Cap.

 1    II|        ricchi. Tutto ciò ch'Ella vede dal monte Cimone all'alpe
 2   III|          di cose c'è quel che si vede, e quel che si guarda; che
 3   III|         di polizia. Come ella mi vede, signora Angelica, sono
 4   III|         dunque?~- Sì, e com'Ella vede, signor Francesco mio, i
 5    IV|         scrittura, lo spirito le vede e le tralascia, non dicendo
 6    IV|          foglie verdi, come ora. Vede? Anche nel cuore dell'inverno,
 7    IV|       con un gesto di terrore. - Vede, signor conte? I miei conigli
 8     V|          Pietra Aguzza, donde si vede netta la strada delle Vaie
 9     V|       udranno con piacere, e non vede l'ora di consolarsi in quella
10    VI|      dovesse avere altre noie.~- Vede? - diss'egli. - Sono venuti
11    VI|         esserlo stato con Lei.~- Vede? - gridò ella. - Non lo
12    VI|          presso una corte, donde vede sparire l'inviato straordinario
13   VII|          signora Angelica.~- Non vede, signora? - disse Gino. -
14   VII|      dovrebbe volere? Se egli vi vede, Fiordispina....~- Ecco,
15   VII|          giuro e al cielo che ci vede; - disse Gino. - Il mio
16   VII|          non pensa ad altro, non vede altro, e noi salutiamo in
17  VIII|          Il semplice curioso che vede il bizzarro fiorellino e
18  XIII|    meglio.~- E perchè?~- Perchè, vede, ho avuto certe notizie,
19  XIII|      giorni passano, e niente si vede apparire. In fondo, io penso
20   XIV|        curiosità della terra chi vede i cieli vicini. La città
21   XIV| indeterminato, in cui il Rosmini vede il primo psicologico, e
22    XV|         avvicinandosi anch'egli, vede l'antro scavato nel tronco,
23    XV|       cui mi son serbata fedele. Vede, Don Pietro, che questo
24  XVII|   spiegarci la differenza che ci vede, e che non ci vediamo noi,
25  XVII|         delle mie intenzioni. Si vede il meglio e si pon mano
26 XVIII|      alla baionetta Oramai ci si vede quanto basta. Guenzi, Isoardo,
27   XIX|       troppo, non è vero?~- Ella vede tutto, tenente! - mormorò