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Anton Giulio Barrili Le due Beatrici Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Cap. grigio = Testo di commento
3505 -, XIX| Cordova, di Corsica, di Murcia, di Jahen, dell’Algarve, 3506 -, VII| scalini, il verdastro dei muri circostanti, e perfino quell’ 3507 -, IX| taluni avevano rizzato muso, ed erano i più ignoranti; 3508 -, II| scampo sul mare.~Malaga musulmana vide compiuto in una notte 3509 -, XV| reggessero con le leggi musulmane, sedendo anche al fianco 3510 -, VII| una figlia d’hidalgo.~– I mutamenti di fortuna, – diss’egli, 3511 -, VI| passeggiando a coppie, mutando spesso compagnia, come avviene 3512 -, VI| al vostro buon servitore, mutandogli in nemici tutti coloro che 3513 -, IX| disgraziato marinaio, come i babbi mutano di consiglio; e le ragazze, 3514 -, VI| col desiderio evidente di mutar discorso. – E voi, frattanto, 3515 -, XIII| era quella, e non potevano mutarla le troppo lontane speranze 3516 -, XVI| parole, per voi. Non voglio mutarmi oggi a vostro riguardo, 3517 -, XIII| mia sventura, che potesse mutarne a mio favore il giudizio.~– 3518 -, XI| che sentiva, e sopra tutto mutarsi da quello di prima. Infine, 3519 -, XV| sperare che quel nemico si mutasse una volta per lui? Ci sarebbe 3520 -, IV| dispiacermi. Ciò che direte non muterà nulla nei miei sentimenti 3521 -, XIV| fosse gran maestro, non muterei nelle mie parole una sillaba. 3522 -, XVI| O, ripensandoci meglio, muterete qualche parte delle vostre 3523 -, XVI| alla sua presenza, nè io muterò sillaba nelle mie domande, 3524 -, XX| lagrime di commozione, inni muti di gratitudine al cielo, 3525 -, V| è dunque speranza che vi mutiate, verso quel povero navigatore, 3526 | N. 3527 -, V| consolo di saperlo in... na... morato; – replicò la 3528 Bio | fecondissimo romanziere ligure nacque a Savona il 14 dicembre 3529 -, XV| due valorosi cavalieri, Nahim Reduan e Muhamad Ben Zaid. 3530 -, III| Giovanni muoveva all’impresa di Napoli, per ricuperare quel regno. 3531 -, XII| più acuto che ovale, nelle nari finissime, ma forse più 3532 Lett | quell’azione ad un fine, non narrando, non riferendo dei vostri 3533 -, III| scozzese del sesto secolo che narrano esserci approdato; ed anche 3534 -, III| può esser troppo lunga a narrare, troppo lunga per una breve 3535 -, VIII| diss’egli, dopo aver narrata e commentata la propria 3536 Lett | di valore artistico nel narratore, il romanzo di costumi contemporanei 3537 -, XIX| tiravano nell’abisso. Si narrava anche di strani uccelli, 3538 -, XI| nelle schiere di Ferdinando Narvaez; con questa ho intimato 3539 -, XV| più rimossi di là.~Così nasceva Santa Fè, essendo questo 3540 -, XI| a sedarla. Altre rivolte nascevano qua e là, specie nei dominii 3541 -, IX| non aveva intenzione di nascondergli nulla.~– Meglio così! – 3542 -, XX| agli occhi, e cercava di nasconderle, traendosi sulla fronte 3543 -, XX| che in mezzo alla calca si nascondessero i servitori del bargello, 3544 -, VII| Ma questi, almeno, non la nascondevano tutta. Come mai tanta bellezza 3545 -, XV| minacciano. Viene il pericolo? si nascondono tutti. –~Non era così sfiduciato 3546 -, VII| quelli che ancora ci tien nascosti la vita.~– Che ne sapete 3547 -, XIV| gigliata, appesa con un nastro rosso alla parte sinistra 3548 -, III| accanto alla mia città natale. Debbo dirvi anche il nome 3549 -, XIX| diciassette aprile, l’anno della natività di N. S. Gesù Cristo mille 3550 -, XIX| bordo della Santa Maria, era nativo di Palos.~Di Palos o di 3551 -, X| e gli era parsa una cosa naturalissima, pienamente giustificata 3552 -, XI| queste cose le parevano naturalissime. Ma quell’uomo non le sentiva 3553 -, VII| sfioriva.~Questi erano pensieri naturalissimi in lui, e in quell’ora fiorivano 3554 -, III| squarciate, alberi spezzati, naufragi, e lotte disperate coi flutti. 3555 -, VIII| qualche cosa dal grande naufragio della nostra casa; ci vorranno 3556 -, III| Portogallo adunque, io, povero naufrago, credevo che mi portasse 3557 -, VI| carte, di sfere e d’arnesi nautici, la vostra casa del Rey 3558 -, I| molto somigliante alla navaja dei Catalani, e con la punta 3559 -, XI| Almayar, a capo di un’armata navale, veleggiava sopra la città 3560 -, XVI| Si parlava di battaglie navali, tra Genovesi e Veneziani. 3561 -, VIII| di Leon, d’Aragona e di Navarra per giunta.~– Intendo; – 3562 -, XVI| mare; laddove io avrò osato navigar primo il tratto di mare 3563 -, XX| ricordare che fossero state navigate in parte, almeno fino alle 3564 -, XX| sia un pazzo, egli che ha navigato tanti anni ed ha fatto conoscere 3565 -, IX| tratta difese le idee del navigator genovese.