105-autor | autre-confo | confu-donne | donno-gallo | gamma-irreg | irreq-nasce | nasco-poich | pol-rispe | rispl-succe | succo-viagg | vibra-zucca
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     Parte, Cap.        grigio = Testo di commento

1501 Testo, 28(148)| lupi insidiatori?~ E la donnola vorace~ E 'l fier istrice 1502 Testo, 15(91) | bieca,~ Né riceverne mai dono~ D'erbe o aranci che ti 1503 Testo, 22(116)| il est des sympathies,~ Dont par le doux rapport les 1504 Testo, 29 | leggasi un libriccino di M. Doppet.162~ ~ ~ 1505 Testo, 23 | alcune parti soltanto, ove dormiamo. E qui potrebbesi osservare 1506 Testo, 23 | siccome Mitridate Re di Ponto, dotato di una stupenda imaginativa, 1507 Testo, 9(49) | 3, e lib. III, cap. 2. Dottamente dimostra il vero giureconsulto, 1508 Testo, 20 | uomini si sono ordite delle dotte riflessioni, cosí sarebbe 1509 Testo, 18(100)| nella Prefazione della sua dottissima opera La connoissance de 1510 Testo, 22(116)| sympathies,~ Dont par le doux rapport les ames assorties,~ 1511 Testo, 27 | la fantasia, dagli aliti doversi ripetere.~Ma gli aliti e 1512 Testo, 31 | miserie delle nazioni, questa dovette esser cagione della sconfitta 1513 Testo, 1 | delle disperate liti! Eppure dovrebber meglio pensare che l'umana 1514 Testo, 27 | sugo dell'indole stessa, dovrebbero per mortale inimicizia infievolirsi 1515 Testo, 7 | dal brutto donnesco (cosí dovrebbesi dir con ragione) distingue;17 1516 Testo, 2 | filosofia, e maestro non da dozzina, a' scolari che diceano 1517 Testo, 7 | aveano gli antichi le vitree drillopote, ch'eran vasi o bicchieri 1518 Testo, 23 | scintillanti ci vengono per dritta via al core, e con esso 1519 Testo, 3(3) | Guttierez, opusc. de Fascino dub. 3; Cardano, de Venen., 1520 Testo, 20 | passa per problematica e dubbiosa. Ma si sa che nello spirito 1521 Testo, 23(122)| homine latet, est procul dubio quaedam naturalis magia 1522 Testo, 8 | ragione, incominciamo a dubitare ed inquerire, cioè a filosofare: « 1523 Testo, 33 | ci sia, o no. E gioverà dubitarne ancora, acciò niuno fidi 1524 Testo, 25 | si annoiano; ma non può dubitarsi che dagli occhi altrui ci 1525 Testo, 26 | Il valentuomo Vallisneri dubitò se i mali di colui nascevano 1526 Testo, 18 | idcirco rem ipsam ridiculam, ducere debemus: infinita enim prope 1527 Testo, 25 | diconsi dell'animo fidissimi duci. Or come i begli occhi piacciono, 1528 Testo, 18 | non habere periniquum esse duco, cum rerum eventa famae 1529 Testo, 9 | MALOMA • VENENOM • FACSIT • DUITUE43 • PARICEIDAD • ESTOD».44 1530 Testo, 9(49) | mio caro amico, Emmanuele Duni nella opera Del cittadino, 1531 Testo, 9(39) | apud Petr. Burmann: «... Duo sunt quibus extulit ingens / 1532 Testo, 28(148)| basiliscum generat provincia, duodecim non amplius digitorum magnitudine, 1533 Testo, 11 | Oculis quoque pupilla duplex~Fulminat, et geminum lumen 1534 Testo, 18 | istante peggiorano, oveché durano le moderate: onde Cornelio 1535 Testo, 25(136)| Praebent, ut nequeant contra durare feroces.~ 1536 Testo, 31 | ritrova: ed i corpi piú duri sono atti a produrla; siccome 1537 Testo, 16 | avea lodata; qua rotta una durissima pietra, sulla quale lavoravasi 1538 Testo, 25(130)| prosterneretur, si paulo durius eum afflassent... Archistratus 1539 Testo, 14 | comune questa credenza. Nel Duteronomio,88 ancora, individebit fratri 1540 | eadem 1541 | ebbe 1542 | ebbero 1543 | ecc. 1544 Testo, 10 | Specialmente per le lodi eccessive (che meglio a' marmi sepolcrali 1545 Testo, 23 | cagionò loro la febbre, nell'eccesso di cui rappresentavano Andromeda, 1546 Testo, 29(159)| cambiar letto a' torrenti, eccita nell'aria una tal onda, 1547 Testo, 19(109)| estraneo, e lontano, ed eccitar piogge, e nubi, Paracels., 1548 Testo, 23(124)| impressione d'oggetti proprj ad eccitare la compassione, il terrore, 1549 Testo, 29 | de' suoi amici, vi hanno eccitata la sua idea, qualche momento 1550 Testo, 14(90) | oculo nequius creatum», Eccles., cap. 21; ed ancora: «An 1551 Testo, 29 | polli dalle uova. Negli ecclissi solari si son vedute ne' 1552 | Eccolo 1553 Testo, 8 | felicità, scrisse:~ ~᾿Έχει τε γὅν ὄλβος &# 1554 Int | volgar soggetto, di cui echeggiano oggi tutte le conversazioni ( 1555 Testo, 9(39) | sapientia pacis». E Virgilio, Ecloga I: «Verum haec tantum alias 1556 Testo, 9 | Tavola VII: «QUEI • FRUGESECSCANTASIT».45 Cioè: si uccida vittima 1557 Testo, 9 | Decemvirali leggi, che il tempo edace ha fatti a noi pervenire, 1558 Int | vedere per le stampe, come ho edificato senza fondamento, e trovata 1559 Testo, 29(160)| Tom. 2, pag. 231, edit. del 73.