Cap.

  1     I|            comandare che il conte Gino Malatesti vada a confine a Querciuola,
  2     I|                diretta al conte Jacopo Malatesti.~Il conta Jacopo era un
  3     I|           usato da lui. Il palazzo dei Malatesti sorgeva sulla strada maggiore
  4     I|              Stati, fu il conte Jacopo Malatesti.~Come potesse educarsi tanto
  5     I|           sovversive. Ma il conte Gino Malatesti aveva fatto peggio che calare
  6     I|                parentela, lo scudo dei Malatesti. I Malatesti di Modena,
  7     I|              lo scudo dei Malatesti. I Malatesti di Modena, come quelli di
  8     I|        fratelli di fede, il conte Gino Malatesti non aveva nulla da scrivere.
  9     I|            fosse un carbonaro, in casa Malatesti!... E nel Quarantotto, poi,
 10     I|              vecchio servitore di casa Malatesti, ed ho potuto rendere qualche
 11    II|                confinato il conte Gino Malatesti, è la più alta vetta dell'
 12    II|                già ve l'ho detto, Gino Malatesti aveva ventisei anni. Aggiungete
 13    II|            nascita.~Il cavallo di Gino Malatesti era un bel rovano, di larga
 14    II|            durasse! A buon conto, Gino Malatesti ricordava tutte queste belle
 15    II|         Infatti, la libreria dei conti Malatesti era stata messa insieme
 16   III|              agli occhi del conte Gino Malatesti.~Come, direte voi, già a
 17   III|              Ariosto ed il Tasso. Gino Malatesti s'aspettò di veder capitare
 18   III|             foggiata  per  da Gino Malatesti. Per il signor Orlando non
 19   III|       espandendosi, lo spirito di Gino Malatesti. Il giovanotto, che aveva
 20   III|       delicatezze del conversare, Gino Malatesti innalzò quel giorno tutte
 21   III|              la palla al balzo. - Gino Malatesti, figlio del conte Jacopo,
 22   III|               punto agli occhi di Gino Malatesti?~Pare di no. Il conte Gino,
 23   III|               proporzionata a , Gino Malatesti si accomodava, si proporzionava
 24   III|           Pietro, il signor conte Gino Malatesti, di Modena. Egli ha voluto
 25   III|               e nobili? E può il conte Malatesti averne di altra ragione?
 26   III|           astanti erano commossi; Gino Malatesti aveva le ciglia umide. Si
 27   III|              parole affettuose di Gino Malatesti.~- Ella è un amico di casa,
 28   III|                Ella sa, - ribattè Gino Malatesti, - mi leva quello che mi
 29   III|           quella pioggia di note.~Gino Malatesti, seduto accanto al piano,
 30   III|              dei Guerri, il conte Gino Malatesti sognò grandi cose. Il duca
 31    IV|             piacevole. E il conte Gino Malatesti doveva andare a Querciola.
 32    IV|             voi, come piaceva al conte Malatesti, di suo fratello Aminta.~
 33    IV|              Veramente, il nostro Gino Malatesti non aveva scoperto nulla.
 34    IV|               un alloggio per il conte Malatesti, poichè tutti erano cattivi
 35    IV|              largo abbastanza; ma Gino Malatesti fremette involontariamente,
 36    IV|           allargava, per il conte Gino Malatesti. Di lassù, anche tra i cerri
 37    IV|              da Aminta, e che il conte Malatesti credette obbligo di piccola
 38    IV|                da sbrigare, e il conte Malatesti se ne andò in giardino,
 39    IV|            delle specie più rare. Gino Malatesti ammirò una graziosa raccolta
 40    IV|               mi pare. -~Il conte Gino Malatesti non era così forte di letteratura
 41    IV|               particolare che il conte Malatesti non era uno sventato, e
 42     V|               Querciola, il conte Gino Malatesti indovinò la ragione dei
 43     V|        riposava il cavallo su cui Gino Malatesti aveva già fatto tre corse.
 44     V|              del giorno, il conte Gino Malatesti non trovò che cortesie e
 45     V|               importanza al conte Gino Malatesti. C'erano delle serate che
 46     V|               quello del giovane conte Malatesti non fosse un viaggio a Citèra,
 47     V|             questi al servizio di Gino Malatesti.~Il nostro confinato era