~Cristoforo Colombo 3566 -, I| curiosità, mista di orgoglio nazionale, il secondo concerto di 3567 -, III| sulla fede di Ctesia e Nearco. Il veneziano Marco Polo, 3568 -, II| rispettosa distanza, come le nebbie dal disco della luna, quando 3569 -, III| dei conti non supponeva necessariamente piana la superficie della 3570 -, VIII| doleva di tutti quei passaggi necessarii per tante trafile gerarchiche, 3571 -, XVI| titolo, signora, voi potete negarmelo; io m’inchinerò al vostro 3572 -, XX| cui poteva bastare, per negarvi giustizia, il parere del 3573 -, XIX| veramente, non gli era negata; ne era prodigo anche il 3574 -, XVIII| Altezza che questi onori, oggi negati, non basterebbero poi, quando 3575 -, IX| una colpa sua, un giudizio negativo che ella stessa aveva preveduto?~ 3576 -, XVII| qualcuno, di avergli negato una così giusta onoranza. 3577 -, XI| dotti personaggi del reame negavano risolutamente che si potesse 3578 -, V| affermazioni o nelle sue negazioni come in una rocca munita; 3579 -, XIX| questo viaggio, non lo negherete neppur voi; un gran rischio 3580 -, XVI| Negatelo, se potete.~– Non lo negherò; – diss’egli. – Mi gioverò 3581 | negl’ 3582 -, XI| potuto ottenere migliori. Negoziata la capitolazione (e per 3583 -, XVI| lettore ha già capito che i negoziatori erano tutti contrarii; e 3584 -, XI| mondo, sarebbe stato il negozio di un’ora. Ma ci sono le 3585 -, XVII| Alonzo, facendo volentieri il negromante. – Io lo vedo in questo 3586 -, II| col crescere delle forze nemiche intorno alle mura; non più 3587 | nemo 3588 -, XIX| Molina, duchi di Atene e di Neopatria, Conti di Rossiglione e 3589 -, XV| giunture squamose i segni nerastri della “tenace pece”. In 3590 -, I| tutto ingemmato di stelle, nereggiavano all’orizzonte i minareti 3591 -, IV| tenera Bovadilla aggrottò le nerissime sopracciglia, e guardò fissamente 3592 -, IV| mostrata spesso inquieta, nervosa, quasi irritata contro sè 3593 -, VI| Beatrice di Bovadilla; rideva nervosamente, mentre con passo spedito 3594 -, V| dell’uscio spalancato, ombra nettamente disegregata nella luce del 3595 -, XIV| capegli bianchi come la neve, e bianchi del pari i mustacchi; 3596 -, VIII| coi capelli brizzolati!~– Nevi d’estate, mio caro. Se n’ 3597 -, III| basso, e piove, grandina e nevica dal basso in alto?” E passi 3598 -, X| che il piedistallo e la nicchia. Andiamo, via; siete ancora 3599 -, VIII| dal “terzo re di Spagna”; nientemeno che da don Pedro Gonzales 3600 -, XVII| cavalcature al coperto.~Qualche nitrito che veniva dalla mangiatoia, 3601 -, III| Don Cristoval Colon, nobilissimo tra tutti gli stranieri 3602 -, VII| dalla natura il dono di nobilitare tutto quel che faceva.~Pensò 3603 -, VI| trovare ciò che potrebbe nobilitarla; le vostre carte nautiche, 3604 -, III| divoratori inesorabili di navi e nocchieri? In un dirupo, che non permetta 3605 -, III| terre che qualche inesperto nocchiero avrà pur ricercate, ma invano. 3606 -, VIII| Il matrimonio ha le sue noie, lo so; ma esso, per questo 3607 -, XIV| cavaliere non si faceva punto noioso. Qui, poi, a spiegare il 3608 -, II| nuova potenza, ugualmente nomade, che scacciò la corte dalle 3609 -, XVIII| di Castiglia e d’Aragona, nominalmente uniti per il matrimonio 3610 -, XVI| Cristoval. Non intendo di nominar io gli ufficiali di giustizia 3611 -, XIX| cattura della caravella nominata la Pinta, appartenente a 3612 -, XVI| dovrebbero, se mai, esser nominate per le prime. Ma già, – 3613 -, XIX| firmò un decreto con cui nominava paggio del figliuol suo, 3614 -, XVI| disse don Cristoval. – Li nomini la regina.~– E la regina 3615 -, XVI| son io particolarmente che nomino i giudici. La prima firma 3616 -, X| tanti desiderii, gloriosa, noncurante, inaccessibile, come il 3617 -, I| altri, la freddezza e la noncuranza di tutti. Di tutti, poi?... 3618 Lett | e più spesso, pigliando norma dai mali, veri o presunti, 3619 -, II| farsi sentire. Allora i notabili della terra fecero consiglio 3620 -, XIV| ragionare; – soggiunse, notando l’aria freddamente superba 3621 -, VII| descrizione. Una cosa si poteva notare, perchè saltava agli occhi, 3622 -, X| semplice, ve l’ho detto. Aveva notata la benevolenza della gran 3623 -, XII| Bovadilla, mio buon fratello, mi notava un giorno, e con una certa 3624 -, IX| salì certe scale a lui ben note, e bussò all’uscio degli 3625 -, V| breve statura, tanto più notevole al paragone di quella d’ 3626 -, VI| dove passava egli le sue notti? Qui non bastava pigliar 3627 -, XIV| cella, con tutti i demoni notturni, mattutini, meridiani, e 3628 -, XIX| Cristo mille quattrocento novantadue. Yo el Rey. Yo la Reyna. – 3629 -, XVI| sia io il portatore della novella; – soggiunse l’arcivescovo 3630 -, XV| cosa con essi. –~Era il 25 novembre 1491. La giornata fu spesa 3631 -, XIX| al nuovo paggio, era di novemila quattrocento maravedis.