1-500 | 501-826
    Cap.

501     X|               del commissario Camotti.~Gino promise, per farla finita
502     X|                un abbraccio e parti. -~Gino gli gettò le braccia al
503     X|             uno per l'altro; - mormorò Gino singhiozzando. - Casa Guerri
504     X|                non capì il discorso di Gino; ma neanche era necessario
505    XI|         viaggio fosse quello del conte Gino Malatesti è facile indovinarlo,
506    XI|            anco il processo e la pena?~Gino Malatesti arrivò a Sassuolo
507    XI|            innanzi, riconobbe il conte Gino, e gli annunziò la presenza
508    XI|               lo avrebbe accompagnato. Gino seguì macchinalmente il
509    XI|             cerimonioso che nulla più. Gino, d'altra parte, era come
510    XI|             Giuseppe, il nostro povero Gino; ma Giuseppe non c'era,
511    XI|             governo legittimo. Ciò che Gino aveva fatto per meritare
512    XI|              una rigidezza sarcastica.~Gino doveva trovare quest'ultima
513    XI|               più spiccata del solito. Gino era trattato da inferiore,
514    XI|                era più dura che mai, e Gino aveva un presentimento che
515    XI|               sua camera, si rivolse a Gino e gli disse, con aria tranquilla,
516    XI|            affari.~- Ci siamo! - pensò Gino, tremando.~E sedette, sopra
517    XI|            ascolto, padre mio; - disse Gino, sperando di disarmare la
518    XI|            raddoppiamento di rigore. -~Gino capiva poco la distinzione;
519    XI|               Jacopo si era fermato, e Gino pensò che bisognasse rispondere.~-
520    XI|                   Ammogliarmi? - gridò Gino. - Ammogliarmi?~- Sicuramente.
521    XI|               da ciò.~- E sia; - disse Gino, pensando che alla fin fine
522    XI|       soggiunse il vecchio, rendendo a Gino la pariglia del suo avverbio
523    XI|                d'opinioni politiche. -~Gino non ebbe il coraggio di
524    XI|          consuetudini.~- Ah! - mormorò Gino, che si sentiva perduto.
525    XI|               essere finito. Il povero Gino ebbe un tremito nervoso,
526    XI|               Oh, padre mio! - esclamò Gino, trascurando l'ironia e
527    XI|              la cortesia. Ma il nostro Gino pensava a tutt'altro. Egli
528    XI|          dinanzi alla immaginazione di Gino. Ma egli doveva difendersi
529    XI|             anni di storia! - osò dire Gino Malatesti.~Il vecchio conte
530    XI|              non è che questo, - disse Gino, appena un sospiro del conte
531    XI|           Baldovini. Pensate a questo, Gino, e finiamola con le vostre
532    XI|              chiamarle così; - mormorò Gino. - Ma io non vi ho detto
533    XI|               con la marchesa; - disse Gino, che vedeva così confermato
534    XI|              siano pur tali; - ribattè Gino. - Ma anche di queste si
535    XI|              che vedremo. Badate bene, Gino! Potrei anche diseredarvi.~-
536    XI|         giudice ad udire il figliuolo.~Gino, ridotto agli estremi delle
537    XI|               senza batter palpebra, e Gino sperò di essere stato eloquente.
538    XI|              ospiti.~- Care! - esclamò Gino atterrito. - Spiegatevi,
539    XI|             guardi il cielo! - rispose Gino, tentando di disarmare suo
540    XI|            questi montanari con noi. -~Gino s'avvide che non c'era più
541    XI|               alta.~La triste notte di Gino Malatesti non si descrive.
542    XI|       accompagnavano dolorose visioni. Gino sognò i Guerri in carcere,
543    XI|              sì, bisognava risolversi. Gino Malatesti, avvilito come
544    XI|          Fiordispina, era al fianco di Gino. Il sì era richiesto; il
545    XI|                decadenza, e più gravi!~Gino Malatesti la sentiva allora,
546    XI|           consueta del conte Jacopo, e Gino ne rimase ingannato.~- Padre
