14-arco | arden-carro | carta-corri | corro-empir | enea-gonfi | gonna-irrag | irrec-muove | murci-pesan | pesar-recit | recli-salut | salva-sospi | soste-tranq | trans-°
                 grassetto = Testo principale
     Parte, Cap. grigio = Testo di commento

2505 -, V| ricadere lungo le pieghe della gonna, e modestamente si raccolse 2506 -, XX| vestiti, con le bianche gorgiere che spuntavano dall’alto 2507 -, II| erano dati soltanto dalla gorgieretta e dai polsini di pannolino 2508 -, VIII| della Chiesa, le terre che i Goti non avevano sapute difendere, 2509 -, VII| al pensiero la schiatta gotica, venuta assai prima dell’ 2510 -, VI| vedendo all’orizzonte le torri gotiche e le cupole moresche della 2511 -, XIX| riconosciuto Almirante, Viso rey, y Governador de las islas y tierra firme, 2512 -, VI| discorso. Era difficile governarsi, con quella gran dama, così 2513 -, XV| questi dubbi alla mente dei governi; e non è affar da poco il 2514 -, IX| bambino al petto, seduta sul gradino del pianerottolo.~– Siete 2515 -, IV| discorsi, che ella non possa gradire.~– Voi siete, don Cristoval, 2516 -, IV| discorsi io non dovessi gradirli?~– Mi pare che non sia neanche 2517 -, II| sembrato che la gran dama non gradisse quell’incontro fortuito. 2518 -, II| genovese non poteva essere gradita al re d’Aragona, così largo 2519 -, IV| amate me, mi disse, perchè gradite meglio gli omaggi del cavaliere 2520 -, VI| quando si veda di non essere graditi da lei, e si riconosca di 2521 -, IV| stato proprio così: non gradivo il discorso; pure, mi è 2522 -, XV| Apostolica, non c’erano più Granate da prendere; e l’unica che 2523 -, III| ogni speranza di onori e di grandezze future, aveva amato meglio 2524 -, III| dall’alto in basso, e piove, grandina e nevica dal basso in alto?” 2525 -, XVIII| altri principi è venuta lode grandissima solo dall’aver tentato un 2526 -, VI| biondi, che con le manine grassocce levate in alto e con un 2527 -, VI| coperti, chiusi da fitte grate, secondo l’uso dei popoli 2528 -, XIII| pensiero dobbiamo essergli grati; – rispose Isabella, – ma 2529 -, XVI| al Genovese sarebbe stato gratissimo di ritrovarsi ospite del 2530 -, XVI| impresa, e commettono a me il grato uffizio di darvene notizia. 2531 -, XIV| da un gran peso che gli gravasse sul cuore.~– Amereste me? – 2532 -, XIII| sapete che sarebbe cosa gravissima? e che sarebbe da sottoporre 2533 Bibl | due Beatrici – La bella GrazianaTerra vergine – I figli 2534 -, XIX| viaggio, ad anche un codice greco in cui era toccato dei viaggi 2535 -, VI| larghe e corte; alla vita un grembiale tessuto a colori svariati, 2536 -, IX| foglio dalla tasca del suo grembiule di bambagia, lo porse al 2537 -, XV| delle rampogne di Muza, gridando che non il coraggio ai difensori, 2538 -, XVII| vorrei che fosse andato a gridarlo a tutte le piazze di Granata, 2539 -, XVIII| ultimi giorni, dopo aver gridato contro la possibilità dell’ 2540 -, I| passo.~– Le Loro Altezze; – gridavano alla soldatesca affollata. – 2541 -, XIV| contrastava altrettanto il grigio delle pupille. Il vecchio 2542 -, II| denaro occorrente ad una grossa levata di soldatesche, la 2543 -, XIII| soffocargli la voce, e due grosse lacrime gli rigavano le 2544 -, III| arte, e canne di smisurata grossezza, vennero alla spiaggia, 2545 -, VII| incomodate di portare questo gruzzolo con voi; – disse don Alonzo, 2546 -, X| salita, saremmo capaci di guadagnarci un posto tra i santi.~ ~~ 2547 -, XI| ma altro non fecero che guadagnare un po’ di tempo, quanto 2548 -, IV| signora gli fosse mestieri di guadagnarlo con una schietta e minuta 2549 -, XII| carattere d’autenticità, e guadagnarsi la stima dei riguardanti. 2550 -, XVII| don Giovanni Cabrera, ci guadagnate un tanto, che non avete 2551 -, I| dagli occhi, cautamente guadagnava terreno, camminando carponi, 2552 -, XVI| comprerà, si baratterà, si guadagnerà, o si troverà, dentro i 2553 -, XVII| sciocche gelosie: ed anch’io ci guadagnerò, che non avrò fatto nulla 2554 -, I| la cappa e tratto dalla guaina lo stocco, chinò la testa 2555 Bibl | Le confessioni di Fra GualbertoVal d’Olivi – Semiramide – 2556 -, VII| sbiadite, dalla superficie gualcita, che ricordavano ancora 2557 -, VIII| ispida, mal tagliata a fil di guancia dalle forbici di casa. Gli 2558 -, VIII| argento e d’oro,~Letto e guanciale, bella, per te.~ ~Musica 2559 -, X| troppe vicende; ho dovuto guardar sempre intorno, e non mai 2560 -, XIV| silenzio, avendo l’aria di guardarla, ma nel fatto meditando 2561 -, IV| tante volte lo avevo veduto guardarmi con quei suoi occhi da spiritato. 2562 -, X| noi che ci secchiamo, non guardiamo tanto nel sottile, e godiamo 2563 -, XVIII| spettacolo ai viandanti e ai guardiani delle porte, si erano allontanati 2564 -, XV| un ma, come sempre), per guarentigia del trattato, gli assediati 2565 -, XVI| patto che dei profitti mi si guarentisca l’ottavo.