Cap.

 1     I|        del vecchio stampo.~- Sì, Giuseppe, e molto; - rispose il conte
 2     I|          suoi amici! - soggiunse Giuseppe. - Se crede, signor conte...
 3     I|          del servitore.~- Bravo, Giuseppe! - gli disse. - E grazie;
 4     I|      incontrato Giovanni Prati e Giuseppe Revere, i due poeti, i Diòscuri
 5     I|        da scrivere. L'offerta di Giuseppe non poteva dunque favorire
 6     I|         illustrissimo; - rispose Giuseppe; - farò la commissione a
 7     I|       gola. Ma era buio fitto, e Giuseppe non vide neanche la contrazione
 8     I|        avuta la prova; - rispose Giuseppe, sospirando. - Si figuri
 9     I|      carbonaro.~- Carbonaro, tu, Giuseppe?~- A quei tempi, sì.~- E
10     I|    servizio ai patrioti.~- Bravo Giuseppe! Tu mi parli con una confidenza!~-
11     I|          è dei nostri; - rispose Giuseppe. - Non la mandano in esilio,
12     I|        il conte Gino preferì che Giuseppe ritornasse a Modena, tanto
13     I|      potè, e lo consegnò al fido Giuseppe.~- E dimmi, - gli soggiunse, -
14     V| carattere di Polissena, bensì di Giuseppe, del servitore che lo aveva
15     V|      fosse riescito il suo bravo Giuseppe a fargli pervenire la lettera,
16     V|     astenuto....»~- Bravo il mio Giuseppe! - esclamò a questo punto
17     V|         ubbidientissimo servo~ ~«Giuseppe.»~ ~Il conte Gino rimase
18     V|        Ahimè l'antidoto sperato! Giuseppe, nella sua piccola diplomazia
19     V|        alla marchesa; scriveva a Giuseppe, suo servo fedele, innalzato
20     V|    veduto dalla prima lettera di Giuseppe come egli fosse intelligente;
21     V|         lettera per il suo servo Giuseppe. E poi, in quell'angolo
22    VI|     riconosciuto il carattere di Giuseppe.~A voi parrà che ciò dovesse
23    VI|        una lettera del suo servo Giuseppe gli era portata da così
24    VI|       mentre leggeva la lettera.~Giuseppe diceva poco di veramente
25    VI| ricapitata. - «Le scrivo (diceva Giuseppe) approfittando di un'occasione
26  VIII|      ricevuta dal suo confidente Giuseppe. «Mi pare (scriveva il buon
27  VIII|          ragionamento.»~No, buon Giuseppe, il vostro padrone non lo
28  VIII|        profetico. Forse, chi sa? Giuseppe aveva già fiutato qualche
29  VIII| preferenze. Ah, il suo servitore Giuseppe, volendolo o non volendolo,
30    IX|          messaggio del suo servo Giuseppe. Se anche quella volta gli
31     X|          chiese Gino, turbato.~- Giuseppe è avvertito; le dirà ogni
32     X|          Gino sollecito. - Vedrò Giuseppe; saprò da lui quello che
33    XI|       aver veduta la partenza.~- Giuseppe è avvertito; Giuseppe le
34    XI|            Giuseppe è avvertito; Giuseppe le dirà ogni cosa; - ripeteva
35    XI|         casa sua, ma non il fido Giuseppe, era in vedetta all'entrata
36    XI|        Desiderava la presenza di Giuseppe, il nostro povero Gino;
37    XI|        il nostro povero Gino; ma Giuseppe non c'era, ed egli doveva
38    XI|        aveva più speranza che in Giuseppe. Piccola speranza, in verità,
39    XI|    portiere, l'altro.... non era Giuseppe. Entrato in casa, Gino fu
40    XI|      servitore venne, ma non era Giuseppe.~- Ah, Silvestro, sei tu? -
41    XI|       cassetti nemmeno. Chiamami Giuseppe; egli forse ne saprà qualche
42    XI|          mandato via il suo fido Giuseppe.~Questi, da buon cospiratore,
43    XI|      ritrovato alla bella prima, Giuseppe ebbe tempo e modo di dire
44    XI|         ciò? - chiese egli, come Giuseppe ebbe finito il racconto.~-
45    XI|       abbracciandolo. - Va, buon Giuseppe; parleremo meglio stasera. -~
46    XI|         completare, interrogando Giuseppe. Perciò allora soltanto
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