IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giulio Piccini (alias Jarro) La principessa Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Cap. grigio = Testo di commento
3003 2, XII| ricca veste rosea, come per intimare a Cristina che la servisse, 3004 2, XVII| volta, osate farmi una tale intimazione.... e pensate ch'io la subisca?... 3005 1, IV| azione trista... poichè, alle intimazioni di Emilio, siete fuggito 3006 2, XV| stranezze, di cui i suoi più intimi, e anche qualche conoscente, 3007 1, IV| avvocato della parte civile, - intimidendo il più importante e autorevole 3008 1, IV| sua influenza può farlo intisichire nel fondo di un carcere: 3009 Ded | Napoli questo lavoro. S'intitolava allora La Donna Nuda: ma, 3010 2, X| serii, pratici, come da sè s'intitolavano, che aveano studiato, discusso, 3011 2, XVIII| del meraviglioso.~ ~- Come intitolerete questo quadro? - domandò 3012 2, IV| quella di passare senza intoppi, potersi allontanare inosservato 3013 2, III| una nuova e valida forza a intorbidare quella causa, a impedire, 3014 2, XII| recasse da lei. Si sentiva intorpidita, quasi sbalordita, non pensava 3015 1, IV| se può esser rigoroso, intrattabile su certi punti, è poi abituato 3016 2, XIV| passato più di cinque ore a intrattenersi con la giovinetta, di cui 3017 2, IV| familiarmente.~ ~Il soprintendente s'intratteneva spesso con lui: lo avrebbe 3018 2, I| delicatezza, coraggiosa, anzi intrepida.~ ~La relazione fra il principe 3019 2, XVI| la sua baldanza, la sua intrepidezza.~ ~Egli non si rammentava 3020 2, II| egli l'avrebbe destramente intricata (pur dandosi aria d'esserle 3021 2, XVIII| palpebra: gettava linee: intrideva colori. Volle, a un certo 3022 2, XVIII| Non mi riguardate come un'intrusa, o come una importuna.... 3023 1, IV| sacerdote avea gli occhi inumiditi di pianto: e portò a Dio, 3024 2, XVII| principe.~ ~Un sudore freddo inumidiva le sue tempie.~ ~- Eccellenza, - 3025 2, XII| le riusciva gradito. S'inuzzoliva, quindi, sempre più.~ ~- 3026 1, IV| la vita, i ginocchi: e lo invadeva un fremito al sentire, sotto 3027 2, I| attirò a sè: egli se ne invaghì: fece a causa di essa qualche 3028 2, I| confessione, già sicura che io, invasato dalla mia passione, e ingannato 3029 1, II| considerazione.~ ~L'altro s'invasava di tutta quella bellezza; 3030 2, XVII| con me, Eccellenza.... S'invecchia e s'impara il viver del 3031 2, XIII| Era ella, dunque, tanto invecchiata? Non poteva ormai più trattenere 3032 2, XVIII| Napoli, si recò a Parigi, e invecchiò in una vita di dissolutezze.~ ~ 3033 2, I| di Sassonia, cominciò ad inveire in tuono di voce sommesso, 3034 1, IV| ubriaco di rabbia: tutti e due inveleniti dall'odio; a poco a poco 3035 2, X| tornassimo amiche?~ ~Credeva invescar l'altra. Ma Cristina era 3036 2, I| era stato tolto di poter investigare ciò che ne fosse avvenuto.~ ~ 3037 2, I| però spinger oltre le sue investigazioni.~ ~Enrica, uscito il principe, 3038 2, III| ferir lui, ma il colpo lo investiva.~ ~Enrica raccontò che avea 3039 2, XVI| sempre a scompigliare le più inveterate e strette unioni tra furfanti.~ ~- 3040 1, IV| venerando per anni e per pietà, inviatogli dal duca, ciò che suo figlio 3041 2, I| rispondere ai sorrisi che le inviavano le gentildonne sue amiche 3042 2, XVI| lettore, e che forse egli le invidia; si lasciava versare spesso 3043 2, I| che umile: sia piuttosto invidiabile.... Forse noi non conosciamo 3044 2, VIII| solo, le gioie che tutti t'invidiano?~ ~E parlava, gesticolava 3045 1, II| signore, riputata, stimata, invidiata da tutti: ma ella sempre 3046 2, VIII| Non ti piace d'essere invidiato?... Non accresce in te il 3047 2, XIII| voi, suscitano nel mondo invidie, ostilità.... Più volte 3048 2, XV| Da qualche donna astiosa, invidiosa, e che ella avesse irritato?~ ~ 3049 2, XVIII| avea mai provato un tale invilimento, non s'era mai trovata tanto 3050 1, II| egoismo.~ ~Provava un immenso, invincibil disgusto di ciò che avea 3051 2, III| la spingeva un'attrazione invincibile; rinchiusa nella camera 3052 2, I| le grandi leggi morali, inviolabili della coscienza.~ ~S'era 3053 2, X| stesso salotto io una sera t'invitai a unirti con me per scoprire 3054 2, X| perchè voi abbiate ragione d'invitarci nella vostra villa, mentre 3055 2, IX| Non si può evitare d'invitarla.... Non verrà, se è malata: 3056 2, I| che la principessa ve l'invitasse, alzò il velo, e apparve 3057 2, XIII| marchese, ultima fra le invitate, affettando la massima disinvoltura.~ ~ 3058 2, XVI| di Napoli, l'hanno oggi invitato a pranzo....~ ~- Ma egli 3059 2, I| Caprenne e il signor Weill-Myot invitavano, ecc., ecc., a far loro 3060 2, I| principessa lo conobbe subito: lo invitò, lo attirò a sè: egli se 3061 1, IV| Roberto ebbe un'idea: invocare la testimonianza di Enrica, 3062 2, I| Così avrete la separazione invocata.... E questi miei ordini 3063 1, IV| preghiera del sacerdote, invocava dall'alto fosse chiarita 3064 1, IV| parlare: non so perchè s'invochi la mia testimonianza....~ ~- 3065 2, VIII| ti amo, e il fingere, le ipocrisie, le simulazioni volgari, 3066 2, XII| principessa, - soggiunse l'ipocrita Weill-Myot, - speriamo sia 3067 2, VIII| e Marco, tristi, cinici, ipocriti, raggiratori, senza coscienza, 3068 2, IX| Ma perchè - instava l'ipocrito Weill-Myot - invece di dar 3069 2, IX| di Mondrone è già tutta ipotecata.... e non basta a pagare 3070 2, X| ripugnava.~ ~Ma, ammessa tale ipotesi, come tutto si spiegherebbe!... 3071 2, VIII| Conoscete la contessina Ippolita Gavini? La madre è vedova: 3072 2, XII| disse sorridendo, tra ironica e sdegnosa, la principessa. - 3073 1, III| S. - questo diceva Marco ironicamente, - nel metter a parte di 3074 2, XVIII| della principessa, sembrava irradiasse la stanza.~ ~Il pittore 3075 1, III| nata: indica le ragioni irrefragabili della sua morte.... Vi è 3076 2, I| versatilità, d'una eleganza irreprensibile, era piacevole e bell'uomo.~ ~ 3077 2, I| vita indolente, bizzarra, irrequieta.~ ~Di lei già si mormorava 3078 2, XVIII| avete rifiutato alla mia irresistibil bellezza.... Irresistibile! 3079 2, VIII| Diana.~ ~Egli era un po' irresoluto: la principessa tentatrice, 3080 1, IV| grandi passioni: godeva irretire, far vittime con la sua 3081 2, I| questi miei ordini sono irrevocabili! - disse il principe con 3082 2, III| bianca, calzoni corti, era irriconoscibile per chi lo vedeva nel palazzo. 3083 2, XVIII| rotolò sul tappeto; vi rimase irrigidita.~ ~Il principe accorse al 3084 1, IV| guastar tutto e in modo irrimediabile.... Che ne parli tu, non 3085 2, IV| trovare un filo di voce e si irrise a chiamare, protendendosi 3086 2, X| e l'altra....~ ~- Non m'irritare!... - disse la principessa, 3087 2, III| continui ricatti; volea irritarsi contro sì forti estorsioni.~ ~ 3088 2, XVII| ciò ch'io dico.... non m'irritate.... sarà forse meglio per 3089 2, X| disse la principessa irritatissima.~ ~- A quando le ventimila 3090 2, XIII| Venosa con un certo piglio d'irritazione. Egli si scosse: le andò 3091 1, IV| avvocato della parte civile, irruentissimo.~ ~Era inutile per lui domandare 3092 2, III| altrimenti un leone tien irta la criniera nel procinto 3093 1, IV| paura....~ ~Avea i capelli irti, il sudore gli grondava 3094 2, IV| Filippo Cardella, nato a Ischia. Egli era stato marinaro 3095 1, II| esaltati, e il cui atto rimase iscritto solennemente nell'archivio 3096 2, III| Finito il pranzo, addusse in iscusa che era indisposta e si 3097 2, III| era di quelle donne che ispirano sempre alle altre una forte 3098 2, XIII| profonda, esaltata che può ispirar una donna come voi....~ ~- 3099 2, X| non avea creduto prudente ispirargli i suoi odii; al contrario 3100 2, XVIII| leggiadra immagine potesse ispirarle terrore. Nel vederla così 3101 2, XVI| egli non è mai riuscito a ispirarmi, o io non sono mai riuscita 3102 2, XIV| ardori di una passione male ispirata, cominciava a sentir la 3103 2, XVII| delle solite idee, a lei ispirate dalla cupidità. Volea, senza 3104 2, XIII| sentimento più durevole da voi ispiratomi fu quello della diffidenza.~ ~- 3105 2, XV| gli avrebbe trasfuso buone ispirazioni.~ ~Diana si era riconciliata 3106 2, XV| era incontrato nel celebre israelita russo, Samuele Goldschmidt, 3107 2, XV| quelle antiche famiglie israelite tedesche, dimoranti in Russia 3108 1, II| l'amore.~ ~Egli si faceva istruire da' suoi superiori: cercava 3109 2, XIII| perchè non vorrei andar a istruirmi da gente che potesse aver 3110 1, IV| le rende più vive.~ ~Nell'istruttoria del processo, Roberto, sottoposto 3111 2, IV| intendere. E anch'oggi, l'istruzione o lo scetticismo, non hanno 3112 2, III| principessa tremava, e non per istudio. - Sarebbe accaduto, se 3113 1, I| danna famosa avventuriera italiana: la Barrucci.... Ebbe l' 3114 2, XVI| lettera, che era scritta in un italiano assai goffo, ma molto intelligibile; 3115 2, IV| la cui ferita spesso gl'iterava il martoro, si conservava 3116 2, X| indicarmi su questa carta l'itinerario che dovremmo seguire?~ ~ 3117 | ivi 3118 | IX 3119 Ded | Firenze, 30 giugno 1893.~ ~ ~ ~Jarro.~ ~ ~ ~ 3120 2, XVIII| qualità... si chiama anzi Jolly - Champagne.... Lo farò 3121 1, I| ha avuto due parti molto laboriosi e molto infelici.... Essa 3122 2, I| sopra un piccolo tavolino di lacca, che appena li separava.~ ~ 3123 2, VIII| lo avvinghiava ne' suoi lacci, lo tenea schiavo della 3124 1, IV| volto graffiato, le mani lacere in varii punti, i pantaloni 3125 2, III| perdeva d'occhio....