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I Greci alla jettatura credettero
Ma perché non credasi che l'idea della jettatura, come altri dice, o da popolar pregiudizio o soltanto nelle riscaldate teste de' favolosi poeti fosse nata, io, senza che faccia la causa di costoro, che furono solo i primi storici e filosofi, e coll'armonia de' versi le piú grandi ed utili verità ci tramandarono, vi pongo sotto gli occhi indistintamente tanto i piú gravi poeti, quanto i filosofi piú dotti e severi che Grecia e Roma vantassero, i quali alla jettatura, al pari che alla propria esistenza, credettero.
Presso Plutarco29 Metrio Floro vaglia per tutti; perciocché, secondo il comune opinare de' dotti difese che vi sieno i mal'occhi de' jettatori, dicendo parimente che chi alle cose, delle quali ignora le cause, non crede, in certo modo uccide la filosofia: mentre dove manca la ragione, là incominciamo a dubitare ed inquerire, cioè a filosofare: «oportet vero, cur unumquodque fiat, causam ratione investigare; an fiat, ex historiis est percipiendum»; e poi recando gli esempi di coloro che la jettavano cogli occhi, non solo a' bambini, che per l'umidità e debolezza loro possono piú facilmente esser mutati in peggio, ma a' corpi fermi altresí. Si adducono poscia alcuni paragoni ed argomenti per l'esistenza della jettatura, e conchiudesi il bellissimo luogo di Plutarco col fatto di Eutelida, il quale la jettò a se stesso.30
E che gli antichi Greci fossero stati facilissimi a credere alla jettatura può arguirsi senza tema di errare dalla greca originazione stessa della voce fascino, poc'anzi dichiarata; e dagli brevi, che aveano per rimedio contro alla jettatura, appellati bascania. E bascanus è colui il quale cogli occhi uccide, e guasta, oculorum acie μαι νει pernecat, corrumpitque visa.31 Varrone e Festo ne insegnano esser tali rimedi chiamati proebra, cioè prohebra, a prohibendo. I Greci li chiamavano ἀλεξίαϰα. E frall'altro credeano che giovasse a rimovere la jettatura lo sputare. Onde Teocrito:32
Ὡς μὴ βασϰανϑῶ δ'ὲ τρὶς ἐμὸν ἔπτυσα ϰόλπον
(Ne vero fascino laederer, ter in gremium meum despui).33
Pindaro ancora34 per la jettatura, che nasce da invidia dell'altrui felicità, scrisse:
᾿Έχει τε γὅν ὄλβος ὅ μείονα ϕϑόνον
(Opus enim, cioè res valde secundae, non parum invidiam habent).
Ed oltracciò i Greci adoravano Nemesi per Divinità contro alla jettatura;35 che fu anche nel Campidoglio venerata.36
Or, perché i piú dotti de' Greci alla jettatura credettero, è da conghietturare giustamente che, come tutte le altre dottrine da' Caldei e dagli Egiziani, questa ancora della jettatura ad essoloro fosse dell'Oriente pervenuta. In fatti tutte le nazioni antiche ebbero i loro rimedi, e gli brevi e pentacoli contro alla jettatura.37
E fu sempre a quella gente
Di quei vindici lor Dei
Si da lor essi scacciavano
L'atra tabe e 'l fradiciume;
Distruttor de' malefici.