~ 1560 Testo, 12(77) | Isigonus, qui visa quoque effascinent, interimantque quos diutius 1561 Testo, 20 | bile piú suscettibile di effervescenza, e secondoché le impressioni 1562 Testo, 19(109)| attribuiva la virtú, e la forza effettiva dell'anima di uno nel corpo 1563 Testo, 8(30) | mordeant; et semina hominum efficaciora, si amantes coeant. Tum 1564 Testo, 19(109)| maxime in vetulis contingit, efficitur adspectus ejus venenosus, 1565 Testo, 25 | desideria: uterque se perniciter efformat in phantasias, et suggestiones: 1566 Testo, 25 | siccome fece l'oratore Egesia, ha sedati i tumulti de' 1567 Testo, 28 | Lo stesso è ne' bruti. In Egitto il Basilisco per gli aliti 1568 Testo, 8(37) | Averrunco Dio presente.~ L'Egizian misterioso~ Pur solea scolpir 1569 Testo, 8 | dottrine da' Caldei e dagli Egiziani, questa ancora della jettatura 1570 Testo, 8(37) | scarafaggio: «Onde in lui l'Egizio mago / Adorò del sol l'imago». 1571 Testo, 8(37) | Negli Egizj pentacoli era inciso o un 1572 | ego 1573 Testo, 9 | a Roma;38 ma nella loro egregia legislazione,39 eziandio, 1574 Testo, 6(14) | laetiores, infantes amoeniores, egregios equos, pecudes pastu atque 1575 Testo, 25(139)| l'invidia luogo fra gli eguali: perché la disparità maggiormente 1576 Testo, 32 | insuperbirsi, né vantarsi mai. L'egualità concilia e difende l'amicizia: 1577 Testo, 31 | Sembra però che non a tutti egualmente noccia. Ella è a guisa del 1578 Testo, 10(58) | perinde ac venenosa, et eiaculatis ex oculis eorum spiritibus 1579 Testo, 32(169)| In Medea, v. 516; Eineccio, de incessu animi, indice: 1580 Testo, 30 | che, chiamato da essi τί ϑεῖον, quid divinum, che comprender 1581 | eis 1582 Testo, 10(58) | veneno, quod a fascinatore ejaculatur. Quare forte natum est illud, 1583 | ejus 1584 Testo, 12(77) | emoriantur infantes. Esse ejusdem generis in Triballis, et 1585 Testo, 8(30) | morbum e corpore adfecti elabenter ad se trahat, atque recipiat 1586 Testo, 22 | esterni, che operino sulla elasticità delle nostre fibre, e sugli 1587 Testo, 16(96) | I mal'occhi. E pieno di eleganti grazie è un Epicedio, colla 1588 Testo, 11 | manet.66~ ~Quindi il nostro elegantissimo Iacopo Sannazzar, che alle 1589 Testo, 23 | imaginativa fuerint vehementes, elementa, venti, et reliqua naturalia 1590 Testo, 29 | che opera su de' fluidi elettrici e magnetici, e sull'uomo: 1591 Testo, 29 | Inoltre, ne' fenomeni di elettricismo osserviamo che un corpo 1592 Testo, 1 | potessi destare piú sublimi ed elevati geni, che il mio non è, 1593 Testo, 23 | stesso al corpo di un uomo elevato dalla forza di piú copiosi 1594 Testo, 18(100)| pour des chimères, dès qu'elles mortifient leur amour propre, 1595 Testo, 31 | grandi affari, ammutolire un eloquente orator, che favelli, i trattati 1596 Testo, 25 | Se pendiamo da' labbri eloquenti di Vincenzo Medici sul pulpito, 1597 Testo, 23 | copia di spiriti da essa emanati, che commuove l'ambiente 1598 Testo, 29(155)| risplendea: secondo un'acconcio emblema: onde si dipingea uno di 1599 Testo, 19(109)| dell'immaginazione, ma per emissione di cattivi spiriti nelle 1600 Testo, 8(30) | adsidue pulsatum, quosdam emittit defluxus. Maxime autem id 1601 Testo, 9(49) | giureconsulto, e fu mio caro amico, Emmanuele Duni nella opera Del cittadino, 1602 Testo, 8 | βασϰανϑῶ δ'ὲ τρὶς ἐμὸν ἔπτυσα ϰόλπον ~(Ne 1603 Testo, 29(157)| facilmente putrefacendosi, s'empiono di tarli, che li corrodono. 1604 Testo, 18(108)| 83, § 2, ff. de contrah. emt.~ 1605 Testo, 18(100)| amour propre, ou qu'ils n'en connoissent pas les principes 1606 Testo, 13(83) | de fascinatione; Le monde enchanté di Beker; La philosophie 1607 Testo, 11 | Amore, dico Catullo, nell'Endecasillabo V a Lesbia, che incomincia 1608 Testo, 10(54) | infeliciorem laudis, et gloriae enormioris eventum».~ 1609 | eos 1610 Testo, 6(14) | diutius irati viderint; eosque ipsos mares, feminasque, 1611 Testo, 16(96) | di eleganti grazie è un Epicedio, colla iscrizione sepolcrale, 1612 Testo, 24(128)| insensibile; e quella degli Epicurei, che la felicità dell'uomo 1613 Testo, 23 | animi, a guisa di malattia epidemica. E mi basta il riflettere 1614 Testo, 27 | sono ancora la cuscuta, l'epidendri, il visco, l'hypocistis.~ 1615 Testo, 33 | 33.~Epilogo~ ~Se dunque avete, accademici 1616 Testo, 9(47) | Divus Maximus Taurinens. Episcop., Homilia de defectu lunae; 1617 Testo, 3(3) | phisoph. c. 68; Io. Langius, epistol. medic., lib. II, epist. 