Vol., Parte, Cap.

  1  1,  1,       I|         indugiava egli con la gente,  la gente inclinava a trattenerlo
  2  1,  1,      II|          donna, e l'aveva fatta sua,  parve che quelle nozze scemassero
  3  1,  1,      II|            della sua vita raminga.~ ~ più riposato per lui fu
  4  1,  1,      II|           come la chiamarono allora;  valse a mutarle il nome
  5  1,  1,      II|        amplessi della donna gentile,  il riposo delle domestiche
  6  1,  1,      II|         divisi tra due nobili cuori.  l'amore dei figli poteva
  7  1,  1,      II|              per la vita del futuro,  ci compensano della perdita
  8  1,  1,      II|            una bisogna troppo lunga,  egli aveva modo di aspettare
  9  1,  1,      II|          Assereto, aveva finalmente,  senza fatica, trovato qualche
 10  1,  1,      IV|               i fiori sul davanzale,  i canerini in gabbia; amava
 11  1,  1,      VI|         marchese Aloise di Montalto,  il suo riso sardonico, nè
 12  1,  1,      VI|            nè il suo riso sardonico,  certe parole che ho dovuto
 13  1,  1,     VII|           non gli valsero preghiere,  scongiuri. La mia ostinatezza
 14  1,  1,    VIII|            non andava molto a genio,  più le garbava quello scambiare
 15  1,  1,    VIII|              erano più belle di lei,  i giovinetti, nè i vecchi
 16  1,  1,    VIII|             di lei, nè i giovinetti,  i vecchi che la pretendevano
 17  1,  1,    VIII|           egli balbettò di certo; ma  ella l'intese, nè egli avrebbe
 18  1,  1,    VIII|          certo; ma nè ella l'intese,  egli avrebbe saputo ripetere.
 19  1,  1,    VIII|      quantunque non vi siano angeli,  santi. -~ ~Lorenzo aveva
 20  1,  1,      IX|              a questo modo, signora,  con tanta verità di pensiero.
 21  1,  1,      IX|              di una severa mestizia;  ella seppe tener fermo,
 22  1,  1,      IX|            di amore. Io non pratico,  conosco la ipocrisia del
 23  1,  1,      IX|             ha da essere sospettata,  d'opere, nè di pensieri;
 24  1,  1,      IX|              sospettata, nè d'opere,  di pensieri; non ha da aver
 25  1,  1,       X|            soccorrono, povero a lui!  le ricchezze sfondate, nè
 26  1,  1,       X|            nè le ricchezze sfondate,  il fasto della cieca liberalità,
 27  1,  1,       X|           che si fabbricano a Malta,  di Manilla, che si fabbricano
 28  1,  1,       X|            un buon giovine; in fondo  carne, nè pesce, ma di ottima
 29  1,  1,       X|          giovine; in fondocarne,  pesce, ma di ottima pasta.
 30  1,  1,       X|          consuetudini de' suoi pari,  forte tanto da rompere il
 31  1,  1,      XI|            l'ammirazione universale,  più nè manco di una cometa
 32  1,  1,      XI|       ammirazione universale, nè più  manco di una cometa sopraggiunta
 33  1,  1,     XII|          erede la Compagnia di Roma,  la società di Genova, perchè
 34  1,  1,     XII|            con amore ed avvedutezza.  debbo tacervi che, caso
 35  1,  1,    XIII|              delle sue cure assidue,  quel tanto che ella aveva
 36  1,  1,    XIII|           quel democratico giornale,  si riteneva dal dire qualche
 37  1,  1,    XIII|           nel '64 la morte luttuosa,  d'altro dei capi del partito,
 38  1,  1,     XIV|           non era neanche un tristo,  un furbo volgare; bensì
 39  1,  1,     XIV|            non avrebbe potuto stare,  giovar molto, con aperta
 40  1,  1,     XIV|       appariva il padre Bonaventura;  poco era il lavoro, nè lieve
 41  1,  1,     XIV|               nè poco era il lavoro,  lieve la malleveria dell'
 42  1,  1,     XVI|       tenerezze tra lui e l'infermo.  mancarono le lagrime, sebbene
 43  1,  1,     XVI|            pronunciasse la sentenza.  il Collini la fece aspettar
 44  1,  1,    XVII|         pretesto di guardar l'ora.~ ~ vanno dimenticati gli anelli,
 45  1,  1,    XVII|          proroghe a' loro pigionali,  condonare il fitto alla
 46  1,  1,    XVII|             non sapeva nulla di ciò; , come dicemmo, poteva indovinare
 47  1,  1,   XVIII|          vergogne e di tribolazioni.  si doleva egli tanto per
 48  1,  1,   XVIII|        sempre, dall'avversa fortuna.  più contento era il suo
 49  1,  1,   XVIII|             più a' versi la gelosia,  quel soverchio di affetto
 50  1,  1,     XIX|             banco delle Messaggerie.  l'uno, nè l'altro, scendendo
 51  1,  1,     XIX|         delle Messaggerie. Nè l'uno,  l'altro, scendendo le scale,
 52  1,  1,     XIX|             sono fatti per piangere,  per guastarsi sul telaio.
