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Anton Giulio Barrili Le due Beatrici Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Cap. grigio = Testo di commento
1 | 14 2 -, XVI| aver letto che nell’anno 1405 don Enrico III, avendo nominato 3 -, III| Quanto a me, son nato nel 1446; ho quarantadue anni, signora.~– 4 -, VII| Era il 20 gennaio del 1486, quando Cristoforo Colombo 5 -, XI| accadeva nel febbraio del 1490. Nel mese di aprile, con 6 -, XV| essi. –~Era il 25 novembre 1491. La giornata fu spesa tutta 7 | 18 8 Bio | a Savona il 14 dicembre 1836 e a 22 anni era già collaboratore 9 Bio | fondato da Nino Bixio.~Il 1859 lo trova volontario nel 10 Bio | reggimento fanteria, e il 1866 e ’67 volontario con Garibaldi. 11 Bio | Dodèro, L’olmo e l’edera (1868), Santa Cecilia (1869), 12 Bio | edera (1868), Santa Cecilia (1869), Val d’Olivi (1871).~Fra 13 Bio | Cecilia (1869), Val d’Olivi (1871).~Fra gli altri molti, che 14 Lett | faranno ghirlanda.~Genova, 1890.~Anton Giulio Barrili.~ ~~ 15 Bio | bennata.~Nell’agosto del 1908, a 72 anni, compì serenamente 16 | 22 17 | 25 18 | 4 19 | 67 20 | 7 21 | 72 22 -, XV| del primo rebiè dell’anno 898 dell’Egira (corrispondente 23 | a’ 24 -, XVIII| nelle bende dell’oblio; li abbandona al loro destino. Son quelli 25 -, I| re, sdegnato, parlava di abbandonar la moglie, ritornando al 26 -, XVII| Cristoval Colon; non posso abbandonarlo e non voglio, quando lo 27 -, III| santi miei protettori non mi abbandonarono in quel triste frangente, 28 -, XVII| che il marinaio genovese abbandonasse la Spagna. Se la regina 29 -, XVI| inchinerò al vostro volere, e abbandonerò dolente, ma a fronte alta, 30 -, XII| che il marinaio Genovese abbandoni la Corte? Volete che chi 31 -, VI| compagno, che aveva ancora abbassata la fronte.~– Voi mi spiegherete 32 -, IV| con un accento mutato, – abbassiamo le ali della fantasia, e 33 -, XIV| il vecchio gentiluomo si abbattè in due personaggi che passeggiavano, 34 -, XVII| svergognando i suoi detrattori, abbattendo i suoi nemici implacabili. 35 -, XI| volere di Allà; esso, per abbatterci, unì sotto una mano sola 36 -, XII| con certezza. Le disgrazie abbattono sempre i più saldi caratteri. 37 -, XII| dite mai? Ci siete voi, per abbellirla, per farne una piccola reggia. –~ 38 -, II| delle strade. L’usanza non abbelliva il piede, lo so; ma non 39 -, XVII| averlo per anni ed anni abbeverato di fiele!~– Perdonate, signora; – 40 | abbiam 41 -, XX| fede. Voi, per intanto, abbiatela nella gloria, a cui vanno 42 -, III| ve lo conferisco lo, e abbiatelo per augurio; – riprese la 43 -, II| osservando da vicino la sua abbigliatura, severa ma signorile, e 44 -, XIV| più padre, infine.~– Ed abbiti quello, allora; – concluse 45 -, XV| Le provvigioni non erano abbondanti; ma per qualche settimana 46 -, XVIII| Pericola il tesoro, per abbondanza di denaro, o per carestia? –~ 47 -, XVIII| il capo, in atto di chi abbraccia un partito. – Posso contentarmene 48 -, VIII| amico! – gridò l’hidalgo, abbracciandolo. – Come vedete anche voi, 49 -, V| Domenicani son troppo bollenti; abbracciano un’opinione e vanno avanti 50 -, XVIII| Granata. Essi lo avevano abbracciato, singhiozzando; poi, per 51 -, XV| sciagurato Boabdil; e lo abbracciò, rivolgendogli parole d’ 52 -, XVII| erano la man di Dio per abbreviare la noia di un lungo viaggio. 53 -, XX| tutto, e le navi presero l’abbrivo verso ponente. Precedeva 54 -, XV| lo diceva la sua faccia abbronzata dal sole e indurita dai 55 -, XV| mura fu commessa al vecchio Abdel Kerim Zegrì; ogni cadì doveva 56 -, XV| era il vecchio Abul Casen Abdelmelic, rappresentato al vero lo 57 -, XIV| schiava, piaciuta ad un Abderaman, ad un Alkacem, o ad altro 58 -, XX| patto di una viltà, di una abiezione, s’ingannerebbe a partito! – 59 -, III| fosse scritto sui monti di Abila e Calpe; tanto che Ercole 60 -, XI| cosa?~– Gli Enriquez. Ed abitano qui presso, a cento passi 61 -, XIX| inglese, un irlandese, e un abitante dell’isola di Maiorca. Nessuno, 62 -, VI| comodità, serva a chi deve abitarci.~Beatrice di Bovadilla si 63 -, XI| Arroyo. Vide la casa dove abitavano gli Enriquez; una casa antica, 64 -, IX| lasciata la vostra antica abitazione. Dove siete andati??~– Sentite; – 65 -, XI| ignoto, da cui la natura aborre, assai più che dal vuoto. 66 -, XVI| parermi assurdo.~– Credo quia absurdum; – notò don Cristoval.