1618 Testo, 14(85) | Vedi sulla detta epistola di S. Paolo, S. Tommaso, 1619 Testo, 8 | 1008;ανϑῶ δ'ὲ τρὶς ἐμὸν ἔπτυσα ϰόλπον ~(Ne vero fascino 1620 Testo, 21 | diverso de' nervi, o, dolce ed equabile, reca nell'anima una piacevole 1621 Testo, 18 | Dice bene Cicerone: «Non equidem quia rem non capio, fallax 1622 Testo, 23 | magnetici effluvi mantengono equilibrato in aria un corpo più grave 1623 Testo, 29(157)| de' moti del sole negli equinozi e soltizi: e col tremito 1624 Testo, 6(14) | infantes amoeniores, egregios equos, pecudes pastu atque cultu 1625 | erant 1626 Testo, 11(69) | Elegantemente, a suo modo, Erasmo nel Colloquio Proci et Puellae 1627 | eravate 1628 Testo, 15(91) | Domni Erchemperti Monachi Cassinensis Auctarium 1629 Testo, 8(37) | Alexiaco lor Nume;~ Feano ad Ercol sacrifici~ Distruttor de' 1630 Testo, 7(21) | Priapo nelle Antichità di Ercolano, tom. I, not. 34, pag. 270, 1631 Int | granciporri tuoi. Tutti erriamo. Tutti siamo asini. Anzi 1632 Testo, 29 | Dizionario di Baile l'articolo di Errico di Lorena, Duca di Guise,161 1633 Testo, 4(12) | sogno, una chimera,~ O un error di fantasia,~ Se si prova, 1634 Int | κρείττων. Incontrando altri errori, grandi, piccoli (com'è 1635 Testo, 18 | note persone coltissime ed erudite. Gloria del secol nostro, 1636 Testo, 27 | hypocistis.~Ed oh fossi io l'eruditissimo nostro Botanico, Domenico 1637 Testo, 22 | Ma lasciando da banda l'esame di questi sentimenti, egli 1638 Testo, 23 | obedire».119 Io non entro ad esaminare ciò che dicono alcuni, che 1639 Testo, 25(138)| venen, che uccide:~ Ciò ch'esce dalla bocca, è tutto infetto,~ 1640 Testo, 29 | amore, che alcuni animali esercitano colla sola vista sopra degli 1641 Testo, 25 | l'eloquenza ha mossi gli eserciti a combattere valorosamente, 1642 Testo, 31 | commercio ed all'esterno, un esercito ben disciplinato avvilire 1643 Testo, 25 | col suono o soverchiamente esile, o troppo grande, ambiguo, 1644 Testo, 25(133)| fascino l'eloquenza, ed esiliarono un giovane, che in Atene 1645 Testo, 19 | che non meno dell'altra esiste di certo, ma la causa s' 1646 Testo, 23 | è anche questo reale ed esistente?~ ~ ~ 1647 Testo, 26 | velenosi umori, che natura espelle alle parti esterne del corpo:140 1648 Testo, 9 | trasferivano, ma si credea che si espellessero altresí gli stessi dei tutelari 1649 Testo, 4(6) | altresí a disciogliere, ed espiare. Quindi Virgilio, Ecl. 8: « 1650 Testo, 16 | amabilissimo Sovrano, col quale esponea le mie fatiche fatte per 1651 Testo, 11 | molto si lodasse, né si esponesse soverchio ciò ch'è grande, 1652 Testo, 7 | che gli antichi saggi non esposer mai il vero nel suo puro 1653 Testo, 2 | estesa di quella, e piú espressiva.~Ma jettatura! fascino! 1654 Testo, 2 | cosicché in virtú del patto espresso, o tacito, fra gli uomini 1655 Testo, 18(100)| cosí: «On sait que dans l'esprit de la plupart des hommes, 1656 Testo, 19(109)| dire di spiriti e raggi espulsi per forza della fantasia. 1657 Int | baldacco, o mi trovi pentito d'essermene confessato.~Ma ci è veramente 1658 | esserne 1659 Testo, 18(99) | alle ubbie? Come se potess'esserv'in natura un effetto senza 1660 Testo, 8 | ancora della jettatura ad essoloro fosse dell'Oriente pervenuta. 1661 Testo, 27 | lietamente nel principio dell'estate le spighe mature. E meglio 1662 Testo, 33 | la vostra filosofia deve estendersi a negar tutto stolidamente.~ 1663 Testo, 2 | graziosissimo idioma; anzi piú estesa di quella, e piú espressiva.~ 1664 Testo, 3 | e gli do significato piú esteso, cioè per ogni nocumento 1665 Testo, 25(139)| lib. 2, de arte dicendi, estima che l'invidia abbia piú 1666 Testo, 32 | questa minchioneria. Egli fu estimato sapiente nella Grecia Talete, 1667 Testo, 16 | denti caduti, rotti cocchi, estinti cavalli, fontane disseccate, 1668 Testo, 15 | di Briganzio fece cadere estinto un falcone, mirandolo soltanto 1669 Testo, 14(85) | intuitu laeditur». Guglielmo Estio, d. loc.~ 1670 Testo, 27 | non si ha l'accortezza di estirparla ne' seminati di fave, non 1671 Testo, 28(153)| Degl'insetti:~ Quanto mai l'estive sere~ Non angosciano le 1672 Testo, 9 | DUITUE43 • PARICEIDAD • ESTOD».44 Cioè: chi superstiziose, 1673 Testo, 19(109)| muovere, ed ammalare il corpo estraneo, e lontano, ed eccitar piogge, 1674 Testo, 18 | repente; perché le cose in estremo grado buone facilmente all' 1675 Testo, 11(74) | Pensier canuti in giovanile etade»: «senilem juventam praematurae 1676 Testo, 10(54) | est aliquid, etiam apud Ethnicos metuendum, quod fascinum 1677 Testo, 9(38) | fronte bassa.~ Vedi Vossio, Etimol., voc. Bidental, e Puteal.~ 1678 Testo, 4(11) | Vedi Vossio nell'Etimologico, voc. fascinum.~ 1679 Testo, 13 | Plinio79 parla di alcuni nell'Etiopia, il sudor de' quali portava 1680 Testo, 10 | romani perciò, secondo l'etrusca disciplina, aveano in città 1681 Testo, 25 | fa diventar gli uomini eunuchi, come disse un antico, e 1682 Testo, 4(6) | chiamavano περιάμματα, περιάπτα; Eutropio, lib. 3 obligamentum magicum, 1683 Testo, 8(30) | inspiciente altero, id evenit quidem, sicut dixi, non 1684 Testo, 23(122)| mirabilium, quae in homine eveniunt: imo potius quaedam naturalis 1685 Testo, 18 | periniquum esse duco, cum rerum eventa famae respondeant. Nec si 1686 Testo, 10(54) | laudis, et gloriae enormioris eventum».