~– Segretario, 2566 -, XVI| ragioni che dovranno essere guarentite, e ragioni particolari, 2567 -, XV| soccorsi di fuori; non andò guari che la carestia si fece 2568 -, IV| io l’ho ascoltato.~– Per guarirlo della sua follìa; – riprese 2569 -, XI| morte; si può e si deve guarirne, dimenticando quella donna, 2570 -, XI| parola che lo dimostrasse guarito dell’antica passione, e 2571 -, V| balbettò il Talavera, vedendo guastarsi le faccende. – Donna Beatrice 2572 -, V| Le faccende si erano guastate davvero. Il vescovo d’Avila 2573 -, XVII| quella di don Cristoval, si guasteranno del tutto con lui. E il 2574 -, IX| tempo, caro amico, e vi guasterete il sangue per qualche ora 2575 -, XV| avvenuto?~Sappiamo già che il guasto dato dai Castigliani a tutti 2576 -, XV| luogo detto las fuentes de Guetar. Era un bel modo di presentarsi 2577 -, X| citarvi un duca di Medina, un Guevara, un Joramillo, un Ojeda. 2578 -, VII| levato l’istinto. E l’uomo si guida male, nel laberinto della 2579 -, XV| di pericolo. Muza avrebbe guidate le sortite, e sotto lui, 2580 -, XVI| altri, che sono ispirati e guidati da ragioni diverse. Ora, 2581 -, XIX| E perchè tra gli altri guiderdoni e rimunerazioni che i Re 2582 -, XX| sull’orizzonte, mandando un guizzo di luce rosea sui flutti 2583 -, XIX| scoperte. E con quei tre gusci di noce, uno dei quali, 2584 -, XIV| disattenta del bisogno. Abul Hacen, il figliuolo del re di 2585 | Haec 2586 -, XVIII| y por Leon, nuevo Mundo hallò Colon. Vedete? senza volerlo, 2587 -, XIX| e lealmente li servono, havvi pur questa di onorarli e 2588 -, XIX| suoi, por juro e derecho hereditario para siempre jamas.~Da ultimo, 2589 -, VII| antropologica. Hidalgo! come a dire hijo de algo, figlio di qualcheduno; 2590 -, VII| stabilire la differenza tra l’homo latino e l’hombre spagnuolo. 2591 -, XIX| suo fratello, Giovanni di Hungria suo cugino, e Cristoval 2592 -, VII| avvezzi a formarci del sangue iberico; richiamava piuttosto al 2593 -, XIII| solito, e nella descrizione ideale delle nuove terre che avrebbe 2594 Bio | infuse una vena di quell’idealismo capace di svegliare segrete 2595 -, VIII| di cose avvenute ieri, o ier l’altro! Ma no, è roba vecchia, 2596 -, II| oggi, contro l’usanza, l’igiene protesta, ma invano; e pare 2597 -, VIII| uscio della sua camera.~All’ignobile spettacolo la bionda Beatrice 2598 -, XV| nuovi popoli, i quali la ignorano ancora, siano chiamati come 2599 -, VII| domanda qualche cosa a questo ignorantissimo interlocutore che è dentro 2600 -, III| offuscati dalla peggiore delle ignoranze, che è l’ignoranza caparbia, 2601 -, IV| ora. Non poteva certamente ignorarlo don Alvaro, che viveva come 2602 -, I| È strano, per altro, che ignorasse la nostra andata verso il 2603 -, IV| Alonzo di Ojeda non mi erano ignoti; tante volte lo avevo veduto 2604 -, XII| Sicuramente, non poteva dirsi ignuda del tutto la sala di ricevimento. 2605 -, XII| anticamera, con le pareti ignude, senza fascia di cordovano, 2606 -, IX| un peso dal cuore.~“Non v’illudetediceva la lettera. “Gli 2607 -, XX| le antenne delle navi e illuminando sulla spiaggia le pallide 2608 -, XVII| viso di donna Beatrice s’illuminò, tingendosi del color della 2609 -, IX| CAPITOLO IX.~ ~Dove s’illustra il proverbio: donna e luna,~ 2610 -, IV| di appagare i suoi voti, illustrando col suo nobile ardimento 2611 -, III| Genova, dopo tutto, non si è illustrata nelle ardite navigazioni 2612 -, XVII| piatto dell’olla podrida, imbandita allora dal posadero con 2613 -, XI| due anni è andato a Palos, imbarcandosi come marinaio, sopra una 2614 -, XX| che soffia di , facendo imbarcar l’acqua fino al capo di 2615 -, XIX| vestirmi da marinaio, e d’imbarcarmi ancor io. –~Rideva, così 2616 -, XIX| tutti.~Con l’almirante s’imbarcarono le primarie autorità della 2617 -, XIX| uomini d’albero e soldati, ad imbarcarsi su quelle navi, per seguire 2618 -, XX| che cento venti le persone imbarcate.~Ma così lavorano le fantasie 2619 -, IX| quando meno se l’aspettava, s’imbattè nel giovane fratello di 2620 -, XVIII| presso la Corte a Granata.~S’imbatterono in lui, nei pressi dell’ 2621 -, XVII| non foss’altro, per non imbattersi in lui, alla porta di un 2622 -, XV| sultana Zoraya, madre dell’imbelle monarca, si accostò severa 2623 -, III| i miei, signora, si sono imbiancati sui trenta, a Lisbona, dove 2624 -, XX| largo.~L’alba frattanto imbiancava gli estremi lembi del cielo, 2625 -, X| vi dicono che è piena d’imboscate la campagna, in cui credevate 2626 -, XVI| millantatore, un avventuriere, un imbroglione! E ne saremo liberati, oramai! –~ 2627 -, II| vecchia donna vestita di nero, imbucuccata nel manto delle vedove, 2628 -, IV| degli altri, purtroppo, che imitano il conte di Gelves; ma lasciamoli 2629 -, IX| mi lagno di nessuno. Voi imitatemi, e siate più forte. Tutto 2630 -, XV| fabbrica. L’esempio fu presto imitato. L’assedio doveva esser 2631 -, X| esempio. Ora, possiamo noi immaginarci tenera la marchesa di Moya? 2632 -, XVII| Bovadilla.