Vol., Parte, Cap.

 1  1,  1,     III|        signori del patriziato. Vivo così fuori del mondo!~ ~-
 2  1,  1,    VIII|     Felice, lo aveva punto sul vivo.~ ~- Che cosa vai tu a fare
 3  1,  1,    VIII|    riscontrano nel dialogo più vivo, come una radura che lascia
 4  1,  1,       X|        L'ho lasciato poc'anzi, vivo e fuori del letto, con licenza
 5  1,  1,     XII|    passi ora?~ ~- Io! Studio e vivo modestamente di quel poco
 6  1,  1,     XIX|  trapelare d'esser toccata sul vivo.~ ~- Orbene? - soggiunse
 7  1,  1,   XXIII| piccola posta, tanto per tener vivo il giuoco.~ ~- Tanto meglio
 8  1,  1,   XXIII|       che si sentiva punto sul vivo dall'accento sarcastico
 9  1,  1,    XXIX|   quelle larghezze che tengono vivo il culto delle grandi memorie.
10  1,  1,  XXXIII| dimandò l'altro, più morto che vivo.~ ~- Scusi, lustrissimo;
11  1,  1,   XXXVI|       morto le gioverò più che vivo. L'Assereto potrà farle
12  1,  1, XXXVIII|  poteva meglio, al futuro.~ ~- Vivo, - pensava egli, in quella
13  2,  1,      II|        grugno, se ardirà farsi vivo. Quanto agli altri due,
14  2,  1,      IV|     questa mia vita campestre. Vivo in città, come il fiore
15  2,  1,      IV|        scoperto; ma, tocco sul vivo, aveva pure considerata
16  2,  1,      IV| condotto a terra più morto che vivo, parve necessario portarlo
17  2,  1,     VII|         e tutti vi diranno che vivo con una lira al giorno.~ ~-
18  2,  1,       X|   matrona, ornata d'un marito, vivo o morto, e d'un cencio di
19  2,  1,    XXVI|      mie promesse, mai, dacchè vivo. Quanto più siete stata
20  2,  1,   XXVII|      Antoniotto, più morto che vivo, in quella che pur s'industriava
21  2,  1,  XXXIII|        sarei partito, che, lui vivo, non sarei più tornato in
22  2,  1,  XXXIII|   intendete voi. Aloise? ch'io vivo di questa agonìa. Questo
23  2,  1,  XXXIII|        è essa che mi ha tenuto vivo fin qui. -~ ~Così dicendo,
24  2,  1,   XXXIV|         vedete, da due mesi io vivo come uno smemorato. Ho come
25  2,  1,   XXXVI|     forse più lieto, perchè io vivo e gli  il quotidiano spettacolo
26  2,  1,  XXXVII|    accostò a lui più morto che vivo, - senza rancore!~ ~- Oh,
27  2,  1,  XXXVII|      affannoso lo diceva ancor vivo, e mal vivo.~ ~- Ho freddo! -
28  2,  1,  XXXVII|       diceva ancor vivo, e mal vivo.~ ~- Ho freddo! - mormorò
29  2,  1,  XXXVII|        anch'egli più morto che vivo.~ ~- Come qui? - gli chiedeva
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