14-arco | arden-carro | carta-corri | corro-empir | enea-gonfi | gonna-irrag | irrec-muove | murci-pesan | pesar-recit | recli-salut | salva-sospi | soste-tranq | trans-°
                 grassetto = Testo principale
     Parte, Cap. grigio = Testo di commento

501 -, XV| molte leghe all’intorno, ardendo villaggi, menando prigionieri 502 -, VI| con quella gran dama, così ardente negl’impeti della bontà, 503 -, XV| capaci di prender le armi, ardenti di combattere per la gloria 504 -, II| Jaen, per muovere contro l’ardimentoso difensore di Taberna. Per 505 -, XIII| occasione.... che in verità non ardisco neanche di vagheggiare da 506 -, X| ciò che perdereste, se io ardissi interpetrare altrimenti 507 -, XV| regale consorte, si fece più ardita a con chiudere:~– Padre, 508 -, XVII| quando egli ritorni dalla sua arditissima impresa.~– E da queste ragioni 509 -, XII| spiaggia di Palos. Sono arditissimi piloti, la cui fama corre 510 -, VII| deserta.~Ora, quel ch’egli non ardiva di fare per la bella vicina, 511 -, XIV| tramutato in una bella risata argentina.~– Ed io d’esservi figlia, 512 -, III| rispose don Cristoval. – Si argomentano di ridere dei fatti miei, 513 -, XIV| Quei pazzi cavalieri s’argomentavano di far miracoli; e tutti 514 -, IX| sentiva la giustezza dell’argomentazione. Ma questa maniera di esortazioni 515 -, XII| Quel complesso di donna arieggiava la serpe. Occhio al veleno, 516 -, III| questa terra fa pur menzione Aristotele, che le il nome poco 517 -, III| lettere, la grammatica e l’aritmetica, da un suo vecchio amico: 518 -, XI| lui, Almayar, a capo di un’armata navale, veleggiava sopra 519 -, I| e Isabella di Castiglia, armati di tutto punto, a cavallo.~ 520 -, XV| di lire. Inoltre, aveva armato cento navi, essendo anche 521 -, XIX| Martino Alonzo Pinzon, altro armatore e capitano di navi, ed uomo 522 -, XIX| Rascon e Cristoval Quintero, armatori di Palos. Fortuna volle 523 -, XII| ricamato, uno stemma; l’arme degli Enriquez, certamente. 524 -, XV| vivere tre popoli in buona armonia, Mori, Cristiani ed Ebrei.~ 525 -, XVIII| soffrendo; li involge negli acri aromi che gemono da tutte le sue 526 -, VIII| vecchia, come la barba d’Aronne. Amico Cristoval, credete 527 -, XX| vuol della gente che possa arrampicarsi alla penna, far la guardia 528 -, III| l’audacia. Furono spesso arrembaggi e pugne con gli uomini: 529 -, X| fieri combattimenti all’arrembata; e, solo a premervi leggermente 530 -, IV| capisce la ragione e si arrende ai buoni argomenti di una 531 -, IX| scriverle? Pure, bisognava arrendersi all’evidenza; ella aveva 532 -, II| chiese perciò che la città s’arrendesse a discrezione. Non potendo 533 -, XI| terre così forti si fossero arrese con tanta prontezza. E lo 534 -, II| Almeria, dove molte piazze si arresero, spaventate dall’esempio 535 -, III| di Salamanca non si sono arresi a questa considerazione?~– 536 -, XIX| Senza dirlo, si sarebbe arreso a discrezione, come un altro 537 -, X| qua, e il vostro ghiaccio arresta le mie pulsazioni? Oh poeti! 538 -, I| accorso per il primo ad arrestar l’assassino, e riuscito 539 -, XIX| In ogni impresa, anche arrischiata, ma che costi denaro, c’ 540 -, XI| animoso; la fortuna non arrise agli sforzi del difensore. 541 -, XI| animosi, e mandarli alla più arrisicata, alla più pazza impresa 542 -, XI| sangue Castigliano; ma non arrisicate mai la vita in cose da nulla, 543 -, IX| all’amicizia, – diss’egli, arrivando. – Niente di nuovo?~– Niente.~– 544 -, XVII| lontana.~– Pure, bisognerà arrivarci; – replicava don Alonzo. – 545 -, IX| voi qui? Uno straniero, arrivato con vasti disegni, vissuto 546 -, VIII| bisogna anche dire che si arrossisce facilmente quando si è donne, 547 -, VII| guardare; e quella volta non arrossiva più, osservava con occhio 548 -, III| impunemente, senza esserne arrostito, gl’insopportabili calori 549 -, VI| medesimo, si contorceva, si arruffava, s’ingarbugliava (scusate 550 -, XV| dilatandosi, ne avevano arse parecchie all’intorno. Il 551 -, II| son donna, ed ho le mie arti per aiutare le persone che 552 -, XX| formate nei cuori, non ancora articolate dalle labbra.~Poc’anzi, 553 -, XI| parente El Zagal. Anzi, in un articolo tenuto segreto per non irritare 554 -, VII| Liguria, sono molti gli artieri, tutti onorati; i marinai 555 -, XIX| fuori dalle acque certi artigli lunghi lunghi, che afferravano 556 Lett | pari condizioni di valore artistico nel narratore, il romanzo 557 -, XI| Congedò la cameriera, e ascese risoluta le scale. Era fatta 558 -, XIV| la fanciulla, la bambina, asciugava una lagrima.~Don Giovanni 559 -, VIII| circostanza, dovette parere troppo asciutta.