~– Già.... dovevo immaginarmelo; – disse la serva monacale, 2633 -, XIV| assegnamento; non doveva neanche immaginarselo. Calunniandomi a voi come 2634 -, VIII| Quintanilla. Ci spese, come potete immaginarvi, tutto l’ardore che aveva 2635 -, XII| l’uomo d’un tempo.~– Lo immaginavo, senza saperlo con certezza. 2636 -, VII| che vanno lasciate alla immaginazione del lettore, insieme con 2637 -, XIV| con le inutili incertezze, immaginò tutto il peggio che potesse 2638 -, XVIII| muovere agli allettamenti di immaginose supposizioni. Taccio di 2639 -, XV| ascoltatori. Ma tacquero tutti, immersi in un cupo abbattimento. 2640 -, I| assedio, il campo era tutto immerso nel sonno. Solo nel profondo 2641 -, VI| Cristoval. Questi era sempre immobile, taciturno, a capo chino, 2642 -, VII| zolla. Non si dolga la bella immortale di questo paragone, in apparenza 2643 -, XII| farvi sapere l’animo suo, immutato ed immutabile; aspetta forse 2644 -, XIII| Castiglia io non ho voluto impacciarmi con Francia, con Inghilterra, 2645 -, XIV| sola: che ero e sono sempre impacciata a rispondervi. Sono una 2646 -, V| vostra, donna Beatrice? V’impacciate con la geografia anche voi?~– 2647 -, VI| guardò il padrone, lo vide impacciato, e capì che a lei toccava 2648 -, II| recinto di Malaga, e se ne impadronirono, trucidandone il presidio 2649 -, III| altri preliminari, si era impadronita di lui e lo trascinava verso 2650 -, I| vicina. E voi, soldati, impadronitevi di quest’uomo.–~Il Moro 2651 -, IX| hanno altro per la testa che imparentarsi con un uomo da nulla. Badate, – 2652 -, XIII| mirasse piuttosto a tenersi imparziale, non curando che la verità, 2653 -, XII| Bisognerebbe chiedere agli imparziali che cosa pensino essi del 2654 -, V| Don Francisco era un uomo impastato di orgoglio e di fiele; 2655 -, V| non la poteva vincere impattare. – Passeggiavo al Retrete, 2656 -, IX| essenziale è di mostrare impavida la faccia al nemico; ma 2657 -, XVII| raggiungere questo fine, non fa impedimento che la questione di un titolo; 2658 -, IX| infingersi.~– La fretta non v’impedirà di scambiare quattro parole 2659 -, XIII| Talavera, non aveva potuto impedire di diventare il precettore 2660 -, II| casi della guerra me lo impedirono, e forse più la commozione, 2661 -, XIX| dovremmo noi trovar la strada impedita, e sempre vane le immagini 2662 -, XII| contro i Mori, ha finora impedito ai sovrani di prendere in 2663 -, I| di quella fatta, che le impediva di render conto dell’accaduto; 2664 -, XIII| loro, per il momento, d’impegnarsi in nuove intraprese. Forse 2665 -, VI| marchesa. nessuna parola che impegnasse il suo cuore? Ella si era 2666 -, XIII| per cui tu ti sei tanto impegnata. Vedi tu almeno di confortarlo 2667 -, XIV| pupille. Il vecchio soldato impenitente si riconosceva ancora nella 2668 -, IV| volta mi colgo ancor io all’impensata, e mi ritrovo molto orgogliosa, 2669 -, I| ma su tutti i reami ed imperi del mondo. –~Quella frase 2670 -, VII| nobilissima Patricia dell’epoca imperiale Romana, mollemente adagiata 2671 -, X| coraggio dell’animo, anche la imperiosità dell’aspetto.~– No, non 2672 -, XIII| sapienza, e le sue vie sono imperscrutabili. Questo io posso dire a 2673 -, XIII| ribattè la marchesa, imperterrita. – Io sola so dove andate 2674 -, IV| spiegasse la ragione della sua impertinenza. M’importava sapere, poichè 2675 -, VI| dama, così ardente negl’impeti della bontà, come in quelli 2676 -, X| difettava d’orgoglio; che era impetuosa ne’ moti dell’animo; che 2677 -, XIX| alghe fitte, in cui restino impigliati? Li vedremo ora, questi 2678 -, XVII| abbattendo i suoi nemici implacabili. A raggiungere questo fine, 2679 -, XX| ribattè la marchesa di Moya, implacata. – È un nobile cavaliere, 2680 -, XX| sapere quali obblighi essa imponga ad un gentiluomo entrato 2681 -, V| Del resto, che cosa poteva importargliene? L’avevano veduta? spiata, 2682 -, VII| era un personaggio che le importasse di guardare due volte. Troppo 2683 -, XVIII| discaccia le visitatrici importune. Son esse che si stancano, 2684 -, XV| Castigliano, diventato città, impose la regina Isabella. Volevano 2685 -, XV| correligionarii: altre imposizioni pagassero oltre quelle che 2686 -, II| Non poterono altrimenti impossessarsi dell’altra fortezza, il 2687 -, X| più, quanto più vedo la impossibilità di riparare i miei torti. 2688 -, XVII| silenzio, i suoi nemici all’impotenza, e farebbe vergognare.... 