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Alfabetica [« »] equazione 1 equilibrio 1 er 1 era 2262 êra 1 eran 6 erano 427 | Frequenza [« »] 2318 le 2278 l' 2272 si 2262 era 2242 del 1955 ma 1944 da | Anton Giulio Barrili I rossi e i neri Concordanze era |
Vol., Parte, Cap.
1 1, 1, I| qualche personaggio.~ ~ ~ ~Era uno dei primi giorni di 2 1, 1, I| nell'anno di grazia 1857, ed era, a mal grado della stagione, 3 1, 1, I| signora elegante. Infatti, era un lunedì, e il veglione 4 1, 1, I| del teatro Carlo Felice era finito alle sei del mattino. 5 1, 1, I| frase molto gustosa, non era anche suonata. I belli duravano 6 1, 1, I| lettore insieme con noi, era una vecchia casa di tre 7 1, 1, I| vecchio stile lombardo, era anch'essa di pietra dello 8 1, 1, I| il vano tra le colonne si era rimpicciolito ad usci di 9 1, 1, I| naturale differenza d'età, era tutto suo padre.~ ~Ma dei 10 1, 1, I| uomo e di una donna. Questa era una signora sui quaranta, 11 1, 1, I| camera.~ ~L'altro ritratto era quello di un bel soldato, 12 1, 1, I| di Lorenzo per suo padre era stato immenso, e pareva 13 1, 1, I| chiamava Lorenzo Salvani, che era giovine, ed anche poeta. 14 1, 1, I| Intendiamoci, per altro; era poeta, e scriveva di molto, 15 1, 1, I| durante la quale egli si era addottorato nella disciplina 16 1, 1, I| accennare a questi particolari. Era di capel bruno, di statura 17 1, 1, I| la fronte, l'uscio, che era appena socchiuso, non si 18 1, 1, I| lunghe ciglia. Il collo era forse d'una linea troppo 19 1, 1, I| suo uscio di strada, non era certamente con aria d'invito. 20 1, 1, I| mai a sua volta. Però gli era venuta la fama di carattere 21 1, 1, I| vedevano di rado. L'Assereto era un giovinotto così affaccendato 22 1, 1, I| voce, come negli occhi, era una espressione ineffabile 23 1, 1, I| paterna.~ ~Mentre egli s'era voltato per indossare il 24 1, 1, I| venne a cadergli da' piedi. Era un mazzolino di viole mammole, 25 1, 1, II| dormente il gran sonno, era stato a' suoi tempi uno 26 1, 1, II| spesso anche dannoso; ed egli era così venuto, per una lunga 27 1, 1, II| aveva preso a congiurare, ed era uno dei più animosi soldati 28 1, 1, II| giù di lì, Rigo Salvani si era invaghito di una nobilissima 29 1, 1, II| fratelli di Francia, il Salvani era maggiore, e contava le sue 30 1, 1, II| le sue quattro ferite.~ ~Era la sera del 29 aprile del ' 31 1, 1, II| volesse.~ ~L'adolescente, ch'era vestito di rosso, e ad onta 32 1, 1, II| trovando giusto che dov'era il padre potesse stare anche 33 1, 1, II| dell'antica. Furio Camillo era ben nato da queste parti. -~ ~ 34 1, 1, II| creò.~ ~ ~ ~Rigo Salvani era tutt'occhi a contemplare 35 1, 1, II| piglio marziale. Lorenzo era ancora un ragazzo, ma già 36 1, 1, II| che il suo interlocutore era Goffredo Mameli, l'autore 37 1, 1, II| più del coraggio con cui s'era fatto a metterla in mostra.~ ~ 38 1, 1, II| altri che seguirono, si era diportato da valoroso: usciva 39 1, 1, II| del nostro Appennino, dov'era già la moglie ad attenderlo; 40 1, 1, II| domestiche pareti. Roma era caduta: il 30 di agosto 41 1, 1, II| alle sue fantasie di poeta. Era sempre colla fronte china 42 1, 1, II| italiano del vecchio stampo, era fin dalla sua prima giovinezza 43 1, 1, II| mostra inerme quel petto che era pur dianzi tetragono ad 44 1, 1, II| vita.~ ~La madre di Lorenzo era una di quelle donne, non 45 1, 1, II| donna amata Rigo Salvani era tornato di sovente a casa, 46 1, 1, II| di Rigo Salvani. La cosa era chiara; non poteva essere 47 1, 1, II| che lo aveva abbattuto, c'era l'accoramento del babbo, 48 1, 1, II| sull'alba, Rigo Salvani era al camposanto a salutare 49 1, 1, II| cessarono, il suo cuore era già largamente abbeverato 50 1, 1, II| leggi, il povero Lorenzo non era venuto a capo di nulla. 51 1, 1, II| egli fatto? L'avvocato? Era una bisogna troppo lunga, 52 1, 1, II| lavorare incalzava. Lorenzo era giunto a quell'ultimo stadio 53 1, 1, II| Egli tuttavia non si era perduto d'animo, vagheggiando 54 1, 1, II| qualche cosa. L'Assereto era uomo di partiti, e di facile 55 1, 1, II| A grossi guadagni non c'era da pensare, pur troppo; 56 1, 1, II| servizio. Di meglio non s'era trovato allora; ma era pur 57 1, 1, II| s'era trovato allora; ma era pur sempre il principio 58 1, 1, II| comincia il nostro racconto, era pagata ancora per tre mesi.~ ~ 59 1, 1, III| Lorenzo nel punto che egli era per entrare nel salottino, 60 1, 1, III| cercare di lui. L'importuno era un giovinotto sui trenta, 61 1, 1, III| cordoncini neri sul dorso, che era mezzo coperto dai manichini 62 1, 1, III| posticcia d'allora, e di poi. C'era insomma tutta la parte materiale 63 1, 1, III| affatto alla persona che era presente. Le donne, in questi 64 1, 1, III| Accompagnavo la signora, che era mascherata. La signora bisbigliò 65 1, 1, III| prontamente ch'egli non era cortese. Notate, Salvani, 66 1, 1, III| poichè ci viene in taglio) era un ambizioso di tre cotte, 67 1, 1, III| aveva ereditata dai suoi, si era giovato accortamente per 68 1, 1, III| la medicina, nella quale era versatissimo e già famoso 69 1, 1, III| nobili casate con le quali era entrato in relazione, per 70 1, 1, III| e, da buon filosofo com'era, gli perdonava facilmente 71 1, 1, III| facilmente quel suo peccatuccio. Era d'altra parte contento che 72 1, 1, III| abbiamo lasciato loro, com'era giusto, secondo gli usi 73 1, 1, IV| spedito il racconto.~ ~Maria era bella, come si è detto, 74 1, 1, IV| Sul mattin della vita era il creato». La scienza del 75 1, 1, IV| fronte: ma il volto di Maria era bianco incarnato, quello 76 1, 1, IV| incarnato, quello di Lorenzo era bianco pallido; se il giovane 77 1, 1, IV| diventato bruno, poichè c'era sangue marinaro nelle vene 78 1, 1, IV| prominenti.~ ~Più forte tra i due era la somiglianza del carattere, 79 1, 1, IV| tristezza profonda. Non c'era gradazione di tinte, nello 80 1, 1, IV| nobilissime creature.~ ~Era nobile di natali Maria? 81 1, 1, IV| di aiutare col poco. Si era indettata per ciò col vecchio 82 1, 1, IV| della sua Minerva celata, era un peccato da non portare 83 1, 1, IV| non partecipasse Maria. Ed era bello vederla, con la sua 84 1, 1, IV| usciva sul terrazzo, ch'era tutto ornato di pianticelle, 85 1, 1, IV| della sala d'ingresso non c'era altro che l'uscio del salottino, 86 1, 1, IV| il terribile albo non c'era, non essendo ancora venuto 87 1, 1, IV| trappola di poeti e di pittori, era in uno de' suoi intervalli 88 1, 1, IV| uscire con essa, ma non c'era verso di potersi accompagnare. 89 1, 1, IV| Lorenzo, dopo quella visita, era uscito in fretta, senza 90 1, 1, IV| fretta, senza dirle nulla; ed era questa una grossa novità. 91 1, 1, IV| questa una grossa novità. Era tornato due ore dopo, e 92 1, 1, IV| tornato due ore dopo, e si era seduto al suo tavolino, 93 1, 1, IV| come abbiamo già detto, era bellissima, e tiepida, a 94 1, 1, IV| scala, udì Michele, che era nella sua cameretta sotto 95 1, 1, IV| pronunzia di certi vocaboli non era il suo forte.~ ~- Povero 96 1, 1, IV| dolori aromatici, ai quali era avvezza, come a tanti altri 97 1, 1, IV| appoggiarsi alla parete, tanta era l'improvvisa commozione.~ ~- 98 1, 1, IV| volesse.~ ~La fanciulla era bianca in viso come un cencio 99 1, 1, IV| conosciuto.~ ~Lorenzo poi era un giovine eletto; amava 100 1, 1, IV| dirvela in breve, Maria era per lui un angelo, cioè 101 1, 1, V| alla foce.~ ~Di che alberi era piantata nei tempi antichi 102 1, 1, V| ha già capito che questo era il luogo prefisso al duello 103 1, 1, V| delle due parti belligeranti era sul ripiano dinanzi alla 104 1, 1, V| tepori del giorno innanzi, era gelida; e l'aspettare di 105 1, 1, V| e per la portiera, che era aperta, videro il Montalto 106 1, 1, V| sarcastici. Ma all'Assereto non era sfuggito quel sorriso, e 107 1, 1, VI| carrozza. Ma il Collini non era un uomo di polso, e Lorenzo 108 1, 1, VI| sognavo che il tuo Collini era venuto, con un cuor da leone, 109 1, 1, VI| San Nazaro.~ ~Il sole non era anche spuntato dallo scoglio 110 1, 1, VI| rammarico, perchè questo era debito nostro. Siamo stati 111 1, 1, VI| Essi lo guardarono in viso; era pallido, ma non del pallore 112 1, 1, VI| avevano fatto minor senso, si era posto accanto all'amico, 113 1, 1, VI| condizioni.~ ~Intanto Lorenzo era rimasto a guardare la marina, 114 1, 1, VI| uomo di partiti che egli era, girando attorno alle mura, 115 1, 1, VI| stare attenti. Il Montalto era un esercitato schermidore, 116 1, 1, VI| bella apparenza. Lorenzo era più sodo, e non faceva di 117 1, 1, VI| poteva negare che quello era un osso duro a rodere, assai 118 1, 1, VI| leal gentiluomo ch'egli era badò più a schermirsi che 119 1, 1, VI| Ma Lorenzo Salvani non era uomo da accettare simiglianti 120 1, 1, VI| fu inutile: il Montalto era caduto a terra, e il sangue 121 1, 1, VI| repentina commozione del fatto era quasi uscito di sensi, si 122 1, 1, VII| dei due nuovi venuti.~ ~Era il dottore Ernesto Collini, 123 1, 1, VII| penzoloni. Accanto a lui era un ignoto personaggio, vestito 124 1, 1, VII| Il Collini, di smorto che era nel viso, si fece livido 125 1, 1, VII| altra cagione. -~ ~Lorenzo era fuori di sè per lo sdegno; 126 1, 1, VII| Sapevo che il battermi era un male; - disse Ernesto 127 1, 1, VII| più tardi delle vetture.