~ ~Era lacero, scarmigliato, e avea varie 3126 2, IV| spuntava dagli occhi una lacrima.~ ~Baciò la mano alla moglie 3127 1, IV| innocenza di Roberto, ma quante lacune - disse - in questo processo!...~ ~- 3128 2, XVII| con impugnatura d'oro e lama d'acciaio, che era sul tavolino. 3129 2, XV| nelle serate: ella non se ne lamentava: talvolta neppure se ne 3130 2, VII| salvi.~ ~Il bagliore di un lampo rischiarò in quell'attimo 3131 1, II| come se vi fosse stata lanciata una pietruzza.~ ~La pietruzza, 3132 2, I| ultimo bacio, e con esso le lanciò una parola di amaro vilipendio.~ ~ 3133 1, II| terrazza una guardia con la lanterna.~ ~- Eccellenza, - disse 3134 2, VIII| piedi, andava talora per via Lanzieri e per la strada della Pignasecca: 3135 2, I| improntitudine, dopo che l'avea largamente sovvenuta due giorni innanzi, 3136 1, II| Era alto della persona, di larghe spalle, occhi vivi, naso 3137 2, III| assiduità alla chiesa: usava larghezza nel far elemosine: i giorni 3138 2, XVII| come ambasciatore, altre larghezze in compenso....~ ~Il principe 3139 2, I| ingegnoso ond'erano state largite, venendo in aiuto a vere, 3140 2, XIII| il principe, - Dio vi ha largito tutto. Un artista dee sentirsi 3141 1, I| diceva almeno il duca di Lari... a vivere cogr imprestiti 3142 1, I| nonna, ricchissima: e che lascerà al Papa, o agli Orléans, 3143 1, I| Parigi, nè la zia di Genova lasceranno a lui un picciolo, poichè 3144 1, III| disse il marchese, - lasciami mi po' di raccoglimento. 3145 1, IV| sì, e molto risoluta.~ ~Lasciamo immaginare al lettore qual 3146 2, XII| appigliato al partito di lasciarle una speranza.~ ~Ad un tratto, 3147 2, I| lautezze del buffet nulla lasciarono da desiderare a' più esigenti.~ ~ 3148 2, XV| Ma un uomo come lui dovea lasciarsi torcere a sì tristi pensieri 3149 2, XVI| accompagnerò io.... non voglio lasciarti solo.... - disse Roberto.~ ~ 3150 2, I| partire: separarmi da voi, lasciarvi libera a' vostri capricci; 3151 2, XV| per partire, sebbene lì lasciasse il suo cuore.~ ~Diana in 3152 1, I| di mio cugino perchè la lasciassi, anche per poco....~ ~Il 3153 2, III| compenso vi spetta, ma desidero lasciate fra due giorni e, se si 3154 2, IX| come credeva, il patrimonio lasciatole dal padre.~ ~Lo stesso impiegato 3155 1, III| cavallo si guidava da sè, lasciavasi andare alla foga de' suoi 3156 2, XVIII| compiaceva, provocante, lasciva, in un'ebbrezza che ormai 3157 2, III| anche più candide è sempre latente, sempre facile a prorompere 3158 2, IV| sapea far benissimo distici latini, anche all'improvviso: era 3159 1, II| correva nel parco.~ ~I cani latravano.~ ~E di lì a poco si udì 3160 2, IV| l'università, ed era per laurearsi: i professori lo avean sempre 3161 2, X| cena, dopo aver fatto una lauta cena, gli abiti discinti, 3162 1, IV| sangue gli bolliva come lava nelle vene.~ ~Pure egli 3163 2, IV| pezzo; nè gli rincresceva il lavorar cinque o sei mesi a farne 3164 2, IV| È il mio segreto di lavorare.... In tal guisa, per tanti 3165 2, XII| con falsi diamanti, sì ben lavorati, che anche un intelligente.... 3166 2, VI| dolore.~ ~I prigionieri lavoravano; e poteano disporre d'una 3167 2, XVIII| avendovi a modello.... Egli lavorerebbe di certo per l'immortalità.~ ~ 3168 2, XII| bella collana, un qualche lavoretto fino, originale.... Essa 3169 2, XI| quanto, non ostante il lento lavorìo di tanti anni, avesse mal 3170 2, IV| Roberto; e per due giorni lavorò con febbrile attività e 3171 1, II| luogo sicuro, fidando nella lealtà, nella onestà di esso, nelle 3172 1, III| comportarlo: poichè tale è la lega che si forma di solito fra 3173 2, XII| sostituiti con pietre false, legate nel più puro oro....~ ~La 3174 2, XV| modernissimi.... e sono stati legati di recente.... Inoltre.... 3175 1, III| Marco prese la briglia, e legava qualche minuto appresso 3176 2, IV| il soprintendente. Gli si leggea nell'aspetto una grande, 3177 2, IV| le acque perchè, fatto o leggenda che fosse, anni prima vi 3178 2, XII| occhi dal giornale che stava leggendo.~ ~Riconosciuta la principessa, 3179 1, IV| colloquio.~ ~A Enrica, nel legger quella lettera, che conteneva 3180 2, I| pregiudizi, avrebbe perdonato di leggeri.~ ~Cristina Braco era ormai 3181 1, I| giardiniere, e chi avesse potuto leggerle nell'animo vi avrebbe scoperto 3182 2, XVI| scriveva e a chi doveva leggerli. Riconobbe il carattere 3183 2, IV| pozzo: la madre lo avea leggermente sgridato.~ ~- Chi lo salva? 3184 1, III| Dammi la lettera.... La leggerò con comodo.~ ~- Eccoci a 3185 2, I| giornate, o delle sue serate. Leggevano insieme: insieme parlavano, 3186 2, XVIII| come se una sì soave, sì leggiadra immagine potesse ispirarle 3187 2, III| tra noi inutili.... e ci leggiamo l'un l'altro nell'animo, 3188 2, IV| vaghezza di correr sì di leggieri al soprannaturale.~ ~- Sono 3189 2, I| le filze di carte, poi a leggiucchiare qua e là certi documenti: 3190 2, I| e mi annoiavo.... Avevo leggiucchiato qualche libro (sulla tavola 3191 2, VIII| osservazione, una protesta?... Io leggo nel suo volto lo sforzo 3192 1, IV| sottrarre un reo alla sua legittima pena! L'altro avvocato ribattè.~ ~ 3193 2, III| potevo, senza urtare certi legittimi sentimenti, poichè non avea 3194 1, I| vestiti: mangia soltanto pochi legumi: e ciò in un palazzo splendido, 3195 2, XI| e di cui si gettava un lembo su le spalle per chiuderli; 3196 1, III| marchese.~ ~- Sì, sì; e la lessi accuratamente.... Il dottore 3197 2, IV| cadde subito in un profondo letargo.~ ~Roberto godeva ormai 3198 2, XVIII| benessere insolito, una vera letizia: e in quello studio, fra 3199 2, XV| del Savioli, allora molto lette, si addormentò; ma fu svegliato 3200 2, I| d'argomento artistico o letterario. Per quella donna bella 3201 2, I| Studioso, appassionato della letteratura, coltissimo nelle arti, 3202 2, VIII| documento contro di voi; la letterina del dottor Krag: essa è 3203 2, IV| Roberto si gettò sul suo lettuccio, soffocando il pianto nel 3204 2, IV| colpi sul cranio con una leva di ferro.... Il delitto 3205 2, I| appartamento.... Mi sono levata stamani, prestissimo: e 3206 2, XII| pare....~ ~Tutti aveano levati gli occhi verso il palco, 3207 2, IV| mattina appresso, Roberto, levatosi di buonissima ora, con altri 3208 2, XV| Babbo!~ ~Intanto, altri levavano di carrozza la signora Teodora, 3209 2, VIII| sarò felice... che tu mi ti levi dinanzi! - queste ultime 3210 2, I| rudemente, e come se facesse la lezione a un fanciullo, a lei subordinato - 3211 2, I| ardua: compiere una missione liberale, nella qualità di rappresentante 3212 2, I| raccogliea il fiore de' liberali napoletani. I più arditi 3213 2, XII| farvi un merito della vostra liberalità; non volete trarne vantaggio.~ ~- 3214 1, II| stava sicura di poterla liberare dal figliuolo del contadino, 3215 2, XII| lieve moto ad alzarsi e liberarsene.~ ~La principessa, che non 3216 2, II| spensieratezza, ella si vide liberata per lungo tempo da ogni 3217 2, XIV| dicesse: - alla fine, siamo liberati di te!...~ ~E già si era 3218 2, VIII| triplice voluttà il ritrovar libere, per te solo, le gioie che 3219 2, XV| eleganza, a un certo forbito libertinaggio, alla raffinatezza, alla 3220 1, IV| grido del conte di Squirace, librato nello spazio, succedette 3221 2, XVI| vide immagini di santi: libri di devozione: sui mobili, 3222 2, I| operar con avvedutezza, licenziandola dal suo servizio non sì 3223 2, XI| arrivato a un certo punto la licenziasse e prendesse una vettura 3224 2, I| Le cameriere erano state licenziate.~ ~- Avete cenato al ballo?...~ ~- 3225 2, XIII| tornando da una mascherata.~ ~Licenziò la sua cameriera e si gettò 3226 2, I| rimorsi, co' pensieri non lieti delle cose malvagie da lei 3227 1, III| Il marchese partì fra i lietissimi augurii di tutti gli invitati.~ ~ 3228 Ded | fronte al mio libro, come lietissimo auspicio, un nome illustre, 3229 2, IV| con atti mancò, sia pur lievemente, alla disciplina.~ ~Dopo 3230 2, XVIII| tessuti.... Non ostante certi lievi difetti, visibili solo a 3231 2, XII| tratto, il marchese fece un lievissimo cenno tra loro combinato. 3232 2, III| desolazione.~ ~L'intendente, come ligio alla casa del duca, e fino 3233 2, IV| effettuare una fuga: quello di limare, a poco a poco, l'inferriata 3234 2, V| di corda, e della sbarra limata, che dovea lasciarlo passare.~ ~- 3235 2, VII| sulla sbarra che avea sì ben limato e che si dovea staccare 3236 2, I| velluto nero, circondato di limpidi cristalli, tutti chiusi 3237 1, IV| processo che, per noi, è sì limpido.... Questa insistenza dimostra 3238 2, XVIII| tempo i poeti.~ ~- Qui, la linea, - disse al pittore, con 3239 2, IV| prigione: gli forniva vino, liquori.~ ~Filippo Cardella, il 3240 2, I| ricevettero un cartoncino litografato. La principessa Gorreso 3241 1, II| di pallidissime, divenute livide, le occhiaie infossate, 3242 2, XVIII| maestoso, in ricchissima livrea: portava con sè un gran 3243 2, XVI| palazzo del marchese le livree di Corte.~ ~Il Re avea, 3244 2, XII| alcuno in quel vastissimo locale. O dunque?~ ~Le parve sentir 3245 2, I| café-chantant: o quasi uno di que' locali, che si prestano, o si affittano 3246 2, I| casa doventasse come una locanda, un café-chantant: o quasi 3247 1, I| servito in conventi, in locande, in osterie, sempre cacciato 3248 2, I| mormorazioni: ed anzi Enrica fa lodata.