2689 -, XIV| persona diritta, ma non impresciuttita. Era un bell’avanzo dei 2690 -, III| della marchesa di Moya, e v’impresse un bacio, il bacio della 2691 -, XVIII| nome resterà eternamente impresso.... accanto a quello di 2692 -, XX| Enriquez. – Ma voi forse gl’imprestate sentimenti e intenzioni 2693 -, IV| ricevute il fio della propria imprudenza. Voi giungevate allora, 2694 -, XVI| regio! Qui, veramente, l’impudenza rasentava la pazzia. Che 2695 -, I| essere. E forse era vano impuntarsi a cercarlo. Fu questa la 2696 -, XVI| ingiustizia sofferta, ma non imputabile a noi, vani discorsi, storti 2697 -, VII| fatto l’inchino, – non sono imputabili a noi. L’essenziale, ciò 2698 -, III| penso che di quella terra inabissata, Atlantide o Antilla che 2699 -, XIX| marinai castigliani si saranno inabissati con quel matto impostore 2700 -, III| onde furiose; dovevo essere inabissato ad ogni istante, ma i santi 2701 -, VIII| cavalli;~L’amante coppia s’inabissò.~A lei di vivide perle e 2702 -, IX| chimerico e la vostra proposta inaccettabile. La sentenza è data; volete 2703 -, XV| Il fatto sta che parvero inaccettabili; e molti degli astanti piansero 2704 -, VI| generoso, dicono, è capace d’inacetire. E finalmente, non giungendo 2705 -, XV| all’ultimo baluardo che inalberi il vessillo di un falso 2706 -, I| capelli biondi, largamente inanellati. Non era vecchio, tuttavia; 2707 -, IX| una sentenza definitiva, inappellabile. L’adunanza in cui Cristoforo 2708 -, XVII| non abbassò le ciglia; le inarcò, guardando fissamente il 2709 -, XV| marinaio lo dicevano le mani incallite, che portavano nelle giunture 2710 -, IV| spiacevoli. Il cavaliere incalza, piange, si dispera; ma 2711 -, XIII| del solito; ed anche più incalzante. Ma certamente era stato 2712 -, III| piccolo Diego per mano, e m’incamminai verso Huelva. Ma il fanciullo 2713 -, XII| promesse. Or non credo più; l’incanto è rotto, e mi son liberata 2714 -, XIV| di maglia, e delle fronti incanutite sotto l’elmetto d’acciaio. 2715 -, XVIII| voce. – Non vorrete voi incaricarmi di dire una parola per voi 2716 -, II| era stato il Sinone, fu incaricato di ricevere il prezzo del 2717 -, VIII| sotto il giallo d’una pelle incartapecorita, e mezzo nascosta da una 2718 -, VII| quel rubio incorniciava, incastonava una figura delicatissima, 2719 -, XV| della regina Isabella aveva incautamente appiccato il fuoco alla 2720 -, I| di scaglia e di materie incendiarie. Erano dunque una novità, 2721 -, XIV| di ricevere il fumo degli incensi. E quando mai una donna 2722 -, XII| io non prolunghi questa incertezza, che darebbe poi nel ridicolo. 2723 -, XVIII| non domanda, a prezzo d’incerti benefizi, che di mettere 2724 -, XVI| divisi i giudizi. Scinditur incertum studia in contraria vulgus. 2725 -, V| Corte, e dobbiamo tutti inchinarci alla gravità delle loro 2726 -, XIV| tutto; a me non rimane che inchinarmi e tacere. Ah sì, alzatemi 2727 -, I| non c’era da far altro che inchinarsi, accettandole per buona 2728 -, XVI| voi potete negarmelo; io m’inchinerò al vostro volere, e abbandonerò 2729 -, VII| raggio di allegrezza e reso inchinevole a bontà per tutte le cose 2730 Lett | umano, più una bottiglia d’inchiostro, una scatoletta di penne 2731 -, VII| guerra sarebbero stati d’inciampo ai suoi vasti disegni. Come 2732 -, XIX| stupido pezzente, che s’incocciava a restare in casa tutte 2733 -, III| attenzione, e non parevano incolparmi di eresia, i padri Domenicani 2734 -, XVIII| Ebbene, signori, – diss’egli, incominciando, – è dunque partito, l’amico?~– 2735 -, VI| mia confusione. Debbo io incominciar subito?~– Così voglio; – 2736 -, II| Ed io ho piacere che incominciate ad intenderlo, se basterà 2737 -, VII| Cristoforo Colombo, – di non incomodar nessuno per me. Abito in 2738 -, VII| di Quintanilla.~– Non v’incomodate di portare questo gruzzolo 2739 -, XIII| padre mio, non diamo un tale incomodo alla storia; – rispose la 2740 -, III| dottrina degli antipodi incompatibile coi fondamenti storici della 2741 -, IV| chiedendomi perdono delle inconsiderate parole, quando sopraggiunse 2742 -, XX| questa, che non c’è caso d’incontrarci belle dame. Queste, bisogna 2743 -, II| potreste aver creduto d’incontrarne taluna.... giudicando da 2744 -, VI| In fondo alla piazza s’incontrarono con un cavaliere, che fece 2745 -, XII| allora che voi avreste dovuto incontrarvi con lui.~– Il pericolo ci 2746 -, II| intiepidita, in tanti secoli d’incontrastato dominio. Da principio, quella 2747 -, VI| e mentre i suoi occhi s’incontravano in quelli della marchesa, 2748 -, XX| non è lo stesso vento che incontreranno quei giovanotti, di qua 2749 -, VII| Naturalmente quel rubio incorniciava, incastonava una figura 2750 -, XVIII| esaltazione alla sua Chiesa, tanto incremento e gloria alla corona di 2751 -, X| cuore, non volendo tornare incresciosi a nessuno, dare spettacolo 2752 -, XV| degli Alpuxarres gli era increscioso; vendette al re Ferdinando 2753 -, XII| ciglia socchiuse e le labbra increspate ad un mezzo sorriso. Di 2754 -, XII| quel mezzo sorriso, che increspava gli angoli della bocca, 2755 -, VII| la lettera sul leggio e incrociando beatamente le mani sul petto, 2756 -, I| lungo coltello leggermente incurvato, molto somigliante alla 2757 -, VI| pensa troppo, si studia, s’indaga troppo, quando si è soli; 2758 -, I| aveva rivolto lo sguardo indagatore a donna Beatrice di Bovadilla. 