 53  1,  1,      XX|        signorile, senza farsi lecito  il cappello a staio, nè
 54  1,  1,      XX|              nè il cappello a staio,  il soprabito di taglio più
 55  1,  1,      XX|       soprabito di taglio più lungo,  i panni di colore più fosco.~ ~
 56  1,  1,      XX|              bottegaio, senza dirgli  cangatto, lo ha mandato
 57  1,  1,      XX|       bottegaio, senza dirglican  gatto, lo ha mandato con
 58  1,  1,      XX|              più l'animo di mangiare  di bere....~ ~- Ottimo Michele!
 59  1,  1,      XX|            condusse all'aria aperta;  ebbe a sudar poco per metterlo
 60  1,  1,     XXI|         poichè io non ho dimenticato  le due dopo il mezzodì,
 61  1,  1,     XXI|              le due dopo il mezzodì,  il primo pilastro dei portici
 62  1,  1,     XXI|             aggrottando le ciglia. -  acquavite, nè altro. Ho
 63  1,  1,     XXI|              ciglia. - Nè acquavite,  altro. Ho deliberato di
 64  1,  1,     XXI|            pigione era stata pagata;  Arturo, ne il padre Bonaventura,
 65  1,  1,    XXII|             erano eventi strepitosi;  una gran dama, nè un giovanotto
 66  1,  1,    XXII|        strepitosi; nè una gran dama,  un giovanotto elegante,
 67  1,  1,    XXII|              un giovanotto elegante,  altra persona per la quale,
 68  1,  1,    XXII|              innamorato più che mai,  voleva capire che il suo
 69  1,  1,   XXIII|           amarezza. Non erano poche,  lievi, le accuse che gli
 70  1,  1,   XXIII|             lo spazio muto e freddo;  valeva a custodirla Lorenzo,
 71  1,  1,    XXIV|           quando gonfiava le gote.~ ~ meno risplendeva per eleganza
 72  1,  1,    XXIV|    Enrichetta. Il colorito non aveva  bianco, nè rosso, nè pallido,
 73  1,  1,    XXIV|        colorito non aveva nè bianco,  rosso, nè pallido, sibbene
 74  1,  1,    XXIV|           aveva nè bianco, nè rosso,  pallido, sibbene opalino,
 75  1,  1,     XXV|            di metterlo in canzone.~ ~ va dimenticato com'egli
 76  1,  1,     XXV|             Non già per metter male,  per vederne dove non ce
 77  1,  1,     XXV|              parevano una miniatura,  avevano voluto essere forati
 78  1,  1,     XXV|         avevano voluto essere forati  profanati dalla selvaggia
 79  1,  1,     XXV|              che era la sua persona;  tutti quei giri di perle
 80  1,  1,     XXV|          quattro parole, e senza dir  due nè quattro, le pose
 81  1,  1,     XXV|           parole, e senza dir nè due  quattro, le pose le braccia
 82  1,  1,     XXV|      dipingervi la marchesa Ginevra,  a dirvi partitamente delle
 83  1,  1,     XXV|             per modo che non possano  avvicinarsi nè dilungarsi,
 84  1,  1,     XXV|           non possano nè avvicinarsi  dilungarsi, oltre l'orbita
 85  1,  1,    XXVI|          tardi uscivano a passeggio.  si curava di sapere che
 86  1,  1,    XXVI|             non poteva mandarla giù,  il marchese Tartaglia, nè
 87  1,  1,    XXVI|            nè il marchese Tartaglia,  il piccolo Riario, il quale
 88  1,  1,  XXVIII|              non aveva detto parola,  fatto un gesto che accennasse
 89  1,  1,  XXVIII|           prospettiva, come tu dici,  fresco di questa sera, il
 90  1,  1,  XXVIII|              cagione del suo dolore.  il Pietrasanta era di quei
 91  1,  1,  XXVIII|               e non ho disinvoltura,  grazia, fuorchè accanto
