 172 2, I| diplomazia: e il principe era stato, per due anni, nella 173 2, I| Parigi, come segretario. Poi era tornato a Napoli: e l'Europa 174 2, I| ch'ogni tanto si apriva, era seducentissima.~ ~Il principe 175 2, I| dinanzi al fuoco: la colazione era preparata sopra un piccolo 176 2, I| compagne.~ ~E anche il principe era dell'umore più giocondo, 177 2, I| amplesso tutta la poesia di cui era capace.~ ~L'altra, di tratto 178 2, I| principe, la cui fisonomia era un po' sparuta per la notte 179 2, I| trine: tutto ciò che le era d'impedimento al piacere.~ ~- 180 2, I| fisonomia, anzi che scomposta, era serena, riposata, come quella 181 2, I| de' suoi appetiti.~ ~- Non era questo l'uomo che ci voleva 182 2, I| a' suoi intenti.~ ~E tale era stato il disegno di lei: 183 2, I| promessa.~ ~Il principe era, come abbiamo detto, raffinatamente 184 2, I| appena subodorata, non gli s'era mai svelata come agli incerti 185 2, I| supposizioni.~ ~Enrica non era avvezza a vedersi così dominata 186 2, I| due grossi anelli, che si era in fretta cavati di dito: 187 2, I| forti proiettili.~ ~Egli che era già vergognoso, quasi pentito 188 2, I| violento, e sentiva, come gli era avvenuto in altri simili 189 2, I| aver un amante, e che le era stato carissimo: che avea 190 2, I| avrei assoluta....~ ~Ella si era appoggiata col gomito a 191 2, I| un grido.~ ~Ma la porta era stata aperta e rinchiusa 192 2, I| rinchiusa dal principe, ch'era uscito per andar a conferire 193 2, I| inviolabili della coscienza.~ ~S'era fitta in capo un'idea sin 194 2, I| E, nel corso di anni, vi era riuscita. Il principe ormai 195 2, I| po' motteggiatrice.~ ~S'era formata fra loro come una 196 2, I| Anche il salotto non era lo stesso: quello ove si 197 2, I| lo stesso: quello ove si era svolta la disgustosissima 198 2, I| la disgustosissima scena era un salotto verde, con grandi 199 2, I| tappezzate di seta: questo era un salotto, in cui le pareti, 200 2, I| la moglie, il principe si era mostrato molto assiduo in 201 2, I| carattere della giovane vedova era molto confacente a quello 202 2, I| del principe.~ ~Anch'essa era delicata, poetica, studiosa, 203 2, I| principe e la gentildonna non era più un mistero per tutta 204 2, I| profonda, esaltata.~ ~Siccome era fierissima, non avea mai 205 2, I| senza molto ritegno: ed era pronto a punire ogni scandalo, 206 2, I| carità: e tutti dicevano ch'era un peccato non si fossero 207 2, I| ferocia!... - Ed Enrica si era alzata per accostarsi al 208 2, I| avverranno!~ ~Enrica gongolava: era essa, che aveva sobillato 209 2, I| sua influenza su di esso era stata ben debole. Ma ne 210 2, I| anzi, del suo grado si era valsa più volte a mitigare 211 2, I| conversazioni della duchessa, era quella di un'Italia unita, 212 2, I| re, o a repubblica: e c'era perfino fra quei gentiluomini, 213 2, I| uomini più geniali di Napoli, era quasi tutto riunito nel 214 2, I| salotto di lei.~ ~Il discorso era caduto sui soliti argomenti.~ ~- 215 2, I| ammirazione per il marito, era tornata alla sua vita indolente, 216 2, I| grande potenza.~ ~Il posto era atto ai meriti del principe, 217 2, I| negazione di Dio!~ ~Il principe era venuto a dar alla moglie 218 2, I| ritorno nella diplomazia, era sorto fra loro sì vivo dissapore.~ ~ 219 2, I| Il principe capì che c'era qualche cosa di tenebroso: 220 2, I| fitto velo sul volto, e che era vestita molto dimessa e 221 2, I| giallastra, ossuta com'era tutta la sua persona.~ ~ 222 2, I| servitore, avea indovinato chi era, gettando l'albo lontano 223 2, I| darmi appuntamenti?~ ~- Mi era impossibile d'aspettare, 224 2, I| protervia.~ ~L'abate Perricone era il prete che officiava nella 225 2, I| gran caldo che l'opprimeva, era salita nell'archivio della 226 2, I| sempre riparata dal sole.~ ~S'era messa a spolverar le filze 227 2, I| aggiungendo, con arte, che a lei era stato tolto di poter investigare 228 2, I| interrompeva Cristina.~ ~Era stata spinta a operar in 229 2, I| passato trapelasse.~ ~Roberto era morto civilmente per la 230 2, I| suoi predecessori.~ ~Si era pur chiesto in cuor suo, 231 2, I| leggeri.~ ~Cristina Braco era ormai l'arbitra del segreto: 232 2, I| sempre aumentando.~ ~Essa era nata d'una famiglia di contadini, 233 2, I| frangente: dovea cedere come v'era stata costretta altre volte.~ ~ 234 2, I| altre volte.~ ~Cristina era scomparsa: e, per varie 235 2, I| un indicibile terrore.~ ~Era una lettera scritta da Cristina, 236 2, I| precipitare!~ ~Da un lato, essa era legata con le più nobili 237 2, I| coscienza.~ ~Il contrasto, che era fra le due parti della sua 238 2, I| incontrando.~ ~Nella lettera v'era anche un poscritto e il 239 2, I| le qualità in cui essa era stata maestra ad Enrica.~ ~ 240 2, I| principessa si scosse: fin allora era rimasta talmente assorta 241 2, I| come se la donna che le era dinanzi avesse dovuto, da 242 2, I| di sasso: forse anch'ella era aspettata da una carrozza 243 2, I| fisonomia di mendicante, non era altri che Cristina.~ ~Mentre 244 2, I| altro personaggio.~ ~Si era, da poco, stabilito in Napoli 245 2, I| e, a poco a poco, egli n'era divenuto quasi il beniamino. 246 2, I| chiamava Gustavo Weill-Myot. Era di grande ingegno, di molta 247 2, I| eleganza irreprensibile, era piacevole e bell'uomo.~ ~ 248 2, I| tutti vi sarebbero accorsi: era certo di accogliere nelle 249 2, I| appartamenti.~ ~Ma egli era scapolo: come invitare tante 250 2, I| feste, di ricreazioni.~ ~Ciò era buono per gli arricchiti 251 2, I| eran più alte: egli non era uomo da contentarsi di piccoli 252 2, I| poniamo, diecimila lire, egli era pronto a darne anche trentamila 253 2, I| oro. Tutto un appartamento era alla foggia russa, con i 254 2, I| utensili domestici, tutto era autentico: un tesoro.