~– Speriamo, – rispose ella, – 560 -, VII| fanciulla, che era stata ad ascoltarlo con aria di grande benevolenza. – 561 -, III| conobbero i miei disegni, ascoltarono le mie ragioni, ne furono 562 -, III| sotto la sua presidenza, ascoltassero me, considerassero la mia 563 -, XV| dove la sua voce non è ascoltata, com’ella aveva ragione 564 -, VI| riferiremo le sue parole, ascoltate con tanta attenzione dalla 565 -, XII| venuta a dirvi quest’oggi. Ascoltatemi; ma badate, dovete ascoltarmi 566 -, III| così vuole la mia cortese ascoltatrice. Thine, segnata da Tolomeo 567 -, III| popolare. Ma niente valeva. Mi ascoltavano con benevola attenzione, 568 -, XX| spaventevole, quanto più si ascondeva nel buio delle cose ignote. 569 -, III| curiosi. Belle solitudini ascose nel verde, come piacete 570 -, III| smisurate parla anche Tolomeo, ascrivendole all’India. Volete di più? 571 -, XI| Alcazar montato sopra un asinello, e fieramente piantato in 572 -, III| non mi diedi per vinto, aspettai che ritornassero a Cordova. 573 -, IX| don Alonzo; ho promesso di aspettar qui. Rimarrò.~– Perderete 574 -, VII| buona madre è andata ad aspettarci in un mondo migliore. –~ 575 -, VII| avanzata sul pianerottolo, per aspettarlo, ed insegnargli, come si 576 -, IX| figliuoli avevano dovuto aspettarne il ritorno. Sì, veramente, 577 -, IX| di esortazioni non doveva aspettarsi da lei, dalla sua Beatrice, 578 -, IX| Quintanilla capì che cosa aspettasse l’amico; già molto conosceva 579 -, IX| che aveva detto all’amico aspettiamo; vincete la vostra grande 580 -, X| e tutto il nostro essere aspirato a quell’arcana comunione 581 -, III| bensì la sua vita, la sua aspra vita, da raccontare alla 582 -, XVI| Moya entra un pochino nell’asprezza delle vostre risoluzioni?~– 583 -, XVI| crocchi della Corte, muovendo aspri lagni per le esorbitanti 584 -, XIX| suoi sudditi desiderano assaissimo di aver notizie dalla Spagna; 585 -, XI| E già un altro timore l’assaliva: che don Cristoval fosse 586 -, XI| un improvviso pensiero l’assalse. Congedò la cameriera, e 587 -, II| Molti pensieri e diversi lo assalsero in quel punto, rammentando 588 -, XI| ribellione delle campagne. Assediò e distrusse Albendin, ma 589 -, III| sessanta gradi che Tolomeo le assegna? È più ristretta, come vorrebbe 590 -, XV| Granata della sua amicizia, assegnandogli vasti dominii come vassallo, 591 -, XI| di un nuovo Mondo voleva assegnare alla magnanima impresa, 592 -, XVI| della penisola Iberica; assegnarne il comando a don Cristoval 593 -, XIX| popolazioni marittime. Gli erano assegnati per suo stipendio dugento 594 -, XIX| Palos, il cui porto era assegnato per luogo di riunione delle 595 -, XVI| che l’Altezza Vostra mi assegnerebbe, e per cui la mia buona 596 -, XIII| credevano tutte le persone assennate, che non si dovesse pensare 597 -, XVI| che poteva passare per un assenso, come per un diniego. Don 598 -, XVI| vi prego per me. Debbo assentarmi per pochi giorni da Granata. 599 -, VIII| Il vecchio hidalgo era assente le intiere giornate da casa. 600 -, XVII| ammenda? –~La marchesa di Moya assentì lievemente del capo.~– Direte 601 -, IX| egli la prova delle sue asserzioni; e la prova gli era solennemente 602 -, XIII| d’Avila era riuscito ad assestare. Ella anzi tutto aveva mandato 603 -, XVI| terre e quelle isole, e assicurandone al tesoro delle Loro Altezze 604 -, XIV| quel matrimonio ella aveva assicurato, anzi accresciuto di grado, 605 -, XIII| qualche buona parola, che lo assicuri del mio dispiacere, e gli 606 -, XIII| spese ingenti e le cure assidue della guerra non consentivano 607 -, XVII| il cavallo può correre; è assioma di cavalleria. I famigli 608 -, XII| un cenno del capo, e si assise, restando in ascolto; non 609 -, XV| avrebbe fatto il poverello d’Assisi, glorioso fondatore del 610 -, VIII| mestiere, quando la sorte non assiste, facendovi salire ai primi 611 -, XIII| buona notte a chi restava, assistendo all’ultima fiaccolata per 612 -, XV| governatori cristiani, e assistendoli nei giudizi che risguardassero 613 -, III| uomo, è un mio amico, vi assisterà.~– Come vi abbia assistito 614 -, X| mostrarsi tranquilla. Doveva assistere alla cena e alla conversazione 615 -, XVIII| Dio ci assista, come noi assisteremo quel nostro buon servitore 616 -, XX| dell’augurio.~La folla muta assisteva allo spettacolo. Le tre 617 -, VIII| questa guerra, in cui siamo assistiti dal favore divino, ci distolga 618 -, VI| conto. Un mezzo ingegno può associarsi con la doppiezza; un grande 619 -, I| due; le immagini dei due associate sulle monete; le armi di 620 -, II| operazioni di guerra. Infatti, assoggettata la parte occidentale del 621 -, XI| esercito Castigliano avesse assoggettate tutte le città possedute 622 -, V| un peccato piccolo; ve ne assolverò facilmente.