 92  1,  1,  XXVIII|              me ne potesse derivare,  pensato quello che avrei
 93  1,  1,  XXVIII|      convitate con tanta gentilezza.  certo, venendo qui a pagar
 94  1,  1,  XXVIII|            dicendo; non la perdonano  a prime mense, nè a seconde,
 95  1,  1,  XXVIII|          perdonano nè a prime mense,  a seconde, nè a tornagusti
 96  1,  1,  XXVIII|           prime mense, nè a seconde,  a tornagusti d'antipasto,
 97  1,  1,  XXVIII|              tornagusti d'antipasto,  ad intramessi di pospasto;
 98  1,  1,    XXIX|            alle sue ragioni sottili.  questo era il solo lato
 99  1,  1,    XXIX|               Non si potevano notare  le calze divisate, nè il
100  1,  1,    XXIX|         notare nè le calze divisate,  il farsetto, nè la cappa,
101  1,  1,    XXIX|            divisate, nè il farsetto,  la cappa, nè il lucco, nè
102  1,  1,    XXIX|            il farsetto, nè la cappa,  il lucco, nè la berretta
103  1,  1,    XXIX|            nè la cappa, nè il lucco,  la berretta di velluto;
104  1,  1,    XXIX|              più naturale del mondo.  il povero servo si era lagnato
105  1,  1,    XXIX|              che queste non mi fanno  caldofreddo. E che cosa
106  1,  1,    XXIX|         queste non mi fanno nè caldo  freddo. E che cosa abbiamo
107  1,  1,    XXIX|        partito. Non vi sarà mai pace  sicurezza per lo Stato,
108  1,  1,    XXIX|           aveva pure nelle vene.~ ~-  io potrei darlene biasimo, -
109  1,  1,     XXX|         giovani, agiati, non brutti,  stolidi; e tuttavia abbiamo
110  1,  1,     XXX|         beata, come vi torna meglio.  vuolsi dimenticare che la
111  1,  1,     XXX|             questa guisa, senza sale  pepe, in un guazzetto d'
112  1,  1,     XXX|            non si tratta di politica  d'altri importanti negozi,
113  1,  1,    XXXI|            medesimo; non era insomma  più bello, nè più brutto
114  1,  1,    XXXI|            era insomma nè più bello,  più brutto di quello che
115  1,  1,    XXXI|             suo studio) non leggeva,  scriveva. Le opere di sant'
116  1,  1,    XXXI|              accorto, ma che non ode  vede.~ ~- Garasso, - diss'
117  1,  1,    XXXI|              E qui poi, dove non c'è  un suddito nè un ammalato, -
118  1,  1,    XXXI|           dove non c'è nè un suddito  un ammalato, - ripigliò
119  1,  1,    XXXI|         eravate ricco di biancheria,  di quei gingilli con cui
120  1,  1,    XXXI|         riportato il danno le beffe.  vi basta; c'è ancora il
121  1,  1,    XXXI|           della sua sfera, e non può  deve sapere che voi desideriate
122  1,  1,    XXXI|            si sa donde siano venute,  dove vadano a finire; talvolta
123  1,  1,    XXXI|              nel mezzo della sala.~ ~ vanno dimenticati due cartellini,
124  1,  1,    XXXI|           due personaggi senza legge  fede, quantunque chiusi
125  1,  1,    XXXI|   raccontiamo, è chiuso da un pezzo,  sappiamo il perchè. Habent
126  1,  1,    XXXI|              di non esser più bella,  giovine! Ma un tempo c'è
127  1,  1,    XXXI|            non troverà mai il giorno  l'ora di mantener le promesse.~ ~-
128  1,  1,    XXXI|        consentito il colore ad olio,  la sovrapposta vernice,
129  1,  1,    XXXI|            partecipava agli scrupoli  alle paure del re, gli dette
130  1,  1,  XXXIII|            come sono, senza togliere  aggiungere un ette.~ ~Nel
131  1,  1,  XXXIII|              sarà da uscire per via,  da esser veduti da alcuno.