~ ~ 255 2, I| alle pareti e nel soffitto, era tutta ricoperta di camelie, 256 2, II| parte del suo patrimonio, ch'era quasi tutto in terre, avendo 257 2, II| un po' indolente, gaio, era pur capace di grande severità, 258 2, II| serviva per amministrare, era già costretta a mettere 259 2, II| congedo: ma, da due anni, non era più tornato a Napoli.~ ~ 260 2, II| fosse la principessa non era ben sicuro: tornò alla sorella, 261 2, II| combinazioni.~ ~La principessa era uscita da quella visita 262 2, II| imbarazzi.~ ~L'allusione era velata, discreta, fatta 263 2, II| opulenza, poichè il banchiere era in visita dalla principessa 264 2, II| statuetta di bronzo, di cui era proibita la riproduzione.~ ~ 265 2, II| aperto. Egli - le diceva - era suo servitore: felice di 266 2, II| intendeva tutto; vedeva dov'era il bene ed il male: cercava 267 2, III| ratto della bambina.~ ~Marco era entrato al servizio del 268 2, III| cravatta bianca, calzoni corti, era irriconoscibile per chi 269 2, III| uomo misterioso e sinistro era il vero marchese di Trapani.~ ~ 270 2, III| anticamere, sempre dove era facile qualcuno passasse, 271 2, III| dicea, l'astinenza: tanto era scrupoloso. I preti della 272 2, III| giorno a' soliti rabbuffi ond'era avvezzo a torturare il marchese. 273 2, III| anche più freddo.~ ~Diana era in abito da passeggio.~ ~- 274 2, III| oggi il suo giorno.~ ~Diana era accompagnata da una signora 275 2, III| sempre studio di allettare: era pretenziosa.~ ~Tal donna 276 2, III| al palazzo Gorreso, che era già tardi: verso le sei 277 2, III| principessa.~ ~Il cicaleccio era cessato in que' salotti, 278 2, III| un luogo convenuto. Essa era tutta palpitante, impaziente 279 2, III| società napoletana il Venosa era ben veduto e apprezzato 280 2, III| carattere.~ ~D'impeti generosi, era quasi un fanciullo nelle 281 2, III| conosciuto Diana mentr'ella era nel convento di Santa Chiara, 282 2, III| convento di Santa Chiara, ove era pure la sorella di lui.~ ~ 283 2, III| mondo morale.~ ~Adolfo si era accorto della antipatia 284 2, III| al marchese, nè a Diana era sfuggita la ripugnanza di 285 2, III| impallidì.~ ~La principessa era di quelle donne che ispirano 286 2, III| vacillante.~ ~Anche Adolfo si era subito alzato.~ ~Diana, 287 2, III| di Diana: vedeva che ella era in preda a una grande sofferenza.~ ~- 288 2, III| indirizzo alla principessa era scritto da Adolfo.~ ~Essi 289 2, III| affetto di una nuova specie.~ ~Era tanto lieta, quando potea 290 2, III| la dovessero amare, tanto era bella, affabile, seducente: 291 2, III| marchese alla Corte, ove era stata benissimo accolta. 292 2, III| tutto andava perduto: Diana era candidissima, non ostante 293 2, III| vivesse fra gente sì trista, era di quelle nature a cui sembra 294 2, III| trovandosi un po' sofferente, era stata coricata per qualche 295 2, III| nella camera di essa, si era data a toccare tutti gli 296 2, III| principessa soccorreva Diana, era rimasto inoperoso. Che cosa 297 2, III| somiglianza di tratti eh'era in esse.~ ~- Si direbbero 298 2, III| poco, Diana si rinfrancò.~ ~Era in lei nato un disegno: 299 2, III| motivo del suo conturbamento: era meglio si porgesse loro 300 2, III| volta che s'incontravano.~ ~Era la prima simulazione, che 301 2, III| volta che fingeva, dacchè era nata. Ma nelle donne anche 302 2, III| su uno stipo nel salotto. Era facile argomentare che la 303 2, III| annunziare alla principessa che era arrivato l'intendente della 304 2, III| rimasti sin allora e che era sì propizia allo stato di 305 2, III| la principessa si alzava, era giunto nel salotto attiguo 306 2, III| illuminata la sala da pranzo e vi era entrata, facendo segno all' 307 2, III| altra porta, di rimpetto, era chiusa.~ ~Enrica si accasciò 308 2, III| Jannacone, da qualche tempo, era pazzo. Avea, da molto, lasciato 309 2, III| si perdeva d'occhio....~ ~Era lacero, scarmigliato, e 310 2, III| vecchio per accertarmi s'egli era morto; assicuro V. E. che 311 2, III| assicuro V. E. che quel corpo era sì straziato dai denti degli 312 2, III| schiavo della duchessa, non era fra quelli che credevano 313 2, III| singhiozzava.~ ~La principessa era rimasta imperterrita.~ ~ 314 2, III| vostro posto.~ ~L'intendente era trasecolato.~ ~- E che, - 315 2, III| follie. E voi sapevate chi era quest'uomo. Il padre di 316 2, III| delitto!~ ~La principessa era tutta impetuosa di collera, 317 2, III| per lei la vita, non le era stato mai devoto sino all' 318 2, III| tutto dimenticato, e non si era ancora abbigliata.~ ~Quale 319 2, III| giudice inquirente.~ ~Si era rivolta, non senza un perchè, 320 2, III| contro Roberto, egli le era stato un po' avverso: volea 321 2, III| avesse ucciso mio cugino.... Era sicuro che egli, incauto, 322 2, III| aggiungeva Adolfo, - era un bel giovane, elegante, 323 2, III| essi la chiaman così... era conosciuto da tutta Napoli....~ ~- 324 2, III| una condizione oscura, si era inalzato, si era fatto amare 325 2, III| oscura, si era inalzato, si era fatto amare per la sua virtù....~ ~ 326 2, III| poltrona su cui si adagiava era stata spinta nel giardino, 327 2, III| molto, dacchè il giovane era in prigione, allo scopo 328 2, III| luce l'innocenza.... Che era già su una traccia... che 329 2, III| Questo, diceva mio padre, era il segreto del suo riserbo; 330 2, III| condizione di salute in cui era, può darsi ella abbia asserito 331 2, III| Jannacone fosse innocente, era una sua idea fissa.~ ~Poco 332 2, III| nuovo:~ ~- Quel giovinetto era soldato, e valoroso.... 333 2, III| uomini ragguardevoli, com'era vostro padre, è creduto 334 2, III| quell'entusiasmo: egli non era uomo che potesse comprenderlo.