 48     V|             così presto e che il conte Malatesti non poteva pascersi di troppe
 49     V|               relazioni del conte Gino Malatesti con la marchesa Polissena
 50     V|             impiegato di polizia? Gino Malatesti era giovane; viveva, anche
 51     V|       compromettersi per il conte Gino Malatesti. Che diamine! Con tanti
 52     V|            dolente per il caso di Gino Malatesti una bella dama che si adoperava
 53    VI|            quella visita il conte Gino Malatesti non dovesse avere altre
 54    VI|               duri. -~Il sogno di Gino Malatesti durò una settimana, senza
 55    VI|             felicissimo! Il conte Gino Malatesti fu seccatissimo della comparsa
 56    VI|                garbatissimo conte Gino Malatesti? Ma sì, propriamente egli,
 57    VI|              Pietro, parlando al conte Malatesti; - e sono contento più che
 58    VI|         rimettere una lettera al conte Malatesti, a Querciola. L'albergatore,
 59    VI|            narrando che tutti, in casa Malatesti, godevano buona salute,
 60    VI|           dileguata. Ed anche per Gino Malatesti un'ombra era passata, alle
 61    VI|              suo, per l'esilio di Gino Malatesti da Modena! Bel modo, poi,
 62    VI|             tasca una lettera per Gino Malatesti, e ricordarsi di consegnarla
 63    VI|                suo secondo amore, Gino Malatesti si sentiva libero di cuore
 64    VI|                scena; il cuore di Gino Malatesti brillava, sgombro di nebbia
 65    VI|             come allora, il conte Gino Malatesti non lo era stato mai, dacchè
 66    VI|          faccende. In quel punto, Gino Malatesti si ritrovò molto naturalmente
 67   VII|                l'ospite, il conte Gino Malatesti; la madrina poi... debbo
 68   VII|                da voi? La patria, Gino Malatesti, sta sopra ad ogni cosa.
 69   VII|              se voi sarete la contessa Malatesti. -~Fiordispina chiuse gli
 70   VII|             sapere che il conte Jacopo Malatesti possa aver ricusata per
 71   VII|                pare?...~- Che il conte Malatesti abbia ragione. Prendiamo
 72   VII|          volentieri la tua. Conte Gino Malatesti....~- Non parlar, di contea,
 73   VII|               immaginabile. Conte Gino Malatesti, i re della montagna in
 74  VIII|           primo incontro con lei, Gino Malatesti era stato distratto da altri
 75  VIII|               prescelto, il conte Gino Malatesti aveva trovato il modo di
 76  VIII|              la visita che seguì. Gino Malatesti lasciò passare a mala pena
 77  VIII|           visita. Ma per il conte Gino Malatesti non si faceva anticamera.
 78  VIII|              di un mese, il conte Gino Malatesti; a mezza primavera, quando
 79  VIII|                 mandando il conte Gino Malatesti a confine in Querciola.~
 80  VIII|               dell'ordine ducale, Gino Malatesti si era sentito spezzare
 81  VIII|             ravvivò nell'anima di Gino Malatesti, battè l'ali sulla via dell'
 82  VIII|                avevano rivelato a Gino Malatesti un nuovo mondo, il migliore.
 83  VIII|             fiorellino silvestre, Gino Malatesti poteva dirsi guarito. E
 84  VIII|              Landi. Qui il nostro Gino Malatesti ricordò in buon punto la
 85  VIII|          facendo quella scoperta.~Gino Malatesti aveva osservato la cosa,
 86  VIII|              si ride.~Nel caso di Gino Malatesti, la risatina indicava ancora
 87    IX|               i giorni son belli. Gino Malatesti si era fatto grave, di quella
 88    IX|               la vetta del monte, Gino Malatesti incise tre nomi sulla corteccia
 89    IX|            tempo, sapendo che il conte Malatesti faceva8 capo ogni giorno
 90    IX|               settimane senza che Gino Malatesti ricordasse la esistenza
 91    IX|                non sapete ancora. Gino Malatesti non lesse quella lettera
 92    IX|               Cercano del signor conte Malatesti; - ripigliò la fantesca.~-
 93    IX|               parte, per il conte Gino Malatesti, e il suo viso non si rasserenò
 94    IX|           hanno fatta al buon nome dei Malatesti. Sua Altezza Serenissima
 95    IX|             Vostro padreConte Jacopo Malatesti.»~ ~Giovedì, a Sassuolo!