~ ~ ~ ~ 3249 2, IV| professori lo avean sempre lodato come molto sveglio d'ingegno: 3250 2, XVI| vi sono patimenti, che logorano le fibre più robuste....~ ~- 3251 1, IV| il motivo?... Che cosa ha logorato una parte della tua floridezza?~ ~ 3252 1, IV| ambiziosa, a' figliuoli che logoravano troppo i vestiti, e il cui 3253 2, XII| pubblicano a New-York, a Londra: uno ne leggeva, il Times: 3254 2, XVII| abusare in tal modo della mia longanimità. - Si drizzò in piedi, come 3255 1, IV| e che le sue mani erano lorde di sangue.~ ~Enrica vedea 3256 1, IV| sembrato a un tratto che lottava col conte di Squirace e 3257 2, XVI| vide nell'interno tutto luccicante di oro, poichè le grosse 3258 1, II| gettato, un bottone nuovo che luccicava: un bottone di uniforme 3259 2, I| con quella che mandavano i lucignoli delle candele. Fra quelle 3260 2, IX| alla principessa grossi lucri, qual frutto di certe operazioni; 3261 2, I| ella non avea fatto ciò per lucro....~ ~- Questo no, davvero!... - 3262 1, I| ottenere un ufficio molto lucroso e spera ottenerlo con la 3263 1, I| Nel pomeriggio del 30 luglio 18.... un uomo correva trafelato 3264 2, XI| acquistava un non so che di lugubre: e capiva che doveva esser 3265 2, VII| ove Roberto avea spento il lumicino abbacinato di cui s'era 3266 2, VIII| candelabri d'argento, in lumierette di Murano, fra i profumi 3267 2, XVIII| avviliscono l'uomo.~ ~La bellezza luminosa, chè tale pareva, della 3268 2, XVIII| viaggio, che fu quasi una luna di miele?... Ma essa meritava 3269 1, IV| già conosceva, e la baciò lungamente, da vero padrone di lei, 3270 2, III| iniziali, il plico, quasi lurido, lasciato da Ciccillo.~ ~- 3271 2, VI| acceso in volto, gli occhi lustri, continuò:~ ~- Se ha avuto.... 3272 2, XII| entro una cornice di cuoio lustro, nero, era un vetro opaco, 3273 2, I| dismesso il più stretto lutto.~ ~Nominata fra le elegantissime 3274 1, IV| coi colleghi: e averla S. M. in un colloquio familiare 3275 2, VIII| sento che qualche cosa si macchina contro di me.... Ho sorpreso 3276 2, XV| mentre il sudor freddo rendea madide le sue tempie.~ ~Che gli 3277 2, XVIII| avrebbero eccitato, dipinti maestrevolmente da un artista sì famoso. 3278 2, IV| dar con le lime il colpo maestro: l'ultimo colpo di cui niuno 3279 2, XVII| Napoli, accompagnarla ne' magazzini: gli era stato visto all' 3280 2, XII| tornato nel suo sfarzoso magazzino.~ ~La principessa, come 3281 1, IV| Non ebbe un pensiero della magnanimità del giovane: non uno slancio 3282 2, I| onori della festa.~ ~Le magnificenze della festa furono indescrivibili. 3283 2, I| abbattè in una donna alta, magrissima, che portava un fitto velo 3284 2, III| servir un pranzo, tutto magro, e ne rimandava in cucina 3285 2, I| estremità della mensola, in malachita, del caminetto, e agitava 3286 1, II| parco: sapremo chi è il malandrino entrato qui, e con quale 3287 1, IV| e poi la creatura era sì malaticcia.... la gente, che l'avea 3288 2, VI| giorni, era accasciata, malatissima; si alzò soltanto per poche 3289 2, IV| voi apparite loro tanto malato, che non vi suppongono capace 3290 1, I| anche in quel punto, benchè malazzata, non perdea della sua gran 3291 2, XVIII| inflitte. Benchè accigliato, malcontento, di pessimo umore, all'annunzio 3292 1, IV| gli fu negato. Egli non malediceva: non imprecava. Lo ritroveremo, 3293 2, III| morte del vecchio: tutti maledicono al figliuolo assassino, 3294 1, IV| separi da te... No, no! Maledizione! guai a chi s'interponesse 3295 1, IV| sua tranquillità pareva a' malevoli cinismo; ma gl'intelligenti, 3296 1, IV| trattar di certo come un malfattore... e, se ben pensi, la tua 3297 2, XVII| nobilmente a un'ingiustizia, a mali che ha cagionato e che sarebbe 3298 2, VIII| fascino; le piaceva esser una maliarda per tutti.~ ~Quando usciva 3299 2, I| Napoli: ne' crocchi de' maligni:~ ~- Il Re si è voluto sbarazzar 3300 2, XII| Era una giornata piovosa, malinconica. Ogni tanto ella sentiva 3301 1, IV| servizio: egli vi si adattò a malincuore, poichè a Mondrone i servitori 3302 2, I| aggiunse con sguardi molto maliziosi.~ ~- L'ho veduta iersera, - 3303 2, I| sarebbero dinanzi a Dio mallevadori.... La sincerità del pentimento 3304 2, IV| paura, che davan loro le malnate superstizioni.~ ~Immaginavano 3305 1, I| cugina dei Montrone; gobba, malsana, la sposò per la dote... 3306 2, VIII| piedi, poi subito tornava di malumore: ci fu un punto in cui la 3307 2, I| pensieri non lieti delle cose malvagie da lei poste in atto.~ ~ 3308 1, II| la triste educazione, la malvagità precoce non davan luogo 3309 2, I| sua famiglia due parenti malvisi al governo dispotico per 3310 1, IV| scacciato dal parco come un malvivente. E, mentre lo scacciavano, 3311 2, VIII| accarezzate, protette dalle loro mamme; il vederle sempre circondate 3312 2, I| da' molti signori, ch'ella man mano veniva incontrando.~ ~ 3313 2, VII| Roberto non era uomo da mancar alla parola data a un infelice.~ ~ 3314 2, VII| servito fin allora.~ ~- Devono mancare pochi secondi allo scocco 3315 2, XIII| nel riguardarvi. A voi è mancata una sola forza: l'educazione 3316 2, XVII| Sebbene non le sien mancati i collaboratori! - aggiunse 3317 2, VIII| colletta perchè a due altari mancavano le immagini: io le ho comprate: 3318 2, XIII| che, cominciando voi, vi mancherebbe il tempo per finire?...~ ~ 3319 2, XI| il mio voto, ti salvi!... Mancherò al mio dovere come direttore 3320 2, VI| drappi di seta. Non può mandare un sacchetto di ducati alle 3321 1, II| aveva affidata a Domenico e mandata per lui in luogo sicuro, 3322 2, III| rispondendo al maggiordomo, - mandate un altro.... Intanto, io 3323 2, X| prigioniero fuggito e che Roberto mandi a supplicare V. E. per lui....~ ~ 3324 2, X| sue cavalcate; poichè essa maneggiava lo schioppo e stava a cavallo 3325 1, I| fa rattoppare i vestiti: mangia soltanto pochi legumi: e 3326 2, VIII| sapere che l'appetito viene mangiando, - rispose Marco Alboni, 3327 1, I| lui, se ne era andato a mangiar e bere con alcuni compagni 3328 2, XVIII| sua battaglia. - Tornate a mangiare... vi aspetterò qui se volete.... 3329 1, I| per la dote... che ha già mangiato....~ ~- Non ho mai visto 3330 2, XV| ch'essa, accecata dalla mania del denaro, dalla urgenza 3331 2, XII| familiarità mentr'era in maniche di camicia, dinanzi a uno 3332 2, X| dolce sorriso e cortesi maniere per uomo adusato a star 3333 1, IV| suo delitto, molti se gli manifestavano favorevoli, propensi a credere 3334 2, VII| divenuta tra le mani di que' manigoldi?~ ~E pensava al marchese 3335 2, IV| alla gamba destra, in una manovra durante una burrasca, avea 3336 1, IV| riprese, simulando molta mansuetudine, - non bisogna andar a questi 3337 2, III| poichè la principessa si manteneva sì giovane, per la naturale 3338 2, IV| poichè la sua salute si mantenne sempre floridissima, si 3339 2, VII| prigioniero? Dovea esser mantenuta: Roberto non era uomo da 3340 1, II| graduato....~ ~- Ha, dunque, mantenuto la sua promessa!...~ ~- 3341 2, X| seguire?~ ~E le accennava un mappamondo disegnato su un'ampia carta 3342 1, III| tristi leggende; venuto dalla Marca, non si sapeva perchè, come 3343 1, IV| osservava, - il giovane marinaio sia stato provocato dal 3344 2, XIII| oggi avuto alcuna idea di maritarmi, e non mi sono mai accorta 3345 2, IX| lauti assegni.~ ~Se Diana si maritasse, e posto che il marito andasse 3346 2, I| si occupava del commercio marittimo: imprendeva esportazioni, 3347 2, XVII| inalzando un aristocratico mariuolo, par tuo, sino a me.... 3348 2, IV| con la fronte ricoperta di marmi, v'era un pozzo, stretto, 3349 1, II| erano rotonde, bianche, marmoree.~ ~Un bellissimo giovinetto, 3350 1, IV| Dopo l'elevazione, Andrea Marrato, il più ricco contadino 3351 1, IV| la febbre: le tempie gli martellavano: il sangue gli bolliva come 3352 1, III| sempre buona per me... una martire....~ ~E concedeva un vero 3353 2, I| sotto l'ampia pelliccia di martora, in cui si stringeva.~ ~- 3354 2, XVII| verso di essa.~ ~Era pur martoriato da un'altra idea: far cessare 3355 2, IV| ferita spesso gl'iterava il martoro, si conservava robusto e 3356 1, II| per la violenza di un mascalzone... io non voglio rinunziare 3357 2, IX| grandi fiocchi cilestri e due maschere, pure di raso....~ ~- E 3358 1, III| avete.... un bel figliuolo maschio! - gli disse il duca.~ ~ 3359 2, VIII| carezza di una piuma su una massa di bronzo.... Noi non ci 3360 2, VIII| accenna a dito....~ ~- Che matricolato briccone!~ ~- Non facciamo 3361 Ded | Al Comm. MATTEO SCHILIZZI~ ~ ~ ~Questo romanzo 3362 2, XVIII| corsa, per la pungente aria mattutina, si fecero d'un incarnato 3363 2, XII| sapeano nulla dell'incontro mattutino fra Enrica e il banchiere, 3364 2, III| deve esser ormai un uomo maturo... forse un vecchio per 3365 1, I| più reputati di Napoli, Maurizio Cotella.~ ~- Marchese, - 3366 2, V| la mia storia.... Io sono meccanico e incisore: e sono stato 3367 | medesimo 3368 1, II| sin allora, era rimasto meditabondo, si scosse, fece alcuni 3369 2, XVIII| lasciando le briglie lente, e meditando. Poi si dette, a un tratto, 3370 2, XII| se si raccogliesse in una meditazione profonda - voi cercherete 3371 2, X| lati siepi di rose e di melagrani, e che metteva alla villa.~ ~ 3372 2, XVIII| tomba di lei: e si dicea melanconico:~ ~- Non sono stato avventurato, 3373 2, IX| dispregiarla.