~ 3632 -, XVI| non vi ha collocato nel novero dei profeti! Dei profeti 3633 -, XVIII| Por Castilla y por Leon, nuevo Mundo hallò Colon. Vedete? 3634 -, XVI| uno Zafra, un Tendilla, un Nugnez, un Ovando, un Bovadilla, 3635 -, VII| terzi della giornata fra i numeri; il resto del suo tempo 3636 -, XI| finalmente a capo di un esercito, numeroso se non disciplinato; e tanto 3637 -, VIII| forestiero. Ma qual è, santi Numi, la donna che, sapendosi 3638 -, VI| fama, una calunnia potrebbe nuocere al vostro buon servitore, 3639 -, XII| dir tutto, fosse pure per nuocerti. Ed è vero; non so mentire; 3640 -, XVII| scribi.... e farisei.~– Voi nuotate sempre nell’oro, don Alonzo.~– 3641 -, XI| possedimenti nella Vega di Granata, nuoteranno nell’agiatezza, m’immagino.~– 3642 -, III| frangente, ed afferrai a nuoto la spiaggia. Quel giorno, 3643 -, XV| aperti; e quando si parò nuovamente davanti ai suoi occhi la 3644 -, III| terranno in casa loro, lo nutriranno almeno, fino a tanto che 3645 -, XI| fuggire ogni altra donna, di nutrirsi del proprio dolore. Una 3646 -, II| malumore che contro di lui nutriva sempre il nipote.~Erano 3647 -, VII| giorni, c’era uno sciame, un nuvolo, un visibilio di gentiluomini, 3648 -, VIII| Il marinaio genovese, obbedendo al desiderio di donna Beatrice 3649 -, IX| donna? Ditemi di lei, Pedro. Obbediente a suo padre, ella non mi 3650 -, XVI| Che dovrei io fare, per obbedirla?~– Non per obbedirmi, ma 3651 -, XVI| per obbedirla?~– Non per obbedirmi, ma per appagare un mio 3652 -, X| voglio.~– Ed io son qua ad obbedirvi. Mi avete domandato poc’ 3653 -, XIV| ed alla consuetudine si obbedisce tutti egualmente. E poi, 3654 -, XVII| caduta una lagrima.~– Sarete obbedita; – rispose il Quintanilla.~ 3655 -, XIII| detto: obbedirò; avrebbe obbedito senz’altro. Perchè dunque 3656 -, XVI| dallo stretto. Voi ci volete obbligare a togliere un comando a 3657 -, IX| risposte trionfali per ogni obiezione. Come aveva convinto il 3658 -, VII| farfalline lusinghiere, che occhieggiano mezzo mondo, e ammiccano 3659 -, VIII| balenando; gli luccicavano gli occhietti neri; la ditata di Bacco 3660 -, VI| sconosciuta signora co’ suoi occhioni azzurri, in cui si dipingevano 3661 -, III| insieme; la qual terra era ad occidente di Cadice, ma molte miglia 3662 -, IX| tristezze, ed anche, se occorra, il segreto della propria 3663 -, XIII| giura che per lui, non si occupa più d’altro che di lui e 3664 -, VIII| manterrò la mia promessa, occupandomi dei fatti vostri, come e 3665 -, III| e le cose della guerra occupano tanto i nostri pensieri. 3666 -, XI| Albendin, ma tentò invano di occupar Salobrena.~Il re Ferdinando, 3667 -, VIII| troppo! Basta; avete voluto occuparvene subito, ed io ve ne ringrazierò, 3668 -, V| prima dama di palazzo, e non occuparvi di ciò che spetta al giudizio 3669 -, XIV| continua. Agli spiriti molto occupati non è mestieri di passione. 3670 -, XIV| portava uffizio, e l’uffizio occupazione continua. Agli spiriti molto 3671 -, XX| alguazil della spedizione.... Oceanica.~– Benissimo! Ecco dunque 3672 -, XII| donna e di madre.... Ma voi odiate, e odiare vi piace. Tal 3673 -, XIV| soffia ferocemente negli odii di quella donna. È una ambiziosa 3674 -, XII| perseverate... in quest’odio?~– Più che mai.~– Se egli 3675 -, VIII| anche alla metà della sua odissea, quando si udì un passo 3676 -, VIII| e commentata la propria odissèa. – Vogliate dirgli, vi prego, 3677 -, VII| traccia dovunque passano; odor di buone opere, direbbero 3678 -, XIV| fino ad oggi onorato, non offendete, non minacciate, non giurate 3679 -, XVI| troppe anche talune che offendevano la prerogativa regia, altre 3680 -, XI| Castigliano. Ferdinando gli offerse buon nerbo di soldati, per 3681 -, X| abbiate rimorsi. Quanto alle offese che il vostro orgoglio ha 3682 -, XV| Cabezudo, che fu lieto di offrirla al buon padre guardiano. 3683 -, XVII| Siviglia? Sarei tanto felice di offrirvi un’occasione di penitenza 3684 -, XVIII| grande opera che mai si offrisse a portatori di corona. –~ 3685 -, II| intendessero, ci perdonassero, ci offrissero il modo di riparare l’errore, 3686 -, IV| intanto, son dama; cavaliere, offritemi il braccio. –~Don Cristoval 3687 -, VII| povertà, che riesce perfino ad offuscare il raggio della bellezza! 