1-1000 | 1001-2000 | 2001-2262
     Vol., Parte, Cap.

   1  1,  1,       I|             qualche personaggio.~ ~ ~ ~Era uno dei primi giorni di
   2  1,  1,       I|           nell'anno di grazia 1857, ed era, a mal grado della stagione,
   3  1,  1,       I|             signora elegante. Infatti, era un lunedì, e il veglione
   4  1,  1,       I|                del teatro Carlo Felice era finito alle sei del mattino.
   5  1,  1,       I|               frase molto gustosa, non era anche suonata. I belli duravano
   6  1,  1,       I|               lettore insieme con noi, era una vecchia casa di tre
   7  1,  1,       I|                vecchio stile lombardo, era anch'essa di pietra dello
   8  1,  1,       I|              il vano tra le colonne si era rimpicciolito ad usci di
   9  1,  1,       I|             naturale differenza d'età, era tutto suo padre.~ ~Ma dei
  10  1,  1,       I|            uomo e di una donna. Questa era una signora sui quaranta,
  11  1,  1,       I|             camera.~ ~L'altro ritratto era quello di un bel soldato,
  12  1,  1,       I|               di Lorenzo per suo padre era stato immenso, e pareva
  13  1,  1,       I|          chiamava Lorenzo Salvani, che era giovine, ed anche poeta.
  14  1,  1,       I|               Intendiamoci, per altro; era poeta, e scriveva di molto,
  15  1,  1,       I|               durante la quale egli si era addottorato nella disciplina
  16  1,  1,       I|        accennare a questi particolari. Era di capel bruno, di statura
  17  1,  1,       I|                la fronte, l'uscio, che era appena socchiuso, non si
  18  1,  1,       I|                lunghe ciglia. Il collo era forse d'una linea troppo
  19  1,  1,       I|               suo uscio di strada, non era certamente con aria d'invito.
  20  1,  1,       I|              mai a sua volta. Però gli era venuta la fama di carattere
  21  1,  1,       I|           vedevano di rado. L'Assereto era un giovinotto così affaccendato
  22  1,  1,       I|                voce, come negli occhi, era una espressione ineffabile
  23  1,  1,       I|               paterna.~ ~Mentre egli s'era voltato per indossare il
  24  1,  1,       I|            venne a cadergli da' piedi. Era un mazzolino di viole mammole,
  25  1,  1,      II|                dormente il gran sonno, era stato a' suoi tempi uno
  26  1,  1,      II|          spesso anche dannoso; ed egli era così venuto, per una lunga
  27  1,  1,      II|           aveva preso a congiurare, ed era uno dei più animosi soldati
  28  1,  1,      II|             giù di , Rigo Salvani si era invaghito di una nobilissima
  29  1,  1,      II|        fratelli di Francia, il Salvani era maggiore, e contava le sue
  30  1,  1,      II|               le sue quattro ferite.~ ~Era la sera del 29 aprile del '
  31  1,  1,      II|           volesse.~ ~L'adolescente, ch'era vestito di rosso, e ad onta
  32  1,  1,      II|                trovando giusto che dov'era il padre potesse stare anche
  33  1,  1,      II|             dell'antica. Furio Camillo era ben nato da queste parti. -~ ~
  34  1,  1,      II|               creò.~ ~ ~ ~Rigo Salvani era tutt'occhi a contemplare
  35  1,  1,      II|               piglio marziale. Lorenzo era ancora un ragazzo, ma già
  36  1,  1,      II|               che il suo interlocutore era Goffredo Mameli, l'autore
  37  1,  1,      II|             più del coraggio con cui s'era fatto a metterla in mostra.~ ~
  38  1,  1,      II|                altri che seguirono, si era diportato da valoroso: usciva
  39  1,  1,      II|              del nostro Appennino, dov'era già la moglie ad attenderlo;
  40  1,  1,      II|                domestiche pareti. Roma era caduta: il 30 di agosto
  41  1,  1,      II|            alle sue fantasie di poeta. Era sempre colla fronte china
  42  1,  1,      II|           italiano del vecchio stampo, era fin dalla sua prima giovinezza
  43  1,  1,      II|           mostra inerme quel petto che era pur dianzi tetragono ad
  44  1,  1,      II|            vita.~ ~La madre di Lorenzo era una di quelle donne, non
  45  1,  1,      II|               donna amata Rigo Salvani era tornato di sovente a casa,
  46  1,  1,      II|               di Rigo Salvani. La cosa era chiara; non poteva essere
  47  1,  1,      II|              che lo aveva abbattuto, c'era l'accoramento del babbo,
  48  1,  1,      II|                sull'alba, Rigo Salvani era al camposanto a salutare
  49  1,  1,      II|                cessarono, il suo cuore era già largamente abbeverato
  50  1,  1,      II|           leggi, il povero Lorenzo non era venuto a capo di nulla.
  51  1,  1,      II|                egli fatto? L'avvocato? Era una bisogna troppo lunga,
  52  1,  1,      II|            lavorare incalzava. Lorenzo era giunto a quell'ultimo stadio
  53  1,  1,      II|                   Egli tuttavia non si era perduto d'animo, vagheggiando
  54  1,  1,      II|               qualche cosa. L'Assereto era uomo di partiti, e di facile
  55  1,  1,      II|                A grossi guadagni non c'era da pensare, pur troppo;
  56  1,  1,      II|              servizio. Di meglio non s'era trovato allora; ma era pur
  57  1,  1,      II|               s'era trovato allora; ma era pur sempre il principio
  58  1,  1,      II|           comincia il nostro racconto, era pagata ancora per tre mesi.~ ~
  59  1,  1,     III|             Lorenzo nel punto che egli era per entrare nel salottino,
  60  1,  1,     III|            cercare di lui. L'importuno era un giovinotto sui trenta,
  61  1,  1,     III|         cordoncini neri sul dorso, che era mezzo coperto dai manichini
  62  1,  1,     III|        posticcia d'allora, e di poi. C'era insomma tutta la parte materiale
  63  1,  1,     III|               affatto alla persona che era presente. Le donne, in questi
  64  1,  1,     III|           Accompagnavo la signora, che era mascherata. La signora bisbigliò
  65  1,  1,     III|                prontamente ch'egli non era cortese. Notate, Salvani,
  66  1,  1,     III|             poichè ci viene in taglio) era un ambizioso di tre cotte,
  67  1,  1,     III|           aveva ereditata dai suoi, si era giovato accortamente per
  68  1,  1,     III|               la medicina, nella quale era versatissimo e già famoso
  69  1,  1,     III|             nobili casate con le quali era entrato in relazione, per
  70  1,  1,     III|                e, da buon filosofo com'era, gli perdonava facilmente
  71  1,  1,     III|       facilmente quel suo peccatuccio. Era d'altra parte contento che
  72  1,  1,     III|             abbiamo lasciato loro, com'era giusto, secondo gli usi
  73  1,  1,      IV|           spedito il racconto.~ ~Maria era bella, come si è detto,
  74  1,  1,      IV|                  Sul mattin della vita era il creato». La scienza del
  75  1,  1,      IV|           fronte: ma il volto di Maria era bianco incarnato, quello
  76  1,  1,      IV|           incarnato, quello di Lorenzo era bianco pallido; se il giovane
  77  1,  1,      IV|              diventato bruno, poichè c'era sangue marinaro nelle vene
  78  1,  1,      IV|      prominenti.~ ~Più forte tra i due era la somiglianza del carattere,
  79  1,  1,      IV|              tristezza profonda. Non c'era gradazione di tinte, nello
  80  1,  1,      IV|                nobilissime creature.~ ~Era nobile di natali Maria?
  81  1,  1,      IV|                di aiutare col poco. Si era indettata per ciò col vecchio
  82  1,  1,      IV|              della sua Minerva celata, era un peccato da non portare
  83  1,  1,      IV|             non partecipasse Maria. Ed era bello vederla, con la sua
  84  1,  1,      IV|                usciva sul terrazzo, ch'era tutto ornato di pianticelle,
  85  1,  1,      IV|            della sala d'ingresso non c'era altro che l'uscio del salottino,
  86  1,  1,      IV|                il terribile albo non c'era, non essendo ancora venuto
  87  1,  1,      IV|        trappola di poeti e di pittori, era in uno de' suoi intervalli
  88  1,  1,      IV|              uscire con essa, ma non c'era verso di potersi accompagnare.
  89  1,  1,      IV|           Lorenzo, dopo quella visita, era uscito in fretta, senza
  90  1,  1,      IV|          fretta, senza dirle nulla; ed era questa una grossa novità.
  91  1,  1,      IV|              questa una grossa novità. Era tornato due ore dopo, e
  92  1,  1,      IV|             tornato due ore dopo, e si era seduto al suo tavolino,
  93  1,  1,      IV|                come abbiamo già detto, era bellissima, e tiepida, a
  94  1,  1,      IV|                scala, udì Michele, che era nella sua cameretta sotto
  95  1,  1,      IV|        pronunzia di certi vocaboli non era il suo forte.~ ~- Povero
  96  1,  1,      IV|             dolori aromatici, ai quali era avvezza, come a tanti altri
  97  1,  1,      IV|         appoggiarsi alla parete, tanta era l'improvvisa commozione.~ ~-
  98  1,  1,      IV|                volesse.~ ~La fanciulla era bianca in viso come un cencio
  99  1,  1,      IV|              conosciuto.~ ~Lorenzo poi era un giovine eletto; amava
 100  1,  1,      IV|                dirvela in breve, Maria era per lui un angelo, cioè
 101  1,  1,       V|             alla foce.~ ~Di che alberi era piantata nei tempi antichi
 102  1,  1,       V|               ha già capito che questo era il luogo prefisso al duello
 103  1,  1,       V|           delle due parti belligeranti era sul ripiano dinanzi alla
 104  1,  1,       V|             tepori del giorno innanzi, era gelida; e l'aspettare di
 105  1,  1,       V|                 e per la portiera, che era aperta, videro il Montalto
 106  1,  1,       V|        sarcastici. Ma all'Assereto non era sfuggito quel sorriso, e
 107  1,  1,      VI|            carrozza. Ma il Collini non era un uomo di polso, e Lorenzo
 108  1,  1,      VI|             sognavo che il tuo Collini era venuto, con un cuor da leone,
 109  1,  1,      VI|              San Nazaro.~ ~Il sole non era anche spuntato dallo scoglio
 110  1,  1,      VI|               rammarico, perchè questo era debito nostro. Siamo stati
 111  1,  1,      VI|            Essi lo guardarono in viso; era pallido, ma non del pallore
 112  1,  1,      VI|          avevano fatto minor senso, si era posto accanto all'amico,
 113  1,  1,      VI|          condizioni.~ ~Intanto Lorenzo era rimasto a guardare la marina,
 114  1,  1,      VI|               uomo di partiti che egli era, girando attorno alle mura,
 115  1,  1,      VI|             stare attenti. Il Montalto era un esercitato schermidore,
 116  1,  1,      VI|               bella apparenza. Lorenzo era più sodo, e non faceva di
 117  1,  1,      VI|               poteva negare che quello era un osso duro a rodere, assai
 118  1,  1,      VI|                leal gentiluomo ch'egli era badò più a schermirsi che
 119  1,  1,      VI|                 Ma Lorenzo Salvani non era uomo da accettare simiglianti
 120  1,  1,      VI|                fu inutile: il Montalto era caduto a terra, e il sangue
 121  1,  1,      VI|         repentina commozione del fatto era quasi uscito di sensi, si
 122  1,  1,     VII|                dei due nuovi venuti.~ ~Era il dottore Ernesto Collini,
 123  1,  1,     VII|               penzoloni. Accanto a lui era un ignoto personaggio, vestito
 124  1,  1,     VII|              Il Collini, di smorto che era nel viso, si fece livido
 125  1,  1,     VII|             altra cagione. -~ ~Lorenzo era fuori di  per lo sdegno;
 126  1,  1,     VII|                 Sapevo che il battermi era un male; - disse Ernesto
 127  1,  1,     VII|             più tardi delle vetture.~ ~Era quella del resto la strada
 128  1,  1,     VII|           feroci pensieri. La vergogna era stata grande per lui, e
 129  1,  1,     VII|             vendetta.~ ~Nessuna parola era stata anche scambiata fra
 130  1,  1,     VII|                batte. Oh certo, se non era pel vecchio Vitali, io non
 131  1,  1,     VII|            ucciso da lui (la qual cosa era molto più probabile), come
 132  1,  1,     VII|               conseguenze. Il Montalto era   per tirare le cuoia;
 133  1,  1,     VII|            tirare le cuoia; il polmone era stato passato fuor fuori;
 134  1,  1,     VII|         passato fuor fuori; un'arteria era stata toccata; insomma non
 135  1,  1,     VII|           stata toccata; insomma non c'era più speranza di salvarlo.
