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Salvatore Di Giacomo Mattinate napoletane Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte grigio = Testo di commento
1001 14 | bevitrici si compone di un elemento assai borghese. Sono modistine, 1002 2 | messo in giro per chiedere elemosina. All'angolo del vico Sergente 1003 | Ell' 1004 1 | perdere. Sta in fondo Sant'Elmo, vestito appiè delle mura 1005 5 | correndo, con una mano sull'elsa della daga. Per la via gridava:~- 1006 6 | limiti al Corso Vittorio Emmanuele, si trova ad esserne, per 1007 11 | uno strano batticuore, un'emozione nuova e misteriosa. Tentò 1008 13 | il fatto. La vanella si empì di gridi femminili. L'orrore 1009 4 | grandi tubavano all'ombra, empiendo il cortile della dolcezza 1010 10 | fissarlo. Ma gli occhi le si empirono di lagrime. Allora, dopo 1011 14 | corna ai pali dei cavalletti enormi, alle forche bruttate di 1012 1 | pennelli tra mani, infilavo, entrandovi da Borgo Loreto, il lungo 1013 14 | ottocento animali. Le vacche entrano malinconicamente nell'ammazzatoio. 1014 13 | viene ad ucidere - il mese entrante parti da Napoli e vado a 1015 3 | ma nessuna aveva potuto entrar troppo addentro in certi 1016 1 | Dunque? Siamo pronti?~- Entrate.~La seguii in una piccola 1017 14 | orribile.~ ~*~* *~ ~Appena entrati nel macello, come il visitatore 1018 3 | scarpa il piede non era entrato tutto, ne scappava fuori 1019 12 | Avete visto? - e soggiunse, entusiasmato - Bellissimo! Stupendo! 1020 4 | ammucchiò tutto un tranquillo epistolario amoroso la fiamma d'un impiegato 1021 3 | buonanotte. Donna Nena, lo chiama er ragazzo.~- 'O guaglione - 1022 | Eravamo 1023 5 | organsino, in mezzo ai fasci d'erba artificiale, la mamma di 1024 6 | valigetta s'empiva di frutta: di erbaggi di latticinii, d'un po' 1025 6 | glauco e d'un profumo d'erbe selvatiche, e se non parlassero 1026 6 | racconto d'Hoffmannn o d'Erckmann-Chatrian, la sua placida figura tedesca 1027 11 | ostinato accanimento di tre eredi, fra i quali egli era primo. 1028 6 | campagna i sanguigni rosolacci erti, e se non chiacchierassero, 1029 9 | In fondo il Vesuvio in eruzione. È giorno, ma il pittore 1030 4 | rischiarate, presso agli esami, le veglie laboriose d'uno 1031 7 | occhi dalle sue carte ed esaminando la vedova e la bambinella.~ 1032 Pre | Esaurita, in pochissimo tempo, la 1033 6 | un solitario vicolo, e si esce così, passando sotto un 1034 1 | sopra alle mie spalle, per esclamare: Quando si vedrà qualche 1035 10 | letto a questa qua! Uh! - esclamava, baciando la pupattola - 1036 1 | mia stanza, dalla quale esco a prima ora di mattina per 1037 6 | certamente è presente ancora all'esecuzione della sua musica, il suo 1038 6 | mattina lo vidi che seguiva le esequie di un capitano suicida. 1039 2 | certo ha dovuto servire nell'esercito di Re Mbomma. Tra l'altro 1040 8 | storto e contraffatto come un Esopo, bersaglio continuo delle 1041 1 | me con tutte le ingenue espansioni infantili con le quali la 1042 | Esse 1043 | essendo 1044 | esserne 1045 | Esso 1046 8 | reginella ricama.~In un tramonto estivo, nel quale si spegnevano 1047 1 | femmine che aspettavano l'estrazione dei numeri del lotto e ne 1048 12 | piccole stanzucce a vetri, evitano di ricomparirvi innanti, 1049 11 | fitto in capo di spuntar la faccenda e le cose andavano bene. 1050 4 | polverio, le bestemmie dei facchini o il loro copioso sudore 1051 | facciano 1052 7 | quello batteva tutto sulla facciata. Sui gradini erano seduti 1053 | faccio 1054 11 | dovesse risalire o tirar via facendone a meno, tanto era un'acqueruggiola 1055 2 | rideva.~- Che lle starranno facenno? - mormorò il vecchietto.~ 1056 | facevo 1057 3 | uno stivale fra mani.~La facezia ebbe successo fra quanti 1058 | fagli 1059 10 | sedendo sul lettuccio - falle un bacio.~Glie l'accostò 1060 11 | paese e godeva d'una certa fama di serietà che lo onorava. 1061 1 | pazientemente e ad ordinare famiglie di crittogame o di fanerogame 1062 | fammi 1063 8 | pende da un balconcello un fanaletto verde sul quale è scritto 1064 1 | infantili con le quali la fanciullezza trattiene una mano carezzante 1065 1 | famiglie di crittogame o di fanerogame tra fascicoli di carta, 1066 8 | cranio in cui s'infiltrino fantastiche lacrime. E qua e là, per 1067 | farai 1068 | fargli 1069 5 | parlava. Il ragazzo di Stella Farina era corso a chiamare la 1070 | farla 1071 | farlo 1072 11 | c'era veniva la voglia di farsela una passeggiata co' piedi 1073 | farsi 1074 5 | di organsino, in mezzo ai fasci d'erba artificiale, la mamma 1075 1 | crittogame o di fanerogame tra fascicoli di carta, mio buon Linneo 1076 1 | visto com'è serio?