Nicola Valletta
Cicalata sul fascino volgarmente detto jettatura

CICALATA IN DIFESA DEL FASCINO VOLGARMENTE DETTO JETTATURA

30. Jettatura occulta

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30.

Jettatura occulta

 

Si è favellato fin qui del primo genere di jettatura, che patente abbiam chiamata, e che deriva o dall'impressione delle forme degli uomini su di noi, o dagli effluvi che scappan da essi. A parlare co' termini di Volfio,163 la patente ha la causa o meccanica, o fisica. Causa meccanica e' dice, quando è chiaro il modo con cui la cagione produce l'effetto: causa fisica, poi, quando certa è la causa, certo l'effetto, ma non è chiaro il modo con cui quella questo produce.

Passiam ora al secondo genere di jettatura, che io chiamo arcana ed occulta, perché la causa s'ignora, ma non è men vera della patente. È ella riposta negli arcani della natura; e tanto è piú degna dell'attenzione nostra, quanto men si comprende. Tutta l'antica filosofia era fondata sulle qualità occulte: perciocché al nostro basso intendimento non possono esser mai noti i rapporti tutti dell'universo. Ecco la spiegazione della mia tesi. Ogni accidente, che, deboli ed ignoranti mortali, chiamiamo casualità, dee star ligato nella catena dell'universo: niente potendo esser fuori d'ordine, e tutto essendo a qualche fisica causa congiunto. L'aver carte buone e propizia sorte, o averle cattive; il soffrir sinistri in un viaggio; gli avvenimenti contrari nella vita umana, e tante altre vicende, che chiamiam fortuiti accozzamenti, e casi, non sono essi ligati a qualche cagione naturale? Or ciò che da questa occulta causa a danno dell'uom procede, o per essa, o per l'effetto, o pel modo di produrlo, i Nostri appellano jettatura. Prodigio della natura, occulta forza, e filo arcano dell'universo, cui chi non crede la filosofia distrugge.

Chi può assicurarmi che, avvicinandosi a me che gioco, quella signora ciarliera come stridula gaza, e non avendo io piú carte da guadagnare, non sia essa che me la jetti e che per occulta maniera cagioni cambiamento di mia sorte? Al piú, non potrà lo sciocco incredulo negare che l'effetto vede, che i fatti non possono negarsi, ma che la causa è ignota. Ed io de' fatti parlo ora. Chi però ha tanta perspicacia ed accortezza sulla condotta di sua vita (e dee averla chiunque non sia nato a far numero) che abbia simili fatti costantemente sperimentati avvenire dopo alcune cagioni, ancorché sembrasse che queste non avesser potuto produrli, può ben conchiudere che la jettatura in modo arcano da quelle cagioni proceda.

All'esperienza cede spesso la ragione il loco. Come la calamita fa muovere l'ago della bussola? Come accadono le tante maraviglie nell'ordine mondiale, delle quali le cause sono alla mente nostra superiori? E le combinazioni, che sembran casuali, non sono unioni di cause concatenate, e per lo piú ignote? Quante volte abbiamo sperimentato che in qualche giornata niuna cosa ci è felicemente riuscita. Un uomo accorto, se la prima cosa il mattino non gli riusciva bene, niuna ne tentava in quella giornata. E dicevano i dotti Greci esservi nell'uomo un non so che, chiamato da essi τί ϑεῖον, quid divinum, che comprender non si può. V'è come una marea dell'umanità, che ci porta a' beni ed a' mali sussecutivi. Il Sig. Bernulli164 prova perciò le vicende umane, e gl'infortuni, potersi da' sapienti presagire.

Non giungendo intanto alcuni a comprendere le arcane origini de' loro mali, a' Geni, che dicono esser da per tutto,165 alla Fortuna, alla virtú degl'invisibili spiriti l'attribuirono; e gli Silfi, composti de' più puri atomi dell'aria, le Ninfe e gli Ondini dell'acqua, i Gnomi abitatori della terra, le salamandre abitatrici del fuoco, le Fade, ed altri vocaboli vani e privi d'ogni significato capricciosamente inventarono. Eppure siffatte ignote cagioni, che lontane ci sembrano, sono tanto a noi vicine, quanto meno le vediamo. Quel cieco del Comico dicea ch'egli cieco non era, ma che le finestre erano chiuse. Noi cosí sogliam dire, che non siam jettatori, il proprio difetto ad altro principio attribuendo.

 

 





163          Fisica, c. I.



164          Ars coniectandi.



165          Istoria degli Oracoli del Signor Fontanelle; Il Conte di Cabalí; Il Marc. d'Argens, letter. Cabalist.



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