Cap.

  1     I|        famiglie Cibo ed Estense. Il padre era morto ciambellano del
  2     I|         solenne ramanzina dal conte padre, in presenza della famiglia,
  3     I|              Ad ogni rischio? E mio padre non saprà nulla? -~Ad ognuna
  4     I|            si fidino neanche di mio padre.~- Che vuole, illustrissimo?
  5     I|              sì.~- E in casa di mio padre?~- Ho sempre fatto il mio
  6    II|       candidamente il mugnaio.~- Il padre di Aminta; - rispose Gino.~-
  7    II|          sicuro del fatto suo, - il padre del signor Aminta si chiama
  8    II|             il signor Francesco, il padre di Aminta, il vero re della
  9    II|           tutto, anche a latere del Padre Eterno, nel periodo delle
 10    II|         uscio e fece un gesto a suo padre. Allora il signor Francesco
 11   III|    Fiordispina sedeva accanto a suo padre; Aminta dall'altro lato,
 12   III|          scriveva ier l'altro a mio padre il signor direttore di polizia.
 13   III|            di Casa d'Este, come mio padre. -~Per altro, se erano duchisti
 14   III|         provare, separandosi da suo padre e da tutta la sua cara famiglia.
 15   III|       pensiero di riverenza per suo padre. Il conte Jacopo era un
 16   III|           non vien per nuocere. Mio padre è più tranquillo, ed io
 17   III|           della tranquillità di mio padre. Infine, ho fatto il male,
 18    IV|          noi. È il desiderio di mio padre, che aspettava per l'appunto
 19    IV|            ha portate in dono a mio padre.~- Buona Speranza! - mormorò
 20     V|                Ed ha notizie di suo padre, di quell'ottimo conte Jacopo?~-
 21     V|             i meriti del suo signor padre...~- Ecco, veda; - replicò
 22     V|        bocca. - Per i meriti di mio padre possono dare un'altra decorazione...
 23     V|          altra decorazione... a mio padre. Il figlio, se ha errato,
 24     V|             di tutto, il suo signor padre sta bene. L'ho veduto ieri
 25     V|        meglio. Il signor conte, suo padre, sta bene al solito; mi
 26     V|            cosa che il suo cuore di padre non aveva da dire a me,
 27     V|             di mandar notizie a suo padre, non sarebbe stato senza
 28    VI|            l'ospite del vostro buon padre! Da parecchi giorni egli
 29    VI|           voi, se in casa di vostro padre c'era un ospite di troppo?
 30   VII|              contempla il cielo suo padre e ne riflette l'immagine
 31   VII|         resto; - disse Aminta a suo padre. - Noi andremo lungo la
 32   VII|             il conte Jacopo, vostro padre, la cui volontà dovreste
 33   VII|             certo di ciò che vostro padre potrebbe consentirvi, negarvi.
 34   VII|            è forse un sogno. Vostro padre vorrà? Non dovrete combattere?
 35   VII|      immaginate voi ora? Perchè mio padre non dovrebbe volere? Se
 36   VII|      replicò la fanciulla. - Vostro padre dovrebbe ancora vedermi.
 37    IX|          voli.~ ~- E qui è stato il padre della patria; - disse Gino,
 38    IX|         sostituirmi10 al suo signor padre, cui spetta il piacere di
 39    IX|             aveva confinato. Ma son padre, e mentre la mia severità
 40    IX|       abbracciano con me.~ ~«Vostro padreConte Jacopo Malatesti.»~ ~
 41    IX|      illustrissimo signor conte suo padre le viene incontro domani
 42    IX|             duole che il mio signor padre si voglia scomodar tanto
 43    IX|             doman l'altro; a vostro padre, che abbraccerete domani.~-
 44    IX|            io, signor Francesco.... padre mio... avevo posto il mio
 45    IX|            è l'onomastico di nostro padre.~- E tutti i suoi figli