~– Appagandola, 623 -, III| figlie di Eva, quando sono assorte nella contemplazione di 624 -, XV| guerre civili; lo avevano assottigliato, per altro, e ridotto a 625 -, XIV| Non tremate. –~E aveva assunto una tale aria di comica 626 -, XVI| licenza, seguita a parermi assurdo.~– Credo quia absurdum; – 627 -, II| così, o almeno si sarebbe astenuto dal metterci tanto ardore 628 -, II| appannare la lucentezza dell’astro, era stata così prontamente 629 -, XV| conducendoli le loro cognizioni astronomiche e cosmografiche, gli indizi 630 -, VIII| stavano ragionando delle isole Atlantiche, del Cataio, di Cipango, 631 -, XVII| vecchi gentiluomini, mentre attaccavano il gran piatto dell’olla 632 -, VI| sapendo ch’ella si era atteggiata a sua protettrice. Ma chi 633 -, XX| con le labbra contratte, atteggiate a disfida, e gli occhi scintillanti 634 -, VIII| contrariare un pensiero altrui, e atteggiò le labbra ad un sorriso 635 -, V| dimentichiamo il nuovo ufficio a cui attendete; – rispose la marchesa. – 636 -, XIX| Enriquez. La bellissima bionda attendeva al suo ricamo, non levando 637 -, XII| No, per quanto io stessi attenta, non l’ho veduto ricomparire 638 -, XIX| quel punto; egli si era attentato di domandarne.~Gliene entrò 639 -, VIII| conversazione col Quintanilla; attenuando, si capisce, le scettiche 640 -, XVII| di credere un pochettino attenuata; lo amo, io, e non mi ritengo 641 -, X| come una leonessa ferita, e atterrarlo d’un colpo.~– Signora.... – 642 -, VIII| amata; e il solo pensarci atterrisce. Non promise, adunque; crollò 643 -, I| soccorso.~– La regina! – gridò atterrito don Cristoval.~E correva, 644 -, XII| ritornato. E questo pensiero mi atterriva. L’esito del consiglio di 645 -, I| trattenere il colpo che atterrò don Alvaro di Portogallo. 646 -, X| ma tutti in agguato e in attesa? E poi, come amate voi, 647 -, VIII| per andare in una camera attigua. Ella ritornò ancora, qualche 648 -, XVII| di Moya in uno stanzino attiguo.~– E voi, sorella, potete 649 -, X| il sublime non è che un attimo, quanto basta al fulmine 650 -, VI| Colon, – disse la dama, attirandolo a col più amabile dei 651 -, VI| marchesa di Moya: uno che l’attirava verso quel bambino, l’altro 652 -, VII| severe, come di bambina attonita, che ha veduto un grand’ 653 -, VII| ascolto, fissando i suoi occhi attoniti in quelli del forestiero.~– 654 -, I| Alonzo di Ojeda rimase attonito, a quella inaspettata notizia. 655 -, VIII| per noi, e come ignoto ci attrae, può esser la morte per 656 -, III| per noi, figli di Liguria, attrattive possenti.~– È perfido, il 657 -, XI| essere anche un innamorato, attratto colà dalle più oneste intenzioni. 658 -, XIV| dovevo andarli a raccogliere, attraversando una valle, che già era occupata 659 -, X| farei, se un’altra donna mi attraversasse la strada; ma certamente 660 -, XIX| Vostra Altezza che io senta l’attrazione del precipizio, come si 661 -, XII| nere, irriconoscibili, si attribuiscono a lui.~Dall’altra parete, 662 -, X| felicità, chi mai vorrebbe augurarsela? E chi, credendola tale, 663 -, XV| frati e agli amici che gli auguravano il buon viaggio. E s’avviava 664 -, VIII| Loxa, e subito dopo i due augusti consorti avevano dovuto 665 -, V| nuovi argomenti. Dubitat Augustinus.~– C’è dunque speranza che 666 -, X| barlume in alba, e d’alba in aurora, il sole apparisce di schianto 667 -, XI| Medina Celi, sotto i cui auspicii si era educato al mestiere 668 -, XIX| come per trarre il buon auspicio dal nome e dai ricordi che 669 -, III| e un lembo dell’Africa australe, lungo il quale altri genovesi 670 Bibl | Il Dantino – La signora Autari – La Sirena – Scudi e corone – 671 -, IX| carta, munita di sigillo e autenticata da tutte le autorità di 672 -, XIX| soggiunto “plase a sus Altesas” autenticato sempre dalla firma del loro 673 -, XII| dovuto, per dar carattere d’autenticità, e guadagnarsi la stima 674 -, XV| persona del più ardito e più autorevole capitano di navi, credevano 675 -, I| il loro padrone. –~Si era avanzato, frattanto, e aveva veduto 676 -, IX| esperienza. Quando una donna ci è avara del suo pensiero, è segno 677 | avea 678 | aveano 679 -, XVII| qualche cosa che non pareva un’avemmaria, si affacciò da un finestrino 680 -, V| smettendo di snocciolare avemmarie sulla sua coroncina d’ambra, 681 -, VI| inchino alla marchesa, dopo averle lanciato un malinconico 682 | averli 683 | avessimo 684 | Avevamo 685 | Avevi 686 -, VII| intagliata, e intarsiata d’avorio, metteva in bella evidenza 687 -, XI| lasciasse tragittare in Africa. Avutane licenza, vendette al re 688 | avuti 689 -, X| piacervi, e qualcuno si avvedesse, non pure della vostra benevolenza 690 -, X| pare di amarmi; e non vi avvedete, nobile amica, quanta parte 691 -, XIV| inavvertito da prima, e di cui ci avvediamo quando è già cresciuto tanto 692 -, VII| e dalla sua gioventù.