547    XI|              padre.~- Ma... - balbettò Gino.~- Non c'è ma che tenga:
548    XI|                ne scongiuro; - rispose Gino umilmente; - ditemi almeno
549    XI|                fare col triste caso di Gino Malatesti, e il nostro povero
550    XI|             Giuseppe. Entrato in casa, Gino fu lungamente in balìa della
551    XI|               armadio non c'è; - disse Gino. - In quei cassetti nemmeno.
552    XI|            cosa. -~Silvestro obbedì, e Gino respirò vedendolo andare
553    XI|                  vado dal signor conte Gino, che cerca un suo abito
554    XI|        dimostrazioni furono brevi, tra Gino e il suo buon servitore.
555    XI|               la parte avuta dal conte Gino in quella festa, non vedendoci
556    XI|               se fosse stato del caso.~Gino fremette, udendo tutte quelle
557    XI|             fatto benissimo; - rispose Gino, abbracciandolo. - Va, buon
558    XI|             aveva recata la lettera di Gino Malatesti!~La marchesa Polissena
559    XI|           molto del suo.~Così il conte Gino ricomponeva nella sua mente
560    XI|         conosceva il segreto di lui: e Gino e i Guerri, pur troppo,
561    XI|                tutte le meditazioni di Gino venivano a quel punto. E
562    XI|              Forse a quell'ora, mentre Gino ricordava la faccia patibolare
563    XI|               tutti i nervi del povero Gino. Ma no, non era possibile
564    XI|         perdere.~Quella sera, il conte Gino Malatesti, che aveva mostrato
565    XI|             contro le visite, il conte Gino Malatesti andò al palazzo
566   XII|      misteriosa.~ ~Voi combattevate, o Gino, e la fanciulla dei Guerri
567   XII|              per altro due differenze. Gino Malatesti non aveva ancora
568   XII|                confidava anche nel suo Gino, e discacciava come indegni
569   XII|              da sua figlia e dal conte Gino; ma, come padre e come ospite,
570   XII|             una buona notizia al conte Gino. L'occasione sarebbe stata
571   XII|           bisognerà avvertire il conte Gino.~- Sì, bravi! perchè la
572   XII|        avvertir subito subito il conte Gino di ciò che si prepara. È
573   XII|             libricciuolo, per il conte Gino Malatesti. Quella lettera,
574   XII|     accompagnava un libro che il conte Gino aveva dimenticato alle Vaie,
575   XII|                famiglia.~Il libro, che Gino Malatesti non aveva punto
576   XII|               Non hai veduto il signor Gino.~- Non l'ho veduto.~- Ed
577   XII|               chiesto del signor conte Gino, e il portiere mi ha risposto
578   XII|              vedere se il signor conte Gino ha comandi da darmi. - Il
579   XII|           comandi da darmi. - Il conte Gino non è ancora ritornato. -
580  XIII|        indovinare, che il signor conte Gino vedeva molto di buon occhio
581  XIII|           occasione di vedere il conte Gino, avevo detto al suo portiere:
582  XIII|             trattava proprio del conte Gino. Allora hanno domandato
583  XIII|          mentre aspettavo che il conte Gino capitasse alla locanda,
584  XIII|              c'erano già tra il signor Gino e casa Baldovini, che ora
585  XIII|             imbeccata.~- Non dal conte Gino, allora.~- O da chi poteva
586  XIII|               Per credere che il conte Gino Malatesti si sia dimenticato
587  XIII|      conosciuto di nobili che il conte Gino Malatesti, e da lui argomentava
588  XIII|            all'esemplare, che il conte Gino fosse il più cavaliere di
589  XIII|                vecchio prete conosceva Gino per un ardente innamorato,
590  XIII|               un consenso del padre di Gino. Finalmente, il giovanotto
591  XIII|               fossero, del silenzio di Gino Malatesti. Il vecchio prete
592  XIII|          Modena o in viaggio, il conte Gino aveva continuato a non dar
593  XIII|              notizie davvero! Il conte Gino era a Bologna... alla vigilia
