Cap.

 1    II|        era da pranzo e serviva di salotto e di biblioteca ad un tempo.
 2    IV|           si erano presentate nel salotto, ma il conte Gino, come
 3     V|           infine, come prima, nel salotto di lei, anche allora, alle
 4  VIII|            Il servitore aperse il salotto. La marchesa Polissena era
 5  VIII|           cerimoniosa serietà del salotto, o la trepidazione dell'
 6    IX|       stava alle Vaie, seduto nel salotto dei Guerri, capitò una fantesca
 7    IX|         un po' di scena muta, nel salotto dei Guerri.~Anche questa
 8     X|          culla del fratellino, il salotto, e via via tutta quanta
 9    XI|           scala, ed entrato in un salotto grande vuoto e freddo come
10    XI|         accanto allo specchio del salotto, mentre suo padre prendeva
11    XI|            Un monosillabo. - E il salotto allora diventava una chiesa;
12   XVI| temporanea, si davano la muta nel salotto della contessa, nel suo
13   XVI|           Gino si vedeva poco nel salotto della marchesa Polissena;
14   XVI|         Gino.~- Falli passare nel salotto; - disse Gino, dopo aver
15  XVII|           e che aspettano là, nel salotto.~- Questa è nuova! - disse
16  XVII|           il conte Gino entrò nel salotto, insieme co' suoi padrini.
17  XVII|       figlio erano introdotti dal salotto nello studio, e, mentre
18  XVII|           ignoranti, ed eccovi il salotto naturalmente formato, eccovi
19  XVII|  intelligenza e di educazione. Il salotto alla francese si capisce
20  XVII|           esser scelta, quando il salotto è unico, e tutti ci si affollano,
21  XVII|         son sempre i medesimi. Il salotto del tipo nostro, vero anacronismo
22  XVII|          signora marchesa, il cui salotto poteva considerarsi come
23   XIX|        letti d'ospedale, ma in un salotto; salotto improvvisato, ma
24   XIX|       ospedale, ma in un salotto; salotto improvvisato, ma pur sempre
25   XIX|    improvvisato, ma pur sempre un salotto. Per l'appunto da due convalescenti