Parte

 1     2|       muro di foglie, che ad ogni primavera si fa più denso, la fa beata
 2     3|       tutta la vita ardente della primavera. Si ritorna fanciulli nel
 3     6|         invadono.  regna eterna primavera.~ ~E, appena svegliata,
 4     9|         morrei com'essi. Mia cara primavera, dove sei tu?~ ~Non andremo
 5     9|       rari pomeriggi belli che la primavera ci concede, mi trovai seduto
 6    10|          canti d'uccelli, come in primavera.~ ~Ella vide la luce nel
 7    13|           che vi ritornavano ogni primavera! Macchiato, vergognoso,
 8    14|    Ninetta, l'acuta tramontana di primavera, dopo la pioggia? – Si lascia
 9    14|            Si lascia Parigi colla primavera dei poeti, la primavera
10    14|           primavera dei poeti, la primavera sognata dal cuore, una stagione
11    14| rinnegando il sole, rinnegando la primavera.~ ~ ~ ~Pure non c'è niente
12    14|     freddo al cattivo umore della primavera freddolosa.~ ~ ~ ~II.~ ~ ~ ~
13    14|     angoli delle grandi tombe. La primavera è dolce pei campi deserti,
14    14|      canto di gioia che saluta la primavera.~ ~ ~ ~Questa mattina al
15    14|           di rose.~ ~ ~ ~Tutta la primavera parigina si trascina su
16    14|           fa, con te, Ninetta. La primavera nasceva e le giovani frondi
17    14|      perchè ci parve di vedere la Primavera aprire nell'amorosa campagna
18    14|       amici miei, di quella dolce primavera, quando andavamo a stringergli
19    14|            guasti. E sopra questa primavera macchiata di sangue fiorisce
20    15|           Gourdon.~ ~ ~ ~I.~ ~ ~ ~PRIMAVERA.~ ~ ~ ~Quel giorno, verso
21    15|           nata per me colla nuova primavera.~ ~Mio zio dormiva d'un
22    15|        dove le foglie dell'ultima primavera imputridivano di tristezza;
23    15|           certo rimpianto.~ ~E la primavera? Non me ne importava proprio
24    15|     importava proprio nulla della primavera! Avesse ella portato con
25    15|         della valle; Babet era la primavera. – Io non le aveva mai parlato;
26    15|         con voce lenta, – ecco la primavera. La terra è in festa, ragazzo
27    15|          desiderio e speranza. La primavera appartiene ai monelli della
28    15|           pregio, le grazie della primavera. Io, mio povero Giovanni,
29    15|         quest'ora mattutina. È la primavera stessa che ti  lezione.
30    15|       volta, lavorerà la prossima primavera. Interroga ora il vasto
31    15|          ti dice la tua amica, la primavera. Essa è la giovinezza, ma
32    15|           sarà fecondo, poichè la primavera canta a quest'ora, compiendo
33    15|           Capisco ciò che dice la primavera; voglio avere anch'io un'
34    15|          dessa la mia giornata di primavera, la più tiepida, la più
35    15|     spogliata dalle erbacce della primavera, più superbamente bella
36    15|          proprî germi la prossima primavera.~ ~Ascoltai mio zio, e pensai
37    15|       trasalire in me la prossima primavera. Mio zio Lazzaro lo diceva:
38    15|          ed ecco che ritorno alla primavera, ecco che la mia cara Maria
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