594  XIII|               così strano che il conte Gino abbia cambiato opinione,
595  XIII|             pur di sapere che il conte Gino ritorna alle Vaie, per fare
596  XIII|             sapeva più nulla del conte Gino Malatesti. Di lui tutti
597  XIII|               che le lettere del conte Gino, erano state intercettate
598  XIII|               Abbiamo stimato il conte Gino Malatesti, te ne rammenti?
599  XIII|                ti dicessi che il conte Gino ci ha dimenticati, e che....~-
600  XIII|              una cosa infame! Il conte Gino Malatesti non è capace di
601  XIII|               ad un altro. Se il conte Gino Malatesti ha da ritornare,
602  XIII|             Già nel silenzio del conte Gino egli aveva fiutato un cambiamento
603  XIII|           finalmente del matrimonio di Gino, non ci vide più lume e
604  XIII|             mio orecchio: che il conte Gino Malatesti si ammogliava.
605   XIV|              esser felice! Se il conte Gino andava sposo ad un'altra,
606   XIV|              Vedrà finalmente il conte Gino Malatesti. Ringrazia il
607   XIV|               dentro il signor conte Gino? E per parlare al suo giovane
608   XIV|            cercato di parlare al conte Gino? Poc'anzi, il curato della
609   XIV|       congiunti in matrimonio il conte Gino Malatesti e la marchesina
610   XIV|             voleva più vedere il conte Gino; non sarebbe andato a cercarlo;
611   XIV|                Don Pietro! - esclamava Gino.~ altro disse, turbato
612   XIV|            lasci trattenere! - riprese Gino. - Se non si tratta di una
613   XIV|              più alle Vaie! -~Il conte Gino si rannuvolò, udendo ricordare
614   XIV|            meno frequentato; - mormorò Gino, sospirando. - I curiosi
615   XIV|              aveva da dirgli, il conte Gino Malatesti, e che a lui fosse
616   XIV|              aspettarla inutilmente. -~Gino, a quelle parole, si fermò
617   XIV|              cose aveva promesse.... -~Gino badò poco all'accento di
618   XIV|        risposta. Confesso, - soggiunse Gino, - che non erano liete;
619   XIV|                è orribile, sa? - gridò Gino, infiammandosi via via,
620   XIV|               n'abbia mille! - rispose Gino. - Ho comperato a caro prezzo
621   XIV|            disonorato!~- Povero signor Gino! - esclamò il vecchio prete. -
622   XIV|           raccontarle tutto! - riprese Gino. - Anche Lei mi avrà giudicato
623   XIV|                  E aggiunga, - riprese Gino, - e aggiunga: incapace
624   XIV|                  Or ora vedrà; - disse Gino. - Entriamo in chiesa, e
625   XIV|            egli è molto più in alto. -~Gino Malatesti si calmò a grado
626   XIV|                ministro del santuario. Gino Malatesti lo vide ritornare,
627   XIV|            disse lungamente, il povero Gino Malatesti, con voce soffocata
628   XIV|                voleva il matrimonio di Gino Malatesti con la sua figliuola.
629   XIV|          fossero.  tuttavia il conte Gino si era arreso agli argomenti
630   XIV|               del Lago. Anche il conte Gino aveva letto quel documento,
631   XIV|             danno dei Guerri. Il conte Gino si era spaventato; aveva
632   XIV|           padre e col fratello Aminta? Gino Malatesti era vinto; chinò
633   XIV|             Vaie? Certo, le lettere di Gino erano intercettate all'ufficio
634   XIV|              tempo dopo la partenza di Gino Malatesti da Querciola,
635   XIV|              signor Francesco al conte Gino, portata in Modena, consegnata
636   XIV|          Menghi, come si era smarrita? Gino protestava di non averla
637   XIV|       immaginarsi, dopo il racconto di Gino. Perchè, infine, doveva
638   XIV|               della vita campestre. Ma Gino incalzava, Gino che la vedeva
639   XIV|          campestre. Ma Gino incalzava, Gino che la vedeva ancora, l'
