Cap.

  1     I|             marchesa Baldovini, non c'era neanche da pensarci.
  2     I|        servizio ci potevano essere, c'erano sicuramente, le spie;
  3     I|              Con gli amici suoi non c'era ombra di combinazioni
  4     I|           per la prima volta, e non c'era più altro da aggiungere,
  5     I| affratellavano i cuori. Che bisogno c'era egli di dire il giorno
  6     I|        detto tutto; s'immagini; non c'è niente da nascondere.~-
  7    II|           brodo di  da venire? Se c'erano delle galline, sicuramente
  8    II|               Caspita! - esclamò. - C'è un re della montagna, qui?
  9    II|              inchinandosi. - Ma non c'è posto per Lei, a Querciola.
 10    II|            perfezione del cavaliere c'entrano anche, lo immaginate,
 11    II|            la presenza di una casa. C'era abitato, lassù, e i bisogni
 12    II|          nella libreria dei Guerri, c'era in quattro cinquecento
 13    II|        posate; ma è chiaro che dove c'è l'uso di accoglier tutti
 14    II|             da quella gran sala, ma c'era tutto il necessario per
 15    II|             diss'egli tra . - Qui c'è la mano di una donna. -~
 16    II|           meriggio, ma senza di voi c'è buio a tutte le ore del
 17    II|          sedile e dei due posti che c'erano, accomodandovi le membra
 18    II|            Egli è alla serra, e non c'è stato il tempo di farlo
 19   III|       questi punti? Nossignori, non c'è già che tenga. È permesso
 20   III|              In ogni ordine di cose c'è quel che si vede, e quel
 21   III|     Nondimeno, anche nei passaporti c'è il desiderio di dipingere
 22   III|            nell'interno d'ogni uomo c'è il principio d'un artista,
 23   III|           Per il signor Orlando non c'era che il guaio di essere
 24   III|        Azzolino, Vuol crederlo? Non c'era neanche una sedia che
 25   III|      esclamò la signora Angelica. - C'è un ordine, per Vossignoria?~-
 26   III|         signore che lo ascoltavano.~C'è nell'uomo una inclinazione
 27   III|          cose, e nella natura umana c'è più da criticare che da
 28   III|             fa di noi montanari. Ma c'è anche il suo lato buono,
 29   III|          dico il nuovo Israele. Non c'è qui una immagine di popolo
 30   III|          cose delle quali si abusa. C'è un modo di far soffrire
 31   III|             continui, la prego! -~E c'era tanto arder di preghiera
 32    IV|            Come'? - esclamò Gino. - C'è ancora una Querciola soprana?~-
 33    IV|             appigionare una camera. C'era un letto, in quella camera,
 34    IV|          Andiamo; - rispose Gino. - C'è un oste a Querciola?~-
 35    IV|       vostro buon temperino.»~- Che c'entra il cavallo? - domandò
 36    IV|              domandò egli allora.~- C'entra, - rispose Aminta, -
 37    IV|           avviene, del resto, e non c'è da maravigliare per questo
 38    IV|             monti!~- Mah! Segno che c'è qualche cosa, anche tra
 39    IV|             ripigliò Fiordispina, - c'è una ragione naturalissima,
 40    IV|            de' conti, è sana, e non c'è caso che sia male abitata:
 41    IV|           cordiale ospitalità....~- C'è dell'altro? - interruppe
 42    IV|              casa, ci sono le Vaie, c'è questa convalle così verde
 43    IV|             dai monti; poi disse:~- C'è una ballata di Goethe,
 44    IV|         istante sovra pensiero. Non c'era qui nessun autore da
 45    IV|          tristezza, chi ben cerchi, c'è sempre il fatto d'uno squilibrio
 46     V|            al conte Gino Malatesti. C'erano delle serate che la
 47     V|             muli a Pievepelago, non c'è pericolo che vengano al
 48     V|         commissario, in verità, non c'era nulla da rispondere.~-
 49     V|            Milano. Quanto al basso, c'è l'Orlandi, nostro modenese
 50     V|            egli tra , - qui forse c'è la spiegazione di certe