~ ~Intanto, mellifluamente, le veniva dicendo:~ ~- 3374 2, VIII| sente.., su cui i discorsi melliflui, gli appelli alla discrezione, 3375 2, XIII| queste parole è per me una melodia.... Ove si può trovar un 3376 2, III| voci più armoniose, più melodiose, nel conversare, che avesse 3377 2, I| capo un'idea sin da quella memorabil mattina: riconquistar la 3378 2, XVIII| principessa, a lui vicino, memore della virtù dell'immenso 3379 2, VI| infame.... La principessa mena vita da sovrana: si sa che 3380 2, III| assegni, che vi danno modo di menar sì buona vita? se non dall' 3381 2, I| avessero avuto terre del loro e menato vita prospera.~ ~Volea, 3382 1, IV| stato facile cogliere in mendacio la giovane duchessa.~ ~Essa 3383 1, IV| so una strada che ci menerà in un attimo fuori del parco... 3384 2, I| uscire dalla vita d'ozio che meni.... Tu mi dirai che vivi 3385 1, IV| sua; non nutriva ormai il menomo dubbio su' suoi diritti.~ ~ 3386 1, I| attimo s'erano imbandite le mense per rifocillare, dopo le 3387 2, I| una delle estremità della mensola, in malachita, del caminetto, 3388 2, IV| ancor potuto spegnere nelle menti questa vaghezza di correr 3389 2, X| che mi dessi la pena di mentir tanto, d'ingannarvi; ho 3390 1, IV| convinzione, essa aveva mentito. Ma si torturava il cervello: 3391 2, III| di argenterie; i ricchi menus accomodati sul dorso di 3392 2, I| Cristina con la sua solita menzogna, poichè non avea ancor scoperto 3393 2, XVII| darsi ch'io sia stupida e menzognera, Eccellenza.... ma ho i 3394 2, IX| parenti.~ ~In queste lettere menzognere parlava loro sempre del 3395 2, IX| col massimo calore, del menzognero.~ ~La principessa s'abbigliò 3396 2, VI| tanto il mio cuore. Non ti meravigliare della mia curiosità....~ ~- 3397 2, I| argomento.~ ~L'americano meravigliava Napoli con la bellezza de' 3398 2, XVIII| fiorente, in su la tela. Lo meravigliavano certe proporzioni. Il seno 3399 2, XVIII| Murcillo sarà qui.... Mi meraviglio che già non sia tornato!~ ~ 3400 2, III| braccio, - mio padre si meravigliò sempre, e lo disse nei crocchi, 3401 2, XII| Mi combattono su tutti i mercati, anche qui. Da due mesi 3402 2, XVIII| E avevi affidato a mani mercenarie la nostra creatura.... E 3403 2, XII| su i tavolini, bronzi: il Mercurio di Gian Bologna, che stava 3404 2, III| nulla, poichè si trattava di meri sospetti; e, sentendosi 3405 2, VI| il vero tipo del popolano meridionale: buono, gaio, servizievole, 3406 2, XIII| proprio di noi italiani, de' meridionali in ispecie, compendiar in 3407 2, XVII| gentiluomini, di cui avete fatto sì meritamente una categoria a parte dal 3408 2, III| cose, che spesso non lo meritano... probabilmente, tu non 3409 2, V| eccessiva, ma era sempre più meritata di quella dell'altro.~ ~ 3410 2, XVII| sofferenze subite senz'averle meritate, malgrado i tradimenti, 3411 2, XVIII| luna di miele?... Ma essa meritava un castigo: avea troppo 3412 2, I| Il posto era atto ai meriti del principe, ma importantissimo, 3413 1, I| doppio, di avarizia, di meschini appetiti.~ ~Il duca, lasciati, 3414 2, X| apprezzato da alcuno perchè mescolato con troppo scherno, con 3415 1, II| passione ruggì per oltre un mese.~ ~Enrica era delirante,~ ~ 3416 2, IX| parla, Marco.~ ~- Quella Messalina è rovinata!~ ~- Come?~ ~- 3417 2, VIII| non venirmi a rubare il mestiere!... Sai ch'io ho regalato 3418 2, IV| calata la pietra alcuni metri nell'acqua, era respinta 3419 2, XII| bavero del mantello e si mettea in testa un cappello a larga 3420 2, X| principessa.~ ~Subito fu stupita, mettendo gli occhi su Diana, della 3421 2, XI| avea tutto disposto per metterlo in libertà.~ ~Gli spari 3422 2, XVII| a voi i documenti.... Li metto, naturalmente, all'incanto.... 3423 2, X| umiliazione. Voi dovete servir da mezzana anche ai miei amori col 3424 1, III| per un fido del marchese; mezzano delle dissipazioni di lui: 3425 2, XV| seduto, con un libro in mano, mezze giornate nella gran poltrona.... 3426 2, IV| notti sotto la terra, fra miasmi d'ogni maniera.... Vedete 3427 2, XII| guadagno.~ ~- Non vi chiedo mica la somma a cui l'avete stimata.... - 3428 2, XVIII| che fu quasi una luna di miele?... Ma essa meritava un 3429 1, IV| inalzarmi nell'onore, ne' gradi, migliorarmi con lo studio: sento che 3430 2, VIII| incubo, - che le parenti milionarie di mia moglie muoiano presto 3431 2, IV| morti. Accorsero medici, militari, altri ufficiali. Tutti 3432 1, I| pure una zia, anch'essa millionaria, a Genova: e così passa 3433 2, VI| di Enrica.~ ~- Potrei far minaccia, ricavar danaro.... ma.... 3434 2, XV| voleva interrogar la moglie, minacciarla, indagare ciò che gli appariva 3435 2, XVI| insidia, di un pericolo che minacciasse Diana. Vide muoversi il 3436 1, IV| Squirace. E poi egli non avea minacciato di morte anche lei?~ ~Se 3437 1, III| S., dei pericoli che la minacciavano...,~ ~- Oh, -.disse il marchese, - 3438 2, XII| simili a quelle di un'antica Minerva, quel seno procace, che 3439 2, XII| appariscente delle loro Minerve, delle loro Giunoni, come 3440 2, VIII| profumi delle polveri, de' minii, di essenze inebrianti.~ ~- 3441 2, X| Fin quando servivo da ministra a' vostri piaceri, fin quando 3442 2, XII| di comprarla ad una somma minore.... Tengo alla mia delicatezza, 3443 2, II| lavoro: le avea spiegato minutamente qualcuna delle sue grandi 3444 1, IV| anni, io, che esco ora per miracolo da un naufragio, possa lasciar 3445 2, XVII| che a ciò a cui Cristina mirava. Immaginò, nella commovibilità 3446 2, III| punto ove dovea volger le mire - la donna che avea spinto 3447 2, II| sincera amicizia, senz'alcuna mischianza di passione, si fece a parlargli 3448 2, I| contrasto con quella sì misera e frusta dell'abito di lei.~ ~ 3449 2, V| staccandolo da tutte le miserie della terra.~ ~Sentì vergogna 3450 2, I| molto ardua: compiere una missione liberale, nella qualità 3451 2, XVIII| lei e le suscitava contro misteriosi delatori. Ricevette un gran 3452 2, IV| la gettavan nel pozzo per misurarne la profondità e sostenevano 3453 2, IV| vita, per prender certe misure, infiggere certi ferri. 3454 2, IV| torture che egli, uomo sì mite, le andava preparando nella 3455 2, I| si era valsa più volte a mitigare le persecuzioni contro alcuni.~ ~ 3456 2, IV| della sua sorte, già sì mitigata, e addolcita di molti rigori, 3457 2, I| dolore del distacco mi sarà mitigato dal pensiero di veder appagato 3458 2, IV| qualcuno andasse a smuovere il mobile, per imprevista circostanza, 3459 2, XVIII| rivestì d'un abito nero, che modellava a perfezione le sue forme: 3460 2, XVII| spingete a perdere ogni moderazione, a uscire da ogni ritegno. - 3461 2, XV| gioielli non sono antichi, sono modernissimi.... e sono stati legati 3462 2, III| coltura, per la serietà, la modestia, la vigoria del carattere.~ ~ 3463 1, IV| due abili domande avrebber modificato l'esito del processo: Enrica 3464 2, XVIII| che è destino che tutti moiano, anche i bricconi più fortunati.~ ~ 3465 2, X| degno di affliggersi, di molestarsi per così poco; voleva vivere 3466 2, XII| che dobbiate avere spesso molesti pensieri, e gravi occupazioni, 3467 2, III| potrebbe arrecargli troppe molestie....~ ~La porta della stanza 3468 | Moltissimo 3469 2, XIII| per Diana, non ostante il momentaneo suo depravamento, e nell' 3470 2, X| fantasie.~ ~Venivano a trovarla monache: le più giovani le baciavan 3471 2, I| staccato da ogni interesse mondano: lieto che altri, di volontà 3472 2, XII| gioielliere aveva già pronta la moneta francese, datagli dal Weill-Myot, 3473 2, IV| Trascorsero gli anni monotoni: a ogni suo nuovo tentativo 3474 2, VI| condurla in una casetta di montagna, ch'io t'indicherò.... Là 3475 2, XII| però vorrei serbare la montatura e mettervi altri diamanti.... 3476 2, IV| talvolta ai piedi di certi monti.~ ~Non ebbe più requie. 3477 1, III| bere, prendo la bambina.... Monto nella mia carrozzella e 3478 2, I| crudele della moglie lo avesse moralmente abbattuto, ebbe un'idea 3479 2, XIII| alle labbra la mano destra morbida, bianca, profumata, sfavillante 3480 2, XVIII| delle sue braccia bianche, morbide, robuste, - a rimediar la 3481 2, I| testa sprofondata in uno dei morbidi cuscini, e pianse. Non aveva 3482 2, VIII| palpitante, era toccato da una morbidissima pelle di tigre, che parea 3483 1, IV| matrimonio?~ ~Enrica si mordeva le labbra.~ ~- Ho detto 3484 1, I| Sposò la principessa di Morella, cugina dei Montrone; gobba, 3485 2, XIII| proverbio: vedi Napoli, e poi mori, - il mio voto è vivere, 3486 2, VIII| alla temperanza, all'esser morigerati, fan l'effetto della carezza 3487 1, IV| padre... ve ne supplico... morirei di dolore e di vergogna....~ ~- 3488 2, XVIII| perdono due milioni noi non moriremo. Non lo credete?~ ~Il commesso 3489 2, XVIII| stratagemmi saranno vani.... morirete.... per mia mano!~ ~- No! - 3490 1, IV| accoppiarono l'amor di patria, e ne morirono martiri.~ ~Il conte osservava 3491 1, IV| Tu aneleresti ch'io morissi anche prima del processo 3492 2, XV| si china su di lei e le mormora queste parole: cara figliuola! 3493 2, VIII| l'udire uno spasimo, un mormorio d'ammirazione intorno a 3494 1, II| Enrica si difendeva con morsi, coi pugni, con le unghie, 3495 1, I| sparati da un'altura del parco mortaretti e per tutto il parco rimbombavano 3496 2, IV| a prender atto delle due morti. Accorsero medici, militari, 3497 2, XIII| Sembra che Enrica avesse mossa al Venosa una domanda, poichè 3498 2, V| avea lavorato, e indarno, mosso dal più nobile, dal più 3499 2, VIII| stringa.