~– 67 -, I| perfido effeminato nipote Abù Abdallà, più comunemente 68 -, XV| godere; ma non dobbiamo abusarne, e piuttosto dobbiamo restare 69 -, I| mormorò egli. – Purchè non accada una sventura!... –~Ed era 70 -, IX| della prova. E quel che accadde nel consiglio di Salamanca 71 -, XV| greche. Ben peggio doveva accadergli il giorno seguente, quando 72 -, XVI| potesse tenere il mare, o le accadesse di peggio, dovremmo proseguire 73 -, IX| due anni dopo che erano accadute, aveva raccontate don Cristoval 74 -, IV| a visitar la fronte dell’accampamento. Lo sapeva infatti, dove 75 -, VI| della licenza ottenuta, accarezzando i capegli neri della marchesa 76 -, XVI| regina. Pazzo, avventuriere, accattone, sono i titoli che da sei 77 -, XIII| sulla forma della terra. Accenna le obiezioni dei dottori, 78 Lett | effetti a cui l’arguto editore accennava. Ma l’uomo non vive solamente 79 -, III| troppe testimonianze. Io ne accennerò solamente pochissime. Solone, 80 -, XII| aver buttati là i primi accenni, e avrebbe voluto cancellarne 81 -, XVII| all’orecchio. Il famiglio accennò di aver capito a puntino, 82 -, XIX| bordo delle caravelle, per accertarsi co’ suoi occhi che niente 83 -, IV| tremava, le guance erano accese, gli occhi sfavillavano 84 -, V| dove poc’anzi erano stati accesi i doppieri. Trattenuta da 85 -, VII| del solito. D’un biondo acceso, dunque? No, d’un biondo 86 -, I| mezzo, donde tutte avevano accesso, e nelle ore della notte 87 -, IX| mal fatto si adira e non accetta rimedio. Che cosa vuol dire 88 -, XVI| vostre proposte non sono accettabili.~– Veramente? e in quali 89 -, XVI| di venir meno all’onore, accettando un grado non adeguato all’ 90 -, I| far altro che inchinarsi, accettandole per buona moneta. I cortigiani 91 -, XVI| di non far cosa, di non accettarne alcuna, che non sia degna 92 -, XX| servizio da lui?~– Abbiamo accettata quella protezione che un 93 -, XIX| bionda tiranna, che tutto accettava, come se le fosse dovuto, 94 -, XX| piacevoli.~– Se egli crede che l’accettazione riconoscente di un servizio 95 -, XIX| prendetelo con me, che accetterò di navigare sotto i suoi 96 -, XIX| accettati.~– E lasciate che li accetti! – gridò il commendatore 97 -, XII| sedersi.~La marchesa di Moya accettò l’invito e sedette. Non 98 -, XX| mi sono pentita del mio acciecamento; – rispose Beatrice Enriquez. – 99 -, XX| largo per la pesca delle acciughe, o per quella dei tonni? 100 -, XV| l’ingresso della città, acclamando il re a mano a mano che 101 -, XIX| mondo; la stanchezza le accoglie e l’inerzia le mantiene.~ 102 -, XI| contentò di star zitta, accogliendo senza batter palpebra, e 103 -, I| inaspettata notizia. Non si poteva accoglierla altrimenti, se anche il 104 -, IX| aria sconcertata con cui lo accoglieva il suo ospite.~– Infatti.... 105 -, XVIII| in compenso che è stata accolta con giubilo, con gratitudine, 106 -, III| Altezze, quando avranno accolte finalmente le vostre proposte; 107 -, IX| potevano tuttavia essere accolti come precetti e consigliargli 108 -, XVIII| duca di Medina Sidonia, accomiatandosi. – Verrò domattina a darvi 109 -, VIII| discorsi, il cortese vicino si accomiatò dagli Enriquez, promettendo 110 -, XI| svegliata. Nel sogno, la mente accomoda ogni evento al proprio desiderio; 111 -, XIV| don Juan; – diss’ella, accompagnandosi con un gesto cortese, mentre 112 -, X| stendeva frattanto la mano, per accompagnar la risposta d’un gesto supplichevole. 113 -, V| naturalmente il permesso di accompagnarla fin là. Don Giovanni Cabrera, 114 -, X| mio cavaliere, e dovete accompagnarmi a palazzo. –~Don Cristoval 115 -, VIII| traditore. Per quella volta si accompagnavano alla gioventù, alla bellezza. 116 -, II| donna di compagnia.~– Mi accompagnerete voi al palazzo reale; – 117 -, IX| passo che vi piacerà, vi accompagnerò fino a casa.... o fin dove 118 -, XIX| suo arrivo in Ispagna, lo accompagnò egli stesso e lo presentò 119 -, XIII| Miei bravi signori, vi acconcerò io per le feste. Volete 120 -, XV| di studiare il modo più acconcio a farci vivere tre popoli 121 -, XIV| Isabella, tanto buona per me, acconsentirebbe alla mia felicità, se la 122 -, X| gloriarsene. Ora, tutto ciò s’accorda male con l’epiteto di compassionevole; 123 -, XX| discorsi, pur troppo, si accordavano tutti in una nota di tristezza 124 -, XIII| quali, dopo tutto, vanno d’accordo assai più che non sembri. 125 -, V| rispose il Talavera, accorgendosi di essere andato troppo 126 -, II| sì, voi. Ah, non ve ne accorgete, dell’aspetto con cui vi 127 -, XX| cedendo al desiderio di accostarsi quanto più poteva all’oggetto 128 -, XII| Beatrice Enriquez si era accostata un pochettino di più, guardando 129 -, II| un’aria di dignità che ne accresceva la bellezza; e la statura 130 -, XIV| ella aveva assicurato, anzi accresciuto di grado, il suo posto accanto 131 -, XIV| lunga esistenza riescono ad accumulare nel cuore di un uomo, il 132 Bio | disuguaglianze, e insieme accurato e corretto”.