 51    VI|            con le sue visite? -~Non c'era da far altro che inchinarsi;
 52    VI|           portassero via.~- Oh, non c'è questo pericolo; - gridò
 53    VI|           se la ridono? Ebbene, non c'è da ridere. Se un agente
 54    VI|          furie? Vi ho già detto che c'era un compromesso col suo
 55    VI|        forse? Comprendo che qui non c'è gente abbastanza, per tenerle
 56    VI|       voleva sapere da prima perchè c'era, e si passavano in rassegna
 57    VI|            data un'altra più ricca; c'era rimasto venticinque anni
 58    VI|       proprio la man di Dio. Ma non c'erano i Guerri a Fagnano,
 59    VI|          della frase.~- Ebbene, che c'è di strano? Perchè son prete? -
 60    VI|             idea! - esclamò Gino. - C'è bisogno di notizie della
 61    VI|        eterno! Si sa, di eterno non c'è che la nostra sciocchezza,
 62    VI|      apparenze? Morta la virtù, non c'è neanche più ipocrisia?
 63    VI|             in casa di vostro padre c'era un ospite di troppo?
 64    VI|         della stessa famiglia.~- Ma c'è una leggenda? - riprese
 65    VI|             a sedersi è alto, e non c'è modo di giungervi, costeggiando
 66    VI|            al gittarsi a nuoto, non c'è neanche da pensarci, perchè
 67    VI|            Non voglio crederlo. Che c'è un vortice in mezzo? Non
 68    VI|       sarebbe necessaria una barca. C'era il signor Francesco Guerri,
 69    VI|           una vera festa per me. Ma c'è il resto della leggenda,
 70    VI|           se non erro.~- Sicuro che c'è; - rispose Don Pietro. -
 71    VI|           allora di avvicinarsi; ma c'era sempre l'ostacolo di
 72    VI|        punte il roveto, e di  non c'era speranza di aprirsi una
 73   VII|           cercano. Infatti, vedete: c'è stato un tempo che tra
 74   VII|           volgarità son queste? Non c'è altro da dire sul romper
 75   VII|            lo so, non oso cercarlo. C'è buio, nel futuro, ed ho
 76   VII|             dei suoi sette signori. C'è chi veglia e lavora a destarla.
 77   VII|       scaldavano il cuore. Infatti, c'è questa sequela di sensazioni
 78  VIII|            dunque? Divina cosa! Non c'è amor vero che questo.~Sì,
 79  VIII|                Io non li amo. -~Che c'entrava lei? Questa domanda
 80  VIII|        graziosamente regnato. Baie! C'era tempo ancora a pensarci.
 81  VIII|           qualche volta, ma ottuse!~C'è un fiore, nelle regioni
 82  VIII|              lasciatevelo dire: non c'è nella vostra domanda, nella
 83  VIII|            pensieri? - Signora, non c'è dea, per me, e dubito perfino
 84  VIII|            è ancora venuto. - Come! C'è un giorno ed un'ora da
 85  VIII|          Nerazzi è un buon giovane; c'è in lui la stoffa di un
 86    IX|            viaggio! Fiordispina non c'era mai stata, e Gino moriva
 87    IX|      Fiordispina ed il suo. Oh, non c'era pericolo che facesse
 88    IX|     Portiamo notizie allegre. -~Non c'erano notizie allegre da
 89    IX|             gentiluomo. La sentenza c'è e non c'è, quando il processo
 90    IX|   gentiluomo. La sentenza c'è e non c'è, quando il processo manca;
 91    IX|      rispose il signor Francesco. - C'è un'altra parte....~- Dobbiamo
 92    IX|          Sul tavolino, per esempio, c'erano alcuni fogli pieni
 93    IX|          amarezze? La curiosità non c'entrava punto, e questo egli
 94    IX|          voltare il compagno.~- Che c'è? - chiese Aminta, tralasciando
 95    IX|           trovato come in casa mia. C'è mezza Modena, figùrati,
 96    IX|          sia finita. Ma che bisogno c'è di seccar me coi suoi inni? -~
 97    IX|             al vostro protetto. Non c'è più che da firmare il rescritto,
 98     X|           afflizioni all'Altissimo. C'è ancor questa abitudine
 99     X|             saprò da lui quello che c'è di nuovo, e quello che
