Cap.

 1       3|          gran progetto, o per lo men d’impedire, che Siracusa
 2       4|     restarono; della siracusana, men che cinquanta, e, più delle
 3       8|          altri si mostravano non men paurosi di lui, Dione cominciò
 4      14|       ferocissimi diedero a’ non men feroci Romani il grato spettacolo
 5      15|      Messena. Un Eracleo, quando men lo pensava, venne a trovarlo
 6      16|        le altre città di Sicilia men popolate di oggi. Altre
 7      16|        oppressi, spregiati, poco men che servi, esser dovevano
 8      18|        era  meno ambizioso,  men prode,  men furbo del
 9      18|      ambizioso,  men prode,  men furbo del padre, mal patì
10      19|    quell’età si trova, con più o men latitudine, concesso quel
11      20|    imperadore conquistato, fu in men che non si dice ripreso,
12      20|          oltre, si trovò, quando men se lo pensava, cinto dall’
13      20|          di rendere al pontefice men dolorosa la sciagura. Lo
14      21|        questi fatti, comechè non men di lui fosse inteso a magnificare
15      22|        avere avvilita con azioni men che oneste la nobiltà loro,
16      23| consanguinità si ascondono altri men che onesti legami.~ ~
17      23|        al veder palesate, quando men lo credea, tutte le sue
18      24| siciliane furono meno numerose e men temute nella seconda che
19      25|      tutti i principi d’Europa i men docili a riconoscere la
20      25|    ritorno, quando i suoi nemici men lo aspettavano e facevano
21      26|         VI. — Con più veemenza e men pudore scrisse papa Gregorio
22      27|    legislazione, cioè di rendere men contrastata la sovrana potestà,
23      28|     Saracini in Sicilia non eran men colti che altrove. Ciò non
24      29|          passo. Assalita, quando men lo pensava, non ebbe scampo;
25      29|         Molise, fu colto in atto men che onesto con una ragazza
26      34|         Pugniamo da forti.»~ ~ men di lui impazienti erano
27      34|         maggior perizia, sia che men furiosa fosse stata la tempesta,
28      34|    Messina ebbe un soccorso onde men lo aspettava. Era allora
29      35|        lo portava, per rendergli men disagevole il viaggio. Ciò
30      38|          chè il Rosso non era  men tiranno  men rapace del
31      38|        non era  men tiranno  men rapace del conte Palici.
32      38|         data in moglie a persona men che di regio sangue. Temeva
33      38|    provincie napolitane non eran men della Sicilia agitate da
34      42|         conte di Monteleone, che men lo meritava, n’ebbe la conferma
35      42|        di Sicilia, come e quando men si aspettava.~ ~Gian-Vincenzo,
36      45| pagandone dieci tarì l’oncia.  men grave fu la perdita, che
37      46|          l’ultima e forse non la men grave delle calamità, che
38      46|      trar dal nulla Palermo. Non men ridicoli sono il Chiarandà,
39      46|         marchese di Madonia, non men di lui caro alle lettere,
40      47|        passeggiata militare, non men facile fu quello di Sicilia;
41      47|          ammirevole lealtà.~ ~ men fastosa fu la funzione della
42      48|       ciò argomentasi dall’esser men viziato dell’abbagliante
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