2759 -, VII| di quelle brevi occhiate indagatrici che sanno dare le donne, 2760 Lett | di molti libri, tavole, indagini erudite, ed altri perditempi, 2761 -, XVI| con voi. La presiedo io, indegnamente. Essa è convocata per quest’ 2762 -, XIX| invitato, essendo stata indetta per lui l’adunanza.~Nel 2763 | indi 2764 -, VII| pretendevano a nobiltà, indicando uguali pretese nei loro 2765 -, V| marchesa capì che volesse indicare qualcheduno; ma non reputò 2766 -, X| fece alcun gesto che indicasse un pensiero, svegliato nell’ 2767 -, VII| delle madonne e dei santi, indicavano in certe sfaldature dell’ 2768 -, XIV| strage dei poveri abitanti indifesi. Bisognava accorrere, volare 2769 -, XIV| che il sì ed il no ti sono indifferenti del pari.~– Eh, non del 2770 -, I| accompagnate sui sigilli; indipendenza amministrativa d’un regno 2771 -, IV| frase: bel cavaliere, v’indirizzate male. C’è modo di indorargli 2772 -, XVI| Granata piaceva poco quell’indirizzo che prendevano le cose. 2773 -, II| siamo noi, gente curiosa e indiscreta, che scrutiamo i cuori e 2774 -, II| mani. La coroncina era l’indispensabile arnese delle donne spagnuole 2775 -, XV| ma che sperare da questa indocile folla? In pace gridano tutti, 2776 -, XI| confetti, frutta e vini indolciti, secondo l’uso del tempo.~ 2777 -, III| Solo a chi è sicuro dell’indomani si proferiscono tutti ad 2778 -, II| i suoi Africani, gente d’indomito valore, ma agreste e quasi 2779 -, IV| parliamo più di pillole da indorare; parliamo di beveroni da 2780 -, IV| indirizzate male. C’è modo di indorargli la pillola, non credete? 2781 -, II| Donna Beatrice di Bovadilla indossava l’abito delle dame spagnuole 2782 -, VI| bianco, a guisa di dulipante; indossavano una veste di ciambellotto, 2783 -, II| Aragona aveva l’argento vivo indosso, e in nessun luogo poteva 2784 -, XVI| erano tutti contrarii; e indovina certamente che, appena levata 2785 -, XVIII| lasciata Boabdil. Non ne indovinano una. E neppur io, vedete, 2786 -, VIII| la loro nobiltà bisognava indovinarla, sotto il giallo d’una pelle 2787 -, XIV| Che cosa fosse, ella non indovinava ancora; anzi, rinunziava 2788 -, IV| Capisco benissimo che non ne indovinerò una. Io non ho pratica di 2789 -, XII| Bovadilla. – Mi piace che indoviniate, perchè ciò renderà più 2790 -, VIII| gerarchiche, di tutti quegli indugi che il buon diritto soffriva, 2791 -, VI| alla grande fortuna, che indugia tanto a venire.~– E fate 2792 -, XVII| messaggero faceva. Più questi indugiava, e più don Alonzo si mostrava 2793 -, XV| guerrieri sono agguerriti e indurati alla fatica. E della folla 2794 -, XV| faccia abbronzata dal sole e indurita dai colpi dell’acqua salata; 2795 -, XVII| che non era forse ancora indurito come quello del Faraone.~– 2796 -, V| sulle acque dell’Oceano, per indurre in errore i poveri mortali, 2797 -, XI| gli abitanti di Baza, ma indussero anche altre città moresche 2798 -, VI| che con tanta cura s’era industriato a nascondere. Il marinaio 2799 -, IX| capace di lasciarvi morire d’inedia, qua dentro. –~L’amico intese 2800 -, XII| con accento d’amarezza ineffabile.~– Che dite? – gridò Beatrice 2801 -, XVI| protettori, dalla bontà inesauribile della regina Isabella.~Questi 2802 -, VII| timido come un postulante, ma inesorabile come il destino. Chi aspetta 2803 -, III| di frangenti, divoratori inesorabili di navi e nocchieri? In 2804 -, XII| quell’uomo! Povera fanciulla inesperta, ho creduto... ho ceduto. 2805 -, III| nuove terre che qualche inesperto nocchiero avrà pur ricercate, 2806 -, XX| eletta, voi inflessibile, voi infallibile, per cui è un nome vano 2807 -, XVII| gusto? Mi hanno offesa, infamando l’amico nostro; il ciurmadore, 2808 -, XI| quelle voci corressero, per infamare lo zio. Ma ben presto la 2809 -, XIX| paggio del figliuol suo, Infante don Giovanni, erede presuntivo 2810 -, VI| soverchiando la curiosità infantile, si provò a stendere verso 2811 -, II| mura di Valladolid, un po’ infastidito di quella gita a cui lo 2812 -, XIX| le ambizioni vane, le ire infeconde, i piccoli rancori e i piccoli 2813 -, VIII| sotto il dominio della gente infedele? Se ci sono durati, è segno 2814 -, XV| cessava il dominio degli infedeli sulla terra di Spagna; ma 2815 -, XI| devi aggiungere alla tua infelicità la grande vergogna di disprezzarti 2816 -, XI| trascorse al furore, e la plebe inferocita si rovesciò sull’Alhambra, 2817 -, II| mantenere. Da principio infervorato dei disegni di scoperta 2818 -, XI| perdute. Convocati gli ulemi, infiammando il loro zelo per la patria 2819 -, I| capo delle schiere, per infiammarne gli spiriti.