Vol., Parte, Cap.

  1  1,  1,       I|           la cosa più naturale del mondo. Il cielo è sereno; il sole
  2  1,  1,       I|        delle altre città. Tutto il mondo è paese.~ ~Il sole (non
  3  1,  1,       I|       finestra ci lascia vedere un mondo di cose nella cameretta
  4  1,  1,      II|          quali si potrebbe fare il mondo, se fosse ancora da fare,
  5  1,  1,      II|         renderci sventurati, in un mondo già fatto, anzi così mal
  6  1,  1,      II|           fatto di grandi cose nel mondo; ma la lingua della patria
  7  1,  1,      II|           come potessero essere al mondo uomini tali, al cui cenno
  8  1,  1,     III|    patriziato. Vivo così fuori del mondo!~ ~- Ah, è vero; e forse
  9  1,  1,     III| accorgevate nemmeno che fossero al mondo.~ ~- È un'accusa che non
 10  1,  1,      IV|          si sentiva troppo sola al mondo, specie da quando la signora
 11  1,  1,      IV|           Per nessun'altra cosa al mondo il giovane Salvani si sarebbe
 12  1,  1,      IV|   tentazione a volar via da questo mondo gramo?~ ~ ~ ~
 13  1,  1,       V|          giù, giù, fino in capo al mondo; quella a destra piega un
 14  1,  1,       V|            la cosa più allegra del mondo.~ ~Lorenzo appariva tranquillo;
 15  1,  1,       V|          non per altro riguardo al mondo. Ora ci ho in capo che questo
 16  1,  1,     VII|            valente schermidore del mondo.~ ~- Avete ragione, messer
 17  1,  1,     VII|            vedute tante, in questo mondo. In fin dei conti, è necessario
 18  1,  1,     VII|         vivendo egli appartato dal mondo elegante, non aveva mai
 19  1,  1,    VIII|          non sapendo staccarsi dal mondo e dalle sue vanità, si appuntellava
 20  1,  1,    VIII|            morire, perchè a questo mondo non si era compresi mai,
 21  1,  1,    VIII|          l'apparizione di un nuovo mondo per lui; era il pianeta
 22  1,  1,      IX|       vostra, e non essere cosa ai mondo la quale io non fossi lieto
 23  1,  1,       X|         per tant'altre miserie del mondo.~ ~Questi pensieri abbiamo
 24  1,  1,       X|            la donna più fredda del mondo. Già, non potrebbe essere
 25  1,  1,      XI|       quella ottava meraviglia del mondo, si fece a guardarla fin
 26  1,  1,     XII|         rimorso di nessuna cosa al mondo.~ ~- Meglio per lei, se
 27  1,  1,     XII|      domanda Ella? Non v'è cosa al mondo che io non fossi pronto
 28  1,  1,    XIII|          raso bianco, che tiene il mondo in mano; ad un sofà, con
 29  1,  1,    XIII|      tristo chi non sa pigliare il mondo pel suo verso. Ma veniamo
 30  1,  1,     XIV|           nulla d'inutile a questo mondo, e presto o tardi ogni cosa
 31  1,  1,     XIV|          nulla di inutile a questo mondo, e che anco un ferro di
 32  1,  1,     XIV|         Bonaventura. - Ma a questo mondo bisogna aspettarsene di
 33  1,  1,      XV|          ha di più sacro in questo mondo, non mi rovini! Sono padre
 34  1,  1,    XVII|            uno stato, dal quale il mondo giudica un uomo, e senza
 35  1,  1,   XVIII|           un bel dire, voi, che al mondo non c'è più gentilezza di
 36  1,  1,   XVIII|            lode e l'attenzione del mondo non s'aspetta di piè fermo;
 37  1,  1,     XIX|          ne daranno un pensiero al mondo, di queste cose; intenti
 38  1,  1,      XX|         gran brutta gente a questo mondo! Il signorino con la scusa
 39  1,  1,      XX|            tutti per uno, a questo mondo. Alla salute del signor
 40  1,  1,     XXI|     parevano la cosa più bella del mondo. Egli non sapeva perchè,
 41  1,  1,     XXI|        ignari delle costumanze del mondo.~ ~Ad uno di questi amici
 42  1,  1,     XXI|           manico. Oh, Michele! che mondo! Come son fatti gli uomini!