~Insegnò lettere 133 -, XIV| diceva cosa che non sapeva, accusandomi a voi, se credeva di saperla, 134 -, XVI| Cristoval. Infine, si poteva accusarlo di esorbitanza nelle sue 135 -, XV| Non mi pare che possiate accusarmi di fretta. Sono sette anni, 136 -, XIV| la Corte, aspettando di accusarvi al tribunale di Dio, come 137 -, XIV| quella finestra, dopo avervi accusato a tutta la Corte, aspettando 138 -, XVI| apparire cavalleresco, ma si accusava in cuor suo di debolezza. 139 -, XV| difenderlo. –~L’ammonizione era acerba, ma giusta. Boabdil divorò 140 -, I| velocissimo al corso come Achille, di cui possedeva il coraggio, 141 -, III| terra. Così in parte si acquetarono sul punto dell’eresia. Ma 142 -, IX| il bambino, che subito si acquetò.~– Venite, – disse Cristoforo 143 -, XI| egli che il Castigliano si acquietasse a quella magra risposta? 144 -, XVIII| della mia benevolenza. Ho acquistato il diritto di dire agli 145 -, XIII| la mia. –~Mentre questo acre colloquio seguiva tra don 146 -, XVIII| soffrendo; li involge negli acri aromi che gemono da tutte 147 -, I| istornarne i colpi, mentre con acutissime strida chiamava al soccorso.~– 148 -, XII| fronte stretta, nel mento più acuto che ovale, nelle nari finissime, 149 -, VII| imperiale Romana, mollemente adagiata sulla riva destra del Guadalquivir, 150 -, XII| giustificarlo con me?~– Adagio, mia bella! – rispose Beatrice 151 -, XII| giovarmi, non potrei mai adattarmi a nascondere il mio pensiero, 152 -, XIV| anche il valoroso Cabrera si adattasse a non esser altro per te, 153 -, XIV| Bovadilla si era facilmente adattata alla sua nuova condizione, 154 -, XI| plebe Moresca, dopo avere addentato lo zio, si rivolsero contro 155 -, XIV| lato, stese la mano per additargli la porta.~Il vecchio gentiluomo, 156 -, XVII| cavalli in lontananza, che additasse la vicinanza di un’altra 157 -, XV| Santangel non erano meno addolorati di don Cristoval. Lì per 158 -, XVI| sapeste come vi ama! e come è addolorato anche lui di tutta questa 159 -, VIII| mia buona mamma, per farmi addormentare, mi cantava spesso la canzone 160 -, VIII| marino e della principessa addormentata alla spiaggia. Ne ricordo 161 -, XI| pensieri la marchesa di Moya si addormentò. Non aveva ancora guadagnato 162 -, XIII| per poter impunemente dare addosso al confessore della regina.~– 163 -, XVI| accettando un grado non adeguato all’impresa. Penso che facciate 164 -, XI| Ferdinando, chiedendogli di adempiere il patto segreto del recente 165 -, XIV| gelosa, soffriva, amava, adempieva il suo uffizio di donna 166 -, XV| le savie precauzioni si adempirono strettamente. I foraggi 167 -, XI| tuo nipote? Si credettero adempiute le predizioni, quando egli 168 -, XIII| lo aveva scrupolosamente adempiuto, e la coscienza era tranquilla. 169 -, XIV| sarei troppo più vecchio d’adesso. –~La fanciulla era rimasta 170 -, IX| quella vece, del mal fatto si adira e non accetta rimedio. Che 171 -, XX| pietà domestica, lasciando l’adito aperto a tutti i dubbi, 172 -, XIX| presuntivo della Corona, l’adolescente don Diego Colon, figlio 173 -, XIII| crede esser la via su cui adoperare il vostro santissimo zelo 174 -, VII| si figurino come egli si adoperasse alla Corte, per corrispondere 175 -, XVIII| Bovadilla, che si è tanto adoperata per un certo personaggio 176 -, XX| interessate e meno volubili, si adoperavano per lui. Nondimeno, vi è 177 -, VII| voi, cortese vicino, vi adoprerete per lui. Nè altro di ciò: 178 -, X| tutti disarmati, tremanti, adoranti, perchè non vedono alcun 179 -, III| navigatori del Tirreno e dell’Adriatico hanno dissipati quei vani 180 -, III| sarebbe stato riferito. Si adunarono; ma erano pochi gli astronomi 181 -, IX| dotti, frattanto, doveva adunarsi ancora. Così prometteva 182 -, XVIII| mostrò più che cortese, affabile, col nuovo almirante di 183 -, II| Quintanilla, non era mai stato affaccendato come allora, dovendo raccogliere 184 -, X| soffrir tanto, quando mi si affaccia alla mente l’immagine di 185 -, XI| secondo l’uso del tempo.~Affacciandosi da quel finestrone e guardando 186 -, I| guardinghi, come avevano dovuto affacciarsi, per rispetto agli alloggiamenti 187 -, XVIII| quel punto, e don Ramirez, affacciatosi sulla soglia, diceva ai 188 -, X| delle visioni che gli si affacciavano alla mente, la vastità dei 189 -, XVII| pareva un’avemmaria, si affacciò da un finestrino la suora 190 -, XX| sette anni di aspettazione affannosa, di speranze ad ogni istante 191 -, I| giornata, spesa in corse affannose di scoperta e frettolosi 192 -, XV| mente dei governi; e non è affar da poco il risolverli.