 136  1,  1,     VII|            sulle ragioni del duello. C'era chi dava il torto al marchese
 137  1,  1,     VII|            Collini, perchè (si diceva) era tempo oramai di farla finita
 138  1,  1,     VII|                nostra narrazione. Egli era tornato a casa, dove il
 139  1,  1,     VII|               Maria.~ ~La giovinetta s'era fortemente turbata a quel
 140  1,  1,     VII|        racconto di Michele; ma Lorenzo era giunto anche lui sano e
 141  1,  1,     VII|                dalla via Balbi dove si era recato a visitare Aloise
 142  1,  1,     VII|           avergli scritto da Genova?~ ~Era una letterina chiusa in
 143  1,  1,     VII|               neanche per via. Ma egli era uomo, finalmente; ed una
 144  1,  1,    VIII|             che bene non ci ricorda.~ ~Era una donna celebre, la contessa
 145  1,  1,    VIII|             opere pubbliche; ma questi era morto, lasciando lei erede
 146  1,  1,    VIII|              qualche tempo la contessa era infastidita dei suoi adoratori
 147  1,  1,    VIII|               altra parte (e forse qui era da trovarsi la vera ragione)
 148  1,  1,    VIII|              campo.~ ~Ella insomma non era più nel novero delle prime,
 149  1,  1,    VIII|               consuetudine; e quel che era peggio, molte delle nuove
 150  1,  1,    VIII|           tedio della contessa Matilde era grande, anzi sterminato
 151  1,  1,    VIII|           perchè a questo mondo non si era compresi mai, e faceva delle
 152  1,  1,    VIII|                rallegrarle lo spirito. Era ella in uno di que' tali
 153  1,  1,    VIII|               il verso di Dante Biondo era e bello e di gentile aspetto,
 154  1,  1,    VIII|          giovine Montalto amava, e non era lei la donna che lo faceva
 155  1,  1,    VIII|           passava le ore intiere; ma c'era un grosso perchè, una viva
 156  1,  1,    VIII|        guardasse, perchè egli non se n'era aperto mai con alcuno, nemmeno
 157  1,  1,    VIII|                col Pietrasanta che gli era amicissimo. Laonde, non
 158  1,  1,    VIII|           abbigliatura da teatro, onde era facile il riconoscerle,
 159  1,  1,    VIII|             dialogo avvenuto fra i due era per la contessa il pizzico
 160  1,  1,    VIII|            accennato più sopra. Aloise era uno scortese superbo, di
 161  1,  1,    VIII|                non avvertito da lei, s'era ingrandito di schianto fino
 162  1,  1,    VIII|                di un eroe.~ ~Ma quella era stata una meteora. Quarantott'
 163  1,  1,    VIII|                una letterina profumata era già alla posta, coll'invito
 164  1,  1,    VIII|              cose d'urgenza.~ ~Lorenzo era dunque aspettato nella mattina
 165  1,  1,    VIII|               mattina del giovedì, e c'era avviso ai servi che, entrato
 166  1,  1,    VIII|               Salvani, la contessa non era in casa per altri.~ ~Adesso
 167  1,  1,    VIII|              contessa.~ ~Uno di questi era un omaccione, grasso, rubicondo,
 168  1,  1,    VIII|             guisa delle tartarughe; ed era il bisavolo, come ragionevolmente
 169  1,  1,    VIII|              coda a sacchetto. L'altro era il trisavolo, magnifica
 170  1,  1,    VIII|              ritratto. Il conte Cesare era un benedetto uomo, pieno
 171  1,  1,    VIII|              di stravaganze, che non c'era verso di cavargliele dal
 172  1,  1,    VIII|                farsi fare il ritratto, era morto di un colpo apopletico.
 173  1,  1,    VIII|           erano ritratti di donne. Una era la moglie del conte Cesare,
 174  1,  1,    VIII|                per la pittura. L'altra era una gentildonna della famiglia,
 175  1,  1,    VIII|               storie; ma il poveraccio era morto! La contessa Matilde
 176  1,  1,    VIII|           aveva sentito parlare, quand'era piccina, ma non le aveva
 177  1,  1,    VIII|               non avesse mai dubitato, era in miniatura, e si poteva
 178  1,  1,    VIII|          canapè, sul quale la contessa era usa sedersi, quando non
 179  1,  1,    VIII|              personaggi, dicendovi che era bionda, bianca nel viso
 180  1,  1,    VIII|         Seicento. Ella poi, bionda com'era, reputava ottima la tappezzeria
 181  1,  1,    VIII|                e stretta al collo, dov'era terminata da una gorgieretta
 182  1,  1,    VIII|              prelibati lettori.~ ~Qual era l'argomento delle sue meditazioni?
 183  1,  1,    VIII|           contessa Matilde pensava che era prossimo il tocco, e che,
 184  1,  1,    VIII|        giungere.~ ~E infatti, il tocco era passato di poco, che un
 185  1,  1,    VIII|              melodrammi, Il giovinotto era intrepido, anzi audace ai
 186  1,  1,    VIII|              abbagliato.~ ~La contessa era rimasta nella sua prima
 187  1,  1,    VIII|          gentile. Ma che farci oramai? Era quello di Lorenzo Salvani
 188  1,  1,    VIII|         salotto della contessa Matilde era come l'apparizione di un
 189  1,  1,    VIII|                un nuovo mondo per lui; era il pianeta di Venere, nel
 190  1,  1,    VIII|             per effetto d'incantesimo. Era egli Astolfo nella Luna,
 191  1,  1,    VIII|      mollemente seduta di rincontro.~ ~Era quella forse la donna della
 192  1,  1,    VIII|           aveva detto parole scortesi? Era quella la signora di cui
 193  1,  1,    VIII|             per la sua vita brillante? Era un angelo, o una sirena?
 194  1,  1,    VIII|         esordio di conversazione non c'era male. La contessa fece un
 195  1,  1,    VIII|               quando l'animo suo non s'era anche educato alla scuola
 196  1,  1,    VIII|               di Lorenzo. Assorto come era in una ebbrezza profonda,
 197  1,  1,    VIII|            benedetta conversazione non era anche finita. I quattro
 198  1,  1,      IX|           notte il suo letto solitario era stato visitato dagli alati
 199  1,  1,      IX|               nei giardini di Amatunta era stato fatto dal dormente,
 200  1,  1,      IX|              nostro Lorenzo. Ma questo era forse un modo di dire della
 201  1,  1,      IX|                vostra persona! -~ ~Non era questa la prima avvisaglia,
 202  1,  1,      IX|                nascosto nelle palme.~ ~Era graziosa, molto graziosa
 203  1,  1,      IX|                 La mano della contessa era ancora nelle sue, e non
 204  1,  1,      IX|               di volersi ritrarre. Non era dunque una donna sdegnata
 205  1,  1,      IX|               esclamò la contessa, che era stata ad ascoltarlo in atteggiamento
 206  1,  1,      IX|                 Il cuore del giovine s'era inondato di gioia, all'udire
 207  1,  1,      IX|               mano ardeva, l'altra non era fredda di certo.~ ~- Voi
 208  1,  1,      IX|              con gratitudine, perchè c'era di mezzo una dama, e questa
 209  1,  1,      IX|            maschere. Il dottor Collini era nel palchetto, come ci sono
 210  1,  1,      IX|               di sapere che il Collini era per lei un semplice conoscente,
 211  1,  1,      IX|              Quello di Lorenzo Salvani era un sentimento che tutti
 212  1,  1,      IX|                un bacio. Questo almeno era un modo di parlare che non
 213  1,  1,      IX|               vicino. -~ ~Anche questo era un tocco maestro, e Lorenzo
 214  1,  1,      IX|            tocca a me. Il mio discorso era rimasto a mezzo; lasciatemelo
 215  1,  1,       X|          giorni dopo il duello, Aloise era già fuori dal letto; e non
 216  1,  1,       X|               minuto.~ ~Il Salvani gli era andato proprio a' versi,
 217  1,  1,       X|           proprio a' versi, tra perchè era stato suo avversario (la
 218  1,  1,       X|              Aloise, in via Balbi, non era grande, ma bella e bene
 219  1,  1,       X|                uno specchio inclinato, era intagliato lo stemma dei
 220  1,  1,       X|        telescopio, il quale, posto com'era, non aspettava altro che
 221  1,  1,       X|                 che abbiamo accennato, era seduto, anzi mezzo sdraiato
 222  1,  1,       X|       autentiche.~ ~Enrico Pietrasanta era un buon giovine; in fondo
 223  1,  1,       X|       rassegnava a vivere inoperoso.~ ~Era però naturale che tra lui
 224  1,  1,       X|              di far conoscere un poco, era sdraiato sul divano, Aloise
 225  1,  1,       X|            sdraiato sul divano, Aloise era seduto al pianoforte e per
 226  1,  1,       X|           ferita appena rimarginata si era aperta da capo; d'onde il
 227  1,  1,       X|         facevano l'orazione funebre. C'era la Clelia, col marito, la
 228  1,  1,       X|                io l'ho dal Cigàla, che era presente, e sapeva benissimo
 229  1,  1,       X|            sapeva benissimo che quella era una frottola raccolta in
 230  1,  1,       X|               la sigaretta, che gli si era spenta nella furia del discorso,
 231  1,  1,       X|          spacciatore di quella panzana era stato lui. La signora Violante
 232  1,  1,       X|               Aloise rizzò il capo, ed era   per balzar dal sedile;
 233  1,  1,       X|                della marchesa Ginevra, era rimasto assorto in certi
 234  1,  1,       X|             resto argomentare che se c'era il marchese Antoniotto,
 235  1,  1,       X|              il marchese Antoniotto, c'era anche la signora la quale
 236  1,  1,       X|              anche la signora la quale era bella sai, bella come se
 237  1,  1,      XI|             annunziare che la carrozza era innanzi all'uscio di strada.
 238  1,  1,      XI|               la Nunziata. Il Montalto era rimasto sovra pensieri,
 239  1,  1,      XI|         cancello.~ ~Il palazzo Vivaldi era superbamente piantato sul
 240  1,  1,      XI|                 L'architettura esterna era la consueta di quasi tutti
 241  1,  1,      XI|         dinanzi al gran portone arcato era coperto di ghiaia; i viali
 242  1,  1,      XI|                 In mezzo al prato, che era vastissimo, rallegrava gli
 243  1,  1,      XI|           posta due cigni. L'orizzonte era precluso da ogni parte da
 244  1,  1,      XI|            dove si andava alla grotta. Era un uomo dabbene e timorato
 245  1,  1,      XI|             precisamente su quello che era a' pie' dell'albero presso
 246  1,  1,      XI|                si saranno già apposti) era quello di «Ginevra», della
 247  1,  1,      XI|              mano della fanciulla, che era in un monastero a compiere
 248  1,  1,      XI|               viene a capo. Antoniotto era ricco; la Vivaldi era ricchissima,
 249  1,  1,      XI|       Antoniotto era ricco; la Vivaldi era ricchissima, nobilissima
 250  1,  1,      XI|                dire se il tornaconto c'era, e perciò il matrimonio
 251  1,  1,      XI|          nuziale.~ ~Per tutta Genova s'era fatto un gran ragionare
 252  1,  1,      XI|                 Antoniotto Della Torre era uomo di mezza età, di umor
 253  1,  1,      XI|         ambizioso; ma in fin dei conti era nobile e ricco, e nessuno
 254  1,  1,      XI|   auspicatissime nozze! E tuttavia non era nato un bel nulla, e i voti
 255  1,  1,      XI|           Normande?» - «Sì, amico mio, era eccellente; e quella bisque
 256  1,  1,      XI|               solitudine del convento, era a mala pena conosciuta di
 257  1,  1,      XI|         pennello.~ ~Aloise di Montalto era quella sera in teatro, e
 258  1,  1,      XI|            palchetto di prima fila dov'era comparsa la splendida gentildonna,
 259  1,  1,      XI|            notevole in quanto che egli era pochi passi discosto dal
 260  1,  1,      XI|          soggiunto il Pietrasanta, che era nel crocchio.~ ~- Un capriccio!