 96    IX|          piaciuta al signor conte Gino Malatesti, così sarà per piacere ai
 97    IX|              il marchesino Landi? Gino Malatesti avrebbe potuto gridare con
 98    IX|               ha detto. Il confine del Malatesti durerà poco. In verità,
 99    IX|                 e sopratutto purchè il Malatesti non sappia che ho fatta
100    IX|           finito il suo lavoro; e Gino Malatesti, non sapendo che pensare,
101    IX|                vissuto così poco, Gino Malatesti rimontò a cavallo. Partito
102    IX|                prontezza, signor conte Malatesti, godo nel pensare che questi
103    IX|              vengono dall'alto. -~Gino Malatesti, per altro, non sapeva di
104     X|                mazzolini, che il conte Malatesti soleva gittarle ogni giorno.
105     X|                non era possibile! Gino Malatesti, un animo nobile, un gentiluomo,
106     X|              conte, e si chiamava Gino Malatesti. Inoltre, era proscritto,
107     X|               proprio geloso, il conte Malatesti? E di chi? Ruggero Guerri
108     X|              amo, vi aspetterò! -~Gino Malatesti era triste. Parlò del suo
109     X|               e stese la mano al conte Malatesti.~Le parole non erano udite,
110     X|           Cimone.~Dormì poco, il conte Malatesti, in quell'ultima notte d'
111     X|              Fiordispina, che il conte Malatesti cercò subito con gli occhi
112     X|                cui si volgeva il conte Malatesti, dopo aver baciata la mano
113     X|        chiamando ad alta voce il conte Malatesti.~- Che vuole costui? - disse
114     X|           Disceso da cavallo, il conte Malatesti si avviò verso la casa del
115    XI|            fosse quello del conte Gino Malatesti è facile indovinarlo, dopo
116    XI|               processo e la pena?~Gino Malatesti arrivò a Sassuolo in uno
117    XI|               parola) del conte Jacopo Malatesti. Avrebbe dovuto salutarlo
118    XI|                quella fedeltà che casa Malatesti si vantava di aver mantenuta,
119    XI|              ciambellano come il conte Malatesti. Quel collo rannicchiato
120    XI|               di giustizia del palazzo Malatesti? Ahimè, la faccia del ciambellano
121    XI|              dagl'interessi della casa Malatesti. Almeno nelle alleanze, -
122    XI|        scegliere, non dimenticando che Malatesti siete nato, con mille anni
123    XI|         sentiva perduto. Ma il vecchio Malatesti non mostrò di dargli retta,
124    XI|             filosoficamente il vecchio Malatesti, - se pure il mondo si ricorderà
125    XI|               come lo amava il vecchio Malatesti, avrebbe colta a volo l'
126    XI|     condoglianza; - rispose il vecchio Malatesti. - Ma io posso dirvi ben
127    XI|                storia! - osò dire Gino Malatesti.~Il vecchio conte saltò
128    XI|         fossero state queste follìe, i Malatesti avrebbero ancora uno Stato,
129    XI|          Dovreste sapere altresì che i Malatesti, perduti gli antichi dominii,
130    XI|       successori; - replicò il vecchio Malatesti, compiendo la frase.~- Me
131    XI|             finora; - disse il vecchio Malatesti. - Ma poichè avete ancora
132    XI|        solamente da lui, ma da tutti i Malatesti. In quella casa aveva conosciuto
133    XI|       eloquente. Alla fine, il vecchio Malatesti parlò.~- Re! Un bel titolo,
134    XI|         ribattè alteramente il vecchio Malatesti. - Vi verrebbe forse in
135    XI|           persecuzione per colpa di un Malatesti, è il capo di questa famiglia
136    XI|                La triste notte di Gino Malatesti non si descrive. Furono
137    XI|             bisognava risolversi. Gino Malatesti, avvilito come gli ultimi
138    XI|             sociali! Il decoro di casa Malatesti voleva un sagrifizio da
139    XI|             lui. Ah, il decoro di casa Malatesti, qual riso amaro gli chiamava
140    XI|           decadenza, e più gravi!~Gino Malatesti la sentiva allora, l'oppressione
141    XI|                 E di chi? -~Il vecchio Malatesti non rispose direttamente
142    XI|                col triste caso di Gino Malatesti, e il nostro povero giovanotto