 43  1,  1,    XXII|     disfarsi del conte Alerami; il mondo aver le sue leggi, le quali
 44  1,  1,    XXII|      spiccia di tutte le parti del mondo, col suo usar dimesticamente
 45  1,  1,    XXII|           suo, che ha girato mezzo mondo, che è stato come pane e
 46  1,  1,   XXIII|         ore intiere dimentichi del mondo, inebbriati di amore. Vi
 47  1,  1,   XXIII|        usata, senza una ragione al mondo, a quel povero conte.~ ~-
 48  1,  1,    XXIV|          non sapendo staccarsi dal mondo e dalle sue vanità, si appuntellava
 49  1,  1,    XXIV|     bellezza su tutte le donne del mondo (ogni scrittore o cortigiano
 50  1,  1,     XXV|          un Giuseppe; ma perchè il mondo era tristo, chiacchierone,
 51  1,  1,     XXV|       stucchevoli è abbondanza nel mondo, e noi ne conosciamo parecchi,
 52  1,  1,    XXVI|           la cosa più naturale del mondo, come i raggi sono il naturale
 53  1,  1,    XXVI|           la cosa più naturale del mondo che questa grazia cadesse
 54  1,  1,    XXIX|            anche il più freddo del mondo, non abbia percorso le sue
 55  1,  1,    XXIX|           la cosa più naturale del mondo.  il povero servo si era
 56  1,  1,    XXIX|        inabissare la loro parte di mondo, tutti, qual più, qual meno,
 57  1,  1,    XXIX|          più di tutte le feste del mondo, senza mettere in conto
 58  1,  1,    XXIX|           sul trèspolo, come se il mondo fosse fatto per loro. Hanno
 59  1,  1,     XXX|          era la più bella cosa del mondo.~ ~- Verissimo, - ripigliò
 60  1,  1,     XXX|           che ella crede ignoti al mondo, e che la vigilanza assidua
 61  1,  1,    XXXI|         aspettava la rivincita dal mondo ingrato, vivendo in un quartierino
 62  1,  1,    XXXI|           crescer di prezzo, in un mondo il quale non cura che il
 63  1,  1,    XXXI|           la più trista figura del mondo. Voleva parlare, e le sue
 64  1,  1,  XXXIII|           perfetto in questo basso mondo, così neanche il Guercio
 65  1,  1,    XXXV|       pregio di più. Ma così va il mondo; si passa a buon mercato
 66  1,  1,    XXXV|            muore, in questo povero mondo!~ ~E chi non ricorda poi
 67  1,  1,   XXXVI|             di lui  d'altri al mondo avesse ad ingelosire il
 68  1,  1,   XXXVI|           amo vedere persona. Il mondo m'è in uggia; la natura
 69  1,  1,   XXXVI|           felicità non è di questo mondo), certo più riposato e sereno!
 70  1,  1,   XXXVI|            chi ha molto patito; il mondo è vanità; noi siamo poveri
 71  1,  1,   XXXVI|            come ce ne son tante al mondo, per la quale voi sarete,
 72  1,  1,   XXXVI|        parte di me alle vanità del mondo, e furono quelle che mi
 73  1,  1,  XXXVII|  puntigliosa morale che governa il mondo, o crede di governarlo,
 74  1,  1,  XXXVII|          non forse al cospetto del mondo, certo agli occhi di un
 75  1,  1,  XXXVII|       canoni di giurisprudenza del mondo.~ ~«Addio, Aloise, mio avversario
 76  1,  1, XXXVIII|            migliori intenzioni del mondo, e col più saldo proponimento
 77  1,  1, XXXVIII|    fortissimi; tanto è vero che al mondo c'è di molte cose oscure
 78  1,  1, XXXVIII|          quanto ho di più sacro al mondo; per la memoria venerata
 79  2,  1,     III|          preceduto sulla scena del mondo, l'hanno combattuta, risospingendola
 80  2,  1,      IV|           pazzo per alcuna cosa al mondo. Ma di lui ti ho già parlato
 81  2,  1,      IV|         dei trovatori correvano il mondo, in quella stessa guisa
 82  2,  1,      IV|            gentil cavaliere che al mondo fosse! -~ ~«E corsa alla
 83  2,  1,       V| dimenticare ogni altra cosa che al mondo fosse. Notate, nobilissime
 84  2,  1,    VIII|            più gran scioperato del mondo.  va dimenticato il Savioli,
 85  2,  1,    VIII|     genovese è la prima lingua del mondo; - disse gravemente Mauro
 86  2,  1,    VIII|       costoletta mangiata a questo mondo.~ ~- E allora? - dimandò
 87  2,  1,      IX|         moglie per tutto l'oro del mondo.~ ~- E perchè, di grazia?~ ~-
 88  2,  1,     XII|    prepotenza nelle cose di questo mondo, non guasta mai, quando (
 89  2,  1,     XII|         nostre file? Ogni cosa nel mondo procede per via di azione
 90  2,  1,     XII|      governano ogni cosa di questo mondo, e fanno maturar tutto col
 91  2,  1,     XII|           la cosa più naturale del mondo.~ ~La selvaggia orridezza
 92  2,  1,    XIII|        vita! Forte al cospetto del mondo, anima nata per comandare
 93  2,  1,    XIII|        trema pel suo buon nome nel mondo. Animo, dunque, ella è mia. -~ ~
 94  2,  1,     XIV|       altri eletti del Signore. Il mondo, ch'ella ha a mala pena
 95  2,  1,     XIV|              sia come volete, e il mondo dica ciò che gli pare.~ ~-
 96  2,  1,     XIV|          senza l'amore di Lilla il mondo non era nulla per me!...