 261  1,  1,      XI|               sera la marchesa Ginevra era modestamente vestita di
 262  1,  1,      XI|        severità di quella acconciatura era temperata soltanto da due
 263  1,  1,      XI|               ma che farci? Il fascino era troppo forte, e tutti i
 264  1,  1,      XI|              potenza di attrattiva che era negli occhi ed in ogni lineamento
 265  1,  1,      XI|             posto.~ ~Il povero giovane era entrato tranquillo in teatro,
 266  1,  1,      XI|             diciott'anni, e che quello era il suo primo amore.~ ~Timido
 267  1,  1,      XI|              primo amore.~ ~Timido com'era, egli non avrebbe ardito
 268  1,  1,      XI|              sperimento! Ma quella non era una donna come tutte le
 269  1,  1,      XI|               altre, poichè egli se ne era innamorato; epperò tremava
 270  1,  1,      XI|             grata. Ed Aloise, il quale era giovine d'anni, ma adulto
 271  1,  1,      XI|            Ginevra, passato l'inverno, era andata in campagna, dove
 272  1,  1,      XI|         scherma. Di questo modo egli s'era fatto da per  un tal uomo
 273  1,  1,      XI|           anche asciutto nei modi come era giudicato, non poteva negarsi
 274  1,  1,      XI|              morale del giovine, che s'era battuto con Lorenzo Salvani,
 275  1,  1,      XI|         tornarono dalla grotta, Aloise era già andato fuori del viale
 276  1,  1,      XI|       visitatori, Aloise di Montalto s'era fatto sollecito a pigliar
 277  1,  1,      XI|                che suo nonno, il quale era sempre a letto ammalato,
 278  1,  1,     XII|       pavimento.~ ~Questa vasta camera era a mala pena rischiarata
 279  1,  1,     XII|              foglio bianco di carta.~ ~Era egli il signor Vitali, l'
 280  1,  1,     XII|              come tutti i ricchi, egli era in voce di probo e benefico,
 281  1,  1,     XII|              morire.»~ ~L'ammalato non era tuttavia solo nella camera.
 282  1,  1,     XII|               l'uomo vestito di nero s'era fermato un tratto, come
 283  1,  1,     XII|              Frattanto la pendola, che era di rincontro al letto, scoccò
 284  1,  1,     XII|          camera da letto.~ ~Il giovine era pallido, e non poteva dissimulare
 285  1,  1,     XII|               vecchio banchiere non si era neppur mosso per andare
 286  1,  1,     XII|                alla chiamata del nonno era stato in forse di rendergli
 287  1,  1,     XII|               glieli rammemorava, egli era uso a rispondere che suo
 288  1,  1,     XII|               rispondere che suo nonno era padrone di lasciarli a cui
 289  1,  1,     XII|             che lo mandava a chiamare, era infermo, e Aloise non poteva
 290  1,  1,     XII|          poteva dimenticare che quello era il padre della sua genitrice,
 291  1,  1,     XII|           quell'animo generoso ch'egli era, fece anzi di più del suo
 292  1,  1,     XII|           Polcevera.~ ~Il vecchio, che era rimasto sovra pensiero al
 293  1,  1,     XII|              Aloise, e soleva dire che era una caricatura come tante
 294  1,  1,     XII|            nobilesche.~ ~Qualcheduno s'era provato a fargli notare
 295  1,  1,     XII|       profferte del nonno, certo non s'era affrettato ad andarlo assistere
 296  1,  1,     XII|                 Lo sdegno di Aloise si era disciolto innanzi a quella
 297  1,  1,     XII|           infermo.~ ~Il vecchio Vitali era più spossato che mai, e
 298  1,  1,     XII|          assalti di tosse.~ ~Il Mattei era un buon medico, lodatissimo
 299  1,  1,     XII|             vecchio, a cui il medico s'era appressato, aperse gli occhi
 300  1,  1,     XII|                soggiunse il Vitali, ch'era tutt'orecchi ad ascoltarlo.~ ~-
 301  1,  1,    XIII|             tempi del nostro racconto, era degno più che mai del suo
 302  1,  1,    XIII|             fino al secondo piano, dov'era un uscio dipinto a nuovo
 303  1,  1,    XIII|               un bel pezzo di femmina. Era una femmina alta e di grosso
 304  1,  1,    XIII|                come lo scudo di Aiace, era dunque penetrato il dardo
 305  1,  1,    XIII|              sapesse diremo che Momina era un vezzeggiativo di Geronima)
 306  1,  1,    XIII|         fortezza.~ ~Fin da quando ella era a' servigi del signor Omobono,
 307  1,  1,    XIII|              le sue finestre.~ ~Costui era stato garzone di bottega
 308  1,  1,    XIII|          presso uno stipettaio; poi si era accomodato da un fabbro;
 309  1,  1,    XIII|           avveduta che quel giovinotto era tutt'occhi per lei, e che
 310  1,  1,    XIII|           poichè la signora Momina non era donna da volerlo far sospirare
 311  1,  1,    XIII|          libera. Il vecchio calzettaio era a letto e non aveva nulla
 312  1,  1,    XIII|            spese. La provvidenza gli s'era fatta incontro, sotto le
 313  1,  1,    XIII|               vanità femminile. E poi, era un così leggiadro garzone,
 314  1,  1,    XIII|            occupava di cose politiche; era un Verrina in sessantaquattresimo,
 315  1,  1,    XIII|          intonaco. D'altra parte, egli era così ardito nella affermazione
 316  1,  1,    XIII|      intendimenti.~ ~Questo bel mobile era il marito della signora
 317  1,  1,    XIII|           uscio al dottor Collini; che era appunto egli il visitatore
 318  1,  1,    XIII|                quando ebbe udito che c'era il magnifico dottor Collini
 319  1,  1,    XIII|               fante di fiori, il quale era cotto straccotto per la
 320  1,  1,    XIII|                lo aspettava e che egli era appunto per via.~ ~- Benissimo,
 321  1,  1,    XIII|                che il fante di fiori c'era da parecchi giorni; un certo
 322  1,  1,    XIII|               nelle carte, il duello c'era sempre alle spalle del fante
 323  1,  1,    XIII|              no; ma lo seppi, quando c'era, e parecchi furono a vederlo.
 324  1,  1,    XIII|               E voi dicevate che non c'era anche nulla di fatto? A
 325  1,  1,     XIV|             caso di San Nazaro in poi, era quella la prima volta che
 326  1,  1,     XIV|               che più gli dolessero, c'era questa del non poter più
 327  1,  1,     XIV|             suo padrino, l'uomo che si era battuto in sua vece, fosse
 328  1,  1,     XIV|                la contessa? E perchè c'era andato? Il Collini non lo
 329  1,  1,     XIV|              fino al piano nobile; dov'era un grand'uscio, a cui volse
 330  1,  1,     XIV|                del signor Bonaventura, era come tutti gli altri dei
 331  1,  1,     XIV|                ortaglie di stagione.~ ~Era vestito, come sempre, di
 332  1,  1,     XIV|                pianticelle degli orti, era il suo passatempo prediletto.~ ~
 333  1,  1,     XIV|          lattughe e il prezzemolo, non era un'anima innocente, non
 334  1,  1,     XIV|                un'anima innocente, non era neanche un tristo,  un
 335  1,  1,     XIV|             tempo, il suo gran diletto era stato quello di far discepoli.
 336  1,  1,     XIV|               quello di far discepoli. Era gesuita, maestro esercitato
 337  1,  1,     XIV|              testimone il Collini, che era stato suo discepolo, e si
 338  1,  1,     XIV|            profondo nell'arte sua, com'era sottile in ogni maniera
 339  1,  1,     XIV|          dignità di padre provinciale. Era quello un posto difficile,
 340  1,  1,     XIV|             padre Bonaventura;  poco era il lavoro,  lieve la malleveria
 341  1,  1,     XIV|                di tutta Italia, se qui era il centro più temuto e più
 342  1,  1,     XIV|           officina della reazione.~ ~C'era anzi tutto il volgo ignorante
 343  1,  1,     XIV|                di Legione, come quando era incarnato nella mente di
 344  1,  1,     XIV|            mente di padre Bonaventura. Era egli infatti che muoveva
 345  1,  1,     XIV|             testimonianze.~ ~Il Vitali era stato fin dalla sua giovinezza
 346  1,  1,     XIV|               e mercè il loro aiuto, s'era illegalmente rimpinzata
 347  1,  1,     XIV|          sapeva di tutto quel negozio, era morto poco dopo la cacciata
 348  1,  1,     XIV|          malvagi, l'astuto Bonaventura era impotente, o quasi, contro
 349  1,  1,     XIV|          vecchio come il Vitali. Non c'era altro che una speranza,
 350  1,  1,     XIV|                sentiva in gambe, non c'era verso di cavarne un costrutto,
 351  1,  1,     XIV|              gli davano molestia quand'era ammalato, gli sfioravano
 352  1,  1,     XIV|      sfioravano a pena la cute, quando era sano ed aveva fatto una
 353  1,  1,     XIV|              Il signor Giovanni Vitali era stato nella sua giovinezza
 354  1,  1,     XIV|            questo signor Vitali, che s'era ingrassato alle spalle della
 355  1,  1,     XIV|             cominciava a guastare.~ ~C'era dunque assai più di un furbo
 356  1,  1,     XIV|                il laico e il cherco. C'era infatti il generale d'un
 357  1,  1,     XIV|                 il padre Bonaventura s'era rimesso a sarchiellare il
 358  1,  1,     XIV|        mettervi le sementi di lattuga. Era un uomo assennato, il padre
 359  1,  1,     XIV|             tempo.~ ~Il dottor Collini era rimasto muto, e tutto vergognoso
 360  1,  1,     XIV|               a guardare, e veduto che era un ferro di cavallo, gli
 361  1,  1,     XIV|              il quale a que' tempi non era ancora il principe degli
 362  1,  1,     XIV|                . Ma la fontana non c'era, e il povero apostolo moriva
 363  1,  1,     XIV|                tasca di nostro Signore era bucata, e le ciliegie cadevano
 364  1,  1,     XIV|              rivoluzionario; ma questa era un'invenzione delle male
 365  1,  1,     XIV|            quattro, fin che il pan non era in sacco. Anzitutto mi bisognava
 366  1,  1,      XV|               sanità del corpo, gli si era sollevato di molto.~ ~Battista,
 367  1,  1,      XV|              Battista, il maggiordomo, era poi entrato cosiffattamente
 368  1,  1,      XV|              il Mattei. A quest'ultimo era doluto un poco di dover
 369  1,  1,      XV|               Ma qui, più che altrove, era necessario opporre astuzia
 370  1,  1,      XV|               tanto pregato! Il Mattei era uno spirito generoso, il
 371  1,  1,      XV|                quell'animo gentile che era Aloise di Montalto; laonde
 372  1,  1,      XV|               per lui, più che medico, era amico, e il corso di questa
 373  1,  1,      XV|                ai lettori.~ ~L'infermo era contento, e gli si leggeva
 374  1,  1,      XV|              cuore di un egoista! Egli era tornato, in un suo discorso
 375  1,  1,      XV|          Aloise tenne fermo sul niego. Era una buona azione quella
 376  1,  1,      XV|               per la gloria. -~ ~Non c'era verso di far mutar pensiero
 377  1,  1,      XV|               cose gravi. -~ ~Battista era uomo che capiva il latino;
 378  1,  1,      XV|             Battista, a quelle parole, era diventata di tutti a colori,
 379  1,  1,      XV|                del nome del medico non era che un artifizio retorico.~ ~-
 380  1,  1,      XV|                da un pezzo? Certo egli era un negromante, che se la
 381  1,  1,      XV|             signorini?~ ~- Che la cura era sbagliata. Anzi, a dirla
 382  1,  1,      XV|              Questo, come le ho detto, era un artifizio perchè durasse
 383  1,  1,      XV|              dove il padre Bonaventura era andato a cercarlo, e tenendosi
 384  1,  1,     XVI|               quel miglioramento che s'era avverato da principio, andava
 385  1,  1,     XVI|                 ma in che modo? Questo era il difficile. Ambedue s'
 386  1,  1,     XVI|         Battista faceva, ogniqualvolta era solo con lui e gli occorreva
 387  1,  1,     XVI|         lagnava di tutti.~ ~Il momento era buono, e il padre Bonaventura
 388  1,  1,     XVI|            testamento, quando Ella non era in pericolo di vita; ed
 389  1,  1,     XVI|            erano amare, ma la sostanza era dolce. Il padre Bonaventura
 390  1,  1,     XVI|           facesse testamento, e questo era il busilli.~ ~Tuttavia,
 391  1,  1,     XVI|              il padre Bonaventura se n'era accorto in tempo, e aveva
 392  1,  1,     XVI|             più efficace in quanto che era scavata all'ombra del maggiordomo
 393  1,  1,     XVI|             principio di gastrite. -~ ~Era agevole al Collini lo inventare
 394  1,  1,     XVI|               entrò nella camera. Egli era pallido, ma composto nei
 395  1,  1,     XVI|              aver accettato, mentre mi era noto che Ella era in mano
 396  1,  1,     XVI|            mentre mi era noto che Ella era in mano di un altro medico,
 397  1,  1,     XVI|         affrettò a dire l'infermo, che era sulle spine.~ ~- Orbene, -
 398  1,  1,     XVI|            egli, pensando al luogo dov'era, contenne la mano, non volle
 399  1,  1,     XVI|             andò di quel passo con cui era venuto.~ ~Il padre Bonaventura
 400  1,  1,     XVI|                Mattei. Anche l'infermo era rimasto di sasso; non sapeva
 401  1,  1,    XVII|       attillato e profumato di Arturo, era tutto suo padre, il vecchio
 402  1,  1,    XVII|                Aggiungeremo adesso che era bianco e roseo; che aveva
 403  1,  1,    XVII|             arricciati e lisciati; che era lungo, allampanato e discretamente
 404  1,  1,    XVII|          affondarsi nel taschino, dove era raccomandata all'anello
 405  1,  1,    XVII|                 Il nodo della cravatta era inoltre fermato da una grossa
 406  1,  1,    XVII|              di brillanti. Il cappello era di feltro nero, come quello
 407  1,  1,    XVII|         copiando dai re della moda non era mai vestito a modo. Il suo
 408  1,  1,    XVII|         vestito a modo. Il suo sarto s'era già parecchie volte sentito
 409  1,  1,    XVII|       scialacquatore come tanti altri. Era anzi misurato in ogni cosa;
 410  1,  1,    XVII|                trimestre. Il trimestre era il concetto fondamentale
 411  1,  1,    XVII|             povera gente. Il trimestre era il perno di una ruota che
 412  1,  1,    XVII|               lettori. Se il Parnaso c'era, il fonte non doveva mancare.