~Isabella 193 -, VII| con un personaggio d’alto affare.... con don Alonzo di Quintanilla, 194 -, X| dir veramente; mi basta di affermarvi che la marchesa di Moya, 195 -, VI| quanto era stata calda l’affermazione. Ma non ne fece nulla, e 196 -, V| si chiude mai nelle sue affermazioni o nelle sue negazioni come 197 -, VIII| sarà in poter suo, ve lo affermo, egli lo farà di buon grado.~– 198 -, III| quel triste frangente, ed afferrai a nuoto la spiaggia. Quel 199 -, IX| gridò Cristoforo Colombo, afferrando la mano del giovane Enriquez. – 200 -, I| alle spalle del feritore, afferrandone il braccio levato.~Si rivoltò 201 -, XV| tesoriere di Castiglia. –~E afferrata una penna, scrisse di suo 202 -, XVIII| sottoveste.~Don Cristoval aveva afferrato il foglio, lo aveva aperto, 203 -, XIX| artigli lunghi lunghi, che afferravano le navi e le tiravano nell’ 204 -, I| al suo piccolo reame. Una affettuosa parola di Isabella aveva 205 -, XV| Lasciamolo andare, immaginando le affettuose accoglienze e i rammarichi 206 -, VI| guardare don Cristoval, che affettuoso ma triste s’era inchinato 207 -, IV| Giovanni Il. Aspetterò; mi affido a voi.~– Grazie! – rispose 208 -, XVIII| a mal punto, e tentò di affievolire con questo argomento l’ardore 209 -, I| Una lama, e assai bene affilata, doveva aver fatto lo strappo.~ 210 -, V| facendoli montare in superbia, affinchè si credano simili....~– 211 -, IX| trovar nuove terre, ed era affogato prima di uscire dal porto. 212 -, I| gridavano alla soldatesca affollata. – Fate largo al re e alla 213 -, XX| popolari. Intorno a Troia si affollavano i Greci a centinaia di migliaia; 214 -, V| rispose la marchesa, affrettando il passo; – prego Vostra 215 -, II| ora, e non osando mai di affrettarla. Non mi crediate vana di 216 -, VI| e appena giunta si era affrettata a colorirlo.~Il lettore, 217 -, IX| ma il giorno verrà, e lo affretto con le mie preghiere alla 218 -, XII| molto, era un vecchio quadro affumicato, che voleva raffigurare 219 -, VII| con la mano lunga, le dita affusolate, ed altri particolari di 220 Lett | perchè il racconto si aggira intorno ad un fatto storico, 221 -, IV| difficile, poichè ella doveva aggirarsi intorno ad un punto delicatissimo, 222 -, XIX| grosso avvoltoio, che s’aggiravano per quei paraggi, piombando 223 -, XVI| Cristoval, inchinandosi. – E si aggiunga per ultima clausola: tutte 224 -, IX| Pedro, da riferirglielo, aggiungendogli che io sono pronto a fare 225 -, IV| se non vi parrà superbo, aggiungerò: l’unica donna capace d’ 226 -, II| certe suola e tacchi che s’aggiungevano alle sue pianelle di velluto. 227 -, XX| non darmi rammarico. Ma aggiungi che Beatrice di Bovadilla 228 -, XX| di Palos; a cui s’erano aggiunte molte famiglie della vicina 229 -, IV| lacrime, si sa, vogliono aggiustare ogni cosa; ma non giovano 230 -, XX| conobbe, e vi amò. Vi siete aggrappata a lui, immaginandolo favorito 231 -, II| lembi del manto, appariva aggraziatissimo il busto, in cui, come sempre 232 -, II| Se il piede appariva meno aggraziato, c’era sempre da ricattarsene, 233 -, V| Beatrice, rizzando la testa e aggrottando le sopracciglia in quel 234 -, XV| ancora di pericoli e di agguati. Ma egli andava “por la 235 -, X| meno vicini, ma tutti in agguato e in attesa? E poi, come 236 -, XV| Fanti e guerrieri sono agguerriti e indurati alla fatica. 237 -, II| una popolazione che gli agi della vita potevano avere 238 -, XI| Granata, nuoteranno nell’agiatezza, m’immagino.~– Pare che 239 -, VII| mandrie davano sempre i più agili, robusti ed eleganti cavalli 240 -, V| avuto egli il tempo e l’agio di dirvelo, in tre ore di 241 -, XII| sentivo una nuova vita agitarsi nel mio seno, e sentivo 242 -, X| passione volgare, senza l’agitazione dei sensi e le spine acute 243 -, II| Isabella, tenendo sospeso l’ago e il filo d’oro con cui 244 -, II| gente d’indomito valore, ma agreste e quasi feroce. Costoro, 245 | Ahi 246 -, VIII| preso in questa forma l’aire, don Inigo Enriquez de Arana 247 -, VIII| Forse in gioventù era stato aitante della persona; ma oramai 248 -, VII| concedendole il conforto di un’aiuola fiorita. –~E guardava, così 249 -, VII| Siamo a questo mondo per aiutarci tutti a vicenda. E ditemi, 250 -, IX| unica parola che potesse aiutarlo a sopportare quel colpo 251 -, XIX| lui si profferivano subito aiutatori i fratelli suoi, Francesco 252 -, I| nelle terre dei Cristiani. Aiutavano grandemente al compimento 253 -, X| allora per trattenerla, e l’aiutò a sedersi. La marchesa di 254 -, XV| In mezzo a quei lavori alacremente condotti, giungeva al campo 255 -, XI| splendida corona di Granata.