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Anton Giulio Barrili Le due Beatrici Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Cap. grigio = Testo di commento
3005 -, XV| cosmografiche, gli indizi irrecusabili raccolti da quell’uomo ragguardevole, 3006 -, VI| trattenere quella manina irreverente.~– Ahi, querido de mi alma!, – 3007 -, XII| e tutte le Madonne nere, irriconoscibili, si attribuiscono a lui.~ 3008 -, XI| articolo tenuto segreto per non irritare il popolo di Granata, era 3009 -, XIV| Il vecchio gentiluomo, irritato, ma più ancora confuso da 3010 -, XX| farvi pentire di un così irriverente linguaggio. Ma non lo farò. 3011 -, XIV| essendo stata presa in iscambio, voi certamente mi avreste 3012 -, XII| non han fatto nulla per iscongiurarla.~– Vi hanno lasciato un 3013 -, XVIII| correrla arditamente, per iscoprire uno dei maggiori segreti 3014 -, XI| moto i suoi segugi, per iscovare quell’altra Beatrice, la 3015 Lett | Proprio come i bambini in iscuola.~Dopo tutto, abbia torto 3016 -, XVII| vecchio gentiluomo, non isfavillarono soltanto gli occhi; tutto 3017 -, VIII| reale. Ma debbo dirvi, per isgravio di coscienza, che spero 3018 -, XIX| rey, y Governador de las islas y tierra firme, con tutti 3019 -, XIX| commendatore di Calatrava, per ismaltire la sua rabbia all’aperto.~ 3020 -, XVI| Isabella chiede di voi.~Non isperava già più, quando, sul finir 3021 -, XV| don Cristoval Colon non isperi mai di esser meglio difeso 3022 -, XV| egli, concludendo; – e non isperiamo che altri si lasci persuadere. 3023 -, V| studiate le cose che non ispettano a voi, se ho ben inteso 3024 -, XII| cosa. E finita la breve ispezione, pensò alla ragione per 3025 -, VIII| una barbetta brizzolata ed ispida, mal tagliata a fil di guancia 3026 -, XVI| fede che i vostri disegni c’ispirano. –~Don Cristoval Colon, 3027 -, III| vostro aspetto ha saputo ispirarle, – rispose la marchesa di 3028 -, XIX| che i libri gli avevano ispirata, Martino Alonzo ritornava 3029 -, VI| spontanee, non consigliate, non ispirate da alcuno. Almeno, – soggiunse 3030 -, IX| avere da sola di queste ispirazioni diaboliche.~– Che cosa intendereste 3031 -, XVI| avvenuto, e prego Iddio che v’ispiri. Andate, don Cristoval; 3032 -, III| mondo. Iddio certamente ispirò la sua risoluzione, per 3033 -, XII| fin qua per vedervi, per isquadrarvi bene dal capo alle piante, 3034 -, VII| egli fece fu breve, quasi istantaneo. Il marinaio genovese ebbe 3035 -, XVII| Il qual viaggio noi non istaremo a descrivere, come non ci 3036 -, XI| esserci capitata.~Ma non istate a credere che la nobile 3037 -, VI| quartieri d’inverno, non istava mai ferma. Quella volta 3038 -, XVIII| Cristoval giunse quella sera istessa a Granata, e fu subito ricevuto 3039 -, XX| argomento di avversione istintiva. Lo spirito dell’antico 3040 Lett | gabellarvi un romanzo storico per istoria vera? E voi vorreste negare 3041 Lett | Questa è la prima di cinque istorie tessute intorno alla vita 3042 -, XIX| notaio; Bernardino di Tapia, istoriografo; Luigi de Torres, ebreo 3043 -, I| con le braccia levate, per istornarne i colpi, mentre con acutissime 3044 -, VII| mezzo filosofo; cosa non istrana a trovarsi in mezzo a coloro 3045 -, VI| qualcheduno, nemico suo, aveva istruita di tutto la marchesa di 3046 -, VIII| Ma se io potrò essere un istrumento della eterna giustizia, 3047 -, XIV| perchè la bella regina d’Itaca ha scroccata, se mi permettete 3048 Lett | del colore della propria itterizia. Per un altro, il fenomeno 3049 | IV 3050 | IX 3051 -, XIX| di Corsica, di Murcia, di Jahen, dell’Algarve, di Algesira, 3052 -, XI| altra ne lasciò al cugino Jahie, col consenso del re; poscia 3053 -, XIX| hereditario para siempre jamas.~Da ultimo, era data a don 3054 -, X| di Medina, un Guevara, un Joramillo, un Ojeda. Ma voi passate, 3055 -, III| Roderigo medico, l’ebreo Josef, e don Diego Ortiz di Calzadiglia, 3056 -, XIX| per gli eredi suoi, por juro e derecho hereditario para 3057 -, XV| dove un bisnepote di Kublai Kan fosse preparato a fargli 3058 -, XV| commessa al vecchio Abdel Kerim Zegrì; ogni cadì doveva 3059 -, XV| Cataio, dove un bisnepote di Kublai Kan fosse preparato a fargli 3060 -, IX| nutrice, fece greppo coi labbruzzi ancor bianchi di latte, 3061 -, VII| l’uomo si guida male, nel laberinto della vita, col solo sussidio 3062 -, XX| sulla rena, lasciando le sue labili tracce di spuma.~In quel 3063 Bio | compì serenamente la sua laboriosa giornata.~E. F.~ ~ 3064 -, I| come uno scroscio di tela lacerata, e il cavaliere non tardò 3065 -, X| spasimo al cuore. Son fibre lacerate, che dànno di questi dolori. 3066 -, VIII| viso alle persone che si lagnano, e il cortese vicino si 3067 -, XIV| mano onorata?