~ ~Era quella del resto la strada 128 1, 1, VII| feroci pensieri. La vergogna era stata grande per lui, e 129 1, 1, VII| vendetta.~ ~Nessuna parola era stata anche scambiata fra 130 1, 1, VII| batte. Oh certo, se non era pel vecchio Vitali, io non 131 1, 1, VII| ucciso da lui (la qual cosa era molto più probabile), come 132 1, 1, VII| conseguenze. Il Montalto era lì lì per tirare le cuoia; 133 1, 1, VII| tirare le cuoia; il polmone era stato passato fuor fuori; 134 1, 1, VII| passato fuor fuori; un'arteria era stata toccata; insomma non 135 1, 1, VII| stata toccata; insomma non c'era più speranza di salvarlo. 136 1, 1, VII| sulle ragioni del duello. C'era chi dava il torto al marchese 137 1, 1, VII| Collini, perchè (si diceva) era tempo oramai di farla finita 138 1, 1, VII| nostra narrazione. Egli era tornato a casa, dove il 139 1, 1, VII| Maria.~ ~La giovinetta s'era fortemente turbata a quel 140 1, 1, VII| racconto di Michele; ma Lorenzo era giunto anche lui sano e 141 1, 1, VII| dalla via Balbi dove si era recato a visitare Aloise 142 1, 1, VII| avergli scritto da Genova?~ ~Era una letterina chiusa in 143 1, 1, VII| neanche per via. Ma egli era uomo, finalmente; ed una 144 1, 1, VIII| che bene non ci ricorda.~ ~Era una donna celebre, la contessa 145 1, 1, VIII| opere pubbliche; ma questi era morto, lasciando lei erede 146 1, 1, VIII| qualche tempo la contessa era infastidita dei suoi adoratori 147 1, 1, VIII| altra parte (e forse qui era da trovarsi la vera ragione) 148 1, 1, VIII| campo.~ ~Ella insomma non era più nel novero delle prime, 149 1, 1, VIII| consuetudine; e quel che era peggio, molte delle nuove 150 1, 1, VIII| tedio della contessa Matilde era grande, anzi sterminato 151 1, 1, VIII| perchè a questo mondo non si era compresi mai, e faceva delle 152 1, 1, VIII| rallegrarle lo spirito. Era ella in uno di que' tali 153 1, 1, VIII| il verso di Dante Biondo era e bello e di gentile aspetto, 154 1, 1, VIII| giovine Montalto amava, e non era lei la donna che lo faceva 155 1, 1, VIII| passava le ore intiere; ma c'era un grosso perchè, una viva 156 1, 1, VIII| guardasse, perchè egli non se n'era aperto mai con alcuno, nemmeno 157 1, 1, VIII| col Pietrasanta che gli era amicissimo. Laonde, non 158 1, 1, VIII| abbigliatura da teatro, onde era facile il riconoscerle, 159 1, 1, VIII| dialogo avvenuto fra i due era per la contessa il pizzico 160 1, 1, VIII| accennato più sopra. Aloise era uno scortese superbo, di 161 1, 1, VIII| non avvertito da lei, s'era ingrandito di schianto fino 162 1, 1, VIII| di un eroe.~ ~Ma quella era stata una meteora. Quarantott' 163 1, 1, VIII| una letterina profumata era già alla posta, coll'invito 164 1, 1, VIII| cose d'urgenza.~ ~Lorenzo era dunque aspettato nella mattina 165 1, 1, VIII| mattina del giovedì, e c'era avviso ai servi che, entrato 166 1, 1, VIII| Salvani, la contessa non era in casa per altri.~ ~Adesso 167 1, 1, VIII| contessa.~ ~Uno di questi era un omaccione, grasso, rubicondo, 168 1, 1, VIII| guisa delle tartarughe; ed era il bisavolo, come ragionevolmente 169 1, 1, VIII| coda a sacchetto. L'altro era il trisavolo, magnifica 170 1, 1, VIII| ritratto. Il conte Cesare era un benedetto uomo, pieno 171 1, 1, VIII| di stravaganze, che non c'era verso di cavargliele dal 172 1, 1, VIII| farsi fare il ritratto, era morto di un colpo apopletico. 173 1, 1, VIII| erano ritratti di donne. Una era la moglie del conte Cesare, 174 1, 1, VIII| per la pittura. L'altra era una gentildonna della famiglia, 175 1, 1, VIII| storie; ma il poveraccio era morto! La contessa Matilde 176 1, 1, VIII| aveva sentito parlare, quand'era piccina, ma non le aveva 177 1, 1, VIII| non avesse mai dubitato, era in miniatura, e si poteva 178 1, 1, VIII| canapè, sul quale la contessa era usa sedersi, quando non 179 1, 1, VIII| personaggi, dicendovi che era bionda, bianca nel viso 180 1, 1, VIII| Seicento. Ella poi, bionda com'era, reputava ottima la tappezzeria 181 1, 1, VIII| e stretta al collo, dov'era terminata da una gorgieretta 182 1, 1, VIII| prelibati lettori.~ ~Qual era l'argomento delle sue meditazioni? 183 1, 1, VIII| contessa Matilde pensava che era prossimo il tocco, e che, 184 1, 1, VIII| giungere.~ ~E infatti, il tocco era passato di poco, che un 185 1, 1, VIII| melodrammi, Il giovinotto era intrepido, anzi audace ai 186 1, 1, VIII| abbagliato.~ ~La contessa era rimasta nella sua prima 187 1, 1, VIII| gentile. Ma che farci oramai? Era quello di Lorenzo Salvani 188 1, 1, VIII| salotto della contessa Matilde era come l'apparizione di un 189 1, 1, VIII| un nuovo mondo per lui; era il pianeta di Venere, nel 190 1, 1, VIII| per effetto d'incantesimo. Era egli Astolfo nella Luna, 191 1, 1, VIII| mollemente seduta di rincontro.~ ~Era quella forse la donna della 192 1, 1, VIII| aveva detto parole scortesi? Era quella la signora di cui 193 1, 1, VIII| per la sua vita brillante? Era un angelo, o una sirena? 194 1, 1, VIII| esordio di conversazione non c'era male. La contessa fece un 195 1, 1, VIII| quando l'animo suo non s'era anche educato alla scuola 196 1, 1, VIII| di Lorenzo. Assorto come era in una ebbrezza profonda, 197 1, 1, VIII| benedetta conversazione non era anche finita. I quattro 198 1, 1, IX| notte il suo letto solitario era stato visitato dagli alati 199 1, 1, IX| nei giardini di Amatunta era stato fatto dal dormente, 200 1, 1, IX| nostro Lorenzo. Ma questo era forse un modo di dire della 201 1, 1, IX| vostra persona! -~ ~Non era questa la prima avvisaglia, 202 1, 1, IX| nascosto nelle palme.~ ~Era graziosa, molto graziosa 203 1, 1, IX| La mano della contessa era ancora nelle sue, e non 204 1, 1, IX| di volersi ritrarre. Non era dunque una donna sdegnata 205 1, 1, IX| esclamò la contessa, che era stata ad ascoltarlo in atteggiamento 206 1, 1, IX| Il cuore del giovine s'era inondato di gioia, all'udire 207 1, 1, IX| mano ardeva, l'altra non era fredda di certo.~ ~- Voi 208 1, 1, IX| con gratitudine, perchè c'era di mezzo una dama, e questa 209 1, 1, IX| maschere. Il dottor Collini era nel palchetto, come ci sono 210 1, 1, IX| di sapere che il Collini era per lei un semplice conoscente, 211 1, 1, IX| Quello di Lorenzo Salvani era un sentimento che tutti 212 1, 1, IX| un bacio. Questo almeno era un modo di parlare che non 213 1, 1, IX| vicino. -~ ~Anche questo era un tocco maestro, e Lorenzo 214 1, 1, IX| tocca a me. Il mio discorso era rimasto a mezzo; lasciatemelo 215 1, 1, X| giorni dopo il duello, Aloise era già fuori dal letto; e non 216 1, 1, X| minuto.~ ~Il Salvani gli era andato proprio a' versi, 217 1, 1, X| proprio a' versi, tra perchè era stato suo avversario (la 218 1, 1, X| Aloise, in via Balbi, non era grande, ma bella e bene 219 1, 1, X| uno specchio inclinato, era intagliato lo stemma dei 220 1, 1, X| telescopio, il quale, posto com'era, non aspettava altro che 221 1, 1, X| che abbiamo accennato, era seduto, anzi mezzo sdraiato 222 1, 1, X| autentiche.~ ~Enrico Pietrasanta era un buon giovine; in fondo 223 1, 1, X| rassegnava a vivere inoperoso.~ ~Era però naturale che tra lui 224 1, 1, X| di far conoscere un poco, era sdraiato sul divano, Aloise 225 1, 1, X| sdraiato sul divano, Aloise era seduto al pianoforte e per 226 1, 1, X| ferita appena rimarginata si era aperta da capo; d'onde il 227 1, 1, X| facevano l'orazione funebre. C'era la Clelia, col marito, la 228 1, 1, X| io l'ho dal Cigàla, che era presente, e sapeva benissimo 229 1, 1, X| sapeva benissimo che quella era una frottola raccolta in 230 1, 1, X| la sigaretta, che gli si era spenta nella furia del discorso, 231 1, 1, X| spacciatore di quella panzana era stato lui. La signora Violante 232 1, 1, X| Aloise rizzò il capo, ed era lì lì per balzar dal sedile; 233 1, 1, X| della marchesa Ginevra, era rimasto assorto in certi 234 1, 1, X| resto argomentare che se c'era il marchese Antoniotto, 235 1, 1, X| il marchese Antoniotto, c'era anche la signora la quale 236 1, 1, X| anche la signora la quale era bella sai, bella come se 237 1, 1, XI| annunziare che la carrozza era innanzi all'uscio di strada. 238 1, 1, XI| la Nunziata. Il Montalto era rimasto sovra pensieri, 239 1, 1, XI| cancello.~ ~Il palazzo Vivaldi era superbamente piantato sul 240 1, 1, XI| L'architettura esterna era la consueta di quasi tutti 241 1, 1, XI| dinanzi al gran portone arcato era coperto di ghiaia; i viali 242 1, 1, XI| In mezzo al prato, che era vastissimo, rallegrava gli 243 1, 1, XI| posta due cigni. L'orizzonte era precluso da ogni parte da 244 1, 1, XI| dove si andava alla grotta. Era un uomo dabbene e timorato 245 1, 1, XI| precisamente su quello che era a' pie' dell'albero presso 246 1, 1, XI| si saranno già apposti) era quello di «Ginevra», della 247 1, 1, XI| mano della fanciulla, che era in un monastero a compiere 248 1, 1, XI| viene a capo. Antoniotto era ricco; la Vivaldi era ricchissima, 249 1, 1, XI| Antoniotto era ricco; la Vivaldi era ricchissima, nobilissima 250 1, 1, XI| dire se il tornaconto c'era, e perciò il matrimonio 251 1, 1, XI| nuziale.