 413  1,  1,    XVII|               doveva mancare. Il fonte era degnamente rappresentato
 414  1,  1,    XVII|           esser giusti. Arturo Ceretti era dolente di non aver tra
 415  1,  1,    XVII|            rimanente; ma per lui non c'era un bel nulla; doveva restringersi
 416  1,  1,    XVII|            pigionale dell'ultimo piano era un fior di ragazza, e che
 417  1,  1,    XVII|               quel gran cacciatore che era, aveva dovuto porle gli
 418  1,  1,    XVII|          addosso, sapendo bene che non era sorella di quello spiantato
 419  1,  1,    XVII|             spiantato del Salvani. Non era vero che egli le avesse
 420  1,  1,    XVII|              dei compagni.~ ~Maria non era sorella di Lorenzo; tutti
 421  1,  1,    XVII|            tutti lo dicevano. Che cosa era dunque, se non una amica?
 422  1,  1,    XVII|                 se non una amica? E se era un'amica, perchè non avrebbe
 423  1,  1,    XVII|            sicuro del fatto suo! Non c'era verso che la fanciulla di
 424  1,  1,    XVII|               del trimestre anticipato era venuto, ma il dente della
 425  1,  1,    XVII|            Salvani non aveva pagato.~ ~Era quello il caso di mandare
 426  1,  1,    XVII|                 ma tra questi indugi s'era giunti alla fine di maggio;
 427  1,  1,    XVII|             aspettava ancora un po', c'era l'altro trimestre da mettergli
 428  1,  1,    XVII|              stato; ma che farci? Egli era al lumicino. Aspettava certi
 429  1,  1,    XVII|            certi denari da un tale che era debitore di suo padre, ma
 430  1,  1,    XVII|           sventura, da due mesi gli si era inaridita quella scarsa
 431  1,  1,    XVII|         viaggio e due servizi. -~ ~Non era punto vero quello che il
 432  1,  1,    XVII|         dettato dal padre Bonaventura, era fatto al paffuto salsamentario
 433  1,  1,    XVII|             spasso. -~ ~In questo modo era stato congedato Lorenzo.
 434  1,  1,    XVII|          quotidiani di casa?~ ~Lorenzo era pronto nelle sue deliberazioni,
 435  1,  1,    XVII|     approdavano a nulla. In casa non c'era più altro che il puro bisognevole;
 436  1,  1,    XVII|               quelle cento lire, non c'era più da fare assegnamento
 437  1,  1,   XVIII|             Una corona di spine.~ ~ ~ ~Era uno degli ultimi giorni
 438  1,  1,   XVIII|             Lorenzo da parecchi giorni era cupo, irrequieto, come uomo
 439  1,  1,   XVIII|       innamorare un nobile intelletto. Era questo il pensiero che struggeva
 440  1,  1,   XVIII|               fortuna.  più contento era il suo cuore. Egli amava
 441  1,  1,   XVIII|                lui derivate.~ ~Matilde era vana e leggiera, e Lorenzo
 442  1,  1,   XVIII|             vana e leggiera, e Lorenzo era geloso, e tanto più geloso
 443  1,  1,   XVIII|               più geloso in quanto che era povero. Le sue strettezze
 444  1,  1,   XVIII|          avrebbe potuto trapelarle; ed era uno studio, un tormento
 445  1,  1,   XVIII|         affrontarle.~ ~Ma, giovine com'era, e per la prima volta innamorato,
 446  1,  1,   XVIII|               non la intendeva così. S'era dato in balìa di quell'amore
 447  1,  1,   XVIII|         patimenti. E questa speranza c'era; talvolta sorridente come
 448  1,  1,   XVIII|            andava mai senza la patria. Era quasi una malattia del tempo,
 449  1,  1,   XVIII|        battaglie dell'unità, la patria era per gli uni nella preparazione
 450  1,  1,   XVIII|         proseguire il suo dramma. Ci s'era messo attorno di lena. Ne
 451  1,  1,   XVIII|           conoscente, al quale egli si era aperto del suo disegno,
 452  1,  1,   XVIII|             versi, della qual cosa non era a dubitar punto, egli lo
 453  1,  1,   XVIII|            aveva letto ed ammirato, ed era anche contento del titolo:
 454  1,  1,   XVIII|              corona di spine.~ ~Ma non era altrimenti contento l'autore;
 455  1,  1,   XVIII|         fastidiosi pensieri.~ ~Lorenzo era in uno di que' momenti di
 456  1,  1,   XVIII|               veste. La signora che mi era dappresso, guardava invece
 457  1,  1,   XVIII|               donna dal nastro giallo. Era una signora vestita con
 458  1,  1,   XVIII|        bellissima fronte. Costei forse era quella sera in teatro per
 459  1,  1,   XVIII|                ricordare che mia madre era donna, ed anche voi, mia
 460  1,  1,   XVIII|           sguardi della signora che mi era da presso. Il fazzoletto
 461  1,  1,   XVIII|                che raccontava Lorenzo, era la storia di Matilde. Come
 462  1,  1,   XVIII|              Come i lettori vedono, si era presto guarita del suo sentimentalismo,
 463  1,  1,   XVIII|            consuetudini. Certo l'amore era una bellissima cosa, ma
 464  1,  1,   XVIII|             sbandeggiato dal tavolino, era tornato sullo scaffale.
 465  1,  1,   XVIII|              pelle con fregi d'oro; ma era pur sempre un esilio. Insomma,
 466  1,  1,   XVIII|              bozzolo che ella stessa s'era fabbricato. La sua prima
 467  1,  1,   XVIII|           Povero Lorenzo! Dove diamine era andato a porre il suo cuore!
 468  1,  1,   XVIII|                capito che quella donna era vana, e che per averla fedele
 469  1,  1,   XVIII|          bisognava il parere. Egli non era in mostra, come avrebbe
 470  1,  1,   XVIII|           rincantucciato al suo posto, era presto dimenticato. Che
 471  1,  1,     XIX|                in quella che Lorenzo s'era messo a passeggiare su e
 472  1,  1,     XIX|                a passi concitati, come era sua consuetudine quando
 473  1,  1,     XIX|            giravano per la fantasia.~ ~Era quella la prima volta che
 474  1,  1,     XIX|            faceva fuori di casa.~ ~Chi era la signora del palchetto,
 475  1,  1,     XIX|             Lorenzo? Che dimestichezza era quella, di cui Lorenzo non
 476  1,  1,     XIX|                cipiglio di Lorenzo non era certamente fatto per discacciarli.~ ~
 477  1,  1,     XIX|                vivere.~ ~Lorenzo non s'era addato di nulla; passeggiando
 478  1,  1,     XIX|           uscio del secondo piano, che era socchiuso, e a due occhi
 479  1,  1,     XIX|                servitore. La fanciulla era dunque sola, solissima,
 480  1,  1,     XIX|               diritto; senonchè. Maria era d'indole altiera e non voleva
 481  1,  1,     XIX|               lagrime su lagrime, egli era  dalle parti dell'Acquasola,
 482  1,  1,     XIX|             cui parlava Arturo Ceretti era quella medesima ricordata
 483  1,  1,     XIX|      sbigottito da quel piglio. Quella era una donna, finalmente, e
 484  1,  1,     XIX|             finalmente, e nessun altri era in casa.~ ~- Dunque non
 485  1,  1,     XIX|               perchè mentre parlava ed era per avvicinarsi a lei, si
 486  1,  1,     XIX|                finita per lui. Infatti era ad un pelo di morir soffocato,
 487  1,  1,     XIX|              padrone del suo collo non era punto disposto a lasciarlo
 488  1,  1,     XIX|               sul pavimento.~ ~Michele era sempre ritto al suo posto,
 489  1,  1,     XIX|                indolenzito e pesto com'era, non aveva più forza di
 490  1,  1,     XIX|                accorgersi che la non c'era più nella toppa. Dico di
 491  1,  1,     XIX|          spezzatino di vitello! -~ ~Ed era per far venire i fatti dopo
 492  1,  1,     XIX|              Don Giovanni, turbato com'era, si chinò a raccattare il
 493  1,  1,      XX|         molestia a Lorenzo. La pensata era buona e degna dell'ottimo
 494  1,  1,      XX|         rifaceva il resto ad ognuno.~ ~Era un gaio spettacolo, segnatamente
 495  1,  1,      XX|              manco tenera delle altre, era la Piccina, padrona dell'
 496  1,  1,      XX|                 certo quel nome non le era venuto dalla persona, che
 497  1,  1,      XX|           medesimo piano tra loro. Dov'era la sala più grande, anticamente
 498  1,  1,      XX|          camera più vicina, cavata com'era da un sottoscala, non aveva
 499  1,  1,      XX|           coppia di amici. Uno dei due era il nostro bravo Michele;
 500  1,  1,      XX|               l'altro, indovinate mo'! era il Garasso, il marito della
 501  1,  1,      XX|       bicchiere alle labbra.~ ~Il vino era buono, poichè, dopo averne
 502  1,  1,      XX|              Garasso. - Ma che negozio era il vostro, da non lasciarvi
 503  1,  1,      XX|             avete detto che tra noi la era un'amicizia da Oreste, e....