~ ~Entrò nelle sale, mostrando la sua bella gamba. Ella 3500 2, XII| aprendo quel forziere, mostrandole tutta quella ricchezza, 3501 2, XVII| in piedi, come se volesse mostrarglisi in tutta la potenza della 3502 2, XIII| e compiacersi tanto di mostrarli: quale fra le grandi dame 3503 2, XVII| fra essi alcuni, che si mostrarono sin ad oggi tra i miei amici 3504 2, I| fierissima, non avea mai voluto mostrarsene gelosa.~ ~Ricevea la duchessa, 3505 2, XVI| La verità; e spero mostrartene i documenti....~ ~- Dunque, 3506 1, IV| di farmi udire da te, di mostrarti ch'io non poteva occuparmi, 3507 2, XV| po' delicato.... Voglio mostrarvi alcuni miei gioielli, e 3508 1, IV| con altra persona, non vi mostrate: nascondetevi in uno de' 3509 2, III| defunta marchesa non si mostravan disposte a morire: passavano 3510 2, I| a una certa distanza: tu mostrerai offrirmi de' fiori.~ ~La 3511 2, XII| rammentò subito di quella mostruosa familiarità. Aveva sentito 3512 2, XII| trastullo. La principessa ha motteggiato, schernito tutti? - pensava. - 3513 2, I| indolente, affabilissimo, motteggiatore, sarebbe stato capace di 3514 2, I| affabilità indulgente e un po' motteggiatrice.~ ~S'era formata fra loro 3515 2, X| di risa fescennine, con motti salaci, procaci, il ridicolo 3516 2, VI| figli? - chiese Roberto, movendo tale domanda per semplice 3517 2, XVI| pure che il paravento si movesse. Subito gli venne l'idea 3518 2, XII| tutta l'ispirazione del Mozart:~ ~ ~ ~Giovinetti, che fate 3519 2, XVI| grosse monete vi erano a mucchi: e da un segretissimo ripostiglio 3520 1, IV| inabissava il precipizio, mugghiava il mare.~ ~Enrica avea preparato 3521 2, I| con fiorellini bianchi, di mughetto, a rari intervalli.~ ~La 3522 2, I| la prodigalità delle sue munificenze. Avea pensato dar una festa 3523 2, XVII| riconcentrarsi un istante, munirsi di tutta la forza di cui 3524 2, XVIII| vita, par che quel corpo si muova.... Tiziano avea goduto 3525 2, VII| che si dovea staccare col muover di un dito.~ ~Ah, che sorpresa 3526 2, XII| dunque?~ ~Le parve sentir muovere una sedia in una stanza 3527 1, IV| grondava dalla fronte, si muoveva com'un uomo che non sa più 3528 2, XII| mondo, le due virtù che muovono tutto: l'intelligenza e 3529 2, VIII| argento, in lumierette di Murano, fra i profumi delle polveri, 3530 2, XIII| infiammarlo. Con la sua bella voce musicale, quando furono presso la 3531 2, VIII| era vestita di semplice mussolina.... Se sentiste che floridezza?... 3532 2, XV| sue promesse?~ ~Ma Enrica, mutabile, perversa, sapeva che, continuando 3533 2, XII| nella leggerezza, nella mutabilità delle passioni; una donna 3534 2, VI| Calabria mi accadde il solito. Mutai, in varii anni, parecchi 3535 2, XIV| passione, degl'inopinati mutamenti dell'animo femminile.~ ~ 3536 1, IV| trascinato alla tomba.~ ~E tale mutamento di eventi si compieva un 3537 2, V| allo scocco delle tre si mutan le guardie. Arriva qui dinanzi 3538 2, VII| della principessa dovea mutarsi in odio furibondo!~ ~Roberto 3539 2, XVIII| principessa, affinchè ella mutasse di un poco il suo atteggiarsi. 3540 2, XIII| Venosa. La fanciulla erasi mutata soltanto per l'ambizione 3541 2, I| mondo sono assolutamente mutate.... E che cambiamenti ancora 3542 1, I| molti signori, in un anno mutava cinque, sei padroni; era 3543 2, XII| sguardi per non perdere alcuna mutazione del suo volto, mentre egli 3544 2, IV| attirato a sè.~ ~Tutti stavano muti, impensieriti; alcuni si 3545 2, XVII| meravigliosa, e ne domanda, nel suo muto stupore, la spiegazione. 3546 2, XVIII| era sorta fra loro una mutua simpatia; l'uno e l'altro, 3547 2, XII| scritto a lettere d'oro: W.-Myot.~ ~Entrò in un corridoio, 3548 2, XVIII| dipingere le nudità femminine.~ ~Nacquero dispute sa la perfezione 3549 2, III| sul dorso di graziosissimi nani d'argento, dalla schiena 3550 2, XII| raso nero, con filettature, nappe e frangie d'oro: su i tavolini, 3551 2, XI| somministrava loro un sottile narcotico.~ ~Allorchè tutto fu quieto, 3552 1, IV| parte essenzialissima: la narrazione ragguagliata del modo con 3553 1, IV| temeva nuovi richiami, temeva nascessero viluppi insidiosi per lei. 3554 2, I| principessa non riuscì del tutto a nasconder la sua gioia.~ ~Essa veramente 3555 2, XV| In quella stanza potrò nascondermi quando voglio.... È sempre 3556 2, XVIII| verso di lui.~ ~- Tu mi nascondesti perfino che mi avevi reso 3557 1, IV| persona, non vi mostrate: nascondetevi in uno de' boschetti: però, 3558 2, XVIII| forme elette, che ella non nascondeva molto, per la stessa foggia 3559 2, IV| temea lo frugassero. Ne avea nascosti alcuni pezzi nell'ufficio 3560 1, II| larghe spalle, occhi vivi, naso aquilino, e mirabile nella 3561 2, IX| colore spiccava su un gran nastro candidissimo. Salirono in 3562 2, III| sì trista, era di quelle nature a cui sembra che il male 3563 1, I| le sue energie, come il naufrago le sue forze sull'unica 3564 1, II| scrivere: il comandante della nave lo faceva suo segretario, 3565 2, IX| principessa?~ ~- Sarà qui necessariamente.... Non si può evitare d' 3566 1, IV| diverso dal vostro.~ ~Un reo, nega, attenua, si difende: qui 3567 2, XII| sovrana, che sa non poterlesi negar nulla e non è abituata, 3568 1, III| dissipi la mia parte; o possa negarmela. Io ho usato, dunque, di 3569 2, I| scienza di Stato chiamò: negazione di Dio!~ ~Il principe era 3570 1, IV| non volle dir verbo.~ ~Non negò, non confessò di esser autore 3571 1, I| erano fatti da negri e da negre: fondò un giornale, l'Evening 3572 1, I| i servizi erano fatti da negri e da negre: fondò un giornale, 3573 2, IV| come un po' fattucchiero e negromante: era pur ciò ch'egli voleva 3574 1, I| di palme, di orchidee, di nepenti....~ ~Il conte accettò l' 3575 1, I| piuttosto alta di statura, nerboruta, di viso scialbo, con profonde 3576 2, XV| quella lettera vi era una nerissima denunzia.~ ~Vi si diceva 3577 2, XVIII| terrore. Nel vederla così nervosa, così confusa e trambasciata, 3578 2, XVII| un riso secco, stridente, nervoso.~ ~ ~ ~ 3579 1, IV| scritta?~ ~- Sì, - rispose nettamente questa volta Enrica che 3580 2, XV| dimostravano eziandio lo stile netto in cui era scritta, la fina 3581 2, XVIII| collinette di rose e di neve, come le chiamavano un tempo 3582 2, III| Mondrone è doventato un nido di scandali: scandali, che 3583 1, IV| smania di scoprire la verità, nient'altro che la verità, in 3584 | niente 3585 2, XVIII| principessa come circonfusa da un nimbo di luce. Con le ultime linee 3586 2, VIII| ella si era acconciata da Ninfa. Molti fiori su la testa: 3587 2, XII| pittore napoletano, Edoardo Nisieli, da lui protetto: uno de' 3588 2, I| color crema. E la stoffa nitida, splendidissima, facea singolar 3589 2, I| gli mostrava i suoi denti nitidissimi.~ ~Il principe era un uomo 3590 2, XVIII| squisitissimo vino americano, di un nitido color d'ambra, vino riconfortante, 3591 2, XII| lasciava vedere tutto il nitore della pelle. La stessa trina 3592 | niun 3593 | niuna 3594 2, I| essa era legata con le più nobili famiglie, con la più pura 3595 1, IV| il conte Guicciardi. Di nobilissima famiglia, le cui sostanze 3596 2, XVIII| l'uno e l'altro, animi nobilissimi, aveano avuto a comune una 3597 2, XVII| di riparare onestamente, nobilmente a un'ingiustizia, a mali 3598 2, XII| incorniciate su basi di legno in noce, dietro alle quali avrebbero 3599 1, IV| come si ammazza una bestia nociva: e accomodar tutto senza 3600 2, III| dalle punture degl'insetti nocivi, forse dai rovi che il vecchio 3601 2, I| gran clamore, per questa nomina, che suscitò tutte le insidie. 3602 2, XII| signore, che non voleva nominarsi e domandava di parlarle.~ ~ 3603 2, I| il più stretto lutto.~ ~Nominata fra le elegantissime e bellissime 3604 2, XVIII| riuscite a meraviglia. Il re la nominava a una carica onoraria di 3605 1, IV| che aveva di fronte (non nominò Roberto) e la percoteva.~ ~ 3606 2, X| certo punto Emilio. - Mio nonno stava col padre di lei: 3607 1, III| alcuni segni particolari: nota alcune gravi imperfezioni 3608 2, I| della nascita della bambina, notando il giorno e l'ora, e affermandola 3609 2, V| ancor nulla ottenuto.... E notate che offrivo di tornarmene 3610 2, X| cosa, della sapienza, delle novità in amore, che aveva e sapea 3611 2, I| sì tosto furon fissate le nozze fra il principe Gorreso 3612 1, II| sangue, gli pareva che una nube rossastra gli oscillasse 3613 2, V| pioggia era cessata: le nubi erano spulezzate dal vento: 3614 2, XVIII| donna!~ ~Accomodati i quadri nudi, postili in luogo sicuro, 3615 2, XVIII| sopra tutto nel dipingere le nudità femminine.~ ~Nacquero dispute 3616 2, II| Sovrana. Avea attorno un nugolo di parassiti. La sua casa 3617 | nullo 3618 2, X| colossale struttura, un nume antico; avea un dolce sorriso 3619 2, I| famiglia di contadini, molto numerosa e povera, sebbene un tempo 3620 2, XII| ostacoli, e che sono sì numerose: era di quelle indoli rare 3621 1, I| speranza ch'egli paga i suoi numerosi creditori.... Il marchese 3622 2, X| agguato, sbarazzarmi di chi mi nuoce....~ ~- Sarebbe inutile, 3623 2, XII| fuggire dal suo carcere per nuocermi.... Ed ora Cristina parli 3624 2, III| nel parco e vi è rimasto, nutrendosi non si sa come.... Non si 3625 2, III| mai che Giacinto potesse nutrir tali fantasie! - esclamò 3626 2, III| dico a scacciarlo.... ma a nutrirlo, a soccorrerlo, a persuaderlo 3627 2, IV| delicati, affinchè egli potesse nutrirsi meglio che stando all'ordinario 3628 2, XVIII| dunque ingannato.... Ho nutrito, un tempo, per lei sì grande 3629 2, I| caro: l'ambizione ch'io nutro per te: il desiderio mio 3630 1, IV| ove è preparata la camera nuziale.... E il duca verrà là, 3631 1, IV| mia vita a' tuoi piedi, obbedendoti come uno schiavo, indovinando 3632 2, X| altri mezzi per tenervi obbediente; perchè siate mia schiava.... 