~ ~Per tutta Genova s'era fatto un gran ragionare 252 1, 1, XI| Antoniotto Della Torre era uomo di mezza età, di umor 253 1, 1, XI| ambizioso; ma in fin dei conti era nobile e ricco, e nessuno 254 1, 1, XI| auspicatissime nozze! E tuttavia non era nato un bel nulla, e i voti 255 1, 1, XI| Normande?» - «Sì, amico mio, era eccellente; e quella bisque 256 1, 1, XI| solitudine del convento, era a mala pena conosciuta di 257 1, 1, XI| pennello.~ ~Aloise di Montalto era quella sera in teatro, e 258 1, 1, XI| palchetto di prima fila dov'era comparsa la splendida gentildonna, 259 1, 1, XI| notevole in quanto che egli era pochi passi discosto dal 260 1, 1, XI| soggiunto il Pietrasanta, che era nel crocchio.~ ~- Un capriccio! 261 1, 1, XI| sera la marchesa Ginevra era modestamente vestita di 262 1, 1, XI| severità di quella acconciatura era temperata soltanto da due 263 1, 1, XI| ma che farci? Il fascino era troppo forte, e tutti i 264 1, 1, XI| potenza di attrattiva che era negli occhi ed in ogni lineamento 265 1, 1, XI| posto.~ ~Il povero giovane era entrato tranquillo in teatro, 266 1, 1, XI| diciott'anni, e che quello era il suo primo amore.~ ~Timido 267 1, 1, XI| primo amore.~ ~Timido com'era, egli non avrebbe ardito 268 1, 1, XI| sperimento! Ma quella non era una donna come tutte le 269 1, 1, XI| altre, poichè egli se ne era innamorato; epperò tremava 270 1, 1, XI| grata. Ed Aloise, il quale era giovine d'anni, ma adulto 271 1, 1, XI| Ginevra, passato l'inverno, era andata in campagna, dove 272 1, 1, XI| scherma. Di questo modo egli s'era fatto da per sè un tal uomo 273 1, 1, XI| anche asciutto nei modi come era giudicato, non poteva negarsi 274 1, 1, XI| morale del giovine, che s'era battuto con Lorenzo Salvani, 275 1, 1, XI| tornarono dalla grotta, Aloise era già andato fuori del viale 276 1, 1, XI| visitatori, Aloise di Montalto s'era fatto sollecito a pigliar 277 1, 1, XI| che suo nonno, il quale era sempre a letto ammalato, 278 1, 1, XII| pavimento.~ ~Questa vasta camera era a mala pena rischiarata 279 1, 1, XII| foglio bianco di carta.~ ~Era egli il signor Vitali, l' 280 1, 1, XII| come tutti i ricchi, egli era in voce di probo e benefico, 281 1, 1, XII| morire.»~ ~L'ammalato non era tuttavia solo nella camera. 282 1, 1, XII| l'uomo vestito di nero s'era fermato un tratto, come 283 1, 1, XII| Frattanto la pendola, che era di rincontro al letto, scoccò 284 1, 1, XII| camera da letto.~ ~Il giovine era pallido, e non poteva dissimulare 285 1, 1, XII| vecchio banchiere non si era neppur mosso per andare 286 1, 1, XII| alla chiamata del nonno era stato in forse di rendergli 287 1, 1, XII| glieli rammemorava, egli era uso a rispondere che suo 288 1, 1, XII| rispondere che suo nonno era padrone di lasciarli a cui 289 1, 1, XII| che lo mandava a chiamare, era infermo, e Aloise non poteva 290 1, 1, XII| poteva dimenticare che quello era il padre della sua genitrice, 291 1, 1, XII| quell'animo generoso ch'egli era, fece anzi di più del suo 292 1, 1, XII| Polcevera.~ ~Il vecchio, che era rimasto sovra pensiero al 293 1, 1, XII| Aloise, e soleva dire che era una caricatura come tante 294 1, 1, XII| nobilesche.~ ~Qualcheduno s'era provato a fargli notare 295 1, 1, XII| profferte del nonno, certo non s'era affrettato ad andarlo assistere 296 1, 1, XII| Lo sdegno di Aloise si era disciolto innanzi a quella 297 1, 1, XII| infermo.~ ~Il vecchio Vitali era più spossato che mai, e 298 1, 1, XII| assalti di tosse.~ ~Il Mattei era un buon medico, lodatissimo 299 1, 1, XII| vecchio, a cui il medico s'era appressato, aperse gli occhi 300 1, 1, XII| soggiunse il Vitali, ch'era tutt'orecchi ad ascoltarlo.~ ~- 301 1, 1, XIII| tempi del nostro racconto, era degno più che mai del suo 302 1, 1, XIII| fino al secondo piano, dov'era un uscio dipinto a nuovo 303 1, 1, XIII| un bel pezzo di femmina. Era una femmina alta e di grosso 304 1, 1, XIII| come lo scudo di Aiace, era dunque penetrato il dardo 305 1, 1, XIII| sapesse diremo che Momina era un vezzeggiativo di Geronima) 306 1, 1, XIII| fortezza.~ ~Fin da quando ella era a' servigi del signor Omobono, 307 1, 1, XIII| le sue finestre.~ ~Costui era stato garzone di bottega 308 1, 1, XIII| presso uno stipettaio; poi si era accomodato da un fabbro; 309 1, 1, XIII| avveduta che quel giovinotto era tutt'occhi per lei, e che 310 1, 1, XIII| poichè la signora Momina non era donna da volerlo far sospirare 311 1, 1, XIII| libera. Il vecchio calzettaio era a letto e non aveva nulla 312 1, 1, XIII| spese. La provvidenza gli s'era fatta incontro, sotto le 313 1, 1, XIII| vanità femminile. E poi, era un così leggiadro garzone, 314 1, 1, XIII| occupava di cose politiche; era un Verrina in sessantaquattresimo, 315 1, 1, XIII| intonaco. D'altra parte, egli era così ardito nella affermazione 316 1, 1, XIII| intendimenti.~ ~Questo bel mobile era il marito della signora 317 1, 1, XIII| uscio al dottor Collini; che era appunto egli il visitatore 318 1, 1, XIII| quando ebbe udito che c'era il magnifico dottor Collini 319 1, 1, XIII| fante di fiori, il quale era cotto straccotto per la 320 1, 1, XIII| lo aspettava e che egli era appunto per via.~ ~- Benissimo, 321 1, 1, XIII| che il fante di fiori c'era da parecchi giorni; un certo 322 1, 1, XIII| nelle carte, il duello c'era sempre alle spalle del fante 323 1, 1, XIII| no; ma lo seppi, quando c'era, e parecchi furono a vederlo. 324 1, 1, XIII| E voi dicevate che non c'era anche nulla di fatto? A 325 1, 1, XIV| caso di San Nazaro in poi, era quella la prima volta che 326 1, 1, XIV| che più gli dolessero, c'era questa del non poter più 327 1, 1, XIV| suo padrino, l'uomo che si era battuto in sua vece, fosse 328 1, 1, XIV| la contessa? E perchè c'era andato? Il Collini non lo 329 1, 1, XIV| fino al piano nobile; dov'era un grand'uscio, a cui volse 330 1, 1, XIV| del signor Bonaventura, era come tutti gli altri dei 331 1, 1, XIV| ortaglie di stagione.~ ~Era vestito, come sempre, di 332 1, 1, XIV| pianticelle degli orti, era il suo passatempo prediletto.~ ~ 333 1, 1, XIV| lattughe e il prezzemolo, non era un'anima innocente, non 334 1, 1, XIV| un'anima innocente, non era neanche un tristo, nè un 335 1, 1, XIV| tempo, il suo gran diletto era stato quello di far discepoli. 336 1, 1, XIV| quello di far discepoli. Era gesuita, maestro esercitato 337 1, 1, XIV| testimone il Collini, che era stato suo discepolo, e si 338 1, 1, XIV| profondo nell'arte sua, com'era sottile in ogni maniera 339 1, 1, XIV| dignità di padre provinciale. Era quello un posto difficile, 340 1, 1, XIV| padre Bonaventura; nè poco era il lavoro, nè lieve la malleveria 341 1, 1, XIV| di tutta Italia, se qui era il centro più temuto e più 342 1, 1, XIV| officina della reazione.~ ~C'era anzi tutto il volgo ignorante 343 1, 1, XIV| di Legione, come quando era incarnato nella mente di 344 1, 1, XIV| mente di padre Bonaventura. Era egli infatti che muoveva 345 1, 1, XIV| testimonianze.~ ~Il Vitali era stato fin dalla sua giovinezza 346 1, 1, XIV| e mercè il loro aiuto, s'era illegalmente rimpinzata 347 1, 1, XIV| sapeva di tutto quel negozio, era morto poco dopo la cacciata 348 1, 1, XIV| malvagi, l'astuto Bonaventura era impotente, o quasi, contro 349 1, 1, XIV| vecchio come il Vitali. Non c'era altro che una speranza, 350 1, 1, XIV| sentiva in gambe, non c'era verso di cavarne un costrutto, 351 1, 1, XIV| gli davano molestia quand'era ammalato, gli sfioravano 352 1, 1, XIV| sfioravano a pena la cute, quando era sano ed aveva fatto una 353 1, 1, XIV| Il signor Giovanni Vitali era stato nella sua giovinezza 354 1, 1, XIV| questo signor Vitali, che s'era ingrassato alle spalle della 355 1, 1, XIV| cominciava a guastare.~ ~C'era dunque assai più di un furbo 356 1, 1, XIV| il laico e il cherco. C'era infatti il generale d'un 357 1, 1, XIV| il padre Bonaventura s'era rimesso a sarchiellare il 358 1, 1, XIV| mettervi le sementi di lattuga. Era un uomo assennato, il padre 359 1, 1, XIV| tempo.~ ~Il dottor Collini era rimasto muto, e tutto vergognoso 360 1, 1, XIV| a guardare, e veduto che era un ferro di cavallo, gli 361 1, 1, XIV| il quale a que' tempi non era ancora il principe degli 362 1, 1, XIV| sè. Ma la fontana non c'era, e il povero apostolo moriva 363 1, 1, XIV| tasca di nostro Signore era bucata, e le ciliegie cadevano 364 1, 1, XIV| rivoluzionario; ma questa era un'invenzione delle male 365 1, 1, XIV| quattro, fin che il pan non era in sacco. Anzitutto mi bisognava 366 1, 1, XV| sanità del corpo, gli si era sollevato di molto.~ ~Battista, 367 1, 1, XV| Battista, il maggiordomo, era poi entrato cosiffattamente 368 1, 1, XV| il Mattei. A quest'ultimo era doluto un poco di dover 369 1, 1, XV| Ma qui, più che altrove, era necessario opporre astuzia 370 1, 1, XV| tanto pregato! Il Mattei era uno spirito generoso, il 371 1, 1, XV| quell'animo gentile che era Aloise di Montalto; laonde 372 1, 1, XV| per lui, più che medico, era amico, e il corso di questa 373 1, 1, XV| ai lettori.~ ~L'infermo era contento, e gli si leggeva 374 1, 1, XV| cuore di un egoista! Egli era tornato, in un suo discorso 375 1, 1, XV| Aloise tenne fermo sul niego. Era una buona azione quella 376 1, 1, XV| per la gloria. -~ ~Non c'era verso di far mutar pensiero 377 1, 1, XV| cose gravi. -~ ~Battista era uomo che capiva il latino; 378 1, 1, XV| Battista, a quelle parole, era diventata di tutti a colori, 379 1, 1, XV| del nome del medico non era che un artifizio retorico.