Cap.

 1     I|    conforto di vedere evitato un male più grande, annunzio alla
 2    II|     signor Aminta se l'avrebbe a male.~- Perchè? Non devo dunque
 3    II|       une a ridosso delle altre, male ordinate e di misero aspetto.
 4    II|       non ci si ritroverà troppo male. -~Gino si era maravigliato
 5    II|           così nel bene come nel male.~Come io tengo a bada voi
 6    II|          suoi pregi. Pensate pur male di me, povero narratore,
 7    II|        ghiottone, ma non pensate male del mio eroe, che ammirò
 8   III|   proverbio antico, che tutto il male non vien per nuocere. Mio
 9   III|       padre. Infine, ho fatto il male, ed è giusto che faccia
10   III| inclinazione naturalissima a dir male degli assenti. Ciò forse
11   III|         alla tentazione, e disse male degli usi e delle mode cittadine:
12   III|        che occorre a noi, bene o male, lo facciamo coi nostri
13   III|           Anche quando si diceva male del Quarantotto, de' suoi
14    IV| Querciola. Ma oramai, sia bene o male, l'alloggio lo abbiamo,
15    IV|      Guerri, povero a me! finivo male, con questa bella alternativa. -~
16    IV|           e non c'è caso che sia male abitata: o se lo è qualche
17     V|         cosa aveva egli fatto di male? Si era forse innamorato
18     V|          ore d'ozio, e piuttosto male, il violoncello; - rispose
19     V|    gradire l'offerta. Avrò fatto male, e gliene chiedo scusa,
20     V|             Il conte Gino rimase male, dopo quella lettura. Ahimè
21    VI|         se fosse dell'altro, che male ci sarebbe? Lasciate che
22    VI|          vi parrà che ragionasse male. Qual è, del resto, lo spirito
23   VII|      maraviglia. Doveva trovarsi male, quella povera Ninfa; il
24  VIII|          perfetto. - Non mi dite male del Landi; è un uomo serio,
25    IX|          di aver fatto  ben  male, poichè tutto il carico
26    XI|    gioventù, sarebbe stato minor male; alla peggio, poteva rimanere
27    XI|        vide nulla. Cioè.... dico male; vide il campanello e suonò
28    XI|        veder propalato. Ho fatto male?~- No, hai fatto benissimo; -
29   XII|   occasione sarebbe stata scelta male, per annunziargli la sua
30   XII|      quelli a cui sembra di star male, e che si voltano di qua
31   XII| chiederci nulla.~- E questo è il male, figliuol mio; - replicò
32  XIII|     breviario, tanto era rimasto male, udendo tutte quelle novità
33  XIII|         conte aveva incominciato male, non scrivendo subito una
34  XIII|        così per dire.~- E dicevi male. Hai piuttosto ragione quando
35  XIII|       non fa paura a me; mal per male, è questo il minore, ed
36   XIV|         nel 1848, erano andate a male, per diffidenza di principi
37   XIV|      Anche Lei mi avrà giudicato male. Anche Lei mi avrà disprezzato.
38   XIV|          adunque; sarebbe finita male per i suoi amici, per i
39    XV|        difficoltà, e che il meno male per tutti era per l'appunto
40    XV|        rispose Don Pietro.~- Che male c'è? Turbo io la pace di
41    XV|        del tutto.~- Di che? D'un male che è la mia vita? - replicò
42   XVI|   importanza, e questo, che è un male, senza dubbio, ma non un
43   XVI|          onesto rimedio? Il gran male, il vero male è quest'altro,
44   XVI|   rimedio? Il gran male, il vero male è quest'altro, che tutti
45   XVI|         robaccia! Siamo noi così male ridotti! - Ah, poveri giudici!
46   XVI|        sola. Un uomo ci si trova male, fra due donne. Il minor
47   XVI|          fra due donne. Il minor male che gli tocchi è di perder
48   XVI|          intesa? Conoscete assai male le donne, conte Gino, se
49   XVI|        amor proprio.~- Ah, manco male! - esclamò Gino. - L'amor
50  XVII|      occasione per dirgli che ha male interpretato un momento
51  XVII|      Jacopo. - Non c'è niente di male, che senta anch'io quello
52  XVII|         e pensò che si giudicano male gli uomini, non badando
53  XVII|       mai, ed Ella sa che si sta male, non uscendo mai dalla difesa.
54  XVII|      ragioni di rammaricarsi del male che ha fatto. -~Il ministro
55  XVII|         Ho detto, sì, e ho detto male; - rispose il ministro. -
56  XVII|     coscienza e l'intenzione del male mancassero. Vedete un po'!
57  XVII|     laggiù?~- Ebbene, che c'è di male? - replicò la fanciulla. -
58 XVIII| giuggiole, - diss'egli, - si sta male davvero!~- Vedete di che
59 XVIII|        Quella zuppa doveva finir male. I quattro soldati di cucina
60   XIX|         trenta uomini che stanno male, e dove chi ne ha meno finisce
61   XIX|        Malatesti che stava assai male.~- Sì, dev'essere una notizia
62   XIX|        non parli troppo; le farà male.~- Ancora una domanda, signora!
63   XIX|          Guerri averlo giudicato male in qualche altra cosa? Per
64   XIX|        della famiglia non fa mai male. È una febbre diversa, una
65   XIX|           gridò egli. - Si sente male?~- Nulla, nulla! - rispose
66   XIX|        notizie debbano far tanto male anche alle persone sane?
67    XX|           In verità, ci trovammo male,  dentro, coi nostri abiti
68    XX|          odiati, quando fanno il male, scambio del bene che si
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