~Mi avvedo che, nella fretta del penetrare 693 -, XIV| E i Regali di Castiglia, avvedutisi di quella tenerezza del 694 -, X| alimentarsi del nostro sangue, e avvelenarcelo per tutta la vita. –~Don 695 -, XVIII| dell’amicizia gli erano avvelenate da quella separazione; e 696 -, XVI| poichè, qualunque cosa avvenga, voi siete al sicuro. Si 697 -, XIII| speranze poste in un incerto avvenire.~– Dovrò dunque rassegnarmi; – 698 -, XVIII| fede nell’impresa, oltre ad avventurarci la sua vita, si offre di 699 -, XIX| latine, Cristoforo Colombo si avventurava sul mar tenebroso, argomento 700 -, XIII| amantissimi del mare e delle avventure marinaresche; da ultimo 701 -, V| amicizia e di protezione gli avventurieri. Questo amico vostro e protetto, 702 -, II| non avendo ai loro spiriti avventurosi quel medesimo sfogo che 703 -, XIII| presso la regina; e la cosa, avvenuta così di schianto, mi sa 704 -, VIII| trattasse almeno di cose avvenute ieri, o ier l’altro! Ma 705 -, XV| dicendo: – ecco, sono per avverarsi le profezie di Mocer, il 706 -, I| ripetendo il grido del suo avversario, che già era riuscito a 707 -, XV| don Cristoval e costante avversatore dei suoi, arditi disegni.~ 708 -, XI| donna amata ed amante, che avversità di casi trattiene lontana 709 -, X| mia; la coscienza me ne avverte, e la religione conferma 710 -, III| quei furibondi, saviamente avvertendo che sant’Agostino era stato 711 -, V| dia diritto di porgervi un avvertimento e un consiglio? È pericoloso 712 -, XVII| finestrino, per andare ad avvertir la marchesa.~Don Alonzo 713 -, IX| veramente qualche cosa che possa avvertirci, quando la fortuna ci si 714 -, XVIII| cose della vita, possiamo avvezzarci. S’intende che il fatto 715 -, II| Del resto, l’occhio si era avvezzato a quella forma di calzatura. 716 -, XV| che il re Ferdinando era avvezzo a sentire. Nondimeno, o 717 -, XVII| sua volta dall’Alcazar, avviandosi al monastero di Santa Chiara. 718 -, XX| lente, quasi solenni, si avviarono, costeggiando l’isolotto 719 -, VI| ancor qua; – diss’ella, avvicinandosi.~– Perchè? mi avevate comandato 720 -, II| passeggiare.~– Come potrò avvicinarmi a lei, non conoscendola? – 721 -, XIV| approfittò dell’invito. Avvicinatosi all’angareb su cui era seduta 722 -, VI| sempre contradittorii, come avvien sempre quando mancano i 723 -, IX| speranza di rialzarsi dal suo avvilimento, rivolgeva lo sguardo a 724 -, XX| gloria a quella moltitudine avvilita? La gloria, se mai, toccava 725 -, VI| Temevo che foste corso ad avvisar la famiglia.... del grande 726 -, V| perdere la testa. Vi ho avvisato per vostro bene, prima che 727 -, XIX| tenghiamo per Signora e Avvocata in tutte le opere nostre; 728 -, XIX| volte come il più grosso avvoltoio, che s’aggiravano per quei 729 -, XV| stretto di Gibilterra alle Azorre. Riferiti i giudizi, Juan 730 -, XV| cuore; ma i miracoli, non si azzeccano mica per via, come i vescovati: 731 -, XV| saperne più i piloti che i baccellieri? Qualche volta si presentano 732 -, XIX| mano della sua signora, e baciandola, – si degni Vostra Altezza 733 -, XX| delle dita, e s’inchinò per baciarla, ma col sommo delle labbra.~– 734 -, XII| uomini, per verità, non badano a tante minutezze; vedono 735 -, X| doveva andare in fondo, senza badare alle conseguenze; o piuttosto 736 -, VI| dei tre popoli. Perciò non badarono più che tanto a quella stranezza 737 -, IX| cui da principio non aveva badato, e mise un grido, guardandolo. 738 -, VII| inchino, un sorriso, e ognuno badava alle cose sue. Ma il primo 739 -, XVII| a lui e ditegli che non badi, se in un punto si legge 740 -, VI| del Genovese avevano dato bagliori di allegrezza; le guancie 741 -, XVIII| infatti. La carta era forse bagnata.~– Sfido io! c’era cascata 742 -, XX| come lame d’acciaio, quando balenano sottilmente in aria, cercando 743 -, VIII| era bazza se, dopo molto balenare, infilava l’uscio della 744 -, XIII| Avvertito dell’accaduto, non balenò davanti al vescovo d’Avila, 745 -, XIX| trastullare coi racconti della balia? Andate da don Cristoval 746 -, VIII| poichè almeno entrava in ballo la regina di Saba, la bella 747 -, III| falchi, sul colmo di una balza. Mio padre è venuto da Quinto, 748 -, XVIII| Ah! – gridò l’altro, balzando in piedi, e guardando ansiosamente 749 -, XIV| che sembrano a tutta prima balzate fuori da un quadro, e che 750 -, VII| trecentomila d’una volta fossero balzati fuor dalle tombe. Ve l’ho 751 -, I| correva, frattanto, e d’un balzo era alle spalle del feritore, 752 -, VI| recò tra le braccia.