~Ferdinando 2820 -, XI| quella occasione doveva infiammarsi lo spirito di Cristoforo 2821 -, XIX| se lo vedo, se gli parlo, infiammata come sono per la sua grande 2822 -, XIII| cure in disparte. Egli s’infiammava, al solito, e nella descrizione 2823 -, XII| circondano il navigante, sull’infido elemento; ma quanta gloria 2824 -, V| subito Cordova, quantunque c’infierisse la peste; solo qualche settimana 2825 -, VIII| se, dopo molto balenare, infilava l’uscio della sua camera.~ 2826 -, IX| come quegli che non sapeva infingersi.~– La fretta non v’impedirà 2827 -, VII| rintracciarlo in quella infinità di quartierini, di usci 2828 -, IX| di poche notizie aveva da infiorare le sue lettere; via via 2829 -, XVI| umiliazioni gliene avevano inflitte già troppe. Ed egli, che 2830 -, X| senza l’onesta alterezza che informa ogni atto della bellissima 2831 -, VIII| Durava il racconto da un’ora, inframmezzato dalle osservazioni della 2832 -, IX| regolari; ma non erano neanche infrequenti. Messaggeri reali portavano 2833 -, VI| nodo della questione. S’inganna, quando si fa una cosa, 2834 -, VII| proverbio che le apparenze ingannano!~La maraviglia del cortile 2835 -, XII| Sarebbe egli forse sul punto d’ingannarmi? E in tal caso, signora 2836 -, XII| marchesa. – Non lo avete dunque ingannato. Non vi capisco; ma posso 2837 -, XVI| mani. –~Don Cristoval non s’ingannava. Cascò nelle sante mani 2838 -, III| di Palos e di Moguer. M’ingannavo anche qui. Solo a chi è 2839 -, XX| viltà, di una abiezione, s’ingannerebbe a partito! – replicò Beatrice 2840 -, X| pena, e mi pare che voi v’inganniate. Son donna, e so che pensare 2841 -, VIII| diss’ella, – se io m’inganno, vedremo alla prova. –~Così 2842 -, VI| contorceva, si arruffava, s’ingarbugliava (scusate il paragone, ma 2843 -, III| bordo un pezzo di legno, ingegnosamente lavorato, ma non già con 2844 -, I| intenso del firmamento, tutto ingemmato di stelle, nereggiavano 2845 -, XIII| don Cristoval che le spese ingenti e le cure assidue della 2846 -, XIX| il volgo ignorante. O tu inghiottirai il mio corpo, o strapperò 2847 -, IV| parliamo di beveroni da far inghiottire. Il buon medico prende un 2848 -, III| sconquassata, sconvolta, inghiottita dal mare. Di questa terra 2849 -, X| e vi ringrazio. Dovrei inginocchiarmi ai vostri piedi, per ringraziarvene. 2850 -, XIX| con la data del 20 giugno, ingiungendo a tutti i magistrati di 2851 -, XV| maestro della casa reale ingiungeva che si mandasse alla Rabida 2852 -, XVI| il mio onore non patisca ingiuria, diminuzione, non è superbia 2853 -, XV| lavare nel sangue nemico le ingiurie comuni, restituire all’Islam 2854 -, XX| non di parole apertamente ingiuriose.~– Che debbo io dirvi, mia 2855 -, IX| aveva ragionato la cara ed ingiusta creatura.~Così fantasticando 2856 -, XVIII| non dovrà lagnarsi, e non ingiustamente, pur troppo, d’essere privato 2857 -, XVI| Cristoval Colon, non sono tutti ingiusti verso di voi, nel reame 2858 -, VII| colpi della sorte, alle ingiustizie del caso.~– Ben dite; – 2859 -, XIX| che parla di mostri che ingoiano le navi, e di uccelli che 2860 -, XX| trovar mostri che volessero ingoiarvi? – domandò la signora.~– 2861 -, I| tumulto, uscivano dalle tende, ingombravano le corsie. Alonzo di Ojeda, 2862 Lett | gravi dei miei. Anche l’ingrandimento è un guaio. Inoltre: a taluno 2863 -, II| persuadervi che non ero un’ingrata; – replicò la marchesa. – 2864 -, XVIII| giusto, non bisogna essere ingrati; – rispose don Cristoval, 2865 -, XI| negate dall’avarizia e dalla ingratitudine del re, non pure al grande 2866 -, XVI| vero; ditemi che siete un ingrato, uno sconoscente.... ed 2867 -, VI| di legno, o di metallo, ingrossato torno torno di bambagia, 2868 -, VII| bisogno, e guerrieri. Chi s’innalza con le sue forze ad un certo 2869 -, XX| deluso nelle sue speranze di innalzamento, credevate che dovesse ritornare 2870 -, III| Calpe; tanto che Ercole v’innalzò le sue famose colonne. Pure 2871 -, XII| sua patria, per venire ad innamorarsi di voi. Ci voleva un pretesto, 2872 -, III| come piacete alle coppie innamorate! Ma qui niente di ciò; don 2873 -, XVIII| perplessa. Ma la generosità innata nell’animo suo ebbe presto 2874 -, XX| erano lagrime di commozione, inni muti di gratitudine al cielo, 2875 -, XX| ciglia.~Frattanto, si era inoltrata ancora di qualche passo 2876 -, XI| Alonzo di Ojeda si era inoltrato sul trave; giunto all’estremità, 2877 -, XX| ombra della persona che s’inoltrava, e tanto vicina a lei, fece 2878 -, XVIII| fremere! – gridò Isabella, inorridita. – Povero don Cristoval!...~– 2879 -, IV| marchesa si era mostrata spesso inquieta, nervosa, quasi irritata 2880 -, VII| pianerottolo, per aspettarlo, ed insegnargli, come si suol dire, la strada.