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Questa piccolezza del seme fa mancargli facilmente la forza vegetativa. Un poco più di calore, di freddo, di umido gli si fa molto sensibile, ed è bastante a rovinare la pianta. Due epoche perciò sarebbero le più adatte alla sua semina, la primavera e l’autunno. Quest’ultimo è sempre da preferirsi, perchè il seme essendo recentemente maturo, viene a 15 giorni, e nell’inverno che succede, i piantoni fattisi alquanto forti resistono alle ingiurie della stagione. Dove al contrario, seminandosi a primavera, il seme già venutosi disseccando è tardo a pullulare e non mette prima del mese. Per lo che, al caldo sopravvegnente della state, seccano facilmente le pianticelle, ed al trapiantarsi vanno a male quasi tutte.