~– Non posso lagnarmi del passato; – rispose don 3068 -, XIV| se vi piacerà, nè io mi lagnerò. Son Bovadilla, e non ho 3069 -, IX| del mio errore, e non mi lagno di nessuno. Voi imitatemi, 3070 -, XX| loro la sua bella faccia lagrimosa. – Pensavamo oramai che 3071 -, VIII| bontà sua, ammirato quel laico, che aveva tanto familiari 3072 -, IX| lettera, in risposta a nuovi lamenti, diceva:~“Che avete? e che 3073 -, I| dalla fioca luce di una lampada.~Ma lo strappo, per cui 3074 -, II| per voi, ne è una prova lampante.” –~Se il buon Quintanilla 3075 -, V| il Talavera, i cui occhi lampeggiarono di gaudio scientifico. – 3076 -, XII| fiamma, gli occhi mandarono lampi, di sotto alle ciglia aggrottate.~– 3077 -, XII| d’armi: elmo, scudo, una lancia e due spade. Tutte quelle 3078 -, VI| alla marchesa, dopo averle lanciato un malinconico sguardo. 3079 -, I| sostituiti i mortai, che lanciavano bombe di ferro fuso, cariche 3080 -, V| di darle noia con le sue languide guardate, coi suoi profondi 3081 -, I| brizzolarsi i capelli biondi, largamente inanellati. Non era vecchio, 3082 -, XVI| che mai alcun re avesse largiti ad un vassallo, ma pur sempre 3083 -, XIV| qual tesoro gli avesse largito la sorte; e il vecchio cavaliere 3084 -, XVIII| Castiglia, perchè ordini e largizioni passavano spesso per le 3085 -, X| amor proprio non è che una larva dell’amore; ma esso è anche 3086 -, IV| imitano il conte di Gelves; ma lasciamoli stare. Don Alvaro venne 3087 -, XV| con la morte nell’anima.~Lasciamolo andare, immaginando le affettuose 3088 -, I| mostrasse buona con lui, lasciandolo stare nel seguito reale, 3089 -, XIX| sfracellandole poi, col lasciarle ricadere sugli scogli di 3090 -, XI| questi non potè far altro che lasciarlo libero di cedere la città, 3091 -, XVII| proteste di amicizia, si lasciarono assai volentieri ambedue: 3092 -, IX| mio; voi sareste capace di lasciarvi morire d’inedia, qua dentro. –~ 3093 -, XII| al giro della vita. Se io lasciassi ricadere la mia treccia 3094 Lett | passare un romanzo storico; lasciatene passar cinque, uno dopo 3095 -, IV| don Cristoval Colon! Non lascierete voi una creatura che vi 3096 -, VII| guerra che incomincia mi lascino il tempo di pensare all’ 3097 -, VII| metteva in bella evidenza una lastra sfiorita, che doveva essere 3098 -, V| Un passo risuonava sulle lastre del corridoio, alle spalle 3099 -, XI| Moresche; col suo cortiletto lastricato di marmo, e una fontana 3100 -, IX| labbruzzi ancor bianchi di latte, e strillò.~– Non lo baciate 3101 -, XV| Allah vi guardi, potete lavare nel sangue nemico le ingiurie 3102 -, VII| rispose il Genovese. – Si lavora tutti, a casa mia; si ha 3103 -, XX| persone imbarcate.~Ma così lavorano le fantasie popolari. Intorno 3104 -, III| viaggio il mio piccolo avere. Lavorerò, dissi fra me; sono un cosmografo, 3105 -, XV| Profeta. –~In mezzo a quei lavori alacremente condotti, giungeva 3106 -, XIII| siano parole, ma opere, lavoriamo tutti con ogni diligenza. 3107 -, VII| cose moleste; questioni legali, raccomandazioni da fare, 3108 -, VIII| Beatrice lo giurava, ella era legata a lui nell’eternità.~E gli 3109 -, III| oltre quelle colonne, non leggendo o non curando il divieto. 3110 -, IX| Cristoforo Colombo, che non potè legger più oltre, per allora. Tentò 3111 -, VIII| Andava e veniva silenziosa e leggera, mostrandosi ogni volta 3112 -, XVI| storti giudizi di uomini leggeri, vi hanno inasprito forse 3113 Lett | o modo, o desiderio di leggerla. Lasciate passare un romanzo 3114 -, XII| il cuor gonfio e il passo leggero. Contraddizione, direte; 3115 -, XIV| maturo soldato, per quella leggiadra creatura che viveva al fianco 3116 -, XIV| condizioni di grazia e di leggiadria signorile ella era molto 3117 -, XIX| credenziali dei reali di Spagna. Leggiamole noi, e passiamo, seguitando 3118 -, XVII| Anzi, desidero che la leggiate.~– Perchè?~– Perchè.... 3119 -, VII| deponendo la lettera sul leggio e incrociando beatamente 3120 -, XVIII| sono molti, e il cui nome è legione. Nominerò primo don Fernando 3121 -, III| solamente pochissime. Solone, legislatore di Atene, conobbe il vero 3122 -, XVII| fosse contento nella sua legittima ambizione, felice del colmo 3123 -, V| Almeno, si può sospettarlo legittimamente. Credete voi che il maligno 3124 -, XX| accorta manovra del timone. E lente, quasi solenni, si avviarono, 3125 -, X| rivoltarglisi contro, come una leonessa ferita, e atterrarlo d’un 3126 -, XV| Sebastiano Rodriguez; era nato a Lepi, veniva da Palos, era pilota 3127 -, IV| compagno. – È qualche povero leprotto che sguiscia tra i rami. 3128 -, IX| lettera cattiva, come aveva lette le altre. E si fermò particolarmente 3129 Lett | gli pare. L’essenziale, in letteratura, è di non annoiare il prossimo 3130 -, XIX| nascosta sul copertoio del letticciuolo monastico.