~ 1687 Testo, 27 | effluvi,146 reca tutta l'evidenza a questo ragionamento. In 1688 Testo, 18 | persone malaguriose fugge, ed evita, ma credono alla jettatura 1689 Testo, 7(27) | fece~ Contra il fascino evitando?~ Nelle feste di Lieo~ Istituí 1690 Testo, 32 | non solo gli antipatici evitano, ma altri che volto geniale 1691 Testo, 25 | ha persuasa la morte per evitarsi la miseria della vita, siccome 1692 Testo, 1 | piú de' cani o serpenti, evitati i malefici jettatori. Anzi 1693 Testo, 10(59) | famosa strega: «Quae sydera excantata voce Thessala, / Lunamque 1694 Testo, 9(44) | Cioè excantaverit. Excantare, incantare, e 1695 Testo, 24(127)| acumine, et intelligendi vi excellere, hanc varietatem ex organi 1696 Testo, 8(30) | tanquam veneno imbuta jacula excipientibus partibus animo proximis, 1697 Testo, 32 | metuens Divum matertera cunis~Exemit puerum, frontemque, atque 1698 Testo, 21(115)| in rebus, infinita docent exempla. Ut cum lacerta homine gaudeat; 1699 Testo, 25(131)| sieno traditori: «juxta exemplum relatum per Plutarchum in 1700 Testo, 10(58) | possibile recipiendum est. Existente enim natura quorumdam (uti 1701 Testo, 25 | affectibus nulli sunt, qui existimantur fascinare, proeter amorem, 1702 Testo, 6(14) | causae obnoxia. Oculis quoque exitialem fascinationem fieri, in 1703 Testo, 28(148)| tantum, et aliorum animantium exitio datus, sed terrae quoque 1704 Testo, 8(30) | modo, sed adultis etiam exitium attulisse; obtutu enim eorum, 1705 Testo, 11(66) | vitiantes omnia visu / Jupiter exosus, fraternis subdidit undis».~ 1706 Testo, 21(115)| plantas, lapides: nec harum expers homo est. Obmutescit enim, 1707 Testo, 32 | lustralibus ante salivis~Expiat, urentes oculos inhibere 1708 Testo, 11(71) | ingressus, ubi annus~ Exuit expleto turpem novus orbe senectam,~ 1709 Testo, 22(116)| sçai quoi, qu'on ne peut expliquer.~ 1710 Testo, 4(6) | peracto carmine, ter me jussit expuere, terque lapillos conjicere 1711 Testo, 23 | interventu specierum ab externo objecto receptarum». E siffatte 1712 Testo, 11(74) | gittò ut Deorum invidiam extingueret.~ 1713 Testo, 28(148)| sortitur receptaculum, denique extinguit herbas, necat arbores, ipsas 1714 Testo, 16(96) | ceram velut igne liquentem~ Extinxit binis noctibus, atque die.~ 1715 Testo, 11(71) | hortos ingressus, ubi annus~ Exuit expleto turpem novus orbe 1716 Testo, 23(124)| dice Giovenale: «et geminis exurgit mensa lucernis». Quante 1717 Testo, 29(161)| Litt. G., pag. 662, not. F.~ 1718 Testo, 4(6) | obligamentum magicum, e Fabio Vittorino, lib. I Rhetoricorum, 1719 Testo, 25 | colla guardatura, ch'essi faccian. Abbiam detto che certe 1720 | facciano 1721 | facciate 1722 Testo, 34 | volto sieno de' jettatori, e faccino ravvisarli.~XI. Quali orazioncine 1723 Testo, 32 | versi fescennini cantavansi: faceasi il frullo.179 Finalmente 1724 | facendo 1725 | facendola 1726 | facendole 1727 | facendosi 1728 Testo, 9(47) | lunam deducere tentat;~ Et faceret, si non aera repulsa sonent.~ 1729 | facesse 1730 | faceva 1731 Testo, 1 | sperienza e di ragione, che due faci sono, de' giudizi nostri 1732 Testo, 20(111)| et detegit: e dippiú in facie legitur homo. Vi furono 1733 Testo, 10(58) | spirituum facit, tum ex totius faciei, et praecipue oculorum. 1734 Testo, 10(58) | sunt, qui dum laudantur faciem avertant, non tantum, ut 1735 Testo, 8 | antichi Greci fossero stati facilissimi a credere alla jettatura 1736 Testo, 31 | minuti della corporatura è facimale potente. Sembra però che 1737 Testo, 10(58) | cordis, tum et spirituum facit, tum ex totius faciei, et 1738 Testo, 8(30) | ingenerant habitus... Hinc illi faciunt non quod volunt sed quod 1739 Testo, 2(2) | umano, il demonio non abbia facoltà di secondar chi l'invoca. 1740 Testo, 9 | INCANTASIT42 • MALOMA • VENENOM • FACSIT • DUITUE43 • PARICEIDAD • 1741 Testo, 26 | quot tabidos hac de causa factos novi, sanissimos olim? Quantum 1742 Testo, 28(151)| in suo corpore continet facultate torpendi, atque ita retardata 1743 Testo, 30 | abitatrici del fuoco, le Fade, ed altri vocaboli vani 1744 Testo, 28(149)| nibbio, e l'avoltoio;~ E 'l falcon rapace e croio?~ 1745 Testo, 15 | Briganzio fece cadere estinto un falcone, mirandolo soltanto con 1746 Testo, 18 | equidem quia rem non capio, fallax est; sed potius, quia rem 1747 Testo, 29(155)| risolversi di abbandonare la falsa insieme e gradita loro primiera 1748 Testo, 1 | perciò, a marcio dispetto de' falsi letterati, mi è caduto in 1749 Testo, 18 | esse duco, cum rerum eventa famae respondeant. Nec si causae 1750 Testo, 27 | onde languiscono, quasi fameliche il nutrimento rubandosi, 1751 Testo, 6 | che nell'Africa alcune famiglie erano, che colle parole 1752 Testo, 15 | subministrat»91 Inoltre un familiare del Duca di Briganzio fece 1753 Testo, 10(59) | volgar maniera di Canidia famosa strega: «Quae sydera excantata 1754 Testo, 9 | contra i jettatori, che fan male alle persone ed alla 1755 Testo, 29(155)| in Toscana frugnuolo un fanaletto, che col suo vivissimo lume, 1756 Testo, 4 | Festo fascinum deriva da fando, cioè incantando. Opinavano 1757 | farai 1758 Testo, 25(138)| fiera guardatura / Cader faratti morto di paura».