IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Salvatore Di Giacomo Mattinate napoletane Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte grigio = Testo di commento
1 | 105 2 | 14 3 | 18 4 | 26 5 | 3 6 | 34 7 | 5 8 8 | la somma era giusta; 14,780. Vi dirò pure, non senza 9 | 9 10 13 | queste semplice parole mi à detto e mi sono svegliato 11 2 | Signore ve la guardi. E abbadatele ve lo dico come a un fratello...~ 12 11 | La luce dei magazzini gli abbagliava gli occhi; a volte sentiva 13 10 | portavano via la chiave, abbandonandola a tutti quei pensieri, a 14 1 | Cominciato novembre, dovetti abbandonare i miei studi di mare e il 15 3 | dell'uccellino, le mani abbandonate sulle ginocchia. Certamente 16 15 | dileguavano panche e carrettini abbandonati, e laggiù, ove addirittura 17 2 | una vettura; dentro vi si abbandonava un giovanotto, che aveva 18 10 | presso due piccole mani vi si abbandonavano, esangui. Tra tanta infantile 19 14 | Leva la mano. Il pugnale s'abbassa, colpisce tra le corna, 20 11 | una cosa che lo seccava abbastanza. Si mise in cammino, scendendo 21 | Abbiamo 22 | abbiano 23 1 | anche lui, e si contemplò abbozzato appena, senza meraviglia 24 5 | guardare e sorvegliare troppo abbronzò una camicia, dimenticandovi 25 6 | seggiole smosse, un fruscio d'abiti serici. Di tanto in tanto 26 12 | fece - piglio daccapo l'abito del camminare. Vien qua; 27 12 | giorni di spedale mi hanno abituato a tutta questa roba; ne 28 11 | cattivo dovesse romper le abitudini. Difatti entrando nel caffè 29 4 | canarino, a poco a poco, s'abituò ad ogni sorta d'ingenerosità. 30 13 | con lei, la tentò, e seppe abusare della poverina. Questo succede 31 6 | la verità, la conoscenza accadde in aprile. A ogni modo, 32 7 | medici e medicine, e se accade che lui s'ammali, lontano 33 7 | parlatorio. Ma, via, può accadere che vi facciano vedere il 34 4 | occhi bassi - Sono cose che accadono. Io son qui di rimpetto, 35 6 | e in mezzo al vicolo un accampamento di sole. Saliva la musica 36 11 | furia di liti l'ostinato accanimento di tre eredi, fra i quali 37 1 | contrasti che s'agitano e s'accapigliano in quest'anima mia inquieta, 38 11 | facendo «zin!», cosa che gli accapponò la pelle. S'alzò guardando 39 1(1) | Nell'originale "m'acccorsi". [Nota per l'edizione elettronica 40 11 | vicino, stava tranquillamente accendendo un sigaro. Si adocchiarono 41 15 | marina, mentre le vetrate s'accendevano tra quella gran pennellata 42 8 | rischiarati da un filo di sole, si accendono. Questa è la reginella di 43 6 | con gli occhi di sì. E poi accennò pure che tacessi e si riavvicinò 44 2 | Reale. Ha conservato un accento calabrese e la insolenza 45 1 | senza rossi, senza rilievo accentuato, pallida, caratteristica. 46 5 | impiegatuccio, dopo aver accesa la sigaretta con un fiammifero 47 9 | incitanti, e negli sguardi accesi degli uni e dell'altre il 48 11 | Impossibile - mormorò, com'ebbe acceso il lume e gli tornò l'animo - 49 1 | incitandolo. Finalmente accettò, nascondendo il soldo e 50 12 | dici addio alla suora?~- Accidenti! Sei un bel seccatore tu, 51 9 | destra il mare. Un pescatore accoccolato sopra uno scoglio ha preso 52 9 | stanzetta che già andava accogliendo dolci penombre, lo specchio 53 1 | olivo e la palma benedetta. Accompagnandomi fin alla porta Fortunata 54 13 | Napoli e vado a trani mi accompagnano i mie parenti e vado in 55 10 | due volte e poi riescì per accompagnare Malia che faceva Venere, 56 13 | Vincenzino! Lasciate che v'accompagni.~Ella tremava come una foglia. 57 15 | pollice e l'indice dell'altra acconciando delicatamente sotto i mustacchi 58 1 | la coltre. Fortunata gli acconciò due cuscini dietro la testa, 59 6 | serici. Di tanto in tanto un accordo di violino, un suono rauco 60 11 | sue idee nere, quasi non accorgendosi più della loro vicinanza, 61 12 | gl'inservienti s'urtavano, accorrendo. Suor Carmelina scomparve.~- 62 6 | solitario turbato da una folla accorrente di uccellini chiassoni. 63 12 | era diventata grande. Era accorsa al grido del piccino, lo 64 1 | lettuccio, confusa. Allora m'accorsi1 che nel lettuccio c'era 65 7 | cose a posto è chiamato accorto, così, quando dopo la morte 66 2 | signora che comprava fiori. M'accostai..... Signò, qualche cosa 67 14 | come il visitatore si va accostando allo scannatoio, ode un 68 3 | altro ella teneva fra mano, accostandolo di tanto in tanto alla faccia.