100     X|             se ha da ritornare, che c'è da disperarsi tanto? Mia
101    XI|        povero Gino; ma Giuseppe non c'era, ed egli doveva starsene
102    XI|           Eppure, credete a me, non c'era pericolo che i due uomini
103    XI|          non va dimenticata, quando c'è) ho pensato che convenisse
104    XI|      alleanza con quella casa....~- C'eravate così intimo!~- Ebbene,
105    XI|               Gino s'avvide che non c'era più nulla da rispondere,
106    XI|                balbettò Gino.~- Non c'è ma che tenga: obbedire
107    XI|           quel fidato servitore non c'era da aspettarsi aiuto.
108    XI|         armadio.~- Nell'armadio non c'è; - disse Gino. - In quei
109    XI|        tornare. Comunque fosse, non c'era tempo da perdere.~Quella
110   XII|      censimento! altro che catasto! C'era la ragion politica, 
111   XII|           abbia dato quel nome? Chi c'era, intorno alla barca?
112   XII|            al fondo e guardiamo che c'è. Son venuti in due, come
113   XII|             aver detto, perchè poco c'era da dire, e tutto il guaio
114   XII|         rassicurare,  promettere; c'è una gerarchia, e noi siamo
115   XII|    commissione. Nei nostri quaderni c'è tanto da darvi noia per
116   XII|        impaccio al portatore, e non c'era caso che gli si vedesse
117   XII|            risposto brevemente: non c'è. - Mi rincresce, perchè
118   XII|         cavai l'involto di tasca. - C'è un libro e una lettera; -
119   XII|           non è ancora ritornato. - C'è speranza che ritorni domattina? -
120  XIII|          famiglio dei Guerri.~- Che c'è? - gli domandò. - Vuoi
121  XIII|           che fosse così. Ma se non c'era nulla tra loro due, tanto
122  XIII|             Lei mi assicura che non c'era niente fra il signor
123  XIII|           un bicchier di trebbiano. C'era della gente che mi ha
124  XIII|     matrimonio, delle relazioni che c'erano già tra il signor Gino
125  XIII|        scrivere. Io, del resto, non c'entro.~- E dimmi, - riprese
126  XIII|           Quanto al signor contino, c'era da immaginarselo, che
127  XIII|            Oh, per questo, poi, non c'è da temere! - disse Don
128  XIII|          capire che con ragazzi non c'è da fidarsi. Un po' tardi,
129  XIII|             fino al  della morte, c'è sempre tempo da imparare
130   XIV|            Ma in quel rammarico non c'entrava anche un pochino
131   XIV|            parrocchiale. Quelli che c'erano, li aveva trovati entrando
132   XIV|          sono idealisti tutt'e due. C'è poi tanta distanza dall'
133   XIV|           un prete di montagna, non c'è caso che lo guardi o lo
134   XIV|             guardi o lo saluti; non c'è spirito di corporazione,
135   XIV|        spirito di corporazione, non c'è vincolo, non c'è relazione
136   XIV|  corporazione, non c'è vincolo, non c'è relazione di gerarchia
137   XIV|    direzione di polizia; forse, non c'è nemmeno arrivata. Tanto
138   XIV|               Prudenza! Perchè? Non c'è più ragione di temere,
139    XV|            ed esclama: - oh guarda! c'è posto per due! -~Ah, Don
140    XV|          cosa in confessione. -~Non c'era nulla da rispondere a
141    XV|      rispose Don Pietro.~- Che male c'è? Turbo io la pace di qualcheduno?~-
142   XVI|     preferendo il vezzeggiativo, se c'è. Così, quando si degnano
143   XVI|           che lo costituiscono, non c'è fortuna più grande per
144   XVI|            linguaggio dei Numi, non c'è che dire; la musica piace
145   XVI|        Fiumalbo, e si scosse.~- Che c'è? - domandò egli. - Che
146   XVI|        proprio gelosa? È bella, non c'è che dire, e capisco che
147   XVI|            il piacere degli Dei. Ma c'era bisogno che ne fossi
148   XVI|              esclamò la marchesa. - C'è qui una progressione ammirabile.
149   XVI|   dimenticare queste scioccherie.~- C'è il De Wincsel; - notò la