 97  2,  1,     XIV|             dall'uomo che, solo al mondo, conosce il suo segreto,
 98  2,  1,     XIV|          come l'ombra il corpo. Il mondo è crudele, colle sue leggi;
 99  2,  1,     XIV|          tenta avvilirlo, e dacchè mondo è mondo la infamia del nome
100  2,  1,     XIV|        avvilirlo, e dacchè mondo è mondo la infamia del nome non
101  2,  1,      XV|             ultima Tule del vostro mondo conosciuto, s'imporporò
102  2,  1,      XV|    avveduto della sua presenza nel mondo. Basta, egli era finalmente
103  2,  1,     XVI|       sguardo e l'ultimo saluto al mondo profano, baciava in fronte
104  2,  1,    XVII|      addentro l'acerba memoria del mondo noncurante, della casa ahi
105  2,  1,    XVII|      simbolo del suo separarsi dal mondo profano, ma come una vera
106  2,  1,    XVII|            che più non avrebbe nel mondo profano, dove non è chi
107  2,  1,    XVII|           spiana. E che sarebbe il mondo alla rinchiusa, se ella
108  2,  1,    XVII|           destino a viver sola nel mondo, senz'altro aiuto che la
109  2,  1,    XVII|       amore; a lui che lasciava al mondo le sue viete consuetudini,
110  2,  1,    XVII|       profani; ma tacendo, vide il mondo come le era dipinto da quella
111  2,  1,    XVII|          nome poichè siete sola al mondo, e nessuna donna, pur troppo,
112  2,  1,      XX|         chi non ha patito a questo mondo? Meglio sarebbe il dire
113  2,  1,      XX|       Italia; ma di qual parte del mondo civile egli fosse, non era
114  2,  1,     XXI|           la cosa più naturale del mondo; - soggiunse il Giuliani
115  2,  1,    XXII|       speranze per me. Son solo al mondo;  il mio nome,  le mie
116  2,  1,    XXII|           si foggia il suo piccolo mondo nella gran scena della vita,
117  2,  1,    XXII|           macchia, come innanzi al mondo profano ha da essere senza
118  2,  1,    XXVI|           madre. Che m'importa del mondo, innanzi al debito sacro
119  2,  1,  XXVIII|    aspettava gli ultimi uffizi del mondo, ne' quali ha maggior parte
120  2,  1,  XXVIII|             Ho capito che cos'è il mondo, e per dargli a' versi mi
121  2,  1,    XXIX|         ELLA SI SPENSE~ ~IGNOTA AL MONDO NON AL DOLORE~ ~IL GIORNO
122  2,  1,    XXIX|         operano le grandi cose nel mondo. Che importa? Per uno, tra
123  2,  1,     XXX|        raccapezzarsi in quel nuovo mondo che si schiudeva davanti
124  2,  1,    XXXI|           quella civetteria che il mondo ingiusto ascrive a noi donne?
125  2,  1,   XXXII|         come faccia dimenticare il mondo, i suoi dolori, le sue fallite
126  2,  1,   XXXII|          Chi più di lei felice nel mondo? Quali venture le mancarono,
127  2,  1,   XXXII|            modesti. E sta bene: il mondo è vanità. A che l'amore?
128  2,  1,   XXXII|         pistola, per dimostrare al mondo, a  stessi, di avere amato
129  2,  1,   XXXII|        delle creature che siano al mondo vissute. Vostra madre, Aloise, -
130  2,  1,   XXXIV|          voluto per cosa alcuna al mondo far vergognare, arrossire
131  2,  1,   XXXIV|            coll'aria più grave del mondo, perchè egli non l'avesse
132  2,  1,   XXXIV|            l'avrei mai creduto. Il mondo è pieno di stranezze oggi
133  2,  1,   XXXIV|             codardia, bruttura nel mondo. Ma perchè non sono io lieto?
134  2,  1,   XXXIV|            rinnovare la faccia del mondo infiacchito nel tiepido
135  2,  1,    XXXV|       Erettèo e il Partenone! E il mondo ne vive ancora! -~ ~Da Costantinopoli,
136  2,  1,    XXXV|            lungamente, correndo il mondo con te. Ma come va che nell'
137  2,  1,    XXXV|           vita estinta, nasceva un mondo di speranze per lui. Aloise
138  2,  1,    XXXV|    certamente detto, nell'universo mondo! La terra, a buon conto, -
139  2,  1,    XXXV|         alla bella prima quanto il mondo occidentale avrebbe da fare
140  2,  1,    XXXV|  conquistatori e civilizzatori del mondo. E dai commerci antichi
141  2,  1,    XXXV|           ed io non ho creatura al mondo ch'io debba amare e favorire,
142  2,  1,    XXXV|        quanto più sia possibile il mondo ai nostri commerci, alle
143  2,  1,    XXXV|       questa o in quella parte del mondo, è sempre utile preparazione
144  2,  1,   XXXVI|          sue scarpe. Ma così va il mondo; e il nostro grand'uomo
145  2,  1,   XXXVI|           si poteva defraudarne il mondo, per cui benefizio era stata
146  2,  1,   XXXVI|          tutte le controversie del mondo. Ve n'ha di serie, per avventura?
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