~Il bambinello lasciò fare. Guardò la sconosciuta 753 -, XIV| i quali non facevano che banchettare in casa di Ulisse, lasciando 754 -, IX| il vento è cambiato, e le banderuole si volgono altrove. Altrove, 755 -, XIX| crocifisso nel mezzo della bandiera.~Delle tre caravelle, una 756 -, XI| fra i loro credenti, e di bandire la guerra santa: un appello 757 Lett | genere più faticoso si è bandita una grande crociata. La 758 -, VI| aveva ancora trovato il bandolo di quella matassa, quando 759 -, XVII| chiacchiere allegramente barattate, erano la man di Dio per 760 -, XVI| troverà, si comprerà, si baratterà, si guadagnerà, o si troverà, 761 -, VIII| è roba vecchia, come la barba d’Aronne. Amico Cristoval, 762 -, XVI| Castiglia? Andiamo a lidi barbari, dove bisogna dare un’idea 763 -, VII| quel cespo può rimetter le barbe da ogni nodo de’ suoi steli, 764 -, VI| Era quella una foggia di Barberia; ma non più strana di quest’ 765 -, VIII| e mezzo nascosta da una barbetta brizzolata ed ispida, mal 766 -, VIII| gonfiar le vele a questa barca sdruscita? Per ben altri 767 -, XIX| Canarie, Conte e Contessa di Barcellona, Signori di Biscaia e di 768 -, XX| nascondessero i servitori del bargello, pronti a legare e a condurre 769 -, XI| alzata una insormontabile barriera tra i due re di Granata, 770 -, XIX| erano Pier Alonzo Nino, Bartolomeo Roldan, Sancio Ruiz, Giovanni 771 -, XVIII| colpo!... Ma l’ho fatta bassa, pur troppo, e quasi non 772 -, III| autorità greche ed egiziane non bastano, ecco le Sacre Scritture. 773 -, XVIII| navigli, che questi credeva bastanti alla sua spedizione.~Il 774 -, XII| visita. Infatti, non sarebbe bastato mica di dire: son venuta 775 -, XV| tutte le torri e di tutti i bastioni. Molti abitanti, delle principali 776 -, XI| un po’ di tempo, quanto bastò a Boabdil per chiudersi 777 -, XX| Mori, come una volta, a bastonare i Cristiani, come se fossero 778 -, XIX| hidalgo al suo protettore, battendogli amorevolmente sulla spalla, 779 -, VII| conosceva a mala pena il nome di battesimo, e che già, mettendosi a 780 -, I| stava medicando le ferite. Batteva le labbra, l’alunno d’Esculapio, 781 -, IV| e riprendiamo i sentieri battuti. –~Ritornavano, così dicendo, 782 -, VIII| guardarsi dattorno; era bazza se, dopo molto balenare, 783 -, VII| sul leggio e incrociando beatamente le mani sul petto, o giù 784 -, XVII| n’è sempre per tutti.~– Beati gli ultimi, se i primi han 785 -, XIX| e riverenza di Lei e del beato Apostolo Signore San Giacomo 786 -, XVIII| del tempo è costretta a beccarsi la coda.~Per intanto, don 787 -, XIII| guardata, che dovette parergli beffarda. Nello stato d’animo in 788 -, III| scoperte, protettore di Martino Behaim, che ha introdotto nella 789 Lett | documenti un’azione, tirando bellamente quell’azione ad un fine, 790 -, I| Quanti anni perduti! i più belli, i più utili della vita! 791 Bio | vi passano innanzi donne bellissime e dolcissime, oneste e amorose, 792 -, I| rivolti gli occhi, che aveva bellissimi come tutto l’altro del viso, 793 -, VII| vi ho detto nulla di un bellissimo ovale che era offerto dal 794 -, XVIII| irritate; li fascia nelle bende dell’oblio; li abbandona 795 -, VII| ho parlato, che Iddio vi benedica, ho sudato un paio di camicie 796 -, XV| dalla Rabida, distribuendo benedizioni ai suoi frati e agli amici 797 -, XVI| Talavera.~– Non mai più del beneficio che io avrò portato alla 798 -, III| saputo sentirne ancora il benefico ardore!~– Ben dite, signora: 799 -, VIII| il capo, con la olimpica benignità di chi non vuol contrariare 800 Bio | corrispondenze in ogni anima bennata.~Nell’agosto del 1908, a 801 -, XVIII| Amazzone antica.~– Siate i benvenuti, signori; – disse Isabella, 802 -, XVII| stalla; il primo per dare il benvenuto ai viaggiatori ed offrire 803 -, VII| Maometto, Arabi, Egiziani e Berberi, che da sette secoli ci 804 -, IX| Cristoforo Colombo aveva dovuto bere il calice di tutte le amarezze, 805 -, XIX| Escovedo, regio notaio; Bernardino di Tapia, istoriografo; 806 -, VI| lunghi, che sbucavano da un berrettino tondo di velluto, con una 807 -, XIV| per la croce di Dio!~– Voi bestemmiate, don Juan!