640   XIV|             vedeva ancora, l'immagine, Gino che la sentiva, bella come
641   XIV|                farà piangere o ridere.~Gino Malatesti non lo intendeva,
642   XIV|               si fondeva con quello di Gino. E in quella calma noncurante,
643   XIV|               sua figlia come e perchè Gino Malatesti si fosse ammogliato.
644   XIV|            ascoltata la confessione di Gino Malatesti, lo compativa,
645   XIV|              soffrite! - diceva egli a Gino. - Tutto ciò è avvenuto
646    XV|          oppresso la onesta volontà di Gino Malatesti, e di cui aveva
647    XV|                a tutte le reticenze di Gino, come il suo giovine amico
648    XV|                sospirando, - il signor Gino è stato mosso da un buon
649    XV|                  diss'ella. - Il conte Gino è infelice, io gli ho perdonato.
650    XV|              Da quel giorno il nome di Gino Malatesti non fu più pronunziato
651    XV|                Che uomo fosse il conte Gino Malatesti, nel tempo ch'
652    XV|                impossibile.~- Il conte Gino si è pur separato da Voi; -
653    XV|             Egli non aveva perdonato a Gino Malatesti; egli non aveva
654    XV|       alpigiana sulla faccia del conte Gino.~- Prendi, vigliacco ingannatore,
655   XVI|              rappresento l'autorità di Gino. -~Di Gino, capite? e non
656   XVI|               l'autorità di Gino. -~Di Gino, capite? e non del conte
657   XVI|                capite? e non del conte Gino Malatesti. È usanza dei
658   XVI|            Corinna mi ha ricordato.... Gino mi rispondeva.... Elena
659   XVI|        guadagnato.~Che diceva il conte Gino? Credo che non dicesse nulla.
660   XVI|               l'intelligente, l'arguto Gino Malatesti era diventato
661   XVI|        pensanti del giorno.~E il conte Gino si contentava di quella
662   XVI|               due? Del resto, il conte Gino si vedeva poco nel salotto
663   XVI|                 quando capitò il conte Gino Malatesti. Sebbene fisicamente
664   XVI|              quello di prima, il conte Gino non pareva più lui, tanto
665   XVI|        vivacità nel discorso, il conte Gino Malatesti era invecchiato
666   XVI|                   Non dormo; - riprese Gino; - ascolto ciò che dite
667   XVI|                avrai veduto; - rispose Gino. - Sono stato da mamma....~-
668   XVI|                saprei dirti; - replicò Gino, confuso. - Si parlò di
669   XVI|            abbiano parlato. -~Il conte Gino si seccava, e sorrideva
670   XVI|       assistere alle nozze. -~Il conte Gino, sulle prime, non aveva
671   XVI|              bellezza? Dove? - riprese Gino, turbato.~- Laggiù, al numero
672   XVI|             una Guerri, di Fiumalbo. -~Gino aveva preso il cannocchiale,
673   XVI|          Guardava frattanto, il povero Gino, guardava , dove il Landi
674   XVI|            giovane e già così diavola! Gino si era fatto bianco nel
675   XVI|                un matrimonio del conte Gino in casa Baldovini? Pensateci,
676   XVI|              quando riapparve il conte Gino, ancora seguito da Emilio
677   XVI|          visita.... laggiù. -~Il conte Gino le rivolse un'occhiata severa,
678   XVI|                   Che novità è questa, Gino? - domandò ella, facendo
679   XVI|               vi accompagni; - replicò Gino, con studiata lentezza di
680   XVI|               E gliene disse, al conte Gino, gliene disse di crude e
681   XVI|              per batterla. Ma il conte Gino era un signore. Stette un
682   XVI|         tragico nello studio del conte Gino. - Perchè queste scenate,
683   XVI|               la smettiate. -~Il conte Gino lasciò passare quella raffica;
684   XVI|                 Ah, signora! - esclamò Gino, spazientito. - Meglio avreste
685   XVI|              Le ho io violate? - gridò Gino. - Da sei mesi la vostra
686   XVI|             vostro giudizio; - rispose Gino, con calma. - Ho veduto