3688 -, III| ed aggiungete intelletti offuscati dalla peggiore delle ignoranze, 3689 -, XIX| puro, il mio? Non l’hanno offuscato le ambizioni vane, le ire 3690 -, X| amicizia e la mia devozione non offuschino l’aureola di virtù che circonda 3691 -, XX| accostarsi quanto più poteva all’oggetto della sua attenzione. Ah, 3692 -, XV| ragguagliati nella moneta d’oggidì a forse mezzo milione di 3693 -, VIII| crollò il capo, con la olimpica benignità di chi non vuol 3694 -, XV| patti? Le umiliazioni e gli oltraggi, il saccheggio delle case 3695 -, III| ser Giovanni Maundeville, oltrepassarono quel segno di gran lunga, 3696 -, IV| perchè gradite meglio gli omaggi del cavaliere di Ojeda. 3697 -, VI| pensieri, le opere e le ommissioni. E sarà vero; ma a me non 3698 | ond’ 3699 -, VIII| involto com’era in quell’onda di passione. Beatrice Enriquez 3700 | onde 3701 -, VIII| amori duravano. Ed egli, onest’uomo, avrebbe voluto consacrarli 3702 -, XIV| attraversare più oltre i miei onesti disegni, se gli è cara la 3703 -, VII| buon servitore, che egli onora del suo patrocinio. Ma anche 3704 -, XV| vedeva tanto volentieri, onorandolo della sua protezione. Ma 3705 -, XVII| avergli negato una così giusta onoranza. Credete voi che il re Ferdinando 3706 -, XIX| servono, havvi pur questa di onorarli e sublimarli tra gli altri 3707 -, VII| molti gli artieri, tutti onorati; i marinai non mancano, 3708 -, VIII| vicino partì. A Salamanca fu onorevolmente ricevuto dai sovrani di 3709 -, XVI| incominciarono a levargli il titolo onorifico, che gli aveva concesso 3710 -, II| del tesoro di Castiglia, operavano a favore di Cristoforo Colombo, 3711 -, V| ragioni ed arcane, che si oppongono alla teorica del marinaio 3712 -, XIX| quella spiaggia, di dare gli opportuni provvedimenti, perchè due 3713 -, XIII| avrebbero trovato maggiore opportunità di esaminare e d’intendere 3714 -, XV| ai Mori di Granata si è opposta una città, col nome glorioso 3715 -, VII| per il momento far nulla, oppressa com’era da tante cure più 3716 -, XII| come liberata da una grande oppressione. Ma egli sarebbe ritornato. 3717 -, XI| finalmente liberata da quella oppressura. Ella sentiva infatti che 3718 -, IX| prenderanno ardimento ad opprimervi.” Ed egli sentiva la giustezza 3719 -, XVIII| Avete ragione! non mi opprimete; – rispose il Quintanilla, 3720 -, V| specie sconosciuta....~– Opus diaboli, figlia mia! Almeno, 3721 -, XI| in nave e si condusse ad Orano, per metter dimora a Tlemcen, 3722 -, XX| fatto crocchio intorno all’oratore popolano; s’incominciava 3723 -, XV| rispettoso nella forma dell’orazione, ma calmo. L’uomo che crede 3724 -, XII| intiero rosario per le mie orazioni. Perdonate questo lungo 3725 -, I| soppraggiungevano frettolosi, ordinando di lasciar libero il passo.~– 3726 -, XVI| particolari, di cui i giudici ordinarii poco o nulla potrebbero 3727 -, III| Fernando di Talavera fu ordinato di radunare una giunta dei 3728 -, X| madre. Anche il maggiore è orfano; ma egli sa e potrà confessare 3729 -, XVIII| dirsi che sia nel nostro organismo una grande virtù, la quale 3730 Bio | che fu per qualche tempo l’organo di Garibaldi, il quale vi 3731 -, X| esso, ma solamente delle orgogliose speranze di lui, l’ombra 3732 -, IX| maravigliose promesse, i suoi sogni orgogliosi, avevano occupata per parecchi 3733 -, XI| cristiani si trovassero in Oriente, se i reali di Castiglia 3734 -, XIX| di Cerdania, Marchesi di Oristano e di Goceano, abbiamo veduto 3735 -, I| La casata dei Portugal, oriunda del paese di cui portava 3736 -, III| invitano, dai suoi lontani orizzonti! Voi già intendete, signora, 3737 -, II| piccolo velo nero, la toca, orlato di trinette d’oro, che davano 3738 -, I| la spada alla mano sulle orme del fuggitivo. Il piccolo 3739 -, XX| Esse erano state fin allora ormeggiate alla foce dell’Odiel, un 3740 -, VI| Mancavano alla facciata i soliti ornamenti dei palazzi e delle case 3741 -, XII| grazie di cui può essere ornata una donna.~– La sincerità 3742 -, XI| buon signore, del funesto oroscopo che presiedette alla nascita 3743 -, XIV| era necessaria oramai.~– Orsù, parliamoci schiettamente; – 3744 -, VII| al sole, sopra i pensili orticini, cura quotidiana di tante 3745 -, VIII| arrossire. I fiori dell’ortino pensile tramandavano odore; 3746 -, III| ebreo Josef, e don Diego Ortiz di Calzadiglia, vescovo 3747 -, II| desiderando quest’ora, e non osando mai di affrettarla. Non 3748 -, VIII| non osavo; ma non dovevo osare, nella condizione in cui 3749 -, XVIII| verrebbe all’Altezza Vostra, se osaste correrla arditamente, per 3750 -, XI| metter dimora a Tlemcen, dove oscuramente si spense.~Rimasto senza 3751 -, IV| fior di cavaliere.