 504  1,  1,      XX|       introdotto in casa. Da principio era più riguardoso; ma questa
 505  1,  1,      XX|         respirò lungamente. Questo gli era tanto più necessario, in
 506  1,  1,      XX|             quando il suo cembalo, che era Michele, fosse inzuppato
 507  1,  1,      XX|              la cassettina d'ebano non era stata aperta, e che era
 508  1,  1,      XX|                era stata aperta, e che era sempre chiusa nel cassettone
 509  1,  1,      XX|              dicevano che di voi non c'era da fidarsene! -~ ~Il Bello
 510  1,  1,      XX|              Michele, già alticcio com'era, sebbene non avesse bevuto
 511  1,  1,      XX|                più forte ed improvviso era stato il timore che alcuna
 512  1,  1,      XX|               Michele; e certo, se non era il ricordo di tutte le cose
 513  1,  1,      XX|           cercare la chiave, che non c'era per fermo; finalmente, traendo
 514  1,  1,      XX|       confessione alla penitenza non c'era altro che un passo. E Michele,
 515  1,  1,     XXI|               le ruvide dita. Ma non c'era verso che lo spettacolo
 516  1,  1,     XXI|               spettacolo mutasse: egli era proprio sul pianerottolo,
 517  1,  1,     XXI|                e  presso al suo capo era l'uscio di casa.~ ~- Che
 518  1,  1,     XXI|                Corda del malanno! Essa era , pendente dalla girella,
 519  1,  1,     XXI|                ritrovarla! -~ ~Michele era di buon conto a stomaco
 520  1,  1,     XXI|                 La vergogna di Michele era grande; e fu più grande
 521  1,  1,     XXI|                soppalco del tetto, dov'era la sua cameruccia, e si
 522  1,  1,     XXI|                se non aveva dormito, s'era almeno levato il freddo
 523  1,  1,     XXI|              consueta.~ ~La padroncina era più contenta quando egli
 524  1,  1,     XXI|              alle due dopo il mezzodì. Era quella, se i lettori rammentano,
 525  1,  1,     XXI|               far aspettare l'amico, s'era andato ad appostare mezz'
 526  1,  1,     XXI|            misurare sull'orologio, che era presso il banco della padrona,
 527  1,  1,     XXI|              Michele non moriva, certo era in agonia, e se non mandava
 528  1,  1,     XXI|                le due e mezzo, ed egli era ancora a recitare sotto
 529  1,  1,     XXI|               perchè la sua padroncina era contenta, quando egli s'
 530  1,  1,     XXI|                contenta, quando egli s'era alzato da letto.~ ~Abbiamo
 531  1,  1,     XXI|              Salvani, uscendo di casa, era andato a' Banchi per salutare
 532  1,  1,     XXI|        salutare l'Assereto. Quello non era un amico dei soliti, un
 533  1,  1,     XXI|              la cagione.~ ~L'amico non era ricco; ci correva anzi di
 534  1,  1,     XXI|             far comodo altrui. Ma egli era, come i lettori sanno, un
 535  1,  1,     XXI|           Assereto; e la buona Maria s'era dimenticata di tutti i suoi
 536  1,  1,     XXI|            Ceretti.~ ~Il biondo Arturo era seduto alla sua scrivania,
 537  1,  1,     XXI|          cortese condiscendenza, e non era altro che effetto del suo
 538  1,  1,     XXI|                il denaro della pigione era  sulla scrivania, e il
 539  1,  1,     XXI|               costoro. -~ ~Vendicarsi! Era presto detto; ma in che
 540  1,  1,     XXI|                Così pensando, Arturo s'era alzato dal banco e passeggiava
 541  1,  1,     XXI|            spiantato fuori di casa gli era parso il più acconcio; ma
 542  1,  1,     XXI|              parso il più acconcio; ma era anche l'unico al quale egli
 543  1,  1,     XXI|               Intanto quello spiantato era venuto fuori col denaro;
 544  1,  1,     XXI|           fuori col denaro; la pigione era pagata fino all'ultimo giorno
 545  1,  1,     XXI|              giorno di giugno, e non c'era neanche da fare assegnamento
 546  1,  1,     XXI|          Arturo, il quale, incerto com'era, lo lasciò fare. Ma appena
 547  1,  1,     XXI|               Ma eccoti, in quella che era per mettere il piede dalla
 548  1,  1,     XXI|               portici del Teatro. Egli era sicuro per tal modo che
 549  1,  1,     XXI|             veduto entrare: e il Bello era per farla netta, quando
 550  1,  1,     XXI|                di nulla, e l'amico non era uomo da affogare in un bicchier
 551  1,  1,     XXI|         campanello, ho pensato che non era prudente farmi scorgere
 552  1,  1,     XXI|              nella sua scala, e questo era segno che l'amico non lo
 553  1,  1,     XXI|              rispose Michele, il quale era filosofo in certi casi. -
 554  1,  1,     XXI|               Il padre Bonaventura non era uomo da lasciarsi leggere
 555  1,  1,     XXI|              altro nelle segrete cose, era a mala pena al frontispizio.~ ~
 556  1,  1,     XXI|              nulla. Aveva capito che c'era uno, il quale voleva male
 557  1,  1,     XXI|               dugento lire. La pigione era stata pagata;  Arturo,
 558  1,  1,    XXII|            contessa Matilde Cisneri.~ ~Era lo stesso giorno in cui
 559  1,  1,    XXII|              sera, la contessa Matilde era nel suo spogliatoio; santuario
 560  1,  1,    XXII|               della bellezza, dove non era penetrato altri che il gran
 561  1,  1,    XXII|               Ma già il gran sacerdote era partito, dopo aver acconciato
 562  1,  1,    XXII|          contessa sorrideva; segno che era molto contenta della sua
 563  1,  1,    XXII|             festa da ballo, alla quale era stata invitata, in casa
 564  1,  1,    XXII|              la bella marchesa Ginevra era l'ultimo rampollo, non si
 565  1,  1,    XXII|               Da parecchie generazioni era costumanza di tutti gli
 566  1,  1,    XXII|           perchè nel palazzo di Quinto era un magnifico stare, quasi
 567  1,  1,    XXII|              viavai di forestieri, che era una molestia da non dirsi
 568  1,  1,    XXII|             casa.~ ~La villa di Quinto era un luogo incantato, una
 569  1,  1,    XXII|               dal divino Ariosto. Colà era il palazzo, edificato coi
 570  1,  1,    XXII|            uomini colti del suo tempo, era quella delle due feste da
 571  1,  1,    XXII|            gran sala, la sala massima, era illuminata soltanto due
 572  1,  1,    XXII|              quella grossa eredità che era venuta in sue mani. Però
 573  1,  1,    XXII|               due solennità dell'anno, era splendido al pari de' suoi
 574  1,  1,    XXII|                disponeva ad andare, ed era impaziente di giungervi.
 575  1,  1,    XXII|             annessi e connessi! O dove era andato quel santo orrore
 576  1,  1,    XXII|            alla solitudine dell'amore? Era svanito, andato in dileguo,
 577  1,  1,    XXII|                suo tanto di colpa? Non era egli l'artefice del suo
 578  1,  1,    XXII|             esperienza delle sventure, era ancora un fanciullo. Non
 579  1,  1,    XXII|           altro. Ora Lorenzo, il quale era sembrato molto alto da principio
 580  1,  1,    XXII|                tutti affollati al suo. Era ricco d'ingegno, e avrebbe
 581  1,  1,    XXII|          rinomanza; ma la contessa non era donna da indovinare il futuro,
 582  1,  1,    XXII|               e per quella potenza che era di  da venire.~ ~Pensava
 583  1,  1,    XXII|          Pensava in cambio che Lorenzo era un ignoto. Andasse dalla
 584  1,  1,    XXII|             ogni cosa, Lorenzo Salvani era un nulla e non metteva conto
 585  1,  1,    XXII|           raccontarne vita e miracoli, era come un rimprovero a lei
 586  1,  1,    XXII|                un rimprovero a lei che era andata a cercarsi un amante
 587  1,  1,    XXII|             lunga pezza il suo vestire era trasandato anzi che no.
 588  1,  1,    XXII|              povero amico Lorenzo, non era uno di que' romanzetti che
 589  1,  1,    XXII|              abbastanza.~ ~La contessa era dunque ad uno di que' punti,
 590  1,  1,    XXII|           uscio del cuore.»~ ~Ora, chi era l'altro della contessa Cisneri?
 591  1,  1,    XXII|               che da un mese appena le era stato presentato Edmondo
 592  1,  1,    XXII|            parlava tutte le lingue, ed era stato dappertutto, ma nell'
 593  1,  1,    XXII|              pesca.~ ~Questo signore s'era messo ai fianchi della bionda
 594  1,  1,    XXII|         fianchi della bionda contessa; era sempre in sua casa, e la
 595  1,  1,    XXII|              signori forestieri. Non c'era infatti milordo inglese,
 596  1,  1,    XXII|              del suo cavallo arabo che era dono del pascià d'Egitto,
 597  1,  1,    XXII|                del pascià d'Egitto, ed era della razza medesima del
 598  1,  1,    XXII|         accarezzato da tutti. Che più? Era stato ammesso nelle case
 599  1,  1,    XXII|                nobiltà francese, e che era schizzinosa anzi che no
 600  1,  1,    XXII|               delle sue attinenze, gli era andata a braccetto nella
 601  1,  1,    XXII|              proprio della signora, ed era per lei una rivincita su
 602  1,  1,    XXII|         giovine Salvani.~ ~Ma il tedio era sparito, dopo le prime visite
 603  1,  1,    XXII|              tedio che ancora sentisse era quello del povero giovine,
 604  1,  1,    XXII|               povero giovine, il quale era innamorato più che mai,
 605  1,  1,    XXII|                capire che il suo regno era finito.~ ~Le cose erano
 606  1,  1,    XXII|             per dir meglio il tiranno, era tuttavia Lorenzo Salvani.
 607  1,  1,    XXII|             acconcio di un cappellino, era già il conte Alerami; il
 608  1,  1,    XXII|            spera che aveva tra mani.~ ~Era la sua grande serata, la
 609  1,  1,    XXII|              per chi non l'intendesse, era il nostro amico Lorenzo.~ ~-
 610  1,  1,    XXII|          Lorenzo Salvani.~ ~Il giovine era molto scombuiato nel viso,
 611  1,  1,    XXII|                un giornale parigino ch'era posato sulla tavola.~ ~Cecchina,
 612  1,  1,    XXII|          dinanzi al giovine, che le si era avvicinato impetuoso. -
 613  1,  1,    XXII|         aspetto la risposta. -~ ~Non c'era più nulla da opporre a quelle
 614  1,  1,    XXII|               per segno, e che Lorenzo era fuori di .~ ~- Donne!
 615  1,  1,    XXII|            ragionava dirittamente. Non era quella la prima volta che
 616  1,  1,    XXII|           indovinare la verità.~ ~Egli era a quel punto delle sue considerazioni,
 617  1,  1,    XXII|                 quando l'uscio per cui era scomparsa Cecchina, si riaperse,
 618  1,  1,   XXIII|          tratto fu scena muta. Lorenzo era come inchiodato presso l'
 619  1,  1,   XXIII|               mano un piccolo sofà che era daccanto a lei, incominciò
 620  1,  1,   XXIII|              classici; ma quella donna era così bella, ed egli l'amava
 621  1,  1,   XXIII|                o Matilde! -~ ~La bomba era caduta, la gran parola di
 622  1,  1,   XXIII|            gran parola di quel dialogo era detta: e la contessa, punto
 623  1,  1,   XXIII|       ricordate, bionda Matilde? Non c'era cosa bella nel creato, che
 624  1,  1,   XXIII|            doveva farla finita. Ella s'era alzata un tratto, per virtù
 625  1,  1,   XXIII|                disse parola. L'assalto era stato così repentino e violento,
 626  1,  1,   XXIII|                andare allo specchio.~ ~Era quello uno stato di cose
 627  1,  1,   XXIII|            studiata, corse al sofà dov'era già seduto Lorenzo, col
 628  1,  1,   XXIII|         marchese, e la sua perorazione era tale da farlo andare in
 629  1,  1,   XXIII|                in brodo di succiole.~ ~Era un ridevole personaggio,
 630  1,  1,   XXIII|               ritinto. Quando parlava, era necessario tenersi alla
 631  1,  1,   XXIII|              la mano alla contessa, si era fatto in disparte, e taceva,
 632  1,  1,   XXIII|                pallida, sbigottita, si era accasciata sul sofà, aspettando
 633  1,  1,   XXIII|              di quel dialogo ch'ella s'era inutilmente industriata
 634  1,  1,   XXIII|            uscendo da quella casa, che era stata la culla ed era la
 635  1,  1,   XXIII|              che era stata la culla ed era la tomba dell'amor suo.~ ~ ~ ~
 636  1,  1,    XXIV|                sera il palazzo Vivaldi era magnificamente illuminato.