687   XVI|             certi ricordi più freschi. Gino, - soggiunse la marchesa,
688   XVI|               bella signora; - rispose Gino, dissimulando a stento il
689   XVI|               ogni riguardo per voi? -~Gino raccolse con un sorriso
690   XVI|              questi rimorsi; - replicò Gino. - Ella non ha trovato in
691   XVI|                anche tutto, - proruppe Gino, irritato dai vincoli che
692   XVI|               dovevo far io? - replicò Gino. - Una scena coniugale ad
693   XVI|                 come vedete; - rispose Gino. - Ho lasciato dire, ho
694   XVI|               Non dimenticate, - disse Gino, - che lo scandalo di ieri
695   XVI|                 Di un'ombra; - rispose Gino. - E quest'ombra, suscitata
696   XVI|             assai male le donne, conte Gino, se credete che possano
697   XVI|              Ah, manco male! - esclamò Gino. - L'amor proprio, che non
698   XVI|                di fare.~- Io? - chiese Gino, maravigliato. - Nulla.~-
699   XVI|                 Ve ne ricordate, conte Gino? La sentenza è vostra, e
700   XVI|            figlia e l'onor mio! Badate Gino! ho ancora le braccia lunghe,
701   XVI|              minaccia.~- Come? - gridò Gino. - Che cosa ardireste ancora?~-
702   XVI|          Sarebbe un'infamia! - esclamò Gino, torcendo il viso, inorridito.~-
703   XVI|            prendo le armi dove sono. -~Gino rimase un istante sovra
704   XVI|                  E per caso, - riprese Gino, - dovrei fare delle scuse
705   XVI|          Wincsel! Ci venivo; - rispose Gino. - Al barone De Wincsel
706   XVI|             sua delicatezza; - replicò Gino, spazientito. - Penserò,
707   XVI|         chiedevano di parlare al conte Gino.~- Falli passare nel salotto; -
708   XVI|           passare nel salotto; - disse Gino, dopo aver dato una guardata
709   XVI|                 permettete? - ripigliò Gino, volgendosi a Polissena. -
710   XVI|               por mente alle parole di Gino.~- Non so; vado a vedere; -
711   XVI|                un servitore; - rispose Gino, sorridendo.~Era il suo
712   XVI|            sorridesse, il povero conte Gino. La visita di quei due personaggi
713  XVII|               che aspettavano il conte Gino Malatesti. Uno di essi era
714  XVII|              vogliano sedersi; - disse Gino, assai cerimoniosamente,
715  XVII|         Wincsel.~- Ah, bene! - rispose Gino, inchinandosi. - E che vuole?~-
716  XVII|                era gentile, e il conte Gino ammirò la delicatezza del
717  XVII|            barone è cortese; - rispose Gino, inchinandosi ancora. -
718  XVII|              miei; - ripigliò il conte Gino. - Ho sempre creduto che
719  XVII|              uno schiarimento; - disse Gino. - Quando si presentano
720  XVII|                lo capisco; - soggiunse Gino, andando incontro ad una
721  XVII|              rispose in questa forma a Gino Malatesti:~- Signor conte,
722  XVII|             Grazie! - replicò il conte Gino. - È doloroso per me di
723  XVII|    rappresentanti, non è vero? - disse Gino per risparmiargli la fatica.~-
724  XVII|         porgendo il biglietto al conte Gino. - Alle sei, se Le pare.~-
725  XVII|           Anche alle cinque; - rispose Gino. - E prima, se credono;
726  XVII|                 accompagnati dal conte Gino Malatesti fino all'uscio
727  XVII|              il diversivo era trovato; Gino poteva smaltire la collera
728  XVII|               Vi battete? - gli disse.~Gino la guardò con tanto d'occhi,
729  XVII|                   Me ne duole; - disse Gino. - Qualunque cosa avrei
730  XVII|           passare per un vile; - disse Gino. - Non ci mancherebbe più
731  XVII|                cui si rivolse il conte Gino Malatesti accettarono subito,
732  XVII|        recandosi ad onore di servirlo. Gino diede loro il ricapito dei
733  XVII|              Ma è già grave, - ribattè Gino, - che mi si voglia imporre
