Vol., Parte, Cap.

 1  1,  1,      IV|   sorella, e per essa avrebbe corso ogni risico più grave. Ma
 2  1,  1,     XII|       Il vostro Luigi sarebbe corso al vostro capezzale e vi
 3  1,  1,    XIII|     bottega da caffè del Gran Corso, giuocando grosse poste
 4  1,  1,      XV|       medico, era amico, e il corso di questa narrazione lo
 5  1,  1,      XV|  padre Bonaventura si alzò, e corso all'uscio, disparve, lasciando
 6  1,  1,    XXXI|     bottega da caffè del Gran Corso, dopo aver salutata la Violetta
 7  1,  1,   XXXIV|       il furfante, dopo esser corso un cinquanta passi, seguendo
 8  1,  1,    XXXV|       più volte accennata nel corso del nostro racconto. Lorenzo
 9  2,  1,      IV|    labbra dell'amico, che era corso innanzi, udì Goffredo che
10  2,  1,      VI|      e dei pericoli che aveva corso la cosa pubblica; pericoli
11  2,  1,    VIII|    spalancate, per dar libero corso all'aria, si spande l'acciottolìo
12  2,  1,      IX| Michele era posto in libertà. Corso a casa, aveva trovato faccia
13  2,  1,      XV|      giovinezza il soldato, e corso mari e terre lontane, dove
14  2,  1,     XVI|    Passato per tante mani nel corso de' secoli, rabberciato
15  2,  1,   XXIII|     non intendo bene, si è il corso di tutta questa faccenda.
16  2,  1,   XXIII|    fatte rampollare per lungo corso di secoli dal vecchio tronco
17  2,  1,     XXV|     udì il pericolo che aveva corso. Acerbi erano i dolori dell'
18  2,  1,    XXIX|   parola. Il suo pensiero era corso da capo a Lorenzo, e andava
19  2,  1,    XXXI| leggere, di tener d'occhio il corso degli eventi e di ragguagliarne
20  2,  1,  XXXIII|      alla mia promessa, sarei corso, volato in Italia. Ma tutto
21  2,  1,   XXXIV|  sgomentate, che non si fa un corso di estetica. Volevamo, con
22  2,  1,    XXXV|       casi nostri prendono un corso violento, su cui non ha
23  2,  1,    XXXV|       sotto le porte Scee. Il corso delle mie meditazioni è