 637  1,  1,    XXIV|            capo e la noce del piede.~ ~Era già molto pei riguardanti,
 638  1,  1,    XXIV|                riguardanti, se il viso era bello, sottile il piedino
 639  1,  1,    XXIV|             per non uscirne del tutto. Era costei la Belmosti, ottima
 640  1,  1,    XXIV|           Antoniotto dal lato materno, era stata invitata alla festa
 641  1,  1,    XXIV|                fino all'orecchio, egli era andato ad appostarsi colà,
 642  1,  1,    XXIV|                codardo.... -~ ~Matilde era sparita col marchese De'
 643  1,  1,    XXIV|           marmoree del palazzo Vivaldi era una luce vivissima. Numerosi
 644  1,  1,    XXIV|             nella sala d'ingresso, che era pittorescamente ornata di
 645  1,  1,    XXIV|          Vandyck. In un salottino, che era il pensatoio della marchesa
 646  1,  1,    XXIV|            magnifici; e tutto del pari era fresco, rilucente, sfolgoreggiante,
 647  1,  1,    XXIV|            Mirabile su tutti gli altri era il salone di Flora, dove
 648  1,  1,    XXIV|              per modo che quest'ultimo era diventato necessario a far
 649  1,  1,    XXIV|          cultore del madrigale ch'egli era, non tralasciasse l'occasione
 650  1,  1,    XXIV|              un tipo al tutto diverso. Era una svelta ed aggraziata
 651  1,  1,    XXIV|            lineamenti. Ma se il Canova era morto, viveva il Duprè,
 652  1,  1,    XXIV|          altrui. Ma quanto più robusta era la tempera, tanto più era
 653  1,  1,    XXIV|              era la tempera, tanto più era fine; e perchè il gusto
 654  1,  1,    XXIV|                fine; e perchè il gusto era eletto, cortese il pensamento,
 655  1,  1,    XXIV|            buone e gentili. La Lercari era colta e studiosa, e cotesto
 656  1,  1,    XXIV|            quei tempi in cui il popolo era servo, o poco meno, di quelli
 657  1,  1,    XXIV|            repubblica stessa altro non era che un cadavere coperto
 658  1,  1,    XXIV|             signora Maddalena Torralba era anche essa degna di ammirazione,
 659  1,  1,    XXIV|              per la soavità del volto. Era una di quelle donne che
 660  1,  1,    XXIV|                 la Fulvia Cassana, che era la marchesa più bruna di
 661  1,  1,    XXIV|               capo fitto nei paragoni, era quello della marchesa Giulia
 662  1,  1,    XXIV|               di nobiltà.~ ~Tra queste era allora donna e madonna la
 663  1,  1,    XXIV|             nascosti da lunghe ciglia. Era alta della persona, e non
 664  1,  1,    XXIV|     impiastrare inutilmente la tela.~ ~Era la signora Enrichetta che
 665  1,  1,    XXIV|                questi fiori che ella s'era posta un giorno nella nerissima
 666  1,  1,    XXIV|            neppur uno di que' tulipani era voluto cascare a terra,
 667  1,  1,    XXIV|          notare che il tipo di Matilde era un nulla al raffronto della
 668  1,  1,     XXV|                levigata e lucente, che era con molto buon gusto surrogata
 669  1,  1,     XXV|               formata da uno smeraldo, era la capocchia di una elegante
 670  1,  1,     XXV|         Prefettura); ma da alcuni anni era messo a riposo; laonde ci
 671  1,  1,     XXV|                sue ubbíe, la più grave era certamente quella di credersi
 672  1,  1,     XXV|           fatta.~ ~Il nobile De' Salvi era stato a' suoi tempi uno
 673  1,  1,     XXV|                si può stare.... -~ ~Ed era verissimo. In quella casa
 674  1,  1,     XXV|              per vederne dove non ce n'era punto, chè la signora era
 675  1,  1,     XXV|              era punto, chè la signora era una Lucrezia e il giovanotto
 676  1,  1,     XXV|           Giuseppe; ma perchè il mondo era tristo, chiacchierone, pronto
 677  1,  1,     XXV|               capo, e via discorrendo. Era insomma una molestia da
 678  1,  1,     XXV|              sapesse che farne, dacchè era costretta a serrarle in
 679  1,  1,     XXV|               la moda.~ ~Ma questo non era poi un difetto, e ognuno,
 680  1,  1,     XXV|               le fragranti mele appie, era un miracolo di casti contorni,
 681  1,  1,     XXV|               occhi, la collana, tutto era una perlagione, tutto si
 682  1,  1,     XXV|                della marchesa Ginevra. Era di merletto, ma di quel
 683  1,  1,     XXV|                forse dugentomila lire, era stata trapunta a bella posta
 684  1,  1,     XXV|              milione e mezzo.~ ~Quello era forse il prezzo de' suoi
 685  1,  1,     XXV|            quel miracolo di natura che era la sua persona;  tutti
 686  1,  1,     XXV|          nostre lettrici hanno veduto, era magnificamente vestita,
 687  1,  1,     XXV|              In fatti, a vederla, ella era molto più semplice di quello
 688  1,  1,     XXV|           sempre manchevole. Ogni cosa era a suo posto, ogni ornamento
 689  1,  1,     XXV|           splendore delle carni non ne era punto sopraffatto.~ ~Un
 690  1,  1,     XXV|              pergamena dal Rubens, non era il meno prezioso di tutti
 691  1,  1,     XXV|                 E la mente? Oh, questa era bella del pari. La marchesa
 692  1,  1,     XXV|             Ginevra non amava nessuno. Era, a dir vero, una donna della
 693  1,  1,     XXV|               non pensava punto a voi. Era in lei natura il farvi udire
 694  1,  1,     XXV|               del marito. Ella infatti era assidua com'egli alle prediche,
 695  1,  1,     XXV|           monache di Santa Chiara, dov'era una Vivaldi, sua zia, e
 696  1,  1,     XXV|           Contrasto incomprensibile! O era forse la marchesa Ginevra
 697  1,  1,     XXV|           volgo, e siccome la marchesa era così stupendamente bella
 698  1,  1,     XXV|                mai accostarsele, che s'era anzi sbandito da ogni geniale
 699  1,  1,     XXV|             donna de' suoi pensieri, s'era così di punto in bianco
 700  1,  1,     XXV|               il non essere milionarii era come una fede di povertà,
 701  1,  1,     XXV|              ora nel primo salotto dov'era la moglie, e teneva d'occhio
 702  1,  1,    XXVI|             stringendo la mano che gli era offerta, - voi fate troppo
 703  1,  1,    XXVI|          Montalto sarà amico mio, come era suo padre. Ma anzitutto
 704  1,  1,    XXVI|            Aloise? -~ ~Ginevra intanto era seduta su d'un canapè di
 705  1,  1,    XXVI|                notare che la Ginevra s'era fatta rossa in viso, quando
 706  1,  1,    XXVI|                viso, quando il giovine era comparso sulla soglia. Ma
 707  1,  1,    XXVI|              sottile osservatore non c'era; e quand'anche ci fosse
 708  1,  1,    XXVI|               nonnulla, il Pietrasanta era venuto ad ossequiare la
 709  1,  1,    XXVI|              invito dei Torre Vivaldi, era rimasto colpito di stupore.
 710  1,  1,    XXVI|             marchese Antoniotto gli si era fatto incontro con tanta
 711  1,  1,    XXVI|     sollecitudine, la prima domanda si era mutata in quest'altra: perchè
 712  1,  1,    XXVI|                consorte. Ma Aloise non era uno di que' presuntuosi
 713  1,  1,    XXVI|            vanagloria; per giunta egli era certo che la bella Ginevra
 714  1,  1,    XXVI|              potuto scoprire.~ ~Aloise era stato lunga pezza in forse,
 715  1,  1,    XXVI|               senza nemmeno addarsene, era il capitano naturale di
 716  1,  1,    XXVI|                Cavalcava mirabilmente; era destro schermidore, siccome
 717  1,  1,    XXVI|              quistione tra' pari suoi. Era poi d'ingegno ornato, e
 718  1,  1,    XXVI|         accettare l'invito. Il giovine era stanco della sua volontaria
 719  1,  1,    XXVI|                quella ritrosia che gli era piaciuta da prima, e che
 720  1,  1,    XXVI|             Ginevra, di guisa che egli era giunto perfino a maledire
 721  1,  1,    XXVI|              Lettrici, che ve ne pare? Era freddino anzi che no, il
 722  1,  1,    XXVI|             baffi. Il Pietrasanta, che era giunto più tardi, fu il
 723  1,  1,    XXVI|            fianco della bella Ginevra. Era il gaudio dell'artefice
 724  1,  1,    XXVI|                preferenza notevole. Lo era tanto e poi tanto nel profondo
 725  1,  1,    XXVI|             accordarglielo. -~ ~Aloise era turbato. Si accorgeva di
 726  1,  1,    XXVI|       strombatura di un finestrone che era accanto alla porta, egli
 727  1,  1,    XXVI|               accanto alla porta, egli era rimasto a contemplare la
 728  1,  1,    XXVI|             respirata la sua aria, che era penetrato insomma e s'era
 729  1,  1,    XXVI|              era penetrato insomma e s'era inebbriato in quell'aureola
 730  1,  1,    XXVI|             donna gentile. Ma egli non era contento di  medesimo,
 731  1,  1,    XXVI|            amor suo; ma in che modo? S'era egli mai fatto innanzi?
 732  1,  1,    XXVI|               in aria di sbadataggine, era un sottile accorgimento
 733  1,  1,    XXVI|          poteva dirgli di più, se egli era rimasto così senza parole?
 734  1,  1,    XXVI|       guadagnato con la sua fatica; ne era debitore all'amicizia, al
 735  1,  1,    XXVI|              stringere il cuore?~ ~Com'era bella ed elegante! Quanto
 736  1,  1,    XXVI|             per lo innanzi, quando gli era dato appena, e raramente,
 737  1,  1,    XXVI|            tumulto di pensieri, Aloise era rimasto  ritto, in atto
 738  1,  1,    XXVI|           ritto, in atto di smemorato. Era solo; il Pietrasanta, l'
 739  1,  1,    XXVI|            sera il marchese Antoniotto era proprio un zucchero.~ ~-
 740  1,  1,   XXVII|              marchesa Torralba. Ma non era più tempo. Il marchese Antoniotto,
 741  1,  1,   XXVII|              quella signora, che non c'era più modo di dare indietro.~ ~
 742  1,  1,   XXVII|           rifiuto ad altri parecchi.~ ~Era naturale che Aloise la richiedesse
 743  1,  1,   XXVII|             difficoltà; che la mazurka era promessa al Riario, la polka
 744  1,  1,   XXVII|               un Pietrasanta! egli non era stato con le mani alla cintola!)