~– Dio mio! – 3131 -, XIV| direbbe un sofà, un canapè, un lettuccio, od altro di somigliante. 3132 -, XIX| attendeva al suo ricamo, non levando gli occhi da quello. E don 3133 -, XIV| gentiluomo, stringendo i pugni e levandoli in alto. – Ma qualcuno, 3134 -, XV| noi, anche quella poca ci levano.~Del resto, Ferdinando d’ 3135 -, VIII| quattrini, o il modo di levarcene di tasca, si stropicciano 3136 -, XVI| di più; incominciarono a levargli il titolo onorifico, che 3137 -, I| rispondere, che potesse levargliela di testa. Ma son tanti i 3138 -, XVIII| sognatore di nuovi mondi ci si levasse dai piedi.~– Vi dava dunque 3139 -, XX| avuto il premio; a voi la lezione, o gente di Palos. In qualche 3140 -, VII| e perfino quell’odore di lezzo che è proprio di tante povere 3141 -, III| delle collere umane, mi liberai della brutta catena; da 3142 -, XII| liberarla.~– Non avete da liberar nulla, mia nobile signora. 3143 -, XII| cercarla, a sostenerla, a liberarla.~– Non avete da liberar 3144 -, XVI| imbroglione! E ne saremo liberati, oramai! –~Don Fernando 3145 -, XI| non mirassero che ad aver libere le mani contro di lui. Aspettando 3146 -, XVIII| meritato. Orgogliosa, non ligia che alla fortuna, o alle 3147 -, XII| quando c’è l’antichità del lignaggio? I reali di Castiglia erano 3148 Bio | fecondissimo romanziere ligure nacque a Savona il 14 dicembre 3149 -, VII| cornici della vôlta dei limbelli di cordovano, dalle dorature 3150 -, III| infatti, per essere ai limiti estremi del mondo conosciuto, 3151 -, XIV| marchesa, fissando i suoi occhi limpidi e sicuri negli occhi del 3152 Bio | simpatici. Il suo stile è limpido e scorrevole, senza stento, 3153 -, XX| condurre in prigione i troppo linguacciuti detrattori del governo.~ 3154 -, XIX| convertito, dotto in molte lingue, e perciò interprete designato. 3155 -, XV| a forse mezzo milione di lire. Inoltre, aveva armato cento 3156 -, XI| Cristoval Colon, facendone una lista, non li aveva tutti nominati. 3157 -, VIII| Arabi. Ed ecco, sulle prime liste di terreno che riconquista 3158 -, I| arbitri chiamati a decider la lite aveano sentenziato in favore 3159 -, XI| anche questo è un modo di lodare, e giunge sempre gradito, 3160 -, XX| nobili audacie e sapevano lodarle.~– Che cosa significano 3161 -, V| troppo oltre. – Parlavo per lodarvi, anzi. Se conosceste le 3162 -, XX| ogni donna quando si sente lodata. – E il vostro nome, se 3163 -, X| Gli occhi della marchesa, lodati in quel modo, mandarono 3164 -, VI| ho aspettato.~– E ve ne lodo, e ve ne ringrazio. Temevo 3165 -, XVIII| Giungevano in quel mentre alle logge del primo piano. Di contro 3166 -, XIV| Uscito dal corridoio sul loggiato che guardava sul gran cortile 3167 -, VII| costumi di tanti popoli lontanissimi, che viaggiatori fortunati 3168 Lett | paesista, antico o moderno, del Lorrain o del Corot (per citarne 3169 -, I| Era tempo.~Un rumor di lotta, un tonfo, un grido disperato, 3170 -, III| alberi spezzati, naufragi, e lotte disperate coi flutti. Una 3171 -, III| era allora all’assedio di Loya; finito questo con la presa 3172 -, XII| Madonna, e parere anche di san Luca. Il terzo evangelista, si 3173 -, VI| tutte le vie della patria di Lucano e di Averroè, si vedevano 3174 -, VIII| vi splende sul viso e vi luccica dagli occhi. –~L’amico dai 3175 -, VIII| Comandiamo piuttosto alle lucciole di non rischiarare coi loro 3176 -, XI| egli cadde prigioniero a Lucena; ma ora è manifesto che 3177 -, II| avrebbe potuto appannare la lucentezza dell’astro, era stata così 3178 -, XVI| i più onorevoli e i più lucrativi che mai alcun re avesse 3179 -, XX| alla sua patria, per andar ludibrio ai venti e pascolo ai mostri 3180 -, XIV| una medesima giornata di luglio. Aggiungete ancora che i 3181 Lett | nella sua grandezza, il lumeggiarlo quanto più mi venisse fatto 3182 -, III| e suo confessore. Questi luminari mi hanno dato del pazzo. 3183 -, XIV| fronte, e quell’aureola luminosa, sia pure per un giorno, 3184 -, XV| abitanti delle Canarie, nelle luminose giornale d’autunno. Avevano 3185 -, XVIII| dove il buon Dio gitta le lune vecchie, forse in pascolo 3186 -, VIII| istrada, e in una giornata di lunedì, senza conoscerne i natali, 3187 -, II| marchesa di Moya, e per la lunghezza sua fino a terra, e per 3188 -, VI| parecchie settimane, e parvero lunghissime all’impazienza di donna 3189 -, XI| spedito colà un valoroso luogotenente, il Caid Yahie, con diecimila 3190 -, II| sue speranze, ogni giorno lusingate, ogni giorno deluse.