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Alfabetica [« »] buio 7 bulbi 1 buoi 3 buon 90 buon' 2 buona 66 buone 9 | Frequenza [« »] 94 col 92 nell' 91 troppo 90 buon 90 commissario 89 signora 88 nè | Anton Giulio Barrili La montanara Concordanze buon |
Cap.
1 I| fino alla frontiera il suo buon padrone Francesco V, quando 2 I| disse Gino. - Tu pensi da buon italiano, e questo è l'essenziale. -~ 3 II| nerissima.~- Oh, signor Aminta, buon giorno! - disse il mugnaio, 4 II| con atto rispettoso.~- Buon giorno, Gasparino! - rispose 5 II| nostro giovanotto era di buon umore, e la cosa vi parrà 6 II| A più tardi, dunque; e buon appetito.~- Non manca mai, 7 II| altro che la cosa durasse! A buon conto, Gino Malatesti ricordava 8 II| ingannano. I carabinieri, a buon conto, in certi luoghi ed 9 II| giorno. La vostra presenza, a buon conto, reca la grazia nella 10 III| Il re della montagna è un buon suddito di Casa d'Este, 11 III| Querciola, lo so; ma per un buon vicinato si può anche accettare 12 III| spesso la buona, e andò di buon grado a sedersi davanti 13 IV| egli per tempo, diede il buon viaggio al suo ospite. Ed 14 IV| io ho trovato il vostro buon temperino.»~- Che c'entra 15 IV| può condurci a vedere di buon occhio che altri s'impadronisca 16 V| gaiamente di cose scientifiche, buon dilettante per ragionare 17 V| esplorazione.~- Grazie, mio buon amico e fratello! Ed ora, 18 V| disse Gino. - È una dama di buon gusto, la signora marchesa. 19 V| il Nerazzi, ricordati in buon punto dallo scrivente, per 20 V| apparenze erano salvate a buon prezzo.~- Come manderò io 21 VI| risposta alla serenità di buon augurio, diffusa sul volto 22 VI| giorno dalle Vaie. E il buon prevosto si rallegrò che 23 VI| sua missione abbia sortito buon esito.~Il conte Gino, da 24 VI| Francesco, nè far parlare il suo buon fratello Aminta, qualcheduno 25 VI| ed era forse stato di un buon autore, a' suoi tempi, ma 26 VI| miracolo inaudito, era un buon diavolo, che non pretendeva 27 VI| Sì, sarebbe stato un buon partito per lei; - replicò 28 VI| Don Pietro, accettando di buon grado la celia - Anche la 29 VI| libero lui, gli parve di buon augurio. Non Polissene di 30 VI| lieto l'ospite del vostro buon padre! Da parecchi giorni 31 VI| la cosa fosse condotta a buon termine, per proporre la 32 VIII| E si ricordava ancora in buon punto che la dolce confessione 33 VIII| amor vero. Fiordispina, a buon conto, lo aveva amato il 34 VIII| Nerazzi, secondo i gusti, è un buon amico, e un grande amore 35 VIII| attaccano. - «Il Nerazzi è un buon giovane; c'è in lui la stoffa 36 VIII| Gino Malatesti ricordò in buon punto la prima lettera ricevuta 37 VIII| Giuseppe. «Mi pare (scriveva il buon servitore) che la sua condanna 38 VIII| il mio ragionamento.»~No, buon Giuseppe, il vostro padrone 39 VIII| ricordò il conte Gino in buon punto.~Si era venuti a parlare 40 IX| forse che il nome era di buon augurio per essi? Fiordispina 41 IX| diportamenti hanno fatta al buon nome dei Malatesti. Sua 42 IX| dispiacerà di perdere un così buon vicino; ma non dobbiamo 43 IX| lettera d'uno sciocco. A buon conto vedremo se il marchese 44 IX| marchesa Baldovini è sempre il buon cuore fatto donna. Si è 45 XI| figura di cortigiano del buon tempo, in cui si era dovuto 46 XI| fido Giuseppe.