734  XVII|         provveduto al nostro. Ti va? -~Gino ringraziò i suoi padrini,
735  XVII|                  Tanto meglio! - pensò Gino, come il suo servitore gli
736  XVII|               accigliato del solito, e Gino capì tosto che dalla marchesa
737  XVII|                   Padre mio, - rispose Gino, - tutto ciò è avvenuto
738  XVII|              cui era entrato poc'anzi.~Gino narrò tutto, dal principio
739  XVII|               fa capolino un commento.~Gino parlava, e parlando interrogava
740  XVII|              mai, in casa Malatesti. -~Gino avrebbe potuto rispondere
741  XVII|           dignità.~Del resto, il conte Gino pensava in quel momento
742  XVII|               se un anello si rompe! -~Gino era tuttavia con suo padre,
743  XVII|       liberamente, amici miei; - disse Gino. - Mio padre sa tutto, e
744  XVII|          greche.~- Qual fatto? - gridò Gino.~- Or ora te lo spiegheranno
745  XVII|                Questa è nuova! - disse Gino. - Che ho io da fare con
746  XVII|                risponder noi per te? -~Gino interrogò con lo sguardo
747  XVII|            rispondi in questo senso. -~Gino ammirò la dottrina cavalleresca
748  XVII|               Così preparato, il conte Gino entrò nel salotto, insieme
749  XVII|               primo? - chiese il conte Gino, volendo averne l'intiero.~-
750  XVII|               nulla.~- Grazie! - disse Gino Malatesti. - Se io fossi
751  XVII|              sua amicizia, La prego. -~Gino Malatesti stese la mano
752  XVII|          abbondanza di cortesi parole. Gino Malatesti non lo poteva
753  XVII|     ringraziati i suoi rappresentanti, Gino ritornò da suo padre, per
754  XVII|              il colpo alla famiglia di Gino Malatesti? a lui, per esempio,
755  XVII|           restava l'obbligo che il suo Gino facesse la pace con sua
756  XVII|            sacrifizio della dignità di Gino?~La contessa Elena, per
757  XVII|       passeggiare, borbottando, mentre Gino aspettava. Era una battaglia
758  XVII|                Dove?~- Dal ministro. -~Gino pensò al grande sacrifizio
759  XVII|             Per ottenere il perdono di Gino Malatesti (doloroso perdono!
760  XVII|       risoluzione fatta in quel punto, Gino Malatesti afferrò la mano
761  XVII|                Escì allora, seguito da Gino, e andò difilato alla casa
762  XVII|                chiedere scusa al conte Gino, o per ritornarsene a Vienna; -
763  XVII|           ministro, - davanti al conte Gino, vostro figlio, che è stato
764  XVII|             rivoluzione era nell'aria.~Gino ascoltava, maravigliato
765  XVII|              proprio detto impazienti! Gino raccolse quel mite aggettivo
766  XVII|            giudicare di ciò, il nostro Gino non istette alle mosse.~-
767  XVII|      incoraggiamento benevolo; - disse Gino Malatesti. - Vostra Eccellenza
768  XVII|         riconosco. Eccellenza; - disse Gino umilmente. - Ma non voglia
769  XVII|       innocenti. Dio santo! - continuò Gino, animandosi. - Avevo già
770  XVII|               veramente.... - balbettò Gino, non volendo proferire il
771  XVII|                una bell'anima; - gridò Gino, usando spontaneamente l'
772  XVII|         premono molto!~- Sì; - rispose Gino. - Il primo e il vero colpevole
773  XVII|            Fiumalbo, ospiti e amici di Gino, non abbiano a pentirsi
774  XVII|              voi, non è vero?~- Il mio Gino non potrà fare a meno di
775  XVII|              signori Guerri... - disse Gino a sua volta. - Ai signori
776  XVII|              vero, Eccellenza?~- Conte Gino, - rispose gravemente il
777  XVII|               espressiva, che il conte Gino poteva interpetrare molto
778  XVII|         Malatesti.~Poi, rivolgendosi a Gino, così gli parlò:~- State
779  XVII|                marchese Paolo al conte Gino Malatesti. Egoistici, se
780  XVII|                infranto come quello di Gino? Il ministro non vedeva
