Cap.

 1     I|           miei errori d'italiano.~- Va ! - disse Gino. - Tu pensi
 2   III|        Lettori, badate a me, qui si va fuori di strada. I nostri
 3    IV|             momenti che il pensiero va lontano, di  dai monti,
 4     V|        luogo di esilio. Ahimè! Così va il mondo. Anche quel povero
 5     V|       osservatorio! - disse Gino. - Va dunque, e ritorna appena
 6    VI|             necessario è quello che va dato all'ambizione, alla
 7    VI|          esser venuto; quando se ne va, si domanda perchè è partito,
 8    VI|            a lei. Lo scoglio su cui va a sedersi è alto, e non
 9    VI|        rimario non basta. Quando si va?~- Anche doman l'altro,
10    VI|            signor Francesco.~- Così va bene; - disse il prete. -
11   VII|           Dio questa fragile barca. Va, - soggiunse allora, sospingendo
12   VII|        sospingendo il burchiello, - va nel nome d'Italia, che Fiordispina
13  VIII|             la gran caccia, e se ne va, umile borghese, la mattina
14  VIII|             tutti i camminatori, si va più svelti del doppio, in
15    IX|            qualche ceppo di case, e va a cercare sotto un pergolato
16     X|       viaggio come un poveretto che va incontro alla morte. Amava
17    XI|         bellezza (poichè questa non va dimenticata, quando c'è)
18    XI|             Gino, abbracciandolo. - Va, buon Giuseppe; parleremo
19   XII|             Aminta. - E allora come va che non hai veduto il conte?~-
20  XIII|             disse Don Pietro. - Non va bene dubitare così degli
21  XIII|     prezioso. Sarò io quella donna. Va, padre mio, e non si parli
22  XIII|           parola è di mia figlia, e va intesa con discrezione. -~
23   XIV|           tre comuni ad un tempo; e va, e trotta tutto il santo
24   XIV|          ufficio preliminare; se ne va in Duomo a pregare; poi
25   XIV|           in mezzo alla via.~- Dove va? - disse poscia, non trovando
26    XV|       proprio posto al pericolo, si va in carcere, in galera, alle
27   XVI| rivolgendosi al Landi. - Mio marito va a far visite, e non sa nemmeno
28   XVI|         teatro. Che diamine! Non si va via dallo spettacolo, quando
29  XVII|          mio palco, a teatro.~- Sì, va benissimo; hai un monte
30  XVII|            provveduto al nostro. Ti va? -~Gino ringraziò i suoi
31  XVII|            dire dal conte Jacopo:~- Va bene. -~- Ah! - esclamò
32  XVII|             lo sguardo suo padre.~- Va, - gli disse il conte Jacopo. -
33  XVII|           quarantott'ore impegnato. Va dunque, e rispondi in questo
34 XVIII|          Maggiorità» e gli disse:~- Va dentro, e fàtti soldato
35 XVIII|             quando si è in terra si va. Il battaglione, messo in
36 XVIII|        primo calpestìo date il «chi va ?», scambio di sparare,
37 XVIII|         cosa da nulla. Date il «chi va » come vi ho detto; poi,
38 XVIII|          tenente, - se dato il «chi va ?» vi fosse risposto da
39 XVIII|             per gridare il suo «chi va ?» Ma capì che erano lepri,
40 XVIII|            del sentiero.~- Alt! chi va ? - gridò egli con voce
41 XVIII|        quando si sentì dare il «chi va ?» ma con voce sommessa.~-
42 XVIII|              Perdio! Ho dato il chi va , e mi hanno risposto
43   XIX|      penserò a nulla.~- Bravo, così va fatto. Neanche a tutte queste
44   XIX|     risoluzione era fatta.~- Il 140 va molto meglio, - rispose.~-
45   XIX|           dottore, - un uso che non va.~- Ho preso il giornale
46   XIX|          agitazione, la febbre. Non va, dico, non va.~- Mi accusa
47   XIX|           febbre. Non va, dico, non va.~- Mi accusa a torto, signor
48   XIX|            della comitiva. - E come va, il mio povero figliuolo?~-
49   XIX|         indizi, mi sembri che se si va....~- Non si torna più,
50    XX|         incomincia a disfarsi, come va tutta e presto in rovina!~
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