~- Via, fatevi cuore, è bambino e guarirà. 1077 4 | piccini del colombo s'eran fatti grandi e strillavano, sporgendo 1078 1 | io vi volevo chiedere un favore...~E come io la interrogavo 1079 7 | segretario - disse Mazzia - vuol favorire un momento...~- Che c'è?~ 1080 4 | spinetta antica, la poltrona favorita, il boccaletto a fiori, 1081 3 | lassù, in una mattina di febbraio ella uscì - come disse a 1082 1 | bacio?~Le sue piccole labbra febbricitanti toccarono lievemente le 1083 9 | mancanza di denaro, per fede politica, per ambizione; 1084 6 | venne a me con una chiara felicità negli occhietti azzurri.~ 1085 12 | Sono impregnato di acido fenico.~ ~*~* *~ ~- Senti, vecio 1086 11 | malaticcio. Laggiù, in piazza S. Ferdinando, i cocchieri del posto bestemmiavan 1087 7 | passava dal calamaio a un fermacarte di cristallo, sotto il quale 1088 1 | là curiosamente e persino fermandomi a contemplare, con meraviglia 1089 5 | poco lontano, s'era dovuta fermare. Il cocchiere, le redini 1090 12 | Soto el ponte de Rialto~fermaremo la barcheta,~O Venezia benedeta,~ 1091 11 | stringendosele. Si erano fermati per un secondo.~- Addio - 1092 7 | tratteneva i passanti, i quali si fermavano apposta in quel po' di caldo 1093 2 | rispose il cerbero, tornando feroce e voltando al vecchio le 1094 15 | dei quali aveva fatta uno festo in giro alla balaustra del 1095 13 | giorni fa, in una scura e fetida vanella d'un palazzo in 1096 8 | in cui, al venerdì, il fetore del baccalà fritto nell' 1097 12 | semplicemente una buona putela, una fia de la Madona.~Io lo andavo 1098 7 | quale prima aveva fatto il fiaccheraio e prima ancora avea governato 1099 6 | quattro minuti; nessuno fiatava nel vicolo. Io pensavo al 1100 7 | pugno. L'altra mano aveva ficcata nella piega dello scialletto, 1101 5 | nessuno salutare della via, ficcò la gran chiave nella toppa, 1102 9 | al quinto piano, al vico Fico. Nemmeno l'ossa si sarebbero 1103 11 | sciallo nero, alta, pallida, fiera, passò loro accosto. Fu 1104 4 | io, sento! Quando avrete figli anche voi! Arrivederci.~- 1105 7 | raccôr tutto l'amor loro sui figliuoli, che questi erano il riso 1106 6 | diruti scendevano subitamente figurine femminili, allegri cavalierini 1107 2 | Un inserviente preparava filacce, presso alla balaustra, 1108 11 | acquerugiola fina e diaccia, che filtrava i brividi nell'ossa, e a 1109 11 | giù un po' d'acquerugiola fina e diaccia, che filtrava 1110 15 | pomidoro, mercanzia d'ogni finestrella. Nella luce che sopravveniva, 1111 15 | Improvvisamente, nel vicolo, una finestretta si schiuse, senza rumore; 1112 1 | stanzetta piena di sole, fingevo di scordarmi della sua offerta, 1113 12 | volte alla settimana, poi finii per recarmi a trovarlo quasi 1114 6 | tirar giù il panno stinto.~Finita la musica il vecchietto 1115 8 | MEZZOCANNONE~ ~Aprile 1886~ ~Finora Mezzocannone ha avuto solo 1116 3 | ridevano. Rideva Nannina Fiocca, la innamorata del calzolaio. 1117 10 | empiva di spuma candida, fiocchi di neve ne cadevano intorno. 1118 6 | del vicoletto spuntavano fiorellini gialli e tutte lo creste 1119 3 | sedile di peperino, qua e là fiorente d'una selvaggia vegetazione, 1120 6 | fantasia al vecchio tempo fiorentino. Se qui l'ambiente non fosse 1121 14 | Sono modistine, sartine, fioriste e simili. Escono dall'ammazzatoio 1122 4 | di rami e di fronde, una fiorita stesa di piano, un gran 1123 7 | presso la sua scrivania, firmando certe carte che un impiegato 1124 7 | l'altra, asciugando9 le firme sopra un gran foglio di 1125 11 | morale tormentandogli il fisico a scosse dolorose, egli, 1126 10 | sì, guarda.~E si mise a fissarlo. Ma gli occhi le si empirono 1127 9 | Il giovanotto se c'era fissato. Domenica scorsa, bestemmiando - 1128 11 | amarezza, in quella oscurità fitta della cameretta, si mise 1129 11 | e la pazienza lui si era fitto in capo di spuntar la faccenda 1130 11 | durava fatica a tirar su il flato.~- Impossibile - mormorò, 1131 10 | Palermo. sopra un legno di Florio e chissà quando tornava. 1132 5 | braccia, barellando. Un flotto di sangue le spicciava dalla 1133 13 | scrivo queste poche riche ti fo conosciere che ia sto bene 1134 4 | tenerissime concedono le foglie loro, disseminandole appiè 1135 7 | le firme sopra un gran foglio di carta rossa.