132  1,  1,  XXXIII|              lire. Non mi ero legato  per mille, nè per cento;
133  1,  1,  XXXIII|             ero legato nè per mille,  per cento; mi dia quello
134  1,  1,  XXXIII|               Quello che non vedeva,  sapeva, era l'ora; imperocchè,
135  1,  1,   XXXIV|             particolarmente studiata  descritta, e mi dicono che
136  1,  1,   XXXIV|           non abbiamo tanto ingegno,  tanta dovizia di partiti
137  1,  1,   XXXIV|     monumenti sotterranei di Parigi;  colle catacombe di Roma,
138  1,  1,   XXXIV|             colle catacombe di Roma,  colle immani cisterne di
139  1,  1,   XXXIV|         immani cisterne di Bisanzio,  colle vie dischiuse sotto
140  1,  1,   XXXIV|      degnissimi aiuti, non era nuova  strana, e gli scrittori
141  1,  1,   XXXIV|            col mio occhio traditore;  tu Bellavista, che sei mingherlino
142  1,  1,    XXXV|             tempesta ruggiva dentro,  potremmo dirvi quando e
143  1,  1,    XXXV|           quel giorno, non la cercò,  la fuggì; non la vide. Gli
144  1,  1,    XXXV|            compagnia e che non c'era  gusto ne gloria a sforacchiargli
145  1,  1,    XXXV|         desse pensiero di pagamento,  di decimo netto, o lordo,
146  1,  1,    XXXV|            di decimo netto, o lordo,  d'altro, perchè a lui queste
147  1,  1,    XXXV|              Questo ed altro sapeva; , sulle prime, lo aveva taciuto.
148  1,  1,    XXXV|         balìa di segreti, non tutti,  interamente suoi. Forse
149  1,  1,   XXXVI|        poteva in nessun modo patire;  di lui nè d'altri al mondo
150  1,  1,   XXXVI|        nessun modo patire; nè di lui  d'altri al mondo avesse
151  1,  1,   XXXVI|             averne, come suol dirsi,  caldofreddo.~ ~«Te Deum
152  1,  1,   XXXVI|            come suol dirsi, nè caldo  freddo.~ ~«Te Deum laudamus! -
153  1,  1,   XXXVI|              casa sua non più feste,  ritrovi di allegra gioventù,
154  1,  1,   XXXVI|       pensasse agli amori giovanili,  ai rinnovati ardori di Paris
155  1,  1,   XXXVI|            ardori di Paris Montalto;  alcuno, per conseguenza,
156  1,  1,   XXXVI|              quasi sempre; non vedo,  amo vedere persona. Il mondo
157  1,  1,   XXXVI|             non isdegno; non odiano,  sprezzano; dimenticano,
158  1,  1,   XXXVI|           non è più l'uomo di prima,  credo che ricordi il passato;
159  1,  1,  XXXVII|              sa d'impedimenti umani,  di patti giurati, notando
160  1,  1,  XXXVII|             non seppe dire a Lorenzo  dove fosse, nè quando sarebbe
161  1,  1,  XXXVII|             a Lorenzodove fosse,  quando sarebbe ritornato;
162  1,  1, XXXVIII|              strigare colle canzoni,  con ciò ch'egli andava facendo.