143    XI|            giungeva davanti al palazzo Malatesti, infilava il portone, per
144    XI|              confine, il giovane conte Malatesti; voleva mantenere la promessa
145    XI|              recata la lettera di Gino Malatesti!~La marchesa Polissena conosceva
146    XI|            dare la sua figliuola ad un Malatesti, conosceva il segreto di
147    XI|             Quella sera, il conte Gino Malatesti, che aveva mostrato a suo
148    XI|               le visite, il conte Gino Malatesti andò al palazzo Baldovini.
149   XII|             altro due differenze. Gino Malatesti non aveva ancora piantata
150   XII|             Anche quello, - E il conte Malatesti? - Non so se si chiami così;
151   XII|             andiamo avanti. E il conte Malatesti, come era amico coi vostri
152   XII|        libricciuolo, per il conte Gino Malatesti. Quella lettera, scritta
153   XII|           famiglia.~Il libro, che Gino Malatesti non aveva punto dimenticato,
154   XII|            andato a cercare il palazzo Malatesti. Ho chiesto del signor conte
155   XII|            incamminai verso il palazzo Malatesti e giunto  mi presentai
156  XIII|            cosa. Come sai che il conte Malatesti si sposa?~- Eh, come lo
157  XIII|              che lo sposo era il conte Malatesti. Non ho potuto trattenere
158  XIII| filosoficamente Pellegrino, - il conte Malatesti non si lasciò vedere; era
159  XIII|              credere che il conte Gino Malatesti si sia dimenticato affatto
160  XIII|               nobili che il conte Gino Malatesti, e da lui argomentava volentieri
161  XIII|                ricca che non fossero i Malatesti, e ciò poteva ricordarsi
162  XIII|          fossero, del silenzio di Gino Malatesti. Il vecchio prete ci pensava
163  XIII|              avrebbe creduto, al conte Malatesti? Io non avrei dubitato di
164  XIII|               più nulla del conte Gino Malatesti. Di lui tutti tacevano,
165  XIII|          Abbiamo stimato il conte Gino Malatesti, te ne rammenti? Lo abbiamo
166  XIII|             cosa infame! Il conte Gino Malatesti non è capace di una slealtà
167  XIII|                altro. Se il conte Gino Malatesti ha da ritornare, la mia
168  XIII|            silenzio ostinato del conte Malatesti poteva aver ragioni che
169  XIII|              fosse ammogliato il conte Malatesti, la risposta non poteva
170  XIII|             già impegnata.~- Col conte Malatesti? - chiese arditamente Ruggero.~-
171  XIII|            orecchio: che il conte Gino Malatesti si ammogliava. Io, allora,
172  XIII|             ritiene fidanzata al conte Malatesti. Se il conte ha dimenticato
173  XIII|              un Guerri i rifiuti di un Malatesti.~- Rifiuti! Rifiuti! - borbottò
174   XIV|               finalmente il conte Gino Malatesti. Ringrazia il giovanotto
175   XIV|                città? Dov'è il palazzo Malatesti, che gli hanno citato ancora
176   XIV|               sola ritenne. Il palazzo Malatesti era anche vicino al Duomo,
177   XIV|               matrimonio il conte Gino Malatesti e la marchesina Elena Baldovini.
178   XIV|               da dirgli, il conte Gino Malatesti, e che a lui fosse ancor
179   XIV|              molto più in alto. -~Gino Malatesti si calmò a grado a grado,
180   XIV|           ministro del santuario. Gino Malatesti lo vide ritornare, e tosto
181   XIV|             lungamente, il povero Gino Malatesti, con voce soffocata spesso
182   XIV|           voleva il matrimonio di Gino Malatesti con la sua figliuola. Lei
183   XIV|              col fratello Aminta? Gino Malatesti era vinto; chinò la fronte,
184   XIV|               dopo la partenza di Gino Malatesti da Querciola, un ufficiale
185   XIV|      consegnata alla porta del palazzo Malatesti da Pellegrino Menghi, come
186   XIV|                piangere o ridere.~Gino Malatesti non lo intendeva, o non
187   XIV|               giorno la bella contessa Malatesti aveva detto a sua madre,
188   XIV|              figlia come e perchè Gino Malatesti si fosse ammogliato. Le
189   XIV|              marito, la contessa Elena Malatesti poteva anche consolarsi
190   XIV|             acqua, e la contessa Elena Malatesti non per niente era figliuola