3633 2, I| rimorsi questa sua cieca obbedienza! E la persona, per la quale 3634 2, II| servitore: felice di poter obbedir a un cenno di lei; metteva 3635 2, X| comandar tutto, sicura d'essere obbedita! - disse la principessa 3636 1, IV| nome: e Domenico che le obbediva, credendo ella volesse soltanto 3637 2, II| le avrebbe fatto firmare obbligazioni: un bel giorno, per uscir 3638 2, VIII| salvarvi dalla miseria, dall'obbrobrio, dal disonore?... Farvi 3639 1, II| poi, per un istante di oblio... per la violenza di un 3640 1, IV| dolori, e la tendenza all'oblìo, forse, la sola cosa che 3641 2, VIII| lavoro; la principessa la occhieggiava maliziosamente. L'altra 3642 2, XII| rispose il De Carlo, i cui occhietti scintillavano di malizia.~ ~- 3643 2, IX| chiesto neppur il denaro occorrente alle spese ordinarie per 3644 2, I| o si affittano ad ogni occorrenza di feste, di ricreazioni.~ ~ 3645 2, IV| al soprintendente:~ ~- Occorrerebbe chiuder quel pozzo: qualcuno 3646 2, IV| avesse commercio con potenze occulte, egli esercitava su quanti 3647 2, IV| tanti anni, ho potuto tener occulto ciò che facevo. Quelle pietre 3648 2, XIII| Ella, statene certa, non si occupa di voi.~ ~- È una prudenza, 3649 2, XIII| armonioso, mi son sempre sentito occupar l'animo da tenerezze ineffabili.... 3650 2, III| Dobbiamo tornare a occuparci di uno de' nostri personaggi: 3651 2, I| uffici che aveano a cercar d'occupare.~ ~Il principe affermò che 3652 1, IV| mostrarti ch'io non poteva occuparmi, se non di te.... Ho corso 3653 2, V| nascosto il suo grande dolore e occuparsi piuttosto delle sofferenze 3654 2, XII| Se non fossi molto occupato! - rispose il De Carlo, 3655 2, XVIII| principessa; da un pezzo non mi occupo de' vostri affari.~ ~- Voi 3656 2, XVII| guardava, in atto di chi ode una cosa nuova, anzi meravigliosa, 3657 2, III| trovate chi vi spoglia e vi odia, vi vitupera, pel bene onde 3658 1, I| una forte inclinazione a odiare e distruggere.~ ~In breve, 3659 2, X| parte?...~ ~- Hai detto di odiarmi: ma vorrei sapere perchè 3660 1, IV| avrebbe voluto gravemente offendere, castigare il conte: non 3661 1, IV| attaccava con energia: chi offendeva, e chi soltanto si difendeva.~ ~ 3662 2, XVIII| una mano la fialettina, offertale dal Weill-Myot. Gettatasi 3663 2, I| rammarico, di quelle lautezze offertele solo perchè un de' suoi 3664 2, XII| compiuto, con il prezzo offerto....~ ~- Ma, allora, vendetemi 3665 2, VI| bicchierino d'acquavite, offertogli da Domenico, ma, veramente, 3666 2, VIII| sono esposta a tutte le offese.... Se tu indugi, io tornerò 3667 2, I| Perricone era il prete che officiava nella cappella del parco, 3668 2, IV| probabilità d'uscita, che offria l'edificio ad un prigioniero, 3669 1, II| Francesco Jannacone!...~ ~Offriamo qualche spiegazione al lettore.~ ~ 3670 2, XV| ha goduto sin ad oggi.... offrirà magari di portar via con 3671 2, XII| aspettava che lo pregasse di offrire alla principessa un oggetto 3672 2, XVIII| già avea fatto disegno d'offrirle un grazioso ricordo, che 3673 2, I| certa distanza: tu mostrerai offrirmi de' fiori.~ ~La principessa 3674 2, V| ottenuto.... E notate che offrivo di tornarmene subito a Roma, 3675 2, XVIII| operava: avea la coscienza offuscata, ottenebrata dagli strabocchevoli 3676 2, XII| ottenere.~ ~Voleva persuadersi ognora che la sua bellezza era 3677 | ognuna 3678 2, XV| calligrafia, la carta finissima e olente un profumo aristocratico.~ ~ 3679 2, X| non voleva attristarsi per ombre, invano: aspettiamo, - ella 3680 1, IV| mondo? Un assassino, un omicida, che aspettava la sua condanna - 3681 2, XII| Poi, il mio affare, da onest'uomo, è già compiuto, con 3682 2, XVII| ha la virtù di riparare onestamente, nobilmente a un'ingiustizia, 3683 2, XII| diamanti, per mezzo di persone oneste, fidate.... di voi, per 3684 2, IV| di pochi, che passano per onesti nel mondo, mi fiderei come 3685 2, III| un vezzo di perle per l'onomastico di lei. E il fatto è un 3686 2, XVII| siete costituito tutore dell'onor mio.~ ~Roberto non rispose. 3687 2, XVIII| ingrati alla donna che li onora della sua predilezione; 3688 2, XVIII| la nominava a una carica onoraria di Corte: inebriando il 3689 1, IV| Faccio osservare all'onoratissimo presidente, - egli disse, - 3690 1, IV| ben fornito di denaro, onusto di onori, e il vecchio avea 3691 2, XII| altra; per tutto vetrate opache, fisse e incorniciate su 3692 2, XII| lustro, nero, era un vetro opaco, ovale, e sul centro di 3693 1, I| risuonava sotto il bel cielo di opale e di azzurro.~ ~Una delle 3694 1, III| una grassazione contro due operai, padri di famiglia.... Non 3695 2, X| Che trasmutazione ha operato il mio denaro.... Quanta 3696 2, IX| lucri, qual frutto di certe operazioni; ma quando essa vi ebbe 3697 1, II| fini: in piaceri, se non in opere buone: stava sicura di poterla 3698 2, I| ha l'attitudine ad essere operoso nello cose più serie, più 3699 2, VIII| Ma se il marchese si opponesse?~ ~Le guancie di Diana diventarono 3700 2, VIII| fanciullaggine.... Se io mi vi opponessi recisamente, diventerebbe 3701 1, IV| ogni ostacolo che mi si opponga, se non potrò sormontarlo, 3702 2, I| in nulla diletto: avea da opporre a tutto, da censurar tutto, 3703 1, IV| Egli lasciò fare: non oppose resistenza di sorta. Enrica 3704 2, III| costituirsi parte civile, io mi opposi, come potevo, senza urtare 3705 1, II| sensuale, non tollerando opposizione a' suoi capricci, e nessuno 3706 2, XVIII| inconscia di ciò che faceva, oppressa da un dolore che superava 3707 2, IV| grave ansare d'un uomo, oppresso da un'immensa fatica.~ ~ 3708 2, V| Il sacro dolore che l'opprimea gli dava a sentir più forte 3709 2, I| distrarsi dal gran caldo che l'opprimeva, era salita nell'archivio 3710 2, VIII| Il marchese non potea oppugnar certe teorie. Eran le sue, 3711 | Oppure 3712 1, IV| risulta dalla affermazione orale esplicita. Debbo, dunque, 3713 2, X| s'inginocchiava a dire orazioni con esse: fra la gente di 3714 1, I| serra, piena di palme, di orchidee, di nepenti....~ ~Il conte 3715 2, I| direbbe che la Corte inviti un'orda di affamati.... o di parassiti!~ ~- 3716 2, I| lui, nella conversazione ordinaria, egli la trovava di ghiaccio, 3717 2, IX| denaro occorrente alle spese ordinarie per la bambina? Lo anticipava 3718 2, IV| nutrirsi meglio che stando all'ordinario della prigione: gli forniva 3719 2, XVII| non volete cedere a me, ordinate alla principessa di venir 3720 2, XVIII| suo primo commesso, gli ordinava:~ ~- Si facciano rimettere 3721 2, XVII| circa mia figlia.... V'ordino che facciate venir qui Enrica, 3722 2, XVI| però di mio padre.... - ordinò la fanciulla con tuono imperioso.... - 3723 2, IV| di cui avea rintronate le orecchie, dacchè era nella prigione.~ ~ 3724 2, VIII| una povera vedova e di un'orfanella....~ ~- E bene, - disse 3725 1, II| Cristina sapeva che Enrica, orgogliosa, fastosa, disprezzava il 3726 1, I| fra lo scintillio degli ori, gli arazzi, gli oggetti 3727 2, XVIII| fatto addobbare con sfarzi orientali.~ ~E il pittore stava eseguendo 3728 1, I| parte a una delle guerre d'Oriente, ed era tornato la sera 3729 2, III| pel bene onde gli siete origine.~ ~L'intendente facea atto 3730 2, IV| soffocando il pianto nel rozzo origliere, che gli forniva l'amministrazione 3731 1, I| lascerà al Papa, o agli Orléans, i suoi milioni, se si disgusta 3732 2, XVI| carta molto greve, con gli orli dorati: contenevano ognuno 3733 2, X| non piccol valore, ond'era ornato, arredato il salotto. - 3734 2, XI| tuoi patimenti!...~ ~Gli orologi della prigione sonavano 3735 2, XVII| spaventosa. Rimasto solo, soffrì orribilmente. Non avrebbe mai pensato 3736 2, XV| infame".... Per ora niuno osa affrontare apertamente la 3737 1, III| sbigottimento, spaventati; non osano far nulla, senza l'ordine 3738 2, I| le sole persone a cui non osasse apertamente ribellarsi.~ ~- 3739 1, II| che una nube rossastra gli oscillasse dinanzi agli occhi, il cuore 3740 2, III| uscito da una condizione oscura, si era inalzato, si era 3741 2, XII| marchese di Trapani, - ma non oso più contare sulla soddisfazione 3742 2, I| Stamani vi concedo ospitalità nelle mie stanze.... Passiamo 3743 1, I| villette, che servono per gli ospiti, affinchè essi possano avere 3744 2, I| loro equipaggi, a saluti ossequiosi fattile da' molti signori, 3745 2, XVIII| scoprendosi il capo in atto molto ossequioso, - era sicuro di trovarvi 3746 2, XVII| resistere al desiderio di osservar da vicino, con ogni attenzione, 3747 2, XII| impassibile per chiunque l'avesse osservata.~ ~- Di quattro fucilate, - 3748 2, VIII| vicini al punto donde li osservavano il marchese e il suo degno 3749 1, IV| Enrica mostrava che quelle osservazioni la annoiassero.~ ~- Ma tu 3750 2, XII| esempio, alla cui segretezza, osserverete, si può stare.... e sostituiscono 3751 2, XV| figuratevi.... gridavano come ossesse.... Non osavano buttarsi 3752 2, VI| a divincolarsi come un ossesso. Dacchè era al mondo, non 3753 2, I| faccia scialba, giallastra, ossuta com'era tutta la sua persona.