Cap.

 1      12|      che visse e venne in fama Archimede, il cui nome basta a segnalare
 2      12|      che non si poteva varare. Archimede lo fece per mezzo dell’elica (
 3      12|       una balista inventata da Archimede, che scagliava alla distanza
 4      12|        chiocciola inventata da Archimede. Questa nave fu da prima
 5      13|       Romani. — IV. Macchine d’Archimede. — V. Strage d’Enna. — VI.
 6      13|   prese a tradimento: morte di Archimede. — VII. Strage degli Agrigentini.~ ~
 7      13|       Siracusa non fosse stato Archimede, che solo valse un’esercito.~ ~
 8      13|        assicuri d’avere allora Archimede incese le navi romane cogli
 9      13|      città, fu morto il grande Archimede, mentre stavasi, non distolto
10      13|        Se tal destino toccò ad Archimede, malgrado gli ordini, che
11      15|         il sepolcro del grande Archimede, di cui i Siracusani ignoravano
12      28|        II. Fu questa l’epoca d’Archimede;  accade dir altro per
13      28|      che contemporaneamente ad Archimede vivevano i due valenti matematici
14      28|       Empedocle; nella seconda Archimede. E se non si fosse tanto
15      48|        tutto ciò che si dice d’Archimede e delle sue invenzioni;
16      48| favolosi gli specchi ustorii d’Archimede; ma il suo ragionamento
17      48|     delle navi romane fatto da Archimede cogli specchi ustorî, i
18      48|     poi Descartes suppone, che Archimede avesse dovuto necessariamente
19      48|       specchio posto in uso da Archimede era quale Kircher lo avea
20      48|    altre macchine distrutte da Archimede; le altre spaventate si
21      48|       effetti delle macchine d’Archimede, i quali devono ascriversi
22      48|  fossero state le leve, di cui Archimede si valse, per levar di peso
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