191   XIV|       ascoltata la confessione di Gino Malatesti, lo compativa, era vinto;
192    XV|              la onesta volontà di Gino Malatesti, e di cui aveva a soffrire
193    XV|      profondamente, pensando che Elena Malatesti potesse un giorno indovinarlo
194    XV|           quanto aveva udito dal conte Malatesti.~- Infine, - conchiuse il
195    XV|            capì benissimo che il conte Malatesti si era trovato colto in
196    XV|            quel giorno il nome di Gino Malatesti non fu più pronunziato alle
197    XV|               uomo fosse il conte Gino Malatesti, nel tempo ch'egli visse
198    XV|             non aveva perdonato a Gino Malatesti; egli non aveva tesori di
199   XVI|          pulchrior), la contessa Elena Malatesti. La madre aveva la società
200   XVI|               scorso la contessa Elena Malatesti lo aveva audacemente rubato.~-
201   XVI|           capite? e non del conte Gino Malatesti. È usanza dei Lesarini di
202   XVI|           meritarne delle altre. Elena Malatesti era tuttavia nel primo anno
203   XVI|            intelligente, l'arguto Gino Malatesti era diventato un altr'uomo
204   XVI|                   È la penitenza. Casa Malatesti avrà presto un gran santo. -~
205   XVI|        conciate dalla critica di Elena Malatesti e dalla vena compiacente
206   XVI|          essere modenese, poichè Elena Malatesti non si ricordava di averla
207   XVI|            punto la curiosità di Elena Malatesti.~- Chiunque sia, è molto
208   XVI|            quando capitò il conte Gino Malatesti. Sebbene fisicamente fosse
209   XVI|                discorso, il conte Gino Malatesti era invecchiato di dieci
210   XVI|              ogni costo fare di me una Malatesti, in verità non arrivo a
211   XVI|            dalla noia del signor conte Malatesti. -~Ah contessa, contessa!
212   XVI|              non concesso che il conte Malatesti potesse pentirsi fra due
213   XVI|               perchè la contessa Elena Malatesti se ne andasse sul bel principio
214   XVI|               Quel che avvenne in casa Malatesti s'immagina. La contessa
215   XVI|             seguente capitò al palazzo Malatesti la marchesa Polissena. Veniva
216  XVII|              aspettavano il conte Gino Malatesti. Uno di essi era un semplice
217  XVII|               aspettarono che il conte Malatesti avesse preso posto sulla
218  XVII|         rispose in questa forma a Gino Malatesti:~- Signor conte, noi intendiamo
219  XVII|            accompagnati dal conte Gino Malatesti fino all'uscio della casa.~
220  XVII|               si rivolse il conte Gino Malatesti accettarono subito, recandosi
221  XVII|               se ne ritornò al palazzo Malatesti, verso le quattro del pomeriggio.~
222  XVII|               giudici. Il conte Jacopo Malatesti non aveva portato mai la
223  XVII|               non lo sarà mai, in casa Malatesti. -~Gino avrebbe potuto rispondere
224  XVII|       concertato coi padrini del conte Malatesti, avevano trovato un suo
225  XVII|              ma perchè il signor conte Malatesti era stato incomodato dai
226  XVII|                   Grazie! - disse Gino Malatesti. - Se io fossi lo sfidatore,
227  XVII|             amicizia, La prego. -~Gino Malatesti stese la mano al signor
228  XVII|                di cortesi parole. Gino Malatesti non lo poteva soffrire,
229  XVII|            colpo alla famiglia di Gino Malatesti? a lui, per esempio, a lui,
230  XVII|            ottenere il perdono di Gino Malatesti (doloroso perdono! così
231  XVII|              fatta in quel punto, Gino Malatesti afferrò la mano del vecchio
232  XVII|          neanche da sospettare, che un Malatesti abbia sfuggito il pericolo
233  XVII|           Grazie; - rispose il vecchio Malatesti. - Ma ad ogni modo, per
234  XVII|              Sia; - riprese il vecchio Malatesti, intendendo di essere andato
235  XVII|                il pensiero del vecchio Malatesti. - Voi siete stato fuori
236  XVII| incoraggiamento benevolo; - disse Gino Malatesti. - Vostra Eccellenza ha
237  XVII|                mie; - disse il vecchio Malatesti. - Mio figlio, nella sua
