IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Alfabetica [« »] journal 1 l' 921 la 2211 là 135 labbra 29 labbro 5 lacera 1 | Frequenza [« »] 140 ciò 139 molto 136 detto 135 là 134 sarebbe 133 fosse 133 poteva | Anton Giulio Barrili La montanara Concordanze là |
Cap.
1 I| consentito di andare più in là, fino a Vienna; ma, anche 2 I| si poteva andare più in là, nè immaginar niente di 3 I| proseguito da sola il viaggio. Ma là, dopo Piacenza, la capricciosa 4 I| alla marchesa Polissena. E là, nell'osteria di Paullo, 5 I| errori d'italiano.~- Va là! - disse Gino. - Tu pensi 6 II| prime case di Fiumalbo. Di là, per andare a Querciola, 7 II| senza aspettare il brodo di là da venire? Se c'erano delle 8 II| l'acqua al mulino, e di là presero a salire un sentiero 9 II| salirono l'erta del monte, e di là dalla boscaglia dei cerri 10 II| soddisfatti egualmente.~- È là; - disse il signor Aminta, 11 II| un po' meglio il paese. Là, dietro il campanile, era 12 II| velluto nero, e se ne stava là in osservazione, beatamente 13 II| ripararla dall'aria di fuori. Là, nelle sere d'inverno, e, 14 II| altri arredi, si vedevano là dentro. Unico lusso, e certamente 15 II| volete, ma non elegante. Di là il nostro Gino fu fatto 16 II| d'armi senz'altro. Anche là si vedeva il camino, con 17 II| viaggiatore. Strana cosa, là dentro! Erano tutte edizioni 18 II| accresciuta nè completata. Là, invece, nella libreria 19 III| capigliatura imprigionata là dentro, vi par di vedere 20 III| avrebbe mandato anche più in là. Il confine che lor signori 21 IV| nel cuor della notte. Son là, i nemici striscianti e 22 IV| rispose ella; - andavo più in là. Non cerco fiori, porto 23 IV| Sicuramente, se egli fosse rimasto là dentro, ella lo avrebbe 24 IV| fanciulla metteva il piede là dentro.~Erano le stalle. 25 IV| naso, dovendo seguire fin là i nostri due personaggi, 26 IV| pensiero va lontano, di là dai monti, cercando.~- Per 27 IV| lo sguardo dell'anima, di là dai mari e dai monti; poi 28 V| posar l'orologio. Più in là era un cassettone, e vicino 29 V| ma Fiordispina non era là più a vederlo, Fiordispina 30 V| accompagnare fino ad Alessandria, e là aveva condannato il conte 31 V| neanche da seguirli fin là. In un quarto d'ora sono 32 V| senso così triste, buttate là dal signor commissario. 33 VI| Gino, andando anche più in là.~E i suoi occhi, in quel 34 VI| gentile profumo.~E andava là, di giorno in giorno, vivendo 35 VI| il conte Gino non era più là a vigilare, e si poteva 36 VI| un matrimonio era sempre là, librata a mezz'aria, e 37 VI| Lei, frattanto, passava di là, biondamente obliosa, per 38 VI| Polissene di qua, non Ruggeri di là, per far ombra alla scena; 39 VI| faggio che infracidivano là dentro, galleggiando a mezz' 40 VI| mille punte il roveto, e di là non c'era speranza di aprirsi 41 VI| la Ninfa seguitava a star là, come se non sentisse il 42 VI| di qua, una fenditura di là, e cric! la lastra si è 43 VII| alla riva del lago. Qua e là il declivio era seminato 44 VII| erratici, fatti scorrere fin là sul piano inclinato del 45 VII| commissario, e voi non eravate là per riferire del fatto!~ 46 VII| dentro il burchiello, e di là porgeva la mano a Fiordispina. 47 VII| replicò Gino. Guardate là, come si distingue il fondo. 48 VII| saltar subito a riva. Di là, trattenendo con una mano 49 VII| balza. La ninfa del lago era là, supina sul guanciale di 50 VIII| La marchesa Polissena era là, e Gino fu ammesso alla 51 VIII| conte Gino andava dunque là, con quel suo guinzaglio 52 VIII| pensava affatto; andava là, comandato, accarezzato, 53 VIII| Ma il nostro Gino non era là, per fare quello studio, 54 IX| inutili! Ma le ho buttate là, e rimangano pure. Il giovanotto 55 IX| alcune si tenevano sempre là riparate, perchè le notti, 56 IX| molti versi, sparsi qua e là nella Divina Commedia, il 57 IX| lettera di Lucca stava sempre là suggellata; non più in una 58 IX| poteva cercar di lui? E là, poi, in casa d'altri, quando 59 IX| aveva tirato il discorso fin là. Il signor Francesco Guerri 60 IX| Ma il fratello Aminta era là, che aveva finito il suo 61 X| la smania erudita?» - Ma là, sul monte, dove non arrivano 62 X| albo, quei versi, scritti là dentro, saranno i miei messaggeri 63 X| due cavalieri giungessero là, un uomo si spiccò dall' 64 X| esclamò Aminta, restando là in mezzo alla strada fino 65 XI| viaggio di Fiumalbo fin là; poichè nelle ore passate 66 XI| tralasciato di dirglielo, là, nella camera di giustizia, 67 XI| figliuolo, che era rimasto là, non