~Questi, da buon cospiratore, non si era 47 XI| brevi, tra Gino e il suo buon servitore. L'uscio della 48 XI| Gino, abbracciandolo. - Va, buon Giuseppe; parleremo meglio 49 XII| commissione era stata ricordata in buon punto. Ora il bravo Pellegrino 50 XIII| conte Gino vedeva molto di buon occhio la mia padroncina.~- 51 XIII| passeggiata alla serra.~- Che buon vento? - gli disse il signor 52 XIII| darsi che lo vedesse di buon occhio, ma penserà anche 53 XIII| un tempo. Anch'egli, il buon prevosto delle Vaie, temeva 54 XIII| esortazioni. Egli stesso, il buon prevosto delle Vaie, sarebbe 55 XIII| vagheggiata. Ed ecco, mio buon cugino, - conchiuse malinconicamente 56 XIV| condurlo laggiù.~Ecco dunque il buon prevosto delle Vaie che 57 XIV| popolazioni; conforta il buon prevosto a perseverare, 58 XIV| opportuni recapiti.~Frattanto il buon prevosto prende lingua. 59 XIV| Polissena Baldovini. Ah, mio buon amico, mio padre, se sapesse 60 XV| vostri casisti più famosi. Buon per voi esser vissuto sempre 61 XV| Infine, - conchiuse il buon prete, sospirando, - il 62 XV| Gino è stato mosso da un buon sentimento, Ha voluto salvar 63 XV| temperata festività e di buon gusto, congratulandosi col 64 XVI| loro medesima origine. A buon conto, avrebbero assai meno 65 XVI| di musica antica col suo buon marchese Baldovini, e mandando 66 XVI| drago sarebbe il nostro buon Lesarini? -~Così rispondeva 67 XVI| bravo, Pippo! vi trovo in buon punto; dovreste accompagnarmi 68 XVII| conte Jacopo.~- Fin là, mio buon amico, ed oltre ancora, 69 XVII| Contentate un padre, mio buon Paolo! - soggiunse il vecchio, 70 XVII| per farle riscontro, un buon Erard da suonare, un bell' 71 XVII| Ve ne sarò grato, mio buon Paolo! - disse il vecchio 72 XVII| mio caro Jacopo, che un buon antipasto vale il migliore 73 XVII| così gli parlò:~- State di buon animo, mio giovane amico. 74 XVII| ascoltatemi. Sono il vostro buon servitore, voglio esserlo 75 XVII| amo meglio quando siete di buon umore. Ho tanto bisogno 76 XVII| figliuol suo, bisognava fare buon viso, e la marchesa Baldovini 77 XVIII| caricare il fucile e far buon colpo, come con le palle 78 XVIII| per staccare il passo in buon ordine, al cenno di un vecchio 79 XVIII| A proposito, e per ogni buon fine, - disse ancora il 80 XVIII| schioppettata! Aminta si tenne a buon conto col fucile alto, con 81 XVIII| Guenzi, un piemontese di buon umore. - A qualcheduno l' 82 XIX| gli aveva raccomandato il buon medico. La febbre, per miracolo, 83 XIX| mancar di fede alle Vaie? A buon conto, sua sorella Fiordispina, 84 XIX| infermiere. - Le giuro, da buon italiano come sono, non 85 XIX| Jacopo Malatesti.»~ ~- Buon padre! - mormorò Don Pietro, 86 XIX| necessario, negli infermi, un buon resto di forze; perciò è 87 XIX| Perchè dite questo, mio buon Paolo?~- Perchè voi serbate 88 XX| mattina ci aveva augurato il buon viaggio. Egli ci pregò di 89 XX| per me. La signorina aveva buon giudizio; ma domandava troppo 90 XX| eludere la quistione, - un buon pranzo, e non ancora digerito,