grassetto = Testo principale
   Cap.        grigio = Testo di commento

 1 [Titolo]   |      dapprima il padre acquetavasi; chè anzi verso il 1800 inviavalo
 2       1    |          semideo, ed a buon dritto; chè nessuno meritò meglio degli
 3       2    |             venduta agli stranieri; chè a quel valente principe,
 4       4    |           potere entrare nel porto; chè i Reggini s’erano anche
 5       4    |           vivo. Ne avea ben d’onde; chè con quanto impegno avea
 6       4    |           passo doveano combattere; chè i Siracusani, senza venir
 7       5    |        venute sempre accumulandosi; chè Agrigento, dalla sua fondazione,
 8       5    |           indusse ad aver pazienza; chè ivi a pochi giorni avrebbero
 9       6    |              ma fecero poco frutto; chè i Cartaginesi, disfatta
10       6    |         Neapoli. Pochi ne morirono; chè Dionigi girando per la città,
11       6    |      accesso dal lato dell’Eurialo; chè, dalla parte settentrionale,
12       6    |          erano; e loro venne fatto; chè entrate nel cuor della notte
13       6    |        attacco divenne più mortale; chè gli assalitori doveano con
14       6(33)|         leggersi Αλικυα, Αλικυαιων; chè Alicia, oggi in Salemi,
15       7    |     raccattar gente di qua e di  (chè i soldati suoi erano in
16       7    |         poco poterono egli fruirne; chè i Cartaginesi, stanchi di
17       7    |        comando al siracusano Elori; chè assai Siracusani, banditi
18       7    |             padrone della campagna, chè nessuno si movea in favor
19       8    |            di beverie e di crapule; chè l’ubbriachezza e la ghiottoneria
20       9    |          piccol numero de’ Corintî (chè da mille erano), a paragone
21       9    |           ma non veniva loro fatto; chè da Catana andavano e venivano
22       9    |       sempre con grande svantaggio; chè i Siciliani erano superiori
23       9(47)|              deve leggersi Γαλαρια; chè Galaria era abitata da’
24      10    |             vi fece miglior frutto; chè gli esuli Siracusani venuti
25      10    |         morte di lui, ma della sua; chè il timore della morte non
26      11    |       costui a nobilissima nazione (chè traeva l’origine del re
27      13    |           potere andarvi per terra, chè doveano traversare il paese
28      14    |        Tauromenitana, la Messenese; chè le stesse città immuni non
29      14    |          ebbero più libero spaccio; chè, tranne ciò che serviva
30      15    |           spade? E ben si apponeva; chè i Romani, massime in que’
31      15    |             mani dei due Babuzzesi; chè, dice con somma grazia Cicerone,
32      16    |          ne’ giornalieri conflitti; chè gli assalitori non davan
33      17    |        Arduino, cavaliere lombardo (chè assai di que’ Lombardi,
34      18    |        bellissima e di gran sangue; chè scendeva dai duchi di Normandia;
35      20    |             ti farò vescovo o papa: chè sei solo da ciò (212). Morti
36      20    |          papa Innocenzio e Rugiero; chè anzi, convocato nel 1139
37      21    |             stessero di buon animo; chè presto si sarebbe posto
38      23    |            l’inimicizia di costoro; chè in quell’età non popolo
39      27    |             l’influenza del popolo; chè anzi ebbe nel far ciò in
40      29    |       avendo forze da farsi temere (chè i soli mercenarî, senza
41      30    |              Solo Dio può ajutarmi; chè dagli uomini non posso sperare
42      30    |            furono schermo ed asilo, chè il popolo penetrava ne’
43      31    |          sopra. Acremente pugnossi; chè non meno del siciliano era
44      32    |              e v’accorsero a tempo; chè l’ammiraglio Lauria, mandati
45      32    |       essere il pugnare contro Dio; chè Dio è sempre da quella parte,
46      33    |              E ben lor venne fatto, chè feriti in più parti, coperti
47      33    | spaventevole innanzi ad ogni altra; chè non le sole armi davan la
48      33    |             nel volto. Non ne morì: chè anzi vie più inferocito,
49      33    |             a’ piedi di re Giacomo; chè forse l’aspetto del fratello
50      33    |             superiorità del numero; chè tutti i combattenti nemici
51      33    |     salvarono,  Loria fu ingrato: chè donò a quel soldato di grandi
52      34    |            cadevan sotto i cavalli; chè Alagona avea dato ordine
53      34    |          stringer d’assedio Reggio, chè Ugone de Empuriis, che comandava
54      36    |        opere dei romani in Sicilia; chè se prima fosse stato demolito,
55      36    |      avansarsi anzi sino a Palermo, chè il re ne sarebbe stato lieto.
56      37    |              e ben lor venne fatto; chè solo Aci, Paternò e Mineo
57      37    |      maggior sicurezza era in mare, chè tutte le spiagge dell’isola
58      37    |          ordinava loro di ritrarsi; chè anzi più furiose misero
59      37    |             val quanto dire a loro; chè poche o nessun’altra famiglia
60      38    |             facile trovar compagni, chè il Rosso non era  men
61      38    |       Artale. Grande fu il bottino; chè su quei legni era riposto
62      40    |       potenza del regno di Sicilia; chè anzi dalla venuta de’ Martini
63      42    |            Moncada stava infra due; chè temea poterglisi apporre
64      42    |             ciò fu lieve gastigo; chè in quell’età que’ soldati
65      43    |          servito dalla sua masnada; chè degli assassini spediti
66      43    |             volle questi assalirlo, chè lo tenne a viltà, ma volto
67      43    |      impresa era aspra e difficile; chè quel castello era munito
68      43    |       misera era allora la Sicilia; chè a tante calamità aggiungeasi (
69      44    |            fatto venne a concedere; chè in nissuno capitolo avea
70      45    |          della monarchia spagnuola; chè la debolezza del governo
71      45    |            dalla forza del governo, chè non ne avea, e molto meno
72      45    |             abbia anche sospettato; chè il Barone non ricuperò più
73      45    |             promuover lui al trono: chè le mire de’ suoi avvocati
74      45    |             sicuri di ottenerlo; da chè de’ diciannove magistrati,
75      45    |     finestra fra due torchi accesi, chè era notte, e mostrò alla
76      46    |              lacerata al di dentro; chè i Malvizzi fecero man bassa
77      46    |          potean trarre dalla terra; chè i beni loro erano o confiscati
78      46    |        cominciarono a disordinarsi; chè i segnali de’ comandanti
79      46    |              ma della città stessa; chè il patrimonio tutto di essa
80      47    |             pontefice dall’impegno; chè anzi da quel momento nulla
81      47    |          religione, vera religione; chè l’esatta osservanza delle
82      47    |            nessuno osava reclamare; chè non appartenevan quegli
83      48    |         linguaggio del tutto nuovo; chè sarebbe stato difficilissimo;
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