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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
È questo mese quasi interamente destinato ai preparativi del nuovo anno colonico, e si pratica quanto occorre onde prevenire le inondazioni invernali.
Si segue la trebbiatura del grano.
Il giorno 15 la legge permette di cominciare a dar fuoco alle stoppie.
La legge stessa è previdentissima nel prevenire i mali che potrebbero cagionarsi ai fondi vicini, ordinando, fra l’altro, di fare i limiti del fuoco (stagghia focu), zappando e bruciando una striscia di terra intorno al campo che vuol bruciarsi, ma è poco conosciuta e meno eseguita dai nostri agricoltori, e spesso si veggono le più belle paschiere incendiate per tale incuria.
Si miete e si raccoglie alla fine del mese il grano marzuolo.
Si taglia il riscolo (spinedda), e si brucia per trarne la soda; e durante l’abbruciamento si rivoltano e si agitano le ceneri per ottenerle di buona qualità.
Si pulisce dall’erbe per la seconda o terza volta il riso acquatico, e si svellono nella fine di questo mese le spighe dell’altro coltivato a secco.
Si sfronda il sommacco piantato in gennaio, che fra noi dicesi sfilare.
Si raccolgono le patate subito che seccheranno le foglie di questa pianta.
Si comincia la raccolta della robbia (ruggia o ruggia fimminedda) badando che non sia la capillare rifiutata nel commercio.
Si fa anche il raccolto del cotone, tosto che si conoscerà che naturalmente si spaccano le coccole in modo che sguscia fuori, raccogliendolo gradatamente a misura della maturità.
Il vignaiuolo zappa la vigna per pulirla dall’erbe nate dopo le precedenti zappature e dalla gramigna che per le sue profonde e molteplici radici reca non poco nocumento alle viti; ad estirparla il diligente agricoltore procura che la sua vigna fosse profondamente zappata, acciò, oltre il vantaggio recato alla vigna, le svelte radici possano raccogliersi e somministrarsi per cibo agli animali e principalmente ai cavalli.
Si colgono le foglie già mature del tabacco e si pongono a fermentare.
Si battono i ceci piantati in aprile o in maggio.
Si piantano i broccoli, cavoli cappucci, ecc.
Il giardiniere coglie pere, mele, prugne, fichi ecc.
Si piantano i tuberi o i bulbi di quel fiori, dei quali si vuole anticipata la fioritura. Si piantano i bulbi delle amarillidi e di altre piante analoghe, e si cambia la terra alle stesse. Se la stagione sarà fresca si faranno gli innesti delle rose ad occhio.
Si mette, dopo la metà del mese, a macerare nei fiumi e negli stagni il lino e la canapa.
Si vaglia (si cerni) il grano raccolto, si misura (si tumma) e si consegna al magazziniere. Se ne comincia il trasporto ai mercati ed ai caricatori.
Si continuano le diligenze pel bestiame e per le api, come si è avvertito nel mese di luglio.