~- 69 6 | sulle assi d'un telaio.~Accostandomi alle finestre, m'avvicinavo 70 14 | faccia come la cera. Esse accostano alle pallide labbra il bicchiere 71 7 | riguadagnato coraggio e s'accostava alla scrivania, guardandovi 72 1 | mormorò lei.~Ma come m'accostavo al lettuccio il piccino 73 14 | il pavimento. I garzoni s'accovacciano, radunano con le mani il 74 12 | mai. Sono impregnato di acido fenico.~ ~*~* *~ ~- Senti, 75 1 | napoletano. Il caffè, per acquaccia nera che sia, mi permette 76 9 | municipale che ordina agli acquafrescai di non vendere acqua che 77 9 | ACQUA~ ~26 Maggio.~ ~Ieri un acquafrescaio del vico Marconiglio è stato 78 9 | Impossibile commovere quest'acquaiolo malinconico. Nella stanzetta 79 1 | cielo, come negli antichi acquarelli de' trittici olandesi.~Ebbene, 80 11 | facendone a meno, tanto era un'acqueruggiola minuta che non faceva male 81 11 | era venuta giù un po' d'acquerugiola fina e diaccia, che filtrava 82 11 | in quel momento avevano acquistata una tensione straordinaria. 83 4 | indefinitamente il bosco e l'odore acre delle piante, quella malinconia 84 4 | vi mescolava certe note acute e un trillo per cui le serve, 85 9 | nfame?~- Sì.~- Peppì, io sto adacquanno 'e teste, si cade l'acqua 86 13 | Antonietta fu tolto di lì, adagiato in una vettura, e trasportato 87 5 | aiutare dai più coraggiosi e adagiò il cadavere in quella vettura 88 3 | aveva potuto entrar troppo addentro in certi particolari che 89 9 | colpito per lui, giorni addietro. Il giovanotto se c'era 90 Pre | simpatia che il pubblico le addimostrò da principio.~ ~L'editore~ ~ ~ ~ 91 9 | vedite 'a fantasia 'e l'ommo addò va a sbattere! - ha esclamato 92 10 | Chiarinella era sempre l'ultima ad addormentarsi; sentiva per un pezzo ancora 93 10 | era dolce, la poverina s'addormentava in un'onda luminosa, che 94 3 | la testa da un lato e s'addormentò.~ ~ ~ ~ 95 5 | Di fuori il marito s'era addossato allo stipite e, con le mani 96 11 | sordi e sfiniti, succedeva adesso, dopo un paio d'ore d'ozio 97 11 | accendendo un sigaro. Si adocchiarono nello stesso momento; Manlio 98 5 | Santa Lucia, ella aveva adocchiata Fortunata, con un bambinello. 99 15 | oh! - fece, a un tratto.~Adocchiava una tettoia, sotto la quale 100 5 | molto pulito. Fortunata5 lo adorava.~ ~*~* *~ ~Nella sera del 101 6 | rimasi inorridito; io che adoro le vetture, la ferrovia, 102 4 | azzurro - niente più. L'adozione era stata larga di cure 103 13 | lettera vi saluto e sono tua~ ~Aff.ta~Antonietta.~ ~*~* *~ ~ 104 8 | del difuori e l'interno affaccendarsi per l'opera.~C'è, a un posto 105 15 | silenzio.~L'ometto era tutto affaccendato a copiare, e a poco a poco 106 3 | ferri della balaustra, ad affacciarsi nel pozzo, scappava, spaventato, 107 15 | Maranese, un ramo fronzuto s'affacciava, tutto verde, di sotto all' 108 8 | raccoglie tutta la gente affamata e puzzolente del quartiere, 109 10 | ripetuta una piroetta e s'era affaticata. A volte la coglieva la 110 4 | copioso sudore di bestie affaticate. Si compie di questi giorni 111 | affatto 112 7 | terra, per riscaldarsi, afferrata con una mano alla veste 113 6 | teso, misurava il tempo. Si afferrava l'altra, nervosamente, al 114 12 | Dice: Ecco, noialtre ci affezioniamo ai nostri malati così da 115 13 | padre in America. Era stata affidata a una zia che le voleva 116 5 | rizzandosi - il sangue l'ha affogata.~- Gesù! - fece Graziella, 117 14 | si compie tra uno strano affollamento di bevitrici di sangue, 118 3 | un incendio. Ma nel cielo affollato di nuvoloni, qua o là dei 119 11 | ora a piccoli passi, ora affrettandoli per trovarsi subito fra 120 6 | feci? Ma il vecchietto si affrettò a soggiungere, battendo 121 9 | stupendo. Nella controra afosa tre o quattro di loro, non 122 4 | appiccicando a ognuno un aggettivo che svegliava goffe risate 123 7 | fermò presso alla scrivania, aggiustò un quaderno sotto un libro 124 4 | Ricordava senza precisione certo aggrovigliamento di rami e di fronde, una 125 15 | sul selciato la matita per agguzzarla, la bestiola ricacciò dentro 126 11 | spalle come delle punture di aghi, che gli davano per un momento 127 14 | battitura, cominciano ad agire il soffietto, il ferro tondo, 128 1 | incoerenze, dei contrasti che s'agitano e s'accapigliano in quest' 129 | agl' 130 15 | diventava una grande voluttà in agonia. Il cappello, dalle tese 131 15 | in quell'alba fresca di agosto, fu provocante. Si parlavano 132 3 | straccetti d'ogni colore. Agucchiava. I romori della via erano 133 7 | avete in braccio? - dimandò, aguzzando lo sguardo di sotto gli 134 4 | che bell'aria fresca?