~ ~ 335 2, III| Poco dopo, la principessa era sola nella sua camera e 336 2, III| pranzo, addusse in iscusa che era indisposta e si ritirò subito 337 2, III| collo grasso e bianco, e che era stato in altri tempi bellissimo, 338 2, III| Dall'altro lato della strada era il giovinottino di vent' 339 2, III| carattere, della corruttela ond'era attorniata e dalla quale 340 2, III| col suo furore di vanità, era destinata a contristare 341 2, III| esclamava la signora Teodora, - era un discreto giovinetto.... 342 2, III| E che spalle!... Per me era innocente!~ ~Il marchese 343 2, III| Teodora.: - Anche mio zio, che era un avvocato di molto grido....~ ~ 344 2, III| costei, - quel giovane non era colpevole.... Ho sempre 345 2, IV| Soprintendente del carcere era un uomo ruvido e buono: 346 2, IV| Cardella, nato a Ischia. Egli era stato marinaro come Roberto: 347 2, IV| all'ingiuria.~ ~Che cosa era accaduto di lei? Avrebbe 348 2, IV| volentieri ogni lavoro che gli era commesso: e, a poco a poco, 349 2, IV| tre anni dacchè Roberto era nella prigione, venne a 350 2, IV| ingolfato nei vizi, si era di notte recato alla casa 351 2, IV| pavimento.... Il giovane si era fatto aprire la porta e 352 2, IV| frequentava l'università, ed era per laurearsi: i professori 353 2, IV| latini, anche all'improvviso: era dissipato, ma colto, si 354 2, IV| alcuni anni di prigionia, era stato chiamato dal soprintendente 355 2, IV| enorme. Si mandò per lui: era steso, immobile nel letto. 356 2, IV| steso, immobile nel letto. Era morto nel sonno. La fisonomia 357 2, IV| esaminar bene l'edificio in cui era rinchiuso; farsi capace 358 2, IV| che a lui stava nell'animo era di arrivar al suo scopo, 359 2, IV| sentinelle.~ ~La fuga non era da tentarsi, se non di notte, 360 2, IV| fronte ricoperta di marmi, v'era un pozzo, stretto, ma di 361 2, IV| che fosse, anni prima vi s'era gettato un prigioniero e 362 2, IV| fosse lì decomposto.~ ~Vi era sovra il pozzo una gran 363 2, IV| all'un de' capi della quale era legata una grossa pietra, 364 2, IV| alcuni metri nell'acqua, era respinta in su (si diceva) 365 2, IV| giorno a questo pozzo, si era accorto come a un certo 366 2, IV| poste a' lor luoghi, e non era probabile che altri passasse 367 2, IV| lato opposto a quello ove era legata la pietra e scese 368 2, IV| una fuga da quella parte era, dunque, impossibile.~ ~ 369 2, IV| La sua gita sotterranea era durata ben due ore.~ ~Da 370 2, IV| ore.~ ~Da secoli, nessuno era entrato in quel pozzo: ed 371 2, IV| entrato in quel pozzo: ed egli era forse il primo che avesse 372 2, IV| rintronate le orecchie, dacchè era nella prigione.~ ~Se i suoi 373 2, IV| lunga scala di corda.~ ~Ciò era facile a pensare: ma il 374 2, IV| attorno: e si accorsero che era scomparso il bambino del 375 2, IV| sguardi, e il concetto si era così comunicato ad altri, 376 2, IV| estremità della quale si era legata alla vita.~ ~Il soprintendente 377 2, IV| essa non resisteva: non v'era più attaccato alcun peso.~ ~ 378 2, IV| ogni vena. La moglie di lui era caduta in deliquio da un 379 2, IV| Con questo numero Roberto era conosciuto nell'ergastolo. 380 2, IV| alcuna risposta. Roberto era morto.~ ~Convintisi di questo, 381 2, IV| picchetto. - Sei tu?~ ~Non era ancora ben persuaso della 382 2, IV| superstizione, tra quei popoli, era allora fortissima: e non 383 2, IV| allora fortissima: e non v'era cosa, in fatto di spettri, 384 2, IV| accorsero tutti.~ ~Roberto era riguardato come un oggetto 385 2, IV| rimanere tante ore nel pozzo.~ ~Era questo il suo segreto, nè 386 2, IV| fattucchiero e negromante: era pur ciò ch'egli voleva e 387 2, IV| venerato in essa com'egli era, cioè un salvatore; riguardato 388 2, IV| rara felicità il bambino, era entrato con esso nel sotterraneo, 389 2, IV| centimetri.~ ~La pena maggiore era il tenerla nascosta; or 390 2, IV| perduto.~ ~E ancora non era a nulla del suo terribile 391 2, IV| lunghe ore, durante le quali era rimasto tra le cupe mura 392 2, IV| per forza umana.... Gli era sembrato.... forse, aggiungeva 393 2, IV| soprintendente disse che era pur quella la sua idea. 394 2, IV| attività e con successo.~ ~S'era fatto come una gabbia di 395 2, IV| pozzo.~ ~Il suo stratagemma era ben riuscito!~ ~Non volle 396 2, IV| beneficio!~ ~Già ormai tutto era a buon punto per la fuga: 397 2, IV| affetti verso la gente che gli era stata sì benevola, nella 398 2, IV| soprintendente, rammentando quanto era stata buona con lui.~ ~- 399 2, IV| fibra, uno dei più pungenti era stato quello che il Cardella 400 2, IV| diverrebbe impossibile.~ ~Gli era duro il pensare che tanto 401 2, IV| prigione.~ ~Il cielo si era rannuvolato: si udiva fragoreggiar 402 2, IV| rumore....~ ~Ma, mentre era tutto intento all'opera, 403 2, IV| pose in ascolto: ogni suono era cessato. Credette ad una 404 2, IV| illusione. Intanto, egli era disceso. Il rumorio ricominciò, 405 2, IV| alzò, esterrefatto, gli era sembrato che un punto della 406 2, IV| attiguo alla mia prigione era un terrapieno: e a' piè 407 2, IV| sono ridotto.... io che era uno degli uomini più robusti.... 408 2, IV| vedere il pertugio pel quale era entrato lo sconosciuto; 409 2, IV| dovere, come impiegato, era di tacerti tale notizia.... 410 2, IV| Ma il mio ufficio d'amico era di non tacere.... Che avresti 411 2, V| mio alunno mi tradì; egli era innamorato della mia moglie, 412 2, V| anno prima; un figlio che era tutta la mia gioia, tutta 413 2, V| Perchè mi condannavano?... Io era innocente. Alieno dalle 414 2, V| incisione degli emblemi era riuscita un capolavoro. 415 2, V| esaltato dal dolore cui era in preda, per la notizia 416 2, V| rifletteva, - quel prigioniero era davvero innocente. La tirannide 417 2, V| tanto imprecato, la sorte, era davvero innocente quanto 418 2, V| spiegato contro di lei, non v'era già una trasgressione delle 419 2, V| morali?