 46    IX|             del vecchio Guerri, del padre di Fiordispina? Alla peggio,
 47     X|      ossequio alla corte del re suo padre. Nelle favole cavalleresche
 48     X|             favole cavalleresche il padre è sempre re, e il suo regno
 49     X|          nostro cugino Ruggero. Suo padre ci annunzia che il giovinotto
 50     X|             piccola libreria di suo padre e di suo fratello Aminta.
 51     X|        quello del divino Poeta, del padre della patria! Come si erano
 52     X|          dell'arte nostra, lassù il padre della patria intellettuale
 53     X|      abbracci, signor Francesco.... padre mio! -~Il vecchio Guerri
 54     X|          cader nelle braccia di suo padre! Amor di figlio, e largamente
 55     X|           Aminta; un figlio per tuo padre. Darei, non una, cento vite
 56    XI|          miei, sui miei ospiti, sul padre e sul fratello di Fiordispina! -~
 57    XI|            annunziò la presenza del padre. Poteva dunque smontare,
 58    XI|          Sassuolo a Modena, con suo padre al fianco, doveva tenere
 59    XI|              egli aveva ferito quel padre nel più vivo dell'esser
 60    XI|          uno scandalo enorme, e suo padre non aveva tralasciato di
 61    XI|        quattrino, alla morte di suo padre, e i fratelli gli avrebbero
 62    XI|        espressione sul volto di suo padre. L'uguaglianza che un vicendevole
 63    XI|        tutte le collere. Ma come il padre ed il figlio furono soli
 64    XI|             del salotto, mentre suo padre prendeva posto sopra un
 65    XI|       giudice antico.~- Vi ascolto, padre mio; - disse Gino, sperando
 66    XI|          dico, alle preghiere di un padre, sebbene il momento fosse
 67    XI|   commentava allora la frase di suo padre: «momento inopportuno alla
 68    XI|           Non so che vogliate dire, padre mio. Io non ho nulla che
 69    XI|           impenitente.~- Ma in che, padre mio? Voi mi avete accusato
 70    XI|            terribile decreto di suo padre non poteva avere esecuzione
 71    XI|            dubitate. Io non sono un padre di palcoscenico, che voglia
 72    XI|        volontà dell'autore. Sono un padre vero ed umano, un po' rigido,
 73    XI|        conte Jacopo. - Lo so da suo padre, e non me lo ha negato sua
 74    XI|          visitar la marchesa.~- Oh, padre mio! - esclamò Gino, trascurando
 75    XI|        conte Jacopo.~- Ma il mondo, padre mio....~- Il mondo vedrà
 76    XI|    incalzanti argomentazioni di suo padre.~- Ma che significa tutto
 77    XI|           del figlio.~- Che per me, padre mio, non dovevate inginocchiarvi
 78    XI|      incontro a Sassuolo.~- Ebbene, padre mio.... Se non fossi io
 79    XI|            delle cose....~- Ditele, padre mio; non vi trattenete per
 80    XI|          togliermi la vostra stima, padre mio; - replicò il giovane,
 81    XI|             potevano persuadere suo padre, erano argomenti non ispregevoli,
 82    XI|            son nobili, questi re?~- Padre mio! Vi assicuro....~- Tacete!
 83    XI|           tentando di disarmare suo padre con l'umiltà dell'accento. -
 84    XI|           neanche un comando di suo padre? Ahimè, sì, bisognava risolversi.
 85    XI|         Gino ne rimase ingannato.~- Padre mio, - osò dirgli, alle
 86    XI|          voi, e obbedirete a vostro padre.~- Ma... - balbettò Gino.~-
 87    XI|          speranza di persuadere suo padre. Della marchesa, in ogni
 88    XI|            che aveva mostrato a suo padre tanta ripugnanza contro
 89   XII|            dal conte Gino; ma, come padre e come ospite, non voleva
 90   XII|     principe umano e prudente, vero padre dei sudditi. Sotto l'egida