~ ~Le oscure parole di don Cristoval 3752 -, XII| poi davvero un peccato? Oserei dire di no, perchè di questo 3753 -, VI| sua curiosità, che noi non oseremo chiamar femminile, ben sapendo 3754 -, XVI| pensarci. E questo io non oserò mai di confessare a quella 3755 -, XX| pensato prima, e tu non l’osi ora; – soggiunse la nobile 3756 -, IX| scura dell’amico, – non oso neanche domandarvelo. Ah, 3757 -, XVIII| passare a Granata, nella casa ospitale del Quintanilla, fu triste 3758 -, IX| figliuola, un traditore della ospitalità. Uomini siffatti rappresentano 3759 -, XIX| primo lo aveva raccolto ed ospitato al suo arrivo in Ispagna, 3760 -, XIV| egli mai quello dei Proci, ospiti senza invito, i quali non 3761 -, XII| persona piegata in atto di ossequiosa sollecitudine.~– La marchesa 3762 -, XV| nelle lunghe navigazioni, osservatori diligenti della terra e 3763 Lett | verità, con l’aiuto della osservazione? I romanzieri della nuova 3764 | ossia 3765 -, XVI| confessore, poteva mettere ostacolo.~Isabella chiamò a sè don 3766 -, XV| dodici giorni cinquecento ostaggi, scelti fra i giovani dei 3767 -, III| che gli uomini possono osteggiare, ma che è mia, ed ha, se 3768 -, XVI| miei disegni, quando erano osteggiati da tutti, che ha partecipato 3769 -, XIV| quell’uomo, che tutti a gara osteggiavano. La pietà, si dice, è sorella 3770 -, VII| curiosità, che voleva anzi ostentarla. Anche di queste guardate 3771 -, IX| contegnoso e freddo, quasi ostile, come un uomo che fa già 3772 -, VI| voi che gusto ci sia ad ostinarsi nel corteggiare una donna, 3773 -, XVI| per il fatto di questa ostinatezza orgogliosa, che vi rende 3774 -, XV| e nelle amicizie, ma non ostinati, com’ella si è mostrata 3775 Lett | racconto. Un giorno che io mi ostinavo a decorargli un romanzo 3776 -, XVII| privilegi che egli chiedeva, si ostinò a volere il titolo di almirante 3777 -, XVIII| desiderate, cioè di entrare per l’ottava parte nel carico delle spese. 3778 -, XVI| la regina di Castiglia, ottenendomi la sua sovrana benevolenza. 3779 -, XIV| Francisco può sperare di ottener le grazie di quella sciocca 3780 -, II| colpo disperato, se non si ottenessero patti onorevoli. Per altro, 3781 -, XIX| come voi siete a Corte!... ottenete di essere prosciolto dai 3782 -, XIX| nè altre pene minacciate ottenevano l’effetto desiderato; riducendosi 3783 -, VI| approfittava della licenza ottenuta, accarezzando i capegli 3784 -, XII| queste cose egli avesse già ottenute, mentre io vi parlo? –~Beatrice 3785 -, XV| vendette al re Ferdinando gli ottenuti dominii, e passò in Africa, 3786 Lett | fuorviati dai vostri errori di ottica, non meno gravi dei miei. 3787 -, XIX| largo territorio nella Vega; ottimo dunque il partito che proponeva 3788 | otto 3789 -, XVI| Tendilla, un Nugnez, un Ovando, un Bovadilla, un Ojeda, 3790 | ovunque 3791 -, I| cose più naturali e più ovvie! Un modo per cui don Alvaro 3792 -, XIX| son fatte così tutte le paci di questo povero mondo; 3793 -, VI| mescolanza o alla convivenza pacifica dei tre popoli. Perciò non 3794 -, VIII| ritornati dalla Gallizia pacificata, avrebbero sicuramente fatto 3795 -, XIX| inerzia le mantiene.~Non si pacificò egualmente don Francisco 3796 -, XV| Giunto sulla collina di Padul, donde ancora si vedevano 3797 -, III| venuto da Quinto, altro paesello non lontano da Genova; e 3798 -, XI| nobili di Siviglia e dei paesi circonvicini eran stati 3799 Lett | Ma in un quadro di buon paesista, antico o moderno, del Lorrain 3800 -, VII| poveraglia, di quella che paga la pigione quando può e 3801 -, I| La frase parve certamente pagana alla sua fede, poichè subito, 3802 -, XVII| mise mano alla borsa, per pagare il beveraggio. Frattanto 3803 -, II| fiscali, trovava il verso di pagargli una cedola di tremila maravedis, 3804 -, XIX| maravedis al giorno; e dovevano pagarglieli le due città ribelli al 3805 -, XVII| noi confortare gli amici? Pagarli della loro fermezza di proposito, 3806 -, XVII| il popolo.... dopo che ha pagate le tasse. –~Ridevano, i 3807 -, XV| pagassero oltre quelle che già pagavano al re loro: anzi, per tre 3808 -, XIX| guerra, con quattro mesi di paghe anticipate. Per tutto il 3809 -, XII| Sicuro di quel giorno, che lo pagherà di tante amarezze, volete 3810 -, XI| essendo stabilito che non pagherebbero tasse maggiori che non ne 3811 -, III| debitrice della vita. Come pagherò io questo debito?~– Se tale 3812 -, IV| sopraggiunse l’assassino, ed egli pagò con due ferite ricevute 3813 -, VI| sul capo, a guisa d’una paiolata di ranno? E quella, poi, 3814 -, IV| pizzico di polvere, amara al palato, e la scioglie e l’allunga 3815 -, VI| facciata i soliti ornamenti dei palazzi e delle case di un’epoca 3816 -, VI| inaspettata, che lo costringeva a palesare ciò che con tanta cura s’ 3817 -, XI| ritornati alle sponde di Palestina, il regno moresco di Granata 3818 -, XVIII| Oceano? E dalla povertà d’un pallido raggio, come si riconoscerebbe 3819 -, XX| piuttosto che cedere un palmo di terreno e un’oncia dell’ 3820 -, III| Francescani, che è poco lungi da Pàlos, sulla collina, e si chiama 3821 -, XI| accogliendo senza batter palpebra, e senza muover labbro, 3822 -, X| giorno, mentre il cuore palpita, e il sangue vi dice sordamente: 3823 -, VIII| non rischiarare coi loro palpiti luminosi i cupi meandri 3824 -, I| forse, era espresso l’ultimo palpito della sua gioventù.