Parte

 1     1|     frantumi son passati da quel tempo sotto i ponti crollanti
 2     1|   vedessi il tuo innamorato d'un tempo, quel disinvolto fanciullone
 3     3|          finita, pensammo ch'era tempo di cercare un cantuccio
 4     4|       lasciar al provveditore il tempo di rispondere, – eppure
 5     4|     rossa.~ ~ ~ ~VI.~ ~ ~ ~Molto tempo dopo rividi il gran Michu.
 6     5|       venuta alla predica con un tempo atroce; bisogna bene patire
 7     5|        Ed ella pensava che se il tempo fosse stato bello avrebbe
 8     5| consentito d'impantanarsi con un tempo simile. Calcolava che, andando
 9     7|                 V.~ ~ ~ ~In quel tempo, io viveva in sogno, sogno
10    10|            Perciò, gli avari del tempo scuotevano la testa, vedendo
11    11|        che avevo veduta in altro tempo torcere colle sue mani flessibili
12    14|    calzoncini da nuoto non hanno tempo d'asciugarsi, e verso sera,
13    14|     chimici si occupano da lungo tempo. Ma sono sì piccoli i cristalli
14    14|        ambizione, sarei da lungo tempo re di qualche paese....
15    14|   stanchi e vacillanti prima del tempo. Mi ricordo di case viste
16    14|     figli in Italia.~ ~Dopo quel tempo, la mia fantasia mi fece
17    14|    reggimenti ho seguito in quel tempo, e quanti soldati affranti
18    14|          Longchamps. E per lungo tempo ancora, fino a notte fatta,
19    15|          zio Lazzaro, da qualche tempo, mi seguiva da per tutto,
20    15|        modo dolce e penoso ad un tempo.~ ~Oh! allora io non vidi
21    15|        mi diss'egli. – Per lungo tempo ho sperato di fare di te
22    15|         e lo zio Lazzaro. Quanto tempo che io non li avevo abbracciati!~ ~
23    15|     delle poste. Non ebbi che il tempo di riconoscere la scrittura
24    15|    uccidere e morire!~ ~Da lungo tempo le fucilate scoppiavano
25    15|         Lazzaro.~ ~Non so quanto tempo passassi in una specie di
26    15|   tormentati e accarezzati ad un tempo.~ ~Lo zio Lazzaro aveva
27    15|          Io pensava nello stesso tempo a quella giornata d'estate,
28    15|          al seno; ma, da qualche tempo, osavo appena premerle la
29    15|       che mio figlio nasceva nel tempo fecondo della vendemmia,
30    15|       posi a ridere.~ ~– Abbiamo tempo di pensare a questo, – le
31    15|      Giacomo era alzato da lungo tempo. Io lo sentiva zufolare
32    15|       podere. Nata ultima, in un tempo in cui non credevamo più
33    15|         cuore oppresso.~ ~– È il tempo, che ci mette addosso il
34    15|          tutti.~ ~– Sì, sì, è il tempo, – si affrettò a riprendere
35    15|          acque. Non so da quanto tempo eravamo in tale stupore
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