Vol., Parte, Cap.

 1  1,  1,       I| schietta espressione d'una gaia natura. Andava molto volentieri
 2  1,  1,      II|    cosiffattamente dotati dalla natura; perchè queste splendide
 3  1,  1,      IV|         in noi come una seconda natura. Senonchè, le esterne sensazioni
 4  1,  1,      IV|       angelo, cioè un essere di natura diversa dalla nostra, diafano,
 5  1,  1,      IV|        gli angeli siano essi di natura superiore alla nostra, se
 6  1,  1,      VI|         l'ottava costa, e dalla natura del colpo si può argomentare
 7  1,  1,      VI|         lasci fare a me ed alla natura, quella gran medichessa
 8  1,  1,    VIII|         cattive secondo la loro natura e quella di chi le attornia;
 9  1,  1,      IX|    fitto in capo di abbellir la natura, e dove non si mette a dirigere
10  1,  1,      IX|     però sulla carta, perchè la natura non è disposta a seguirlo
11  1,  1,       X|        gran medichessa che è la natura. Quindici giorni dopo il
12  1,  1,      XI|      così frequenti nella umana natura, dopo essersi fitto in capo
13  1,  1,      XI|        seguendo l'esempio della natura, aveva i suoi periodi di
14  1,  1,     XII|    potere alzarsi dal letto? La natura vuole il suo tempo, come
15  1,  1,     XVI|     altri malanni inerenti alla natura del vecchio banchiere; vigilava
16  1,  1,     XVI|    sebbene il Vitali, giusta la natura dei vecchi, non ci avesse
17  1,  1,   XVIII|       suoi primi germogli.~ ~La natura si risveglia alla nuova
18  1,  1,   XVIII|       famiglia, ed accarezza la natura bambina. L'aria, rinfrescata
19  1,  1,   XVIII|        fabbricato. La sua prima natura, non che tornare, pigliava
20  1,  1,     XXV|       dare dei punti alla madre natura. Parecchi diamanti alternati
21  1,  1,     XXV|       valevano quel miracolo di natura che era la sua persona;
22  1,  1,     XXV|     circondata dai tesori della natura e dell'arte! Omero, il nostro
23  1,  1,     XXV|         punto a voi. Era in lei natura il farvi udire la musica
24  1,  1,  XXVIII|         sebbene io penso che la natura avrebbe fatto meglio a darcelo
25  1,  1,    XXIX|         più obbediente che mai. Natura umana!~ ~Il marchese Antoniotto
26  1,  1,   XXXVI|       Il mondo m'è in uggia; la natura non ha colori, il cielo
27  1,  1,   XXXVI|    cagion mia ch'egli muore; la natura, il cielo, lo avranno voluto;
28  2,  1,     III| miracoli coll'aiuto della madre natura. Le aiuole, le ampie gradinate
29  2,  1,     III|       festa, nella ringiovanita natura. Come tutto vive, come tutto
30  2,  1,    VIII|     dagl'impeti di una bollente natura.~ ~Marcello, povero amico!
31  2,  1,       X|      diventata come una seconda natura, le faccia più forti a dissimulare
32  2,  1,     XII|    quella profonda tristezza di natura. Vagava senza proposito
33  2,  1,     XII|        madre. -~ ~Il morbo e la natura lottarono con varia fortuna;
34  2,  1,     XII|    varia fortuna; finalmente la natura la vinse. Ma la convalescenza
35  2,  1,    XIII|     nero lucente d'ebano che la natura, per vendicarsi in qualche
36  2,  1,   XXIII|    aspettando dai decreti della natura i milioni del nonno, che
37  2,  1,     XXV|        d'interessi che per loro natura avrebbero dovuto cozzare,
38  2,  1,    XXIX|         così privilegiato dalla natura, riuscirebbe amabile senza
39  2,  1,   XXXIV|       che in lei potevano dirsi natura.~ ~Maria Salvani era bella,
40  2,  1,    XXXV|          tu sola vivi eterna, o natura.~ ~Il più vecchio dei due
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