~– Sfido io! avrebbero 808 Bibl | La Montanara – Uomini e bestieArrigo il Savio – La spada 809 -, XVII| alla borsa, per pagare il beveraggio. Frattanto domandava alla 810 -, IV| da indorare; parliamo di beveroni da far inghiottire. Il buon 811 -, XVII| Menguado, che portava il vino e beveva l’acqua. E voi, don Juan, 812 -, XVII| Salamanca! Salamanca! Non la bevo io, questa invenzione. Tu 813 -, XVII| Quando il cavaliere ha bevuto, il cavallo può correre; 814 -, XX| nobilmente vestiti, con le bianche gorgiere che spuntavano 815 -, XX| sui flutti, con le vele biancheggianti nell’ombra dell’isolotto 816 -, XV| donde ancora si vedevano biancheggiare all’orizzonte le case e 817 -, I| Castigliano, le cui tende spiegate biancheggiavano al mite chiarore della luna 818 -, IV| mettendo in mostra due file di bianchissimi denti. – Sentiamo che cosa 819 Bibl | ritratto del diavolo – Il biancospino – L’anello di Salomone 820 -, XI| Castiglia avrebbe voluto biasimare senz’altro; ma la umanissima 821 -, VIII| corte regale. Dobbiamo noi biasimarla, se ella cercava di far 822 -, XVI| Isabella, sentendo quel coro di biasimi, seppe dare il torto al 823 -, III| tenda di pelli. L’immagine biblica è presa dalle tende dei 824 Bibl | BIBLIOGRAFIA~ ~Capitan DodèroSanta 825 -, XVII| Gutierrez, ed anche a berne un bicchiere coi tuoi compagni. Ma badate 826 -, I| bombarde che scagliavano bigonce di sassi, erano stati sostituiti 827 -, XIII| c’è il riso verde della bile concentrata, che pure non 828 -, XVIII| verde, come la sua faccia biliosa.~– Ebbene, signori, – diss’ 829 -, XVIII| posta, era più rabbioso, più bilioso, più intrattabile che mai. 830 -, XIV| piccole rose, piantata alla birichina su quei neri capelli. Ma 831 -, XVII| cammino, come se avesse i birri alle calcagna.~– Da bravi, 832 -, III| terricciuola della val di Bisagno, accanto alla mia città 833 -, VII| vecchie pratiche dell’arte bisantina. Ma non ci fermiamo a queste 834 -, XII| fosse, tanto meglio! le bisbigliava una voce interiore. Ma ella 835 -, I| poteva udire ciò che i due bisbigliavano, a venti passi da lui; se 836 -, VII| di Leone, d’Aragona e di Biscaglia. Non erano cortigiani, per 837 -, XIX| di Barcellona, Signori di Biscaia e di Molina, duchi di Atene 838 -, XI| lo zio. Ma ben presto la biscia mordeva il ciarlatano; le 839 -, XV| capitale del Cataio, dove un bisnepote di Kublai Kan fosse preparato 840 -, XIX| munizioni, e ogni cosa che bisognasse; libero d’ogni balzello 841 -, III| coste d’Africa, per lane che bisognavano a mio padre; ma spesso mi 842 -, III| crederlo?~– Ne ho più che non bisogni a persuadere gli uomini 843 Bio | Giorgio, fondato da Nino Bixio.~Il 1859 lo trova volontario 844 -, VI| vociando senza posa. Erano bizzarre le fogge, come di popolo 845 -, VI| moreschi e di ebrei; ma più bizzarro il vestir delle donne. Portavano 846 -, XVII| e faccio come la mula di Bobo Menguado, che portava il 847 -, IX| e venite a prendere una boccata d’aria. Penso che ne abbiate 848 -, XX| Saltes, che divide in due bocche la foce del fiume, per aspettare 849 -, XII| a quel simulacro era una boccia di vetro colorato, donde 850 -, I| Isabella aveva chetato il bollente marito, spingendolo perfino 851 -, V| I Domenicani son troppo bollenti; abbracciano un’opinione 852 -, V| crescerà negli anni, e certi bollori gli si cheteranno nel cervello. 853 -, I| Castigliano, alle vecchie bombarde che scagliavano bigonce 854 -, VII| lo accolse con la facile bonarietà che era portata dal suo 855 -, I| tra un sospiro e l’altro borbottava ancora qualche frase, come 856 -, VII| città; erano gentiluomini di borghi e castella, cavalcatori 857 -, II| cercare un maravedis nel suo borsellino. Ma quella donna non era 858 -, IV| felici, gli animali della boscaglia! Stanno, vanno, vengono, 859 Lett | del cuore umano, più una bottiglia d’inchiostro, una scatoletta 860 -, XVI| appoggiando i gomiti sui bracciuoli della scranna, e recandosi 861 -, VI| Moya, ed anche un pochino brancicando co’ suoi ditini le trine 862 -, I| stanzuccia di servitori. Brancolò un tratto, andò tentoni 863 -, I| strappar molta e andare in brandelli all’impeto delle tempeste. 864 -, I| chiama turbante) e in atto di brandire un lungo coltello contro 865 -, I| Alonzo Quintanilla vuole una brevissima dichiarazione. Da un anno 866 -, I| disperato, si seguivano a brevissimi intervalli, giungendo a 867 Lett | uomini, di mezze donne, di bricconi o di vili e si corre via 868 -, IX| delle donne che non hanno un briciolo di tenerezza nel cuore. –~ 869 -, VIII| Gli occhi di don Inigo brillarono quando egli seppe che quello 870 -, XII| sala di ricevimento non brillava per grande sfarzo di arredi. 871 -, IX| lui.~Un raggio di speranza brillò alla mente sconvolta del 872 -, I| su cui incominciavano a brizzolarsi i capelli biondi, largamente 873 -, VIII| nascosta da una barbetta brizzolata ed ispida, mal tagliata 874 -, V| cicale, che, cacciate da un broncone, vanno sopra un altro a 875 -, XVI| L’arcivescovo di Granata brontolò una interiezione che poteva 876 -, I| ciocche dei suoi capelli bruni, pareva una regina delle 877 -, VII| aperse, per dirgli queste brutte parole:~– Cattivo momento! 