~ ~ 3754 2, XVII| Cristina allungava le sue dita ossute, che parevano artigli, verso 3755 2, XII| principessa, tutta sorridente e ostentando il piglio più leggero, - 3756 2, XV| continuava con la sua più ostentata prosopopea il Latania; egli, 3757 2, XVII| di rimando e con un certo ostentato piglio d'insolenza.~ ~- 3758 2, XVIII| teneva alle più volgari ostentazioni e voleva mostrare dinanzi 3759 2, XIII| suscitano nel mondo invidie, ostilità.... Più volte mi son pervenute 3760 2, VIII| Allora sì che ella si ostinerebbe.... La sua inclinazione 3761 2, XIII| pregato?~ ~- La domanda che fa Otello a Desdemona....~ ~E, sghignazzando, 3762 2, X| servito quella del duca per ottant'anni. Che buoni signori.... 3763 2, XVIII| la coscienza offuscata, ottenebrata dagli strabocchevoli vizi, 3764 2, XVI| soggiunse Roberto, - ottener da te con le buone quel 3765 1, I| ufficio molto lucroso e spera ottenerlo con la sempre maggior influenza 3766 2, XIII| piacere.~ ~Finiti i denari ottenuti dal De Carlo, aveva già 3767 2, I| posto nella diplomazia.... E otterrai certo, subito, un'ambasciata.... 3768 1, I| o viceversa.... Intanto, ottiene cospicui assegni, che il 3769 2, I| bambina. Ella vi sosteneva un'ottima parte; non già di suggeritrice, 3770 2, V| che a me pure erano state ottimamente pagate.~ ~Feci professione 3771 2, I| dire vivessero ormai in ottimi rapporti, e quasi cordiali, 3772 2, IX| intelligente, di carattere ottimo, che vede però spesso gli 3773 2, XVIII| principessa si gettò su una larga ottomana, e vi cadde in modo che 3774 2, I| già, entro due settimane, ottomila.~ ~- Sono le ultime, che 3775 2, IV| casa di una sua zia, quasi ottuagenaria, che viveva sola, per sordidezza 3776 2, XII| nero, era un vetro opaco, ovale, e sul centro di esso era 3777 2, XVII| alle mormorazioni degli oziosi: uscire da quel riserbo, 3778 2, I| voglio tu non viva più ozioso.... Io sono ambiziosa per 3779 2, XVI| calma, una serietà, una pacatezza, una misura indescrivibili.~ ~ 3780 2, XVI| Hai tu, - egli riprese più pacato, - udito mai raccontare 3781 2, XVII| cui stava a cuore finir pacificamente quella conversazione. - 3782 2, XVII| pensò, vorrà essere mio padrino! Ma a che dovea egli attribuir 3783 2, XV| consigliava a tacere; dovea padroneggiarsi, aspettar momenti più opportuni. 3784 2, VIII| sposare quella ragazza grassa, paffuta.... Ci vogliono però molti 3785 2, III| di rosso le sue guancie paffutelle.~ ~Diana entrò nel salotto 3786 2, XVIII| Oggi sono in scadenza i pagamenti di qualche centinaio di 3787 2, I| entrare nelle sue stanze, pagando quindici, venti, trenta 3788 2, X| di otto giorni, dovrete pagarmi lire ventimila. Quindicimila 3789 2, XVII| soccorrerò. Non intendo pagarvi un segreto: non voglio crediate 3790 2, XII| mie mani.... Per me son pagata e mi pagherò co' nuovi oltraggi, 3791 2, XII| piaceri, nè le sembrava averli pagati mai troppo, pur che rispondessero 3792 2, XII| Per me son pagata e mi pagherò co' nuovi oltraggi, le nuove 3793 2, X| che ha tanta alterezza, paghiate le spese dei miei piaceri!~ ~ 3794 2, IX| il suo gran cappello di paglia, adorno di violette, il 3795 2, VI| avrebbe dovuto procurarsi un paio d'occhiali per non essere 3796 2, I| In uno de' più bei palazzi della via di Toledo abitava 3797 2, XII| nero, e col suo fez.~ ~Sul palcoscenico si cantava il pezzo sublime, 3798 2, XII| vedeva in lei la gioia che palesano tutti gli animali robusti, 3799 2, X| mio segreto.... ma se ne palesassi ad altri anche una parte?...~ ~- 3800 2, VIII| risentimento.~ ~- Non te li ho mai palesati fin ora perchè io stesso 3801 1, II| funesta passione, ch'ella non palesava ad alcuno, ma l'atterrivano.~ ~ 3802 2, XVII| Roberto, che facea sforzi ben palesi per contenersi - d'abusare 3803 1, I| alcuno: tutte e due rigide e pallide: senza mai dar al sagrestano, 3804 1, II| schiumanti, le guancie, di pallidissime, divenute livide, le occhiaie 3805 2, IV| oggetto di meraviglia; lo palpavano, lo interrogavano per accertarsi 3806 2, XVIII| Il pittore non batteva palpebra: gettava linee: intrideva 3807 2, XII| essa aspettava una visita, palpitando.~ ~Appena la principessa 3808 2, XVIII| guardarlo, facea pensare e palpitare.~ ~Più in là altri segni, 3809 2, XVIII| d'ostacolo.~ ~Il pittore palpitava d'entusiasmo, poichè avea 3810 2, XVIII| antiche, persino sotto i panneggiamenti. Era un delirio di bellezza, 3811 1, IV| lacere in varii punti, i pantaloni tutti cosparsi di polvere, 3812 2, XVIII| dietro una portiera di raso paonazzo, con ricami d'oro, sebbene 3813 1, I| ricchissima: e che lascerà al Papa, o agli Orléans, i suoi 3814 2, XIII| pensano come me; Napoli è il paradiso della terra.... Non posso 3815 2, VI| toccate a lui e ad Enrica; dal paragonare alle splendidezze in cui 3816 2, XII| non possano resistere al paragone di lei.~ ~Abbiamo già visto, 3817 2, XVII| come se fosse colto da paralisi. - Fatelo entrare nel salottino 3818 2, XVII| l'altro volesse andar a parare.~ ~- Tocca a voi, signore, - 3819 2, XVII| disonorato, senza dignità, parassita infetto, che vivi alle spese 3820 2, I| prete ebbe finito la sua parca cena, gettò un'occhiata 3821 2, IV| pietre, che eran cadute, parean non divelte, ma tagliate 3822 | parecchi 3823 1, IV| colleghi, sarei allora di parere diverso dal vostro.~ ~Un 3824 2, I| concerto con il suo sarto parigino, una scollatura, che facea 3825 2, VI| scioglier di nuovo la sua parlantina. - S'io volessi, potrei 3826 1, IV| E tu avresti già dovuto parlargliene.~ ~Enrica tremava, non sappiamo 3827 2, VIII| sua volontà. Cessarono di parlarsi: si udì nella stanza qualche 3828 1, IV| un lungo viaggio: cerco parlarti: tu ti presenti come una 3829 2, XIV| era irritata che pochi le parlassero: le sembrava esser troppo 3830 1, IV| insinuato:~ ~- Se, per caso, io parlassi con altra persona, non vi 3831 2, XVI| era davvero innocente?... Parlatemi però di mio padre.... - 3832 2, VIII| in tutto tranquillo.~ ~- Parlerai a mio padre? - riprese Diana, 3833 2, XVIII| fissato tra loro che Roberto parlerebbe a Enrica, mentre il principe 3834 2, XVI| breve pausa.~ ~- Non mi parlerete, dunque, di mio padre? - 3835 2, XV| Egli la supplicava.~ ~- Parliamo d'affari! - ella disse a 3836 1, III| S. una cosa, che non le parrà strana.... Noi siamo associati 3837 2, VIII| simulazioni volgari, mi parrebbero un'umiliazione.... Ho l' 3838 2, III| venero la memoria, non potei partecipar mai sinceramente a queste 3839 2, XI| mio vicino di cella, volle parteciparvi.... mentre scavalcavo la 3840 2, I| federale.~ ~Il principe partecipava sempre a que' colloqui.~ ~ 3841 1, IV| che già aveano indovinato: partecipavano a quella grande preghiera.~ ~ 3842 1, III| disse il duca.~ ~Il marchese partì fra i lietissimi augurii 3843 1, III| rispetto.~ ~- Ora, io sono particolarmente interessato in questo affare; 3844 2, VI| curiosità....~ ~- La sera io partii in una carrozza, mentre 3845 2, I| Io rimarrò a Napoli: tu partirai solo....~ ~Il principe fu 3846 2, I| siete nelle nostre mani!~ ~- Partirete presto? - chiese Enrica, 3847 2, XVIII| non volendo la principessa partisse senza un suo comiato: e 3848 2, XV| chi volesse giuocare una partita con lui....~ ~- A questo 3849 2, XVI| Quella mattina stessa partivano da Napoli il marchese, la 3850 1, I| difficilmente sopravviverà al suo parto: e ben difficilmente anche 3851 2, XVI| marchese è morta, appena fu partorita, ed è morta insieme con 3852 1, III| sguardo,~ ~- La principessa ha partorito, - disse Marco, - ed è morta 3853 2, IV| Allora tutti que' prigionieri parvero più contenti.~ ~La notte 3854 2, XII| avvocato Costella, Hummanam pascià, arrivato, pochi giorni 3855 2, VIII| Ora qui, ben vestito, ben pasciuto, onorato, rispettato dai 3856 1, I| principi che si trovavano di passaggio. Egli si ridusse... diceva 3857 2, XV| cessato.~ ~Una mattina Diana, passando per via Toledo, avea veduto 3858 2, IV| alle mie, e di pochi, che passano per onesti nel mondo, mi 3859 2, XV| avvicinava, la carezzava: avevano passate insieme molte serate dopo 3860 2, VI| Beviamo e ricordiamo i tempi passati.~ ~- Ma tu mi credi reo?... 3861 2, X| nostri piccoli dispiaceri, passavamo insieme le domeniche, e, 3862 2, XVI| giorno vi fu presa da un male passeggero, dire che cotesta ragazza 3863 2, X| ponte che avrete veduto, passeggiando pel parco, nel mare....~ ~- 3864 2, XVII| stato veduto una mattina passeggiare a piedi con lei le strade 3865 2, III| Diana era in abito da passeggio.~ ~- Babbo, - gli disse, 3866 2, IX| così.... Ma silenzio! Il Re passerà dalla scala segreta, entrerà 3867 2, I| ospitalità nelle mie stanze.... Passiamo nel salotto!...~ ~Lì pure 3868 2, I| grave? - la richiese quasi paternamente.~ ~- Oh, io credo aver partecipato 3869 2, XIV| anima derelitta: la fibra patetica era in lei commovibilissima.~ ~ 3870 2, XVI| molta pompa. Potea ella patire uno sfregio maggiore?~ ~ 3871 2, XV| stesso in cui il Venosa pativa tali trepidanze, d'umor 3872 2, I| generosità dei loro sentimenti di patrioti: e, benchè dama della Regina, 3873 2, XVIII| avesse trovato una vera patrizia, una gran dama, di forme 3874 2, I| stranezza di Enrica nel farsi patrona di questa festa; nell'entrare 3875 2, XVIII| concitatissimo; - ma, ad un patto, che essa non debba sapere 3876 1, II| dovea fare, timido, anzi pauroso, infermo, e gli dichiararono 3877 2, IV| una lima.