Cap.

 1    II|              Malatesti, è la più alta vetta dell'Appennino centrale.
 2    II|           occorre, per guadagnarne la vetta, inerpicarsi sul petroso
 3    II|           rozzamente tagliato, con la vetta spuntata in un pianoro,
 4   III|           sole la tinge di rosa sulla vetta di un'Alpe. E questo, ancora,
 5   III|         giocondo, poi, è divino sulla vetta di un'Alpe, dove il suono
 6     V|               le torpide nebbie della vetta del Cimone, infine, che
 7    VI|             nebbia importuna, come la vetta rosea del Cimone sul sereno
 8   VII|         preceduta da una salita sulla vetta del Cimone.~Fino ad un certo
 9   VII|             risolutamente a salire la vetta del Cimone.~Ve l'ho già
10   VII|             breve ora sul cono, dalla vetta spuntata, vero osservatorio
11   VII|              11 agosto del 1789 sulla vetta del Cimone, e goderci lo
12   VII|               mattino osservato dalla vetta di un monte è stato descritto
13   VII| dignitosamente i loro pastorali dalla vetta ricurva, come se fossero
14   VII|                al raggio del sole, la vetta dello scoglio par bionda.
15   VII|            delle nostre case, o sulla vetta dei monti, lontano dal sospetto
16    IX|            voglia di guadagnar quella vetta, che rassomigliava tanto
17    IX|            ami.~Quel giorno, sotto la vetta del monte, Gino Malatesti
18    XX|               Fiumalbo, per salire la vetta del Cimone.~Eravamo in parecchi,
19    XX|          Giungemmo col sole alto alla vetta del monte, e dopo una breve
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