Cap.

 1     I|          esilio, per questo?~- È vero; - disse Gino, che a quella
 2    II|         territorio del re, non è vero? - disse Gino, ridendo. -
 3    II|           il padre di Aminta, il vero re della montagna, bel vecchio
 4   III|        cammino dalle Vaie, non è vero?~- Fortunatamente; - rispose
 5   III|   Olimpia e Fiordispina. È forse vero che i nomi imprimano carattere?
 6    IV|          case si tengon ritte. È vero altresì che quando cascano,
 7    IV|         zie, del fratello; non è vero? Ella ora mi permetterà
 8    IV|      senza ragione. Ma è proprio vero, questo? E non è a vederci
 9     V|        alla madre d'Amore, ma un vero e proprio pellegrinaggio
10     V|        da .~- Studiando, non è vero? Ha qualche libro, come
11     V|          della Sonnambula; non è vero, signor conte? Questo mi
12     V|        il lettore. - Ecco qui il vero tipo del cospiratore, che
13    VI|        gli pareva il primo ed il vero, senza parlare, senza desiderare
14    VI|   sorrisetto al suo uditore.~- È vero questo? - domandò Gino,
15   VII|      cono, dalla vetta spuntata, vero osservatorio alpino, che
16   VII|        una bella impressione dal vero. Gino, che non era geologo
17   VII|    Facciamo una cosa alta, non è vero?~- Siamo in alto per questo; -
18  VIII|       più intimi. Ma era proprio vero che aveva parlato? Proprio
19  VIII|       che aveva parlato? Proprio vero che la fanciulla dei Guerri
20  VIII|        Divina cosa! Non c'è amor vero che questo.~Sì, tutto bene;
21  VIII|       quel modo non nasce l'amor vero. Fiordispina, a buon conto,
22  VIII|      occhi, gli aveva detto: - È vero che amate la tale? -~Gino
23  VIII|         fiutato qualche cosa del vero. Perchè indicava nella sua
24  VIII|       rispondeva intieramente al vero, perchè Gino andava con
25  VIII|         la casa Farnese?~- Ah, è vero! - aveva risposto Emilio
26    IX|   dobbiamo essere egoisti. Non è vero, figliuoli miei? -~Alle
27    IX|        che sappiano sceverare il vero nelle relazioni di un fatto,
28    IX| Cervarola. Si chiama così, non è vero?~- Lorenzo Cervarola, per
29    IX|       neanche aperta.~- Ah sì, è vero; - rispose Gino, crollando
30     X|         fantasia, più grande del vero, elegante, eroico, tenero,
31     X|      viso.~- Sempre uniti, non è vero? Qualunque cosa accada,
32    XI|       dell'autore. Sono un padre vero ed umano, un po' rigido,
33    XI|        quella penna assassina un vero atto di accusa. Non avviene
34   XII|          I signori Guerri, non è vero? - Come padroni, ci dovevano
35   XII|        seconda volta. A dirle il vero, signor padrone, mi pareva
36   XII|       principe umano e prudente, vero padre dei sudditi. Sotto
37  XIII|          certo punto, - è dunque vero che la marchesina si marita?» - «
38  XIII|         ho visto tanto così!~- È vero; - confessò malinconicamente
39  XIII|        Da principio, per dire il vero, non ci capiva nulla di
40  XIII|        da Pellegrino? Era dunque vero, ciò che dice il proverbio:
41  XIII|         altro. Ma sarà poi tutto vero, quello che hanno raccontato
42  XIII|    voluttà di sacrifizio. - Se è vero quello che ti hanno riferito
43  XIII|          di tutto. Forse non era vero niente di ciò che avevano
44  XIII|    Allora pensai: non era dunque vero quello che io avevo sospettato?
45  XIII|          A mio padre non è parso vero, perchè infine l'idea di
46   XIV|      cielo, dava l'illusione del vero. Ottimamente! Di queste
47   XIV|    quella occasione alle Vaie? È vero, - soggiunse il prete, tentennando
48    XV|        se stessa. Indovinando il vero, Don Pietro si turbava profondamente,
49    XV|      solo degno, è anche il solo vero. Che uomo fosse il conte
50   XVI|        rimedio? Il gran male, il vero male è quest'altro, che
51   XVI|     anche una certa apparenza di vero, la contessa Elena mise
52  XVII|       miei rappresentanti, non è vero? - disse Gino per risparmiargli
53  XVII|         amici d'una volta, non è vero? - soggiunse il ministro,
54  XVII|    rispose Gino. - Il primo e il vero colpevole son io; è dunque
55  XVII|         salotto del tipo nostro, vero anacronismo vivente, è un
56  XVII|         verrete anche voi, non è vero?~- Il mio Gino non potrà
57  XVII|          nessuna molestia, non è vero, Eccellenza?~- Conte Gino, -
58  XVII|           Voi m'intendete, non è vero? Sia piccolo grande lo Stato,
59 XVIII|      parleremo piemontese. Non è vero che lo capite, il piemontese? -~
60 XVIII|          capitano più grande del vero,» e con quel suo gran naso,
61   XIX|     vorrebbe avere dai suoi.~- È vero; - disse Aminta. - E se
62   XIX|        ha lavorato troppo, non è vero?~- Ella vede tutto, tenente! -
63   XIX|  finalmente?~- Vai meglio, non è vero?~- Sì, molto meglio. Anzi,
64   XIX|        altre ne passeremo, non è vero, dottore?~- Certamente,
65   XIX|         famiglia militare, non è vero? -~Gino mosse lievemente
66   XIX|    qualche ora tranquilli, non è vero! - disse il medico, chinandosi
67    XX|     forse stimati più grandi del vero; per contro, si domanda
68    XX|      magari Dio, più sciocco del vero, e alieno per trista elezione
69    XX|     consigliate di scrivere.~- È vero; - mi rispose l'ingegnere. -
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