~– Alahuma Subahana hu! – rispose il 256 -, XI| in tutte le feste dell’Alameda e della plaza de San Francisco; 257 -, XV| Alhambra, dell’Alcazaba, dell’Albaycin. Lo stendardo di Castiglia 258 -, XI| campagne. Assediò e distrusse Albendin, ma tentò invano di occupar 259 -, VI| nel patìo, vasto cortile alberato del palazzo, in buon numero 260 -, VII| addietro; oramai era un albergo di poveraglia, di quella 261 -, V| andassero sempre contro gli Albigesi. Noi siamo più cauti. Io, 262 -, XIX| consuete, al cospetto degli alcadi e dei giudici del luogo, 263 -, I| da quella che precedeva l’alcova della regina. Don Cristoval 264 | alcune 265 -, III| Tolomeo, il celebre geografo d’Alessandria, aveva divisa la circonferenza 266 -, XI| Boabdil. Sceicchi, viziri, alfachì, tutti insomma i maggiori 267 -, XII| capisco; ma posso dirvi alfine e liberamente: meglio cosi! 268 -, III| ristretta, come vorrebbe l’arabo Alfragano, e come propende a credere 269 -, XIX| di Murcia, di Jahen, dell’Algarve, di Algesira, di Gibilterra 270 -, XIX| Jahen, dell’Algarve, di Algesira, di Gibilterra e delle isole 271 -, XIX| non possono varcare? o di alghe fitte, in cui restino impigliati? 272 -, VII| Hidalgo! come a dire hijo de algo, figlio di qualcheduno; 273 -, II| speculazioni della scienza, alieni dalle imprese del mare, 274 -, X| Ed egli, frattanto, così alieno dalle piccole vanità quanto 275 -, VIII| Africa il re.~Farem tra l’alighe, d’argento e d’oro,~Letto 276 -, X| viverci dentro, crescerci, alimentarsi del nostro sangue, e avvelenarcelo 277 Lett | dintorno, e a cui diede tanto alimento egli stesso, il mettere 278 -, I| gli pareva di sentir l’alito, sebbene rattenuto, e il 279 -, II| Saragozza, nel palazzo dell’Aljaferia, avrei desiderato vedervi 280 -, XIV| piaciuta ad un Abderaman, ad un Alkacem, o ad altro fra i tanti 281 -, VI| col busto mezzo aperto, allacciato da cordoncini di seta, e 282 -, VII| Tutto quel gaio tumulto che allargava il cuore d’ogni buon Castigliano, 283 -, XI| mandando per aiuto ai suoi alleati delle frontiere. Molti di 284 -, XI| Salobrena. Gli era fedele alleato il Caid Yahie, suo nuovo 285 -, XV| pensava. Anch’egli si era allegrato di una vittoria così piena, 286 -, XX| suoi fini, coronando con le allegrezze della partenza sette anni 287 -, XIII| egli non poteva essere allegro, pensando a quella donna 288 -, IV| di Castiglia potrà sempre allestire un naviglio che vada per 289 -, XIX| lasciata ampia facoltà di allestirne una terza. In pari tempo, 290 -, XIX| che centoventi persone.~Allestita ogni cosa per la partenza, 291 -, II| domandava subito due o tre legni allestiti di tutto punto, per andarle 292 -, XVIII| non lasciarsi muovere agli allettamenti di immaginose supposizioni. 293 -, I| affacciarsi, per rispetto agli alloggiamenti reali, non avrebbero certamente 294 -, XIV| stato sempre il minore, non allontanando Beatrice dalla Corte, dove 295 -, XVIII| nostra conoscenza, fino ad allontanarsi da noi, perchè il suo protetto 296 -, XVIII| guardiani delle porte, si erano allontanati rapidamente, rientrando 297 -, IV| palato, e la scioglie e l’allunga in un bicchier d’acqua. 298 -, X| che ancora una volta potè allungare le manine, e ficcarle nella 299 -, XII| non comportasse quel volto allungato.~Gli uomini, per verità, 300 -, IV| dama, lasciando cadere l’allusione ad una donna ipotetica, 301 -, VI| irreverente.~– Ahi, querido de mi alma!, – gli disse, – non si 302 -, IX| sua cameretta, seguitò ad almanaccare, aspettando; contò perfino 303 -, XIX| il Bovadilla.~E avevano almanaccato un pezzo, senza venire a 304 -, XII| Anche Beatrice Enriquez almanaccava in cuor suo. E riandava 305 -, XI| e il figliuolo di lui, Almayar, a capo di un’armata navale, 306 -, XV| della città; al figliuol suo Almayr il comando della costa marittima. 307 -, XVI| dentro i confini del mio almirantazgo, detratte le spese, s’intende. 308 -, IV| aspre come il succo dell’aloe. Ma quelle che sono capaci 309 -, II| circondata d’un diafano alone. I gelosi furori dell’Ojeda 310 -, IV| raccattare; ed anche gli Alonzi di Ojeda.