~Nella camera 1136 15 | lastroni asciutti, mossa da una folata di venticello. Era l'alba. 1137 6 | sotto il palazzo grigio, si fonde e si cesella in silenzio. 1138 11 | verde cupo degli alberi si fondeva col cielo tutto d'un pezzo, 1139 11 | di sostanza, vendendo dei fondi che da assai tempo lacerava 1140 8 | a pagare la tassa della fondiaria, immaginate con quanta soddisfazione 1141 9 | Sulla faccia a sinistra una fontana pubblica tra cespi di fiori 1142 12 | rigettando il sangue e il veleno, forbendosi le labbra bianche col gran 1143 14 | anch'essa sotto l'orribile forca, accanto alla prima. Lì 1144 14 | cavalletti enormi, alle forche bruttate di sangue rappreso, 1145 6 | Società Quartetto. Concerto.~- Forestiere lei?~- Allemand, di Germania. 1146 11 | vassoietto, si sentiva un formicolio nelle mani; gli avrebbe 1147 4 | scoppiettî di carboni dalle fornacette. La musica metteva in allegria 1148 14 | si rovescia sul dosso, il fornisore di sangue, scalzo, sguazzanti 1149 14 | si dipingono d'un rosso fortissimo, e le dita si sporcano, 1150 4 | Anzi - disse il canarino - fortunato d'esser materasso. Ma sentite, 1151 5(5) | Nell'originale "Fortutunata". [Nota per l'edizione elettronica 1152 11 | mormorò con un risolino forzato:~- Come mi vedete ho perduto 1153 | fossero 1154 1 | così spauriti, che parve fossi io che le portassi la mala 1155 10 | abbandonata che aveva fatto il fosso nel cuscino. Nel giorno 1156 6 | Poveretto.~Improvvisamente un fragore di battimani giunse a noi 1157 12 | giovani.~- Senti, caro mio, francamente io vorrei trovarmi qui, 1158 13 | parole sue tanto calde, tanto franche! E aspettava.~Quattro mesi 1159 11 | perduto poco fa duecento franchi.~- Ah? - fece Manlio, senza 1160 8 | per la sua panchetta di franfellicche, e la buia, misteriosa cantina 1161 5 | nero sotto gli occhi. La frangetta, i grossi cerchi dorati 1162 3 | della celletta un vetro frantumato. Da un orto vicino i monelli 1163 2 | vendute..... Che mestiere, frate mio, che mestiere! Gesù!....~ 1164 12 | nessuno - E come nessuno? Fratelli, sorelle? - Nessuno.~- Ti 1165 7 | avvicinata a guardare il fratellino, togliendosi alle contemplazioni 1166 1 | dietro il quale impallidisce freddamente il cielo, come negli antichi 1167 11 | tristamente nelle ultime luci fredde e annebbiate dell'imbrunire. 1168 10 | ragazza tornava di notte tutta freddolosa nello scialletto rosso, 1169 6 | lontane nidiate, gli uccellini freddolosi, la bottega dell'incisore 1170 12 | impadronirvi di quella bianca mano fremente, cercate di interrogare 1171 14 | intorno. Un primo leggero fremito inconsciente increspa loro 1172 12 | lacrima, le mani bianche fremono, la bocca freme, il respiro 1173 9 | bestemmiato! - in un impeto frenetico ha afferrato un coltello 1174 10 | qualcuno dei giovanotti che frequentavano la baracca le avea regalato 1175 3 | ella si fece vedere più di frequente; il piccino aveva bisogno 1176 7 | poche, e furono le mammine fresche del vicinato, le quali cominciavano 1177 4 | salivano odori soavissimi e freschi soffi di zeffiri. In una 1178 6 | mio amico Richter entrava frettolosamente nella bottega d'un pastaio, 1179 1 | chiuse le botteghe e taciti e frettolosi i rari passanti. Il cielo 1180 6 | stradicciuole di Napoli, frettoloso, parlante a se stesso. Forse 1181 4 | aggrovigliamento di rami e di fronde, una fiorita stesa di piano, 1182 15 | cantina Maranese, un ramo fronzuto s'affacciava, tutto verde, 1183 14 | un lungo ferro tondo per frugar nelle viscere. Il sangue 1184 15 | aveva movimenti veloci, frugava in furia, levandosi dai 1185 13 | e spaventò i sorci che frugavano tra i cocci sparsi e le 1186 6 | delle seggiole smosse, un fruscio d'abiti serici. Di tanto 1187 15 | ora che si sentiva bene un fruscìo di una foglia secca su pei 1188 11 | con un balzo alla prima frustata incollerita che le toglieva 1189 3 | finestra, dando la brunitura al fucile. Era una voce di tenorino, 1190 3 | lo sguardo perduto nella fuga degli archi. Le labbra mormoravano, 1191 13 | dunque qualcosa. I sorci fuggirono con gran terrore e si rintanarono. 1192 2 | sempre a lei che se n'era fuggita. Tre mesi senza vederla! 1193 12 | interrogare quella lacrima! Fuggono, si chiudono nelle piccole 1194 14 | si scosta. La vacca cade, fulminata. Una sola, breve convulsione 1195 8 | non la banda dei capelli fulvi, un impreciso profilo, un 1196 14 | nel cervello, e riappare fumante. Il carnefice dà un balzo, 1197 2 | Il guardaporta afferrò la fune della campanella. Tre tocchi. 