Cap.

 1       2|  spoglie degl’infelici Zanclei; trecento de’ quali fece incatenare
 2       3|      Demotele da Locri, che con trecento dei suoi vi comandava, venne
 3       4|      ove trovò mandati da Atene trecento talenti, trenta arcieri
 4       4|       vi spesero invano la vita trecento d’essi, fra’ quali lo stesso
 5       4|     città, altri verso l’Anapo. Trecento Ateniesi corsero ad occupare
 6       6|    isola, vi penetrarono. Altri trecento mercenarî vi vennero. I
 7       6|        notte stessa ad offerire trecento talenti a Dionigi, per avere
 8       7|        duro partito. Si vollero trecento talenti, cento statichi
 9       7|        cavalli, ed un’armata di trecento galee. S’insignorì di Selinunte,
10       9|        tanta celerità, che soli trecento ne furono uccisi e ’l doppio
11      10|       esser fuggito a Siracusa. Trecento cavalieri cartaginesi, ingannati
12      10|         coCartaginesi. Ebbero trecento (53) talenti per la restituzione
13      12|         di quattromila fanti, e trecento cavalli. Adrano e Centuripe
14      12|        Portava ogni quinquereme trecento rematori e centoventi fanti.
15      12|         ed Amilcare comandavano trecento quaranta galee cartaginesi.
16      12|     dalla Gallia. Vi faticarono trecento maestri, oltre il gran numero
17      13|        suoi soldati, per cui da trecento di essi si ritirarono in
18      14| spedizione di Cartagine, scelse trecento giovani dei più nobili ai
19      16|   contenevano l’indice. Oltre a trecento illustri scrittori ebbero
20      18|         bada i nemici; egli con trecento militi scese a Reggio, vi
21      18|       pochi giorni ne partì con trecento cavalieri e venne mettendo
22      18|        armi e di cavalli, e con trecento militi fece ritorno in Sicilia.~ ~
23      18|        parte ov’egli stava, con trecento eletti soldati; mandò il
24      20|         Venne fuori di Roma con trecento militi; chiamò il principe
25      21|    rimanente eran tenuti a dare trecento ventinove giornate di lavoro
26      26|       avuto che la notte stessa trecento cavalieri toscani eran per
27      30|      corpo numeroso di fanti; e trecento navi da guerra, e da trasporto
28      33|      armò cavalieri di sua mano trecento nobili, ai quali concesse
29      33|      Goffredo di Mili con altri trecento soldati: a tale avviso,
30      34|       terra Rugieri suo zio con trecento soldati. Il primo vi giunse
31      39|      che avrebbe tenuto a soldo trecento bacinetti, ognuno dei quali
32      43|        quale gli furono spediti trecento cavalli, che egli secretamente
33      43|    comando quattrocento fanti e trecento cavalli. Ciò non di manco
34      43|       barone avea già in pronto trecento uomini d’armi, ed altra
35      45|         ed offrì un donativo di trecento mila scudi, e dugento mila
36      47|   accrescerne la guarnigione, e trecento Svizzeri mandò nel castello
37      47|       que’ legni (erano oltre a trecento le navi da trasporto, oltre
38      48|        quarantotto, che portava trecento marinai, quattromila remiganti
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