~– Se 3825 -, XII| davanti alla mostra d’un pannaiolo, in atto di guardare certe 3826 -, VII| alla pari la freschezza dei panni e la novità delle fogge. 3827 -, VI| lasciavano scorger di sotto il panno delle calze. Era quella 3828 -, XV| cavalcatura; vestiva di pannolano ruvido, alla guisa dei marinai; 3829 -, V| nobili al pari di voi, Paola ed Eustochia, meritarono 3830 -, III| amico fiorentino, il fisico Paolo Toscanelli, col quale ho 3831 -, XIII| rannicchiando il collo nella pappagorgia. – L’ho detto e non mi disdico. 3832 -, XIX| juro e derecho hereditario para siempre jamas.~Da ultimo, 3833 -, X| misurato qualche volta, paragonandosi alla maggior parte dei suoi 3834 -, XV| Quali sventure possono paragonarsi alla mia? –~Nè altro più 3835 -, XIX| segretario. Chiudeva la carta il paragrafo: “Sono conceduti e spediti 3836 | parecchio 3837 -, XVI| ripigliò il Genovese. – Pareggiamo i conti. Ho chiesto il decimo 3838 -, VIII| i conti, per verità, si pareggiano. Ma io son vecchio oramai, 3839 -, XV| stava contro il partito, non parendogli esauriti ancora tutti i 3840 -, VIII| negli Enriquez, e che la parentela, sia pure lontana, porta 3841 -, XVI| vostra licenza, seguita a parermi assurdo.~– Credo quia absurdum; – 3842 -, XIV| farsi più grave che non vi paresse da prima.~– Non vedo tutta 3843 -, V| fratello, pronta a rendergli la pariglia, nelle parole e negli atti.~– 3844 -, III| ora di libertà. Bovadilla, parlami di Cipango e dei tesori 3845 -, XX| Cordova, abbiamo il diritto di parlarci con sincerità, anche amandoci 3846 -, XVII| qui e chiede l’onore di parlarle il conte Alonzo di Quintanilla, 3847 -, III| paese antichissimo; ed essi parlarono a lui di una terra chiamata 3848 -, XX| veder voi, nè altri che gli parlasse per voi. Negatelo, se potete. –~ 3849 -, X| della vostra protezione, se parlassi altrimenti. Pensate, nobile 3850 -, XVII| dischiuso, nel fondo del parlatorio.~– Quintanilla! – esclamò 3851 -, XIV| prego. E pensate che io parlerei così a mio padre, se il 3852 -, VIII| rispondeva Beatrice. – Ne parlerete a mio padre, ed egli stenderà 3853 -, XI| ripigliò la marchesa; – a lei parlerò, se non le dispiacerà di 3854 -, XIV| necessaria oramai.~– Orsù, parliamoci schiettamente; – le aveva 3855 -, XIX| sia lì ad aspettare che parliate più chiaro.~Ma che cosa 3856 -, XV| occhi aperti; e quando si parò nuovamente davanti ai suoi 3857 -, XIII| quando nel discorso la sua parolina; anzi, diciamo pure che 3858 -, XVI| tutto compreso, e che vi parrebbe di venir meno all’onore, 3859 -, XII| quanto era più modesto nella parsimonia degli arredi. Infatti, da 3860 -, I| gravissime congiunture, partecipando ai pericoli, alla cattività, 3861 -, XV| Francescani, festa a cui parteciparono, subitamente chiamati, il 3862 -, XIII| pericoloso per tutti coloro che partecipassero all’impresa; la quale impresa 3863 -, XVI| osteggiati da tutti, che ha partecipato alla mia fede, quando io 3864 -, III| volontà divina, per farlo partecipe della nobile impresa.~– 3865 -, XIII| Sapeva benissimo ch’egli non parteggiava per Cristoforo Colombo; 3866 -, XVI| domanda. Ma offro di entrare partenevole per un ottavo della spesa, 3867 -, III| bisognato di trovare uno o più partenevoli, come era stato il caso 3868 -, VI| natura regale, lo hanno in particolar modo le dame.~Fece adunque 3869 -, III| per mano, e segretamente partii da Lisbona. Fui allora a 3870 -, XVI| ripigliò, il Quintanilla. – E partirete, se sarà necessario partire. 3871 -, IV| usato, e per cui dovetti partirmene sdegnato da Lisbona.~– Il 3872 -, XVII| di ottenere.~– Ma se egli partisse?...~– Dovrebbero richiamarlo. 3873 -, XII| al contrario, osservano partitamente ogni cosa, e il giudizio 3874 -, II| Per venirne a capo, due partiti si offrivano: o muover subito 3875 -, II| mondo seguitava la Corte, pascendosi delle sue speranze, ogni 3876 -, IX| disse:~– Ah, buon amico! vi pascete sempre d’illusioni, voi!