~– C’è anche Alonzo 311 -, I| della guerra, la presa di Alora e di Setenil, di Ronda, 312 -, XIV| esser quella di star sull’altare e di ricevere il fumo degli 313 Lett | il suo verso. Chi vuole alternare nella sua fantasia il passato 314 -, XX| Pensavamo oramai che la sua alternativa costante di speranze e di 315 -, I| e il grido di Aragon si alternava con l’altro di Castilla 316 -, XIX| era soggiunto “plase a sus Altesas” autenticato sempre dalla 317 -, XIV| da quel viluppo di parole altisonanti, in cui la marchesa di Moya 318 -, XI| Chiamavasi la Giralda un’altissima torre della cattedrale di 319 | altr’ 320 | altrettante 321 -, I| ferite. Batteva le labbra, l’alunno d’Esculapio, o, se vi piace 322 -, IV| marchesa. – Io lascio gli Alvari di Portogallo a chi li vuol 323 -, X| obbedienza, aveva dovuto alzar gli occhi. E già apriva 324 -, XII| Le due donne si erano alzate, guardandosi scambievolmente 325 -, XIV| inchinarmi e tacere. Ah sì, alzatemi le spalle, voi! Vostra sorella 326 -, XVIII| per contro, doveva essersi alzato di buon umore, quel giorno. 327 -, XIII| del volto che si compone amabilmente all’estasi, e delle pupille 328 -, XX| parlarci con sincerità, anche amandoci poco, o niente affatto, 329 -, XVI| negate. Non vi crederei. Amandola, non fate solamente omaggio 330 -, XIII| duchi Medina Celi e Sidonia, amantissimi del mare e delle avventure 331 -, X| donna, quella gran dama, amar lui! lui, così da poco nel 332 -, IV| prende un pizzico di polvere, amara al palato, e la scioglie 333 -, XIV| marinaio genovese. Si avvide di amarlo, quando incominciò a sentire 334 -, X| pare, lo so, a voi pare di amarmi; e non vi avvedete, nobile 335 -, XX| Beatrice Enriquez, con un amaro sorriso alle labbra. – Mi 336 -, XI| Cristoval. Se il prescelto ha da amarti, lo faccia per te, non per 337 -, XII| donna vi ama, non può non amarvi; una nube maligna è passata 338 -, X| pienamente, sapendo di essere amati, anche senza i fumi della 339 -, XV| mostrata con noi, che tanto l’amavamo. –~Don Juan de Marcena non 340 -, XX| una cosa trae l’altra. Non amavate di vero amore quell’uomo; 341 -, XVIII| capo dell’esercito, come un’Amazzone antica.~– Siate i benvenuti, 342 -, I| pareva una regina delle Amazzoni. In quell’arnese di guerra, 343 -, XI| Gerusalemme. Li mandava ambasciatori il sultano d’Egitto, minacciando 344 -, IX| babbi insensati e di ragazze ambiziose; finalmente, giudicato a 345 -, XVI| mettere in ragione quel pazzo ambizioso. –~All’arcivescovo di Granata 346 -, XI| da quell’altra. Se non ti amerà, povera a te! ma tu non 347 -, XIV| gli gravasse sul cuore.~– Amereste me? – soggiunse, abbassando 348 -, XIII| Francisco.... e le vostre amiche. –~Il colpo andò diritto 349 -, VI| l’apparenza della celia amichevole. – Ma io ho pensato che 350 -, VII| cui braccio aveva ficcato amichevolmente il suo. Erano dunque pane 351 -, XIX| Martino Alonzo Pinzon, amicissimo del Garcìa, aveva viaggiato 352 -, II| insieme col ritrovato dell’amido. La veste lunga a larghe 353 -, VIII| maravigliosi racconti, come avete ammaliato me; non è così? Bada, Genovesino! 354 -, VIII| Moclin. Voi la vedrete, l’ammalierete coi vostri maravigliosi 355 -, III| è l’ignoranza caparbia, ammantata d’una mezza dottrina. Ma 356 -, XIX| voi, a vostro padre. Oggi ammattiscono tutti, per seguire l’esempio 357 -, XVII| lui, e di fare onorevole ammenda? –~La marchesa di Moya assentì 358 -, III| dottrina, sarebbe difatti ammessa una gente non discesa da 359 -, IX| abitare gli Enriquez; ma anche ammettendo che fossero al punto estremo 360 -, V| la regina gli han dato, ammettendolo tra i gentiluomini della 361 -, XVIII| pensano come lui; voglio ammettere per un istante che il tentativo 362 -, VII| occhieggiano mezzo mondo, e ammiccano e sorridono a quanti le 363 -, V| Guardava lei, e subito dopo ammiccava verso il bosco. La marchesa 364 -, I| nella sostanza; la giustizia amministrata nel nome dei due regnanti; 365 -, I| sui sigilli; indipendenza amministrativa d’un regno dall’altro; alleanza 366 -, X| prende; e non si trattiene, ammirando il fiore che coglie, a guardare 367 -, X| sono tutti coloro che vi ammirano. Non mi fate quel gesto 368 -, XV| Alhambra, ch’egli era andato ad ammirare, come tutti facevano. E 369 -, X| Beatrice di Bovadilla, ammirata, desiderata, adorata da 370 -, VIII| aveva anche, bontà sua, ammirato quel laico, che aveva tanto 371 -, XX| del re, per opera di un ammiratore della vostra bellezza?~– 372 -, XVII| prudenti io li rispetto e li ammiro; quando lo son troppo mi 373 -, IX| Beatrice, a cui non domandava ammonizioni, ma parole di conforto. 374 -, XX| Un uomo vi conobbe, e vi amò. Vi siete aggrappata a lui, 375 -, VI| inventato di sana pianta quell’amorazzo di Cordova? Si può essere 376 -, XI| Yahie, accolto con singolare amorevolezza da Ferdinando e da Isabella, 377 -, I| per confortarla di parole amorevoli, aveva annuito col gesto 378 Bio | bellissime e dolcissime, oneste e amorose, e uomini arditi, intelligenti 379 -, XIX| due navi, gli era lasciata ampia facoltà di allestirne una 380 -, XII| Enriquez era troppo fine per l’ampiezza degli omeri, ed anche troppo 381 -, XX| da terra e di salpare le ancore. Per qualche minuto, nel 382 -, XIV| era occupata dal nemico. E andai, ma con lo sgomento nell’ 383 -, XX| Castiglia.