~ 1759 | farci 1760 Testo, 7 | catarro di far l'antiquario, farei eziandio vedere che aveano 1761 | farete 1762 Testo, 25(131)| nostro Forense, Prospero Farinacio, de crimine laesae Majest., 1763 | farlo 1764 | farsi 1765 | farti 1766 Testo, 4(6) | deducono la voce fascinum a fasciis, dalle fasce, colle quali 1767 Testo, 32 | caudae prodesse viris, quos fascina vexat172~ ~il cuoio della 1768 Testo, 14 | che S. Geronimo89 traduce fascinabit; ed altri: habebit oculum 1769 Testo, 19 | dominava nella nascita del fascinante, o alla dissimilitudine 1770 Testo, 8(30) | fascinus imputabitur, si oculum fascinantem habent uxores quandoque, 1771 Testo, 4(6) | dalle fasce, colle quali nel fascinar si ligava; e che i Greci 1772 Testo, 8(30) | et qui alii sese dicuntur fascinasse, non absque causa id videntur 1773 Testo, 13(83) | cap. 37; Frommannus, de fascinatione; Le monde enchanté di Beker; 1774 Testo, 6(14) | Oculis quoque exitialem fascinationem fieri, in iisdem libris 1775 Testo, 8(36) | 14 e XXVIII II: «Cur et fascinationibus adoratione peculiari occurrimus? 1776 Testo, 11(69) | Mar. Si mihi sunt oculi fascinatores, qui fit, ut non contabescant 1777 Testo, 14 | iscrisse egli: «quis vos fascinavit non obedire veritati»?84 1778 Testo, 29 | una specie d'incanto e di fascinazione, non si deve ripetere altronde, 1779 Testo, 7 | Venere, e con incantamenti e fascinazioni ammazzare il povero innocentino 1780 Testo, 11 | non me la jettate: ne me fascines.72 Il Veronese Triumviro 1781 Testo, 10 | addito praefiscini; Ne puella fascinetur». D'ond'è il costume che 1782 Testo, 32 | conoscersi da chicchessia; anzi fassi sentir da sé:~ ~Deh guardiamci 1783 Testo, 23 | accrescersi nello stato medesimo. Fate che una donna jettatrice 1784 Testo, 18 | rossor, gli opprobri sui?~ ~Faticate pertanto, anime pigre ed 1785 Testo, 16 | col quale esponea le mie fatiche fatte per venti anni da 1786 Testo, 15 | singolar prudenza, (lode fattagli dallo stesso Erchemperto), 1787 Testo, 32 | l'ore~Da chi mal segnò il Fattore.~ ~L'altre richieggono mature 1788 Testo, 23 | un pelo ritorto, o altra fattura, apprenda la malia. Egli 1789 Testo, 1 | senza religione al fato fatuo ed alla sorte, nomi vani 1790 Testo, 9 | Greci la destra per le cose fauste e propizie stimavano.48~ 1791 Testo, 16(96) | muorto ciesso.~ Chillo cecato fauzo co l'acchiale,~ Lo primmo 1792 Testo, 14 | secondo l'uso popolare e 'l favellar corrente;87 ma posso almeno 1793 Testo, 30 | Jettatura occulta~ ~Si è favellato fin qui del primo genere 1794 Testo, 31 | un eloquente orator, che favelli, i trattati fragli Stati 1795 Testo, 9(39) | majestas, cunctorum Numinum favore, pervenit: quoniam omnes 1796 Testo, 8(37) | adoravano~ L'Alexiaco lor Nume;~ Feano ad Ercol sacrifici~ Distruttor 1797 Testo, 23 | fantasia, cagionò loro la febbre, nell'eccesso di cui rappresentavano 1798 Testo, 25(138)| Risus abest, nisi quem visi fecere dolores.~ Anguillara traduce:~ 1799 Testo, 11 | Dein quum millia multa fecerimus,~Conturbabimus illa, ne 1800 | fecero 1801 Testo, 5 | scaturigine infelicemente feconda de' mali tutti piombati 1802 Testo, 25 | Medici sul pulpito, o da' fecondi avvocati nostri nel foro, 1803 Testo, 7 | si fosse per jettatura la fecondità impedita.23 Anzi, dal fascino 1804 Testo, 11 | mostrata; sull'esempio di Fedro, che perciò ne morí. Gli 1805 Testo, 25(138)| Anguillara traduce:~ È tutto fele amaro il core, e il petto,~ 1806 Testo, 7(21) | vigilanza dobbiamo del nostro felicissimo Sovrano. E Colum., X 31; 1807 Testo, 31 | felicità: «Nullo fascino felicitas publica mordeatur». Non 1808 Testo, 32 | latendum esse dum vivimus, ut feliciter vivamus». Che anzi dee far 1809 Inc | Felix qui potuit rerum cognoscere 1810 Testo, 25(138)| rubigine dentes,~ Pectora felle virent, lingua est suffusa 1811 Int | era scordato. La memoria è femina e tradisce. Pag. 56 Pittacus 1812 Testo, 6(14) | viderint; eosque ipsos mares, feminasque, qui visu tam nocenti sunt, 1813 Testo, 23 | concupiscibile appetito (perché le femine, com'è negli adagi di P. 1814 Testo, 25(131)| abbiano piccola barba e voce femminile, sieno traditori: «juxta 1815 Testo, 29 | attraggono. Inoltre, ne' fenomeni di elettricismo osserviamo 1816 Testo, 28(148)| polluit, et exurit ubicumque ferale sortitur receptaculum, denique 1817 Testo, 13(83) | attactu variarum monstra ferarum / In juvenes veniunt; nulli 1818 Testo, 11 | Quintiliano:73 «Quod observatum fere est, celerius occidere festinatam 1819 Testo, 2(2) | annum unum per legitimas ferias poeniteas».