1198 4 | scrosciar della pioggia furiosa e così spaventevoli furono 1199 8 | croce, rifatto dagli ultimi furori religiosi, dopo il colera. 1200 11 | saltellante, che mise una gaiezza stupida fra i consumatori. 1201 6 | allegri cavalierini in galanterie. Era un romore di stivalini 1202 2 | qualche cosa a un povero galantuomo!... - Non c'è niente.~Io 1203 2 | Il vecchietto si mise a galoppare dietro alla carrozzella 1204 4 | gabbia, si piantò saldo sulle gambette e si mise a cantare:~Se 1205 14 | ma le labbra carezzano il gambo d'un fiore, o sorridono 1206 14 | e inonda il pavimento. I garzoni s'accovacciano, radunano 1207 14 | laboratorio, coi lumi a gas d'inverno; pensate a queste 1208 11 | fanali, di cui la fiamma a gasse si dondolava leggermente 1209 5 | coniugi facevano cane e gatta in tutta la settimana, specie 1210 11 | mentre il padre leggeva la gazzetta e fumava. Nei brevi momenti 1211 4 | in chiacchiere di uccelli gelosi e si spande per la fresca 1212 2 | fatto?~- Doie cumpagne, pe gelusia.~Arrivò in quel momento 1213 3 | faccia.~- È morta or ora - gemette - Ah, Gesù! Io sono così 1214 3 | foderi di un canterano che gemevano come se nascondessero l' 1215 6 | voi questa Siciliana del gentile minuettista? Come sorrideva 1216 9 | cenciaiuoli ambulanti con la gerla piena di stracci e di cappelli 1217 11 | lasciandosi trasportare, gesticolando sottovoce e la brava donna 1218 11 | immensa disperazione. Si gettò bocconi sul lettuccio, mordendo 1219 8 | povere ragazze, curve sui ghirigori d'argento o d'oro, sui cuori 1220 5 | afferrò per il bavero della giacchetta.~- Io non mi movo - balbettò 1221 4 | finestra, una ultima piuma gialla. Il colombo non ebbe coraggio 1222 6 | vicoletto spuntavano fiorellini gialli e tutte lo creste n'erano 1223 4 | gabbietta c'era un canarino giallo. Le suppellettili mutavan 1224 9 | fila riverberante delle giarre di vetro sottile, capacissime. 1225 8 | lucentezze sulle gobbe dei più gibbosi lastroni. Nel lontano, ove 1226 11 | principio della scesa del Gigante; laggiù il verde cupo degli 1227 8 | alcune lampade accese, il gigantesco Cristo è vivo e terribile...~ 1228 5 | quattrini alla moglie per giocarseli al lotto e lei glie li negava.~ 1229 9 | appurato pecche è mpazzuto?~- Gioia mia, pe l'acqua d'o Serino. 1230 4 | di versi claustrali in un giornaletto letterario.~Il povero canarino 1231 7 | inverno a un tratto, con giornate buie e rigide. La casa di 1232 14 | inverno; pensate a queste giovanette elegantemente vestite che 1233 12 | malati, specie alle suore giovani.~- Senti, caro mio, francamente 1234 5 | casa.~- Sentite - disse Giovannina Zoccola, merciaia di rimpetto - 1235 13 | Era caduto il corpo d'una giovinetta: una bionda.~Esso rimase 1236 11 | perchè mandassero via questo giovinotto pittimoso, del quale la 1237 5 | marciapiedi. A un tratto girò sui tacchi, spinse l'uscio 1238 2 | lavorava da quel sarto alla Giudecca. Io dormiva nella bottega, 1239 12 | SUOR CARMELINA~ ~Giugno 1886.~ ~Tra le suore dello 1240 6 | un fragore di battimani giunse a noi dalla sala; subito 1241 8 | un caffettuccio, ove si giuoca a carte, una bottega di 1242 1 | col dosso alla tavola e giuocando col gomitolo - io vi volevo 1243 13 | promesso da un anno; quando giurava si metteva la mano nera 1244 8 | avea ragione, la somma era giusta; 14,780. Vi dirò pure, non 1245 1 | somigliante non pure, quanto assai giusto di colore e d'intonazione. 1246 6 | parte lieto dell'orizzonte glauco e d'un profumo d'erbe selvatiche, 1247 | gliela 1248 | Glielo 1249 14 | spiegherete la mancanza dei globuli rossi.~ ~*~* *~ ~Ma guardatele, 1250 8 | bianche lucentezze sulle gobbe dei più gibbosi lastroni. 1251 14 | luccicano tra il sangue gocciante. * * * La gran parte di 1252 14 | un subito fino all'ultimo gocciolo, e le labbra e il mento 1253 4 | aggettivo che svegliava goffe risate per tutto il pozzo. 1254 9 | rimboccate le maniche fino ai gomiti, sognava in una gran seggiola 1255 1 | alla tavola e giuocando col gomitolo - io vi volevo chiedere 1256 12 | freme, il respiro ansioso gonfia il petto coverto dalla tonacella. 1257 14 | si vale d'un mantice per gonfiare l'animale, e un altro d' 1258 7 | della viuzza un lembo della gonna lacera.~In quel pezzo della 1259 13 | caviglia spuntava di sotto alla gonnella, un piccolo piede arcuato, 1260 3 | faccia e le appiccicava le gonnelle alla carne.