~– Il nome di un buon Andaluso; lo terrò a mente; – disse 384 -, VII| allo studio. Perciò doveva andargli a’ versi quell’uomo dotto, 385 -, II| allestiti di tutto punto, per andarle a cercare.~Intanto, quelle 386 -, XIV| uomini sotto la mano; dovevo andarli a raccogliere, attraversando 387 -, XI| bisognava scovarlo.~Per andarne in traccia, la marchesa 388 -, XI| Ferdinando. I due principi Mori andarono al campo suo, presso Almerìa, 389 -, V| animosi, confidenti, come se andassero sempre contro gli Albigesi. 390 -, XVII| il galoppo, ed ogni altra andatura che piacesse al loro padrone. 391 -, XIV| non vi facesse paura, io andrei difilato a ringraziare sant’ 392 -, XI| cortiletto, era entrata sotto l’androne. Colà un improvviso pensiero 393 -, III| sulle galere di Renato d’Angiò, quando il figliuol suo 394 -, X| signora.~– Voglio che quest’angioletto venga qualche volta a vedermi; – 395 -, XVIII| vecchie, forse in pascolo all’anguilla dell’eternità, che la più 396 -, IV| il mondo mi pare troppo angusto al mio diabolico orgoglio.~– 397 -, IV| rami. Come sono felici, gli animali della boscaglia! Stanno, 398 -, VII| marinaio genovese ne ammirò l’animata varietà. Vide perfino (e 399 -, II| udienze, e conversazioni animate, in cui egli recava tutto 400 -, XVII| c’era da ribatter parola. Animati dall’esempio del vecchio, 401 -, VII| lasciar luogo ad una nobile animazione, quando egli parlava del 402 -, VII| aiuta a vivere, a sopportare animosamente la sua sventura.~– Voi dunque, 403 -, XI| era forte, perseverante, animoso; la fortuna non arrise agli 404 -, III| avevano il ricordo negli annali del loro paese antichissimo; 405 -, IV| avvezza, tanto avvezza da non annettervi più nessuna importanza. 406 -, X| stato non sia; impossibile annientare il fatto, che gli occhi 407 -, XVII| quando lo son troppo mi annoiano. Egli almeno, in un punto 408 Lett | in letteratura, è di non annoiare il prossimo suo, e di non 409 -, X| riconquistarla, anche a rischio di annoiarsene poi. Che orrore! E a lei 410 -, III| uomini di buona fede. Ma vi annoiereste a sentirli.~– No, davvero, 411 -, V| Eustochia, meritarono di essere annoverate tra le più dotte persone 412 -, XV| Medina Sidonia.~Costoro erano annoverati tra i più ricchi signori 413 -, VII| Andalusia, ma tra quante ne annoverava la penisola iberica. Per 414 -, I| parole amorevoli, aveva annuito col gesto alla cortesia 415 -, XV| Mocer, il sant’uomo che ha annunziata imminente, per le discordie 416 -, XV| Cristoval rimase stordito, all’annunzio di quella risoluzione.~– 417 -, XIX| là da scoprire. L’assegno annuo, fatto al nuovo paggio, 418 -, XX| Bovadilla era rimasta sola, ansante per commozione violenta, 419 -, XX| tutti i dubbi, a tutte le ansietà, a tutti i terrori. Con 420 -, VIII| uscio. Pochi istanti dopo, ansimando e tossendo, il padre di 421 -, XVIII| balzando in piedi, e guardando ansiosamente il vecchio gentiluomo. – 422 -, I| diceva nè di sì nè di no alle ansiose domande dei profani; solo 423 -, I| prima musica, dell’anno antecedente, all’assedio di Moclin, 424 -, VII| raccomandazione del suo amico ed antecessore Juan Perez di Marcena. Volentieri 425 -, XX| spiccare sull’orizzonte le antenne delle navi e illuminando 426 -, I| lui da una delle stanze anteriori, per l’appunto da quella 427 -, III| ricordo, sia pure confuso, di antichissime cognizioni. E benedetta 428 -, III| negli annali del loro paese antichissimo; ed essi parlarono a lui 429 -, XII| ricchezza, quando c’è l’antichità del lignaggio? I reali di 430 -, XVI| scoprirò, mi si riconosca anticipatamente il titolo di vicerè e governatore, 431 -, XIX| con quattro mesi di paghe anticipate. Per tutto il tempo della 432 -, XVII| dell’Oceano, dicendogli in anticipazione che egli non potrà fregiarsi 433 -, XI| forma. Alonzo d’Ojeda capì l’antifona, e si ritrasse, tutto confuso; 434 -, VII| caso è una intelligenza antipatica. Ma a questo io non ci posso 435 -, IV| gran bontà dei cavalieri antiqui!~~ 436 -, VII| il sommo della gerarchia antropologica. Hidalgo! come a dire hijo 437 -, XVI| famiglia, secondo il diritto di anzianità.~– Anche questo! – gridò 438 -, VI| uno studio, a farla breve, anzichè un alloggio. Ma dove passava 439 -, XX| voleva essere, non di parole apertamente ingiuriose.