781  XVII|             Guerri da quella del conte Gino. Ora, le ingiustizie, o
782  XVII|               ora dopo capitò il conte Gino, ed era, per caso insolito,
783  XVII|              le ali e tacere.~Il conte Gino, quella sera, ricondusse
784  XVII|           avesse anche veduto il conte Gino Malatesti.~La povera fanciulla
785 XVIII|               patti, voi lo intendete, Gino Malatesti non poteva sperar
786 XVIII|         seguito a Vienna. E suo figlio Gino? Si diceva che fosse sparito
787   XIX|               nobili imprese del conte Gino Malatesti. Al campo gli
788   XIX|                di Modena, che il conte Gino era sparito. Sicuro! Tanto
789   XIX|             avute novelle. Se il conte Gino avesse avuto un'oncia di
790   XIX|              Aminta Guerri le colpe di Gino Malatesti. Ma il conte Gino
791   XIX|            Gino Malatesti. Ma il conte Gino non aveva fatto nulla di
792   XIX|                come il suo conterraneo Gino Sinibaldi, e fregiava di
793   XIX|            acerbamente del suo. Povero Gino! povero Gino! Lo aveva dunque
794   XIX|               suo. Povero Gino! povero Gino! Lo aveva dunque accusato
795   XIX|              dire la lettera? Il conte Gino, il figlio di Jacopo Malatesti,
796   XIX|            aveva dubitato del cuore di Gino; sua sorella Fiordispina
797   XIX|             era giunto al capezzale di Gino Malatesti. Il ferito era
798   XIX|                del giorno che fuggiva.~Gino vide Don Pietro e lo guardò
799   XIX|              toccar quasi le labbra di Gino. - Grazie! - mormorò a quell'
800   XIX|              ferito.~- Mio caro signor Gino! - disse il vecchio prete,
801   XIX|       allegrezza balenò dagli occhi di Gino Malatesti. E lo sguardo,
802   XIX|            nulla da sperare; - mormorò Gino. - Veduto da voi; perdonato....
803   XIX|               Lasciate parlar me, caro Gino! Parlerò, non dubitate;
804   XIX|               al mondo.~- Bravo! bravo Gino! - balbettò Don Pietro,
805   XIX|                militare, non è vero? -~Gino mosse lievemente la testa,
806   XIX|               nostro amico desidera. -~Gino sorrise al medico, e mormorò
807   XIX|          lettera, che, col permesso di Gino, leggeremo anche noi. Il
808   XIX|                suo figlio:~ ~«Mio caro Gino,~ ~«Ero già molto dolente
809   XIX|                in Austria. Ma io, caro Gino, son della vecchia generazione,
810   XIX|               posto.~- No, no! - disse Gino, con quel suo filo di voce.
811   XIX|             Nel cappotto no; - rispose Gino.~- Allora qui, sotto il
812   XIX|               guanciale?~- No; - disse Gino, mentre i suoi occhi si
813   XIX|              ha letta. -~Lo sguardo di Gino non si spiccava più dalla
814   XIX|               Guerri. Ma sappiate, mio Gino, che non sarebbe necessario.
815   XIX|              quella frase che il conte Gino desidera che la lettera
816   XIX|              stava accanto al letto di Gino Malatesti, dandogli a bere
817   XIX|            sfugge. Così nella mente di Gino Malatesti erano anche poche
818   XIX|            stato quello, per il povero Gino! Ferito da un'aspra parola
819   XIX|              scrivere da Vienna al suo Gino, sapendolo arruolato nel
820   XIX|              Ahi, quale futuro, povero Gino! Fu molto, fu ogni cosa
821   XIX|             bel viso su lui. - Tacete, Gino; non vi affaticate, e confidiamo
822   XIX|                di quella cura amorosa, Gino Malatesti ebbe ancora la
823   XIX|          mormorò:~- Mi sento morire.~- Gino! che pensieri son questi?~-
824   XIX|                apparso sulle labbra di Gino Malatesti, dissero chiaramente
825    XX|              sella, mi parve di essere Gino Malatesti. La fanciulla
826    XX|           davanti alla casa campestre, Gino Malatesti era salito in


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