~ ~La sua espiazione era eccessiva, ma era sempre 420 2, V| espiazione era eccessiva, ma era sempre più meritata di quella 421 2, V| alta finestra: la pioggia era cessata: le nubi erano spulezzate 422 2, VI| Verso sera, mentre Roberto era disteso sul letto, accasciato 423 2, VI| vendeva l'acquavite.~ ~Non era il solito secondino.~ ~Era 424 2, VI| era il solito secondino.~ ~Era un uomo più attempato e 425 2, VI| candela sul tavolino, che v'era accanto: s'inchinava verso 426 2, VI| letticello della sua prigione, ov'era ormai rassegnato a trascorrer 427 2, VI| Egli sapeva che Domenico era stato licenziato dal servizio 428 2, VI| lasciare così!~ ~Roberto era pallidissimo; grosse goccie 429 2, VI| inteneriva; e, vanarello com'era, s'inorgogliva di vedersi 430 2, VI| verso il letto ov'egli si era subito appoggiato - proprio 431 2, VI| i suoi favori.... e non era donna facile....~ ~Nella 432 2, VI| duchessina.... E, in quei giorni, era accasciata, malatissima; 433 2, VI| egli lo stesso diritto? Non era anch'egli un padre, che 434 2, VI| questa creatura, che gli era stata rubata?~ ~Ora sì che 435 2, VI| ora sì che il suo animo era spinto verso l'idea della 436 2, VI| guidavo.... Entro la carrozza era, in una specie di culla, 437 2, VI| accomodata la bambina....~ ~- Era una bambina? - domandò Roberto, 438 2, VI| alla bambina. La carrozza era ben chiusa.... Quando la 439 2, VI| Cristina che la bambina era morta? - domandò lentamente 440 2, VI| come un ossesso. Dacchè era al mondo, non avea mai provato 441 2, VI| figlia, sapeva ove essa era, chi gliel'aveva rubata: 442 2, VI| detto Jacopo Scovatto, si era fermato a parlare col marchese 443 2, VI| rannicchiato fra le rovine, era Roberto Jannacone!~ ~ ~ ~ 444 2, VII| rubato la bambina e perchè era stata rubata.~ ~Ma un timore 445 2, VII| Cristina che la sua bambina era morta.~ ~Qual effetto, allorchè 446 2, VII| la sera in cui egli si era nascosto tra le rovine presso 447 2, VII| le avrebbe disvelato chi era sua madre?~ ~Ah, se Roberto 448 2, VII| esser mantenuta: Roberto non era uomo da mancar alla parola 449 2, VII| nel punto in cui la fuga era divenuta più necessaria, 450 2, VII| ansiosamente.~ ~Il cielo era minaccioso, ma non scoppiava 451 2, VII| il temporale.~ ~Roberto era tornato al suo ufficio: 452 2, VII| la notizia del modo ond'era morto il padre di lui.~ ~ 453 2, VII| morto il padre di lui.~ ~S'era sempre più convinto che 454 2, VII| lacrime di commozione.~ ~Era giunto il momento, che, 455 2, VII| grandi azioni.~ ~Il momento era solenne. Roberto non proferì 456 2, VII| lumicino abbacinato di cui s'era servito fin allora.~ ~- 457 2, VIII| una notte sì burrascosa.~ ~Era una bellissima giornata. 458 2, VIII| ero da alcune mie amiche. Era la festa della loro mamma. 459 2, VIII| singhiozzava. E Adolfo, che era buono, sebben leggero, e 460 2, VIII| rompendo il silenzio, che era durato fra loro alcuni istanti 461 2, VIII| pronunziare il mio nome.~ ~Adolfo era diventato pensoso.~ ~- Ti 462 2, VIII| con sì forte commozione.~ ~Era essa una fanciulla esaltata, 463 2, VIII| brutto mistero!~ ~Adolfo era coraggioso, intrepido e 464 2, VIII| un istante. Il coraggio era stato sempre in lui grande 465 2, VIII| raccoglimento negli studii.~ ~Ma era senza esperienza della vita: 466 2, VIII| Per esempio, egli non se n'era mai domandato la ragione: 467 2, VIII| ambasciatore inglese, ella si era acconciata da Ninfa. Molti 468 2, VIII| seno procace, palpitante, era toccato da una morbidissima 469 2, VIII| bianchezza. Questa pelle di tigre era cinta alla vita: e su la 470 2, VIII| vita: e su la spalla destra era fermata da tralci di bellissime 471 2, VIII| acconciatura, rimase estatico: essa era una stupenda baccante: poi 472 2, VIII| Quel modo di acconciarsi le era sembrato irresistibile. 473 2, VIII| una mattina, mentr'egli era di servizio, la principessa 474 2, VIII| piccola modista~ ~Ma non era soltanto pel sovrano, che 475 2, VIII| permesso alcuna intimità; si era accorta che, allorchè egli 476 2, VIII| pusillanime!~ ~Il Venosa era spaventato dall'energia 477 2, VIII| avesse detto, poichè mai gli era apparsa così risoluta, così 478 2, VIII| sarebbe da essa derivata.~ ~Era la prima donna, cui egli 479 2, VIII| parlato d'amore; ed egli era il primo che Diana avesse 480 2, VIII| carattere; poichè Diana era tutta piena di fervori, 481 2, VIII| impazienza di Diana.~ ~Egli era un po' irresoluto: la principessa 482 2, VIII| Come ragioni, - Marco era arrivato a dar del tu al 483 2, VIII| ragazza all'ubriaco, cui era stata data in custodia, 484 2, VIII| e si accorgeva ch'ora n'era in procinto. - Non hai avuto 485 2, VIII| dubbia fama, egli, che s'era insozzato in tutte le tristi 486 2, VIII| seno, l'accarezzo.... Ieri era vestita di semplice mussolina.... 487 2, IX| suoi eccessi: ch'egli s'era ormai abituato a un tenore 488 2, IX| i segreti della vita!~ ~Era vero: la principessa ormai 489 2, IX| principale di questa catastrofe era il Weill-Myot. Egli aveva 490 2, IX| d'amore.~ ~Il banchiere era milionario. Avrebbe pagato 491 2, IX| le speculazioni, in cui s'era avventurata, andavano fallite.~ ~ 492 2, IX| in certi affari.... - Ed era vero. Egli la sconsigliava. 493 2, IX| matrimonio col principe era rimasto sterile di prole.~ ~- 494 2, IX| amore materno. Quando si era posta in cuore una cosa 495 2, IX| il presbiterio; e se n'era andata a stare in campagna 496 2, IX| silenzio di Cristina non le era certo di buon augurio. In 497 2, IX| messo il pensiero; non si era da tempo ricordata d'esser 498 2, IX| l'indirizzo di Cristina: era lontana un circa dieci miglia 499 2, IX| entrava nella stanza ov'era la principessa: le si gettava 500 2, IX| In breve, fu abbigliata; era magnifica, seducente, col 501 2, X| occhiata della principessa, non era un mistero per lei.~ ~Intanto 502 2, X| refocillarsi.