Cap.

 1       8|      messa da parte la filosofia, chiamava alla sua corte filosofi
 2       8|       presso Siracusa, e Giato si chiamava. Dione fece proporre l’affare
 3       8|     democrazia, che quel filosofo chiamava, non governo, ma mercato
 4      13|          fortezza, che Esapile si chiamava. Un romano, ponendo mente
 5      14|   cittadini del distretto, che si chiamava diocesi, convento, giurisdizione.
 6      14|  indifferente città. Se un Romano chiamava in giudizio un Siciliano,
 7      14|          del suo servo. Spesso lo chiamava, mentre a mensa sedeva,
 8      15|      genio, appropriato. Ciò egli chiamava industria, i suoi amici
 9      15|         città sua prediletta, che chiamava sua seconda patria, che
10      16|        era degli emir e Kassar si chiamava; il palazzo che resta integro
11      17| Inghilterra, e Neustria allora si chiamava. A costoro fu dato il nome
12      18|           Una che sin d’allora si chiamava Castello a mare; l’altra
13      19|        nelle case proprie, che si chiamava dritto delle posate; il
14      19|      Principe quel tributo che si chiamava adiutorio o sussidio, il
15      19|       voce generale del secolo li chiamava. Boemondo principe di Taranto,
16      21|      maggior lusso parate il re o chiamava a consiglio i suoi ministri,
17      21|    consiglieri, ed in alcuni casi chiamava il re al suo consiglio alcuni
18      21|    parlamento stesso, il quale si chiamava in tali casi alta corte
19      21|          della sentenza, e ciò si chiamava falsare il giudizio.~ ~Per
20      22|         nella sua epistola non lo chiamava re, ma signore di Sicilia.
21      22|         al fratello di lui, ch’ei chiamava il principe Simone. Se il
22      22|        azioni di coloro che il re chiamava traditori; dovere di cortesia
23      23|      dignità; mentire chiunque lo chiamava traditore; esser egli pronto
24      23|        altre terre in Sicilia. Si chiamava egli Roderigo; ma perchè
25      24|       recarsi in Germania, ove lo chiamava l’ambizione d’assicurar
26      25|         di Sicilia e di Calabria; chiamava un corpo di Saracini da
27      26|      sottomettere l’Italia, ch’e’ chiamava sua eredità, abbiano dato
28      27|      dritto di scegliere il foro; chiamava a se e puniva i magistrati
29      27|           del regno, che la legge chiamava specchio di giustizia, e
30      27|           infligger la pena. E se chiamava in parlamento i rappresentanti
31      29|           in luogo sacro (e sacro chiamava il territorio di Benevento,
32      41|           religione cristiana: ne chiamava in testimonio lo stesso
33      45| dappocaggine di re Filippo, ch’ei chiamava «il gran tamburo della monarchia.»
34      45|          Sermoneta, che il popolo chiamava duca da far moneta, tanto
35      47|       nulla la grida del vicerè e chiamava abuso il dritto del governo
36      48|       sindaci delle città, ciò si chiamava: Curia generalis, curia
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