~Ed 3191 -, IX| larghe speranze, onorato e lusingato da alte accoglienze, le 3192 -, XVIII| che alla fortuna, o alle lusinghe della fortuna, Beatrice 3193 -, VII| meglio di certe farfalline lusinghiere, che occhieggiano mezzo 3194 -, XVI| pur vasto quanto Spagna, Lusitania, Inghilterra e Francia insieme 3195 -, X| convulse, che seguitavano macchinalmente a fermare quella ciocca 3196 -, VIII| tempi! Acqua passata non macina.~– Don Alonzo è buono; – 3197 -, XII| che voleva raffigurare una Madonna, e parere anche di san Luca. 3198 -, XII| gloria lo attende! E da quali maestri apprende l’arte il vostro 3199 -, XVIII| sovrano sarebbe stato più magnanimo del re Ferdinando.~– E dove 3200 -, VIII| sicuramente valeva tutte le magnificenze d’un palazzo, tutti gli 3201 -, XI| città di Siviglia. Con feste magnifiche si celebravano colà gli 3202 -, VIII| de Arana era un vecchio magro e piccino. Forse in gioventù 3203 -, VII| Aristotile, e un rabbino Maimonide, non aveva più nel XV secolo 3204 -, VII| rappe da pentole rotte e da maioliche sbreccate.~Per la prima 3205 -, XIX| un abitante dell’isola di Maiorca. Nessuno, a bordo della 3206 Lett | meridiana, quantunque la malafede si sforzi d’intenebrarla 3207 -, IX| los Infantes. Deposti a malapena i suoi fardelli, ridiscese, 3208 -, XVIII| medici vi diranno quante malattie fisiche si possano accompagnare 3209 -, IV| ricordò in quel colloquio malaugurato. Voi non amate me, mi disse, 3210 -, XIX| paraggi, piombando sulle navi malcapitate, sollevandole fino alle 3211 -, VI| cattivo, come il peggiore dei maldicenti. Anche il vin generoso, 3212 -, XIII| condotta col massimo vigore?~– Maledetti Mori! – gridò Beatrice di 3213 -, XII| può non amarvi; una nube maligna è passata tra lei e voi; 3214 -, V| legittimamente. Credete voi che il maligno non possa, per i suoi tristi 3215 -, XIV| ciglia socchiuse una occhiata maliziosa al vecchio soldato.~– Vedete? – 3216 -, XIX| in cuore lo sdegno e il maltalento contro il marinaio genovese. 3217 -, II| lo zio, approfittando del malumore che contro di lui nutriva 3218 -, XIV| mostrato di essere un uomo malvagio. Finirà male, glielo pronostico 3219 -, XVI| uomini, e non istrumenti di malvagità sulla terra. Un gran dolore 3220 -, XVII| allegramente barattate, erano la man di Dio per abbreviare la 3221 -, V| diavolo l’arte inventrice non manca. E bene può egli foggiare 3222 -, V| cuore provava un senso di mancamento improvviso. Ella temette 3223 -, IX| si sentiva in pari tempo mancar la terra sotto i piedi. 3224 -, VI| marchesa di Moya non poteva mancare. Ne conosciamo infatti già 3225 -, XIX| co’ suoi occhi che niente mancasse; da ultimo si ridusse nel 3226 -, XII| particolarmente, ci siete mancata; voi, Beatrice Enriquez, 3227 -, VI| avvicinarsi a lui le erano sempre mancate. Quella volta, per altro, 3228 -, VI| avrete potuto, essendovi mancato il tempo e l’occasione. 3229 -, I| Castiglia, ma a cui qualche cosa mancava ancora: il reame di Granata, 3230 -, X| quell’aureola!... Non mi mancherà più che il piedistallo e 3231 -, XV| è buon padiglione a cui manchi una tomba. –~Queste ed altre 3232 -, XIX| Rey. Yo la Reyna. – Por mandado del Rey e de la Regna: Yohan 3233 -, XV| in salvo la sua famiglia, mandandola verso gli Alpuxarres, con 3234 -, XX| primo almirante del regno, mandandolo a scoprire le nuove terre 3235 -, V| rivale è sempre difficile a mandar giù. Beatrice di Bovadilla, 3236 -, V| ammetto; e potevate anche mandargli in presente qualche migliaio 3237 -, XI| cento cavalieri animosi, e mandarli alla più arrisicata, alla 3238 -, XV| reale ingiungeva che si mandasse alla Rabida un valletto, 3239 -, IX| della lettera.~– Chi vi ha mandata? – le disse. – Donna Beatrice 3240 -, XVIII| breve termine di tempo. Mandate frattanto sulle traccie 3241 -, XVII| Alonzo, – la regina non manderebbe due messaggeri in una volta.~– 3242 -, XVI| hanno decretato che voi mandiate ad effetto la vostra audacissima 3243 -, XVIII| amici più cari; e gli uni mando a trattenere sulla via della 3244 -, XI| E alla tomba di Cristo mandò in presente lo stesso velo 3245 -, VII| nei tempi migliori; le sue mandrie davano sempre i più agili, 3246 -, XVI| sarebbe stato certamente più maneggevole. Col Talavera, di cui poco 3247 -, VII| Quintanilla, quello che maneggiava le entrate del reame, si 3248 -, XVII| mezz’ora, forse il tempo di mangiare un boccone, e di far sellare 3249 -, XVII| invito dell’amico; avrebbe mangiato un boccone in fretta; poi 3250 -, XVII| nitrito che veniva dalla mangiatoia, sebbene diretto come saluto 3251 -, XV| buona cattolica?~– La cosa è manifesta; – rispose don Cristoval; – 3252 -, XIX| Comunque, poichè Iddio si è manifestato, noi dobbiamo aver fede. 3253 -, XI| prigioniero a Lucena; ma ora è manifesto che in quella passeggera 3254 -, VI| avanzò per trattenere quella manina irreverente.