 745  1,  1,   XXVII|          marchese Antoniotto, il quale era già andato più oltre, lasciandoli
 746  1,  1,   XXVII|               La signora Maddalena non era una di quelle donne di pronto
 747  1,  1,   XXVII|              sue perfette eroine. Ella era tuttavia un'ottima pasta
 748  1,  1,   XXVII|                dimenticare ch'ella non era un'aquila.~ ~Timida appunto
 749  1,  1,   XXVII|               la signora Maddalena non era fatta certamente per risplendere
 750  1,  1,   XXVII|            Erminia, o della Usodimare. Era dolce, era pietosa, ed appariva
 751  1,  1,   XXVII|            della Usodimare. Era dolce, era pietosa, ed appariva tanto
 752  1,  1,   XXVII|              signora Maddalena, se non era splendida, riusciva sommamente
 753  1,  1,   XXVII|              avranno notato i lettori, era molto più sciolto nel conversare
 754  1,  1,   XXVII|            bella Ginevra. E in ciò non era nulla di strano, essendo
 755  1,  1,   XXVII|              mostrarsi disinvolto, com'era veramente, e ragionare con
 756  1,  1,   XXVII|           ascoltò volentieri. Egli non era quell'orso di cui gli amici
 757  1,  1,   XXVII|              ragionar di pittura. Egli era un dialogo che andava da
 758  1,  1,   XXVII|                di .~ ~Nella credenza era una folla di dame e di cavalieri
 759  1,  1,   XXVII|            viali dell'Acquasola.~ ~E v'era anche il Cigàla con la marchesa
 760  1,  1,   XXVII|         pensato a quel che si facesse; era andato ad occhi chiusi:
 761  1,  1,   XXVII| accompagnamento di molte sdolcinature, era certamente tal cosa da dare
 762  1,  1,   XXVII|            Aloise, a cui la Ginevra si era rivolta, dicendo quelle
 763  1,  1,   XXVII|                   Ma questi, che già s'era fortemente turbato in udire
 764  1,  1,   XXVII|                  La credenza intanto s'era spopolata delle dame, e
 765  1,  1,   XXVII|               d'ella signora.~ ~Che ne era avvenuto? La marchesa lo
 766  1,  1,   XXVII|      trascinando la dama sul tavolato. Era uno di quegli episodii che
 767  1,  1,   XXVII|               indole pietosissima qual era, non aveva aperto bocca,
 768  1,  1,   XXVII|            staccato sul pavimento. -~ ~Era vera questa storia del tacco,
 769  1,  1,   XXVII|                storia del tacco, o non era che un'arguta giunterella
 770  1,  1,   XXVII|       disgraziato eroe di quella scena era scomparso, o, se vi garba
 771  1,  1,   XXVII|         accettò.~ ~Per tal modo Aloise era più affondato che mai, senza
 772  1,  1,   XXVII|                della signora Maddalena era tale, che ella non badò
 773  1,  1,   XXVII|                   La signora Maddalena era donna, e le parole di Aloise
 774  1,  1,   XXVII|              pensamenti severi. Quella era dunque la riposta cagione
 775  1,  1,   XXVII|               non accettarle per ? V'era egli forse una segreta ruggine
 776  1,  1,   XXVII|               questa opinione. Ginevra era nobilissima d'animo, ed
 777  1,  1,   XXVII|               parte, perchè mai Aloise era turbato a quel modo? Insomma,
 778  1,  1,   XXVII|      indovinare la verità. Ma una cosa era certa, e le ultime parole
 779  1,  1,   XXVII|           Aloise amava Ginevra; Aloise era fuori di .~ ~Simiglianti
 780  1,  1,   XXVII|        succurrere disco.~ ~Intanto com'era ben custodito il segreto
 781  1,  1,   XXVII|                allegra mazurka! Aloise era sdegnato con  medesimo
 782  1,  1,   XXVII|         Maddalena poi, quella scoperta era cosiffattamente feconda
 783  1,  1,   XXVII|              d'impiccio! Ma come fare? Era debito di cortesia lo stare
 784  1,  1,   XXVII|              dove la luce dei doppieri era più mite e dove giungeva
 785  1,  1,   XXVII|               figura.~ ~La Ginevra non era tra quelle coppie di danzatori;
 786  1,  1,   XXVII|              colà. Ma se Ginevra non c'era, il suo nome fu ricordato.
 787  1,  1,   XXVII|               il segreto di Aloise, ed era una pietosa creatura, gli
 788  1,  1,   XXVII|               entrata di Ginevra; dond'era agevole argomentare una
 789  1,  1,   XXVII|           quella quadriglia che egli s'era fatto così di mala voglia
 790  1,  1,   XXVII|                entrare nel salotto dov'era seduta la marchesa Ginevra,
 791  1,  1,   XXVII|           avete ballato già molto. -~ ~Era un rimprovero? Certo le
 792  1,  1,   XXVII|                quadri; ma, turbato com'era, non aveva nemmanco pensato
 793  1,  1,   XXVII|          nemmanco pensato a guardarli. Era dunque una bugia innocente,
 794  1,  1,   XXVII|           raccontare alla marchesa che era stato un'ora laggiù a ruminare
 795  1,  1,   XXVII|               Che la signora Maddalena era brutta e gli era in uggia?
 796  1,  1,   XXVII|             Maddalena era brutta e gli era in uggia? Avrebbe detto
 797  1,  1,   XXVII|                argomentar di leggieri, era turbato, e la terra gli
 798  1,  1,   XXVII|                dirvela schietta, non c'era unità in quella coppia;
 799  1,  1,   XXVII|              quel medesimo salotto dov'era andato pur dianzi a cercarla.~ ~ ~ ~
 800  1,  1,  XXVIII|               di quella malattia che s'era appiccicata al cuore del
 801  1,  1,  XXVIII|                nel salotto, dove le si era rifatto intorno un crocchio
 802  1,  1,  XXVIII|            cos'hai? -~ ~La domanda non era inopportuna, dappoichè il
 803  1,  1,  XXVIII|                 O come mai Aloise, che era così destro colla Maddalena,
 804  1,  1,  XXVIII|              che accennasse a diniego. Era in quella vece andato a
 805  1,  1,  XXVIII|            sedersi, o, per dir meglio, era caduto sopra un divano,
 806  1,  1,  XXVIII|              dolore.  il Pietrasanta era di quei tali amici da dozzina,
 807  1,  1,  XXVIII|            risanato del tutto. Ma che? era in quella vece un amore
 808  1,  1,  XXVIII|              Ora tu intendi il perchè. Era come un'avversione, una
 809  1,  1,  XXVIII|                pubblico della platea s'era rivolta a contemplarla.~ ~-
 810  1,  1,  XXVIII|                  To', vedi? Pure non c'era ombra di vero. Ma che cosa
 811  1,  1,  XXVIII|              di pena. -~ ~Questa volta era il Pietrasanta che andava
 812  1,  1,  XXVIII|            della marchesa Ginevra, dov'era quella tal Danae di Guido
 813  1,  1,  XXVIII|            entrato nella credenza, dov'era Ginevra; della sua trepidanza,
 814  1,  1,  XXVIII|       attenzione con cui il giovane si era fatto ad ascoltarla quando
 815  1,  1,  XXVIII|                  disse la Vivaldi, che era stata ad ascoltarla con
 816  1,  1,  XXVIII|           nulla. Quella soave creatura era rimasta sovra pensiero.~ ~-
 817  1,  1,  XXVIII|      innamorato di te? Povero giovane! Era così malinconico!...~ ~-
 818  1,  1,  XXVIII|               impacciata, poichè non s'era proposta una questione di
 819  1,  1,  XXVIII|         proseguire a ballare; e se non era il timore che egli l'avesse
 820  1,  1,  XXVIII|          correre presso un'altra. Egli era nella galleria, solo col
 821  1,  1,  XXVIII|                buon concetto di prima, era il lato maschile. E tutti
 822  1,  1,  XXVIII|              c'è più? E' non sapete? N'era stufo. Sì, certo, la più
 823  1,  1,  XXVIII|                prima parte delle danze era finita, e Ginevra, prendendo
 824  1,  1,  XXVIII|            entrare nella credenza, dov'era imbandita la cena.~ ~È un
 825  1,  1,  XXVIII|            tema di guastarci il sangue era la marchesa Ginevra. Ella
 826  1,  1,  XXVIII|               mascelle.~ ~Aloise non c'era; neanche il Pietrasanta;
 827  1,  1,  XXVIII|                suo; poichè il rapitore era il vecchio De' Salvi.~ ~
 828  1,  1,  XXVIII|             quell'arguto chiacchierone era schiavo di una sua arguzia,
 829  1,  1,  XXVIII|          schiavo di una sua arguzia, s'era messo in trappola con le
 830  1,  1,  XXVIII|                anzi due addirittura, s'era lasciato andare a risponderle;~ ~-
 831  1,  1,  XXVIII|            ecco per che modo il Cigàla era rimasto insieme col Pietrasanta
 832  1,  1,  XXVIII|                e con Aloise. Ma se non era andato a dimenare i denti,
 833  1,  1,  XXVIII|            cose col Pietrasanta, che s'era sdraiato su d'una poltrona,
 834  1,  1,  XXVIII|         nobiltà del conte Alerami, che era a cena accanto a lei, e
 835  1,  1,  XXVIII|               accanto a lei, e che gli era parso molto turbato.~ ~-
 836  1,  1,  XXVIII|                dimanda, il Pietrasanta era già fuori del tiro; tanto
 837  1,  1,    XXIX|       pensatoio della sua signora, che era in quel momento deserto.
 838  1,  1,    XXIX|                nella stanze di Ginevra era chiuso: ma il marchese Antoniotto
 839  1,  1,    XXIX|          congegno, e una porticina che era dissimulata dai fregi continuati
 840  1,  1,    XXIX|              dei servi.~ ~Ma lassù non era anche finito il viaggio
 841  1,  1,    XXIX|                pianerottolo cieco, dov'era agevole immaginare che un
 842  1,  1,    XXIX|           anelli, e l'uscio si aperse. Era il padre Bonaventura in
 843  1,  1,    XXIX|           maggior comodità di ambedue, era stato rispettato l'uscio
 844  1,  1,    XXIX|           giunta l'occasione di dirlo. Era un'intrinsichezza fondata
 845  1,  1,    XXIX|                un suo parente materno, era uscita dal monastero del
 846  1,  1,    XXIX|                Della Torre. Antoniotto era uno dei più operosi e dei
 847  1,  1,    XXIX|       caporioni del partito clericale; era ricco egli pure, e per giunta
 848  1,  1,    XXIX|            stabilirono le nozze. Non c'era altro che una piccola difficoltà
 849  1,  1,    XXIX|              effetto; che l'Antoniotto era un po' consanguineo della
 850  1,  1,    XXIX|               della setta gesuitica.~ ~Era egli mai stato giovane,
 851  1,  1,    XXIX|           europea, ne' suoi primi anni era stato un poeta, un sognatore,
 852  1,  1,    XXIX|               rivoluzionario; insomma, era stato giovine.~ ~Non così
 853  1,  1,    XXIX|              marchese Antoniotto. Egli era nato vecchio, e tutti i
 854  1,  1,    XXIX|                 Il suo classicismo non era altro che un arnese di guerra,
 855  1,  1,    XXIX|       filosofia italiana.~ ~Egli poi s'era chiuso nello studio delle
 856  1,  1,    XXIX|              il marchese Antoniotto si era posto deliberatamente a
 857  1,  1,    XXIX|             nemici d'ogni novità. Però era stato dei primi a biasimare
 858  1,  1,    XXIX|    rallegrandosi delle loro sconfitte, era giunto finalmente a vedere
 859  1,  1,    XXIX|               pregio delle persone, ch'era nulla, quanto per la opportunità
 860  1,  1,    XXIX|             ragioni sottili.  questo era il solo lato per cui il
 861  1,  1,    XXIX|             delle sue pompe senatorie, era stata regalata dal Congresso
 862  1,  1,    XXIX|                marchese Antoniotto non era uomo da inutili rancori.
 863  1,  1,    XXIX|             Sardegna, il quale po' poi era in quella parte della penisola
 864  1,  1,    XXIX|                In cotesto adunque egli era già più innanzi di molti
 865  1,  1,    XXIX|              molti altri; ma saldo com'era ne' suoi propositi, non
 866  1,  1,    XXIX|               a capo egli stesso.~ ~Ed era proprio un uomo fatto per
 867  1,  1,    XXIX|           agrarie, nella quale materia era versatissimo, di guisa che,
 868  1,  1,    XXIX|            Nelle letterarie discipline era valente del pari, sebbene
 869  1,  1,    XXIX|             dalle fogge campestri, dov'era una dama come Ginevra? Costei
 870  1,  1,    XXIX|              dama come Ginevra? Costei era bella come una di quelle
 871  1,  1,    XXIX|                aveva osato, e non se n'era neanche pentito, poichè
 872  1,  1,    XXIX|           mondo.  il povero servo si era lagnato di quell'arbitrio
 873  1,  1,    XXIX|          prigione, se altrove ad altri era toccato un carico di busse
 874  1,  1,    XXIX|                marchese Antoniotto non era manesco; pregiava abbastanza
 875  1,  1,    XXIX|               prepotenza del resto gli era passata liscia. Il marchese
 876  1,  1,    XXIX|                 Il marchese Antoniotto era padrone del paese, a cui
 877  1,  1,    XXIX|             limosine, coi donativi ond'era liberalissimo alla chiesa,
 878  1,  1,    XXIX|             Cigàla notarono che quello era un brutto arbitrio; ma essi
 879  1,  1,    XXIX|            quell'atto da medio evo non era stato compiuto senza un
 880  1,  1,    XXIX|           chiedendo grazia pel Menico, era giunta perfino a rammentare
 881  1,  1,    XXIX|      rammentare che la terra di Quinto era patrimonio dei Vivaldi,
 882  1,  1,    XXIX|            alla signora che un esempio era necessario, che la bordaglia
 883  1,  1,    XXIX|               marchese Antoniotto, che era stato a vedere, gli disse
 884  1,  1,    XXIX|              ma il marchese Antoniotto era largo signore, come tutti
 885  1,  1,    XXIX|          quella del padre Bonaventura. Era costui l'anima del partito;
 886  1,  1,    XXIX|             tutte le diffidenze, non c'era spediente migliore di quello.