~- Ahimè! - disse il canarino - se 135 11 | E mentre nel pigliar l'aire dava una strappannata al 136 7 | bruscamente allo impiegato - aiutami a dire...~- Il ragazzo è 137 5 | carabinieri. L'altro si fece aiutare dai più coraggiosi e adagiò 138 13 | ai miei parenti i Dio mi aiuterà perchè ia sono orfane di 139 9 | alle calcagne un cagnolino. Alberelli in fila a destra ed a manca. 140 | alcun 141 6 | sua musica, il suo spirito aleggia intorno. E la musica trema 142 8 | chiamava, al tempo suo, Alfonso II d'Aragona. Ma la regina? 143 1 | delle mura di un cupo verde alimentato dalle piogge e dall'umidità, 144 9 | diavolo del terzo peccato alitava sulle facce sudate, passando 145 8 | acqua cade e si spande e allaga per buon tratto la via, 146 3 | In maggio il sole che lo allagava tutto invogliava donna Nena 147 6 | occhi lampeggianti, le gambe allargate, l'ombrella brandita come 148 3 | momento in cui la luce si allargò; lucevano disotto le vetrate 149 7 | vicinato in movimento, pareva allegra. Nel lontano, per un vicoletto 150 6 | subitamente figurine femminili, allegri cavalierini in galanterie. 151 4 | fornacette. La musica metteva in allegria il canarino che, a volte, 152 6 | Concerto.~- Forestiere lei?~- Allemand, di Germania. Tetesco.~- 153 7(8) | Nell'originale "allla". [Nota per l'edizione elettronica 154 1 | intenzione di rimanersene meco alloggiate, in questa cameretta mia 155 9 | rossa. Alcune bianche vele s'allontanano pel mare.~Tutto ciò pei 156 3 | grattandosi la coscia per allontanare il malagurio, e gli gridò 157 7 | voleva un core assai duro per allontanarli e un coraggio, via, un coraggio!~- 158 1 | nessuno il modo di subitamente allontanarsi da me per qualche improvvisa 159 11 | lato dell'altare maggiore.~Allungandosi lo sguardo arrivava sino 160 6 | soggiunse con le labbra allungate in una smorfia d'ammirazione - 161 11 | degli angioli a lato dell'altare maggiore.~Allungandosi lo 162 5 | della fiorista scoppiò un alterco. La voce stridula della 163 14 | delle scarpette, coi tomai alti, macchiati. In Napoli l' 164 15 | linee bizzarre. In cima, altissima, una cupoletta s'arrotondava 165 | altrove 166 11 | sospirò l'altro, senza alzar gli occhi.~Di colpo si guardarono, 167 11 | il bavero del soprabito alzato, faceva quasi compassione.~ 168 4 | ha bevuto i pensieri dell'amante, il misero lume a petrolio 169 11 | egli, solo, solo nella sua amarezza, in quella oscurità fitta 170 4 | sa dove, chi sa dopo che amari rimpianti, e scompare.~Or, 171 4 | fiori, ove così spesso l'amata ha bevuto i pensieri dell' 172 6 | tempo fiorentino. Se qui l'ambiente non fosse in gran parte 173 9 | per fede politica, per ambizione; costui è impazzito per 174 9 | calzolai, i cenciaiuoli ambulanti con la gerla piena di stracci 175 6 | risposi, mortificato - Ma amerei imparare la vostra lingua.~- 176 7 | più voi. E chi chiama se ammala?~- Come! Allora non sapete 177 7 | medicine, e se accade che lui s'ammali, lontano sia, me l'hanno 178 4 | rimpetto, se mai.~E se ne andò, ammalinconito pur lui.~Poi tornò dopo 179 8 | re sovrastante, di questo ammantellato padrone della strada, e 180 9 | che Peppino Battimelli è ammattito per amore.~Peppino Battimelli 181 14 | grandissima rapidità, l'ammazzamento durando tutta la giornata 182 9 | un coltello e si voleva ammazzare. Poi ha strappato la gran 183 12 | del male e lì per lì fu ammazzato. Ma il ragazzetto? Era perduto. 184 6 | come la frusta d'una delle ammazzoni wagneriane, facendo: Pa 185 2 | Incurabili. Donne qui non se ne ammettono - rispose il cerbero, tornando 186 6 | Aveva, parlando, un certo ammiccar d'occhi malizioso, pel quale 187 10 | alla finestra e si mise ad ammirare i regalucci, stropicciando 188 11 | la severità, dei piccoli ammonimenti nei quali tremava, inconsapevole, 189 15 | tettoia, sotto la quale si ammonticchiavano bombole d'acqua solfurea, 190 11 | aria spessa e pesante aveva ammortiti, alla vita della mattina 191 5 | monticello di spazzatura ammucchiatogli a' piedi, sotto al marciapiedi. 