~– Che debbo 440 -, XIX| stato accolto a braccia aperte. Con lui si profferivano 441 -, III| Sacre Scritture. Dice l’Apocalisse di Esdra che sei parti del 442 -, XIII| siano benedette, hanno l’apostolato nel sangue; sembrano fatti 443 -, V| nuovo venuto, questi era apostrofato dal vescovo d’Avila.~– Venite 444 -, V| assolverò facilmente.~– Appagandola, s’intende; – ripigliò la 445 -, XVI| animo; per questa volta appagheremo il suo desiderio, ed il 446 -, II| che sola avrebbe potuto appannare la lucentezza dell’astro, 447 -, X| il soffio della calunnia appannerebbe il terso specchio della 448 -, X| e le cattive, ed essere apparecchiata a tutti gli eventi. Doveva 449 -, X| d’alba in aurora, il sole apparisce di schianto e ferisce la 450 -, VII| bastavano a rendere molto appariscenti tutti quei cavalieri; ma 451 -, VII| di sicuro, quantunque non apparisse di tenera età. Non portava 452 -, II| vedervi da vicino; ma voi apparivate di rado alla corte; si sarebbe 453 -, I| una piccola comitiva era apparsa sul sentiero, venendo incontro 454 -, XIX| caravella nominata la Pinta, appartenente a certi Gomez Rascon e Cristoval 455 -, XIV| si teme ch’ella possa non appartenerci affatto. In uno di quei 456 -, XIV| amante di una donna, la quale appartenne a don Cristoval Colon; – 457 -, IX| aperse, ed altri visi gli apparvero nel vano.~– Don Inigo Enriquez? – 458 -, XV| anni dopo doveva meritare l’appellativo di Gran Capitano; – e persuada 459 -, XI| bandire la guerra santa: un appello disperato, a cui nessun 460 -, XI| fuori. A quel trave si usava appendere il gonfalone della cattedrale, 461 Bio | Cominciò a pubblicare, in appendice al “Movimento”, il Capitan 462 -, III| che è un casale del nostro Appennino. Siamo già parecchie generazioni 463 -, XIV| dalla gran croce gigliata, appesa con un nastro rosso alla 464 -, XVIII| infelice, come da un povero appestato. E non doveva esser dolente, 465 -, X| Era forse quella immagine, appiattata nei recessi dell’anima sua, 466 -, XV| Isabella aveva incautamente appiccato il fuoco alla tenda; le 467 -, XX| altre speranze; vi siete appigliata a quell’unica.~– E mi sono 468 -, XVI| conchiuse il Talavera, appoggiando i gomiti sui bracciuoli 469 -, IV| dama vi introducesse ed appoggiasse il suo; si stendeva in quella 470 -, XVIII| sulla sedia, con le spalle appoggiate al dorsale di cordovano, 471 -, IV| posava la mano, come sull’appoggiatoio di una ringhiera.~Questo 472 -, XII| attende! E da quali maestri apprende l’arte il vostro fratello?~– 473 Lett | compendiata e così svogliatamente appresa nelle scuole? Questo benefizio 474 -, XIX| tranquillo, fino a tanto non approdasse alla sua terra promessa.~ 475 -, III| racconto. Il Portogallo, a cui approdavo, era la terra che mi pareva 476 -, XVI| dubitate dunque; saprà bene approfittarne per nuocermi; – disse di 477 -, VIII| dominio moresco e ne hanno approfittato, fondando sulla stabilità 478 -, VI| permessa una gran cosa e approfittava della licenza ottenuta, 479 -, XIV| parlate. –~Don Juan non approfittò dell’invito. Avvicinatosi 480 -, XIX| ogni modo, e si è dovuto approvarlo.~– Giusto, oh, giustissimo! – 481 -, XVII| nessuno, a Granata; e neanche approvato.~– Mi fate fremere, don 482 -, XVIII| a dir poco. Ma ecco, si apre l’uscio. L’udienza è finita, 483 -, XVIII| apparire il carceriere che deve aprirgli le porte del carcere.~– 484 -, III| chiese il converso, venuto ad aprirmi. – Fratello, risposi, che 485 -, XIV| furibonda al verone, per aprirne le imposte. Don Giovanni 486 -, VII| espressione di alterezza il naso aquilino, sporgente, ma sottile, 487 -, I| e degli usi della corte Aragonese, che escludeva dal trono 488 -, I| venivano i dolci effluvi degli aranceti di Velez.~Sono facili al 489 -, XII| fascia di cordovano, o d’arazzi, come si costumava fino 490 -, VIII| hanno a lagnarsi del governo arbitrario dei Mori. Come possono provarci 491 -, I| usi della sua corte. Gli arbitri chiamati a decider la lite 492 -, XVI| cambio parecchi di loro arbitrio; quelli, ad esempio, di 493 -, X| essere aspirato a quell’arcana comunione di spiriti, che 494 -, XIV| giovane donna un vincolo arcano, che non si spiega, ma che 495 -, XIV| lume della luna, sotto le arcate. Li riconobbe facilmente, 496 Lett | storica, nell’opera vostra. Ma architettando su quei quattro documenti 497 -, V| di Calatrava. Severo ed arcigno gentiluomo, somigliava alla 498 -, XVIII| messaggero di don Alonzo era in arcioni e correva a spron battuto 499 -, VII| di Avila, e poco dopo l’arcivescovato di Toledo. Sappiamo già 500 -, IV| di piegare il braccio ad arco, perchè una dama vi introducesse