150   XVI|            mio padre?~- Che bisogno c'è di parlare al conte Jacopo?~-
151  XVII|           informato di tutto.~- Che c'è di nuovo? - gli disse suo
152  XVII|           serve, quando l'amore non c'è?~- Serve a mantenere il
153  XVII|        disse il conte Jacopo. - Non c'è niente di male, che senta
154  XVII|        arrestato il De Wincsel, non c'era il pericolo che la malignità
155  XVII|         così non fosse venuto mai!) c'era voluto un sorriso di
156  XVII|            più alta e più in vista. C'è, non molto lungi da noi,
157  XVII|            che ho fatto. So che non c'è nulla di cui vostro figlio
158  XVII|                disse il ministro. - C'è sempre tempo, per mettersi
159  XVII|               Perchè, cara mia, non c'è nulla di grave contro essi.~-
160  XVII|     proferiti da alcuno di loro. Se c'è un filo da seguire, esso
161  XVII|         facilmente avveduto che non c'era nulla di grave, che si
162  XVII|        andare laggiù?~- Ebbene, che c'è di male? - replicò la fanciulla. -
163 XVIII|             chiama di Sant'Ignazio. C'è il deposito del 7° reggimento.~-
164 XVIII|   reggimento è già partito; qui non c'è che un battaglione di deposito,
165 XVIII|         come la prima volta, quando c'era il tenente. Quel fuoco
166 XVIII|             a terra ed ascolta. Non c'è più dubbio; son passi d'
167 XVIII|           voce del superiore.~- Che c'è?~- Il nemico.~- Ne sei
168 XVIII|        ricaricarono i fucili.~- Che c'è, caporal Piras? - domandarono
169 XVIII|             il caporal Piras. - Qui c'è una cosa sola da fare:
170 XVIII|        compagnia di sostegno.~- Che c'è? - chiese il capitano Cattaneo,
171 XVIII|         corti campestri.~Mentre noi c'indugiamo in questi ricordi,
172   XIX|            di dirmi se tra i feriti c'è qui un Malatesti.~- Sì, -
173   XIX|             egli allora, - che cosa c'è di strano? Con un polmone
174   XIX|         agli strapazzi del viaggio; c'era la fibra. Ma basta; ora
175   XIX|       leggiucchiando un giornale.~- C'è qui un uso.... - gli disse
176   XIX|  Qualcheduno gli avrà detto che qui c'è il conte Malatesti....~-
177   XIX|           alle persone sane? Oramai c'è da temere perfino di metter
178   XIX|        Appunto! - disse il dottore.—C'è una frase, nella lettera....~-
179   XIX|               rispose il dottore. - C'è il camerino dell'infermiere. -~
180   XIX|           tutti, amico Paolo, e non c'è altro conforto, per l'uomo
181   XIX|              e per nostra elezione, c'è anche onore a non ritornare
182    XX|            a uscio e bottega, e non c'è caso che si vogliano scomodare
183    XX|            una barca! - esclamai.~- C'è stata; - mi rispose l'ingegnere; -
184    XX|       rispose l'ingegnere; - ma non c'è durata molto.~- Lo credo
185    XX|             il capo della scorta. - C'ero io, quando s'è lanciata
186    XX|             quando ci ritornai, non c'era più barca. Eppure, vedano,
187    XX|           ingegnere all'orecchio. - C'è stata una piena, nell'inverno;
188    XX|         riverito nome.... Che gusto c'è, dico io, che gusto? -~
189    XX|             mi disse egli poscia. - C'è tutta una storia d'amore,
190    XX|            diss'egli. - La casa non c'è avvezza; e noi meno della
191    XX|          avevo vedute da principio. C'erano molti libri moderni,
192    XX|        della critica spicciola, che c'istruisce per due soldi la
193    XX|       essere in una casa incantata. C'è nell'Orlando furioso, ed
194    XX|    superficiale, e che il cuore non c'entra per nulla. Cioè, non
195    XX|           di esprimerlo, - il cuore c'entra per le sue parti meno
196    XX|           mi rispose l'ingegnere. - C'è passato un gran dolore,
197    XX|        storia che vi ho raccontata. C'è la materia d'un libro.~-
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License