~ 1820 Testo, 25 | ove l'uomo in campagna si ferma a mirarlo fisso senza abbassar 1821 Testo, 3 | influsso cattivo~ ~Ma piano: fermatevi. Grattandomi il cocuzzolo, 1822 Testo, 8 | mutati in peggio, ma a' corpi fermi altresí. Si adducono poscia 1823 Testo, 24(126)| Boërhave, aphorism. 1119; Fernel, de morbis cerebri, pathol. 1824 Testo, 9(38) | obliqui~ Lo stridente fulmin fero.~ Divenia poi sacro il loco,~ 1825 Testo, 25(136)| ut nequeant contra durare feroces.~ 1826 Testo, 18 | per le vie del mare da' feroci ed arditi nocchieri, non 1827 Testo, 7 | anzi per la grandezza e ferocia di quella, fu discacciato 1828 Testo, 25 | vi guardereste bene dal ferro di un assalitore, e non 1829 Testo, 25(139)| solito dire: «sicuti aerugo ferrum, ita invidia animum hominis, 1830 Testo, 11(71) | Viterbi~ Ipse senem vidisse ferum, cui dira rigebant~ Ora, 1831 Testo, 25(130)| macerrimo corpore fuisse. Ferunt, eum plumbeas habuisse soleas 1832 Testo, 8(30) | multi fascinare semetipsos feruntur? uti est de Eutelida, qui 1833 Testo, 7(24) | uno e l'altro sentimento: «Fescenini versus, qui canebantur in 1834 Testo, 7(27) | fascino evitando?~ Nelle feste di Lieo~ Istituí rito nefando.~ 1835 Testo, 11 | fere est, celerius occidere festinatam maturitatem, et esse nescio 1836 Testo, 1 | all'umanità con questo mio festivo cicaleccio, che non sono 1837 Testo, 23(121)| mostrato che le macchie de' feti non sono effetti della fantasia 1838 Testo, 18(108)| servo divenisse, L. 83, § 2, ff. de contrah. emt.~ 1839 Testo, 26 | esterne del corpo:140 onde non fia maraviglia che coloro, che 1840 Testo, 5 | prender meco in mano la fiaccola della ragione e caminar 1841 Testo, 4 | stando a noi rimpetto od a' fianchi, il gioco, gli affari, i 1842 Testo, 28(153)| Quanti v'ha ciarlon, pel fianco!~ 1843 Testo, 22 | e pressioni sulle parti fibrose e nervose, ond'è un inequilibrio 1844 Testo, 32 | e il medio, facendosi le fiche. Molte altre cose adoperavano 1845 Testo, 19(109)| 6 de imaginat., Marsil. Ficin., Theol. Platon. XIII, I; 1846 Testo, 27 | viene meno. Per l'opposto il fico presso alla ruta, la vite 1847 Testo, 17 | Ogni popolo, ogni gente fida e spera di evitare i sinistri 1848 Testo, 25(139)| Sermones Fideles, IX, de invidia. Aristotele, 1849 Testo, 18 | Leonardo Vairo:105 «historiis fidem non habere periniquum esse 1850 Testo, 33 | dubitarne ancora, acciò niuno fidi molto le sue speranze alle 1851 Testo, 25 | onde diconsi dell'animo fidissimi duci. Or come i begli occhi 1852 Testo, 28(148)| la donnola vorace~ E 'l fier istrice minace?~ Jettatrice 1853 Testo, 25(138)| 67: «Che sol col viso, e fiera guardatura / Cader faratti 1854 Testo, 9 | nell'asilo di Romolo, e figli delle rapite Sabine, passarono 1855 Testo, 25 | desta in noi le passioni, figlie tutte dell'amor proprio, 1856 Testo, 18 | seconda parte di questa filastrocca, nella quale le cause della 1857 Testo, 25 | e pallidi piú de' poeti Fileta e Archistrato,130 non la 1858 Testo, 18 | Ah! che noi ignoriamo i fili e la tela di alcune combinazioni 1859 Testo, 8(30) | uxores quandoque, patres, et filii invicem? Si multi fascinare 1860 Testo, 23(123)| et Athamas, et Agave in filiis bestias». A Teodorico la 1861 Testo, 16(96) | delle Muse latine, l'Ab. Filippo de Martino, in morte del 1862 Testo, 4(6) | licium protulit varii coloris filis intortum, cervicemque vinxit 1863 Testo, 8 | dubitare ed inquerire, cioè a filosofare: «oportet vero, cur unumquodque 1864 Testo, 18 | dottissimo,99 si scaglia filosoficamente ed assalisce la jettatura, 1865 Testo, 18 | e logora la loro vita in filosofiche meditazioni. Io negar non 1866 Testo, 7(18) | Nelle Glosse di Filosseno.~ 1867 | finché 1868 Testo, 30 | cieco non era, ma che le finestre erano chiuse. Noi cosí sogliam 1869 Testo, 21(115)| dieno le morali esalazioni. Finetti, Jur. Nat. e Gen., I 9.~ 1870 Testo, 26 | convulsioni intese colui: che finirono, mandandone via il pipistrello. 1871 Testo, 10(50) | alla jettatura il numero finito: «Itaque laudantes, aut 1872 Testo, 7 | racchiuse sotto alcuni velami, e finzioni; del pari che la natura 1873 Testo, 15 | stesso Erchemperto), che fiorí nell'anno 842, solea dire 1874 Testo, 7(24) | voglia cosí appellati da Fiscennia Villaggio della Campagna, 1875 Testo, 28(148)| striscia,~ E le serpi fuga al fischio.~ Quindi è simbolo dell' 1876 Testo, 29(159)| simili casi, non si potrebbe fisicamente concepire, che arrivassero 1877 Testo, 20 | per non dolere. La scienza fisionomica passa per problematica e 1878 Testo, 20 | gli segni caratteristici e fisionomici, per gli quali gli uni dagli 1879 Testo, 20 | ben fondare un giudizio fisionomico.