~ ~- 380 1, 1, XV| da un pezzo? Certo egli era un negromante, che se la 381 1, 1, XV| signorini?~ ~- Che la cura era sbagliata. Anzi, a dirla 382 1, 1, XV| Questo, come le ho detto, era un artifizio perchè durasse 383 1, 1, XV| dove il padre Bonaventura era andato a cercarlo, e tenendosi 384 1, 1, XVI| quel miglioramento che s'era avverato da principio, andava 385 1, 1, XVI| ma in che modo? Questo era il difficile. Ambedue s' 386 1, 1, XVI| Battista faceva, ogniqualvolta era solo con lui e gli occorreva 387 1, 1, XVI| lagnava di tutti.~ ~Il momento era buono, e il padre Bonaventura 388 1, 1, XVI| testamento, quando Ella non era in pericolo di vita; ed 389 1, 1, XVI| erano amare, ma la sostanza era dolce. Il padre Bonaventura 390 1, 1, XVI| facesse testamento, e questo era il busilli.~ ~Tuttavia, 391 1, 1, XVI| il padre Bonaventura se n'era accorto in tempo, e aveva 392 1, 1, XVI| più efficace in quanto che era scavata all'ombra del maggiordomo 393 1, 1, XVI| principio di gastrite. -~ ~Era agevole al Collini lo inventare 394 1, 1, XVI| entrò nella camera. Egli era pallido, ma composto nei 395 1, 1, XVI| aver accettato, mentre mi era noto che Ella era in mano 396 1, 1, XVI| mentre mi era noto che Ella era in mano di un altro medico, 397 1, 1, XVI| affrettò a dire l'infermo, che era sulle spine.~ ~- Orbene, - 398 1, 1, XVI| egli, pensando al luogo dov'era, contenne la mano, non volle 399 1, 1, XVI| andò di quel passo con cui era venuto.~ ~Il padre Bonaventura 400 1, 1, XVI| Mattei. Anche l'infermo era rimasto di sasso; non sapeva 401 1, 1, XVII| attillato e profumato di Arturo, era tutto suo padre, il vecchio 402 1, 1, XVII| Aggiungeremo adesso che era bianco e roseo; che aveva 403 1, 1, XVII| arricciati e lisciati; che era lungo, allampanato e discretamente 404 1, 1, XVII| affondarsi nel taschino, dove era raccomandata all'anello 405 1, 1, XVII| Il nodo della cravatta era inoltre fermato da una grossa 406 1, 1, XVII| di brillanti. Il cappello era di feltro nero, come quello 407 1, 1, XVII| copiando dai re della moda non era mai vestito a modo. Il suo 408 1, 1, XVII| vestito a modo. Il suo sarto s'era già parecchie volte sentito 409 1, 1, XVII| scialacquatore come tanti altri. Era anzi misurato in ogni cosa; 410 1, 1, XVII| trimestre. Il trimestre era il concetto fondamentale 411 1, 1, XVII| povera gente. Il trimestre era il perno di una ruota che 412 1, 1, XVII| lettori. Se il Parnaso c'era, il fonte non doveva mancare. 413 1, 1, XVII| doveva mancare. Il fonte era degnamente rappresentato 414 1, 1, XVII| esser giusti. Arturo Ceretti era dolente di non aver tra 415 1, 1, XVII| rimanente; ma per lui non c'era un bel nulla; doveva restringersi 416 1, 1, XVII| pigionale dell'ultimo piano era un fior di ragazza, e che 417 1, 1, XVII| quel gran cacciatore che era, aveva dovuto porle gli 418 1, 1, XVII| addosso, sapendo bene che non era sorella di quello spiantato 419 1, 1, XVII| spiantato del Salvani. Non era vero che egli le avesse 420 1, 1, XVII| dei compagni.~ ~Maria non era sorella di Lorenzo; tutti 421 1, 1, XVII| tutti lo dicevano. Che cosa era dunque, se non una amica? 422 1, 1, XVII| se non una amica? E se era un'amica, perchè non avrebbe 423 1, 1, XVII| sicuro del fatto suo! Non c'era verso che la fanciulla di 424 1, 1, XVII| del trimestre anticipato era venuto, ma il dente della 425 1, 1, XVII| Salvani non aveva pagato.~ ~Era quello il caso di mandare 426 1, 1, XVII| ma tra questi indugi s'era giunti alla fine di maggio; 427 1, 1, XVII| aspettava ancora un po', c'era l'altro trimestre da mettergli 428 1, 1, XVII| stato; ma che farci? Egli era al lumicino. Aspettava certi 429 1, 1, XVII| certi denari da un tale che era debitore di suo padre, ma 430 1, 1, XVII| sventura, da due mesi gli si era inaridita quella scarsa 431 1, 1, XVII| viaggio e due servizi. -~ ~Non era punto vero quello che il 432 1, 1, XVII| dettato dal padre Bonaventura, era fatto al paffuto salsamentario 433 1, 1, XVII| spasso. -~ ~In questo modo era stato congedato Lorenzo. 434 1, 1, XVII| quotidiani di casa?~ ~Lorenzo era pronto nelle sue deliberazioni, 435 1, 1, XVII| approdavano a nulla. In casa non c'era più altro che il puro bisognevole; 436 1, 1, XVII| quelle cento lire, non c'era più da fare assegnamento 437 1, 1, XVIII| Una corona di spine.~ ~ ~ ~Era uno degli ultimi giorni 438 1, 1, XVIII| Lorenzo da parecchi giorni era cupo, irrequieto, come uomo 439 1, 1, XVIII| innamorare un nobile intelletto. Era questo il pensiero che struggeva 440 1, 1, XVIII| fortuna. Nè più contento era il suo cuore. Egli amava 441 1, 1, XVIII| lui derivate.~ ~Matilde era vana e leggiera, e Lorenzo 442 1, 1, XVIII| vana e leggiera, e Lorenzo era geloso, e tanto più geloso 443 1, 1, XVIII| più geloso in quanto che era povero. Le sue strettezze 444 1, 1, XVIII| avrebbe potuto trapelarle; ed era uno studio, un tormento 445 1, 1, XVIII| affrontarle.~ ~Ma, giovine com'era, e per la prima volta innamorato, 446 1, 1, XVIII| non la intendeva così. S'era dato in balìa di quell'amore 447 1, 1, XVIII| patimenti. E questa speranza c'era; talvolta sorridente come 448 1, 1, XVIII| andava mai senza la patria. Era quasi una malattia del tempo, 449 1, 1, XVIII| battaglie dell'unità, la patria era per gli uni nella preparazione 450 1, 1, XVIII| proseguire il suo dramma. Ci s'era messo attorno di lena. Ne 451 1, 1, XVIII| conoscente, al quale egli si era aperto del suo disegno, 452 1, 1, XVIII| versi, della qual cosa non era a dubitar punto, egli lo 453 1, 1, XVIII| aveva letto ed ammirato, ed era anche contento del titolo: 454 1, 1, XVIII| corona di spine.~ ~Ma non era altrimenti contento l'autore; 455 1, 1, XVIII| fastidiosi pensieri.~ ~Lorenzo era in uno di que' momenti di 456 1, 1, XVIII| veste. La signora che mi era dappresso, guardava invece 457 1, 1, XVIII| donna dal nastro giallo. Era una signora vestita con 458 1, 1, XVIII| bellissima fronte. Costei forse era quella sera in teatro per 459 1, 1, XVIII| ricordare che mia madre era donna, ed anche voi, mia 460 1, 1, XVIII| sguardi della signora che mi era da presso. Il fazzoletto 461 1, 1, XVIII| che raccontava Lorenzo, era la storia di Matilde. Come 462 1, 1, XVIII| Come i lettori vedono, si era presto guarita del suo sentimentalismo, 463 1, 1, XVIII| consuetudini. Certo l'amore era una bellissima cosa, ma 464 1, 1, XVIII| sbandeggiato dal tavolino, era tornato sullo scaffale. 465 1, 1, XVIII| pelle con fregi d'oro; ma era pur sempre un esilio. Insomma, 466 1, 1, XVIII| bozzolo che ella stessa s'era fabbricato. La sua prima 467 1, 1, XVIII| Povero Lorenzo! Dove diamine era andato a porre il suo cuore! 468 1, 1, XVIII| capito che quella donna era vana, e che per averla fedele 469 1, 1, XVIII| bisognava il parere. Egli non era in mostra, come avrebbe 470 1, 1, XVIII| rincantucciato al suo posto, era presto dimenticato. Che 471 1, 1, XIX| in quella che Lorenzo s'era messo a passeggiare su e 472 1, 1, XIX| a passi concitati, come era sua consuetudine quando 473 1, 1, XIX| giravano per la fantasia.~ ~Era quella la prima volta che 474 1, 1, XIX| faceva fuori di casa.~ ~Chi era la signora del palchetto, 475 1, 1, XIX| Lorenzo? Che dimestichezza era quella, di cui Lorenzo non 476 1, 1, XIX| cipiglio di Lorenzo non era certamente fatto per discacciarli.~ ~ 477 1, 1, XIX| vivere.~ ~Lorenzo non s'era addato di nulla; passeggiando 478 1, 1, XIX| uscio del secondo piano, che era socchiuso, e a due occhi 479 1, 1, XIX| servitore. La fanciulla era dunque sola, solissima, 480 1, 1, XIX| diritto; senonchè. Maria era d'indole altiera e non voleva 481 1, 1, XIX| lagrime su lagrime, egli era là dalle parti dell'Acquasola, 482 1, 1, XIX| cui parlava Arturo Ceretti era quella medesima ricordata 483 1, 1, XIX| sbigottito da quel piglio. Quella era una donna, finalmente, e 484 1, 1, XIX| finalmente, e nessun altri era in casa.~ ~- Dunque non 485 1, 1, XIX| perchè mentre parlava ed era per avvicinarsi a lei, si 486 1, 1, XIX| finita per lui. Infatti era ad un pelo di morir soffocato, 487 1, 1, XIX| padrone del suo collo non era punto disposto a lasciarlo 488 1, 1, XIX| sul pavimento.~ ~Michele era sempre ritto al suo posto, 489 1, 1, XIX| indolenzito e pesto com'era, non aveva più forza di 490 1, 1, XIX| accorgersi che la non c'era più nella toppa. Dico di 491 1, 1, XIX| spezzatino di vitello! -~ ~Ed era per far venire i fatti dopo 492 1, 1, XIX| Don Giovanni, turbato com'era, si chinò a raccattare il 493 1, 1, XX| molestia a Lorenzo. La pensata era buona e degna dell'ottimo 494 1, 1, XX| rifaceva il resto ad ognuno.~ ~Era un gaio spettacolo, segnatamente 495 1, 1, XX| manco tenera delle altre, era la Piccina, padrona dell' 496 1, 1, XX| certo quel nome non le era venuto dalla persona, che 497 1, 1, XX| medesimo piano tra loro. Dov'era la sala più grande, anticamente 498 1, 1, XX| camera più vicina, cavata com'era da un sottoscala, non aveva 499 1, 1, XX| coppia di amici. Uno dei due era il nostro bravo Michele; 500 1, 1, XX| l'altro, indovinate mo'! era il Garasso, il marito della 501 1, 1, XX| bicchiere alle labbra.