163  1,  1, XXXVIII|           segreto de' vostri natali.  avrei dovuto ragionarvene
164  1,  1, XXXVIII|            un giorno, non so il come  il quando, in compagnia
165  2,  1,       I|           titubanza risposto: Maria;  diversamente avrebbe pensato
166  2,  1,       I|             tutte le classi sociali,  una intieramente; che pure
167  2,  1,       I|             La è giustizia sommaria,  per condannare il prigione
168  2,  1,       I|         quegli che non voleva essere  carnepesce, nè soffocare
169  2,  1,       I|           non voleva esserecarne  pesce, nè soffocare ogni
170  2,  1,       I|            esserecarnepesce,  soffocare ogni germe di
171  2,  1,       I|              altri governi italiani,  gittarsi alle imprese più
172  2,  1,      II|              berretta da volontario.  tra il pialletto, la spina,
173  2,  1,      II|           capitassero sotto le mani;  soltanto li leggeva, ma
174  2,  1,      II|            parole, gli era piaciuto;  meno era piaciuto egli,
175  2,  1,      II|           metter più elmi di Scipio,  giurar morte ai tiranni,
176  2,  1,      II|             assai più fumo che luce,  certo aiutava a diradare
177  2,  1,     III|     personaggi (che non erano pochi,  docili), pigliar questo
178  2,  1,     III|         nelle vicinanze di Quinto.~ ~ basta. Siccome da lungo
179  2,  1,     III|           più visto in scena Aloise,  la bella Ginevra dagli occhi
180  2,  1,     III|         smeraldo alla luce del sole;  più chiedendo il riparo
181  2,  1,     III|               sebbene si schermisca,  voglia lasciarsi cader parola
182  2,  1,     III|          arrisicato a dirle: vi amo;  ella mai gliene aveva pòrto
183  2,  1,     III|              dar ragione suo ospite.  lo faceva per piaggeria;
184  2,  1,     III|           una vita, non troppo piena  troppo snella, come vediamo
185  2,  1,     III|        Enrico, che io non ho chiesta  preparata, viene in aiuto
186  2,  1,      IV|         nella prima parte del libro,  abbiamo tralasciato di accennarvi
187  2,  1,      IV|             soltanto per l'amicizia,  altro ebbe a celebrare ne'
188  2,  1,      IV|            Agoult, liberale com'era,  volendo rimandare scontento
189  2,  1,       V|              non fa complimenti mai,  a donne, perchè eguale,
190  2,  1,       V|              a donne, perchè eguale,  ad uomini, perchè superiore.~ ~-
191  2,  1,       V|              non credesse all'amore,  ad altre cose parecchie.~ ~-
192  2,  1,       V|             regina.... - Non c'è re,  regine, che tengano; l'amico
193  2,  1,       V|             titubanza del narratore,  certe occhiate ch'egli andava
194  2,  1,      VI|         forse; noi non diremo ne sì,  no; lasciamolo nel suo dolce
195  2,  1,      VI|              davano certamente aria,  odore, di rivoluzione. E
196  2,  1,      VI|            la spesa dell'ambasciata.  s'ingannava. Un minuto dopo,
197  2,  1,     VII|              come un libro stampato,  si potrebbe, per questo
198  2,  1,     VII|             da gomiti di screanzati,  nausea dalla vista continua
199  2,  1,     VII|              furfanti matricolati.~ ~ di ciò solo si lodavano
200  2,  1,     VII|              ai leoni del Rubatto!~ ~ mancavano le pazzie, che
201  2,  1,    VIII|         accennato, non troppo grande  troppo piccola, par fatta
202  2,  1,    VIII|           che sono tredici in punto ( l'hanno per malo augurio)
203  2,  1,    VIII|           gran scioperato del mondo.  va dimenticato il Savioli,
204  2,  1,    VIII|         colla chitarra ad armacollo;  il Lorenzini, il più grave
205  2,  1,    VIII|             teme confronto di Capri,  di Sauterne.~ ~- Lorenzini! -
206  2,  1,      IX|    finalmente, non udendo mai nulla,  una schioppettata, nè un
207  2,  1,      IX|         nulla, nè una schioppettata,  un grido, commosso dalla
208  2,  1,      IX|             la sua, che non era poca  lieve, pensò di andar fuori
209  2,  1,      IX|              ne ha detto nulla a me,  al signor Aloise.~ ~- Bisognerà
210  2,  1,       X|              esser di donna giovine,  bella, per conseguenza.