 887  1,  1,    XXIX|            opera sua. L'Antoniotto non era per lui che un ottimo strumento,
 888  1,  1,    XXIX|                 come tutti rammentano, era il conte Camillo Cavour.
 889  1,  1,    XXIX|              diceva poc'anzi che non c'era nulla di nuovo....~ ~- Mi
 890  1,  1,    XXIX|                  No, certo; ma altri c'era per me, il quale sa tutto
 891  1,  1,    XXIX|        giungeva troppo diritta; ma non era altrimenti sgradita. Certuni
 892  1,  1,    XXIX|              il profumo.~ ~Qui poi non era il caso di un incensatore
 893  1,  1,    XXIX|              padre Bonaventura, che si era avveduto dell'atto.~ ~-
 894  1,  1,    XXIX|             poi andò ad un armadio che era scavato nella parete; lo
 895  1,  1,    XXIX|            Agostino? Sicuro. Il volume era interfogliato; il che vuol
 896  1,  1,     XXX|                  Della relazione che c'era tra le opere di Sant'Agostino
 897  1,  1,     XXX|               senza macchia.~ ~Che cos'era questa società, e a che
 898  1,  1,     XXX|                negozi s'applicava? Non era una società politica, quantunque
 899  1,  1,     XXX|                li teneva d'occhio. Non era una società di buontemponi,
 900  1,  1,     XXX|                 Che diamine di società era dunque cotesta del Parafulmine?
 901  1,  1,     XXX|               creature ribelli. Costui era stato più sventurato di
 902  1,  1,     XXX|              approdare a nulla, se non era uno dei colleghi, il quale
 903  1,  1,     XXX|           breve pausa, uno di loro che era il più giovine, si provò
 904  1,  1,     XXX|   approfittarsi de' segreti altrui non era la più bella cosa del mondo.~ ~-
 905  1,  1,     XXX|              graziosi peccati, e non c'era più nessun male a scrutarli;
 906  1,  1,     XXX|               a scrutarli; la moralità era largamente custodita. Però
 907  1,  1,     XXX|               tutti, - per domani! -~ ~Era un ignobile spettacolo,
 908  1,  1,     XXX|              per l'arte.~ ~L'incentivo era grande; perchè infatti lo
 909  1,  1,     XXX|           maggior copia di note. Non c'era storia che rimanesse dimezzata
 910  1,  1,     XXX|               essi, in famiglia, non c'era vergogna; e ci fosse anco
 911  1,  1,     XXX|            indirizzo; qualchedun altro era andato in America; due erano
 912  1,  1,     XXX|             morti. Ma intanto il libro era cresciuto a dismisura per
 913  1,  1,     XXX|            società più o meno elegante era passata in rassegna; sicchè
 914  1,  1,     XXX|                pregio dell'opera. Egli era un uomo di senno, il confessore,
 915  1,  1,     XXX|         silenzio e nella solitudine, c'era una buona ragione da chiuder
 916  1,  1,     XXX|                quel savio uomo ch'egli era, facesse fruttare e crescere
 917  1,  1,     XXX|                molto mancata. Però gli era venuto in mente di lasciare
 918  1,  1,     XXX|               quella del marito. E non era già perchè ci fosse molto
 919  1,  1,     XXX|               Aloise dai Torre Vivaldi era un accorgimento del padre
 920  1,  1,     XXX|      ricevimento del giovine, come gli era stato narrato dal marchese
 921  1,  1,     XXX|        traditora? Sì veramente, questo era il punto debole di una armatura
 922  1,  1,    XXXI|          durato fatica a riconoscerlo. Era vestito di nero, come sempre;
 923  1,  1,    XXXI|              quel giorno medesimo; non era insomma  più bello, 
 924  1,  1,    XXXI|               strana a vedersi, quando era nel suo studio) non leggeva,
 925  1,  1,    XXXI|            notò la zuccheriera che non era stata neanche scoperchiata;
 926  1,  1,    XXXI|     inzuccherato per bene) e non se ne era accorto neppure.~ ~- Quest'
 927  1,  1,    XXXI|          orecchio. La signora Marianna era lenta di soverchio nello
 928  1,  1,    XXXI|           cielo, la signora Marianna s'era mossa; si udiva il suo passo
 929  1,  1,    XXXI|            faccia scialba del Bello.~ ~Era per l'appunto il Bello,
 930  1,  1,    XXXI|            dire che se Bonaventura non era, se non li teneva d'occhio
 931  1,  1,    XXXI|            sono infatti le undici. -~ ~Era una nuova scampanellata (
 932  1,  1,    XXXI|            dottor Collini, che infatti era egli, entrò nello studio
 933  1,  1,    XXXI|            ragione, perchè il Cosmelli era figlio d'un liberale.~ ~-
 934  1,  1,    XXXI|              ce ne metteva, più sempre era vuota. Laonde, si sarebbe
 935  1,  1,    XXXI|          continuo. E il sole del Bello era la Violetta, quella Violetta
 936  1,  1,    XXXI|                consorte.~ ~La Violetta era una di quelle donne che
 937  1,  1,    XXXI|            sapere che da qualche tempo era scaduta un tantino, e aspettava
 938  1,  1,    XXXI|                e senza dare nel segno. Era ciò che ella voleva; il
 939  1,  1,    XXXI|               vizio, dolore e piacere, era posseduta segretamente,
 940  1,  1,    XXXI|       segretamente, o, per dir meglio, era lei che possedeva il Garasso.
 941  1,  1,    XXXI|            viziata, di donna elegante, era una certa novità che egli
 942  1,  1,    XXXI|                Qualche volta (e questo era avvenuto per l'appunto in
 943  1,  1,    XXXI|                della bordaglia. Quella era una degnazione! Se la signora
 944  1,  1,    XXXI|            morta d'apoplessia. Ma egli era così felice a sentirlo sotto
 945  1,  1,    XXXI|               di dirvi che la Violetta era bionda, epperò il verde
 946  1,  1,    XXXI|              un buio portone, il quale era sormontato da una nicchia,
 947  1,  1,    XXXI|                Giusto.~ ~ ~ ~Il teatro era al primo piano, e ci s'entrava
 948  1,  1,    XXXI|                perifrasi. Il pavimento era di mattoni, che, stropicciati
 949  1,  1,    XXXI|             per modo che egli stesso s'era pigliato quel nome e messolo
 950  1,  1,    XXXI|                insegna del suo teatro, era un uomo sui quarantacinque,
 951  1,  1,    XXXI|               le gambe fuori di sesta. Era egli il primo attore della
 952  1,  1,    XXXI|                 Il Forte in gamba, che era arrogante come tutti i segnati
 953  1,  1,    XXXI|              teatro del Forte in gamba era celebre, come il suo padrone,
 954  1,  1,    XXXI|            teatro. Il Forte in gamba s'era qualche volta arrisicato
 955  1,  1,    XXXI|               ma in questo caso Oreste era Barudda, e Pilade, l'amato
 956  1,  1,    XXXI|           Giovanni, bastardo d'Austria era cominciata da un pezzo,
 957  1,  1,    XXXI|               degli spettatori.~ ~Egli era andato verso la parete,
 958  1,  1,    XXXI|           andato verso la parete, dove era vuoto il sommo d'una panca.
 959  1,  1,    XXXI|            della pubblica benevolenza, era la tavoleggiante del luogo,
 960  1,  1,    XXXI|                a lui, e poichè non gli era dato saper nulla di ciò
 961  1,  1,    XXXI|               uditorio quella sera non era contento del Forte in gamba,
 962  1,  1,    XXXI|                in gamba, perchè già si era al secondo atto, e Barudda
 963  1,  1,    XXXI|                per la sera seguente si era certi di averli in scena
 964  1,  1,    XXXI|         popolare. Anche la prima donna era sgomentata, e agitava le
 965  1,  1,    XXXI|           attenzione dei tumultuanti s'era un tratto rivolta al nuovo
 966  1,  1,    XXXI|                al nuovo interlocutore. Era ciò ch'egli voleva, poichè
 967  1,  1,    XXXI|             coll'indice tesi.~ ~Quello era il quos ego di Nettuno ai
 968  1,  1,    XXXI|            aveva saltato le panche, ed era venuto di costa al Garasso,
 969  1,  1,    XXXI|             per tastare qualcosa che v'era dentro, e il buon esito
 970  1,  1,    XXXI|               alle nozze. -~ ~Bastiano era il nome del Guercio. Maddalena
 971  1,  1,  XXXIII|            tavernaio.~ ~ ~ ~Il Guercio era un coso smilzo smilzo, che
 972  1,  1,  XXXIII|               Il segreto della sua età era custodito dalle membra segaligne
 973  1,  1,  XXXIII|                e l'altro, il sinistro, era imperlato d'una maglia bianchiccia,
 974  1,  1,  XXXIII|          correvano spedite e sicure.~ ~Era questi il peggiore ribaldo
 975  1,  1,  XXXIII|                così neanche il Guercio era perfetto, e ci aveva egli
 976  1,  1,  XXXIII|                lato debole del Guercio era il cuore; il cuore che si
 977  1,  1,  XXXIII|          percuoteva talvolta, ma che s'era assuefatto a vedere e ad
 978  1,  1,  XXXIII|            roba abbastanza. Da giovine era stato disgraziato, come
 979  1,  1,  XXXIII|             che non vedeva,  sapeva, era l'ora; imperocchè, tra per
 980  1,  1,  XXXIII|       signorino! -~ ~Il viandante, che era già a mezza salita, cantava
 981  1,  1,  XXXIII|                 Intanto il Guercio non era stato tardo a scendere e
 982  1,  1,  XXXIII|               vicino al luogo dov'egli era nascosto nell'ombra, continuava:~ ~ ~-
 983  1,  1,  XXXIII|          calcagna, ma il sangue gli si era gelato nelle vene, e le
 984  1,  1,  XXXIII|           patita dal Collini altro non era che un prodromo, una pregustazione
 985  1,  1,  XXXIII|               comunque gratissimo, non era che fumo; ma ci fu anche
 986  1,  1,   XXXIV|             per via Caffaro. La strada era pressochè deserta, e oltrepassato
 987  1,  1,   XXXIV|        oltrepassato il teatro Paganini era deserta del tutto. I Genovesi
 988  1,  1,   XXXIV|             recente accennavano che  era il cominciamento della chiavica
 989  1,  1,   XXXIV|             suoi degnissimi aiuti, non era nuova  strana, e gli scrittori
 990  1,  1,   XXXIV|                 E intatta e abbondante era quella che il Guercio si
 991  1,  1,   XXXIV|                Orefici. La sua pensata era questa: sforacchiare il
 992  1,  1,   XXXIV|              dell'Architetto; che così era chiamato per celia il compare
 993  1,  1,   XXXIV|               la breccia. E quel luogo era appunto al confluente di
 994  1,  1,   XXXIV|             maggiore. Il cunicolo, che era stretto e quasi impraticabile,
 995  1,  1,   XXXIV|           gambe. Due minuti dopo, egli era dinanzi, alla luce d'un
 996  1,  1,   XXXIV|              per quella sera il lavoro era interrotto, e non si doveva
 997  1,  1,   XXXIV|                il sogno della sua vita era stato mai sempre di essere
 998  1,  1,    XXXV|               forte animo di Lorenzo s'era chiuso in quella medesima
 999  1,  1,    XXXV|                fuggì; non la vide. Gli era ella passata daccanto per
1000  1,  1,    XXXV|                lo sapeva neppure. Ella era e non era per lui. Questo


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