~– 3877 -, VIII| si doleva di tutti quei passaggi necessarii per tante trafile 3878 -, X| mezzo curiosa, che doveva passargli l’anima. Intanto, un povero 3879 -, XIII| una guardata, che voleva passarla fuor fuori. Ma gli occhi, 3880 -, XI| manifesto che in quella passeggera calamità non fu tutto sfogato 3881 -, XI| spedito e sicuro, come se passeggiasse sul saldo terreno, Alonzo 3882 -, XIV| abbattè in due personaggi che passeggiavano, al lume della luna, sotto 3883 -, X| i suoi quattro o cinque passettini, dal muro alle braccia tese 3884 -, XIII| era nel fondo la miglior pasta d’uomo. Così almeno pensava 3885 -, III| presa dalle tende dei popoli pastori dell’Asia, che fanno per 3886 -, XIX| erano spedite le lettere patenti, per cui don Cristoval Colon 3887 -, III| era anche rifinito dai patimenti. Bussai allora ad un convento 3888 -, X| volta sotto gli aranci del patio. Voleva proseguire verso 3889 -, XII| disegno è così grande, da non patire insulto di volgari motteggi. 3890 -, XVI| chiedere che il mio onore non patisca ingiuria, nè diminuzione, 3891 -, VII| pronta a rifarsi dei danni patiti, possiamo giurare che egli 3892 -, XVIII| conforto a tutto ciò che ho patito finora. –~Don Alonzo si 3893 -, VII| Cordova, la nobilissima Patricia dell’epoca imperiale Romana, 3894 -, V| lasciando la teologia e la patristica, un’altra scienza a cui 3895 -, XIX| tanto tempo inutilmente patrocinata la causa dell’amico? La 3896 -, XV| protetto, cercava altri patrocinatori, e in essi fidava, per vincere 3897 -, XI| decretò la perdita di Granata. Patteggiamo dunque coll’orgoglioso nemico, 3898 -, XVIII| Aragona. E il re concesse, ma patteggiò regolarmente la restituzione 3899 -, XV| Fè, a Santa Fè”; niente pauroso adunque, e col cuore sicuro 3900 -, I| punto era stramazzato sul pavimento; l’altro, coperto di un 3901 -, XVI| l’impudenza rasentava la pazzia. Che cosa aveva fatto, quel 3902 -, XIX| dove confessarono i loro peccati e ne ebbero l’assoluzione. 3903 -, VI| pigliar lingua; bisognava pedinarlo senz’altro. E fu pedinato, 3904 -, VI| pedinarlo senz’altro. E fu pedinato, e la marchesa di Moya non 3905 -, XII| altre ragioni non entrano a peggiorarlo. Immaginate dunque se la 3906 | pei 3907 -, XIII| tutti i nostri maggiori, da Pelagio in poi; dall’altra abbiamo 3908 -, III| extendens coelum sicut pellem?~– Non so il latino, don 3909 -, XIX| piacesse di andare.~Giovanni di Peñasola, ufficiale della casa reale, 3910 -, X| offrirsi a lei dalla vetta pendente di un ramo.~Don Cristoval 3911 -, XI| di Baza era situata sul pendio d’una collina, cinta di 3912 -, VII| Guadalquivir, sull’ultimo pendìo meridionale d’una diramazione 3913 -, XIV| Tebaide. Non dico peggio di Penelope, perchè la bella regina 3914 -, VI| di ragione sarebbe ella penetrata in quella casa? E dove sarebbe 3915 -, II| Ferdinando e d’Isabella, penetrati nella fortezza, si sparsero 3916 -, VII| scrutavano, occhiate che penetravano, occhiate che erano capaci, 3917 Lett | inchiostro, una scatoletta di penne d’acciaio e una risma di 3918 -, XII| ricomparire in istrada. E pensai allora che voi avreste dovuto 3919 -, X| lasciava intendere che cosa pensasse di lui la sua nobile compagna, 3920 -, XX| bella faccia lagrimosa. – Pensavamo oramai che la sua alternativa 3921 -, IX| giornata di Salamanca, e poi si penserà al nostro matrimonio! Ma 3922 -, XI| donna che non vi amasse, penserebbe che voi mettete troppo basso 3923 -, IV| potete esserne certo, se penserete che ciò ch’ella deve, le 3924 -, XIII| bisognerà fare; ed io ci penserò, non dubitate. Quel suo 3925 -, XIV| meditato, – qualunque cosa pensiate di me, qualunque cosa siate 3926 -, VIII| arrossire. I fiori dell’ortino pensile tramandavano odore; la notte 3927 -, VII| esposte al sole, sopra i pensili orticini, cura quotidiana 3928 -, XX| vostro è provveduto di una pensione sull’erario.~– Giustizia 3929 -, XVIII| regina rimase un istante pensosa; poi disse:~– E senza darcene 3930 -, XVII| era una Bovadilla, e si pentì subito della sua vergogna.~– 3931 -, XX| intrighi di Corte. Potrei farvi pentire di un così irriverente linguaggio. 3932 -, II| chi stimo. Debbo io dunque pentirmi di avervi stimato? –~Don 3933 -, XI| anima nobile, e non tardò a pentirsi di quella prontezza di giudizio. 3934 -, XX| farete una colpa, voi?~– Del pentirvi tardi, sì, certamente, vi 3935 -, XII| indovinare troppo presto, e si pentiva di aver buttati là i primi 3936 -, VII| pendenti in larghe rappe da pentole rotte e da maioliche sbreccate.~ 3937 -, XV| assediati, aveva cagionato gran penuria di viveri nella città di 3938 -, III| altre sei già conosciute e percorse; quanto alle fiamme della 3939 -, XX| deboli che la sventura ha percossi. E non altro. Vorreste voi 3940 -, X| così da poco nel mondo! percosso dalla sventura, avvilito 3941 -, XIII| fronte, e saputo guardare, perde sempre i due terzi della 3942 -, X| che siete, tutto ciò che perdereste, se io ardissi interpetrare 3943 -, IX| aspettar qui. Rimarrò.