211  2,  1,       X|              a lui di donna giovine,  bella, quella di fuori non
212  2,  1,       X|           voce di persona aspettata,  altrimenti conosciuta, perchè
213  2,  1,       X|           mai punzecchiate coll'ago,  indurite collo strofinaccio
214  2,  1,       X|              facciamo un buon punto,  voi, nè io, poichè, a quanto
215  2,  1,       X|      facciamo un buon punto, nè voi,  io, poichè, a quanto pare,
216  2,  1,       X|              n'era andato sollecito.  altro sapeva della fanciulla,
217  2,  1,       X|              sapeva della fanciulla,  della signora che era andata
218  2,  1,     XII|            La nostra storia è umana,  può dipartirsi da queste
219  2,  1,     XII|              gli diceva l'Assereto).  a torto nè a ragione, non
220  2,  1,     XII|              l'Assereto). Nè a torto  a ragione, non lasciar che
221  2,  1,     XII|             insistere colle domande,  chiederle il suo patrocinio
222  2,  1,    XIII|              della seconda gioventù.  meno bella appariva la mano,
223  2,  1,    XIII|            parve un conto saldato.~ ~ vogliano reputarla cattiva
224  2,  1,    XIII|               Era una donna pentita,  poteva operare o pensare
225  2,  1,    XIII|           non è più l'uomo di prima,  credo ricordi il passato;
226  2,  1,     XIV|      servirebbero quelle sette lire?  io vorrei darle ad altri,
227  2,  1,     XIV|            suo passato fatto palese;  potendo sostenere la lotta,
228  2,  1,     XIV|          potendo sostenere la lotta,  reggersi più oltre, ricadde,
229  2,  1,     XIV|              baleno della preghiera,  col torvo bagliore della
230  2,  1,     XIV|            da lei, non aveva saputo,  voluto farla sua, egli ben
231  2,  1,     XIV|              che non può confessare,  lasciarsi dire, a fronte
232  2,  1,      XV|         stava in sentinella per lei.  basta; da due giorni appena
233  2,  1,      XV|        soprabito non salivano tanto,  tanto scendevano i peli
234  2,  1,      XV|           uomini; gente senza legge,  fede, che una donna dovrebbe
235  2,  1,     XVI|    scandolezzino i lettori timorati,  facciano bocca da ridere
236  2,  1,     XVI|            di dentro come i tartufi.  si argomenti dal paragone
237  2,  1,     XVI|             non chiudeva più a modo,  gli arpioni tenevano. Così
238  2,  1,     XVI|         posto la nuova intelaiatura,  più rimaneva altro a fare
239  2,  1,     XVI|              fosse nulla a piallare,  sopra, nè sotto, nè ai lati;
240  2,  1,     XVI|          nulla a piallare, nè sopra,  sotto, nè ai lati; quindi
241  2,  1,     XVI|        piallare, nè sopra, nè sotto,  ai lati; quindi dar loro
242  2,  1,     XVI|             hanno di tutti i colori,  so dove le peschino. -~ ~
243  2,  1,    XVII|          contrario, non più affanni,  cure moleste; lo spirito
244  2,  1,    XVII|            questa guisa non pensava,  poteva pensare la giovinetta
245  2,  1,    XVII|            affetto ha il suo pudore,  ama svelarsi ai profani;
246  2,  1,    XVII|              senza aver più la forza  il tempo di nascondere quel
247  2,  1,   XVIII|       fossero consiglieri d'appello;  ci mancava l'avvocato fiscale,
248  2,  1,     XIX|              non aveva avuto bisogno  occasione di dirglielo.
249  2,  1,      XX|             facevano argomentare che  Lorenzo, nè altri, ci avesse
250  2,  1,      XX|          argomentare che nè Lorenzo,  altri, ci avesse posto ancor
251  2,  1,      XX|             per salutare il Salvani.  questi, pel negozio della
252  2,  1,      XX|             era uno svago, di certo;  sempre accadeva ch'egli
253  2,  1,      XX|              il Giuliani non offriva  ricusava.~ ~- Ci s'intende! -
254  2,  1,      XX|             pensieri fossero i suoi.  dal volto di lui era dato
255  2,  1,      XX|           che non lasciava trapelare  arguire nulla di certo.