 91   XII|           poi, che cosa succede? Il padre è amoroso, è buono; ma viene
 92  XIII|          nozze e di un consenso del padre di Gino. Finalmente, il
 93  XIII|         ardì risponder nulla a quel padre, che era crudelmente ferito
 94  XIII|           farsi pregare, quando suo padre le domandava di farlo. Attendeva
 95  XIII|           sforzò di sorridere a suo padre, i cui occhi la interrogavano,
 96  XIII|           vivo desiderio (diceva il padre di lui, nella lettera che
 97  XIII|       questo debbo provartelo io.~- Padre mio! - esclamò la fanciulla.~-
 98  XIII|          Non mi mariterò mai!~- No, padre; - rispose Fiordispina. -
 99  XIII|      scritto.~- E allora?~- Allora, padre mio, le lettere si saranno
100  XIII|            così via. Io ho sognato, padre mio, che le lettere del
101  XIII|              E che? Non ti fermare, padre mio! - gridò Fiordispina. -
102  XIII|    impallidì e vacillò. Quel povero padre, intimorito, si cacciò avanti
103  XIII|         ella, vedendo l'atto di suo padre. - Son forte, vedi, e posso
104  XIII|           rispose il vecchio.~- No, padre, no, non cercar nulla. Aspettiamo.
105  XIII|            Una bugia pietosa?~- No, padre, la verità; - rispose Fiordispina. -
106  XIII|            tua ultima parola?~- Sì, padre mio, l'ultima.~- Mi farai
107  XIII|            il vecchio Guerri.~- No, padre, non mi dir questo! Sarei
108  XIII|          veder più la faccia di mio padre, se mi avverrà di spargere
109  XIII|         romantica. Orbene, credilo, padre mio, leggendo molto i nostri
110  XIII|           Sarò io quella donna. Va, padre mio, e non si parli più
111  XIII|          dopo quel colloquio di suo padre con sua sorella, non poteva
112  XIII|          delle sue. Lo rattenne suo padre con fiere parole; lo calmò
113  XIII|      parlato a sua figlia.~- Vostro padre vorrebbe; - diss'egli al
114  XIII|        appunto in questi giorni mio padre mi aveva accennati certi
115  XIII|            gli ho detto:~- Sentite, padre mio; se mi fossi ingannato,
116  XIII|            ancor libera!... - A mio padre non è parso vero, perchè
117  XIII|          molto chiaramente a vostro padre, ringraziandolo dell'onore
118  XIII|         persuaso anche me. Un altro padre vi tacerebbe la vera ragione;
119  XIII|            ritornarsene a casa. Suo padre, infatti, gli aveva parlato
120   XIV|         fanciulla aveva detto a suo padre: «rimarrò a governare la
121   XIV|             Ah, mio buon amico, mio padre, se sapesse quanto ho bisogno
122   XIV|             che aveva avuto con suo padre a Sassuolo, si era persuaso
123   XIV|            Già il conte Jacopo, suo padre, l'aveva chiesta per lui;
124   XIV|    accettare quanto aveva fatto suo padre. Si decidesse, adunque;
125   XIV|           arreso agli argomenti del padre; si schermiva ancora contro
126   XIV|         stato posto sott'ccchio dal padre, ed aveva veduto come il
127   XIV|    tribunale? Forse incarcerata col padre e col fratello Aminta? Gino
128    XV|           pronunziato alle Vaie. Al padre, che la esortava a dimenticare,
129    XV|         vederti piangere.~- Perchè, padre mio? Perchè sfogassi il
130    XV|           me la manda. -~Il vecchio padre non chiese di più. Ella
131    XV|         incontro al pensiero di suo padre. - Ma tu lo sai bene, babbo;
132    XV|         Anche il signor Campolonghi padre, pensando alla venuta di
133    XV|          Non gliel'ha già detto mio padre?~- Sì, capisco l'invito; -
134    XV|        avete dei segreti per vostro padre?~- No, e sì. Non ne ho,
135    XV|          replicò Fiordispina. - No, padre mio, non voglio guarire,
