Parte, Cap.

 1 Lett       |              presunti, di una grande città, dove la vita è vertigine,
 2    -,     I|            le torri di Malaga, forte città, sulle cui mura vegliavano
 3    -,    II|              non furono molti, nella città assediata, ma fu grande
 4    -,    II|    consentissero di vettovagliare la città e di provvedere i foraggi
 5    -,    II|              venire messaggeri dalla città al campo Castigliano e da
 6    -,    II|         Castigliano e da questo alla città, s’insospettirono, accolsero
 7    -,    II|            piovvero più frequenti in città; la fame incominciò a farsi
 8    -,    II|     resistenza; chiese perciò che la città s’arrendesse a discrezione.
 9    -,    II|             si sparsero tosto per la città, mettendovi lo scompiglio,
10    -,    II|            trionfalmente nella vinta città, il 18 agosto del 1487,
11    -,    II|             rimettere l’ordine nella città e la quiete nei dintorni,
12    -,    II|             o prender prima le altre città, e con la presa di Granata
13    -,    II|            recarono a svernare nella città di Saragozza. Al cominciar
14    -,   III|           Genova, signora; a Genova, città gloriosa, repubblica che
15    -,   III|            Bisagno, accanto alla mia città natale. Debbo dirvi anche
16    -,   III|            Pavia.~– Pavia! non è una città~– Sì, e delle più nobili
17    -,   III|              da Genova a Savona, una città anch’essa sul mare, trenta
18    -,   III|            anche l’isola delle Sette Città, da sette vescovi spagnuoli
19    -,   III|           era maritata nella piccola città di Huelva, ad un certo Muliar.
20    -,   III|       Francisco Garcia, della vicina città di Palos. E tutti e due
21    -,   III|            questo con la presa della città, mosse contro Moclin, dove
22    -,   III|             alle Loro Altezze, nella città di Salamanca, dove si erano
23    -,     V|        muovere verso l’interno della città. Mentre lentamente, e seguitando
24    -,     V|        Valladolid, dalla porta della città fino all’entrata del palazzo.~–
25    -,    VI|          soggiorno di Cordova. Bella città della ridente Andalusia!
26    -,    VI|        cupole moresche della vecchia città. – Abita  dentro, la bella
27    -,    VI|              vivevano nella medesima città; non doveva dunque tornar
28    -,    VI|           della Corte d’una in altra città, che i gentiluomini del
29    -,    VI|             d’alloggio a spese della città in cui prendeva dimora temporanea
30    -,    VI|              a quelle di tante altre città della Spagna meridionale,
31    -,   VII|              Palos nella nobilissima città di Cordova. Lo aveva mandato
32    -,   VII|         breve; non erano damerini di città; erano gentiluomini di borghi
33    -,   VII|             superba, non pure tra le città dell’Andalusia, ma tra quante
34    -,   VII|       Cordova, e in qual parte della città fosse sceso ad alloggio.
35    -,   VII|              piede nella nobilissima città di Cordova e veduto batter
36    -,  VIII|              re Ferdinando, presa la città forte di Loxa, era andato
37    -,    IX|       fossero al punto estremo della città, Pedro aveva avuto due volte
38    -,    XI|         avesse assoggettate tutte le città possedute dallo zio, Boabdil
39    -,    XI|       Aspettando i primi colpi sulla città di Baza, aveva spedito colà
40    -,    XI|             con diecimila uomini. La città di Baza era situata sul
41    -,    XI|        lasciarlo libero di cedere la città, a quei patti che avesse
42    -,    XI|             ma indussero anche altre città moresche a sottomettersi.~
43    -,    XI|           presero possesso delle due città.~Quelle fortune giungevano
44    -,    XI|               e quivi e nella vicina città di Guadix era penetrato
45    -,    XI|      abitanti delle campagne e delle città circonvicine; non intendendo
46    -,    XI|              quelle dedizioni, altre città mandavano a gara i loro
47    -,    XI|             maggiori uffiziali della città, si gittarono contro a quei
48    -,    XI|              ricusavano di cedere la città; il popolo trascorreva a
49    -,    XI|              comando di uscire dalla città, per metter dimora nei sobborghi.