192 4 | cigolanti in fondo ai quali ammucchiò tutto un tranquillo epistolario 193 9 | uno scoglio ha preso all'amo un pesce più grande di lui 194 7 | maternità a raccôr tutto l'amor loro sui figliuoli, che 195 4 | della dolcezza dei loro amori.~In luglio il colombo grigio 196 | anch' 197 11 | silenziosa, ove pareva che andasse a morire nell'immensità 198 2 | dirmi, seccata, che me ne andassi... Non mi guardò neppure...~- 199 2 | Non si può. Dopo medicata andrà agl'Incurabili. Donne qui 200 3 | ripassate e voi chiamatemi. Andremo a vedere insieme...~Era 201 2 | un'altra. Cappello tolto, anella pegnorate, vesti vendute..... 202 14 | dita si sporcano, e gli anellini luccicano tra il sangue 203 10 | solito. In tutta la notte l'anellino e le giarrettiere le aveano 204 14 | macchiati. In Napoli l'anemia serpeggia un po' da per 205 14 | desideri sanguinosi delle anemiche, delle clorotiche, delle 206 7 | avrei potuto fare con tre angioletti attorno? Sono tre bocche, 207 11 | dorate come quelle degli angioli a lato dell'altare maggiore.~ 208 1 | dolcemente, con un balbettìo d'angiolo:~- Vulite 'o vasillo? Vulite ' 209 4 | grigi del cortile dagli angoli ch'erano scale di polverose 210 14 | giorno fin di ottocento animali. Le vacche entrano malinconicamente 211 11 | raccontava i suoi progetti, si animava facendo mille castelli in 212 1 | malinconia e nelle povere anime sofferenti uno sgomento 213 2 | smarrita, mormorando:~- Sant'Anna mia! Ve faccio nu voto!... 214 11 | nelle ultime luci fredde e annebbiate dell'imbrunire. A' rumori 215 11 | romanzo nuovo, di cui si era annoiato a morte, fra le cinque e 216 12 | a trovarmi al caffè, per annunziarmelo. Un vero miracolo,~Ma di 217 12 | stesse! Senti, io le ho annunziato che me ne andavo presto, 218 5 | bianco.~- È proprio morta - annunziò il calzolaio, rizzandosi - 219 14 | Piegano fino a terra la testa. Annusano il sangue e si volgono intorno. 220 8 | gatto grigiastro, il quale annusava specie le gambe dei salumai 221 2 | occhi pieni di lacrime, ansimando, chiamando:~- Sarrafì!... 222 15 | guardavano negli occhi, ansiosi. Poi, quando lui fu sotto 223 12 | bocca freme, il respiro ansioso gonfia il petto coverto 224 1 | freddamente il cielo, come negli antichi acquarelli de' trittici 225 11 | walzer fritto e rifritto, un'antipatia di musica frettolosa e saltellante, 226 11 | e il rimaner cogli occhi aperti per un pezzetto a guardar 227 11 | leggermente fra i vetri appannati, la striscia nera della 228 3 | beddicchia, stu cori,~ca l'apparienza.....~ ~Donna Nena, laggiù 229 15 | Nella luce che sopravveniva, apparivano chiari e scuri nuovi, mettendo 230 12 | sempre un sacrifizio, si appassiona e s'intenerisce.~L'amico, 231 1 | sconnesso e sporco. Attorno, appesi ai muri, immagini di santi, 232 4 | succedeva sino a quando l'appetito dei piccoli colombi non 233 4 | dicevano male della gente, appiccicando a ognuno un aggettivo che 234 3 | le veniva di faccia e le appiccicava le gonnelle alla carne.~- 235 1 | testa, si mise a sedere, appiedi, sul letto, e ricominciò 236 11 | a quell'ora. Così tra l'appisolarsi e il rimaner cogli occhi 237 12 | numero quattro proruppe in un applauso. Il colono di Melito agitava 238 1 | Sentite - disse lei, appoggiandosi col dosso alla tavola e 239 1 | sorridermi. Quando rimisi la tela appoggiata al muro e stavo per licenziarmi, 240 13 | approfittasti di mè così si deve approfittare i Dio di tè se tu sei negato 241 13 | era il mondo e tu ti ni approfittasti di mè così si deve approfittare 242 13 | sto! nessun altro si ni e approfittato di mè - non fa niente deve 243 12 | con la coda dell'occhio, appurano quello che dite e se parlate 244 7 | Qui - disse la bambina, aprendo il grembiale - mettetele 245 7 | angolo, brava, sedete pure.~Aprì la tabacchiera, tirò su 246 5 | don Procolo, fumando. Fece aprire, rimase un pezzetto a rovistare 247 11 | della loro vicinanza, non aprirono bocca. A un punto, sul marciapiedi 248 6 | tre finestre basse che si aprivano sul vicolo dal muro di faccia 249 8 | tempo suo, Alfonso II d'Aragona. Ma la regina? Ella vive 250 3 | deserto, era triste. Sotto l'arcata, tutta bianca di calce, 251 3 | perduto nella fuga degli archi. Le labbra mormoravano, 252 6 | grigia e nuda. Qui finestre archiacute che riflettono, a sera, 253 7 | guardate un po' dentro, in archivio, se c'è Larissa, e parlatene 254 13 | gonnella, un piccolo piede arcuato, la calza bianca...