Vol., Parte, Cap.

 1  1,  1,    VIII|             VIII.~ ~ ~ ~Dove si legge vita e miracoli della signora
 2  1,  1,       X|         de' suoi pari ognuno si legge quel compagno che gli sembra
 3  1,  1,     XII|    società di Genova, perchè la legge non riconoscerebbe valido
 4  1,  1,    XXII|         anime forti.~ ~E poi, è legge dell'amore, che esso vada
 5  1,  1,    XXII|    misura, dite pure che quella legge è osservata a puntino; perchè
 6  1,  1,     XXV|         a marcio dispetto della legge suntuaria che temperava
 7  1,  1,     XXX|      tal lettera dell'alfabeto; legge e rilegge il capitolo che
 8  1,  1,    XXXI|     questi due personaggi senza legge  fede, quantunque chiusi
 9  1,  1,   XXXIV|         tali che hanno fatta la legge; - sentenziò il Guercio,
10  1,  1,  XXXVII|     altro che potrebbe darle la legge; perchè a voi non occorrono
11  2,  1,      II|               II.~ ~ ~ ~Dove si legge come andasse a finire l'
12  2,  1,      VI|               VI.~ ~ ~ ~Dove si legge di tre naviganti che avevano
13  2,  1,      VI|        risposto: «in nome della legge! noi facciamo il nostro
14  2,  1,    VIII|        aveva messo fuori questa legge, che dopo le undici di sera
15  2,  1,      IX|       pochi mesi, e seguendo la legge del motus in fine velocior
16  2,  1,    XIII|       certe anticamere, dove la legge è soverchiata dalla opportunità.
17  2,  1,     XIV|       una vergogna. Si viola la legge, perchè è esorbitante; ma
18  2,  1,      XV|         gli uomini; gente senza legge,  fede, che una donna
19  2,  1,     XVI|     dalla madre Scolastica, che legge così corrente, che gli è
20  2,  1,    XVII|     gran passatempo quotidiano; legge alla sfuggita i giornali,
21  2,  1,   XXIII|       coll'aiuto della provvida legge, sul lastrico.~ ~Da questo
22  2,  1,    XXVI| rispetto, pur di seguire la sua legge d'amore, voi avete ravvivato
23  2,  1,    XXXI|    pratica. Chi ha fatto questa legge? I cavalieri, o le dame?
24  2,  1,    XXXI|   maestra di storia. Intanto la legge c'è, e il mio signor marito
25  2,  1,    XXXI|     come un giornale, di cui si legge sbadatamente, quando non
26  2,  1,    XXXI|         atto di debolezza a chi legge la sua sentenza. Vedete? -
27  2,  1,    XXXV|     così spesso un insulto alla legge morale.~ ~- Ah, qui ti sento
28  2,  1,    XXXV|         d'ogni vincolo e d'ogni legge. Ci sono poi gli alti caratteri,
29  2,  1,   XXXVI|        gli sarebbe spettato per legge.~ ~- Lasciate le vostre
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