~– Perderete il vostro tempo, caro amico, 3944 -, VIII| l’altro, se finiranno di perderla. Infatti, ecco qua. Vivevano 3945 -, XV| aveva raccomandato di non perdersi d’animo, di non disperare, 3946 -, V| Non era come dirle: voi perdete il vostro tempo con quell’ 3947 -, V| Qui la marchesa di Moya perdette la pazienza senz’altro.~– 3948 -, XI| l’assedio e l’antenato si perdevano nella notte dei tempi. Essi, 3949 -, XVII| vecchio gentiluomo.~– Ma noi perdiamo di vista l’essenziale; – 3950 -, XI| mio, che Allà decretò la perdita di Granata. Patteggiamo 3951 -, XV| respinti con gravissime perdite, che tolsero animo e forze 3952 Lett | indagini erudite, ed altri perditempi, che non sono poi compensati 3953 -, XX| credilo, mi sarei fatta perdonare, ad ogni costo, da lui. 3954 -, IX| vi ho detto, egli potrà perdonarmi ancora. Volete voi essere 3955 -, II| altri c’intendessero, ci perdonassero, ci offrissero il modo di 3956 -, XX| Siate maledetta!~– E tu, perdonata; – replicò Beatrice di Bovadilla, 3957 -, XIV| confidenza, come ho fatto finora. Perdonatemi, ve ne prego. E pensate 3958 -, XII| ciò siete giudice voi. Ma perdonerete a lui un eccesso di amore? 3959 -, XVIII| perdonate il suo cuore! Perdonò anche quella, e nella forma 3960 -, XVIII| Ma nelle scientifiche perdura, e senza avere neanche l’ 3961 -, III| condotto a vivere, dopo tante peregrinazioni sul mare.~– Di grazia, non 3962 -, XIX| reale, fu spedito con ordini perentori a stimolare quelle popolazioni 3963 -, XIX| essi sono in buona salute e perfetta prosperità. – Granata, 30 3964 -, VII| senza dubbio un animale perfetto.~– Perdonate, messere; – 3965 -, XVI| proverbio che vuol vedere la perfezione nel numero tre, bisognerà 3966 -, XII| avrebbe voluto cancellarne perfin la memoria. Beatrice di 3967 -, XVIII| qui condotti, ed insieme? Pericola il tesoro, per abbondanza 3968 -, XIX| cui era toccato dei viaggi periodici, stabiliti ai tempi di Salomone, 3969 -, XIX| non era anche finito il periodo delle difficoltà. Vinta 3970 -, I| continuava le sue esercitazioni peripatetiche, e già l’uomo nascosto nell’ 3971 -, XX| gioventù era condannata a perire, senza speranza di vederne 3972 -, VI| intorno al collo filze di perline d’ambra o di vetro colorato. 3973 -, VI| immaginava che gli fosse permessa una gran cosa e approfittava 3974 -, III| nocchieri? In un dirupo, che non permetta di andare più in là? Di 3975 -, XVI| decorato di quel titolo, permetterà Vostra Altezza che io me 3976 -, XX| disse la signora. – E permetterete che io vi mandi un ricordo 3977 Lett | quattro o cinque volumi che mi permettessero di fare una più intima conoscenza 3978 -, XIV| dispiacere a voi. Se voi mi permetteste di darvi il mio nome, donna 3979 -, VII| per giù, come i tempi suoi permettevano, anche la vita e i miracoli 3980 | però 3981 -, IX| Beatrice avrebbe potuto perorar la sua causa, promettere, 3982 -, XIX| quindi si scendeva alla perorazione: “E perchè tra gli altri 3983 -, VIII| seguente, Cristoforo Colombo perorò la causa di don Inigo Enriquez 3984 -, VII| che non scenda diritto, perpendicolare, dalla stessa linea della 3985 -, XI| fosse assegnata una rendita perpetua di mille ducati d’oro, per 3986 -, XIII| giunta, erano stati alquanto perplessi; ma avevano pur dovuto rassegnarsi 3987 -, VI| darmi noia con la sua eterna persecuzione. Del resto ho piacere che 3988 -, V| avrebbe tralasciato di perseguitarla, di darle noia con le sue 3989 -, XIV| Si era innamorata, lei, perseguitata da tanti adoratori, si era 3990 -, IV| malizia. – Infine, il conte mi perseguitava da un pezzo con l’amor suo. 3991 -, XI| Ma il nemico era forte, perseverante, animoso; la fortuna non 3992 -, XII| guerra, continuata con tanta perseveranza contro i Mori, ha finora 3993 -, XII| meglio cosi! Voi dunque perseverate... in quest’odio?~– Più 3994 -, XII| c’erano stipi e forzieri; persino una gran tavola, su cui, 3995 Lett | sopra tutto di dignità personale. Poi, ogni uccello ha da 3996 -, VIII| che quelle entrate egli, personalmente, non le aveva avute mai, 3997 -, XV| appellativo di Gran Capitano; – e persuada il re di Granata che oramai 3998 -, XIX| Altezza. Tanto, incomincio a persuadermi ancor io di non aver sano 3999 -, II| intenderlo, se basterà a persuadervi che non ero un’ingrata; – 4000 -, XX| discorsi brevi e sugosi che persuadevano assai più di quelli del 4001 -, XX| rispondere ancora. Ma la persuasero presto le ragioni del tacere. 4002 | pertanto 4003 -, XII| ancora la costanza e la pertinacia. Quando mi metto un’idea 4004 -, X| gli obblighi morali che pesano sull’anima mia; la coscienza 4005 -, VI| uscio ferrato, ne alzò il pesante martello e diede tre colpi.