Cap.

 1     I|             del giardino. Il nostro povero eroe sentì uno schianto
 2    II|             Pensate pur male di me, povero narratore, che vi sembrerò
 3   III|             associazioni d'idee, il povero narratore si aiuta.~Or dunque,
 4   III|           Cimone, in quella casa di povero aspetto contadinesco, dove
 5    IV|             provvidenza dei Guerri, povero a me! finivo male, con questa
 6     V|         Signore mie, compiangano un povero condannato, che deve obbedire
 7     V|             va il mondo. Anche quel povero Ovidio, cavaliere e poeta,
 8     V|           udire dei fatti vostri il povero confinato di Querciola?
 9     V|          non hanno confidenza in un povero servitore; ma una notizia
10    VI|           come ne dolesse al nostro povero Gino, geloso senza ragione,
11    VI|          nemmeno un pensiero per il povero confinato. Un servitore
12  VIII|          non hanno confidenza in un povero servitore; ma una notizia
13     X|             dirittura il galoppo.~- Povero ragazzo! - esclamò Aminta,
14    XI|             che avevano fatto ad un povero confinato? Ma non era egli
15    XI|     presenza di Giuseppe, il nostro povero Gino; ma Giuseppe non c'
16    XI|            doveva essere finito. Il povero Gino ebbe un tremito nervoso,
17    XI|         Gino Malatesti, e il nostro povero giovanotto lasciò cadere
18    XI|    Francesco, il signor Orlando, il povero Don Pietro Toschi, Aminta,
19    XI|         corse per tutti i nervi del povero Gino. Ma no, non era possibile
20   XII|           così saldo si mostrava il povero boscaiuolo, che amava i
21   XII|             e malinconico aiutante. Povero signor commissario! Aveva
22  XIII|         cosa gli è accaduto, a quel povero ragazzo?~- Oh, non si è
23  XIII|            dir le mie ore. -~Ahimè, povero Don Pietro! Per quella mattina
24  XIII|     parrocchia.~Due giorni dopo, il povero Don Pietro non ne poteva
25  XIII|           impallidì e vacillò. Quel povero padre, intimorito, si cacciò
26  XIII|            altro viaggio inutile.~- Povero ragazzo! - esclamò il vecchio
27   XIV|        farlo arrossire. Sospirò, il povero prete, dopo aver fatta quella
28   XIV|           Don Pietro? disonorato!~- Povero signor Gino! - esclamò il
29   XIV|        dolore, disse lungamente, il povero Gino Malatesti, con voce
30   XIV|            reconditi. Soffrite, mio povero amico, ma soffrite in voi
31    XV|             XV.~ ~Anima forte.~ ~Il povero Don Pietro riprendeva in
32    XV|            stesso, il peccato.~Il povero prevosto aveva un aspetto
33   XVI|              Guardava frattanto, il povero Gino, guardava , dove
34   XVI|           De Wincsel, ma anche noi, povero volgo ignaro, soggiungendo
35   XVI|           madre aveva vent'anni. Il povero marchese Baldovini ne sapeva
36   XVI|           giusto che sorridesse, il povero conte Gino. La visita di
37  XVII|             che si vuole, in questo povero mondo.~Un'ora dopo capitò
38 XVIII|       cascato morto tra le braccia. Povero tenente Parodi, così buono
39 XVIII|            dargli la mano di sposa. Povero tenente Parodi!~Ma non era
40 XVIII|             Solferino  dentro. Al povero Guerri non sarebbe toccato
41   XIX|               Si sentiva debole, il povero Aminta. La via da Desenzano
42   XIX|        principio di depressione del povero orgoglio umano, pur tanto
43   XIX|       soffriva acerbamente del suo. Povero Gino! povero Gino! Lo aveva
44   XIX|   acerbamente del suo. Povero Gino! povero Gino! Lo aveva dunque accusato
45   XIX|    approfittare degli augurii, quel povero conte! -~Finito il giro,
46   XIX|       comitiva. - E come va, il mio povero figliuolo?~- Bene, una guarigione
47   XIX|            altro.~- Eh, pare di sì. Povero giovane! -~Mentre i due
48   XIX| racconterete le sante imprese ad un povero ottuagenario, che non ha
49   XIX|        vicino al letto di Aminta.~- Povero conte Malatesti! - gli disse. -
50   XIX|      saldezza della fibra.~- Ah sì, povero conte Malatesti! - ripetè
51   XIX|            era stato quello, per il povero Gino! Ferito da un'aspra
52   XIX|         futuro.»~Ahi, quale futuro, povero Gino! Fu molto, fu ogni
53   XIX|        parve dar nuove forze a quel povero morente. Viveva di quella
54    XX|          fanciulla dei Guerri!~E il povero prete? Ah, quello era morto
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