~- Ci vado più 1261 7 | fiaccheraio e prima ancora avea governato un negoziuccio di commestibili, 1262 1 | il carbone. Tutta la vita grama di questi lavoratori del 1263 13 | compagni, per gli orrori di grammatica. Un furiere è istruito.~ ~*~* *~ ~ 1264 7 | Impara l'arte, oramai è grandicella. Per Peppino... voi dite 1265 14 | Tutto questo è fatto con grandissima rapidità, l'ammazzamento 1266 7 | Nunziata Fusco, una bionda grassetta, con in collo un bambino 1267 7 | collo un bambino biondo, grassotto come lei.~- Dite voi - piagnucolava 1268 4 | Di rimpetto, dietro certe grate fitte, si vedevano confusamente 1269 3 | viaggetto....~Nannina si volse, grattandosi la coscia per allontanare 1270 2 | vogliono dire: ferito in grave stato - tre: ferito moribondo. 1271 4 | o praticello passeggiano gravemente al sole gli scarabei e sbadigliano, 1272 8 | contribuenti, sloggiarono i gravi registri che chiudono tanti 1273 3 | perfino le miche cadutegli nel grembialetto. Pareva soddisfatto. Poi 1274 9 | marmocchi, ha levate le braccia, gridando a tutti i maschi del vico:~- 1275 12 | stropicciandosi le mani, gridandoci:~- Avete visto? Avete visto? - 1276 5 | elsa della daga. Per la via gridava:~- Ferma, ferma!~Don Peppe 1277 8 | lavorare fino a notte, tra il gridio del difuori e l'interno 1278 6 | severamente pulito. Qui un palazzo Grifeo, che ha un'aria d'antico 1279 8 | insieme ad un piccolo gatto grigiastro, il quale annusava specie 1280 1 | pioggia a borbottar nelle grondaie e lontano lontano muore 1281 7 | ve ne do' tre di quelle grosse per due soldi, guardate.~- 1282 6 | sul manico di madreperla a gruccia. Con le spalle al muro, 1283 7 | soleggiato, lì dove un gruppetto di femmine s'era raccolto 1284 3 | chiama er ragazzo.~- 'O guaglione - tradusse Gaetanella.~- 1285 11 | d'uno cui è capitato un guaio e, piccolo piccolo com'era, 1286 1 | piccoli baci su tutte e due le guance. Mi volsi uscendo. Lui mi 1287 8 | impreciso profilo, un pò della guancia d'avorio fine. La reginella 1288 5 | via, s'andava sfilando i guanti di cotone bianco.~- È proprio 1289 2 | la quale lo sorreggeva, guardandolo. Un sottil filo di sangue 1290 7 | accostava alla scrivania, guardandovi curiosamente il gran calamaio 1291 11 | fece l'altro, senza guardarlo in faccia.~- Tempo canaglia... - 1292 11 | alzar gli occhi.~Di colpo si guardarono, si tesero le mani contemporaneamente, 1293 2 | una...~- Il Signore ve la guardi. E abbadatele ve lo dico 1294 12 | stato morso dal cane del guardiano. Il cane era idrofobo, palesava 1295 14 | pugnaletto nella destra, guardingo. Leva la mano. Il pugnale 1296 1 | presso alla mia finestra e guardo, per le vetrate, nella via 1297 12 | operazione. Ma la contadinella guarì. Dopo un mese uscì dallo 1298 10 | la Provvidenza ve la fa guarire, me la tengo dentro da me 1299 12 | viaggiatori.~- Aspetta che guarisca, vecio mio!~ ~*~* *~ ~Dopo 1300 11 | buttato sul letto, volendo gustare, per la prima volta dopo 1301 6 | piccola figura da racconto d'Hoffmannn o d'Erckmann-Chatrian, la 1302 7 | la penna.~- Ah! Signore Iddio! - sospirò - Buon Dio di 1303 14 | i quali danno la precisa idea di una gran quantità di 1304 11 | a poco ciascuno alle sue idee nere, quasi non accorgendosi 1305 15 | e le afferrò le mani, l'idillio, in quell'alba fresca di 1306 3 | ancora ho la casa sossopra. Iersera è arrivato il fratello di 1307 | II 1308 4 | cortile; la tela ne fu tutta illuminata e il ragno vi passeggiò 1309 6 | di quelle che i giornali illustrati tedeschi mettono in una 1310 12 | donna, poi vede la monaca. Imagina sempre un sacrifizio, si 1311 7 | persa la salute.~La vedova imbacuccò alla meglio il piccino e 1312 11 | fredde e annebbiate dell'imbrunire. A' rumori che nel giorno 1313 12 | del nostro dispiacere. - Immagina! Le volevo tirare un cuscino.~- 1314 1 | Attorno, appesi ai muri, immagini di santi, olivo benedetto, 1315 8 | e in capo alla scala un immane Cristo in croce, rifatto 1316 11 | che andasse a morire nell'immensità del vuoto tutto il romorio 1317 1 | una fila d'uomini ritti, immobili, par la cresta merlettata 1318 13 | tra i cocci sparsi e le immondizie e i rifiuti di quelle ruine 1319 12 | dolori.~- Con la stessa gamba impacchettata? Con la stessa mania di 1320 5 | I monelli del vicinato s'impadronirono dei ritagli delle carte 1321 12 | loro perchè, tentate di impadronirvi di quella bianca mano fremente, 1322 1 | castello, dietro il quale impallidisce freddamente il cielo, come 1323 7 | Poveri, la bambinella mandò a imparar di cucire da una sartina, 1324 6 | mortificato - Ma amerei imparare la vostra lingua.