Parte, Cap.

  1 Lett       |            Non usate il documento? C’è dunque la intenzione storica,
  2    -,     I|      poteva passare di ; un uomo c’era passato, di sicuro; di
  3    -,     I|      antichi parlavano latino, non c’era niente da ribattere;
  4    -,     I|      niente da ribattere; come non c’è da ribattere coi medici
  5    -,     I|       questa maraviglia del re non c’era nulla da rispondere,
  6    -,     I|          che cosa valessero, e non c’era da far altro che inchinarsi,
  7    -,    II|          appariva meno aggraziato, c’era sempre da ricattarsene,
  8    -,    II|          si vorrebbe che gli altri c’intendessero, ci perdonassero,
  9    -,    II|          don Cristoval?~– Signora, c’è un po’ di vero, in ciò
 10    -,   III|            un santuario campestre. C’era dunque una meta, in capo
 11    -,   III|         presto a raggiungerlo. Non c’era modo di avere udienza
 12    -,   III|            sapeste, don Cristoval! C’è accanto alla regina una
 13    -,   III|         Altezza, da due giorni non c’è modo di restare un’ora
 14    -,    IV|     cavaliere, v’indirizzate male. C’è modo di indorargli la pillola,
 15    -,    IV|       anche gli Alonzi di Ojeda.~– C’è anche Alonzo di Ojeda? –
 16    -,    IV|           importava sapere, poichè c’era il sospetto, se ci fosse
 17    -,    IV|        calunnia sul conto mio. Non c’era; l’Ojeda non si era vantato
 18    -,     V|         veduta? spiata, anche? Non c’era niente di male per lei.
 19    -,     V|     Genovese.~– Ma la teologia non c’entra; – rispose la marchesa
 20    -,     V|      cervello. Sicuramente.... non c’è, nei disegni di don Cristoval
 21    -,     V|   argomenti. Dubitat Augustinus.~– C’è dunque speranza che vi
 22    -,     V|           sorridere. Sì, veramente c’era da sorridere, non altro.
 23    -,     V|         salvata la vita; e voi non c’eravate, a passeggiare laggiù,
 24    -,     V|       accanto alla nobiltà, quando c’è la bellezza? Questa è una
 25    -,     V|         subito Cordova, quantunque c’infierisse la peste; solo
 26    -,    VI|     diplomatiche; anzi diciamo che c’era una sola ragione, quella
 27    -,    VI|     rispose:~– Bene, signora. –~Ma c’era tanta tristezza nello
 28    -,    VI|         quella fiera Bovadilla non c’era poi da far altro. Ma
 29    -,    VI|        ragione la tenga lontana.~– C’è una ragione perchè una
 30    -,   VII|        Colombo. E da pochi giorni, c’era uno sciame, un nuvolo,
 31    -,   VII|         era una casa di poveri. Ma c’erano delle vecchie masserizie
 32    -,   VII|          al suo visitatore: io non c’entro per nulla; qui, come
 33    -,   VII|          in questi particolari non c’entro. Mio padre vi ha veduto
 34    -,  VIII|       delle sue giovanili movenze. C’era forse un pochettino di
 35    -,  VIII|         voce, perchè in verità non c’era bisogno di gridare, la
 36    -,  VIII|       maschio e una femmina.~– Ah, c’è anche una femmina? – esclamò
 37    -,  VIII|          ogni modo molti anni. Non c’è che un tribunale, che faccia
 38    -,  VIII|        affatto, quando la passione c’investe. Poi, quando egli
 39    -,    IX|          credere ai presentimenti? C’è veramente qualche cosa
 40    -,    IX|         campo di Malaga. Qui sotto c’è la mano di un vostro nemico.
 41    -,    IX|          io amo e venero il mio. –~C’era tanta risolutezza nell’
 42    -,    IX|        amico intese che oramai non c’era più nulla da aspettare.
 43    -,     X|            dell’abbandono bastava. C’è un uomo,  sotto; cercate
 44    -,     X|            quell’abbandono. L’uomo c’è; io ne son certa. Anche
 45    -,     X|          un uomo così strano, voi! C’è da rinunziare all’impresa
 46    -,     X|         figlia d’Eva; il tentatore c’è stato. Strisciava nell’
 47    -,     X| attentamente, quell’orribile idea. C’è il coraggio della disperazione,
 48    -,     X|        dolore, in questa amarezza, c’era anche il suo punto sublime.
 49    -,    XI|           essa vale altrettanto. –~C’era poco da rispondere, a
 50    -,    XI|          suoni: ad un’altra! E non c’era da dubitarne. Quell’uomo
 51    -,    XI|         uomo come don Cristoval. E c’era finalmente, a Siviglia;
 52    -,    XI|          Arana?~– Sì, mia signora. C’è un vecchio, don Inigo di
 53    -,    XI|            ma non è in casa.~– Non c’è nessun altri, dei suoi?~–
 54    -,    XI|          nessun altri, dei suoi?~– C’è la sua figliuola, donna
 55    -,   XII|            la sala di ricevimento. C’erano sedie di noce, coi
 56    -,   XII|          sedili foderati di cuoio; c’erano stipi e forzieri; persino
 57    -,   XII|            l’invito e sedette. Non c’era da fare altrimenti, per
 58    -,   XII|         intorno alle grandi rovine c’è sempre speranza di ricostruire
 59    -,   XII|            fa la ricchezza, quando c’è l’antichità del lignaggio?