~Quella 255 10 | notte, mentre la lampada ardeva innanzi a una Madonna sul 256 9 | pietre sconnesse del selciato ardevano. Ma la luce, in questo vico 257 7 | alle altre.~- Perdonatemi l'ardire - mormorava la vedova.~- 258 14 | catene che si sciolgono, d'argani che rizzano i cadaveri ancor 259 14 | sangue, per terra, i fili argentei della bava, ond'hanno tutto 260 3 | e gli gridò con la voce argentina:~- Prima tu!~- Prima tu! - 261 5 | chiusa sino a mezzogiorno e argomentando che più non si fosse aperta 262 1 | spinetta canta loro le semplici arie della nostra montagna nelle 263 8 | dietro i miei tisici ricordi aritmetici. Il cassiere avea ragione, 264 1 | tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'iperestasia, dei ribollimenti 265 1 | mio bravo cassettino ad armacollo e col mazzo di pennelli 266 6 | sorridere, seguitava ad armeggiar con la mano, mormorando 267 15 | balconcello di Gennaro Auriemma, armiere, che in quel punto schiacciava 268 5 | più vivo?~- Sono stato ad Arona, fin'ora - disse - per l' 269 11 | quella scarsezza il posto s'arrendeva, lasciandosi fare. - Otto 270 6 | malizioso, pel quale gli si arricciavano le gote. Tutta la faccia 271 11 | sarebbe tornata subito, arrischiando timidamente, con una dolcezza 272 10 | Oggi è l'Epifania. Stanotte arriva la Befana che va da tutti 273 12 | morti lentissime, che non arrivano mai. Sono impregnato di 274 9 | dopo, aspettando che vi arrivassero, da tutte l'altre vie del 275 2 | petto.~- E all'ultimo è arrivata a Piazza Francese. E l'hanno 276 9 | veve cchiù. A che simmo arrivate! Come fosse veleno!~A casa - 277 2 | una congiuntivite che gli arrossa tutto intorno le palpebre. 278 7 | e non rispose.~La vedova arrossiva. Cacciò lentamente la mano 279 12 | un bottone di fuoco che arrostisce la carne, ecco; oramai trenta 280 15 | altissima, una cupoletta s'arrotondava sul cielo indeciso, tutta 281 4 | ferri della gabbia pareva si arroventassero. Poco dopo accorse la serva, 282 5 | in mezzo ai fasci d'erba artificiale, la mamma di Fortunata, 283 5 | mettersi a lavorare.~I fiori artificiali, quelli pei borghesi di 284 8 | affatto lontane dall'interesse artistico, me la resero sempre più 285 6 | invano di scrutare e su cui arzigogolavo senza raccapezzarmici.~Seppi 286 5 | Don Procolo, un attempato arzillo, negoziante e proprietario, 287 10(13)| Nell'originale "asciuati". [Nota per l'edizione elettronica 288 7 | innanzi una dopo l'altra, asciugando9 le firme sopra un gran 289 7 | tempo era sereno e la via asciutta. La bambina batteva ogni 290 15 | foglia secca su pei lastroni asciutti, mossa da una folata di 291 1 | lenti, quasi malati.~Dunque, ascolta. La storiella potrebbe pur 292 6 | si scappellò e si mise ad ascoltare con religiosa attenzione7.~ ~ ~ ~ 293 7(9) | Nell'originale "ascugando". [Nota per l'edizione elettronica 294 12 | commessi viaggiatori.~- Aspetta che guarisca, vecio mio!~ ~*~* *~ ~ 295 11 | deserta, e andò a sedervi aspettandoli. Chiese il caffè e gli parve 296 11 | sopportare; indovinava le aspettative insoddisfatte, cui da un 297 13 | calde, tanto franche! E aspettava.~Quattro mesi fa Antonietta 298 1 | centinaia di femmine che aspettavano l'estrazione dei numeri 299 6 | amici. nella più grande aspettazione per un programma che prometteva 300 7 | Ancora più su. Non so. Aspettiamo qualcuno che ce lo dica.~ 301 6 | si trova ad esserne, per aspetto, assai lontano. Il Corso 302 9 | le rose e si china ad aspirarne il profumo. Quando c'era 303 10 | belle spalle bianche, nude, assalite dai brividi. Il bacile di 304 8 | poggiato il gomito sull'asse del telaio, e nella bianca 305 6 | di dentro fermate sulle assi d'un telaio.~Accostandomi 306 6 | polveroso per la via larga e assolata; il Rione è severamente 307 6 | non far romore; era così assorto poverino! L'ombrella era 308 11 | Roberto camminava tutto astratto, a capo basso, studiandosi 309 9 | professione di venditori d'acqua è atavistica. Ma il vicinato dico che 310 2 | portone chiuso.~- E chisto è n'ato - disse il guardaporta, 311 5 | strillanti e il colore vivo s'attacca alle mani. Fortunata pareva 312 9 | rimane, anche la notte, attaccata ad un chiodo, fuori al banconcello. 