~ ~Raccoglieva pazientemente per la sua scala tutte le 3878 2, XVII| colpa che quella di aver pazzamente amato una donna bellissima 3879 2, X| che non è venuta questa pazzerella!... - soggiunse fra ironico 3880 2, XV| scrivea tali lettere potea peccare di crudeltà, ma era sincera 3881 1, II| se Cristina, la quale non peccava per eccesso di tenerezza, 3882 2, V| egli sempre?... Lo scarso peculio da me lasciato, ha servito 3883 2, XVIII| e andò a porsi sopra una pedana, assai alta, e coperta di 3884 1, IV| potrebbe cagionare un deliquio, peggiorare le condizioni già gravi 3885 2, XV| l'ha rovinata, che l'ha peggiorata: è lui che se n'è servito 3886 | pei 3887 2, III| gramo corpo di Ciccillo, pendente dall'inferriata, e la faccia 3888 2, I| larga bocca, dalle labbra pendenti, ad un ghigno: avea letto 3889 2, XVII| curiosità. I ritratti di Enrica pendevano alle pareti; per tutto ove 3890 2, XVIII| condannato all'infamia, alle pene più inesorabili: e mi avevi 3891 2, XV| indicava il calamaio, una penna, con certi gesti quasi infantili: 3892 2, XV| io sono, caro amico, in penosi imbarazzi.... Ho fatto far 3893 2, V| rispose l'Amoretti, senza pensar ad altro, baciando le mani 3894 2, I| l'uno per l'altro: questo pensavano tutti.~ ~- Come sta Luisa? - 3895 1, IV| nostri cavalli? Il duca penserà a esercitar giustizia su 3896 2, XIII| malignità de' miei amici penserebbe ad informarmene.... C'è 3897 2, XVIII| esprimendo con le parole il pensier suo: - Intitolerò il mio 3898 2, XV| Per tre giorni fu cupo, pensieroso.~ ~Passava molte ore nella 3899 2, I| molto turbata.~ ~Poi, come pentendosi, aggiunse:~ ~- No: no: che 3900 2, X| si agitava, come se si pentisse di atroci peccati.~ ~Burlarsi 3901 2, I| era già vergognoso, quasi pentito dell'atto violento, e sentiva, 3902 2, VI| la prova.~ ~Ora sì che si pentiva della promessa fatta all' 3903 2, XIII| sentiva più le strette della penuria; vedeva un lungo avvenire 3904 2, III| Jannacone, freddo cadavere, penzolante alle intemperie nel bel 3905 2, XVII| dovea aver più forte la percezione del bene: il suo traviamento 3906 2, III| d'ogni vendetta: anche di percuoter la giovane in pubblico, 3907 1, IV| risoluta a ingannarlo, a perderlo, se occorresse, a far tutto, 3908 2, IV| istante all'altro, Roberto vi perdesse la vita.~ ~A un tratto si 3909 2, XI| altre vetture in modo che si perdessero le sue traccie: e non parlasse 3910 2, I| due giorni innanzi, Enrica perdette la pazienza.~ ~- Sta bene - 3911 2, IX| sostenere d'essersi sottoposta a perdite gravi: per accrescer le 3912 2, XIII| che non riuscirei mai a perdonarvi.... Possiate evitarle sempre, 3913 2, XVIII| con le sue e bisbigliò: - Perdonatemi! - E guardando negli occhi 3914 1, IV| egli non l'accusava, non le perdonava, la disprezzava. Aggiungeva, 3915 1, IV| sprezzo. - E chi sa non perdoni, quando la sua collera abbia 3916 2, V| prigioniero.... E ora, ora le ho perdute tutt'e due.... Nel mio lavoro 3917 2, XVI| notte.~ ~La mattina Diana, perfettamente ristabilita, se ne tornava 3918 2, XII| un tempo!... - le mormorò perfidamente. - Oh, - esclamò la principessa, 3919 1, IV| corrispondessero a certi suoi perfidi disegni.~ ~- No; essa riprese, 3920 2, I| false delazioni, le sue perfidie, le sue intime relazioni 3921 2, XIII| capito a qual prezzo il perfido Venosa la vendeva.~ ~Si 3922 2, X| Roberto. Costui le avea perfin raccontato come Roberto 3923 2, I| donna molto triste e molto pericolosa.... Farete o avrete fatto 3924 2, XVII| sviato da una di quelle donne pericolose.... - Gli occhi di Roberto 3925 1, IV| magari il mondo dovesse perire, egli non avrebbe rinunziato 3926 2, VI| Sì, tu fosti sempre la perla dei galantuomini, Domenico; 3927 2, VI| visita.... Il regolamento non permette l'acquavite ai prigionieri, 3928 1, III| questo affare; non posso permettere che il signor marchese.... 3929 2, XVIII| altri tempi, avrebbe potuto permettersi tutte le prodigalità, sicura 3930 1, I| asprezza.~ ~Il conte si permise far rilevare al duca che 3931 1, IV| ho ingoiato prima che mi perquisissero!"~ ~Ecco le parole che Enrica 3932 2, III| straziante nella sorte che perseguita questa famiglia. Il padre 3933 2, X| con lui, a volerlo a sè, a perseguitarlo, Roberto non fu più quello....~ ~- 3934 2, XII| continuerò sempre a sfruttarvi, a perseguitarvi, a amareggiarvi.... Sarete 3935 2, VI| onesto - proseguì, con la persistenza degli ubriachi, battendosi 3936 1, IV| modo il mio avversario può persistere a credere l'assoluta innocenza 3937 2, II| speciale, e come un ricordo personale gli avea legato la stupenda 3938 2, XIV| giovinetta, di cui s'era potuto persuadere più volte fin allora di 3939 1, I| male.... E il duca voleva persuaderla a uscire con lui, e venir 3940 2, IV| osservazione.~ ~Di questo si persuase Roberto, senza scorarsi: 3941 2, XVII| sensualità: e non possono esser persuasi, convinti da una parola 3942 1, IV| Roberto le avea fatto pervenire, chi sa con qual mezzo, 3943 2, XIII| ostilità.... Più volte mi son pervenute accuse contro di voi: e 3944 2, I| perdono, gli confessava perversamente di aver un amante, e che 3945 2, I| non sapeva comprendere. La perversità, la corruzione morale della 3946 1, IV| suo animo raffinatamente perverso, e ora trepidava un poco 3947 1, IV| avvenire.~ ~Vi hanno esseri sì pervertiti cui lo stesso pensiero del 3948 2, XV| infantili: ma di fanciullo pervertito, e di una profonda corruzione.~ ~ 3949 2, IV| tenere con un braccio un pesante fardello, avea fatto l'atto 3950 2, III| stringessero le mani, in mezzo alle pesanti tende di stoffa color granato.~ ~ 3951 2, IV| accomodarono sul pozzo il pesantissimo copertoio di ferro e fu 3952 2, VIII| quella gente, che non sta a pesar le parole, e che a vederla, 3953 2, XV| nome di "marito infame": pesava già su lui una riputazione 3954 2, XV| cui ci si abitua! Tra i pesi che bisogna subir nella 3955 1, IV| vendendogli, come buona, pessima biada per i nostri cavalli? 3956 1, IV| conte, - ribattè Roberto, pestando un piede, - non abusate 3957 2, I| rumore, vi furono ciarle, pettegolezzi per questa specie d'invito: 3958 2, IV| alzarono urla da tutti que' petti, ripercosse insieme nel 3959 2, I| fingerti una sarta, una pettinatrice, una maestra di ballo, o 3960 2, III| della cugina.~ ~- La vostra pettinatura, - le disse, - è molto disfatta!~ ~ 3961 2, III| gentildonna si serviva; i pettini di tartaruga, le scatole 3962 2, XVIII| ordini opportuni, e stette un pezzetto a tornare.~ ~Il pittore 3963 2, VIII| gli ripeteva, - che mi piaccia al pari di te.... Non ti 3964 2, XV| dite quel che sapete: mi piacciono gli scandali aristocratici.... 3965 2, I| ardenti ammirazioni, che a lei piacevano.~ ~Quella mattina, benchè 3966 2, I| eleganza irreprensibile, era piacevole e bell'uomo.~ ~La principessa 3967 2, XVI| lasciò libero Marco.~ ~In un pianerottolo, a mezza scala, Roberto 3968 2, IV| gittandosegli al collo, piangendo, gli disse:~ ~- D'ora innanzi, 3969 2, XVI| dirò.... - essa rispose, piangente, - io stessa ho più volte 3970 1, IV| il suo elogio, commossi, piangenti. Ah, miei cari, non ci troviamo 3971 2, VIII| sempre.... Io ho pianto, come piango ora, perchè non ho mai conosciuto 3972 2, III| può darsi.... Tutti piangono la morte del vecchio: tutti 3973 1, I| si fece commerciante in pianoforti, quindi agricoltore, impresario: 3974 2, I| uno dei morbidi cuscini, e pianse. Non aveva mai pianto lacrime 3975 2, III| dalle cucine, sotto il pianterreno, ove eran raccolti i servitori 3976 2, I| e ne cavò alcuni piccoli piatti dorati in porcellana della 3977 2, I| servito un fagiano su un piatto d'oro, cesellato, di cui 3978 2, X| mobili, gli oggetti di non piccol valore, ond'era ornato, 3979 2, XVIII| pregò di voler accettare un piccolissimo dono: meglio, un ricordo 3980 2, I| di vacanze va a fare un picnic con le sue piccole compagne.~ ~ 3981 2, XII| alterigia di lei si sarebbe piegata.... Egli la respingeva. 3982 2, I| carattere impetuoso di lei non piegava: essa non concedeva nulla 3983 1, II| stornarli, anzi tutti vi si piegavano.~ ~La compagnia della perfida 3984 2, I| poi, - soggiunse, - tu ti piegherai al mio consiglio, perchè 3985 1, IV| pianto: e portò a Dio, nella pienezza del sacrifizio che consumava, 3986 2, XV| mentre era egli stesso nella pietosa condizione a cui alludeva.~ ~ 3987 2, XIII| credea rimanere incognita e pigliarsi spasso degli altri. Aggirandosi 3988 2, XVII| venuto a supplicarvi.... Pigliate in buona parte ciò ch'io 3989 2, XII| vorrà spender tanto....~ ~- Pigliateli per meno, vi ho detto, - 3990 1, IV| e le grida di coloro che pigliavan parte alla festa nel parco: 3991 2, XV| fra loro. Con lui tutti pigliavano il sembiante più dolce, 3992 2, VIII| Lanzieri e per la strada della Pignasecca: e le esclamazioni d'ammirazione, 3993 1, IV| una giovane gentildonna piissima, che ha prestato innanzi 3994 2, III| uditi, poche ore prima, pinsero i suoi sogni di strane immagini.~ ~ ~ ~ 3995 1, IV| stesso frate, uomo dotto e pio, esperto; da tempo, in tutti 3996 2, XVIII| sè Enrica, che cadde, o piombò, a dir meglio, sul divano. - 3997 2, XII| Weill-Myot.~ ~Era una giornata piovosa, malinconica. Ogni tanto 3998 2, III| dalla schiena ricurva: le piramidi di frutti canditi: la varietà 3999 2, XVIII| scuola realista, in mezzo a' pittori accademici.... I pochi realisti, 4000 2, VIII| effetto della carezza di una piuma su una massa di bronzo.... 4001 1, IV| dinanzi a me e a Enrica: placatemi, - seguitò con spaventosa 4002 2, V| La tirannide che non si placava mai, la diffidenza politica,