~- Desiderate 1325 11 | d'ore d'ozio snervante, l'impaziente rivoluzione della sera, 1326 11 | intanto come il signore s'impazientiva e faceva per voltargli le 1327 12 | larghe della cornetta c'impedirono di vedere. A un posto della 1328 11 | se stesso; fra tutto lo impensieriva ora come un intuito delle 1329 9 | al legno antico. Un merlo impertinente ripete, senza mai stancarsi, 1330 5 | fin'ora - disse - per l'impiego...~- Avete saputo? - chiose 1331 3 | le case. Una cometa s'era impigliata tra i fili, la carta lacerata 1332 12 | il mio amico, celiando - impone il silenzio alle suore, 1333 9 | bella bocca era rosea. Che importava la sua vedovanza? A volte 1334 5 | con le mani.~- Avanti! - impose a don Peppe la guardia.~ 1335 7 | alle cose sue, sconsolata e impoverita come Selletta l'avea lasciata. 1336 8 | banda dei capelli fulvi, un impreciso profilo, un pò della guancia 1337 12 | che non arrivano mai. Sono impregnato di acido fenico.~ ~*~* *~ ~- 1338 6 | Certo il mio amico Richter impressionava. Era una figura originale, 1339 6 | impiccio di certe nuvole impromettenti, e campeggiava serenamente 1340 13 | delle immonde bestie, le improperie delle serve e i pianti dei 1341 1 | allontanarsi da me per qualche improvvisa scappatella che mi facesse 1342 6 | solitaria di questo teatro improvvisato. E pei gradini diruti scendevano 1343 9(12)| Nell'originale "Inaffia". [Nota per l'edizione elettronica 1344 11 | piccola contrarietà quando per inavvertenza gli capitasse tra le commessure. 1345 12 | il commesso viaggiatore, incamminandosi, zoppicante.~Era successo 1346 11 | angolo delle labbra, fece per incamminarsi. Manlio gli tenne dietro, 1347 5 | subitamente a don Peppe che s'incamminava:~- Perchè l'avete ammazzata, 1348 7 | Lo sguardo della piccina incantata passava dal calamaio a un 1349 15 | rimaneva ancora a guardare, incantato, la bocca aperta, un bacio 1350 8 | è orribile; la regina è incantevole. Il re si chiamava, al tempo 1351 3 | limpidamente nell'aria:~ ~M'incatinasti, beddicchia, stu cori,~ca 1352 3 | fumo che pareva covasse un incendio. Ma nel cielo affollato 1353 4 | sgombero, ed è un transito incessante di cose che parlano, un 1354 12 | assai di dovermene stare qui inchiodato in questo letto, tra lamenti, 1355 13 | ti sono scritta non aveva inchiostro e ti sono scritto con un 1356 11 | sottovoce, sbuffando, come inciampava nell'oscurità col piede 1357 14 | spicciato dalle carotidi incise, si passa in una stanzaccia 1358 6 | freddolosi, la bottega dell'incisore parrebbe antica, quando 1359 1 | madre che sorrideva pur lei, incitandolo. Finalmente accettò, nascondendo 1360 9 | ridevano pur le femmine incitanti, e negli sguardi accesi 1361 1 | parlarti di me, delle mie incoerenze, dei contrasti che s'agitano 1362 11 | balzo alla prima frustata incollerita che le toglieva il pelo, 1363 6 | occhialuto, dalla piccola e incolta barba nera. Un forestiero. 1364 3 | pronunziò quei brevi vocaboli incomprensibili che sono della incoscienza 1365 11 | ammonimenti nei quali tremava, inconsapevole, il suo grande amore di 1366 14 | Un primo leggero fremito inconsciente increspa loro la pelle, 1367 7 | Duomo, sul marciapiedi, incontrarono la rivendugliuola che teneva 1368 7 | vedova, mortificata - ho incontrato per le scale un giovane 1369 6 | spirito. Parecchie volte lo incontravo in quei paraggi, con una 1370 9 | sbadigliando, al suo balconcello e incorona per poco la balaustra delle 1371 3 | incomprensibili che sono della incoscienza infantile e delle bocche 1372 14 | leggero fremito inconsciente increspa loro la pelle, gli occhi 1373 11 | gli cadeva addosso come un incubo. Così per venti minuti di 1374 3 | una striscia tutta nera, indecisa. Intorno la città spariva 1375 15 | nuovi, mettendo lui in certe indecisioni che lo tenevano lungamente 1376 15 | s'arrotondava sul cielo indeciso, tutta infiammata di verde, 1377 15 | indeterminati, voci a stesa, indefinibili. Poi, daccapo, si rifaceva 1378 4 | vita, che gli ricordava indefinitamente il bosco e l'odore acre 1379 15 | segnando in aria sagome indeterminate e linee verticali, subito 1380 15 | calma arrivavano rumori indeterminati, voci a stesa, indefinibili. 1381 3 | verso di lui, la mano pareva indicasse.~Fatto sta che, occupate 1382 6 | Qualche piccola signorina lo indicava, sorridendo.~Certo il mio 1383 10 | cantuccio, istupidita e indifferente, come se niente più la colpisse.