313 14 | e dolci s'inumidiscono. Attaccate per le corna ai pali dei 314 10 | che dopo la fece piangere, attaccò al bastone della spalliera 315 3 | volta levò la manina, s'atteggiò, pronunziò quei brevi vocaboli 316 7 | parecchie, e furono le più attempate, dissero che avea fatto 317 5 | volentieri.~Don Procolo, un attempato arzillo, negoziante e proprietario, 318 10 | è la malattia. Stateci attenta, sapete, non si scherza, 319 15 | l'ometto ora contemplava attentamente per metterli sulla carta, 320 13 | piccolo marinaio, bruno e atticciato. Si chiamava Vincenzino. 321 12 | sossopra, la segreteria, attigua allo stanzone in cui noi 322 13 | spesso. Una rovina in un attimo. Dopo, il furiere, come 323 1 | pallidissima; levò le braccia in atto disperato e si mise a piangere.~- 324 9 | là e l'edera selvaggia s'attorciglia al legno antico. Un merlo 325 3 | costui spuntava nel cortile, attraversandolo, con le mani nelle saccocce 326 14 | queste fanciulle del popolo attraversano Toledo, in cappellino lucente 327 6(7) | Nell'originale "atttenzione". [Nota per l'edizione elettronica 328 12 | amici. Nemmeno ai cani lo auguro.~- E io vorrei essere qui, 329 8 | come una santarella in un'aureola di pulviscolo d'oro.~ ~ ~ ~ 330 15 | il balconcello di Gennaro Auriemma, armiere, che in quel punto 331 Pre | edizione delle Mattinate, l'autore ha voluto cedere a noi la 332 5 | Fortunata pareva la maitresse aux mains rouges. Don Procolo 333 1 | di leggere fino a notte avanzata, e ciò mi fa bene, lasciandomi 334 12 | Allora suor Carmelina, s'avanzò, pallidissima, ma senza 335 | aveano 336 | avere 337 | averli 338 | averlo 339 10 | di lagrime. Allora, dopo averseli asciugati13, riprese la 340 10 | che la bambina succhiava avidamente, in silenzio.~- Par nata 341 8 | profilo, un pò della guancia d'avorio fine. La reginella ricama.~ 342 | avrà 343 | avranno 344 | avreste 345 | avrete 346 1 | sera, col tempo buono, per avvelenarmi con una chicchera di caffè 347 11 | invano i soliti piccoli avvenimenti e il raggomitolarsi con 348 11 | quattro passi come le hanno avvezzate i signori ricchi che portano 349 12 | l'ossa e il coraggio di avvicinarci all'infelice ci mancò. Ma 350 7 | Sissignore.~Nanninella s'era avvicinata a guardare il fratellino, 351 7 | scala, una voce d'uomo s'avvicinava canticchiando:~/* M'hanno 352 6 | Accostandomi alle finestre, m'avvicinavo pur al vecchietto, e procuravo 353 2 | Poco prima la campanella di avviso era sonata due volte - un 354 13 | mesi e tredici giorni mi ho azzardato di scriverti innascosta 355 1 | bambino e guarirà. Ha il suo babbo, è vero?~- È andato via. 356 8 | al venerdì, il fetore del baccalà fritto nell'olio soffoca 357 1 | Fortunata - su, fagli un bacetto.~E soggiunse, sottovoce:~- 358 1 | Questa volta ebbi due piccoli baci su tutte e due le guance. 359 10 | questa qua! Uh! - esclamava, baciando la pupattola - quanto sei 360 7 | rientrò in casa e corse a baciare così forte il suo piccino, 361 7 | carezzar la bambina, e fece per baciargliela.~- Oh! - esclamò lui, come 362 10 | assalite dai brividi. Il bacile di latta si empiva di spuma 363 10 | alla bocca. Chiarinella la baciò in punta di labbra.~- Si 364 10 | mentre la figlia teneva a bada quelli caldi che le facevano 365 10 | fare. Lei non è stupida, baderà.~- Oh! no, mai sola! - protestava 366 3 | quella immensa quiete, una badessa sopravissuta alle sue monache, 367 6 | s'affaccia sul mare e vi bagna la sua pallida immagine. 368 3 | piccino la guardava ridendo, balbettando. Un braccio di donna Nena 369 1 | subitamente la vocina di lui, balbettante:~- Vulite 'o vasillo? Vulite ' 370 1 | ancora, dolcemente, con un balbettìo d'angiolo:~- Vulite 'o vasillo? 371 4 | pieducci, ripulì il becco a un ballatoio della gabbia, si piantò 372 5 | don Procolo badava alle balle di tela giù in dogana, nelle 373 5 | labbra e un bastoncino di bambù in mano. Era un impiegatuccio 374 9 | attaccata ad un chiodo, fuori al banconcello. Disotto c'era la banca 375 3 | sopravissuta alle sue monache, bandite per sempre, a far posto 376 5 | l'ultimo, un grosso uomo barbuto, con tra le mani il martello 377 12 | ponte de Rialto~fermaremo la barcheta,~O Venezia benedeta,~no 378 1 | andavano a disegnare le barchette e il mare e i pescatori; 379 5 | poteva. Agitava le braccia, barellando. Un flotto di sangue le 380 9 | Napoli. Tra le colonnine barocche, in maggio, le rose d'una 381 11 | scendevano rapidamente: dalle basi rotonde de' fanali, di cui 382 3 | benedetta, trovarono la vecchia basita. Il piccino la guardava 383 6 | una ruga sola. Parlava a bassa voce.