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Alfabetica [« »] victoria 1 vide 5 videro 1 vidi 33 vie 5 vien 3 viene 9 | Frequenza [« »] 34 ricordo 34 verso 33 luce 33 vidi 32 mattina 32 mentre 32 silenzio | Émile Zola Nuove storielle a Ninetta Concordanze vidi |
Parte
1 4| dolcezza estrema. Non lo vidi in collera che una volta; 2 7| scendevo dal boulevard d'Enfer, vidi venirmi incontro uno di 3 7| Giacomo era beccamorti.~ ~Lo vidi allontanarsi, vergognoso 4 7| sinistri e da quel giorno lo vidi regolarmente mattina e sera. 5 8| E riascese sui tetti. Vidi la sua grande ombra magra 6 9| castagno. Ad un tratto la vidi raddrizzarsi e mettersi 7 11| quella sera d'autunno, io vidi il fabbro per la prima volta. 8 11| fabbro non si lagnava mai. Lo vidi, dopo aver battuto il ferro, 9 11| ancora fumante.~ ~Ah! come lo vidi superbo, talvolta, quel 10 14| degli animali. Un giorno vidi un gran leone allungare 11 14| ferro e alcuni treppiedi: ci vidi anche un tondo; ma non c' 12 14| fanciulli che brulicano. Ne vidi uno in camicia con un immenso 13 14| dire la buona ventura. La vidi agire. Ella prese la mano 14 14| avvoltolano al sole. Vi vidi creature di bellezza incantevole. – 15 14| sole.~ ~L'ultimo inverno io vidi, in giorno di neve, il castello, 16 14| cortile dei Marescialli; e vidi a destra, in un punto perduto 17 14| della casetta bianca, non vidi che un buco nero: la mitraglia 18 14| vuota, il fucile spezzato, e vidi che le mani del povero morto 19 14| camminò sul campo della lotta. Vidi fanciullette venute adagino 20 15| chiese, foreste vergini. Vidi due magri insetti passeggiare 21 15| che, alzando gli occhi, vidi sulla sommità della strada 22 15| tempo.~ ~Oh! allora io non vidi più nulla, nè la Duranza, 23 15| me, ed essendomi rivolto, vidi mio zio Lazzaro in persona, 24 15| sguardo verso di me; e io vidi un triste sorriso sfiorare 25 15| addolcirono. Cogli occhi chiusi, vidi Babet e lo zio Lazzaro. 26 15| Cominciai a pensare al ritorno. Vidi il mio povero vecchio zio 27 15| era nera. Alzando la testa vidi, a qualche metro da me, 28 15| a qualche passo da me, e vidi un soldato rizzarsi bruscamente 29 15| saremmo stati in quattro, vidi il caro zio, tutto pallido, 30 15| che continuavo a guardare, vidi nello stretto sentiero che 31 15| vicino a me. Mi rivolsi e vidi la levatrice e mio zio Lazzaro 32 15| e quando, rivolgendomi, vidi Babet che ascoltava il respiro 33 15| pensai allo zio Lazzaro e vidi le belle ore della mia vita