~Di ciò parla ad ognuno 1880 Testo, 20 | lontani.~Or come sulle varie fisionomie degli uomini si sono ordite 1881 Testo, 20(110)| Gio. Battist. Porta, della fisonom.~ 1882 Testo, 25 | detto che certe contrarie fisonomie ce la jettano. Certi omaccioni 1883 Testo, 20(111)| han fondamento i detti de' fisonomisti, e le osservazioni metoposcopiche.~ 1884 Testo, 23 | della membrana, in cui si fissano, piú o meno tenera. Le specie 1885 Testo, 18 | Divinità, non si sarebbe fissata la parola e 'l suo suono 1886 Testo, 23 | quella membrana, dove son fissate specie tetre e malinconiche, 1887 Testo, 25 | campagna si ferma a mirarlo fisso senza abbassar le palpebre.137~ 1888 Testo, 26 | fino ne' bruti animali, che fiutano le parti pudende per accingersi 1889 Testo, 8(37) | riposo~ Con in man torti flagelli~ Di quei vindici lor Dei~ 1890 Testo, 6 | pochissima moneta; e mi diverto i flati discorrendo. Basta! non 1891 Testo, 11(71) | Spemque anni agricolae maesti flevere caducam.~ Nam quocumque 1892 Testo, 25 | forza dell'eloquenza, che flexanima perciò si è appellata, quando 1893 Testo, 11(71) | subito afflatos languescere flores.~ 1894 Testo, 11(71) | turpem novus orbe senectam,~ Floribus et passim per agros incanuit 1895 Testo, 16 | jettatore, cambiò la piú florida vita colla morte. L'altra: 1896 Testo, 8 | Presso Plutarco29 Metrio Floro vaglia per tutti; perciocché, 1897 Testo, 8(30) | ipse videns placidis in fluminis undis, Livore infamis perdidit 1898 Int | pane.~ ~Di bel nuovo ti fo di berretta.~ 1899 Testo, 27 | alle frutta, ed alle foglie di questo il suo odore cogli 1900 Testo, 8(30) | cantò Metam., lib. III, fol. 6: «Quod cupio mecum est, 1901 Testo, 9 | l'oriente, osservavano se folgorava o tuonava a sinistra, ch' 1902 Testo, 1 | è involta! o almeno, se folgori di eloquenza a me mancano 1903 Testo, 6 | nostri barbagianni forensi il foliario, o sia lo spoglio de' processi: 1904 Testo, 25(139)| mordeor invido». L'invidioso fomenta la sua infelicità. Orazio, 1905 Testo, 20 | su de' quali possiamo ben fondare un giudizio fisionomico.~ 1906 Testo, 18 | sull'ignoranza delle cose fondati?100 E siccome non è da uom 1907 Testo, 9(49) | sulla ragion degli Auspici fondavasi.~ 1908 Testo, 20 | un argomento dedotto dal fondo della natura umana per l' 1909 Testo, 16 | cocchi, estinti cavalli, fontane disseccate, ed innumerevoli 1910 Testo, 30(165)| degli Oracoli del Signor Fontanelle; Il Conte di Cabalí; Il 1911 Testo, 22 | conversare. E da tutti questi fonti la jettatura deriva.117~ ~ ~ 1912 Testo, 9(47) | Deficiunt laesi carmine fontis aquae;~ Illicibus glandes, 1913 Testo, 31 | entrando invisibile per tutt'i forellini minuti della corporatura 1914 Testo, 25(131)| Un nostro Forense, Prospero Farinacio, de 1915 Testo, 6 | fanno i nostri barbagianni forensi il foliario, o sia lo spoglio 1916 Testo, 7(26) | disastri, aves inauspicatae foribus affixae, gli augelli di 1917 Testo, 29(157)| e soltizi: e col tremito formarsi il gelo; ond'è pericoloso 1918 Int | acciò non avessi di me formata idea d'un capocchio. Se 1919 Testo, 7(28) | ille Priapo». Erano ancora formati d'avorio e d'oro; vd. Lelio 1920 Testo, 30 | o dall'impressione delle forme degli uomini su di noi, 1921 Testo, 26 | consortio? Quantum hinc marcet formosa puella sicco admota seni, 1922 Testo, 29 | Parimente poco calore di un fornello è bastevole a far nascere 1923 Testo, 34 | promesso soltanto a chi mi fornisce di qualche riflessione opportuna 1924 Testo, 26 | nell'uomo. La natura ci ha forniti di sensi esterni, perché 1925 Testo, 30 | altre vicende, che chiamiam fortuiti accozzamenti, e casi, non 1926 Testo, 18(99) | differente; come se il passaggio fortuito d'un insetto, il guardo 1927 Testo, 8(30) | Fascinus attraxit morbum, fortunamque peremit. Resp. quod omnes 1928 Testo, 9(38) | Fortunati i Toschi antiqui,~ Che avean 1929 Testo, 29(156)| atmosfera. Riferisco qui le forze degli odori sopra i corpi 1930 Testo, 7 | dagli occhi de' jettatori fosser rimaste.21~Per la ragione 1931 | fossimo 1932 Testo, 26 | consulendo, ut illum in sinu foveret perpulchra Shunamita virgo».~ 1933 Testo, 23 | per dir cosí, simpatica fra' vapori, e fumi, che si mandano 1934 Testo, 10 | tal parere è pur Geronimo Fracastoro.58 In fatti alle parole 1935 Testo, 8(37) | scacciavano~ L'atra tabe e 'l fradiciume;~ Quei d'Atene anche adoravano~ 1936 Testo, 4(9) | de morb. puer, cap. 3; Fragosus, Carthagena.~ 1937 Testo, 27 | conferire alla Rosa una maggior fragranza», ricorrere agli effluvi 1938 Testo, 9 | fosse compresa.~In quei frammenti delle Decemvirali leggi, 1939 Testo, 18(103)| De bell. civil. Ved. Franc. Vallesio, de sacra philosoph., 1940 Testo, 32 | oculos inhibere perita.