136    XV|            separati? È impossibile, padre mio; lo dica anche Lei,
137    XV|           la testa ai voleri di suo padre, mentre pure sentiva una
138   XVI|           caso consultare anche mio padre?~- Che bisogno c'è di parlare
139   XVI|             io consigliarmi con mio padre? -~La marchesa Polissena
140  XVII|             quando sopraggiunse suo padre. Il conte Jacopo appariva
141  XVII|           di nuovo? - gli disse suo padre, sedendosi davanti alla
142  XVII|             debbo io saper nulla?~- Padre mio, - rispose Gino, - tutto
143  XVII|          gli occhi la faccia di suo padre. Quella faccia era muta,
144  XVII|     ricondurre a casa sua moglie.~- Padre mio! Tu dunque mi approvi?
145  XVII|             potuto rispondere a suo padre: - «o allora perchè volere
146  XVII|         momento a tutt'altro.~- Ah, padre mio! - esclamò egli. - L'
147  XVII|           Gino era tuttavia con suo padre, quando capitarono i suoi
148  XVII|           miei; - disse Gino. - Mio padre sa tutto, e ciò che noi
149  XVII|        interrogò con lo sguardo suo padre.~- Va, - gli disse il conte
150  XVII|        dottrina cavalleresca di suo padre, e pensò che si giudicano
151  XVII| rappresentanti, Gino ritornò da suo padre, per raccontargli come fosse
152  XVII|             Forse nel cuore di quel padre era entrato un po' di rimorso?
153  XVII|            faceva in quel punto suo padre. Il ministro e il conte
154  XVII|            era diretta a ferire suo padre? Per ottenere il perdono
155  XVII|        quanto dovesse costare a suo padre la risoluzione fatta in
156  XVII|        istette alle mosse.~- Se mio padre permette, Eccellenza, -
157  XVII|           io qualche cosa.~- Vostro padre mi farà questa grazia; -
158  XVII|             scienza ed arte; vostro padre, esperto com'è delle cose
159  XVII|            Malatesti. Contentate un padre, mio buon Paolo! - soggiunse
160  XVII|      supplichevole. - Contentate un padre, che ha già troppe ragioni
161  XVII|           solenne promessa a vostro padre. I vostri ospiti ed amici
162  XVII|       insolito, accompagnato da suo padre. Al conte Jacopo, se non
163  XVII|             da prima. Essa è bella, padre mio, molto bella; ma egli
164 XVIII|             dai suoi, benedetto dal padre. Aminta Guerri andò per
165 XVIII|            clans della Scozia; ed è padre il capitano, nonno il maggiore,
166 XVIII|          aspetto delle cose.~Da suo padre aveva ricevuto una lettera
167   XIX|       vederli, e di abbracciare suo padre. - «Infine, - gli diceva,
168   XIX|           che oggi può capitare suo padre.~- Potrò dunque lasciarlo
169   XIX|       sinistra, al numero 151. È il padre, Lei?~- Sissignore, - rispose
170   XIX|             poi ch'ebbe baciato suo padre e le donne. - Anche Don
171   XIX|          qui. Voi perdonerete ad un padre, se egli non corre subito
172   XIX|          Vienna; una lettera di suo padre. Gli era stata mandata al
173   XIX|             persone ad un tempo: il padre ed il figlio. -~Così dicendo,
174   XIX|             voti si adempiano.~«Tuo padre, che ti bacia,~ ~«Jacopo
175   XIX|         Jacopo Malatesti.»~ ~- Buon padre! - mormorò Don Pietro, commosso.
176   XIX|             letta la lettera di suo padre! Allora non era così debole,
177   XIX|           non sua, ma del conte suo padre.~- Appunto! - disse il dottore.—
178   XIX|       chiamata. Pensava anche a suo padre, già tanto severo e crudele
179   XIX|      stordirsi dapprima, quando suo padre lo aveva costretto alle
180    XX|             governar la casa di suo padre, scambio di prendere un
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