~E poi seppi, pure 384 6 | a una delle tre finestre basse che si aprivano sul vicolo 385 5 | del ferro col pometto del bastoncello - Sì, so tutto. Doveva finire 386 5 | sigaretta tra le labbra e un bastoncino di bambù in mano. Era un 387 8 | cancelletti di legno dai bastoni unti dalle mani dei poveri 388 2 | infilato un soprabito che gli batte alle calcagna, tutto stinto 389 3 | interruppe, strinse le labbra, battè col palmo della mano sul 390 6 | affrettò a soggiungere, battendo in petto la mano aperta:~- 391 10 | momenti credeva di sentir battere alla porta quello scemo 392 11 | seguendo con gli occhi il battibecco, indovinandone le offerte 393 11 | cencio, provando uno strano batticuore, un'emozione nuova e misteriosa. 394 6 | Improvvisamente un fragore di battimani giunse a noi dalla sala; 395 1 | lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati.~Dunque, 396 14 | prima. Lì per lì comincia la battitura, cominciano ad agire il 397 14 | tra un continuo romore di battiture, di tonfi sordi, di catene 398 6 | ancora quattro o cinque battute e canticchiò un'altra volta 399 14 | di tappeti sciorinati e battuti da servitori invisibili 400 3 | anima della vecchia, in un baule nello stipetto o muro, le 401 14 | terra, i fili argentei della bava, ond'hanno tutto umido il 402 1 | della nostra montagna nelle beate dolcissime sere lunari. 403 12 | rivedere mio papà e la mamma. - Beato lei, che ci ha tutti e due! - 404 14 | la giornata e dovendo i beccai sbarazzarsi in un giorno 405 3 | Dietro, sulla predella, i due becchini si bisticciavano, le gambe 406 4 | guardò i pieducci, ripulì il becco a un ballatoio della gabbia, 407 3 | nell'aria:~ ~M'incatinasti, beddicchia, stu cori,~ca l'apparienza.....~ ~ 408 7 | continuando:~ ~Far pianger sì begli occhi è gran peccato...~ ~- 409 10 | lavava, canticchiando, le belle spalle bianche, nude, assalite 410 13 | diciotto anni, era molto bellina. Quel corpo inerte rimase 411 12 | soggiunse, entusiasmato - Bellissimo! Stupendo! Suor Carmelina 412 4 | faceva capolino di su il belvedere delle monache.~- Buona sera - 413 15 | occhi, e lui lasciava stare, benchè per levare il capo, come 414 12 | fermaremo la barcheta,~O Venezia benedeta,~no te voglio più lassar...~ ~ 415 12 | Tutte queste monacelle, benedete, hanno il loro piccolo dramma 416 3 | chiese Graziella.~L'altra benedì l'aria con la mano: l'indice 417 7 | canticchiando:~/* M'hanno detto che Beppe va soldato, e che vi han 418 12 | colono di Melito agitava il berrettino...~ ~*~* *~ ~Dove sei ora, 419 15 | stretti l'uno all'altra; il berretto del giovanotto cadde. Chinandosi 420 8 | contraffatto come un Esopo, bersaglio continuo delle invettive 421 9 | fissato. Domenica scorsa, bestemmiando - Gesù, lui che non ha mai 422 9 | Gesù, lui che non ha mai bestemmiato! - in un impeto frenetico 423 11 | vetture, lo irritavano, bestemmiava sottovoce, sbuffando, come 424 11 | Ferdinando, i cocchieri del posto bestemmiavan sottovoce, la testa insaccata 425 14 | fanciulla anemica. E costei beve d'un subito fino all'ultimo 426 14 | spumante vin delle vene e bevono d'un fiato, socchiusi gli 427 4 | vedevano confusamente soggoli biancheggianti: c'era un antico monastero. 428 5 | spazzolino sui denti che aveva bianchi e piccoli, si nettava le 429 8 | strette, gli occhi intenti, le bianchissime mani ravvicinate trapassa 430 8 | occhiaie come colui della bibbia che in castigo ebbe mangiate 431 11 | sarebbe detto che fosse bigia come il cielo e piagnucolosa 432 6 | meglio, e senza pagare il biglietto!~Per le aperte finestre 433 11 | il respiro uguale della bimba che dormiva con una manina 434 5 | un'antipatica regolarità, biondino, magro, malaticcio, molto 435 8 | sulla faccia di madonnina bisantina. L'oro del ricamo non ha 436 6 | comodità del vicoletto. Bisognava vedere il mio amico Otto 437 3 | frequente; il piccino aveva bisogno del latte alla mattina, 438 3 | predella, i due becchini si bisticciavano, le gambe penzoloni.