256  2,  1,      XX|           alle parole di Lorenzo. Ma  l'atto di lui, nè la fiducia
257  2,  1,      XX|        Lorenzo. Ma nè l'atto di lui,  la fiducia di Salvani, toccarono
258  2,  1,     XXI|              vigilava sul suo campo,  poteva patire l'intrusione
259  2,  1,     XXI|               che non s'è mai visto,  conosciuto.~ ~- Come v'infiammate,
260  2,  1,     XXI|          narrò di aver molto patito;  mi diceva cosa nuova, perchè
261  2,  1,     XXI|             intendemmo in tal guisa;  fu bisogno di più minuti
262  2,  1,     XXI|        raccontargli una parte di me.  egli mi aveva chiesto nulla:
263  2,  1,     XXI|         tranquillargli lo spirito.~ ~ egli aveva dimenticato (
264  2,  1,    XXII|             dovunque le venga fatto,  rifugge dalle più nere trame,
265  2,  1,    XXII|          annoia la vostra richiesta,  mi mette in angustia. Io
266  2,  1,    XXII|        egregi, non siete più ignoti,  recenti amici per me. Credete
267  2,  1,    XXII|           per me. Son solo al mondo;  il mio nome, nè le mie ricchezze,
268  2,  1,    XXII|            al mondo; nè il mio nome,  le mie ricchezze, troppo
269  2,  1,    XXII|          solenne. - Non ne dubitate,  ora nè mai. È un vecchio
270  2,  1,    XXII|              Non ne dubitate, nè ora  mai. È un vecchio che ve
271  2,  1,    XXII|         pezza non si fossero veduti,  mai fino a quel giorno,
272  2,  1,    XXII|           aveva detto il Giuliani; -  io m'attento di scrutarlo.~ ~-
273  2,  1,   XXIII|              di sua madre, se morta,  fatta arrossire quella povera
274  2,  1,   XXIII|           verso d'indurlo a parlare,  con minacce, nè con profferte.
275  2,  1,   XXIII|             parlare, nè con minacce,  con profferte. Di quelle,
276  2,  1,    XXIV|             banco Cardi Salati e C.,  accenna a volersi chiudere
277  2,  1,    XXIV|           non si perigliavano mosche  moscerini, allegri figli
278  2,  1,    XXIV|             una cambiale a tre mesi.  il genere dell'obbligazione,
279  2,  1,    XXIV|             a scadenza troppo breve,  il fatto delle mercanzie,
280  2,  1,    XXIV|        primordi della sua esistenza;  tralasciò mai di farne altri
281  2,  1,     XXV|       gelosamente una immagine sola,  occhio profano era giunto
282  2,  1,     XXV|         improba sempre e sgradita.~ ~ abbiamo in animo di farla
283  2,  1,     XXV|       Comunque sia, la donna è così,  vale a mutarla il più profondo
284  2,  1,     XXV|            lagrime.~ ~Uno scrittore ( sappiamo più quale, e se
285  2,  1,     XXV| incominciavano a dir qualche cosa.~ ~ andò guari che egli tutto
286  2,  1,     XXV|        dubbiezze discernere il vero;  i diportamenti di lei erano
287  2,  1,     XXV|          come chi non abbia speranza  desiderio di ritorno. Quello
288  2,  1,     XXV|             più magnifico cavaliere,  più cortesemente superbo
289  2,  1,     XXV|             politica non aveva amori  odii, non simpatie nè ripugnanze
290  2,  1,     XXV|          amori nè odii, non simpatie  ripugnanze deliberate. La
291  2,  1,     XXV|              lo aveano tenuto fuori ( intendiamo dir qui se fosse
292  2,  1,     XXV|           una spalla, non gli fruttò  ira nè abominazione. Conquistatore
293  2,  1,     XXV|        spalla, non gli fruttòira  abominazione. Conquistatore
294  2,  1,     XXV|             note del cuor di Aloise;  vogliamo ora tornare su
295  2,  1,     XXV|           avesse provveduto a nulla,  più sperasse di poter provvedere.~ ~-
296  2,  1,     XXV|            l'ultima stretta di mano.  ella lo intese; non mostrò
297  2,  1,     XXV|        larghissimamente accreditato.  andò molto che fu noto ancora
298  2,  1,     XXV|            con suo grande rammarico;  certo avrebbe raccontato