50    -,    XI|             ancora per ricuperare le città perdute. Convocati gli ulemi,
51    -,    XI|          navale, veleggiava sopra la città marittima di Adra, ribellatasi
52    -,    XI|          Ferdinando e Isabella nella città di Siviglia. Con feste magnifiche
53    -,    XI|         Corte, era salita a veder la città dall’alto della Giralda.
54    -,    XI|           più degna.~Siviglia, bella città! La marchesa di Moya aveva
55    -,    XI|       campagna, che si era recato in città per ossequiare i reali di
56    -,   XII|           così spesso d’una in altra città del reame, se non per conoscere
57    -,    XV| rappresentato al vero lo stato della città, così malinconicamente conchiuse:~–
58    -,    XV|          torre, d’un quartiere della città. Le provvigioni non erano
59    -,    XV|               I foraggi entrarono in città, mentre Muza con vigorose
60    -,    XV|             ogni comunicazione della città con la montagna, donde le
61    -,    XV|            passi che riuscivano alla città assediata. I miseri abitanti
62    -,    XV|          carestia si fece sentire in città, e con essa le mormorazioni
63    -,    XV|              a edificare una piccola città, la quale avrebbe significato
64    -,    XV|         campo Castigliano, diventato città, impose la regina Isabella.
65    -,    XV|           Santa  il nome di questa città militare; – diss’ella a
66    -,    XV|             Granata si è opposta una città, col nome glorioso di Santa
67    -,    XV|              penuria di viveri nella città di Granata. Le mormorazioni
68    -,    XV|         condizioni per la resa della città. Solo il prode Muza Ben
69    -,    XV|          ritornò con questi patti in città. Nel consiglio di Boabdil
70    -,    XV|            l’esercito Castigliano in città.~Boabdil, lasciando in Granata
71    -,    XV|         servi; ti consegniamo questa città e il nostro regno. Così
72    -,    XV|           Ferdinando le chiavi della città, che il Castigliano prese
73    -,    XV|           via verso l’ingresso della città, acclamando il re a mano
74    -,    XV|             oltre; doveva entrare in città, dietro il grosso de’ suoi.
75    -,    XV|            popolazione moresca della città; al figliuol suo Almayr
76    -,    XV|        Epifania. Entrato nella vinta città a capo dell’esercito, come
77    -,   XVI|             uscire Boabdil dalla sua città ed entrarci i reali di Castiglia;
78    -,   XVI|          Tendilla, governatore della città di Granata, e due altri
79    -,   XVI|              delle provincie e delle città, se città debbono essere? –
80    -,   XVI|          provincie e delle città, se città debbono essere? – domandò
81    -,   XVI|        accompagnato alle porte della città.~Frattanto, in Granata,
82    -,  XVII|         avviato verso la porta della città, riprendendo la via di Granata.~–
83    -,  XVII|             eri, a vederlo uscire di città?~– Sì, mio signore; un po’
84    -, XVIII|           rapidamente, rientrando in città. Anche don Cristoval aveva
85    -,   XIX|          sovrani, che comandava alla città di armare e di mettere a
86    -,   XIX|              magistrati della vicina città di Moguer.~Ma non era anche
87    -,   XIX|          dovevano pagarglieli le due città ribelli al comando. Ma 
88    -,   XIX|             era fornita dalla stessa città di Palos. Parenti ed amici
89    -,   XIX|            Gallego, provveduta dalla città di Palos, prendeva imbarco
90    -,   XIX|             la tua isola delle sette città, che fugge sempre sull’orizzonte,
91    -,    XX|          molte famiglie della vicina città di Moguer, e molte della
92    -,    XX|             di Moguer, e molte della città e dei dintorni di Huelva.
93    -,    XX|              che scorre accanto alla città di Palos, e muovevano verso
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