~ ~Il vino era buono, poichè, dopo averne 502 1, 1, XX| Garasso. - Ma che negozio era il vostro, da non lasciarvi 503 1, 1, XX| avete detto che tra noi la era un'amicizia da Oreste, e.... 504 1, 1, XX| introdotto in casa. Da principio era più riguardoso; ma questa 505 1, 1, XX| respirò lungamente. Questo gli era tanto più necessario, in 506 1, 1, XX| quando il suo cembalo, che era Michele, fosse inzuppato 507 1, 1, XX| la cassettina d'ebano non era stata aperta, e che era 508 1, 1, XX| era stata aperta, e che era sempre chiusa nel cassettone 509 1, 1, XX| dicevano che di voi non c'era da fidarsene! -~ ~Il Bello 510 1, 1, XX| Michele, già alticcio com'era, sebbene non avesse bevuto 511 1, 1, XX| più forte ed improvviso era stato il timore che alcuna 512 1, 1, XX| Michele; e certo, se non era il ricordo di tutte le cose 513 1, 1, XX| cercare la chiave, che non c'era per fermo; finalmente, traendo 514 1, 1, XX| confessione alla penitenza non c'era altro che un passo. E Michele, 515 1, 1, XXI| le ruvide dita. Ma non c'era verso che lo spettacolo 516 1, 1, XXI| spettacolo mutasse: egli era proprio sul pianerottolo, 517 1, 1, XXI| e lì presso al suo capo era l'uscio di casa.~ ~- Che 518 1, 1, XXI| Corda del malanno! Essa era là, pendente dalla girella, 519 1, 1, XXI| ritrovarla! -~ ~Michele era di buon conto a stomaco 520 1, 1, XXI| La vergogna di Michele era grande; e fu più grande 521 1, 1, XXI| soppalco del tetto, dov'era la sua cameruccia, e si 522 1, 1, XXI| se non aveva dormito, s'era almeno levato il freddo 523 1, 1, XXI| consueta.~ ~La padroncina era più contenta quando egli 524 1, 1, XXI| alle due dopo il mezzodì. Era quella, se i lettori rammentano, 525 1, 1, XXI| far aspettare l'amico, s'era andato ad appostare mezz' 526 1, 1, XXI| misurare sull'orologio, che era presso il banco della padrona, 527 1, 1, XXI| Michele non moriva, certo era in agonia, e se non mandava 528 1, 1, XXI| le due e mezzo, ed egli era ancora a recitare sotto 529 1, 1, XXI| perchè la sua padroncina era contenta, quando egli s' 530 1, 1, XXI| contenta, quando egli s'era alzato da letto.~ ~Abbiamo 531 1, 1, XXI| Salvani, uscendo di casa, era andato a' Banchi per salutare 532 1, 1, XXI| salutare l'Assereto. Quello non era un amico dei soliti, un 533 1, 1, XXI| la cagione.~ ~L'amico non era ricco; ci correva anzi di 534 1, 1, XXI| far comodo altrui. Ma egli era, come i lettori sanno, un 535 1, 1, XXI| Assereto; e la buona Maria s'era dimenticata di tutti i suoi 536 1, 1, XXI| Ceretti.~ ~Il biondo Arturo era seduto alla sua scrivania, 537 1, 1, XXI| cortese condiscendenza, e non era altro che effetto del suo 538 1, 1, XXI| il denaro della pigione era lì sulla scrivania, e il 539 1, 1, XXI| costoro. -~ ~Vendicarsi! Era presto detto; ma in che 540 1, 1, XXI| Così pensando, Arturo s'era alzato dal banco e passeggiava 541 1, 1, XXI| spiantato fuori di casa gli era parso il più acconcio; ma 542 1, 1, XXI| parso il più acconcio; ma era anche l'unico al quale egli 543 1, 1, XXI| Intanto quello spiantato era venuto fuori col denaro; 544 1, 1, XXI| fuori col denaro; la pigione era pagata fino all'ultimo giorno 545 1, 1, XXI| giorno di giugno, e non c'era neanche da fare assegnamento 546 1, 1, XXI| Arturo, il quale, incerto com'era, lo lasciò fare. Ma appena 547 1, 1, XXI| Ma eccoti, in quella che era per mettere il piede dalla 548 1, 1, XXI| portici del Teatro. Egli era sicuro per tal modo che 549 1, 1, XXI| veduto entrare: e il Bello era per farla netta, quando 550 1, 1, XXI| di nulla, e l'amico non era uomo da affogare in un bicchier 551 1, 1, XXI| campanello, ho pensato che non era prudente farmi scorgere 552 1, 1, XXI| nella sua scala, e questo era segno che l'amico non lo 553 1, 1, XXI| rispose Michele, il quale era filosofo in certi casi. - 554 1, 1, XXI| Il padre Bonaventura non era uomo da lasciarsi leggere 555 1, 1, XXI| altro nelle segrete cose, era a mala pena al frontispizio.~ ~ 556 1, 1, XXI| nulla. Aveva capito che c'era uno, il quale voleva male 557 1, 1, XXI| dugento lire. La pigione era stata pagata; nè Arturo, 558 1, 1, XXII| contessa Matilde Cisneri.~ ~Era lo stesso giorno in cui 559 1, 1, XXII| sera, la contessa Matilde era nel suo spogliatoio; santuario 560 1, 1, XXII| della bellezza, dove non era penetrato altri che il gran 561 1, 1, XXII| Ma già il gran sacerdote era partito, dopo aver acconciato 562 1, 1, XXII| contessa sorrideva; segno che era molto contenta della sua 563 1, 1, XXII| festa da ballo, alla quale era stata invitata, in casa 564 1, 1, XXII| la bella marchesa Ginevra era l'ultimo rampollo, non si 565 1, 1, XXII| Da parecchie generazioni era costumanza di tutti gli 566 1, 1, XXII| perchè nel palazzo di Quinto era un magnifico stare, quasi 567 1, 1, XXII| viavai di forestieri, che era una molestia da non dirsi 568 1, 1, XXII| casa.~ ~La villa di Quinto era un luogo incantato, una 569 1, 1, XXII| dal divino Ariosto. Colà era il palazzo, edificato coi 570 1, 1, XXII| uomini colti del suo tempo, era quella delle due feste da 571 1, 1, XXII| gran sala, la sala massima, era illuminata soltanto due 572 1, 1, XXII| quella grossa eredità che era venuta in sue mani. Però 573 1, 1, XXII| due solennità dell'anno, era splendido al pari de' suoi 574 1, 1, XXII| disponeva ad andare, ed era impaziente di giungervi. 575 1, 1, XXII| annessi e connessi! O dove era andato quel santo orrore 576 1, 1, XXII| alla solitudine dell'amore? Era svanito, andato in dileguo, 577 1, 1, XXII| suo tanto di colpa? Non era egli l'artefice del suo 578 1, 1, XXII| esperienza delle sventure, era ancora un fanciullo. Non 579 1, 1, XXII| altro. Ora Lorenzo, il quale era sembrato molto alto da principio 580 1, 1, XXII| tutti affollati al suo. Era ricco d'ingegno, e avrebbe 581 1, 1, XXII| rinomanza; ma la contessa non era donna da indovinare il futuro, 582 1, 1, XXII| e per quella potenza che era di là da venire.~ ~Pensava 583 1, 1, XXII| Pensava in cambio che Lorenzo era un ignoto. Andasse dalla 584 1, 1, XXII| ogni cosa, Lorenzo Salvani era un nulla e non metteva conto 585 1, 1, XXII| raccontarne vita e miracoli, era come un rimprovero a lei 586 1, 1, XXII| un rimprovero a lei che era andata a cercarsi un amante 587 1, 1, XXII| lunga pezza il suo vestire era trasandato anzi che no. 588 1, 1, XXII| povero amico Lorenzo, non era uno di que' romanzetti che 589 1, 1, XXII| abbastanza.~ ~La contessa era dunque ad uno di que' punti, 590 1, 1, XXII| uscio del cuore.»~ ~Ora, chi era l'altro della contessa Cisneri? 591 1, 1, XXII| che da un mese appena le era stato presentato Edmondo 592 1, 1, XXII| parlava tutte le lingue, ed era stato dappertutto, ma nell' 593 1, 1, XXII| pesca.~ ~Questo signore s'era messo ai fianchi della bionda 594 1, 1, XXII| fianchi della bionda contessa; era sempre in sua casa, e la 595 1, 1, XXII| signori forestieri. Non c'era infatti milordo inglese, 596 1, 1, XXII| del suo cavallo arabo che era dono del pascià d'Egitto, 597 1, 1, XXII| del pascià d'Egitto, ed era della razza medesima del 598 1, 1, XXII| accarezzato da tutti. Che più? Era stato ammesso nelle case 599 1, 1, XXII| nobiltà francese, e che era schizzinosa anzi che no 600 1, 1, XXII| delle sue attinenze, gli era andata a braccetto nella 601 1, 1, XXII| proprio della signora, ed era per lei una rivincita su 602 1, 1, XXII| giovine Salvani.~ ~Ma il tedio era sparito, dopo le prime visite 603 1, 1, XXII| tedio che ancora sentisse era quello del povero giovine, 604 1, 1, XXII| povero giovine, il quale era innamorato più che mai, 605 1, 1, XXII| capire che il suo regno era finito.~ ~Le cose erano 606 1, 1, XXII| per dir meglio il tiranno, era tuttavia Lorenzo Salvani. 607 1, 1, XXII| acconcio di un cappellino, era già il conte Alerami; il 608 1, 1, XXII| spera che aveva tra mani.~ ~Era la sua grande serata, la 609 1, 1, XXII| per chi non l'intendesse, era il nostro amico Lorenzo.~ ~- 610 1, 1, XXII| Lorenzo Salvani.~ ~Il giovine era molto scombuiato nel viso, 611 1, 1, XXII| un giornale parigino ch'era posato sulla tavola.~ ~Cecchina, 612 1, 1, XXII| dinanzi al giovine, che le si era avvicinato impetuoso. - 613 1, 1, XXII| aspetto la risposta. -~ ~Non c'era più nulla da opporre a quelle 614 1, 1, XXII| per segno, e che Lorenzo era fuori di sè.~ ~- Donne! 615 1, 1, XXII| ragionava dirittamente. Non era quella la prima volta che 616 1, 1, XXII| indovinare la verità.~ ~Egli era a quel punto delle sue considerazioni, 617 1, 1, XXII| quando l'uscio per cui era scomparsa Cecchina, si riaperse, 618 1, 1, XXIII| tratto fu scena muta. Lorenzo era come inchiodato presso l' 619 1, 1, XXIII| mano un piccolo sofà che era daccanto a lei, incominciò 620 1, 1, XXIII| classici; ma quella donna era così bella, ed egli l'amava 621 1, 1, XXIII| o Matilde! -~ ~La bomba era caduta, la gran parola di 622 1, 1, XXIII| gran parola di quel dialogo era detta: e la contessa, punto 623 1, 1, XXIII| ricordate, bionda Matilde? Non c'era cosa bella nel creato, che 624 1, 1, XXIII| doveva farla finita. Ella s'era alzata un tratto, per virtù 625 1, 1, XXIII| disse parola. L'assalto era stato così repentino e violento, 626 1, 1, XXIII| andare allo specchio.~ ~Era quello uno stato di cose 627 1, 1, XXIII| studiata, corse al sofà dov'era già seduto Lorenzo, col 628 1, 1, XXIII| marchese, e la sua perorazione era tale da farlo andare in 629 1, 1, XXIII| in brodo di succiole.