~– Ahi, querido 3255 -, XX| di vederne ritornare un manipolo. E per la partenza sua, 3256 -, III| nautiche e ricopiando antichi manoscritti. La gente credeva che io 3257 -, XX| spuntavano dall’alto dei mantelli, mentre i lembi inferiori 3258 -, XIX| Bovadilla. Ben altre ragioni gli mantenevano in cuore lo sdegno e il 3259 -, XVI| il decimo dei profitti, e mantengo la mia domanda. Ma offro 3260 -, XI| mille ducati d’oro, per il mantenimento dei monaci del Santo Sepolcro. 3261 -, III| custodito da troppi; non fu mantenuto. E si rise della credulità 3262 -, XV| Credete voi che il nemico manterrebbe i suoi patti? Le umiliazioni 3263 -, VIII| di servirvi, don Inigo; manterrò la mia promessa, occupandomi 3264 Lett | stare la tesi sostenuta dal Manzoni in una famosa sua lettera, 3265 -, VIII| parte ci vivono ancora, maomettani, cristiani ed ebrei. Avevano 3266 -, XI| spiriti audaci del fanatismo Maomettano. Boabdil era finalmente 3267 -, XVII| dei marchesi; non poteva maravigliarsi per l’arrivo dei conti. 3268 -, XVIII| gente. L’augusta donna, che maravigliava i suoi sudditi con l’altezza 3269 -, XV| della terra e del cielo, maravigliavano del severo giudizio che 3270 -, VIII| Questo è già stato detto, e maravigliosamente, in un verso famoso, dal 3271 -, XI| visto Sevilla, no ha visto maravilla. Ma ella desiderava di andarci 3272 -, XV| scelti, custodendone la marcia, avrebbero avvertito di 3273 -, VII| globo, dei venti e delle maree, delle isole e dei continenti, 3274 -, I| le acute fragranze della marina, venivano i dolci effluvi 3275 -, XV| signore di porti e di spiagge marine.~A lui primamente fu chiesto 3276 -, VIII| spesso la canzone del Dio marino e della principessa addormentata 3277 -, XIV| sentire la vostra autorità maritale, non è vero? – ripigliò 3278 -, III| e che questa sorella era maritata nella piccola città di Huelva, 3279 -, XIX| stimolare quelle popolazioni marittime. Gli erano assegnati per 3280 -, XVI| Castiglia, nei loro dipartimenti marittimi.~– E poi?~– In tutte le 3281 -, XI| cortiletto lastricato di marmo, e una fontana nel mezzo.~ 3282 -, I| gli ardeva, e il sangue martellava alle tempie. Con un moto 3283 -, XIII| per loro i sacrifizi e i martirii.~Le feste di Siviglia erano 3284 -, X| le sue vesti gallonate la maschera di serenità, a cui con tanto 3285 -, VI| tengono della madre, i maschi. Ma a proposito, – soggiunse, 3286 -, VIII| figliuoli.~– Quanti?~– Due; un maschio e una femmina.~– Ah, c’è 3287 -, VIII| si mosse, come una brava massaia che attende senza perder 3288 -, VII| Ma c’erano delle vecchie masserizie che la pretendevano a nobiltà, 3289 -, I| tra sè. – Forse uno dei mastini di Sua Altezza il re? Ma 3290 -, I| poteva esser l’opera di un mastino, poichè, insieme con la 3291 -, XVII| diede una guardata ai libri mastri, fece due o tre giri per 3292 -, VI| doveva trovarsi presso il mastro di palazzo. Conosciuto il 3293 -, III| sentire contro le mie ragioni matematiche intorno alla forma della 3294 -, XVI| si trattava d’interessi materiali, ed ho voluto lasciarli 3295 -, VIII| era quello del diavolo, materialmente parlando; tanto vero, che 3296 -, I| cariche di scaglia e di materie incendiarie. Erano dunque 3297 -, VI| levò di peso, e con impeto materno se lo recò tra le braccia.~ 3298 -, XI| contendendo di destrezza coi mattaccini di strada. Alonzo di Ojeda, – 3299 -, XI| dove sarebbe andato ogni mattaccino, ma dove nessun altro avrebbe 3300 -, XIV| tutti i demoni notturni, mattutini, meridiani, e di tutte le 3301 -, XIII| Francisco. – Lasciate che io la maturi. Già, a mali estremi, estremi 3302 -, III| e l’inglese ser Giovanni Maundeville, oltrepassarono quel segno 3303 -, VI| per attraversare la plaza Mayor.~In fondo alla piazza s’ 3304 -, XIX| capo di nulla. Intanto, che mazzata tra testa e collo per tutt’ 3305 -, XII| donde faceva bella mostra un mazzo di fiori freschi; l’unica 3306 -, VIII| palpiti luminosi i cupi meandri d’un bosco, in una notte 3307 -, VI| tondo di velluto, con una medaglietta alla banda; la persona coperta 3308 | medesime 3309 | medesimi 3310 -, I| prontamente accorso, stava medicando le ferite. Batteva le labbra, 3311 -, II| guaio, il gran terrore del medio evo, e di parecchi secoli 3312 -, XVIII| francava la spesa. Egli aveva meditata la sua piccola vendetta, 3313 -, XIII| apparenza. – In due anni di meditazione del dotto consiglio niente 3314 -, X| via di tutte le rive del Mediterraneo, delle coste e delle isole 3315 -, XI| spicchi il suo cuore, come le melarance. E l’uomo di alto valore 3316 -, XX| faceva tremare per tutte le membra, ma con gli occhi rivolti 3317 -, XX| agosto dell’anno 1492, giorno memorabile nella storia del mondo civile, 3318 -, XIV| quell’uomo, in una notte memoranda, aveva avuta la sorte di 3319 -, IV| capricci della sorte, e, memore di un benefizio ricevuto ( 3320 -, XIX| dell’almirante erano Diego Mendez, Francesco Ximenes Roldan 3321 -, II| quella donna non era una mendicante, ed egli ebbe modo di ravvedersi 3322 -, III| diversa opinione don Pedro Meneses, conte di Villa Real, ed 3323 -, XVII| faccio come la mula di Bobo Menguado, che portava il vino e beveva 3324 -, I| conclusione di un ragionamento mentale, che faceva in quel punto 3325 -, XI| Bovadilla! – soggiunse mentalmente, chiamandosi con la stessa 3326 Bio | pubblicava i suoi proclami.