~ ~La principessa era gaia: avea sempre il suo 503 2, X| dopo che il guardacaccia era già salito a concertarsi 504 2, X| della grande somiglianza che era fra lei e la principessa. 505 2, X| di non piccol valore, ond'era ornato, arredato il salotto. - 506 2, X| peccati.~ ~Burlarsi di tutto era il forte di questa perversa 507 2, X| questa perversa creatura: ed era lieta in tal giorno che 508 2, X| fanciulla, pensava Cristina, era proprio così.~ ~La refezione 509 2, X| porsi a tavola con loro. Non era apparecchiato per lei, ma 510 2, X| alle altre due che essa era la padrona, e che le teneva 511 2, X| con un cenno: Enrica si era poi pentita d'aver accettato 512 2, X| Non ho mai saputo dov'era....~ ~- Non lo avete mai 513 2, X| nel giorno stesso in cui era condotta dalla balia. - 514 2, X| miei piaceri!~ ~Cristina era sempre livida, col suo malvagio 515 2, X| invescar l'altra. Ma Cristina era forse più trista e certo 516 2, X| Il loro rapido dialogo era durato pochi istanti.~ ~ 517 2, X| momento nel quale Cristina s'era indignata per l'atto violento 518 2, X| suo cospetto?...~ ~Diana s'era a dirittura esaltata in 519 2, X| conosciuto la principessa, quando era giovinetta, - disse a un 520 2, X| son sempre ricordate.... Era molto cattiva: percoteva, 521 2, X| Se l'ho conosciuto? era mio camerata: un tempo, 522 2, X| salire in furia.~ ~Diana era rimasta molto pensosa.~ ~ 523 2, X| mischia, il signor di Squirace era forse caduto dal ponte, 524 2, X| per un urto che non gli era stato dato certo con l'intendimento 525 2, X| uomo, il cui solo delitto era di averla troppo amata?~ ~ 526 2, X| guardò rapita, o finse, - era già la seconda volta che 527 2, X| dinanzi a Cristina. Non era il solito pianto, di cui, 528 2, X| Pensava al Weill-Myot. Era sicura ch'egli le avrebbe 529 2, X| dimenticato la bambina: era entrata in un altro ordine 530 2, X| tornare a Napoli.~ ~Enrica era assai silenziosa: pensava 531 2, X| quella sua gita.~ ~Perchè era venuta a domandar notizie 532 2, X| quale per tanti anni non s'era curata? I migliori sentimenti 533 2, X| costavan bea caro! Ora intanto era obbligata ad una bella umiliazione: 534 2, X| potesse menomamente ricordare: era con essa compassato; glaciale: 535 2, X| morte, e alla cui perdita si era subito rassegnata, la figliuola 536 2, X| raccontato come Roberto era entrato di notte nel parco, 537 2, X| Enrica si volse, mentre Diana era appunto assorta in uno di 538 2, X| effetto, poichè essa non era preparata a riceverlo.~ ~ 539 2, X| somigliare ad un bandito, era stato due volte nella giornata 540 2, X| dirlo ad ogni costo.... Era tutto avviluppato in un 541 2, X| e intanto godiamo.~ ~Era sempre il solito stile!~ ~ ~ ~ 542 2, XI| dettero un vero spavento: che era accaduto? Da anni non s' 543 2, XI| una sì grande altezza, non era più riconoscibile. Il suo 544 2, XI| Entrato nella stanza, ov'era Roberto, gli disse:~ ~- 545 2, XI| braccia dell'altro. Roberto si era già acconciato addosso nuovi 546 2, XI| panni: su di un tavolino v'era un cappello a larga tesa; 547 2, XI| Ora, ogni grave difficoltà era scomparsa.~ ~Mentre i cavalli 548 2, XII| ogni mattina: che alle otto era spesso già al lavoro.~ ~ 549 2, XII| solidità, la potenza.~ ~Ella era, come donna, meravigliosa: 550 2, XII| avrebbero fatta una dea. Era più appariscente delle loro 551 2, XII| che il signor Weill-Myot era arrivato.~ ~Salì una scala; 552 2, XII| cornice di cuoio lustro, nero, era un vetro opaco, ovale, e 553 2, XII| ovale, e sul centro di esso era scritto a lettere d'oro: 554 2, XII| essere gl'impiegati. Ma non c'era nessuno. Leggeva sulle vetrate: 555 2, XII| porta della stanza donde le era sembrato venisse il rumore, 556 2, XII| le ginocchia.~ ~La sala era elegantissima, severa: alle 557 2, XII| trionfo; il suo sangue freddo era stato uno de' segreti della 558 2, XII| facea intendere che egli non era disposto a sostener una 559 2, XII| proverò!~ ~La principessa era venuta per sedurlo, per 560 2, XII| causa della rovina di lei, era ben noto: ma egli non era 561 2, XII| era ben noto: ma egli non era ancora contento. Il male 562 2, XII| corsero al forziere ove era chiusa una somma, fra denari 563 2, XII| forse in quel momento egli era padrone di quella donna, 564 2, XII| avrebbe mai ceduto: ella era pronta ad ogni capriccio, 565 2, XII| La principessa, che non era più in condizione di dirigere 566 2, XII| vinta così per nulla. Non era di quelle indoli che si 567 2, XII| e che sono sì numerose: era di quelle indoli rare che, 568 2, XII| servizio a una gran dama: non era nato per altro! Essa l'avrebbe 569 2, XII| arrivo del Weill-Myot.~ ~Era una giornata piovosa, malinconica. 570 2, XII| uno dei primi di Napoli.~ ~Era un vecchietto molto furbo, 571 2, XII| di lì ad alcuni minuti, era tornato nel suo sfarzoso 572 2, XII| le avrebbe date, però si era appigliato al partito di 573 2, XII| tratto, come le accadeva, era tornata alla sua spensieratezza.~ ~- 574 2, XII| battevano su le tele onde era cinta: il rumore che facea 575 2, XII| familiarità, che non le era consueta.~ ~- Venderla.... 576 2, XII| ribattè la principessa, che si era di nuovo seduta nella poltrona, 577 2, XII| avesse volto le spalle, essa era di già nella sua camera.~ ~ 578 2, XII| spinosissime, poichè non v'era abituata, nè avrebbe mai 579 2, XII| venne pensato che essa ormai era ridotta una mendicante, 580 2, XII| che la servisse, secondo era un tempo suo dovere.~ ~Cristina, 581 2, XII| Così le parlava quando era giovinetta.~ ~Enrica si 582 2, XII| doversi tener celata. Ed era tale. Quando la principessa 583 2, XII| ognora che la sua bellezza era una potenza, e che i più 584 2, XII| marchese di Trapani.~ ~Enrica era gaia quella sera; eccitatissima, 585 2, XII| dardeggiavano sempre su lui. Era Marco Alboni, che vigilava 586 2, XII| ch'egli desiderava.