~ ~Era un ridevole personaggio, 630 1, 1, XXIII| ritinto. Quando parlava, era necessario tenersi alla 631 1, 1, XXIII| la mano alla contessa, si era fatto in disparte, e taceva, 632 1, 1, XXIII| pallida, sbigottita, si era accasciata sul sofà, aspettando 633 1, 1, XXIII| di quel dialogo ch'ella s'era inutilmente industriata 634 1, 1, XXIII| uscendo da quella casa, che era stata la culla ed era la 635 1, 1, XXIII| che era stata la culla ed era la tomba dell'amor suo.~ ~ ~ ~ 636 1, 1, XXIV| sera il palazzo Vivaldi era magnificamente illuminato. 637 1, 1, XXIV| capo e la noce del piede.~ ~Era già molto pei riguardanti, 638 1, 1, XXIV| riguardanti, se il viso era bello, sottile il piedino 639 1, 1, XXIV| per non uscirne del tutto. Era costei la Belmosti, ottima 640 1, 1, XXIV| Antoniotto dal lato materno, era stata invitata alla festa 641 1, 1, XXIV| fino all'orecchio, egli era andato ad appostarsi colà, 642 1, 1, XXIV| codardo.... -~ ~Matilde era sparita col marchese De' 643 1, 1, XXIV| marmoree del palazzo Vivaldi era una luce vivissima. Numerosi 644 1, 1, XXIV| nella sala d'ingresso, che era pittorescamente ornata di 645 1, 1, XXIV| Vandyck. In un salottino, che era il pensatoio della marchesa 646 1, 1, XXIV| magnifici; e tutto del pari era fresco, rilucente, sfolgoreggiante, 647 1, 1, XXIV| Mirabile su tutti gli altri era il salone di Flora, dove 648 1, 1, XXIV| per modo che quest'ultimo era diventato necessario a far 649 1, 1, XXIV| cultore del madrigale ch'egli era, non tralasciasse l'occasione 650 1, 1, XXIV| un tipo al tutto diverso. Era una svelta ed aggraziata 651 1, 1, XXIV| lineamenti. Ma se il Canova era morto, viveva il Duprè, 652 1, 1, XXIV| altrui. Ma quanto più robusta era la tempera, tanto più era 653 1, 1, XXIV| era la tempera, tanto più era fine; e perchè il gusto 654 1, 1, XXIV| fine; e perchè il gusto era eletto, cortese il pensamento, 655 1, 1, XXIV| buone e gentili. La Lercari era colta e studiosa, e cotesto 656 1, 1, XXIV| quei tempi in cui il popolo era servo, o poco meno, di quelli 657 1, 1, XXIV| repubblica stessa altro non era che un cadavere coperto 658 1, 1, XXIV| signora Maddalena Torralba era anche essa degna di ammirazione, 659 1, 1, XXIV| per la soavità del volto. Era una di quelle donne che 660 1, 1, XXIV| la Fulvia Cassana, che era la marchesa più bruna di 661 1, 1, XXIV| capo fitto nei paragoni, era quello della marchesa Giulia 662 1, 1, XXIV| di nobiltà.~ ~Tra queste era allora donna e madonna la 663 1, 1, XXIV| nascosti da lunghe ciglia. Era alta della persona, e non 664 1, 1, XXIV| impiastrare inutilmente la tela.~ ~Era la signora Enrichetta che 665 1, 1, XXIV| questi fiori che ella s'era posta un giorno nella nerissima 666 1, 1, XXIV| neppur uno di que' tulipani era voluto cascare a terra, 667 1, 1, XXIV| notare che il tipo di Matilde era un nulla al raffronto della 668 1, 1, XXV| levigata e lucente, che era con molto buon gusto surrogata 669 1, 1, XXV| formata da uno smeraldo, era la capocchia di una elegante 670 1, 1, XXV| Prefettura); ma da alcuni anni era messo a riposo; laonde ci 671 1, 1, XXV| sue ubbíe, la più grave era certamente quella di credersi 672 1, 1, XXV| fatta.~ ~Il nobile De' Salvi era stato a' suoi tempi uno 673 1, 1, XXV| si può stare.... -~ ~Ed era verissimo. In quella casa 674 1, 1, XXV| per vederne dove non ce n'era punto, chè la signora era 675 1, 1, XXV| era punto, chè la signora era una Lucrezia e il giovanotto 676 1, 1, XXV| Giuseppe; ma perchè il mondo era tristo, chiacchierone, pronto 677 1, 1, XXV| capo, e via discorrendo. Era insomma una molestia da 678 1, 1, XXV| sapesse che farne, dacchè era costretta a serrarle in 679 1, 1, XXV| la moda.~ ~Ma questo non era poi un difetto, e ognuno, 680 1, 1, XXV| le fragranti mele appie, era un miracolo di casti contorni, 681 1, 1, XXV| occhi, la collana, tutto era una perlagione, tutto si 682 1, 1, XXV| della marchesa Ginevra. Era di merletto, ma di quel 683 1, 1, XXV| forse dugentomila lire, era stata trapunta a bella posta 684 1, 1, XXV| milione e mezzo.~ ~Quello era forse il prezzo de' suoi 685 1, 1, XXV| quel miracolo di natura che era la sua persona; nè tutti 686 1, 1, XXV| nostre lettrici hanno veduto, era magnificamente vestita, 687 1, 1, XXV| In fatti, a vederla, ella era molto più semplice di quello 688 1, 1, XXV| sempre manchevole. Ogni cosa era a suo posto, ogni ornamento 689 1, 1, XXV| splendore delle carni non ne era punto sopraffatto.~ ~Un 690 1, 1, XXV| pergamena dal Rubens, non era il meno prezioso di tutti 691 1, 1, XXV| E la mente? Oh, questa era bella del pari. La marchesa 692 1, 1, XXV| Ginevra non amava nessuno. Era, a dir vero, una donna della 693 1, 1, XXV| non pensava punto a voi. Era in lei natura il farvi udire 694 1, 1, XXV| del marito. Ella infatti era assidua com'egli alle prediche, 695 1, 1, XXV| monache di Santa Chiara, dov'era una Vivaldi, sua zia, e 696 1, 1, XXV| Contrasto incomprensibile! O era forse la marchesa Ginevra 697 1, 1, XXV| volgo, e siccome la marchesa era così stupendamente bella 698 1, 1, XXV| mai accostarsele, che s'era anzi sbandito da ogni geniale 699 1, 1, XXV| donna de' suoi pensieri, s'era così di punto in bianco 700 1, 1, XXV| il non essere milionarii era come una fede di povertà, 701 1, 1, XXV| ora nel primo salotto dov'era la moglie, e teneva d'occhio 702 1, 1, XXVI| stringendo la mano che gli era offerta, - voi fate troppo 703 1, 1, XXVI| Montalto sarà amico mio, come era suo padre. Ma anzitutto 704 1, 1, XXVI| Aloise? -~ ~Ginevra intanto era seduta su d'un canapè di 705 1, 1, XXVI| notare che la Ginevra s'era fatta rossa in viso, quando 706 1, 1, XXVI| viso, quando il giovine era comparso sulla soglia. Ma 707 1, 1, XXVI| sottile osservatore non c'era; e quand'anche ci fosse 708 1, 1, XXVI| nonnulla, il Pietrasanta era venuto ad ossequiare la 709 1, 1, XXVI| invito dei Torre Vivaldi, era rimasto colpito di stupore. 710 1, 1, XXVI| marchese Antoniotto gli si era fatto incontro con tanta 711 1, 1, XXVI| sollecitudine, la prima domanda si era mutata in quest'altra: perchè 712 1, 1, XXVI| consorte. Ma Aloise non era uno di que' presuntuosi 713 1, 1, XXVI| vanagloria; per giunta egli era certo che la bella Ginevra 714 1, 1, XXVI| potuto scoprire.~ ~Aloise era stato lunga pezza in forse, 715 1, 1, XXVI| senza nemmeno addarsene, era il capitano naturale di 716 1, 1, XXVI| Cavalcava mirabilmente; era destro schermidore, siccome 717 1, 1, XXVI| quistione tra' pari suoi. Era poi d'ingegno ornato, e 718 1, 1, XXVI| accettare l'invito. Il giovine era stanco della sua volontaria 719 1, 1, XXVI| quella ritrosia che gli era piaciuta da prima, e che 720 1, 1, XXVI| Ginevra, di guisa che egli era giunto perfino a maledire 721 1, 1, XXVI| Lettrici, che ve ne pare? Era freddino anzi che no, il 722 1, 1, XXVI| baffi. Il Pietrasanta, che era giunto più tardi, fu il 723 1, 1, XXVI| fianco della bella Ginevra. Era il gaudio dell'artefice 724 1, 1, XXVI| preferenza notevole. Lo era tanto e poi tanto nel profondo 725 1, 1, XXVI| accordarglielo. -~ ~Aloise era turbato. Si accorgeva di 726 1, 1, XXVI| strombatura di un finestrone che era accanto alla porta, egli 727 1, 1, XXVI| accanto alla porta, egli era rimasto a contemplare la 728 1, 1, XXVI| respirata la sua aria, che era penetrato insomma e s'era 729 1, 1, XXVI| era penetrato insomma e s'era inebbriato in quell'aureola 730 1, 1, XXVI| donna gentile. Ma egli non era contento di sè medesimo, 731 1, 1, XXVI| amor suo; ma in che modo? S'era egli mai fatto innanzi? 732 1, 1, XXVI| in aria di sbadataggine, era un sottile accorgimento 733 1, 1, XXVI| poteva dirgli di più, se egli era rimasto così senza parole? 734 1, 1, XXVI| guadagnato con la sua fatica; ne era debitore all'amicizia, al 735 1, 1, XXVI| stringere il cuore?~ ~Com'era bella ed elegante! Quanto 736 1, 1, XXVI| per lo innanzi, quando gli era dato appena, e raramente, 737 1, 1, XXVI| tumulto di pensieri, Aloise era rimasto là ritto, in atto 738 1, 1, XXVI| ritto, in atto di smemorato. Era solo; il Pietrasanta, l' 739 1, 1, XXVI| sera il marchese Antoniotto era proprio un zucchero.~ ~- 740 1, 1, XXVII| marchesa Torralba. Ma non era più tempo. Il marchese Antoniotto, 741 1, 1, XXVII| quella signora, che non c'era più modo di dare indietro.~ ~ 742 1, 1, XXVII| rifiuto ad altri parecchi.~ ~Era naturale che Aloise la richiedesse 743 1, 1, XXVII| difficoltà; che la mazurka era promessa al Riario, la polka 744 1, 1, XXVII| un Pietrasanta! egli non era stato con le mani alla cintola!) 745 1, 1, XXVII| marchese Antoniotto, il quale era già andato più oltre, lasciandoli 746 1, 1, XXVII| La signora Maddalena non era una di quelle donne di pronto 747 1, 1, XXVII| sue perfette eroine. Ella era tuttavia un'ottima pasta 748 1, 1, XXVII| dimenticare ch'ella non era un'aquila.~ ~Timida appunto 749 1, 1, XXVII| la signora Maddalena non era fatta certamente per risplendere 750 1, 1, XXVII| Erminia, o della Usodimare. Era dolce, era pietosa, ed appariva 751 1, 1, XXVII| della Usodimare. Era dolce, era pietosa, ed appariva tanto 752 1, 1, XXVII| signora Maddalena, se non era splendida, riusciva sommamente 753 1, 1, XXVII| avranno notato i lettori, era molto più sciolto nel conversare 754 1, 1, XXVII| bella Ginevra. E in ciò non era nulla di strano, essendo 755 1, 1, XXVII| mostrarsi disinvolto, com'era veramente, e ragionare con 756 1, 1, XXVII| ascoltò volentieri. Egli non era quell'orso di cui gli amici 757 1, 1, XXVII| ragionar di pittura. Egli era un dialogo che andava da 758 1, 1, XXVII| di tè.