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Alfabetica [« »] giaceva 1 giacevano 1 giacomina 1 giacomo 52 gialla 2 gialle 2 gialli 3 | Frequenza [« »] 55 così 55 davanti 53 quale 52 giacomo 52 poco 52 sempre 51 ciò | Émile Zola Nuove storielle a Ninetta Concordanze giacomo |
Parte
1 7| Il mio vicino Giacomo.~ ~ ~ ~I.~ ~ ~ ~Abitavo 2 7| da vivere al mio vicino Giacomo e alla sua famiglia. Egli 3 7| riconosciuto. Il mio vicino Giacomo era beccamorti.~ ~Lo vidi 4 7| volendo mostrare al mio vicino Giacomo che il suo còmpito era santo. 5 7| Ebbi pietà del mio vicino Giacomo; gli offersi di deporre 6 7| dai tarli. Il mio vicino Giacomo ne fece il suo guardaroba; 7 7| incubo; amavo il mio vicino Giacomo, perch'ei viveva coi morti 8 7| becchino.~ ~Il mio vicino Giacomo, alla sera, prima di spogliarsi, 9 7| a tale che il mio vicino Giacomo, certe sere rientrò più 10 7| Una mattina il mio vicino Giacomo non venne. Otto giorni dopo, 11 14| nella sua casetta a Clamart. Giacomo ci accoglieva col suo bel 12 14| delicata e straziante.~ ~ ~ ~Giacomo aveva incontrato Maddalena 13 14| respirava un affetto celato. Giacomo, a poco a poco, aveva preso 14 14| Poi, vi ricordate che Giacomo venne una sera a dirci colla 15 14| Non avevo più riveduto Giacomo. Sapevo che viveva sempre 16 14| rividi anche Maddalena, Giacomo, noi tutti a prendere il 17 14| indovinano le nuove bare.~ ~Giacomo aveva dovuto abbandonare 18 14| in una pozza di sangue, Giacomo dormiva col petto lacerato 19 14| morto erano nere di polvere. Giacomo per lo spazio di cinque 20 15| lo zio, – io lo chiamerò Giacomo.~ ~– Giacomo, Giacomo, – 21 15| lo chiamerò Giacomo.~ ~– Giacomo, Giacomo, – ripetè Babet.... – 22 15| chiamerò Giacomo.~ ~– Giacomo, Giacomo, – ripetè Babet.... – Sì, 23 15| anche per il nostro piccolo Giacomo.... Zio Lazzaro, voi sarete 24 15| nell'interno della masseria. Giacomo era alzato da lungo tempo. 25 15| sotto i salici della riva. Giacomo s'era fatto un vero contadino, 26 15| mortale.~ ~– Bah! – diceva Giacomo, – val meglio questa pioggia 27 15| si affrettò a riprendere Giacomo. – Metterò qualche sarmento 28 15| Venite, babbo? – mi domandò Giacomo. – Andiamo a visitare le 29 15| donna, non amava i vecchi. Giacomo rideva, rispondendomi che 30 15| gravemente una bambola. Giacomo ed io eravamo occupati a 31 15| pallidi d'inquietudine. Giacomo si precipitò verso la porta 32 15| stringendo al seno la bambola. Giacomo voleva andar ad aprire la 33 15| esclamai.~ ~E obbligai Giacomo a passarmi davanti restando 34 15| contro i muri.~ ~Ma nè io nè Giacomo potevamo far a meno di guardare 35 15| mi fendevano l'anima.~ ~Giacomo m'interrogava collo sguardo; 36 15| pericolo, – ripetè febbrilmente Giacomo. – La casa è solida.~ ~In 37 15| ma non potei impedire che Giacomo saltasse nell'acqua. Margherita 38 15| una voce mi chiamò. Era Giacomo che si aggrappava al muro 39 15| si parlò di Margherita. Giacomo non osava dire che non aveva 40 15| oltre in questa casa.~ ~Giacomo aveva ragione. La casa si 41 15| minuti sono preziosi, – disse Giacomo con angoscia. – Ben presto 42 15| rabbia i piani degli armadi: Giacomo ruppe i nobili. Levammo 43 15| braccia frementi, e supplicai Giacomo di venire presso di noi. 44 15| uno stesso abbraccio.~ ~Giacomo era ritornato alla finestra. 45 15| legni e quella paglia.~ ~Giacomo saltò sul tetto dopo averlo 46 15| tutti benissimo, – disse Giacomo allegramente. – Vedi come 47 15| impicciolite dalla paura. Giacomo, in piedi sul davanti, s' 48 15| al primo urto. Gridai a Giacomo di entrare nel viale e di 49 15| Lasciami, lasciami!~ ~Giacomo aveva già afferrata Babet; 50 15| stringeva la gola. Chiamavo Giacomo, cercavo di veder lontano, 51 15| superficie pallida della Duranza. Giacomo e Babet erano in fondo. 52 15| così che abbandonai Babet e Giacomo, disperato di non poter