Cap.

 1       2|      agognare al potere assoluto. Avutone egli lingua, fece adunare
 2       8|   pittagorici d’Italia, il quale, avutone la parola di Dionigi, lo
 3      10|          disse di tenersi pronti. Avutone lingua l’altro figliuolo
 4      12|      Parapo (66) e Terme-imerese. Avutone avviso Amilcare, che comandava
 5      16|      Siracusa a pubblico esempio. Avutone lingua a tempo, Euffemio,
 6      20|        partigiani di lui in Roma, avutone il consiglio del re, scelsero
 7      23| difficoltà. I ministri imperiali, avutone il consenso dell’imperatore,
 8      23|           d’argento e il diploma. Avutone avviso il re, spedì severi
 9      26|          di papa Gregorio; e però avutone l’assenso del re imperadore,
10      27|     denunzie, ed intese le parti, avutone ordine dalla corte; incorporarli;
11      30|   Stendardo di darglielo in mano. Avutone egli lingua, non aspettò
12      31|      assediato da Manfredi Lanza; avutone avviso l’ammiraglio siciliano,
13      33|          per terra coll’esercito. Avutone lingua il conte di Monforte,
14      33|          guerra intestina. Il re, avutone lingua, fe’ mettere in agguato
15      34|          da re Giacomo, il quale, avutone avviso, vi spedì tosto per
16      36|           menarla in Germania: ma avutone lingua il re, istigato dal
17      36|         era Federigo d’Antiochia. Avutone avviso il duca Giovanni,
18      38|           per torgli il castello. Avutone lingua il barone, corse
19      40|       cader nelle mani di lui: ma avutone compassione Giovanni Moncada,
20      40|       vicerè di Sicilia, il quale avutone lingua, ne scrisse al conte
21      47|          duca di Veragues vicerè, avutone l’incarico, riunì il parlamento
22      47|         Il protonotaro del regno, avutone prima l’ordine, lesse ad
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