~ ~Nella credenza era una folla di dame e di cavalieri 759 1, 1, XXVII| viali dell'Acquasola.~ ~E v'era anche il Cigàla con la marchesa 760 1, 1, XXVII| pensato a quel che si facesse; era andato ad occhi chiusi: 761 1, 1, XXVII| accompagnamento di molte sdolcinature, era certamente tal cosa da dare 762 1, 1, XXVII| Aloise, a cui la Ginevra si era rivolta, dicendo quelle 763 1, 1, XXVII| Ma questi, che già s'era fortemente turbato in udire 764 1, 1, XXVII| La credenza intanto s'era spopolata delle dame, e 765 1, 1, XXVII| d'ella signora.~ ~Che ne era avvenuto? La marchesa lo 766 1, 1, XXVII| trascinando la dama sul tavolato. Era uno di quegli episodii che 767 1, 1, XXVII| indole pietosissima qual era, non aveva aperto bocca, 768 1, 1, XXVII| staccato sul pavimento. -~ ~Era vera questa storia del tacco, 769 1, 1, XXVII| storia del tacco, o non era che un'arguta giunterella 770 1, 1, XXVII| disgraziato eroe di quella scena era scomparso, o, se vi garba 771 1, 1, XXVII| accettò.~ ~Per tal modo Aloise era più affondato che mai, senza 772 1, 1, XXVII| della signora Maddalena era tale, che ella non badò 773 1, 1, XXVII| La signora Maddalena era donna, e le parole di Aloise 774 1, 1, XXVII| pensamenti severi. Quella era dunque la riposta cagione 775 1, 1, XXVII| non accettarle per sè? V'era egli forse una segreta ruggine 776 1, 1, XXVII| questa opinione. Ginevra era nobilissima d'animo, ed 777 1, 1, XXVII| parte, perchè mai Aloise era turbato a quel modo? Insomma, 778 1, 1, XXVII| indovinare la verità. Ma una cosa era certa, e le ultime parole 779 1, 1, XXVII| Aloise amava Ginevra; Aloise era fuori di sè.~ ~Simiglianti 780 1, 1, XXVII| succurrere disco.~ ~Intanto com'era ben custodito il segreto 781 1, 1, XXVII| allegra mazurka! Aloise era sdegnato con sè medesimo 782 1, 1, XXVII| Maddalena poi, quella scoperta era cosiffattamente feconda 783 1, 1, XXVII| d'impiccio! Ma come fare? Era debito di cortesia lo stare 784 1, 1, XXVII| dove la luce dei doppieri era più mite e dove giungeva 785 1, 1, XXVII| figura.~ ~La Ginevra non era tra quelle coppie di danzatori; 786 1, 1, XXVII| colà. Ma se Ginevra non c'era, il suo nome fu ricordato. 787 1, 1, XXVII| il segreto di Aloise, ed era una pietosa creatura, gli 788 1, 1, XXVII| entrata di Ginevra; dond'era agevole argomentare una 789 1, 1, XXVII| quella quadriglia che egli s'era fatto così di mala voglia 790 1, 1, XXVII| entrare nel salotto dov'era seduta la marchesa Ginevra, 791 1, 1, XXVII| avete ballato già molto. -~ ~Era un rimprovero? Certo le 792 1, 1, XXVII| quadri; ma, turbato com'era, non aveva nemmanco pensato 793 1, 1, XXVII| nemmanco pensato a guardarli. Era dunque una bugia innocente, 794 1, 1, XXVII| raccontare alla marchesa che era stato un'ora laggiù a ruminare 795 1, 1, XXVII| Che la signora Maddalena era brutta e gli era in uggia? 796 1, 1, XXVII| Maddalena era brutta e gli era in uggia? Avrebbe detto 797 1, 1, XXVII| argomentar di leggieri, era turbato, e la terra gli 798 1, 1, XXVII| dirvela schietta, non c'era unità in quella coppia; 799 1, 1, XXVII| quel medesimo salotto dov'era andato pur dianzi a cercarla.~ ~ ~ ~ 800 1, 1, XXVIII| di quella malattia che s'era appiccicata al cuore del 801 1, 1, XXVIII| nel salotto, dove le si era rifatto intorno un crocchio 802 1, 1, XXVIII| cos'hai? -~ ~La domanda non era inopportuna, dappoichè il 803 1, 1, XXVIII| O come mai Aloise, che era così destro colla Maddalena, 804 1, 1, XXVIII| che accennasse a diniego. Era in quella vece andato a 805 1, 1, XXVIII| sedersi, o, per dir meglio, era caduto sopra un divano, 806 1, 1, XXVIII| dolore. Nè il Pietrasanta era di quei tali amici da dozzina, 807 1, 1, XXVIII| risanato del tutto. Ma che? era in quella vece un amore 808 1, 1, XXVIII| Ora tu intendi il perchè. Era come un'avversione, una 809 1, 1, XXVIII| pubblico della platea s'era rivolta a contemplarla.~ ~- 810 1, 1, XXVIII| To', vedi? Pure non c'era ombra di vero. Ma che cosa 811 1, 1, XXVIII| di pena. -~ ~Questa volta era il Pietrasanta che andava 812 1, 1, XXVIII| della marchesa Ginevra, dov'era quella tal Danae di Guido 813 1, 1, XXVIII| entrato nella credenza, dov'era Ginevra; della sua trepidanza, 814 1, 1, XXVIII| attenzione con cui il giovane si era fatto ad ascoltarla quando 815 1, 1, XXVIII| disse la Vivaldi, che era stata ad ascoltarla con 816 1, 1, XXVIII| nulla. Quella soave creatura era rimasta sovra pensiero.~ ~- 817 1, 1, XXVIII| innamorato di te? Povero giovane! Era così malinconico!...~ ~- 818 1, 1, XXVIII| impacciata, poichè non s'era proposta una questione di 819 1, 1, XXVIII| proseguire a ballare; e se non era il timore che egli l'avesse 820 1, 1, XXVIII| correre presso un'altra. Egli era nella galleria, solo col 821 1, 1, XXVIII| buon concetto di prima, era il lato maschile. E tutti 822 1, 1, XXVIII| c'è più? E' non sapete? N'era stufo. Sì, certo, la più 823 1, 1, XXVIII| prima parte delle danze era finita, e Ginevra, prendendo 824 1, 1, XXVIII| entrare nella credenza, dov'era imbandita la cena.~ ~È un 825 1, 1, XXVIII| tema di guastarci il sangue era la marchesa Ginevra. Ella 826 1, 1, XXVIII| mascelle.~ ~Aloise non c'era; neanche il Pietrasanta; 827 1, 1, XXVIII| suo; poichè il rapitore era il vecchio De' Salvi.~ ~ 828 1, 1, XXVIII| quell'arguto chiacchierone era schiavo di una sua arguzia, 829 1, 1, XXVIII| schiavo di una sua arguzia, s'era messo in trappola con le 830 1, 1, XXVIII| anzi due addirittura, s'era lasciato andare a risponderle;~ ~- 831 1, 1, XXVIII| ecco per che modo il Cigàla era rimasto insieme col Pietrasanta 832 1, 1, XXVIII| e con Aloise. Ma se non era andato a dimenare i denti, 833 1, 1, XXVIII| cose col Pietrasanta, che s'era sdraiato su d'una poltrona, 834 1, 1, XXVIII| nobiltà del conte Alerami, che era a cena accanto a lei, e 835 1, 1, XXVIII| accanto a lei, e che gli era parso molto turbato.~ ~- 836 1, 1, XXVIII| dimanda, il Pietrasanta era già fuori del tiro; tanto 837 1, 1, XXIX| pensatoio della sua signora, che era in quel momento deserto. 838 1, 1, XXIX| nella stanze di Ginevra era chiuso: ma il marchese Antoniotto 839 1, 1, XXIX| congegno, e una porticina che era dissimulata dai fregi continuati 840 1, 1, XXIX| dei servi.~ ~Ma lassù non era anche finito il viaggio 841 1, 1, XXIX| pianerottolo cieco, dov'era agevole immaginare che un 842 1, 1, XXIX| anelli, e l'uscio si aperse. Era il padre Bonaventura in 843 1, 1, XXIX| maggior comodità di ambedue, era stato rispettato l'uscio 844 1, 1, XXIX| giunta l'occasione di dirlo. Era un'intrinsichezza fondata 845 1, 1, XXIX| un suo parente materno, era uscita dal monastero del 846 1, 1, XXIX| Della Torre. Antoniotto era uno dei più operosi e dei 847 1, 1, XXIX| caporioni del partito clericale; era ricco egli pure, e per giunta 848 1, 1, XXIX| stabilirono le nozze. Non c'era altro che una piccola difficoltà 849 1, 1, XXIX| effetto; che l'Antoniotto era un po' consanguineo della 850 1, 1, XXIX| della setta gesuitica.~ ~Era egli mai stato giovane, 851 1, 1, XXIX| europea, ne' suoi primi anni era stato un poeta, un sognatore, 852 1, 1, XXIX| rivoluzionario; insomma, era stato giovine.~ ~Non così 853 1, 1, XXIX| marchese Antoniotto. Egli era nato vecchio, e tutti i 854 1, 1, XXIX| Il suo classicismo non era altro che un arnese di guerra, 855 1, 1, XXIX| filosofia italiana.~ ~Egli poi s'era chiuso nello studio delle 856 1, 1, XXIX| il marchese Antoniotto si era posto deliberatamente a 857 1, 1, XXIX| nemici d'ogni novità. Però era stato dei primi a biasimare 858 1, 1, XXIX| rallegrandosi delle loro sconfitte, era giunto finalmente a vedere 859 1, 1, XXIX| pregio delle persone, ch'era nulla, quanto per la opportunità 860 1, 1, XXIX| ragioni sottili. Nè questo era il solo lato per cui il 861 1, 1, XXIX| delle sue pompe senatorie, era stata regalata dal Congresso 862 1, 1, XXIX| marchese Antoniotto non era uomo da inutili rancori. 863 1, 1, XXIX| Sardegna, il quale po' poi era in quella parte della penisola 864 1, 1, XXIX| In cotesto adunque egli era già più innanzi di molti 865 1, 1, XXIX| molti altri; ma saldo com'era ne' suoi propositi, non 866 1, 1, XXIX| a capo egli stesso.~ ~Ed era proprio un uomo fatto per 867 1, 1, XXIX| agrarie, nella quale materia era versatissimo, di guisa che, 868 1, 1, XXIX| Nelle letterarie discipline era valente del pari, sebbene 869 1, 1, XXIX| dalle fogge campestri, dov'era una dama come Ginevra? Costei 870 1, 1, XXIX| dama come Ginevra? Costei era bella come una di quelle 871 1, 1, XXIX| aveva osato, e non se n'era neanche pentito, poichè 872 1, 1, XXIX| mondo. Nè il povero servo si era lagnato di quell'arbitrio 873 1, 1, XXIX| prigione, se altrove ad altri era toccato un carico di busse 874 1, 1, XXIX| marchese Antoniotto non era manesco; pregiava abbastanza 875 1, 1, XXIX| prepotenza del resto gli era passata liscia. Il marchese 876 1, 1, XXIX| Il marchese Antoniotto era padrone del paese, a cui 877 1, 1, XXIX| limosine, coi donativi ond'era liberalissimo alla chiesa, 878 1, 1, XXIX| Cigàla notarono che quello era un brutto arbitrio; ma essi 879 1, 1, XXIX| quell'atto da medio evo non era stato compiuto senza un 880 1, 1, XXIX| chiedendo grazia pel Menico, era giunta perfino a rammentare 881 1, 1, XXIX| rammentare che la terra di Quinto era patrimonio dei Vivaldi, 882 1, 1, XXIX| alla signora che un esempio era necessario, che la bordaglia 883 1, 1, XXIX| marchese Antoniotto, che era stato a vedere, gli disse 884 1, 1, XXIX| ma il marchese Antoniotto era largo signore, come tutti 885 1, 1, XXIX| quella del padre Bonaventura. Era costui l'anima del partito; 886 1, 1, XXIX| tutte le diffidenze, non c'era spediente migliore di quello. 