~ 1384 8 | la mota, i piccoli piedi indolenziti. un vecchio che cerca invano 1385 11 | gli occhi il battibecco, indovinandone le offerte e le transazioni. 1386 11 | che i compagni avessero indovinata la sua solitudine in quella 1387 12 | moriva; una cosa deliziosa, inebriante. Suor Carmelina passeggiava 1388 13 | questa lettera scorretta e inelegante. È una cosa splendida.~Ma 1389 13 | Dio di tè se tu sei negato infaccio ai miei parenti non può 1390 10 | venuto, che era una vita infame e così non poteva durare. 1391 1 | tutte le ingenue espansioni infantili con le quali la fanciullezza 1392 | infatti 1393 8 | un lumicino rosso, quasi infernale. E i bambini che trascinano 1394 15 | sul cielo indeciso, tutta infiammata di verde, come uno scarabeo 1395 2 | quando in certi giorni ha infilato un soprabito che gli batte 1396 3 | Nena, laggiù nel cortile, infilava l'ago, sceglieva tra i ritagli, 1397 1 | mazzo di pennelli tra mani, infilavo, entrandovi da Borgo Loreto, 1398 11 | con le labbra strette, infilò la porta che riusciva sulla 1399 8 | sutura di un cranio in cui s'infiltrino fantastiche lacrime. E qua 1400 6 | musica trema con divino ed infinito sospiro di sentimento, la 1401 6 | pel convenzionalismo che infiora quasi tutti i racconti dolci 1402 15 | lembo del mare, un chiarore infocato di sole, e il riverbero 1403 12 | socchiuso. Una vecchia suora, inforcati gli occhiali, scriveva in 1404 11 | quello scompiglio nervoso che infuriava nel suo morale tormentandogli 1405 4 | s'abituò ad ogni sorta d'ingenerosità. Nessuno si pigliava pena 1406 1 | stretto a me con tutte le ingenue espansioni infantili con 1407 11 | sè stesso che era tanto ingenuo da contare su tutti. Avrebbe 1408 9 | dei dipinti della banca, inginocchiati come innanti ad una immagine 1409 9 | sempre l'acqua di Serino. Un'ingiunzione municipale che ordina agli 1410 11 | umidi, e in cima la lanterna ingrandiva smisuratamente, spandendosi. 1411 8 | umido e dallo stesso tempo ingrato, che a poco a poco ha fatto 1412 9 | con un secchio in mano. Innaffia12 le rose e si china ad 1413 1 | paese lontano dal mio, a innamorarti delle farfalle e degli scarabei 1414 3 | Rideva Nannina Fiocca, la innamorata del calzolaio. Quando gli 1415 13 | ho azzardato di scriverti innascosta dei mie parenti; perchè 1416 13 | parenti non può negarlo innazi al tribunale di Dio perchè 1417 14 | scorre d'ogni parte16 e inonda il pavimento. I garzoni 1418 2 | vecchietto, anche lui si accostò, inorridendo.~Il guardaporta afferrò 1419 6 | capite? A piedi. Ne rimasi inorridito; io che adoro le vetture, 1420 11 | nero dell'ombra, una strana inquietitudine lo prese. Quasi gli venne 1421 11 | bestemmiavan sottovoce, la testa insaccata fra le spalle, il tappetino 1422 2 | continuamente avuto sott'occhi gente insanguinata.~Ieri questo cerbero digeriva 1423 14 | bocche femminili e le mani insanguinate. A parte il bene che può 1424 7 | scale un giovane e m'ha insegnata la porta...~- Ma non è qui, 1425 2 | della sala di medicatura. Un inserviente preparava filacce, presso 1426 2 | non conosce educazione. Insistetti... Allora lei si voltò per 1427 11 | indovinava le aspettative insoddisfatte, cui da un momento all'altro 1428 2 | un accento calabrese e la insolenza dei soldati borbonici; certo 1429 12 | uomo, benedeto, che grande instituzione la chirurgia!~- E dici addio 1430 11 | severa alla madre buona e intelligente che s'era ridotta in provincia 1431 8 | mangiato dal tempo e dalle intemperie nel naso e nelle mani e 1432 12 | sacrifizio, si appassiona e s'intenerisce.~L'amico, un commesso viaggiatore, 1433 3 | morta? - fece la sarta, intenerita.~E carezzò la testa bionda 1434 9 | Tutte le comari si sono intenerite e anche la capera del suo 1435 11 | sempre il desiderio più intenso, lo spaventava, rimettendogli 1436 1 | si levava dal capezzale, intenta.~- Il piccino - mormorò 1437 15 | silenziose. L'ometto tutto solo e intento, in quella sua posizione 1438 1 | pare abbiano tutta la buona intenzione di rimanersene meco alloggiate, 1439 11 | dovere e voglion la corsa intera per quattro passi come le 1440 1 | dimenticare, sviando il pensiero e interessandomi a qualche cosa fuori di 1441 1 | preparativi. Valeva la pena d'interessarmi a questo fanciullo. Nella 1442 8 | ragioni affatto lontane dall'interesse artistico, me la resero 1443 10 | regalato dei pasticcetti nell'intermezzo, entrando in casa si buttava 1444 12 | mano fremente, cercate di interrogare quella lacrima! Fuggono, 1445 1 | telegrafo, irto di capovolti interrogativi che irraggiano a destra 1446 7 | vocetta della bambina che interrogava.