sapendo che pensare 68 XI| ci hanno dispersi qua e là, nelle corti di più fortunati 69 XI| per correre di qua e di là, onorati da per tutto, inchinati 70 XI| che poteva far egli? Andar là, dove non poteva mandarlo 71 XI| ogni momento passare di là. Ma fingendo di rovistare 72 XI| giungesse di primo colpo fin là. Il commissario non aveva 73 XII| dalla pianura modenese. Di là aspettava oramai la luce 74 XII| ora sembra che guardino di là. Mi è passato per la testa 75 XII| governo andavano di qua e di là, prendendo lingua da tutti 76 XII| passo le mie giornate. - Ma là, sul lago della Ninfa, dov' 77 XII| non andava niente più in là. Con quei quattro nomi aveva 78 XII| che si voltano di qua o di là, sperando meglio. Se si 79 XII| traccia del suo famiglio di là da Fiumalbo, riconobbe da 80 XII| palazzo Malatesti e giunto là mi presentai nuovamente 81 XIII| nel Quarantotto, vada di là dal Po, prenda un fucile 82 XIII| profondi, ed egli è sempre là, da migliaia d'anni, immutato 83 XIV| passando. Dunque viveva là dentro il signor conte Gino? 84 XIV| egli non sarebbe entrato là dentro. Con qual fine, oramai, 85 XIV| pensiero sottile luccicava là dentro.~- Mi pare strano; - 86 XVI| usci. - Non di qua! Non di là! Volgarità eccessiva! Imitazione 87 XVI| Lesarini di qua, Lesarini di là, era il cucco delle dame, 88 XVI| pochino, chiedendo di qua e di là; ma ora so tutto, so tutto.~- 89 XVI| il povero Gino, guardava là, dove il Landi gli aveva 90 XVII| pastrano.~Polissena era là, ritta accanto alla portiera, 91 XVII| con noi, e che aspettano là, nel salotto.~- Questa è 92 XVII| opportune.~- Andrete fin là! - gridò il conte Jacopo.~- 93 XVII| gridò il conte Jacopo.~- Fin là, mio buon amico, ed oltre 94 XVII| Si era sicuri di trovar là il Governo, e si andava 95 XVIII| Massa si avviò a Carrara; di là scese alla Magra e non respirò 96 XVIII| furia, si recò a Genova; e là, prima ancora di entrare 97 XVIII| centinaio di brande, e di là saremo ritornati a Sant' 98 XVIII| Andare alla fatica qua e là, stare a lavorar di scopa 99 XVIII| sempre due marcie più in là. Correvano tutti, quei reggimenti 100 XVIII| stabilì la gran guardia, e di là si spiccarono due compagnie, 101 XVIII| superiore immediato; di là dalla svolta, dieci quindici 102 XVIII| accadere altrove; guardate là, davanti a voi, attento 103 XVIII| calpestìo date il «chi va là?», scambio di sparare, come 104 XVIII| da nulla. Date il «chi va là» come vi ho detto; poi, 105 XVIII| tenente, - se dato il «chi va là?» vi fosse risposto da amici, 106 XVIII| spalle al muro. Gli occhi di là, mi raccomando; e non colpi 107 XVIII| immaginare. Aminta doveva star là con l'orecchio teso; non 108 XVIII| pollice al cane. E stava là, ritto impalato, vedendo 109 XVIII| per gridare il suo «chi va là?» Ma capì che erano lepri, 110 XVIII| son passi d'uomini; e di là, donde vengono, son passi 111 XVIII| sentiero.~- Alt! chi va là? - gridò egli con voce poderosa.~ 112 XVIII| si sentì dare il «chi va là?» ma con voce sommessa.~- 113 XVIII| Perdio! Ho dato il chi va là, e mi hanno risposto con 114 XVIII| Guenzi, un passo più in là, ma pronto subito a ritirarti. 115 XVIII| un campo che era più in là, poichè i nostri sentirono 116 XVIII| quando vide accorrere di là una compagnia di sostegno.~- 117 XVIII| nemico era in forze, di là da un campo di grano turco, 118 XVIII| Che rabbia! Li vedeva, di là, i negri cappellacci con 119 XVIII| dargli un altro Solferino là dentro. Al povero Guerri 120 XIX| malinconie che volete. E là, fra tanti letti in fila, 121 XIX| suo giro. Da quella parte là, per fortuna, non aveva 122 XIX| Eh! per questo, vada là! Un po' d'aria di famiglia 123 XIX| verreste a trovarmi; o sarei là.... e preghereste per me. -~ 124 XIX| capire più nulla. - Eccolo là; è il primo della corsìa. -~ 125 XIX| parole, poi si tolse di là, promettendo di ritornare 126 XIX| ancora al suo ridestarsi.~Era là, daccanto al suo letto, 127 XIX| fanciulla dei Guerri; era là, viva e palpitante per lui. 128 XX| Carpinete, a Bismantua, e di là, sempre per vie di montagna, 129 XX| fune a quel tronco d'albero là, che allora non aveva due 130 XX| poco, che poco lungi di là, vedendo un faggio che portava 131 XX| verità, ci trovammo male, là dentro, coi nostri abiti 132 XX| di gita, che capitavano là ad incomodare i padroni 133 XX| corso di matematiche. È là, - disse l'ingegnere, trionfante, - 134 XX| fanciulla dei Guerri era là, bellissima ancora, co' 135 XX| salito in arcione, e di là aveva mandato l'ultimo saluto