~A Mentana fu ferito al fianco in uno 3327 -, III| giorno, sicuramente. Perchè mentirei? E perchè non si potrebbe 3328 -, II| seguente, per non dare una mentita alla notizia di don Alonzo 3329 -, XIII| Cristoval era un uomo leale; non mentiva; era degno di stima. Ed 3330 -, XII| nella fronte stretta, nel mento più acuto che ovale, nelle 3331 -, III| Di questa terra fa pur menzione Aristotele, che le dà il 3332 -, IV| mio ad una vostra pietosa menzogna? Vedete; quello che io non 3333 -, XV| abbastanza ancor io, di menzogne e di tradimenti. Un giorno 3334 -, IV| don Alvaro, dopo avermi meravigliata, mi fece andare in collera. 3335 -, XI| esercito Castigliano; anch’esso meravigliato, non meno della popolazione 3336 -, II| Cipango, e tutte le altre meraviglie che aveva rese popolari 3337 -, II| del rossore le tornavano meravigliosamente a viso. Don Cristoval non 3338 -, VII| dove la pianta uomo ha dato meravigliosi esemplari, hidalgo è il 3339 -, III| generazioni di tessitori e di mercanti di lane; ed io tra le lane 3340 Lett | tutta chiara oramai di luce meridiana, quantunque la malafede 3341 -, XIV| demoni notturni, mattutini, meridiani, e di tutte le ore del giorno, 3342 -, IV| poteva tornarmi a danno, meritando a lui una nota di slealtà. 3343 -, XIII| l’altra sarebbe come non meritarne nessuna. –~Isabella parlava 3344 -, V| voi, Paola ed Eustochia, meritarono di essere annoverate tra 3345 -, XI| tra i santi; ma bene aveva meritate le sue sette ore di sonno. 3346 -, XVIII| nobile carattere gli avevano meritati. Quando fu l’ora di separarsi, 3347 -, XVIII| rilievo, anche un dubbio meriterebbe d’esser chiarito; e per 3348 -, XIV| fuori da un quadro, e che meriterebbero di ritornarci, per durare 3349 -, XIV| ancora la voce.~– Se lo meriterete, perchè no?~– Badate, bambina! – 3350 -, XII| frattanto; – e delle più meritevoli, perchè essa è una delle 3351 -, XVI| più parole che io non ne meriti. Che dovrei io fare, per 3352 -, VII| una bella fiorentina, che meritò l’amore di un grande poeta.~– 3353 Bibl | conquista d’Alessandro – Il merlo bianco – La donna di picche – 3354 -, XVII| cavaliere? – diceva l’ostessa, mescendo a braccio teso il suo vino 3355 -, XVIII| domandava don Cristoval era così meschina, che un ricco privato, il 3356 -, VI| costumi, rispondenti alla mescolanza o alla convivenza pacifica 3357 Lett | fine, non fate voi un’opera mescolata di documento e di fantasia, 3358 -, II| ebbe udito dalla vecchia messaggera che la bella e superba marchesa 3359 -, XI| riaversi, giungevano a lui messaggi del re Ferdinando, chiedendogli 3360 -, XV| non si fece pregare. Al messaggiero che gli recava l’invito 3361 -, XIII| scarse e deboli ragioni messe innanzi dal suo primo fautore, 3362 -, XIII| la più parte contrarii; e messer Cristoforo era servito, 3363 -, VII| gaiezza, ma anche senza mestizia, con quel suo accento, con 3364 -, XVIII| discosto da Granata, che tutto mesto e cogitabondo proseguiva 3365 -, VIII| genovese non era anche alla metà della sua odissea, quando 3366 -, VI| un cerchio di legno, o di metallo, ingrossato torno torno 3367 -, IX| volete ancora che ve la mettano in carta, munita di sigillo 3368 -, I| testimone dipingeva la scena, mettendola, per così dire, sotto gli 3369 -, II| modo di riparare l’errore, mettendone in chiaro le ragioni; e 3370 -, XVI| sala del consiglio, e si metterà in carta ogni cosa. –~Don 3371 -, II| si sarebbe astenuto dal metterci tanto ardore di convinzione. 3372 -, XIII| dimenticare che insieme con la sua metterebbe a rischio la vita degli 3373 -, XIII| qualcheduno è venuto a metterla su. Ma chi potrà essere 3374 -, VI| Francisco le aveva detto, per metterle una spina nel cuore; ma 3375 -, XVI| definitiva del re, vorrei metterli io. –~Il Talavera scattò 3376 -, III| la sua risoluzione, per metterlo sul mio cammino, a soccorso 3377 -, XVI| ricredersi sul conto mio. O mi metterò col debito onore all’impresa, 3378 -, V| regina. Ma vorreste che io mettessi la mia autorità al servizio 3379 -, IX| credete? – riprese questi. – Mettetemi alla prova.