~Mazzia si ricollocò di 1447 1 | un favore...~E come io la interrogavo con gli occhi, non sapendo 1448 3 | la nenia del siciliano interrompendosi faceva tornare la vecchia, 1449 6 | uscivano il susurro degli intervenuti, lo strepito delle seggiole 1450 4 | di faccia, ove un ragno intesseva comodamente la sua tela. 1451 8 | Mezzocannone, questo schifoso intestino napoletano, ha pur una regina. 1452 1 | assai giusto di colore e d'intonazione. Il bianco dei cuscini col 1453 1 | Per via camminavo come intontito; il piccino, benedetto piccino, 1454 11 | locale chiassoso, gli s'intorbidivano, e gli diventavan piccoli. 1455 12 | gran chiacchierio che s'intrecciava fra i letti, arrivava con 1456 11 | impensieriva ora come un intuito delle disillusioni che gli 1457 6 | subito dopo l'orchestra intuonò la marcia reale. La regina 1458 14 | gli occhi grandi e dolci s'inumidiscono. Attaccate per le corna 1459 4 | Ferrovia, lo spiumaccino invernale, ricordo della povera mamma 1460 8 | bersaglio continuo delle invettive delle serve, le quali vanno 1461 10 | momento correva dentro a invigilare il ragù, di cui l'odore 1462 14 | servitori invisibili a un invisibile terrazzo. I tappeti sono 1463 6 | Rione, chiamando i passanti, invitandoli alla platea solitaria di 1464 3 | sole che lo allagava tutto invogliava donna Nena a uscire dalla 1465 10 | Bettina le portava nell'involtuccio la vestina di veli, il corpetto 1466 5 | tutto lo scialle se ne inzuppava. Cadde sul lastrico, come 1467 1 | cardiaci, dell'aritmia, dell'iperestasia, dei ribollimenti subitanei 1468 6 | dolce, sparso di polvere d'iris e odoroso di buon cioccolatte. 1469 1 | capovolti interrogativi che irraggiano a destra e a manca fili 1470 11 | Ora una collera sorda lo irritava contro quest'uomo che perdeva 1471 11 | passavano accosto le vetture, lo irritavano, bestemmiava sottovoce, 1472 11 | davano per un momento l'irritazione d'una bestia inquieta.~Ora 1473 3 | a guardarla.~Subitamente irruppe la folla di tutti i monellucci 1474 1 | carbonella il palo del telegrafo, irto di capovolti interrogativi 1475 5 | Don Peppe ebbe allora un istintivo impeto di salvazione. Fece 1476 1 | mattina per trovarmi all'Istituto, e un po' a sera, col tempo 1477 13 | grammatica. Un furiere è istruito.~ ~*~* *~ ~Ier l'altro la 1478 10 | rimase lì nel suo cantuccio, istupidita e indifferente, come se 1479 14 | una vita sedentaria, in un laboratorio, coi lumi a gas d'inverno; 1480 4 | presso agli esami, le veglie laboriose d'uno studente di medicina, 1481 7 | viuzza un lembo della gonna lacera.~In quel pezzo della via, 1482 11 | leggere un cartellone mezzo lacerato che pendeva a uno de' muri. 1483 11 | fondi che da assai tempo lacerava a furia di liti l'ostinato 1484 12 | mistica anemica, figlia della laguna, ove sei? Allo spedale degl' 1485 12 | Nel candido seno entrò la lama tagliente del bisturi. La 1486 12 | romore, senza toccarli, lambendo i larghi quadroni di marmo 1487 3 | densa come fumo di officina, lambiva le falde del Vesuvio, lo 1488 10 | Nella notte, mentre la lampada ardeva innanzi a una Madonna 1489 6 | pugni stretti, gli occhi lampeggianti, le gambe allargate, l'ombrella 1490 4 | vita fosse arrivato. Dal lampeggiare continuo era tutto illuminato 1491 4 | così spaventevoli furono i lampi e i tuoni che il canarino, 1492 1 | marinari miserabili, vestiti di lana doppia, puzzolenti, neri 1493 6 | rapito.~Che finezza, che languore, amici miei! La conoscete 1494 11 | marciapiedi umidi, e in cima la lanterna ingrandiva smisuratamente, 1495 13 | gliela spedi? Era scritta col lapis. Niente di più umano, di 1496 13 | e ti sono scritto con un lapiso.~Dunque mio caro ricordati 1497 12 | gli sorrise, ma le tese larghe della cornetta c'impedirono 1498 12 | senza toccarli, lambendo i larghi quadroni di marmo del pavimento. 1499 7 | dentro, in archivio, se c'è Larissa, e parlatene a lui di questo 1500 1 | pazzo, se sapeste!...~La lasciai così, che piangeva silenziosamente 1501 7 | il vecchio, sottovoce - lascialo stare, tu. Si sveglierà. 1502 1 | avanzata, e ciò mi fa bene, lasciandomi dimenticare, sviando il 1503 8 | uscendo come dalle finestre, lasciano piovere una scialba luce 1504 7 | avevo portato... gli volevo lasciare... queste mele... perdonatemi....~- 1505 10 | Nunziata - intanto Malia potete lasciarla fare. Lei non è stupida, 1506 7 | questo gli farà piacere. Lasciatemi andare, bella mia, buongiorno.~