299  2,  1,    XXVI|            gli diede alcun sospetto;  certo avrebbe potuto dargliene,
300  2,  1,   XXVII|        giorno invitto, era affranto,  intendeva le cagioni di
301  2,  1,   XXVII|             disparte non giova a ,  alla sua parte. Ella ricorderà,
302  2,  1,   XXVII|           nostro senatore non aveva,  poteva avere attinenza con
303  2,  1,  XXVIII|              imparar da lei algebra,  trigonometria! Ella, a dirtela
304  2,  1,  XXVIII|            non ho da inventar nulla,  la stampa, nè la polvere
305  2,  1,  XXVIII|        inventar nulla, nè la stampa,  la polvere da cannone. Ho
306  2,  1,  XXVIII|             ai lettori non farebbero  caldofreddo, e che le
307  2,  1,  XXVIII|       lettori non farebberocaldo  freddo, e che le lettrici,
308  2,  1,  XXVIII|              che non finirò per lei,  al camposanto, nè all'ospedale
309  2,  1,  XXVIII|           per lei, nè al camposanto,  all'ospedale de' pazzi.~ ~-
310  2,  1,    XXIX|                          XXIX.~ ~ ~ ~ vivere, nè morire.~ ~ ~ ~
311  2,  1,    XXIX|               XXIX.~ ~ ~ ~Nè vivere,  morire.~ ~ ~ ~Aloise giunse
312  2,  1,    XXIX|             c'era egli ad accusarsi,  altri aveva detto nulla
313  2,  1,    XXIX|           che l'una tirasse l'altra,  più il nemico avesse tempo
314  2,  1,    XXIX|               l'oro non disprezzava,  amava. Qual fosse la sua
315  2,  1,     XXX|             frattanto non ci pensava  punto, nè poco. Invaghito
316  2,  1,     XXX|             non ci pensavapunto,  poco. Invaghito come era
317  2,  1,    XXXI|             lettere non erano poche,  brevi, e sebbene il carattere
318  2,  1,    XXXI|        verbigrazia, dei loro mariti,  l'una nè l'altra; quando
319  2,  1,    XXXI|            dei loro mariti, nè l'una  l'altra; quando pure occorreva
320  2,  1,    XXXI|           per tutti; che te ne pare?  basta ancora; alle cure,
321  2,  1,    XXXI|           era scontenta della sarta,  del parrucchiere, nè di
322  2,  1,    XXXI|          sarta, nè del parrucchiere,  di  stessa. Giunta a mala
323  2,  1,    XXXI|         mente che non mi sta a cuore  punto nè poco.~ ~«Nota,
324  2,  1,    XXXI|              mi sta a cuorepunto  poco.~ ~«Nota, in cambio,
325  2,  1,    XXXI|               non troppo, s'intende,  aperto a troppi; ma tanto
326  2,  1,    XXXI|              io non amo la politica,  la diplomazia che le fa
327  2,  1,    XXXI|          ancora, che non s'era detta  pensata; questo è il grande
328  2,  1,    XXXI|            nei quali essi non hanno,  debbono avere altro ufficio
329  2,  1,  XXXIII|              proseguire il racconto.  ruppe il silenzio Aloise,
330  2,  1,  XXXIII|             fuori dall'omero. Caddi,  più lo vidi, o seppi di
331  2,  1,  XXXIII|             casa, e che non era dato  a me nè a lei di far che
332  2,  1,  XXXIII|             che non era dato nè a me  a lei di far che non fosse,
333  2,  1,   XXXIV|          qual cosa a noi non piaceva  punto nè poco, tanto più
334  2,  1,   XXXIV|             noi non piacevapunto  poco, tanto più che non
335  2,  1,   XXXIV|  persuadevano il vecchio gentiluomo,  Lorenzo Salvani, nè Enrico
336  2,  1,   XXXIV|      gentiluomo, nè Lorenzo Salvani,  Enrico Pietrasanta, che
337  2,  1,   XXXIV|          egli non aveva tremato mai,  chiuso gli occhi davanti
338  2,  1,   XXXVI|              mulini.... di Collegno;  più si faceva vedere a Genova,
339  2,  1,   XXXVI|         fatta, non importa dir come;  pensiamo che ciò debba entrare
340  2,  1,   XXXVI|         cortesia, non si cura di lei  punto nè poco. Ma Aloise
341  2,  1,   XXXVI|              si cura di lei nè punto  poco. Ma Aloise non la pensa
342  2,  1,  XXXVII|             cerchi sul petto di lui,  mai sferrava la botta. Il
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