Niccolò Palmeri
Calendario dello agricoltore siciliano

XI. saggio sulla maciullazione del lino.

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XI.
saggio sulla maciullazione del lino.

Sebbene si fosse da noi adoperata ogni diligenza acciocchè il pubblico avesse quest’anno il saggio comparativo del metodo di maciullare il lino colla macchina di Christian, e dell’altro della macerazione sinora da noi praticato, locchè avevamo promesso nel passato calendario; tuttavia per essere la porzione del lino che si è fatta macerare nel fiume dimorata nell’acqua oltre il dovere, ed in conseguenza divenuta più fracida, che macerata, (come suole non di rado avvenire) ne segue che il saggio della macerazione è ben lontano da potersi considerare come decisivo per presentare i risultati del promesso confronto, e perciò convenevol cosa c’è sembrato di non pubblicarlo.

L’altra porzione però si è maciullata, e dietro questa operazione, rotoli 52 di lino si ridussero a rot. 12. 4, avendo sofferto una perdita per lisca, e parte legnosa di rot. 39. 8. Passati li suddetti rot. 12. 4. al pettine diedero il seguente risultamento:

Manne                                                 rot.        4,      1,       »

Rizzatura                                               »         1,      8,       2

Stoppa                                                  »         4,      6,       2

Lisca                                                     »          »,       2,        »

Spesa della maciullazione:

Mercede di due uomini che
faticarono due giorni e mezzo
a tarì tre al giorno per uno                     tt.       15.

Cardatura a tarì tre la pisa                     tt.         7.    10.

Totale                                                   tt.       22.    10.

 

Tale spesa non deve essere di norma, attesa la poca perizia de’ lavoratori nel maneggiare una nuova macchina; in ogni maniera potrebbe di gran lunga diminuirsi se in vece di una piccola se ne adoperasse una grande, e fosse la stessa mossa o dall’acqua o da’ vapori.

Or sebbene non potrà farsi il paragone fra i due metodi, tuttavia è ben chiaro:

1. Che maciullando il lino si evita di trasportarlo al fiume, che non può essere vicino all’abitazione, di consegnarlo ad un custode, che, o per un modo, o per un altro, non sempre è fedele a restituire lo stesso, la quantità che gli fu consegnata, e finalmente che una piena potrebbe portarlo via, o ricovrirlo di fango. All’opposto valendoci della maciullazione si conserverà in magazzini, ove può restare con sicurezza custodito finchè non permettendo le pioggie a’ contadini di lavorare al campo, potrebbero in tal modo ritrarre utile da quelle giornate;

2. Che siccome la macerazione può accelerata o ritardata dalla qualità dell’acqua in cui è tenuto in molle il lino, dalla sferza del sole, dalla condizione del lino stesso ec., ed è ben difficile che il custode fosse così attento ed intelligente da prendere in considerazione siffatte cose, spesso accade di avere il lino assai duro, ovvero di troppo marcito, tutti i manipoli vengono egualmente macerati, poichè producono gli agenti maggiore effetto in quei che sono situati nella parte esterna del fascio, che negli altri i quali occupano la parte interiore. Maciullandosi però vien ridotto ad una egual morbidezza, e valendoci dell’altra macchina di già arrivata da Parigi colla quale si passa il lino per lisciva, al tempo stesso che si ottiene un sollecito imbiancamento, può rendersi dilicato quanto fa d’uopo;

3. Che colla macerazione gli steli si son resi deboli, onde il filo che se ne trae ha dovuto perdere molto di resistenza;

4. Che l’acqua putrefatta, in cui è stato il lino a macerare, gli un colore oscuro, per cui ricercasi e tempo e spesa per renderne bianco il filo o il tessuto, e co’ nostri metodi ordinarj spesso non vi si riesce;

5. Finalmente che i villici ben sanno quanta gente si perde a causa della macerazione del lino, e spesse volte i viaggiatori sono le vittime di questa micidiale pratica, che si brama essere abolita per il bene della umanità. 12

 





12   Il Palmieri, invece del Saggio sulla maciullazione del lino, che noi abbiamo or ora riportato, per come trovasi stampato nel Calendario dell’agricoltore del 1822, avea in animo di pubblicarne uno diverso, che per debito d’imparzialità diamo qui per nota, come l’abbiamo ricavato dall’autografo esistente nella biblioteca dello Istituto agrario Castelnuovo. Le ragioni che mossero l’autore a sostituire l’uno all’altro articolo potranno rilevarsi dalla corrispondenza inedita che verrà pubblicata in fine del presente volume: (Vedi pure l’art. XV di questo Calendario).

            Saggio sulla maciullazione del lino colla macchina di Christian.

            Nell’adempire alla promessa fatta al pubblico l’anno scorso, di dare un saggio comparativo della maniera di preparare il lino, noi sentiamo il massimo ribrezzo nel pubblicare il risultato di un tal saggio: essendo esso poco favorevole alla prevenzione del pubblico e nostra in favore della macchina di Christian.

            Si son separate due porzioni di lino prodotto dallo stesso campo, ambedue dello stesso peso di 52 rotoli; l’una si è fatta macerare col metodo ordinario nel fiume, l’altra si è maciullata colla macchina.

            La prima porzione, sia per poca perizia, sia per poca cura, essendo nell’acqua oltre il dovere, riuscì più fracida che macerata. Onde il saggio intorno a ciò è ben lontano dal potersi considerare come decisivo. È pero da riflettere che uno dei grandi vantaggi che potrebbe offrire il metodo della maciullazione colla macchina sarebbe quello di evitare questo e simili altri inconvenienti cui va soggetto il lino che si mette a macerare negli stagni e nei fiumi.

