Cap.

 1    II|        alle noie~Del tempestoso mondo ed alle pene;~Le maggior'
 2   III|     bene più invidiabile che al mondo sia;  l'ingegno ti vale,
 3   III|  illusione di essere uscite dal mondo poetico dell'Orlando Furioso,
 4   III|   ridere delle goffe usanze del mondo moderno. E risero, come
 5   III|    osservando le cose di questo mondo da una sommità ragguardevole,
 6   III|      Ora paiono cose dell'altro mondo; ma allora, nel periodo
 7    IV|        la cosa più naturale del mondo. Non sono soltanto i colori,
 8    IV|    monti. Ma questa è colpa del mondo, che è fatto così, non dell'
 9     V|        inesperta delle cose del mondo. Sarebbe stato brutto, indegno
10     V|       esilio. Ahimè! Così va il mondo. Anche quel povero Ovidio,
11     V|         in tante cose di questo mondo. La città, veramente, non
12    VI|         parecchie migliaia, nel mondo, e la città di Modena, per
13    VI|         nostra sciocchezza, nel mondo; ma si vorrebbe almeno che
14   VII|       durata nel nostro piccolo mondo venti trenta secoli di più,
15   VII|      inesperienza degli usi del mondo. Per me, eravate infelice,
16  VIII|   improvvisa fra le tenebre del mondo.~Fiordispina lo amava! Fiordispina
17  VIII|         Gino Malatesti un nuovo mondo, il migliore. Strana novità,
18  VIII|      più nelle consuetudini del mondo elegante, che hanno già
19    IX|        Italia, per non dire del mondo; amante, amata, e sul mattino
20    IX|      tutti i ringraziamenti del mondo. - Ho promesso perchè la
21    XI|        il conte Jacopo.~- Ma il mondo, padre mio....~- Il mondo
22    XI|       mondo, padre mio....~- Il mondo vedrà nel fatto d'oggi la
23    XI|         Malatesti, - se pure il mondo si ricorderà di averne fatte,
24    XI|     parlasse di casa Borgia nel mondo. So la mia parte di storia,
25   XIV|         la gente più felice del mondo, i montanari, e l'aria purissima
26   XIV|      avrei creduto possibile al mondo, anzi che questo, che io
27   XIV|         genero, se in faccia al mondo, che ha troppo già chiacchierato
28    XV|         le afflizioni di questo mondo. Se cogliete quelle persone
29    XV|     vivevano quiete e forti nel mondo. Una pietà non sempre più
30   XVI|   tempre, su tutte le altre del mondo.~Ma lasciamo da banda queste
31   XVI|        che ci si divertivano un mondo, lo mettevano a tutte le
32   XVI|         aveva potuto mettere al mondo una figliuola così pallida
33   XVI| ignorare qualche cosa, a questo mondo; - osservò il Lesarini,
34   XVI|        uomo più compiacente del mondo; ho popolato la mia casa
35  XVII|          doveva esser venuto al mondo col bernoccolo del magistrato.
36  XVII|    esperto com'è delle cose del mondo, può dirvi quante transazioni
37  XVII|    tanti altri che governano il mondo. Ma che potevano fare quei
38  XVII|         vuole, in questo povero mondo.~Un'ora dopo capitò il conte
39   XIX|       sempre sofferto. Sono nel mondo creature di tempra più nobile,
40   XIX|         e s'andrebbe in capo al mondo.~- Bravo! bravo Gino! -
41    XX|      sembrano persone di questo mondo, quantunque ci vivano, e
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