~ ~S'era accorto che il marchese 587 2, XII| Questo nuovo visitatore era il Weill-Myot.~ ~- Buona 588 2, XII| quella garrula arroganza era il Weill-Myot.~ ~Poche ore 589 2, XII| massima familiarità mentr'era in maniche di camicia, dinanzi 590 2, XII| gesto come per esprimere che era superflua ogni raccomandazione.~ ~ 591 2, XII| fra sè.~ ~E, sul tardi, era andato al teatro per gioire 592 2, XII| sembiante così tranquilla, era la stessa ch'avea cagionato 593 2, XII| fosse riuscito a salvarsi?~ ~Era un pezzo che da un palco 594 2, XII| insistenza. Ma oramai ella era abituata a ogni specie di 595 2, XII| occhi verso il palco, ov'era l'uomo di cui parlava la 596 2, XII| il palco del terz'ordine era rimasto vuoto.~ ~Una mezz' 597 2, XII| parco di Mondrone, e che era stato sì giustamente condannato 598 2, XII| che la notizia da lui data era molto inopportuna.~ ~- Com' 599 2, XII| fatti, Roberto Jannacone era morto. Viveva un uomo, cui 600 2, XII| morto. Viveva un uomo, cui era stata fatta la grazia di 601 2, XIII| prime ad accorrervi. Si era mascherata stupendamente: 602 2, XIII| stringenti dichiarazioni del Re. Era egli dunque vero ch'essa 603 2, XIII| ormai spesso con lui: s'era posta in cuore di far ridurre 604 2, XIII| tutto: ella, gentildonna, era ormai arrivata a truffare 605 2, XIII| S'imbattè nel Venosa che era anch'egli alla festa del 606 2, XIII| erano nel salotto ov'ella era stata poco prima col Re.~ ~ 607 2, XIII| fidanzato di Diana.~ ~A Enrica era venuta un'idea: costringere 608 2, XIII| ammaliandolo.~ ~Diana s'era nascosta dietro il paravento 609 2, XIII| dietro il paravento ove era stata poco innanzi la principessa.~ ~ 610 2, XIII| alla principessa, di cui s'era portato alle labbra la mano 611 2, XIII| caleva: ciò che le importava era riacquistare la sicurezza 612 2, XIII| per far capire che colui era di troppo.~ ~Ma il marchese 613 2, XIII| vi chiede la sua mano!~ ~Era impossibile parlare con 614 2, XIII| reca con sè.~ ~Diana si era presa giuoco di lui sin 615 2, XIII| il cui amore per lei si era infiammato a cento doppii, 616 2, XIII| è? - domandò Enrica.~ ~- Era stanco e si è coricato.~ ~ 617 2, XIII| e si è coricato.~ ~Ella era ben stanca, ma non potea 618 2, XIII| e per una giovinetta. Era ella, dunque, tanto invecchiata? 619 2, XIII| accorse subito che essa era vestita in maschera; e vestita 620 2, XIII| piglio leggero, che gli era proprio ne' suoi periodi, 621 2, XIII| venuta a trovarmi dove io era: desiderio che voi non avete 622 2, XIII| sue fantasticherie.~ ~Egli era davvero poeta, come sa il 623 2, XIV| rintuzzare l'avversione che s'era in lei destata verso Diana.~ ~ 624 2, XIV| riveder il Re, ma non vi era riuscita. Aveva scritto, 625 2, XIV| rimorso. Si diceva ch'egli non era stato, almeno in tutto il 626 2, XIV| essa lo sfuggiva. Non si era più recato dalla principessa: 627 2, XIV| nuovo due e tre volte; non era mai soddisfatto. Aveva coperto 628 2, XIV| la giovinetta, di cui s'era potuto persuadere più volte 629 2, XIV| nel volto di Marco. Gli era sembrato che, con l'atteggiamento 630 2, XIV| liberati di te!...~ ~E già si era accorto, non ostante che 631 2, XIV| avea chiuse le porte. Gli era corso alla mente uno stratagemma: 632 2, XIV| della sua passione: essa era irritata che pochi le parlassero: 633 2, XIV| derelitta: la fibra patetica era in lei commovibilissima.~ ~ 634 2, XIV| collo: e mi ha detto ch'era tanto, ma tanto infelice.... 635 2, XIV| allegrezza.~ ~Quell'atto era più che una garanzia di 636 2, XV| riso di gioia nell'anima, era uscito: avea fatto una lunga 637 2, XV| passeggiata, poichè la temperatura era dolcissima: e quindi, per 638 2, XV| quindi, per riposarsi, se n'era andato al suo Circolo, il 639 2, XV| entrò nella biblioteca, ch'era deserta, e si buttò giù 640 2, XV| le porte della biblioteca era aperta e metteva nella sala 641 2, XV| veduto dalla sala, poichè era coperto dal dorso dell'ampia 642 2, XV| parlava in tal modo, mentre era egli stesso nella pietosa 643 2, XV| sua imprudenza.~ ~Ma non era quello il luogo, nè gli 644 2, XV| riferisse. E quasi quasi era sul punto di rinunziare 645 2, XV| il suo sorriso di sirena. Era splendida, irresistibile.~ ~ 646 2, XV| disse il principe, che era generosissimo.~ ~Enrica 647 2, XV| ambasciatore inglese, il principe era rimasto nelle stanze di 648 2, XV| che non potea confessare, era andata tropp'oltre.~ ~Che 649 2, XV| un orribile tranello. Si era formata una specie di polizia, 650 2, XV| tornarle esiziale. Cristina era anch'essa ora fra le persone 651 2, XV| sempre per dominarlo; egli era nato per la vita facile, 652 2, XV| abbiam detto altre volte, era uomo terribile e potea esser 653 2, XV| piuttosto matura, e che era stata altre volte a domandare 654 2, XV| busta.~ ~La lettera non era firmata. Voleva stracciarla, 655 2, XV| Voleva stracciarla, come era suo costume in simili occasioni: 656 2, XV| In quella lettera vi era una nerissima denunzia.~ ~ 657 2, XV| diceva che la principessa era la favorita del Re; e ch' 658 2, XV| e ch'egli, il principe, era un marito compiacente, di 659 2, XV| contentavano di schernirlo: v'era chi lo dispregiava, chi 660 2, XV| ingiustizia verso di altri, era un pretesto per allontanarlo 661 2, XV| persuadersi che la lettera non era scritta da persona comune.~ ~ 662 2, XV| eziandio lo stile netto in cui era scritta, la fina calligrafia, 663 2, XV| gli avea scritto, e qual'era la donna che avea spinto 664 2, XV| avea scritto la lettera non era quella stessa che l'avea 665 2, XV| udite la mattina in cui gli era riuscito cogliere a volo 666 2, XV| provate sin allora, gli era entrata nel cuore.~ ~La 667 2, XV| reale?