 60    -,   XII|         don Cristoval Colon. E non c’è Salamanca che tenga. A
 61    -,  XIII|            essere di molti colori. C’è il riso vermiglio, il riso
 62    -,  XIII|         anche il fondo della gola. C’è il riso azzurro, il riso
 63    -,  XIII| contemplazione dei lontani ideali. C’è il riso pavonazzo dello
 64    -,  XIII|       rabbia, intorno ai quali non c’è da dir altro. C’è il riso
 65    -,  XIII|        quali non c’è da dir altro. C’è il riso giallo dell’invidia,
 66    -,  XIII|         che si divora in silenzio; c’è il riso verde della bile
 67    -,  XIII|           rispose don Francisco. – C’è la mano di mia sorella. –~
 68    -,  XIII|         avuta dianzi dal Talavera. C’era più garbo, più gentilezza
 69    -,  XIII|           Calatrava! Badate a voi! C’è don Pedro Giron, gran maestro
 70    -,   XIV|          Bovadilla capì subito che c’era nell’aria qualche cosa
 71    -,   XIV|        guerriero valoroso e leale. C’è tra il vecchio soldato
 72    -,   XIV|          maturo e la giovane donna c’è ancora un buon momento,
 73    -,   XIV|          bellezza è straniera. Non c’è che la gioventù, dicono,
 74    -,   XIV|       osservati, in quanto che non c’era niente di male; e nessun
 75    -,   XIV|           quel male, amor vero non c’è. Dolce gelosia, che fai
 76    -,   XIV|   sognatore fallito.~– E qui, come c’entra vostro fratello? –
 77    -,   XIV|           il vecchio gentiluomo.~– C’entra così. Se don Cristoval
 78    -,   XIV|          di aver ragione, poi, non c’è nessuno che possa tenermi
 79    -,    XV|        assedio doveva esser lungo; c’era dunque tempo a edificare
 80    -,    XV|           valore della difesa. Ma (c’era un ma, come sempre),
 81    -,    XV|   repentaglio la vita. Oramai, non c’era più che da farlo cardinale.
 82    -,    XV|       della Chiesa Apostolica, non c’erano più Granate da prendere;
 83    -,    XV|        pensi Vostra Eccellenza che c’è ancora da liberare il santo
 84    -,   XVI|     entrarci i reali di Castiglia; c’era entrato anche lui, con
 85    -,   XVI|     persuaso Sua Eccellenza, e non c’è da temere che veda di mal
 86    -,   XVI|       ragioni dei marinai di Palos c’entrano, io credo, per la
 87    -,   XVI|      gentiluomini della Corte. Non c’erano dottori di Salamanca,
 88    -,   XVI|         parere di buon augurio. Ma c’era a presiedere il Talavera,
 89    -,   XVI|        isole.~– Senza scoperta non c’è titolo,  giurisdizione
 90    -,   XVI|           rassegnazione forzata. – C’è altro?~– Oh, parecchie
 91    -,   XVI|          Don Cristoval prosegui:~– C’è la ragione commerciale,
 92    -,   XVI|           mio discorso.~– Capisco! c’è dell’altro ancora!~– E
 93    -,   XVI|          fede che i vostri disegni c’ispirano. –~Don Cristoval
 94    -,  XVII|           padrone comandava, e non c’era da ribatter parola. Animati
 95    -,  XVII|            Cabrera? –~Infatti, non c’era da sbagliare. Di vecchi
 96    -,  XVII|           locandiera; – a Siviglia c’è di tutto il ben di Dio.~–
 97    -,  XVII|         dei suoi cavalieri che non c’era tempo da perdere, perchè
 98    -,  XVII|      toccare Siviglia. Oramai, non c’era verso di uscirne altrimenti;
 99    -,  XVII|           della Corona.~– E quanto c’è stato, al convento?~– Un’
100    -,  XVII|   riprendendo la via di Granata.~– C’eri, a vederlo uscire di
101    -,  XVII|         destar gelosie. Quando poi c’è la sostanza, che importa
102    -,  XVII|        disse la marchesa. – Quando c’è la sostanza!... E don Cristoval
103    -,  XVII|          volete essere del numero, c’è posto anche per voi.~–
104    -,  XVII|        venire a Granata.~– No, non c’intendiamo sul modo; – replicò
105    -,  XVII|        aprir bocca. In verità, non c’era nulla da ribattere, nulla
106    -,  XVII|            la testa. – Con voi non c’è verso di spuntarla. Ed
107    -,  XVII|        punto si legge un po’ male. C’è caduta una lagrima.~– Sarete
108    -, XVIII|         forse bagnata.~– Sfido io! c’era cascata una lagrima. –~
109    -, XVIII|           rispose il gentiluomo. – C’è per l’appunto il governatore.~–
110    -, XVIII|            persuasa; l’Aragona non c’entra. Riesca o non riesca
111    -,   XIX|  arrischiata, ma che costi denaro, c’è sempre chi corre il rischio,
112    -,    XX|            e state al mondo perchè c’è posto. Infine, siete gente
113    -,    XX|          paraggi è questa, che non c’è caso d’incontrarci belle
114    -,    XX|         Mettete pure,che sia così. C’è infatti una gran parte
115    -,    XX|          ai diritti dei cittadini, c’è un Consiglio della corona.
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