~ 2881 -, V| tant’altri non sono più ad insegnarla nelle scuole, od hanno tenuta 2882 -, III| repubblica che il nome e le insegne. Quanto a me, son nato nel 2883 Bio | insieme accurato e corretto”.~Insegnò lettere italiane nell’Università 2884 -, XVII| che combinazione! Perchè inseguo io don Giovanni Cabrera? –~ 2885 -, XX| di stenti.~Il lido, dalla insenatura del porto fino alla foce 2886 -, IX| intorno a voi, di babbi insensati e di ragazze ambiziose; 2887 -, XV| Corona, l’avevano condotta insensibilmente ad operare, se non a pensare, 2888 -, XIV| Ulisse, lasciando la poco insidiata sposa al suo bravo telaio, 2889 -, XII| sentenza. Gli uomini più insigni di quello studio son tutti 2890 -, XVIII| arcivescovo di Granata non insiste sulle obiezioni teologiche.~– 2891 -, VIII| razionale di Castiglia, e insistendo sulla utilità del memoriale, 2892 -, XII| intendeva il perchè di tanta insistenza su quell’argomento della 2893 -, XX| che egli non ha; voi che insistete tanto sulla commenda di 2894 -, IV| spaventeranno, come di una insopportabile catena.~– E tal sia di loro; – 2895 -, III| senza esserne arrostito, gl’insopportabili calori della zona torrida, 2896 -, XI| stesso avevano alzata una insormontabile barriera tra i due re di 2897 -, II| da questo alla città, s’insospettirono, accolsero e fecero correre 2898 -, X| veramente.~– E non vi siete insospettito di nessuno che ronzasse 2899 -, II| Certamente è Dio che v’inspira.~– Ah, ecco lo spirito che 2900 -, IX| ragioni potevano averlo inspirato? La rovina di un grande 2901 Bio | molti, che seguirono con instancabile vena, piacque specialmente 2902 -, XIX| Almirante. E poichè egli stimava insufficienti al bisogno due navi, gli 2903 -, XII| così grande, da non patire insulto di volgari motteggi. La 2904 -, X| bello. Ma di queste cose non insuperbiva il marinaio. L’uomo che 2905 -, VI| finalmente, non giungendo ad intaccare la vostra fama, una calunnia 2906 -, VII| specchio dalla cornice d’ebano, intagliata, e intarsiata d’avorio, 2907 -, XII| e senza le cassepanche intagliate per la gente di servizio. 2908 -, VII| cornice d’ebano, intagliata, e intarsiata d’avorio, metteva in bella 2909 Bio | amorose, e uomini arditi, intelligenti e simpatici. Il suo stile 2910 -, XX| suo geloso segreto, e non intenda come sia potuto venire a 2911 -, XV| fisico Garcia Fernandez, buon intendente di cosmografia, e Martino 2912 -, III| queste, ma poco o punto intendenti delle naturali, come era 2913 -, XIX| qui, come il savio lettore intenderà, venivano i rispettivi capitoli, 2914 -, XIV| proteggete, o lo amate? È bene intenderci anche su questo.~– Lo proteggo.... 2915 -, IX| ispirazioni diaboliche.~– Che cosa intendereste di dire?~– Caro mio, mi 2916 -, XX| ribattendola, avrebbe mostrato d’intenderla. Guerra di sarcasmi voleva 2917 -, IV| l’unica donna capace d’intendermi.~– Sì, – replicò la marchesa, 2918 -, X| impresa di studiarvi e d’intendervi. Ma badate, don Cristoval; 2919 -, II| vorrebbe che gli altri c’intendessero, ci perdonassero, ci offrissero 2920 -, XVII| venire a Granata.~– No, non c’intendiamo sul modo; – replicò la marchesa. – 2921 -, II| signora.~– È bene che non m’intendiate, per ora. Vi ho già detto 2922 Lett | romanzieri della nuova scuola intendono evidentemente di lasciare 2923 Lett | la malafede si sforzi d’intenebrarla ancora qua e . Ma la storia 2924 -, VI| quando era in collera, ne fu intenerita.~– Non vorrei avervi fatto 2925 -, I| luna nascente. Sull’azzurro intenso del firmamento, tutto ingemmato 2926 -, III| Portogallo, un re non ad altro intento che alla scoperta di nuove 2927 -, XV| aveva più santi sante a intercedere per lui.~Alonzo di Quintanilla 2928 -, XIX| certamente, e potentissimo, aveva interceduto per lui. Ma quale, se i 2929 -, XV| dalla Corte ciò che tanti intercessori nobilmente cospiranti ad 2930 -, XX| anni altre amicizie, meno interessate e meno volubili, si adoperavano 2931 -, VIII| ascoltato, sì, e con grande interesse, ma ragionandoci su, e facendo 2932 -, XIX| vedendo davanti a la interminata distesa dell’Oceano.~– Domani, 2933 -, XIX| fiore nato nella parete interna di un pozzo. Se vengo a 2934 -, VIII| danneggiati; sempre per ragioni interne, nelle quali non aveva niente 2935 -, X| perdereste, se io ardissi interpetrare altrimenti quel senso di 2936 -, III| cardinale. Don Pedro di Mendoza interpose la sua autorità presso quei 2937 -, XIX| in molte lingue, e perciò interprete designato. Piloti, cioè 2938 -, VI| pensando giustamente che non s’interrogano senza pericolo le persone 2939 -, XVI| ella al marito, – amerei d’interrogar io don Cristoval Colon. –~ 2940 -, XV| nautiche si sarebbe dovuto interrogare qualche uomo di mare, e 2941 -, XVI| mi è oscuro. Non mi sono interrogato mai. Da un pezzo non ho 2942 -, III| E laggiù, – diss’ella interrompendolo, – anche laggiù avrete pensato 2943 -, XVIII| Enriquez non potevano essere interrotte, se a don Alonzo di Quintanilla 2944 -, I| fantasticherie era stato interrotto, ed egli doveva dare un 2945 -, XIV| di fare una troppo lunga interruzione nel dialogo, debbo pure 2946 -, IX| per ambiziosa che sia, e intesa fin che si vuole al tornaconto, 2947 -, II| della vita potevano avere intiepidita, in tanti secoli d’incontrastato 2948 -, VIII| vecchio hidalgo era assente le intiere giornate da casa. Antico 2949 -, XX| nostro grande amico fosse intimamente più nostro.