887 1, 1, XXIX| opera sua. L'Antoniotto non era per lui che un ottimo strumento, 888 1, 1, XXIX| come tutti rammentano, era il conte Camillo Cavour. 889 1, 1, XXIX| diceva poc'anzi che non c'era nulla di nuovo....~ ~- Mi 890 1, 1, XXIX| No, certo; ma altri c'era per me, il quale sa tutto 891 1, 1, XXIX| giungeva troppo diritta; ma non era altrimenti sgradita. Certuni 892 1, 1, XXIX| il profumo.~ ~Qui poi non era il caso di un incensatore 893 1, 1, XXIX| padre Bonaventura, che si era avveduto dell'atto.~ ~- 894 1, 1, XXIX| poi andò ad un armadio che era scavato nella parete; lo 895 1, 1, XXIX| Agostino? Sicuro. Il volume era interfogliato; il che vuol 896 1, 1, XXX| Della relazione che c'era tra le opere di Sant'Agostino 897 1, 1, XXX| senza macchia.~ ~Che cos'era questa società, e a che 898 1, 1, XXX| negozi s'applicava? Non era una società politica, quantunque 899 1, 1, XXX| li teneva d'occhio. Non era una società di buontemponi, 900 1, 1, XXX| Che diamine di società era dunque cotesta del Parafulmine? 901 1, 1, XXX| creature ribelli. Costui era stato più sventurato di 902 1, 1, XXX| approdare a nulla, se non era uno dei colleghi, il quale 903 1, 1, XXX| breve pausa, uno di loro che era il più giovine, si provò 904 1, 1, XXX| approfittarsi de' segreti altrui non era la più bella cosa del mondo.~ ~- 905 1, 1, XXX| graziosi peccati, e non c'era più nessun male a scrutarli; 906 1, 1, XXX| a scrutarli; la moralità era largamente custodita. Però 907 1, 1, XXX| tutti, - per domani! -~ ~Era un ignobile spettacolo, 908 1, 1, XXX| per l'arte.~ ~L'incentivo era grande; perchè infatti lo 909 1, 1, XXX| maggior copia di note. Non c'era storia che rimanesse dimezzata 910 1, 1, XXX| essi, in famiglia, non c'era vergogna; e ci fosse anco 911 1, 1, XXX| indirizzo; qualchedun altro era andato in America; due erano 912 1, 1, XXX| morti. Ma intanto il libro era cresciuto a dismisura per 913 1, 1, XXX| società più o meno elegante era passata in rassegna; sicchè 914 1, 1, XXX| pregio dell'opera. Egli era un uomo di senno, il confessore, 915 1, 1, XXX| silenzio e nella solitudine, c'era una buona ragione da chiuder 916 1, 1, XXX| quel savio uomo ch'egli era, facesse fruttare e crescere 917 1, 1, XXX| molto mancata. Però gli era venuto in mente di lasciare 918 1, 1, XXX| quella del marito. E non era già perchè ci fosse molto 919 1, 1, XXX| Aloise dai Torre Vivaldi era un accorgimento del padre 920 1, 1, XXX| ricevimento del giovine, come gli era stato narrato dal marchese 921 1, 1, XXX| traditora? Sì veramente, questo era il punto debole di una armatura 922 1, 1, XXXI| durato fatica a riconoscerlo. Era vestito di nero, come sempre; 923 1, 1, XXXI| quel giorno medesimo; non era insomma nè più bello, nè 924 1, 1, XXXI| strana a vedersi, quando era nel suo studio) non leggeva, 925 1, 1, XXXI| notò la zuccheriera che non era stata neanche scoperchiata; 926 1, 1, XXXI| inzuccherato per bene) e non se ne era accorto neppure.~ ~- Quest' 927 1, 1, XXXI| orecchio. La signora Marianna era lenta di soverchio nello 928 1, 1, XXXI| cielo, la signora Marianna s'era mossa; si udiva il suo passo 929 1, 1, XXXI| faccia scialba del Bello.~ ~Era per l'appunto il Bello, 930 1, 1, XXXI| dire che se Bonaventura non era, se non li teneva d'occhio 931 1, 1, XXXI| sono infatti le undici. -~ ~Era una nuova scampanellata ( 932 1, 1, XXXI| dottor Collini, che infatti era egli, entrò nello studio 933 1, 1, XXXI| ragione, perchè il Cosmelli era figlio d'un liberale.~ ~- 934 1, 1, XXXI| ce ne metteva, più sempre era vuota. Laonde, si sarebbe 935 1, 1, XXXI| continuo. E il sole del Bello era la Violetta, quella Violetta 936 1, 1, XXXI| consorte.~ ~La Violetta era una di quelle donne che 937 1, 1, XXXI| sapere che da qualche tempo era scaduta un tantino, e aspettava 938 1, 1, XXXI| e senza dare nel segno. Era ciò che ella voleva; il 939 1, 1, XXXI| vizio, dolore e piacere, era posseduta segretamente, 940 1, 1, XXXI| segretamente, o, per dir meglio, era lei che possedeva il Garasso. 941 1, 1, XXXI| viziata, di donna elegante, era una certa novità che egli 942 1, 1, XXXI| Qualche volta (e questo era avvenuto per l'appunto in 943 1, 1, XXXI| della bordaglia. Quella era una degnazione! Se la signora 944 1, 1, XXXI| morta d'apoplessia. Ma egli era così felice a sentirlo sotto 945 1, 1, XXXI| di dirvi che la Violetta era bionda, epperò il verde 946 1, 1, XXXI| un buio portone, il quale era sormontato da una nicchia, 947 1, 1, XXXI| Giusto.~ ~ ~ ~Il teatro era al primo piano, e ci s'entrava 948 1, 1, XXXI| perifrasi. Il pavimento era di mattoni, che, stropicciati 949 1, 1, XXXI| per modo che egli stesso s'era pigliato quel nome e messolo 950 1, 1, XXXI| insegna del suo teatro, era un uomo sui quarantacinque, 951 1, 1, XXXI| le gambe fuori di sesta. Era egli il primo attore della 952 1, 1, XXXI| Il Forte in gamba, che era arrogante come tutti i segnati 953 1, 1, XXXI| teatro del Forte in gamba era celebre, come il suo padrone, 954 1, 1, XXXI| teatro. Il Forte in gamba s'era qualche volta arrisicato 955 1, 1, XXXI| ma in questo caso Oreste era Barudda, e Pilade, l'amato 956 1, 1, XXXI| Giovanni, bastardo d'Austria era cominciata da un pezzo, 957 1, 1, XXXI| degli spettatori.~ ~Egli era andato verso la parete, 958 1, 1, XXXI| andato verso la parete, dove era vuoto il sommo d'una panca. 959 1, 1, XXXI| della pubblica benevolenza, era la tavoleggiante del luogo, 960 1, 1, XXXI| a lui, e poichè non gli era dato saper nulla di ciò 961 1, 1, XXXI| uditorio quella sera non era contento del Forte in gamba, 962 1, 1, XXXI| in gamba, perchè già si era al secondo atto, e Barudda 963 1, 1, XXXI| per la sera seguente si era certi di averli in scena 964 1, 1, XXXI| popolare. Anche la prima donna era sgomentata, e agitava le 965 1, 1, XXXI| attenzione dei tumultuanti s'era un tratto rivolta al nuovo 966 1, 1, XXXI| al nuovo interlocutore. Era ciò ch'egli voleva, poichè 967 1, 1, XXXI| coll'indice tesi.~ ~Quello era il quos ego di Nettuno ai 968 1, 1, XXXI| aveva saltato le panche, ed era venuto di costa al Garasso, 969 1, 1, XXXI| per tastare qualcosa che v'era dentro, e il buon esito 970 1, 1, XXXI| alle nozze. -~ ~Bastiano era il nome del Guercio. Maddalena 971 1, 1, XXXIII| tavernaio.~ ~ ~ ~Il Guercio era un coso smilzo smilzo, che 972 1, 1, XXXIII| Il segreto della sua età era custodito dalle membra segaligne 973 1, 1, XXXIII| e l'altro, il sinistro, era imperlato d'una maglia bianchiccia, 974 1, 1, XXXIII| correvano spedite e sicure.~ ~Era questi il peggiore ribaldo 975 1, 1, XXXIII| così neanche il Guercio era perfetto, e ci aveva egli 976 1, 1, XXXIII| lato debole del Guercio era il cuore; il cuore che si 977 1, 1, XXXIII| percuoteva talvolta, ma che s'era assuefatto a vedere e ad 978 1, 1, XXXIII| roba abbastanza. Da giovine era stato disgraziato, come 979 1, 1, XXXIII| che non vedeva, nè sapeva, era l'ora; imperocchè, tra per 980 1, 1, XXXIII| signorino! -~ ~Il viandante, che era già a mezza salita, cantava 981 1, 1, XXXIII| Intanto il Guercio non era stato tardo a scendere e 982 1, 1, XXXIII| vicino al luogo dov'egli era nascosto nell'ombra, continuava:~ ~ ~- 983 1, 1, XXXIII| calcagna, ma il sangue gli si era gelato nelle vene, e le 984 1, 1, XXXIII| patita dal Collini altro non era che un prodromo, una pregustazione 985 1, 1, XXXIII| comunque gratissimo, non era che fumo; ma ci fu anche 986 1, 1, XXXIV| per via Caffaro. La strada era pressochè deserta, e oltrepassato 987 1, 1, XXXIV| oltrepassato il teatro Paganini era deserta del tutto. I Genovesi 988 1, 1, XXXIV| recente accennavano che là era il cominciamento della chiavica 989 1, 1, XXXIV| suoi degnissimi aiuti, non era nuova nè strana, e gli scrittori 990 1, 1, XXXIV| E intatta e abbondante era quella che il Guercio si 991 1, 1, XXXIV| Orefici. La sua pensata era questa: sforacchiare il 992 1, 1, XXXIV| dell'Architetto; che così era chiamato per celia il compare 993 1, 1, XXXIV| la breccia. E quel luogo era appunto al confluente di 994 1, 1, XXXIV| maggiore. Il cunicolo, che era stretto e quasi impraticabile, 995 1, 1, XXXIV| gambe. Due minuti dopo, egli era dinanzi, alla luce d'un 996 1, 1, XXXIV| per quella sera il lavoro era interrotto, e non si doveva 997 1, 1, XXXIV| il sogno della sua vita era stato mai sempre di essere 998 1, 1, XXXV| forte animo di Lorenzo s'era chiuso in quella medesima 999 1, 1, XXXV| fuggì; non la vide. Gli era ella passata daccanto per 1000 1, 1, XXXV| lo sapeva neppure. Ella era e non era per lui. Questo