~ ~- Sì.... sì.... era la principessa di Gorreso: 668 2, XV| sino all'estremo: non c'era per lui altro mezzo di saper 669 2, XV| confusione; a poco a poco, tanta era la commozione da lui provata, 670 2, XV| principessa scendeva in fretta, ed era tutta sorridente.~ ~- Vado 671 2, XV| della Pandura.~ ~Costei era la cognata del duca, che 672 2, XV| col Latania.~ ~La duchessa era una donna gaia, spensierata, 673 2, XV| amaro sorriso.~ ~Ma Enrica era stordita: sapea i piaceri 674 2, XV| piaceri che l'attendevano: era sicura di parecchie ore 675 2, XV| tale sprezzo la umiliava.~ ~Era il solo uomo che si sottraesse 676 2, XV| nuovo grosse somme e vi s'era regolarmente obbligata. 677 2, XV| camera varie lettere.~ ~Una era scritta con lo stesso carattere 678 2, XV| peccare di crudeltà, ma era sincera e bene informata.~ ~ 679 2, XV| Gli diceva che sua moglie era arrivata all'estremo della 680 2, XV| un'idea.~ ~La mattina si era incontrato nel celebre israelita 681 2, XV| servizio: e Samuele gli era molto devoto.~ ~Pensò di 682 2, XV| come s'accorgeva ch'egli era un po' sofferente, e non 683 2, XV| disgusto, la commozione cui era in preda.~ ~Riportò i gioielli 684 2, XV| arrivata da poco, mentre era incominciata una conversazione 685 2, XV| parole: cara figliuola! Diana era come tramortita. A tali 686 2, XV| notizie di Diana.~ ~Questa era stata accompagnata sino 687 2, XV| ingegnere Amoretti, che non era altri se non Roberto Jannacone, 688 2, XV| il lettore.~ ~L'ingegnere era salito poi sino al primo 689 2, XV| appena segno di vita: essa era caduta in un abbattimento 690 2, XV| La signora Teodora si era presto riavuta. Volgendosi 691 2, XV| lui sì caro.~ ~Il marchese era fuori di casa.~ ~L'Amoretti 692 2, XV| riconobbe alla voce: egli era Jacopo Scovazzo: l'uomo 693 2, XV| rovine, la sera in cui Diana era stata rapita.~ ~- Mi trovo 694 2, XV| lunghi martirii.~ ~Da che era uscito di prigione, avea 695 2, XV| avvenuto in triste congiuntura, era stato tutto soavità. Sembrava 696 2, XV| ispirazioni.~ ~Diana si era riconciliata col Venosa, 697 2, XV| giorni, il loro accordo era di nuovo cessato.~ ~Una 698 2, XVI| la partenza di Samuele, s'era dato più volte nella camera 699 2, XVI| prove della rovina in cui era il già vistoso patrimonio 700 2, XVI| sperduta fra tante carte. Era una lettera di Cristina. 701 2, XVI| lettera di Cristina non era firmata. A chi ricorrere 702 2, XVI| che gli rimaneva a sapere era ancora più terribile.~ ~ 703 2, XVI| avrebbe parlato di ciò ch'era riuscito a scuoprire?~ ~ 704 2, XVI| Allmanshauser e un altro vino: essa era grave, come sempre, quando 705 2, XVI| di frequente; cioè non era mai sola, il suo appetito 706 2, XVI| del principe; seppe che era nelle sue stanze; non ebbe 707 2, XVI| attenzione a quelle parole, si era distratta in altri pensieri.~ ~ 708 2, XVI| Essa, come il Weill-Myot, era il cattivo genio di quella 709 2, XVI| le labbra le schiumavano, era livida, come Cristina l' 710 2, XVI| Vuol parlarmi?..~ ~Cristina era presso a una delle finestre 711 2, XVI| L'ingegnere Amoretti era tornato la sera innanzi 712 2, XVI| di Diana, e la sua voce era divenuta la più soave e 713 2, XVI| un vivo rimorso....~ ~- Era la voce della natura, che 714 2, XVI| commesso la società, s'egli era davvero innocente?... Parlatemi 715 2, XVI| me....~ ~- Questo giovane era il signor Adolfo Venosa, 716 2, XVI| cerimonioso, e s'accorse che Diana era pronta a muovergli una domanda.~ ~- 717 2, XVI| appalesare a sua figlia ch'egli era il prigioniero, per cui 718 2, XVI| vostro padre non vive... egli era quell'infelice, morto nel 719 2, XVI| avrei tanto amato!~ ~Ed era sul punto di svenire.~ ~ 720 2, XVI| Alboni, che lì rannicchiato era stato a udire tutti i loro 721 2, XVI| Così credeva. Ma l'Alboni era arrivato in quel punto, 722 2, XVI| balia, mentre tuo padre era lontano e ignorava....~ ~ 723 2, XVI| uno scrigno di ferro che era nel muro e che Roberto vide 724 2, XVI| Roberto lesse la lettera, che era scritta in un italiano assai 725 2, XVI| nel marchese di Trapani. Era tornato a casa da pochi 726 2, XVI| grande scroscio di risa. Era la signora Teodora che si 727 2, XVI| marchese nel convento ov'era stata educata.~ ~Roberto 728 2, XVII| seguire verso di essa.~ ~Era pur martoriato da un'altra 729 2, XVII| impazzire il Venosa. Egli era stato veduto una mattina 730 2, XVII| accompagnarla ne' magazzini: gli era stato visto all'occhiello 731 2, XVII| altri. In mezzo ad essi era Adolfo Venosa, bersaglio 732 2, XVII| fisonomia del principe ed era rimasto un po' scosso dal 733 2, XVII| biglietto di visita su cui era scritto: Ingegnere Amoretti.~ ~ 734 2, XVII| aveva letto la sera in cui era andato a frugare tra i gioielli 735 2, XVII| tanto denaro dalla moglie. Era un bel segreto, e bisognava 736 2, XVII| quasi appena nata.... mentre era condotta da una balia....~ ~- 737 2, XVII| sopraccaricato.~ ~La sua reputazione era in balìa della gente ignobile, 738 2, XVII| durante i quali Cristina s'era occupata a ravviar le pieghe 739 2, XVII| Cristina vedeva quanto egli era turbato. Si era intanto 740 2, XVII| quanto egli era turbato. Si era intanto messa in tasca l' 741 2, XVII| biglietto di visita, che era su la tavola.~ ~- Vedete 742 2, XVII| sbarazzarsi d'un uomo, che era d'ostacolo alla sua ambizione.... 743 2, XVII| bene: il suo traviamento era meno scusabile. - Dunque, 744 2, XVII| incredulo, quando gli dissi ch'era morta....~ ~- Ne siete però 745 2, XVII| capriccio.... - Il principe si era coperto il volto con le 746 2, XVII| Sentì un rumore di passi. Era rimasto circa un'ora solo, 747 2, XVII| venne ad annunziargli che era tornato quel signore, di 748 2, XVII| per quegli occhi suo padre era morto di crepacuore: egli 749 2, XVII| fisonomia di Roberto, che si era volto verso di lui.~ ~Roberto 750 2, XVII| nelle cui braccia ella si era gettata, proprio nel punto 751 2, XVII| per tutti!