~– Messere, – 3380 -, VI| Carino, – soggiunse, – metti qua la tua piccola mano; 3381 -, IV| è un giorno guadagnato; mettiamolo da parte; ce ne ricorderemo.~– 3382 -, XVI| Sempre lui!~– È vero che lo mettono in tutte le salse, oramai; – 3383 Lett | deboli, di mezzi uomini, di mezze donne, di bricconi o di 3384 -, XVII| vento vi porta?~– Vento di mezzogiorno, come vedete. Vado verso 3385 -, XX| di migliaia; e quando li mieteva la peste, cadevano a miriadi, 3386 -, V| mandargli in presente qualche migliaio di maravedis....~– Profanatore! – 3387 -, XX| ha creduto opportuno di migliorare la vostra casa, e sia sacro 3388 -, XX| condizione si è in ogni modo migliorata; il re Ferdinando ha creduto 3389 -, III| di forestieri. Duchi di Milano e re di Francia non le hanno 3390 -, XV| moneta d’oggidì a forse mezzo milione di lire. Inoltre, aveva 3391 -, XIV| cure e nei travagli della milizia il meglio della loro esistenza, 3392 -, XI| modo di rispondere alle minacce del Sultano d’Egitto.~In 3393 -, VI| che mandarono un lampo di minaccia, brevemente rispose:~– Bene, 3394 -, XI| ambasciatori il sultano d’Egitto, minacciando di distruggere la tomba 3395 -, XV| In pace gridano tutti, e minacciano. Viene il pericolo? si nascondono 3396 -, XIV| marito.~– Vi proibisco di minacciar chicchessia; – gli gridò, 3397 -, I| sentimento di gelosia aveva minacciato di divider da capo. Marito 3398 -, XVI| che dire a quella donna la minima parte di ciò che sento nel 3399 Bio | il teatro, ma con molto minor fortuna del romanzo, in 3400 -, IV| guadagnarlo con una schietta e minuta esposizione delle sue fortunose 3401 -, I| faceva obbligo di sapere minutamente ogni cosa, se pure altre 3402 -, XII| verità, non badano a tante minutezze; vedono la bellezza, o piuttosto 3403 -, XX| salpare le ancore. Per qualche minuto, nel silenzio universale, 3404 -, XIV| con l’occhio alle cento minuzie della vita di Corte, con 3405 -, XIV| ma se ancora non lo è, mira a diventarlo. Quella donna 3406 -, XVIII| per la gloria sua ad una mirabile impresa; a chi per la potenza 3407 -, III| conosciuto, son più frequenti i miraggi, più eloquenti gli indizi 3408 -, II| svolge il favore del re, mirano tutti; nessuno ha uno sguardo 3409 -, XIII| pensava che il suo confessore mirasse piuttosto a tenersi imparziale, 3410 -, XI| di Castiglia ad altro non mirassero che ad aver libere le mani 3411 -, IX| miserabile avventuriere. Aveva mirato troppo alto: si era proposto 3412 -, XI| Sicuramente no; ma egli mirava a guadagnar tempo. Per lui, 3413 -, II| castigliana? E tutti alla guerra miravano i nobili della corte di 3414 -, XX| mieteva la peste, cadevano a miriadi, come le mosche. Poi, quello 3415 -, IX| cosmografo valente, era un miserabile avventuriere. Aveva mirato 3416 -, I| posta con la vostra mano misericordiosa, e provare il tormento di 3417 -, I| con una certa curiosità, mista di orgoglio nazionale, il 3418 -, XVI| Ippona, parlava dei santi misteri della nostra religione. 3419 -, XIII| di Bovadilla non faceva mistero della sua amicizia per don 3420 -, VIII| re Ferdinando era sempre misurata; alla regina, in quella 3421 -, X| Egli, per verità, si era misurato qualche volta, paragonandosi 3422 -, XVII| quella dama ostinata a più miti consigli.~– Che volete che 3423 -, V| Flegetonte? Questa, a dir vero, è mitologia; – soggiunse il vescovo 3424 -, III| pelli i tetti delle loro mobili case. Ora, dicevano i miei 3425 -, XV| avverarsi le profezie di Mocer, il sant’uomo che ha annunziata 3426 Lett | loro medesimo dubbio; la moda non va più per quel verso, 3427 Lett | buon paesista, antico o moderno, del Lorrain o del Corot ( 3428 -, VII| spelonca, ma certamente un modestissimo alloggio, reso un po’ squallido 3429 -, XV| case vostre, l’onta alle mogli, alle figliuole, la profanazione 3430 -, III| del paese, donna Filippa Mognis di Perestrello, dolce e 3431 -, XII| Bovadilla capì di esser molesta. Ma ella aveva incominciato; 3432 -, X| idea ritornava insistente a molestarla. Ma infine, si poteva anche 3433 -, XI| l’avrebbe più altrimenti molestata con le sue galanterie. Perchè 3434 -, XIX| Signori di Biscaia e di Molina, duchi di Atene e di Neopatria, 3435 -, VII| dell’epoca imperiale Romana, mollemente adagiata sulla riva destra 3436 -, VIII| posso scempiarmi, non posso moltiplicarmi: e dopo tutto, meglio uno 3437 -, IV| speranza, son poche; ma possono moltiplicarsi, possono ripetersi, circondarsi 3438 -, XII| umile.... come una povera monaca di san Francesco. E dell’ 3439 -, XVII| immaginarmelo; – disse la serva monacale, con accento di persona 3440 -, XV| che dànno qualche volta i monarchi, ce la possiamo godere; 3441 -, VI| casa di severa apparenza monastica, che ne dissimulava abbastanza 3442 -, XIX| copertoio del letticciuolo monastico.