            Il lino dietro la macerazione prosciugato diminuì di peso rotoli 15, talchè risultò di netto rot. 37. Questo mazzicato si ridusse a rotoli 22. 6, avendo perduto d’immondezze e sfrido rotoli 14. 6.

            Quindi scotolato e pettinato ha dato i seguenti risultati:

                                                                            Manne     rot.         1.         1.               2.

                                                                          Rizzatura        «          «          4.               2.

                                                                           Stoppia         «          «          7.               3.

                                                                            Linazza         «        20.         «                «

                                                                     Lisca o polvere  «          «          4.               «

                                                                               rot.          22.         5.         3.

            La spesa per tutta l’operazione è stata la seguente:

                                               Per la macerazione, custodia e trasporto    tt.               3.            5.

                                                                       Mazzicatura   tt.         »       18.

                                                                   Scotola e pettine tt.        2.       10.

                                                                               Totale      tt.         6.       13.

            Il lino macerato si è riconosciuto alquanto passato dal suo punto di macerazione, per cui si attribuisce a ciò lo svantaggioso risultato (inconveniente che quasi sempre suole accadere colla macerazione in acqua) dappoicchè macerato al punto giusto avrebbe dovuto dare rot. 3. 9 in manne per una mezza fascina ossia rot. 52.

            E i rot. 52 di lino che si maciullarono colla macchina, dietro la maciullazione si ridussero a rot. 12. 4. Avendo sofferto una perdita di lisca e di parte legnose di rot. 39. 8.

            Passati li sudetti rot. 12. 4 al pettine diedero li seguenti risultati.

                                                                            Manne     rot.         4.         1.               »

                                                                          Rizzatura       »         1.         8.               2.

                                                                           Stoppia        »         4.         6.               2.

                                                                             Lisca           »         2.         »                »

                                                           Spese della maciullazione:

                                                 Mercede di due uomini che faticarono
due giorni e mezzo a maciullare colla
macchina a tt. 3 al giorno per uno                     tt.          15.         »

                                                              Cardatura a tt. 5 il peso      tt.         7.               10.

                                                                               Totale      tt.       22.       10.

            Da questi risultati apparisce: 1. che il lino ha sofferto molta maggior perdita colla macchina che colla macerazione; poichè colla macchina li 52 rotoli si ridussero a rot. 12. 4, ed i 52 rot. macerati dopo mazzicati si ridussero a rot. 22. Ciò che è contrario a quel che si assicura generalmente; 2. È vero che il lino maciullato rese maggior quantità di manne del macerato, ma ciò è stato l’effetto della poca attenzione di farlo infracidire; 3. La spesa è stata senza confronto maggiore nella maciullazione che nella macerazione, poichè la maciullazione costò tt. 15, la macerazione costò unitamente alla mazzicatura tt. 4. 3. Che val quanto dire che la semplice maciullazione costa di più di quel che vale il lino in piazza; 4. Il dispendio del tempo è immenso nella maciullazione. Due uomini impiegati due giorni e mezzo per maciullare 52 rotoli di lino!... Cosicchè se un agricoltore vuol fare la speculazione di seminare il lino in grande dovrà impiegare un capitale non indifferente e tenere molte macchine che falciano tutto l’anno; 5. Le manne risultate dal lino maciullato sono più bianche, più lunghe e più forti delle altre, ma dall’altro lato sono meno morbide e non interamente spogliate dalla lisca.

            Se noi fossimo convinti della inesattezza dei dati, ciò ci porterebbe a minorare la nostra prevenzione in favore della macchina di Christian. Ma certamente ci porta a conchiudere che bisognano ulteriori esperienze per formare un giudizio esatto del vero merito della stessa; sembra però fuor di dubbio che il metodo della maciullazione sia più dispendioso nei casi ordinarii in cui la macchina deve muoversi da uomini, non trovandosi acqua nel sito cui è destinata. Sarebbe quindi un gran miglioramento l’adattare anche a questa macchina l’azione del vapore. Mentre eravamo in queste considerazioni ci venne veduto nel Giornale di Palermo, numero 113, il rapporto di un saggio fatto in Castrogiovanni sulla maciullazione che sembrava di venire apertamente in contradizione coi fatti a noi somministrati. Ma avendovi riflettuto su abbiamo trovato che i signori Mingrino e Castro in Castrogiovanni hanno fatto uso della macchina per maciullare il lino dopo di essere stato macerato nell’acqua, invece di mazzicarlo e scotolarlo. Ma per quanti felici ne fossero stati i risultati, se la macchina non fosse buona che a ciò, l’umanità dovrebbe poco al signor Christian, poichè non toglierebbe i gravissimi mali cagionati dall’infezione dell’aere. Aggiungasi a ciò che i vantaggi dell’esperimento sono certamente esagerati. Si assicura che la macchina maciulli un cantaro e mezzo di lino al giorno, quando da noi per maciullare 52 rotoli vi s’impiegano due uomini per due giorni e mezzo. È ben vero che essendo stato il lino precedentemente macerato l’operazione è certo più facile e spedita, ma ciò non pertanto la differenza è enorme. Si calcola che la spesa ordinaria per mazzicare e scotolare un cantaro di lino col metodo comune è oncie 3. 8. 10. Ciò che è certamente il triplo di quanto si suole spendere. In qualunque modo però è sempre lodevole l’impresa dei signori Mingrino e Castro. E sarebbe a desiderare che tutti gli agricoltori siciliani, a forza di replicati saggi ed esperimenti, giungessero a correggere i difetti della macchina di Christian, se ne ha, onde espellere assolutamente l’uso della macerazione del lino, tanto dannosa alla salute umana.



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