238  XVII|             liberalità, verso un conte Malatesti. Contentate un padre, mio
239  XVII|              Paolo! - disse il vecchio Malatesti.~- E ai signori Guerri... -
240  XVII|              forte le mani del vecchio Malatesti.~Poi, rivolgendosi a Gino,
241  XVII|           marchese Paolo al conte Gino Malatesti. Egoistici, se vogliamo,
242  XVII|            noie domestiche del giovane Malatesti. Egli dimenticava Fiumalbo,
243  XVII|             aveva fatto quel giorno ai Malatesti, in un momento di giustificata
244  XVII|       Figuratevi! - esclamò il vecchio Malatesti. - Spero anch'io che non
245  XVII|               anche davanti al vecchio Malatesti, la madre furibonda di Elena
246  XVII|             anche veduto il conte Gino Malatesti.~La povera fanciulla non
247 XVIII|                 voi lo intendete, Gino Malatesti non poteva sperar nulla
248 XVIII|                Vienna. Il conte Jacopo Malatesti, fedele alla sventura, lo
249   XIX|          nobili imprese del conte Gino Malatesti. Al campo gli era giunta
250   XIX|                Guerri le colpe di Gino Malatesti. Ma il conte Gino non aveva
251   XIX|            sobbalzare tra le lenzuola. Malatesti, Malatesti, avevano detto?
252   XIX|                le lenzuola. Malatesti, Malatesti, avevano detto? Non ne era
253   XIX|               al suo letto. Il nome di Malatesti, o qualche cosa di somigliante,
254   XIX|               non ce n'erano altri, di Malatesti, in Italia?~Aminta era in
255   XIX|                tra i feriti c'è qui un Malatesti.~- Sì, - rispose la signora, -
256   XIX|              il discorso, - è un conte Malatesti, di Modena. Lo ricordo benissimo,
257   XIX|                è parso di sentire d'un Malatesti che stava assai male.~-
258   XIX|               disse Aminta. - Il conte Malatesti è infatti un amico mio.
259   XIX|               torto? Sparito, il conte Malatesti, sparito da Modena! Sì,
260   XIX|              Gino, il figlio di Jacopo Malatesti, di un fedel servitore del
261   XIX|                concittadino, del conte Malatesti; - rispose Aminta. - Mi
262   XIX|              cura del medico. Il conte Malatesti è stato ferito il 24 giugno;
263   XIX|               sì.~- Mi saluti il conte Malatesti; gli porti un augurio del
264   XIX|             detto che qui c'è il conte Malatesti....~- E che ha il numero
265   XIX|               d'un suo amico, un conte Malatesti, che è al numero 140, e
266   XIX|            giunto al capezzale di Gino Malatesti. Il ferito era immobile
267   XIX|             balenò dagli occhi di Gino Malatesti. E lo sguardo, fisso negli
268   XIX|           fiducioso. - Il nostro prode Malatesti deve esserci conservato.
269   XIX|            diritto due volte, il conte Malatesti. Già ferito ad una gamba,
270   XIX|               sindaco, che la contessa Malatesti è a Reggio, presso la marchesa
271   XIX|         rispose il medico. - Il nostro Malatesti vuol farle sapere che ha
272   XIX|                che ti bacia,~ ~«Jacopo Malatesti.»~ ~- Buon padre! - mormorò
273   XIX|              di Aminta.~- Povero conte Malatesti! - gli disse. - Se sapeste
274   XIX|           fibra.~- Ah sì, povero conte Malatesti! - ripetè il vecchio prete. -
275   XIX|               accanto al letto di Gino Malatesti, dandogli a bere un sorso
276   XIX|               Così nella mente di Gino Malatesti erano anche poche idee,
277   XIX|               conte Jacopo. - I vecchi Malatesti si contenteranno di finire
278   XIX|       disprezzabile.~- Onore ai vecchi Malatesti! - esclamò il marchese Paolo. -
279   XIX|              tempi più calmi.~Il conte Malatesti, niente furbo, e contento
280   XIX|              quella cura amorosa, Gino Malatesti ebbe ancora la virtù di
281   XIX|           apparso sulle labbra di Gino Malatesti, dissero chiaramente alla
282    XX|                mi parve di essere Gino Malatesti. La fanciulla dei Guerri
283    XX|              alla casa campestre, Gino Malatesti era salito in arcione, e
284    XX|               così che il conte Jacopo Malatesti era morto in esilio volontario
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