~- Donna 439 12 | entrò la lama tagliente del bisturi. La contadinella dormiva, 440 15 | case confondeva le linee bizzarre. In cima, altissima, una 441 15 | Pure andava guardando, con boccacce che certo nella smorfia 442 4 | la poltrona favorita, il boccaletto a fiori, ove così spesso 443 4 | cader giù nel cortile le boccate sfuggite del miglio, i rifiuti 444 6 | prometteva Schumman, Wagner, Boccherini, Beethoven. La sala era 445 11 | immensa disperazione. Si gettò bocconi sul lettuccio, mordendo 446 6 | ora?~- Psst - fece lui - Bocherino.~Mise l'indice sulle labbra 447 12 | gamba sinistra, stando in bolletta s'era salvato allo spedale. 448 11 | peristilio, le lampade a bomba rischiaravano la piazza 449 2 | la insolenza dei soldati borbonici; certo ha dovuto servire 450 1 | scrivo, seguita la pioggia a borbottar nelle grondaie e lontano 451 8 | mormora sempre. E par che il borbottio si parta dalla sconquassata 452 4 | di largo, con una grande boria di padron di casa. In tutto 453 14 | queste rovesciano nelle botti preparate in un angolo. 454 14 | di vitelli, di vacche, di bovi smisurati. I carnefici, 455 9 | signora ed un signore a braccetto, con alle calcagne un cagnolino. 456 4 | Se il mio nome saper voi bramate...~ ~*~* *~ ~ ~A maggio, 457 3 | lacerata svolazzava. Un brandello fu strappato ai fili e portato 458 6 | gambe allargate, l'ombrella brandita come la frusta d'una delle 459 1 | giorni dopo arrivato, col mio bravo cassettino ad armacollo 460 9 | case. Qualcuna si pigliava briga di rinfrescare il selciato 461 12 | vedemmo in un momento; un brivido ci corse per l'ossa e il 462 1 | novembre pigliai una mezza bronchite che mi confinò nel letto 463 8 | quel buffo re di creta bronzata, mangiato dal tempo e dalle 464 3 | presso una finestra, dando la brunitura al fucile. Era una voce 465 13 | conosciuto un piccolo marinaio, bruno e atticciato. Si chiamava 466 7 | Mazzia - si volse lui bruscamente allo impiegato - aiutami 467 9 | quello scoppio di miserevole brutalità...~ ~ ~ ~ 468 14 | cavalletti enormi, alle forche bruttate di sangue rappreso, continuano 469 4 | strillavano, sporgendo dalla buca le testine ancora spelate. 470 4 | grondaia. Vedete voi quel buco tutto nero? Lì ho fatto 471 8 | e democratici. Ma questo budello Mezzocannone, questo schifoso 472 8 | ha avuto solo un re, quel buffo re di creta bronzata, mangiato 473 8 | panchetta di franfellicche, e la buia, misteriosa cantina che 474 4 | di un pianterreno, o dal buio al sole, chi sa dove, chi 475 3 | l'ha messo nelle mani e buonanotte. Donna Nena, lo chiama er 476 11 | quali egli era primo. Con le buone parole, co' sacrificii e 477 2 | spedale dei Pellegrini è un burbero rossiccio, il quale, quando 478 8 | di lui un personaggio da burla, vuote le occhiaie come 479 15 | camicia sul petto, libero dal busto. Un giovanotto apparve, 480 11 | mani; gli avrebbe voluto buttar14 la chicchera in faccia.~ 481 13 | Quella ragazza s'era buttata da un terrazzo al quarto 482 10 | intermezzo, entrando in casa si buttava sul letto tutta stracca, 483 11(14)| Nell'originale "butter"~ 484 5 | più coraggiosi e adagiò il cadavere in quella vettura che si 485 11 | e pesante compagnia gli cadeva addosso come un incubo. 486 10 | candida, fiocchi di neve ne cadevano intorno. Ancora il sole 487 4 | voi perchè così spesso mi cadono le penne? Io ne sono assai 488 3 | Raccolse perfino le miche cadutegli nel grembialetto. Pareva 489 8 | Mezzocannone, presso un caffettuccio, ove si giuoca a carte, 490 9 | braccetto, con alle calcagne un cagnolino. Alberelli in fila a destra 491 2 | Ha conservato un accento calabrese e la insolenza dei soldati 492 2 | soprabito che gli batte alle calcagna, tutto stinto e sparso di 493 9 | signore a braccetto, con alle calcagne un cagnolino. Alberelli 494 3 | l'arcata, tutta bianca di calce, girava intorno il sedile 495 10 | figlia teneva a bada quelli caldi che le facevano la corte 496 15 | sovrastante.~Dal mare in calma arrivavano rumori indeterminati, 497 11 | il ricordo di certe sere calme d'inverno, quando la pioggia 498 1 | di carta, mio buon Linneo calmo e tranquillo, quest'altra 499 9 | rivettatrici dalle botteghe dei calzolai, i cenciaiuoli ambulanti 500 8 | spalancato l'uscio, sparse le camere di trucioli e di pezzetti