~– Dio mio! – esclamò, tra 3443 -, I| dei due associate sulle monete; le armi di Castiglia e 3444 -, VII| tenera età. Non portava monile al collo, nè pendenti agli 3445 -, XX| detto altro, dopo quel suo monosillabo, rispettò il suo raccoglimento 3446 -, XIV| ridere. Tanto è vero che la monotonia delle sensazioni non eccita 3447 -, VIII| veduto dal nunzio pontificio, monsignor Antonio Geraldini, e dal 3448 -, III| e dal nunzio pontificio, monsignore Antonio Geraldini, a cui, 3449 Bibl | lettore della principessa – Monsù Tomè – Casa Polidori – La 3450 Bibl | Tomè – Casa Polidori – La Montanara – Uomini e bestie – Arrigo 3451 -, V| poveri mortali, facendoli montare in superbia, affinchè si 3452 -, XV| basterebbero tre navigli, montati da cento uomini animosi, 3453 -, XI| gran porta dell’Alcazar montato sopra un asinello, e fieramente 3454 -, X| don Cristovai, un obbligo morale si offriva subito all’anima 3455 -, V| consolo di saperlo in... na... morato; – replicò la marchesa, 3456 -, VI| rosate, e la ficcò nelle morbide ciocche di capegli, che 3457 -, XIX| avranno avuti più fitti, più morbidi e più lucenti dei miei. 3458 -, XI| Ma ben presto la biscia mordeva il ciarlatano; le mormorazioni 3459 -, XIV| soffrire la povera carne umana, mordi a tua posta, fa sanguinar 3460 -, VII| diramazione della Sierra Morena, Cordova, magnifica per 3461 -, XV| vuol essere, non pianto. Moriamo tutti, difendendo la patria. 3462 -, XV| stato per la sua fama il morir prima, difendendo Granata! 3463 -, XVII| restare; e resterò, dovessi morirne. Già, pensandoci bene, a 3464 -, XVII| o nessuno mi vedrà più; morirò sotto queste volte. Soy 3465 -, XIV| gente che vede; la gente che mormora. Se al mio orecchio è giunta....~– 3466 -, II| avuto tempo nè ragione di mormorare. E bene ragionava la bella 3467 -, XX| Beatrice Enriquez si morse le labbra a sangue. Levò 3468 -, XIV| quando incominciò a sentire i morsi della gelosia, di quest’ 3469 -, V| indurre in errore i poveri mortali, facendoli montare in superbia, 3470 -, X| peggio. Sono stato offeso, mortalmente offeso; lo avete riconosciuto 3471 -, XX| cadevano a miriadi, come le mosche. Poi, quello che si teme, 3472 -, XVII| sul terrazzo della grande moschea, come facevano i preti musulmani, 3473 -, XV| religione, e dei riti loro nelle moschee: conservassero pure usi, 3474 -, II| rimediare al mal fatto, mostrando di averlo dimenticato. Così 3475 -, XX| indietro, e non dubitando di mostrar loro la sua bella faccia 3476 -, VI| benevoli fosse quello di mostrarci a loro nella sincerità della 3477 -, XIII| dal re di Francia, e posso mostrarle a Vostra Altezza, insieme 3478 -, VII| ed ha ingegno e studi per mostrarsene degno, può entrare nei consigli 3479 -, I| pazze proposte, e troppo si mostrasse buona con lui, lasciandolo 3480 -, XI| misero stato del reame, e mostratogli quanto fosse meglio fidarsi 3481 -, IV| effusione di cuore. – Io mi mostrerò degna della vostra fede. 3482 -, XII| patire insulto di volgari motteggi. La guerra, continuata con 3483 -, XI| ed era passato davanti ai motteggiatori, superbo e bello come il 3484 -, XI| lasciati trascorrere a qualche motteggio; ma il vecchio gentiluomo 3485 -, II| Cavaliere, – disse la dama, movendo lentamente incontro a don 3486 -, VIII| grazia delle sue giovanili movenze. C’era forse un pochettino 3487 -, I| scorgere qualche cosa che si movesse, o la tela strappata, o 3488 -, XX| perdeva più uno dei loro movimenti. La sua anima era là, in 3489 -, XVI| efficacemente della marchesa di Moyà; la quale, in fin dei conti, 3490 -, XVIII| Sappiamo, – rispose ella, mozzandogli le parole sulle labbra, – 3491 -, XVII| Accorse l’oste, accorsero i mozzi di stalla; il primo per 3492 -, XX| accogliere come un povero mozzo, come un garzoncello di 3493 -, XX| famiglie? L’Oceano era fosco, e mugghiava; con quella sua voce sorda 3494 Bibl | tutto o nulla – Fior di mughetto – Il Conte Rosso – Dalla 3495 -, III| città di Huelva, ad un certo Muliar. Andiamo da costoro, dissi 3496 -, XVIII| Castilla y por Leon, nuevo Mundo hallò Colon. Vedete? senza 3497 -, XIX| dovevano provvedere viveri, munizioni, e ogni cosa che bisognasse; 3498 -, III| per questo fanciullo che muore.~– Povero amico! – esclamò 3499 -, XVI| guerra indegna che vi si muove da ogni parte! Vi giuro 3500 -, XVII| penso e sento di voi, non muovendomi da questo ritiro, che sarà 3501 -, XIX| giorno aveva sperato di muoverla, di toccarle il cuore, andando 3502 -, IX| de los Infantes; non mi muoverò dalla mia cameretta, fino 3503 -, X| una osservatrice che si muovesse soltanto per impulso di 3504 -, XX| accanto alla città di Palos, e muovevano verso l’isolotto di Saltes,