Cap.

 1       1|          rapidamente crebbe Gela, intantochè, cent’anni dopo la sua fondazione (
 2       2|           furono o morte o prese; intantochè trassero entro la città
 3       6|       nemica, furono accerchiate; intantochè, dopo aver perduta gran
 4       7|     diretti al campo cartaginese; intantochè Magone, col suo numeroso
 5       8|     accolsero con somma cortesia; intantochè stipendiarono i soldati
 6       9|      cervi e d’altro salvaggiume; intantochè i Siracusani cacciavano
 7      11|           ne restavano storpiati; intantochè l’esercito di giorno in
 8      12|          quali assai ne perivano; intantochè dopo due mesi che i Romani
 9      13|        via, sino a gran distanza; intantochè i Romani si trovarono istantaneamente
10      15|        lordi di sangue cittadino; intantochè venuto Ottaviano Augusto
11      16|        forvoglia eseguì l’ordine; intantochè, non soffrendogli il cuore
12      17|        più generoso verso di lui; intantochè fu ridotto a vivere dei
13      17|          che allora correva 1058; intantochè il conte Roberto, lasciato
14      18|           vitto e fin di vestito; intantochè il conte e la contessa avevano
15      18|       loro non ne ebbero aumento; intantochè il conte non potè avvantaggiarsi
16      20|       altre terre furono riprese; intantochè, tranne i domini del principe
17      21|           Nissuno osò far fronte: intantochè tutto il paese da Tripoli
18      21|           a male la impresa loro; intantochè si giunse allora a credere,
19      22|         dopo il grand’ammiraglio; intantochè un Filippo Mansello, nipote
20      23|         che scendevano in Italia; intantochè portavano sempre con loro
21      23| stravizzare, le notti a giuocare; intantochè la regina, per levare lo
22      23|           saracino di lui nemico; intantochè nè per ossequii, nè per
23      25|          od estirparli del tutto; intantochè in tutto il corso della
24      27|        licenziosi, che seguirono; intantochè Federigo, quando cominciò
25      27|    consuetudini civili e feudali; intantochè in ogni stato, in ogni provincia,
26      27|           del regno in quell’età; intantochè lo stesso Isernia, che scrisse
27      27|         seguirono, fecero peggio: intantochè la sola sanguinosissima
28      28|          sempre aperte alle muse; intantochè non solo i Siciliani distinti
29      28|           sedurre la moltitudine; intantochè, quando l’oratore leontino
30      28|          esclusivo de’ musulmani; intantochè sotto a quella scorza di
31      29|     grandi qualità dello spirito; intantochè l’Anonimo, che ne scrive
32      29| confidente nei soccorsi del papa; intantochè re Corrado ne imprese l’
33      29|       signore governava il regno; intantochè quando Manfredi, venuto
34      30|           stendardo di Corradino; intantochè restavano tranquille sotto
35      30|           Lombardi e de’ Toscani; intantochè dopo lungo e sanguinosissimo
36      30|                 ma cantò a sordi; intantochè, convocatosi da Gregorio
37      30|           cardinali ed i prelati; intantochè, se non fosse stato de’
38      30|          alcun tempo i Messinesi, intantochè, quando il comune di Palermo
39      32|        prestò fede a tal notizia; intantochè i più cospicui baroni, e
40      34|       que’ nobili che vi trovava: intantochè gli stessi esecutori ne
41      35|        costruivano entro le mura; intantochè ovunque i nemici diressero
42      36|         ancora la loro ambizione: intantochè nessun di loro pativa uguali,
43      36|         la violenza dell’attacco; intantochè, distrutte dalla violenza
44      36|      marzo seguente lo stesso re; intantochè la città ed il castello,
45      37|        aizzarlo contro il Palici; intantochè messosi tosto in via, recossi
46      45|           ora divenivan maggiori; intantochè nel 1638 dopo tanti sacrifizî
47      46|           Messina contro Palermo; intantochè sul cadere del secolo l’
48      48|          ebbero sempre la peggio, intantochè i Normanni s’erano fatti
49      48|         invidiabile sua bellezza, intantochè la vera madre di quelle