878 -, VIII| del volto non erano stati brutti, nel buon tempo antico; 879 -, VII| sorgevano tutt’intorno, bucherellate di finestrini dalle imposte 880 -, VIII| condizione in cui sono.~– Alla buon’ora! – replicò la bionda 881 -, XII| distinguere tra i veri dotti e i burbanzosi ignoranti. Il giorno di 882 -, XX| Azzorre, e una volta poi, per burrasca, di da Madera una ventina 883 -, III| rifinito dai patimenti. Bussai allora ad un convento di 884 -, XVIII| rispose il Quintanilla, buttandosi sopra una scranna. – In 885 -, XII| trovare un pretesto, o di buttar una bella bugia.~– Ve 886 -, XI| dalle armi di Castiglia, si buttarono in aperta campagna; e fino 887 -, VII| dimenticato nel terreno. Buttate il cespo serpeggiante, che 888 -, XII| presto, e si pentiva di aver buttati i primi accenni, e avrebbe 889 -, I| diniego ad un “poco malebuttato , a fior di labbro, dal 890 -, XIV| invocata, io ve lo giuro, mi butterò da quella finestra, dopo 891 -, XIV| la marchesa, – o ch’io mi butto fin d’ora. –~E corse furibonda 892 -, XV| da certo Juan Rodriguez Cabezudo, che fu lieto di offrirla 893 -, VII| onore per il nuovo regno di cacciare dall’ultimo lembo della 894 -, X| Bovadilla avrebbe voluto cacciarla lontano, molto lontano da 895 -, XI| vincitore non venisse a cacciarlo di Granata.~Di questo trattato 896 -, V| spensieratezza delle cicale, che, cacciate da un broncone, vanno sopra 897 -, VII| cavalcatori di montagna, cacciatori valenti nel cospetto di 898 -, VII| suo. Erano dunque pane e cacio, quei due! Chi l’avrebbe 899 -, III| anche questa, o signora: due cadaveri umani furono ritrovati alla 900 -, VIII| si udì un passo lento e cadenzato su per le scale.~– Mio padre; – 901 -, X| pensò ch’ella fosse per cader tramortita. Si avanzò allora 902 -, XX| quando li mieteva la peste, cadevano a miriadi, come le mosche. 903 -, X| lui, l’ombra del sospetto cadrebbe anche sulla più nobile tra 904 -, XV| comune, ci accoglierà, se cadremo; il cielo è buon padiglione 905 -, XVII| che si sia ostinato per cagion mia.~– Oh, di questo non 906 -, XI| grave sgomento dovevano cagionare quelle nuove in Granata. 907 -, XX| trovarne anche più oneste cagioni che a voi non piaccia di 908 -, VII| greca, quella linea che cala diritta dal sommo della 909 -, XI| che in quella passeggera calamità non fu tutto sfogato il 910 -, XIX| predicando ogni giorno sulle calate del porto. Così passava 911 -, XV| villaggi della montagna donde calavano provviste agli assediati, 912 -, XX| credere che in mezzo alla calca si nascondessero i servitori 913 -, XI| della sua durlindana; si era calcato sulla fronte il cappello, 914 -, XX| penna, far la guardia sul calcese, e saltare da un momento 915 -, X| tra le palme, piangendo a calde lagrime, mentre egli, fieramente 916 -, IV| poco in Inghilterra per caldeggiare il mio disegno presso quella 917 -, XVIII| disgraziata i vostri amici più caldi. –~Don Cristoval si accostò 918 -, XV| termine proverbiale, delle calende greche. Ben peggio doveva 919 -, IX| Colombo aveva dovuto bere il calice di tutte le amarezze, era 920 -, VIII| qui, sotto il dominio dei Califfi, in parte ci vivono ancora, 921 -, XIX| navigante deluso. Quanta caligine sugli spiriti umani! Se 922 -, XI| forsennati, tentando di calmarne lo sdegno; ma altro non 923 -, XIV| ella non era così facile a calmarsi, com’era facile a scuotersi.~– 924 -, XIV| Martino: uno stesso grado di calore può dare ad entrambi l’illusione 925 -, III| arrostito, gl’insopportabili calori della zona torrida, che 926 -, III| scritto sui monti di Abila e Calpe; tanto che Ercole v’innalzò 927 -, X| Cristoval: era quello il nemico; calpestatelo, o lasciatelo stare, a vostra 928 -, XIV| doveva neanche immaginarselo. Calunniandomi a voi come ha fatto, se 929 -, XIV| e calunniate, e lasciate calunniare.... Andate, don Juan, andate 930 -, XIV| di Calatrava, che egli ha calunniato invano vostra moglie; soggiungetegli 931 -, XIV| di Cordova.~– Invenzioni! calunnie! – gridò il Bovadilla.~– 932 -, III| Josef, e don Diego Ortiz di Calzadiglia, vescovo di Ceuta e suo 933 -, XIII| facendo grazia di un più calzante epiteto. Tra quei temerarii 934 -, II| avvezzato a quella forma di calzatura. Se il piede appariva meno 935 -, VI| di sotto il panno delle calze. Era quella una foggia di 936 -, VI| vita, dove risalivano i calzoni bianchi e stretti alla coscia. 