~– È vero, verissimo, 2950 -, XI| Ferdinando Narvaez; con questa ho intimato la resa al figlio dell’alcalde 2951 -, IV| parte de’ suoi segreti più intimi.~– Sarò breve, non temete, 2952 -, XIV| tempo da concedere alle intimità della famiglia; ed era veramente 2953 -, XIX| Nina, mentre la seconda, intitolata Gallego, era fornita dalla 2954 -, VI| tristissima, e veramente intollerabile! Come Dio volle, quella 2955 -, XV| templi, l’ingiustizia, l’intolleranza, i roghi della loro Inquisizione; 2956 -, XVIII| per picciole ragioni dallo intraprendere la più grande opera che 2957 -, XIII| momento, d’impegnarsi in nuove intraprese. Forse col tempo (ma non 2958 -, XVIII| rabbioso, più bilioso, più intrattabile che mai. Per un uomo che 2959 -, XIII| dalla sua cara figliuola, intrattenendosi col navigatore genovese 2960 -, VII| volta ch’io vi parlo, non v’intrattenga di cose moleste; questioni 2961 -, XIV| la sua parte di cielo; la intravvede poi, la desidera, insieme 2962 -, III| lontano, il mio spirito intravvedeva una terra, non visitata 2963 -, VII| viaggiatori fortunati avevano intravveduti da una parte, quasi da un 2964 -, XVIII| alla continua molestia, intristisce e si strugge. I medici vi 2965 -, IV| arco, perchè una dama vi introducesse ed appoggiasse il suo; si 2966 -, II| consiglio ad Alì Dordux d’introdurre i Castigliani nel Gebelfaro, 2967 -, VIII| postulanti, ne avrete il cervello intronato e non saprete più a che 2968 -, XVIII| involucro e prigione all’intruso; e a quell’involucro, a 2969 -, XX| preghiera, mentre una lagrima le inumidiva le ciglia.~Frattanto, si 2970 -, I| perfino alla galanteria inusata di dirle come ella meritasse 2971 -, XIV| Beatrice, io mi sento invecchiato. Guardo voi, penso alla 2972 -, III| E, ritornati a Lisbona, inventarono audacemente di aver fatto 2973 -, V| marchesa, stizzita. – Voi inventate una stupida leggenda. Non 2974 -, V| ciò, che al diavolo l’arte inventrice non manca. E bene può egli 2975 -, XIV| storiella di Cordova.~– Invenzioni! calunnie! – gridò il Bovadilla.~– 2976 -, VIII| affatto, quando la passione c’investe. Poi, quando egli si fu 2977 -, XV| il vecchio Abul Casem fu inviato al campo di Castiglia. Condotto 2978 -, XX| a raggiungere uno stato invidiabile. Voi eravate allora assai 2979 -, XIV| vostre gelosie, le vostre invidie, le vostre paure! Niente 2980 -, XI| intendere con la sua tristezza invincibile. Don Cristoval aveva sempre 2981 -, XIX| giorni che egli era più inviperito, non gli avevano domandato 2982 -, XII| gesto indicava una scranna, invitando la visitatrice a sedersi.~ 2983 -, XVIII| signori; – disse Isabella, invitandoli con un grazioso gesto a 2984 -, XIII| lettera, in cui quel re, invitandomi a ritornare nella sua Corte, 2985 -, III| gorghi! quante voci che invitano, dai suoi lontani orizzonti! 2986 -, VIII| qualche frase più tenera la invitasse a proseguire. Il bel vicino 2987 -, XIX| Cristoval era particolarmente invitato, essendo stata indetta per 2988 -, XVII| preti musulmani, quando invitavano alla preghiera i credenti. 2989 -, XV| dietro il grosso de’ suoi. Invitò Boabdil a seguirlo; ma questi 2990 -, XII| rosee manine, chiamando, invocando sua madre!... –~Beatrice 2991 -, XV| a piangere ancora, ad invocare un soccorso che non verrà!... 2992 -, XIV| Quella bambina ingenua che invocava un padre, quella sposa serena 2993 -, VII| quello che aveva veduto, involgendolo in una di quelle brevi occhiate 2994 -, XX| la lunga mantiglia che le involgeva la persona dal capo alle 2995 -, II| idea della rica, in cui s’involgevano con tanta severità, ma con 2996 -, VIII| cavaliere non vide più nulla, involto com’era in quell’onda di 2997 -, VIII| naturali su cui fondava la sua ipotesi maravigliosa.~ solamente 2998 -, IV| l’allusione ad una donna ipotetica, di cui egli aveva già dovuto 2999 -, XVI| il mio venerato collega d’Ippona, parlava dei santi misteri 3000 -, XIX| portoghesi, un inglese, un irlandese, e un abitante dell’isola 3001 -, XVI| significante, accompagnato da un’ironica interiezione a labbra chiuse.~– 3002 -, V| avete raccolte! – esclamò ironicamente, cercando di sviare il discorso.~– 3003 -, XII| Enriquez, con un’aria d’ironico pentimento, – volevo dire.... 3004 -, VI| poi, vergognata di un moto irragionevole del suo cuore, le stese


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