~ ~Francesco Stelluti traduce:~ ~Ecco 1941 Testo, 25(138)| Franciscus Valesius, de sacra philosophia, 1942 Testo, 29 | traduttore di Beniamino Franklin, Monsieur Barbeu du Bourg,160 1943 Testo, 15(91) | 2. Parlò Carducci di un Frate cosí:~ Dagli bando in aria 1944 Testo, 20 | jettata. Ecco, uditori, fratelli miei dilettissimi in jettatura, 1945 Testo, 11(66) | omnia visu / Jupiter exosus, fraternis subdidit undis».~ 1946 Testo, 34 | preservarci dalla jettatura de' Frati.~XII. Quali parole in generale 1947 Testo, 14 | Duteronomio,88 ancora, individebit fratri suo in greco è Βασϰ 1948 Testo, 27 | vicinia, altera alteram fraudante, o da sugo d'indole diversa, 1949 Testo, 29(157)| non lascia cosí di subito freddar le piante; per le sottilissime 1950 Ded | immortale. Io queste umili carte fregiando coll'autorevol vostro nome, 1951 Testo, 10 | procuravano i fulmini e li frenavano a lor talento.59 Or se mai 1952 Testo, 24 | incostanti pensieri la varietà frequente de' cibi? Non destano in 1953 Testo, 29(156)| caverne, o solamente delle fresche intonacature di calce, che 1954 Testo, 1 | pazienza. Correte troppo in fretta a condannar come sciocco 1955 Testo, 23(118)| Presso Cristiano Frid. Garmanni, lib 2, tit. 7, § 1956 Testo, 4 | talvolta per incanto si usurpa:~Frigidus in prato cantando rumpitur 1957 Testo, 29 | enim desiderant, quoniam frigori patent.157 Si danno de' 1958 Testo, 13(83) | magia operatrice cap. 37; Frommannus, de fascinatione; Le monde 1959 Testo, 29(159)| un fiocco di neve dalla fronda di un albero, o dalla cima 1960 Testo, 11(71) | suffecti sanguine circum,~ Fronsque obscoena situ, hirtique 1961 Testo, 10 | placitum laudarit, baccare frontem~Cingite, ne vati noceat 1962 Testo, 24 | parentesi, acciò la mia frottola molto lungi non vada.~ ~ ~ 1963 Testo, 32 | fescennini cantavansi: faceasi il frullo.179 Finalmente soleasi portar 1964 Testo, 16(96) | n dî notte e no jurno lo frusciaje~ Scolato, comm'a sivo 'n 1965 Testo, 28(148)| in medio incedens: necat frutices, non contactos modo, verum 1966 Testo, 27 | presso il melo, alle frutta, ed alle foglie di questo 1967 Testo, 7(24) | alternis opprobria rustica fudit». Che avesse scritti Augusto 1968 Testo, 26(142)| 93, lib. VII:~ Unguentum fuerat, quod onyx modo parva gerebat.~ 1969 Testo, 19(109)| igitur cum aliqua anima fuerit vehementer commota ad malitiam, 1970 Testo, 28(148)| cui striscia,~ E le serpi fuga al fischio.~ Quindi è simbolo 1971 Testo, 18 | la parola e 'l suo suono fugace e scorrevole sulle carte, 1972 Testo, 33 | le sue speranze alle cose fugaci; e pensi che possa la jettatura 1973 Testo, 28(148)| diademate insignem, sibilo omnes fugat serpentes, nec rectus in 1974 Testo, 7 | chiamarono fascinum, quasi fugator del fascino. Quanto va che 1975 Testo, 24(125)| di noi stessi intento a fuggir ciò che nuoce, e seguir 1976 Testo, 20 | seguiremo gli uni per gioire e fuggiremo dagli altri per non dolere. 1977 Testo, 26 | accingersi alla venere, o fuggirla. Leggete Uxan, il quale 1978 Testo, 20 | al core, che vi dice di fuggirlo, o di trattarci: cioè, ch' 1979 Testo, 25 | adirato. Molti animali non fuggono dall'uomo, se non li guarda. 1980 Testo, 25(131)| Julii Caesaris, cui cum fuisset dictum, quod a Galba sibi 1981 | fuit 1982 Testo, 10(59) | Appellavansi fulguratores. Cicer., de divinat., I 1983 Testo, 11 | Oculis quoque pupilla duplex~Fulminat, et geminum lumen in orbe 1984 Testo, 23 | simpatica fra' vapori, e fumi, che si mandano dallo stomaco 1985 Testo, 16 | su di noi, e su d'altri, funestissime jettature?96 Pur io lascio 1986 Testo, 1 | umanità sotto gl'influssi funestissimi della jettatura; e vi ha 1987 Testo, 25 | spingendosi cosa dagli occhi fuora, che anzi essi dagli oggetti 1988 Testo, 15 | visu cerno, semper mihi futura dies auspicia tristia subministrat»91 1989 Testo, 10 | vati noceat mala lingua futuro.54~ ~Quindi è che i greci 1990 Testo, 15 | ha guariti alcuni mali.94 Fuvvi ancora in Roma Titinnia, 1991 Testo, 8 | scrisse:~ ~᾿Έχει τε γὅν ὄλβος ὅ 1992 Testo, 29(161)| Litt. G., pag. 662, not. F.~ 1993 Testo, 23 | vitale, qual'è quella di una gagliarda fantasia.~Mi basta solamente 1994 Testo, 23 | meno impresse, secondo la gagliardia delle impressioni, e la 1995 Testo, 20 | un uomo sanguigno, sempre gaio ed allegro. La disposizione 1996 Testo, 34 | avvocati, cattedratici, medici, galantuomini, mercanti, artigiani, etc. 1997 Testo, 14(84) | Ad Galat., 3, v. 1.~ 1998 Testo, 26(140)| Galeno, de loc. affect., III 7, 1999 Testo, 25 | uova cogli occhi. L'augello Galgalo attrae cogli occhi l'itterico 2000 Testo, 25(136)| IV:~ Nimirum, quia sunt gallorum in corpore quaedam~ Semina,


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