937 -, IX| Vuol dire che il vento è cambiato, e le banderuole si volgono 938 -, XVI| Isabella, dandogliene in cambio parecchi di loro arbitrio; 939 -, XVII| si ritirarono nelle loro camere alla stessa ora, promettendosi 940 -, IX| poppa, e traeva l’orlo della camicia sul seno. – Mi manda don 941 -, VII| benedica, ho sudato un paio di camicie per voi, e non son venuto 942 -, XVI| sicuramente; e fors’anche, cammin facendo, il corsaro. Si 943 -, I| cautamente guadagnava terreno, camminando carponi, o strisciando, 944 -, III| opposti ai nostri? genti che camminano coi talloni in aria e la 945 -, III| il fanciullo non poteva camminar molto; era anche rifinito 946 -, XVII| Giunto in porteria, suonò la campana. Poco dopo, strascinando 947 -, III| potuto bensì trovar modo di campare la vita navigando per traffichi, 948 -, XIV| oggi si direbbe un sofà, un canapè, un lettuccio, od altro 949 -, XII| accenni, e avrebbe voluto cancellarne perfin la memoria. Beatrice 950 -, XVI| quattro commissarii, al cancelliere, e si ritirò dall’udienza.~ 951 -, XIV| quella nobile cenciosa si cangi per lui. E se ella non si 952 -, XIV| per lui. E se ella non si cangia, se sta ferma nella sua 953 -, XIV| Guardo voi, penso alla mia canizie, e tremo.~– Di che? – aveva 954 -, II| pieghettata, ma senza i cannoncini, che erano ancora di 955 -, V| son buoni, per dir le ore canoniche.~– Bacio la mano a Vostra 956 -, III| per andare a quella meta, cansando lo sguardo dei curiosi. 957 -, VI| gente che andava e veniva, cansandosi, urtandosi, secondo la possibilità 958 -, IV| Cristoval, vedendo di non poter cansare l’argomento su cui ella 959 -, XIV| del petto. Avrebbe voluto cansarli, e andava diritto verso 960 -, XI| cavaliere Moresco, di cui cantano ancora le romanze popolari 961 -, V| senno, non si può. Debbo cantarvelo in musica! –~Un passo risuonava 962 -, III| quale eresia! Non aveva cantato il re David nel suo salmo 963 -, VIII| per farmi addormentare, mi cantava spesso la canzone del Dio 964 -, XIV| tanti re di Granata, di cui cantavano le romanze popolari, Beatrice 965 -, VII| oscuro ed ignoto. Vedete che cantonate si pigliano, qualche volta! 966 -, XIX| stessa si era fatto lecito di canzonar gli amici di don Cristoval 967 -, V| Eccellenza ha l’aria di volermi canzonare.~– No, graziosa dama, perdonate; – 968 -, XVII| anche per voi.~– Sì, sì, canzonatemi! – rispose il Quintanilla. – 969 -, XIX| padre e la figliuola, o una canzonatura che gli si dava a lui, don 970 -, VIII| addormentare, mi cantava spesso la canzone del Dio marino e della principessa 971 Bibl | estate – Il libro neroCanzoni al vento – Con Garibaldi 972 -, X| porteranno gli eventi. Vi capacita?~Beatrice di Bovadilla aveva 973 -, I| l’ignoranza degli uni, la caparbietà degli altri, la freddezza 974 -, V| cappa tra i rami. In guerra, capirei; l’esploratore è un soldato. 975 -, V| neanche i dotti han potuto capirne molto, non è vero? Il Consiglio 976 -, XII| signora marchesa, e vedrò di capirvi. –~Beatrice di Bovadilla 977 -, XIII| rispose, fingendo di non aver capita l’ultima frase. – Già troppi 978 -, V| di guardia, che del resto capitarono ad un punto con lui. Gli 979 -, XI| incominciava a dolersi di esserci capitata.~Ma non istate a credere 980 -, XIX| segretario del Re, lesse il capitolato che di suo pugno aveva già 981 -, IX| hidalgo fosse in collera, si capiva anche troppo. Che l’uomo 982 -, XI| calcato sulla fronte il cappello, ed era passato davanti 983 -, XX| traendosi sulla fronte il cappuccio. Ma non erano lagrime di 984 -, II| si vedeva accomodato, e capricciosamente affacciato all’ingiù, un 985 -, II| gli umili vermi.... e le capricciose farfalle.... son cose che 986 -, VII| non ci fermiamo a queste carabattole. La bella fanciulla che 987 -, XII| abbattono sempre i più saldi caratteri. Ma anche abbattuti, non 988 -, XVIII| deve aprirgli le porte del carcere.~– Eccovi finalmente! – 989 -, XVIII| prigioniero vede apparire il carceriere che deve aprirgli le porte 990 -, XIV| di giardino, e me, povero cardo selvatico.~– Ne so qualche 991 -, XVII| il giudizio di tante.... care persone?~– Giudicatene voi, 992 -, XI| conchiuso tra le feste e le carezze. Gli abitanti di Almerìa 993 -, VI| disse, con la sua voce più carezzevole: Non dubitate, don Cristoval; 994 -, XV| tesori che poterono essere caricati. E subito dopo, sul romper 995 -, I| lanciavano bombe di ferro fuso, cariche di scaglia e di materie 996 -, V| ritardo.~– Niente di male, mia carina; – replicò donna Isabella. – 997 -, VI| marchesa. – Amo i bambini, io. Carino, – soggiunse, – metti qua 998 -, V| conversazione col suo fratello e carnefice.~– Sapete tante cose! – 999 -, I| guadagnava terreno, camminando carponi, o strisciando, come un 1000 -, IV| padrona, quando ella scende di carrozza. Ma allora, per l’appunto,


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