~ ~Il principe era travagliato da un'idea. 752 2, XVII| avuto da Enrica, come gli era stato riferito da Cristina, 753 2, XVII| oro e lama d'acciaio, che era sul tavolino. Gli sguardi 754 2, XVII| dopo la sua eccitazione, si era accasciato sopra una sedia 755 2, XVIII| determinazioni.~ ~La principessa era inquietissima: s'era accorta 756 2, XVIII| principessa era inquietissima: s'era accorta che il marito la 757 2, XVIII| La mattina di tal giorno era uscita a cavallo, e s'era 758 2, XVIII| era uscita a cavallo, e s'era avviata verso Castellamare. 759 2, XVIII| atto molto ossequioso, - era sicuro di trovarvi qui.... 760 2, XVIII| senza scender di sella. Era strano il colloquio sì intimo 761 2, XVIII| darle un milione, e più, non era un sagrifizio. Accomiatò 762 2, XVIII| messi sossopra: vide che era stato frugato tra le sue 763 2, XVIII| parea punto caro: oramai era fuori di sè, o quasi non 764 2, XVIII| condizione terribile in cui s'era ridotta. Il Weill-Myot l' 765 2, XVIII| domandò dell'americano. Egli era ne' suoi appartamenti, facea 766 2, XVIII| visita di una principessa non era per lui gran cosa, che anzi 767 2, XVIII| artisti. Ma il Weill-Myot era il Weill-Myot.~ ~Si alzarono 768 2, XVIII| recarono nel salotto ov'era la principessa. Il banchiere 769 2, XVIII| farsi trovare in compagnia. Era il modo migliore per avvilirla 770 2, XVIII| Quel riceverla in due era già un'insolenza.~ ~- Vi 771 2, XVIII| in aria un guanto, che s'era cavato.~ ~- Eravamo sul 772 2, XVIII| augurare dell'impresa, che era venuta a tentare sul Weill-Myot: 773 2, XVIII| altra figura di donna. Non v'era abbastanza colore: e l'epidermide 774 2, XVIII| divina....~ ~La principessa era eccitata dalla spiritosa 775 2, XVIII| sottecchi il Weill-Myot. Era per lui, che commetteva 776 2, XVIII| averla disprezzata.~ ~Enrica era corsa dietro un magnifico 777 2, XVIII| nastri, strappava ciò che le era d'ostacolo.~ ~Il pittore 778 2, XVIII| principessa: il Weill-Myot era, per così dire, rovente 779 2, XVIII| tutta trine, bene insaldata, era caduta fuori del paravento. 780 2, XVIII| ammirazione feroce e che si era espressa come un ruggito; 781 2, XVIII| espressa come un ruggito; era lo svegliarsi di tutti gl' 782 2, XVIII| sotto i panneggiamenti. Era un delirio di bellezza, 783 2, XVIII| pelle, tra roseo e bianco era sì vivo, sì venuste le fossette 784 2, XVIII| fredde come il ghiaccio. Egli era atterrito da quella superba, 785 2, XVIII| intelligente, appassionata, egli n'era sicuro, sarebbe, attratta 786 2, XVIII| Allora la scuola naturalista era nel suo primo sboccio. Egli 787 2, XVIII| grandiosa, e tanto singolare, era stato il vero alimento, 788 2, XVIII| tanto la sua commovibilità era esasperata. Parve star sopra 789 2, XVIII| tornerò fra un istante. Era uomo bizzarrissimo. Salì 790 2, XVIII| a una meta sublime. Egli era nato per l'ideale: la contemplazione 791 2, XVIII| fu uscito, la principessa era già tornata dietro al paravento. 792 2, XVIII| avvicinò al Weill-Myot. Egli era impassibile. Avea goduto 793 2, XVIII| umiliarla, il vendicarsi era, cioè, per lui il massimo 794 2, XVIII| tramortita: tanto ciò che udiva era lontano da ogni suo pensiero.~ ~- 795 2, XVIII| infelicità.... Il problema era questo: qual di noi due 796 2, XVIII| cristallo con cerniera d'oro; v'era dentro un liquido azzurrognolo. - 797 2, XVIII| tutto sarà finito! - Essa era pallida come una morta: 798 2, XVIII| tale invilimento, non s'era mai trovata tanto abbattuta. - 799 2, XVIII| carica, dalla guaina in cui era infilata, in un angolo dello 800 2, XVIII| singhiozzi.~ ~Il Weill-Myot era già uscito dallo studio. 801 2, XVIII| lunga le sue forze, pur s'era fermata dinanzi al quadro 802 2, XVIII| del marchese di Trapani. Era provvidenza, o era un'insidia 803 2, XVIII| Trapani. Era provvidenza, o era un'insidia infernale che, 804 2, XVIII| spiegava la stranezza, che vi era stata nella condotta di 805 2, XVIII| condotta di lei.~ ~Enrica era uscita, tenendo stretta 806 2, XVIII| Cercò Cristina: essa si era dileguata. Non le mancava 807 2, XVIII| colpo: nulla in brevi ore le era stato risparmiato.~ ~- A 808 2, XVIII| è malata!~ ~Il cocchiere era poco rispettoso, ma imbroccava 809 2, XVIII| imbroccava nel segno. Enrica era già pazza e malata. Salì 810 2, XVIII| vassoio d'argento su cui era un biglietto di visita. 811 2, XVIII| Il suo addio al mondo non era triste: ella avea lasciato 812 2, XVIII| un'altra fialetta, in cui era un liquido più chiaro, e 813 2, XVIII| passar l'Amoretti. Egli era un po' all'oscuro. Lo salutò: 814 2, XVIII| accavallata su l'altra. Era la creatura provocante, 815 2, XVIII| bassissima canaglia!~ ~Roberto si era trattenuto a lungo col principe: 816 2, XVIII| animi s'erano acquietati; era sorta fra loro una mutua 817 2, XVIII| costei, del modo onde ella era stata rapita, il saper che 818 2, XVIII| stata rapita, il saper che era Diana, diventata rivale 819 2, XVIII| voleva l'estrema prova: non era ancor vinta al tutto la 820 2, XVIII| principessa.~ ~Nulla vi era in lei di strano: sembrava 821 2, XVIII| soffrire.~ ~La principessa si era alzata, mormorando:~ ~- 822 2, XVIII| pensiero della figlia, che era lì, a pochi passi da lui.~ ~- 823 2, XVIII| per lei, quando sapesti ch'era morta....~ ~- Questo no.... 824 2, XVIII| Ma t'ingannarono.... non era morta.... Cristina l'aveva 825 2, XVIII| gli occhi. Il suo pallore era cadaverico.~ ~- Mia figlia.... 826 2, XVIII| le baciò una mano. Essa era già tutta contraffatta.~ ~- 827 2, XVIII| baciarla in fronte.~ ~Mentr'era rimasta sola col marito, 828 2, XVIII| minuti. Un raggio di sole era venuto a posarsi sulla sua 829 2, XVIII| guancie di Roberto. Egli era il solo al mondo nel cui 830 2, XVIII| ripensava al giorno in cui v'era entrato per sposare Enrica